Roma, Rosso20sette arte contemporanea: Daniele Tozzi – Utopia a colori | Testo di Mirko Pierri

‘Utopia’ acrilico su legno 100×100 2023

Daniele Tozzi
Utopia a colori

A cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro
Testo di Mirko Pierri

Opening 7 ottobre 2023 ore 18.30

Rosso20sette arte contemporanea

Via del Sudario 39 – Roma

Fino all’11 novembre 2023

Da sabato 7 ottobre a sabato 11 novembre 2023, Daniele Tozzi sarà il protagonista della nuova esposizione di Rosso20sette arte contemporanea, Utopia a colori, con 14 nuovi lavori realizzati appositamente per l’evento, a cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro e con un testo di Mirko Pierri
Utopia a Colori è una vera e propria retrospettiva che ci fa scorgere orizzonti su cui nemmeno gli occhi dello stesso Daniele Tozzi si sono ancora posati. Attraversare le due stanze espositive della galleria è come attraversare la mente dell’artista, mettersi in contatto con la sua personale e singolare storia di designer, lettering artist, artigiano della materia, autore votato alla continua sperimentazione che protende sempre a soluzioni inedite e imprevedibili. Un fermo immagine di una fase di passaggio in cui la transizione diventa bussola e ci traghetta alla ricerca di indizi per scoprire ciò che solo l’intuizione dell’autore ha già colto e che possiamo soltanto tentare di decifrare. 

‘Carta straccia’ Tecnica mista su carta 50×70


Grazie Mare, se di clandestini abbiamo solamente i sentimenti più perversi” si legge nella chioma di una donna dipinta che, quasi fosse una sirena, ci attira all’interno dello spazio espositivo, dove veniamo catapultati nell’Utopia a Colori di Daniele Tozzi. L’opera ispirata alla poesia di Er Pinto, è un tributo al mare e a chi lo attraversa, spesso inseguendo l’utopia di un mondo migliore, dove trovare riparo, giustizia, ricchezza ed equità. Utopia che spesso, purtroppo, si trasforma in un lontano miraggio e il mare diventa l’ultima tappa di un viaggio disperato. […]Se l’utopia è ciò che ancora non si è realizzato e che, probabilmente, non si realizzerà mai, per l’artista è crescita, è tendere a qualcosa di nuovo che potrebbe stravolgere e cambiare per sempre il proprio percorso artistico e personale. E’ una meta verso la quale vale la pena spingersi anche se si ha coscienza che non sarà mai raggiunta: Daniele Tozzi mette in esposizione il frutto della sua ricerca incentrata sul percorso, sull’itinerario, sulle tappe intermedie tra l’atto creativo e la sua continua evoluzione. Ma utopia è anche spiritualità e interiorità, esternazione di un’intimità personale mai così esplicita nel lavoro dell’artista romano come in “J.A.I.O.” e “Just the 2 of us” opere dedicate ai suoi figli, visti anche loro come simboli di un futuro che si fa utopia. Il percorso espositivo non segue una linea temporale ma traccia un solco netto che ci guida come un atlante in un viaggio interiore e introspettivo attraverso la materia, i tagli, le linee, le ombre, la tela, la vernice acrilica, il pennello o lo spray, la carta e l’inchiostro, che giocano insieme in una danza tra ombre e luci, lettere, parole, forme, ritratti, sguardi umani e sagome animali.”
(dal testo critico di Mirko Pierri
Daniele Tozzi nasce a Roma nel 1981; dalla seconda metà degli anni novanta entra in contatto con la cultura hiphop e in special modo con il writing, passione che gli cambierà la vita. Studia grafica presso lo IED di Roma diplomandosi in Digital Design nel 2003 e subito dopo comincia a lavorare come graphic designer per aziende, specializzandosi nel disegno di lettere a mano. Dal 2015 collabora come freelance per agenzie di comunicazione e clienti privati, nazionali e internazionali. Ha tenuto corsi e workshop a Berlino, Milano, Torino, Ravenna, Roma, Napoli. Nel 2018 fonda Fuori Studio a Roma, con l’amico e collega Gabriele Cigna. Dal 2010 comincia la carriera artistica, esponendo presso gallerie, spazi espositivi e festival in Italia; negli ultimi anni è tornato a dipingere sul muro i suoi enormi calligrammi, inserendosi tra le tendenze dell’ultra contemporaneo. La passione tra studio del lettering e grafica si tramuta in originali tavole dipinte a china e acrilici colorati; caratteri tipografici prendono forma da citazioni di canzoni e testi, background culturale dell’artista, diventando complessi calligrammi. Le lettere diventano una forma d’arte che parla attraverso le opere. In un mondo sempre più rivolto al digitale, il ritorno alla scrittura manuale è spunto per una riflessione sui tempi (frenetici) moderni. “Il futuro è il passato…”


UTOPIA A COLORI

di Mirko Pierri

“Utopia a Colori” è una vera e propria retrospettiva che ci fa scorgere orizzonti su cui nemmeno gli occhi dello stesso Daniele Tozzi si sono ancora posati. Attraversare le due stanze espositive della galleria è come attraversare la mente dell’artista, mettersi in contatto con la sua personale e singolare storia di designer, lettering artist, artigiano della materia, autore votato alla continua sperimentazione che protende sempre a soluzioni inedite e imprevedibili. Un fermo immagine di una fase di passaggio in cui la transizione diventa bussola e ci traghetta alla ricerca di indizi per scoprire ciò che solo l’intuizione dell’autore ha già colto e che possiamo soltanto tentare di decifrare.

Grazie Mare, se di clandestini abbiamo solamente i sentimenti più perversi” si legge nella chioma di una donna dipinta che, quasi fosse una sirena, ci attira all’interno dello spazio espositivo, dove veniamo catapultati nell’Utopia a Colori di Daniele Tozzi. L’opera ispirata alla poesia di Er Pinto, è un tributo al mare e a chi lo attraversa, spesso inseguendo l’utopia di un mondo migliore, dove trovare riparo, giustizia, ricchezza ed equità. Utopia che spesso, purtroppo, si trasforma in un lontano miraggio e il mare diventa l’ultima tappa di un viaggio disperato. L’epilogo di una fuga obbligata per allontanarsi da fame, guerra e povertà. Un mare che diventa madre, che accoglie tra i flutti chi non ce l’ha fatta perché abbandonato, ma che non perdona chi disprezza i propri privilegi.

Emblematiche in tal senso sono alcune tra le sue più recenti opere come “Passaggi: strada” e “Transizione in viola”, nelle quali i colori guidano lo sguardo e ispirano emozioni mentre le forme interagiscono con i corpi di chi osserva e non restano incorniciate in un perimetro limitato, ma si completano in funzione dello sguardo, della prospettiva e del punto di vista dell’osservatore, invogliato a scrutare e ad entrare quasi fisicamente nel quadro. Lo spazio intorno, così, subisce l’influenza di questi moti avversi e contrari eppure sinergici, entrando a far parte dell’opera stessa.

Ogni materiale ligneo adoperato e selezionato dall’artista, racconta una storia differente. Sono parti di lavorazioni precedenti che vengono dipinte, assemblate e riutilizzate in composizioni tridimensionali come in “Utopia”, opera che dà il titolo all’intera esposizione. Sono negativi e positivi di lettere e forme astratte che riaffiorano raccontandoci la loro storia e sono presenti nelle ultime opere più sperimentali. E’ chiaro l’intento di oltrepassare il concetto di confine, della materia, del colore, del perimetro del quadro, entrando nello spazio reale e intersecandosi con ciò che lo attraversa. Una ricerca artistica che guarda altrove, al di là di ciò che già è stato creato, eppure affonda radici salde in 20 anni di evoluzioni e virtuosismi grafici dentro e fuori lo studio. Il graffiti-writing praticato in passato non è mai stato semplice esercizio di stile per l’artista. I graffiti sono segni che trasformano lo spazio urbano e a loro volta si trasformano, plasmati da esso.

Se l’utopia è ciò che ancora non si è realizzato e che, probabilmente, non si realizzerà mai, per l’artista è crescita, è tendere a qualcosa di nuovo che potrebbe stravolgere e cambiare per sempre il proprio percorso artistico e personale. E’ una meta verso la quale vale la pena spingersi anche se si ha coscienza che non sarà mai raggiunta: Daniele Tozzi mette in esposizione il frutto della sua ricerca incentrata sul percorso, sull’itinerario, sulle tappe intermedie tra l’atto creativo e la sua continua evoluzione. Ma utopia è anche spiritualità e interiorità, esternazione di un’intimità personale mai così esplicita nel lavoro dell’artista romano come in “J.A.I.O.” e “Just the 2 of us” opere dedicate ai suoi figli, visti anche loro come simboli di un futuro che si fa utopia.

Il percorso espositivo non segue una linea temporale ma traccia un solco netto che ci guida come un atlante in un viaggio interiore e introspettivo attraverso la materia, i tagli, le linee, le ombre, la tela, la vernice acrilica, il pennello o lo spray, la carta e l’inchiostro, che giocano insieme in una danza tra ombre e luci, lettere, parole, forme, ritratti, sguardi umani e sagome animali. E’ il caso di “Carta straccia #6” dove diversi livelli di carta strappata e riutilizzata, si sovrappongono in contrapposizione al soggetto principale che squarcia il supporto imponendo la sua presenza.

La storia di questo viaggio è legata indissolubilmente alle storie che ci racconta ogni supporto scelto, come le mappe di navigazione originali, vissute, consunte, usate in chissà quali traversate per chissà quali rotte e che ora ospitano “Sentirsi altrove”, “America Latina” e “Il gabbiano”: spiriti guida che ci illustrano l’arte del calligramma di cui Daniele Tozzi è maestro indiscusso.

L’utopia di cui ci parla Daniele Tozzi è qualcosa che si sviluppa nel futuro. La propensione a qualcosa di nuovo, diverso, inaspettato, in procinto di divenire. Non è soltanto evoluzione, ma una vera progressione di crescita interiore che si trasforma in materia tangibile, modellata dall’artista nella realtà e che a questa aggiunge senso e significati unici.

La forza dell’arte che produce è nell’azione, nella voglia che suscita di interpretare, decifrare, interrogarsi. I personaggi raccontati, le storie, le citazioni testuali, i colori, i materiali, la forma e i contenuti parlano a chi osserva e spingono alla condivisione di riflessioni universali oppure personali. La meta che ogni volta si raggiunge osservando un’opera di Tozzi è incontrare l’altro. Una meta che si sposta ogni volta più lontana: questo ci permette di essere entità attive, in continua evoluzione, in continuo movimento, alla ricerca dell’altro anche attraverso l’arte.


Daniele Tozzi
Utopia a colori
A cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro
Testo di Mirko Pierri

Opening 7 ottobre 2023 ore 18.30

Fino all’11 novembre 2023

Orari: dal martedì al sabato 11-19.00
Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
info@rosso27.com
tel.06 64761113
www.rosso27.com

Ufficio stampa
Roberta Melasecca
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