Vincenzo Camuccini – Morte di Giulio Cesare

Morte di Giulio Cesare

IL DIPINTO

La Morte di Giulio Cesare è un dipinto a olio su tela (400×707 cm) del pittore neoclassico Vincenzo Camuccini, realizzato intorno al 1806 e conservato nel museo di Capodimonte a Napoli. L’opera, commissionata nel 1793 da Lord Bristol, fu portata a compimento dal Camuccini intorno al 1806. Il committente, tuttavia, era morto nel 1804 e pertanto – dopo alcune trattative infruttuose con i suoi eredi – Camuccini vendette l’opera nel 1807 a Gioacchino Murat, nel frattempo asceso al trono di Napoli per concessione di Napoleone Bonaparte. Con la Restaurazione e il ritorno della monarchia di Ferdinando I di Borbone, la tela fu acquistata da quest’ultimo e ricollocata nel palazzo Reale di Napoli; fu nel 1864 che l’opera trovò la sua collocazione definitiva nel museo di Capodimonte, in seguito al riordino della Pinacoteca del Palazzo attuato da Annibale Sacco.

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Vincenzo Camuccini, Autoritratto

L’ARTISTA

Vincenzo Camuccini, talvolta indicato anche come Camucini (Roma, 22 febbraio 1771 – Roma, 2 settembre 1844), è stato un pittore e restauratore italiano. Vincenzo Camuccini fu uno dei più importanti pittori del Neoclassicismo italiano e della pittura di storia, nonostante sia vissuto in un periodo storico, il XIX secolo, dove la cultura romantica aveva preso piede all’interno del panorama artistico-letterario europeo. Giovanissimo, aveva sposato Maddalena Devoti, figlia di Carlo, eminente medico alla corte pontificia e nipote dell’arcivescovo Giovanni Devoti, massimo esperto di diritto canonico. Questi aveva accompagnato il papa a Parigi per l’incoronazione di Napoleone Bonaparte. La sorella di Maddalena, Caterina, aveva sposato il ricco banchiere romano, Emilio Bracci, figlio di Virginio, principe del consiglio del Buon Governo e nipote di Pietro Bracci, scultore.

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