Il velluto prende il nome dal latino vellus, proprio perché tessuto caratterizzato da un fitto pelo sulla faccia del dritto. Di origine orientale, si diffuse in Occidente verso il tredicesimo secolo presso le classi più agiate. Nel Cinquecento, periodo in cui si affermò una netta distinzione tra i tessuti per l’abbigliamento e quelli per l’arredo, la produzione del velluto si diffuse anche in Italia. Pur esistendo velluti di lana e di seta, il più diffuso è senza dubbio quello di cotone. Diversi capi tra cui giacche, pantaloni, berretti, e diversi tipi di tessitura, liscia o a coste, rendono il velluto una stoffa poliedrica, adatta ad interpretare qualsiasi stile. In Sardegna probabilmente il velluto giunse con i catalani, e per secoli fu chiamato “terciopelo alla spagnola”. Nostante il nome, questo tessuto veniva fabbricato in Italia per tutto il resto d’Europa.
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IL VELLUTO DI NUORO