Amore liquido: la fragilità dei legami affettivi

 

Zygmunt Bauman è stato uno dei più noti e influenti pensatori al mondo. In questo saggio sull’amore scrive: «La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia». I protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell’aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. Eppure, sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare.

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Modernità liquida: riflettere sulla nostra esistenza

 

Zygmunt Bauman è stato uno dei più noti e influenti pensatori al mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, con le sue interpretazioni ha resto il mondo contemporaneo più chiaro. La metafora della liquidità, da quando Bauman l’ha coniata, ha marcato i nostri anni ed è entrata nel linguaggio comune per riflettere sulla nostra esistenza individualizzata, privatizzata, incerta, flessibile, vulnerabile, nella quale, a una libertà senza precedenti, fanno da contraltare una gioia ambigua e un desiderio impossibile da saziare.

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Ma chi era davvero la casalinga?

 

Giuseppe Puma, in una serie di libri sulle arti e i mestieri, esamina anche il lavoro misconosciuto della casalinga. E si domanda chi fosse, in verità, la donna di casa di un tempo. Non certo colei che andava a lavorare nei campi, se non saltuariamente per aiutare marito e figli. Era certamente la madre di famiglia, che si occupava di accudire i piccoli, preparare i pasti e badare a tutto quello che accadeva nel nucleo domestico. Attraverso i suoi oggetti di uso quotidiano, elencati e descritti nel libro, possiamo scorgere una “tranche de vie” dei tempi passati.

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Gli studenti intervistano Gualtiero Marchesi

 

«Ci sono parole di cui si abusa. Soprattutto in cucina. La più utilizzata a sproposito è maestro, Gualtiero Marchesi lo era davvero. L’unico nella storia della cucina italiana che ha scelto di insegnare e ha forgiato una generazione intera di cuochi di talento». Così commenta La Stampa la recente scomparsa del più rinomato Chef d’Italia. Noi di Experiences abbiamo scelto un documentario in cui sono i suoi stessi allievi ad intervistarlo nel prestigioso contesto dell’Accademia Gualtiero Marchesi di Milano. Ascolteremo dalla sua stessa voce i “segreti” dell’arte culinaria che, grazie alla sua inventiva, ha reso la cucina italiana ancora più famosa di quanto già era. Nell’articolo del quotidiano torinese troverete molti altri video con le osservazioni di questo «genio della cucina che non ha mai smesso, neppure per un giorno di essere cuoco. Ce ne vorrebbero altri ma la sua lezione ai giovani darà frutto. Anche ora che lui non c’è più».

LA STAMPA: “Lo chef che ha cambiato la storia della cucina italiana”

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Credete che sarà felice quest’anno nuovo?

 

A fine d’anno si pensa che la vita cambierà da domani. Eccovi dunque la trascrizione del famoso dialogo tra un venditore di almanacchi e un passante, scritto da Giacomo Leopardi. Di seguito il cortometraggio girato da Ermanno Olmi nel 1954. Davvero l’anno venturo sarà più bello di tutti i precedenti? Forse Leopardi fornisce la giusta e disincantata visione della realtà.

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IL PDF DEL TESTO LEOPARDIANO: Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
da Operette morali di Giacomo Leopardi

Il museo dell’Acropoli ad Atene

 

Il museo dell’Acropoli ad Atene è stato realizzato dall’architetto svizzero Bernard Tschumi ed inaugurato a giugno del 2009. Raccoglie esclusivamente i reperti archeologici, come sculture e frammenti di decorazione architettonica, rinvenuti sulla rocca dell’Acropoli. Il primo nucleo museale aveva luogo sulla stessa Acropoli già dal 1863; l’attuale costruzione si trova, invece, ai suoi piedi, lungo l’asse viario Dionysiou Areopagitou, che collega fra loro le varie zone del parco archeologico di Atene. Nel museo è possibile ammirare l’evoluzione dell’arte greca dal periodo arcaico alla dominazione romana; sono altresì raccolte tutte le parti originali del fregio del Partenone e le copie attualmente esposte al British Museum di Londra. In questa pagina presentiamo la breve introduzione in lingua italiana al museo e un documentario curato da Paolo Moreno.

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L’uomo non ha mai smesso di lasciare tracce

 

Maurizio Ferraris è professore ordinario di filosofia teoretica all’Università di Torino: qualche anno fa ha rilasciato questa intervista che non ha perso nulla col correre del tempo: “L’anima è come l’iPad”. Ma davvero? Ricordate le tavolette di cera sulle quali gli antichi scrivevano? i Tablet (e primo fra tutti l’iPad) non solo ricordano quelle tavolette, perché servono a scrivere e soprattutto a leggere, ma conservano la memoria raggiungibile attraverso il web: nelle biblioteche, emeroteche, pinacoteche… e (perché no?) discoteche. Ora, spiega Ferraris, la memoria è l’essenza dell’anima. Lo sa bene chi ha uno dei propri cari colpito dal morbo da “Alzheimer”, patologia neurologica degenerativa che limita proprio il ricordo, conducendo gradualmente  l’ammalato ad un totale stato di dipendenza. Perdere la memoria è perdere sé stessi. Senza ricordi tutto si annulla, non c’è più passato e presente, né tantomeno futuro. L’uomo, non ha mai smesso di lasciare tracce. L’education, per dirla all’inglese, o l’istruzione, per dirla in italiano, raccolgono tali tracce e le riverberano. Il filmato dura solo tre minuti e poco più.

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