Paul Gauguin – Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?)

Nafea faa ipoipo, 1892, Fondazione Beyeler, Riehen, Svizzera

IL DIPINTO

Nafea faa ipoipo è un dipinto di Paul Gauguin del 1892; olio su tela di dimensioni 105 x 77,5 cm. Il titolo, tradotto dalla lingua del posto (tahitiano), significa “Quando ti sposi?”. Infatti, Gauguin, giunto a Tahiti nel 1891 ma deluso dall’operato colonialista francese che, nella capitale “Papeete” aveva già esercitato una forte influenza, si era stabilito in un villaggio interno in cui il progresso e la civiltà occidentale si faceva sentire meno. L’opera è stata conservata nel Kunstmuseum di Basilea fino al 6 febbraio 2015, quando fu venduto, secondo alcune fonti non del tutto attendibili, per 300 milioni di dollari, circa 265 milioni di euro, divenendo il quadro più caro di sempre. L’opera fu acquistata da un consorzio di musei del Qatar, che pochi anni prima si era aggiudicato per 250 milioni di dollari una delle versioni del dipinto I giocatori di carte di Cezanne.

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Autoritratto con il Cristo giallo, 1889, Museo d’Orsay, Parigi

L’ARTISTA

Paul Gauguin (Parigi, 7 giugno 1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903) è stato un pittore francese, considerato tra i maggiori interpreti del post-impressionismo. Eugène-Henri-Paul Gauguin nacque il 7 giugno 1848 a Parigi, al n. 56 di rue Notre-Dame-de-Lorette, celebre strada di Montmartre. La madre, Aline Marie Chazal (1831-1867), discendeva da una famiglia spagnola con diramazioni in Perù, stato presso il quale godeva di notevole prestigio politico e benessere finanziario: la madre della Chazal era infatti Flora Tristan, una scrittrice molto nota dall’animo ribelle e avventuroso, impegnata politicamente (supportava con calda simpatia la causa del socialismo sansimoniano) e socialmente (era infatti una femminista ante litteram e una sostenitrice dell’amore libero). Il padre, Clovis Gauguin, era un giornalista al servizio della rivista Le National animato da un solido credo repubblicano, che gli costò tuttavia notevoli attriti con la presidenza di Napoleone III. Nel 1849 la stanchezza del parlamentarismo e della Repubblica, attraversata com’era da fortissimi conflitti intestini, era palese a tutti i Francesi, e altrettanto trasparenti erano le ambizioni di Napoleone III di far rivivere lo spirito bonapartista dello zio defunto e di restaurare l’Impero con un colpo di stato. Clovis Gauguin, spaventato da un clima politico così teso, nello stesso anno decise di approfittare delle ramificazioni peruviane della famiglia della moglie e di trasferirsi a Lima, in Sud America, insieme a Flora, a Paul e alla primogenita Marie. Papà Clovis morì il 30 ottobre 1849 durante il viaggio in piroscafo: ciò, tuttavia, non compromise la fanciullezza del giovane Gauguin, che si consumò in un’agiatezza idilliaca e in un borgo splendidamente pittoresco, quale era Lima, che poi egli stesso rievocherà nei suoi scritti colorandolo della sua grande nostalgia di emigrato.

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