Taormina: IN-VERSO mostra di pittura di Riccardo Orlando – Domenica 11 giugno

Riccardo Orlando

Nasce a Messina il 16 gennaio 1950. I nonni esercitano un’influenza diretta sulle sue inclinazioni artistiche: quello paterno era pittore dilettante mentre quello materno, Gaetano Corsini – allievo di Aristide Sartorio – fu un artista affermato nella prima metà del Novecento.

IN-VERSO

Inaugurazione domenica 11 giugno ore 18:00

Il grande viaggio che ognuno potrebbe percorrere
in riflessivo silenzio

di Massimiliano Reggiani

La costruzione di un’opera di Riccardo Orlando è articolata e complessa: si espande nella profondità illusoria lasciando sulla trama della tela la vivace e colorata impressione visiva di una moderna fantasmagoria. È un teatro, un sipario che l’Artista strappa dopo aver accuratamente deciso luci, gesti e posizioni dei personaggi ma senza aver sceneggiato alcuna storia. In questo spazio privo di tempo narrativo, dove nulla è casuale e nulla è spiegato, gli attori non cercano l’interazione con chi li guarda: si trasformano in simboli davanti ad uno spettatore incantato, un individuo tanto curioso quanto transitorio.

Ogni immagine va smontata e intuita nelle proprie logiche interne: comprende uno spazio organizzato e una somma di identità, di frammenti naturali, di esseri conosciuti ma decontestualizzati che riflettono la mente dell’Artista. Riccardo Orlando, uomo e persona, diventa così la chiave di lettura delle sue stesse creazioni: è un Artista che ha più livelli di vita e la pittura rappresenta solo un aspetto della sua poliedrica attività.

L’estetica di Orlando non appartiene al mercato dell’arte, la sua pittura non è un prodotto pensato per la commercializzazione, non muta quindi e si affina cercando un equilibrio tra il messaggio da trasmettere e i desideri o le aspettative del pubblico. È piuttosto poesia visiva, una personale riflessione sul senso della vita, lo strumento per comprendere il mondo delle proprie emozioni.

I dipinti di Riccardo Orlando – tutti a olio su tela – hanno l’apparente facilità di lettura di un’opera Pop perché i riferimenti formali sono contemporanei, facilmente riconoscibili, trasversali, collettivi. La tecnica è accurata e brillante, mantiene alta la tradizione accademica: dettaglio, rigore stilistico, equilibrio compositivo. Rispetto alla Pop Art è diverso l’intento, sebbene ne conservi lo stile asciutto e icastico. La sua arte – senza diventare diario personale – coglie con delicatezza lirica le presenze del quotidiano, visto o vissuto che sia. Attraverso intuizioni improvvise cerca di suscitare riflessioni, ricreando una realtà che non si presenta secondo schemi ordinari. I mondi che galleggiano fuori dalle finestre? Siamo semplicemente noi, guardati da una prospettiva siderale. L’Artista scardina il naturalismo del racconto, porta il proprio spazio a diventare la macchina teatrale con un implicito valore totalizzante: è l’universo dentro una cornice.

Universo, parola allo stesso tempo diffusa e sconosciuta. Orlando titola la propria mostra IN-VERSO: perché questo titolo inconsueto? Perché spezzare la parola suggerendo una lettura etimologica? È un indizio, una traccia volontaria, la via d’accesso alla sua poetica. Verso, è il participio del verbo latino vertere, che non significa come oggi “concernere” bensì “avvolgere”. L’universo è il “das All” dei tedeschi: comprende tutto, abbraccia e contiene ogni cosa.

Naturalmente l’universo di Orlando non può essere così ampio, contenere il tempo e la totalità. È legato alla persona, all’Artista come individuo, che offre – attraverso immagini e colori – il suo approccio filosofico alla vita. Guarda dentro te stesso, sembra suggerirci. La mente umana può abbracciare – senza la pretesa di comprendere – enormi spazi di consapevolezza e conoscenza. IN-VERSO è lo sconfinato che ci sta dentro: l’infinitamente piccolo che per un istante sfiora l’immensità attraverso fantasmagorie che procedono per intuizioni e lampi improvvisi. IN-VERSO è il procedere nei meandri dell’interiorità, un mondo plausibile come viaggio mentale dove si guarda alle possibilità più che all’esperienza. È un progetto cognitivo volutamente senza storia, la forma concreta della libertà di pensiero.

L’immaginazione, che appartiene all’uomo ma anche agli altri animali, è la capacità di ricombinare il reale e il vissuto sviluppando nuove situazioni nella propria mente; una forza che cancella emotivamente ogni barriera temporale, accomunandoci a tutte le generazioni, senza limiti cronologici. L’arte di Orlando si rivolge alle potenzialità del pensiero, alla fantasia creativa: IN-VERSO, l’universo racchiuso dentro di noi. Questo dà un respiro umanista all’opera di Riccardo Orlando, perché libera la forza della nostra individualità senza diventare dogma, insegnamento, convenzione stereotipata. È il grande viaggio che ognuno potrebbe percorrere in riflessivo silenzio, con lo sguardo rivolto dentro, all’intima bellezza di un patrimonio personale di maturità, saggezza e disincanto.

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