Il nuovo Bauhaus europeo: una iniziativa creativa e interdisciplinare per progettare futuri modi di vivere

Arte/cultura/inclusione sociale/scienza/tecnologia 

Dopo il Bauhaus – la scuola di arte e design che svolse una importante attività artistica in Germania dal 1919 al 1933 – ecco riproposto ai nostri giorni il Nuovo Bauhaus Europeo! Lanciato dall’Unione Europea come parte del suo Patto Verde, intende promuovere stili di vita più estetici, sostenibili e inclusivi. «Il nuovo Bauhaus europeo – dice la guida ufficiale – ha l’ambizione di trasformare il Green Deal in un’esperienza culturale, positiva e tangibile, incentrata sulle persone. Tutti dovrebbero essere in grado di sentire, vedere e sperimentare la trasformazione verde e digitale e il modo in cui essa migliora la nostra qualità di vita. Si tratta di collegare le sfide globali alle soluzioni proposte a livello locale, per raggiungere i nostri obiettivi climatici e sostenere una prospettiva di trasformazione più ampia». Il suo obiettivo è esplicitare, in un modo del tutto innovativo, tre dimensioni fondamentali: sostenibilità (compresa la circolarità); estetica (e altre dimensioni della qualità dell’esperienza oltre alla funzionalità); inclusione (compresa l’accessibilità, anche sotto il profilo economico).

Per questo motivo è stato creato un concorso, e i progetti dei vincitori possono essere guardati in questa galleria virtuale. Solo per portare all’attenzione qualche esempio, il primo che apre la lunga serie, concepito in Austria, riguarda tecniche, materiali e processi per la costruzione e la progettazione, con elementi costruttivi prefabbricati in terra battuta non stabilizzata realizzati al 100% in terra naturale e completamente riciclabili. Il secondo denominato, non a caso, Gardens in the Air è un’iniziativa di rinaturalizzazione urbana: in pratica sono proposti mini “giardini in aria”, irrigati con acqua riciclata dai condizionatori in un quartiere povero di Siviglia, “Tres Barrios-Amate”. Basta scorrere la sequenza dei progetti per trovarne di interessanti, come La Fàbrika, un’ex stabilimento di cemento nell’Estremadura rurale abbandonata per decenni; qui sono state inventate molteplici attività da parte di collaboratori locali e internazionali: ad esempio hanno installato un cinema all’aperto, piantagioni per la rigenerazione del suolo, laboratori di arte o edilizia sostenibile, laboratorio buen vivir (“vivere bene”) … Insomma, i progetti si susseguono, avendo tutti come riferimento l’incitamento di Ursula von der Leyen: «Voglio che NextGenerationEU faccia partire un’ondata di ristrutturazioni in tutta Europa e renda l’Unione capofila dell’economia circolare. Ma non è solo un progetto ambientale o economico: dev’essere un nuovo progetto culturale europeo».

GUARDA COME SI POSSONO COSTRUIRE INSIEME SPAZI DI VITA PIÙ BELLI, SOSTENIBILI ED INCLUSIVI

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