A Mandanici 2023 “La memoria, il tempo e la storia. L’oblio del sacro in Occidente”

LA MEMORIA, IL TEMPO E LA STORIA L’OBLIO DEL SACRO IN OCCIDENTE
MANDANICI – 8-9-10 SETTEMBRE

L’Evento è organizzato da:

  • Comune di Mandanici
  • “Archetipi e Territorio”
  • Osservatorio di Antropologia Evoluzionistica e Cognitiva
  • Il Centauro Onlus
  • Museo Regionale di Messina

[antropologia macrocosmi microcosmi archeologia storiografia culture iconografie retrospettive design linguaggi narrative architetture ambiguità paradigmi complessità modelli fenomenologie ermetismi tendenze simbologie metafisica archetipi identità ermeneutiche soglie inferenze processi configurazioni metafore orizzonti distanze transizioni non luoghi sostenibilità sonorità marginalia creatività seduzioni spiritualità trasformazioni silenziose.. miti sogni realtà bellezza verità giustizia amore]

Continui rimandi, echi e ridondanze tra fenomeni, accadimenti e inerzie, tra immaginario e realtà, vicende umane che incrociano traiettorie geologiche, cosmologie e cosmogonie e scrivono il senso della storia di questo pianeta. “Antropocene”, la visione globale di un’epoca dai confini temporali indefiniti e dal destino incerto durante la quale il nostro senso di responsabilità sarà determinante per immaginare ancora il futuro.

“ARCHETIPI E TERRITORIO”
Osservatorio di Antropologia Evoluzionistica e Cognitiva

di Giuseppe Mento

C’è ancora spazio per il “Mito e il Sogno della Bellezza e della Giustizia” nella dimensione contemporanea del territorio in cui viviamo? La nostra “Sicilia” è disseminata da tracce antropologiche che rivelano un destino narrativo primordiale al centro del mediterraneo. In alcune aree, dove la temporalità è ancora sospesa e la realtà oscilla tra l’accadere, l’inerzia e le negazioni del passato, sarà la mente dell’uomo, con la sua cultura, la conoscenza, le sue musiche e le architetture a ridisegnare un “ritmo dominante” di bellezza nel territorio, e trascinare “fuori” definitivamente la percezione di incombente abbandono territoriale, sociale, spirituale e giuridico che ha caratterizzato i fenomeni critici di questo secolo. Questo evento è un tentativo di “rivisitazione critica” dei concetti di spazio, luogo, ambiente, territorio e paesaggio attraverso una prospettiva antropologica e storica della percezione dei “comportamenti umani” e dei “fenomeni” che in essi avvengono. Un occasione culturale di confronto tra aree del sapere apparentemente distanti tra loro come le neuroscienze e la psicoanalisi, l’architettura e il design, le scienze musicali e l’archeologia, l’economia e il diritto, la filosofia e la geografia, l’antropologia e la storia. La vera conoscenza di un “territorio” da parte di chi lo abita ma anche di chi lo visita non può continuare ad essere sostenuta solo da motivazioni di tipo individuale e consumistico, ma dovrebbe sempre tendere ad una “esplorazione cognitiva delle memorie” dalla quale possa emergere una nuova coscienza collettiva dell’abitare e attraversare i luoghi, non solo in senso fisico ma anche in senso spirituale, immaginario, metafisico e simbolico. Al fenomeno della globalizzazione che, per soggiacere a regole di tipo prevalentemente economico tende alla cancellazione delle piccole etnie, dei retroterra culturali e di tutta una fenomenologia arcaica di comportamenti umani e di tradizioni, va contrapposto un modello alternativo di “connettività micro- dimensionale delle culture e dei saperi” di tutti i luoghi della terra che possa efficacemente assicurare all’umanità un progressivo transito verso la post-modernità e oltre! Questo evento è quindi dedicato a uomini e donne dallo spirito libero che sentono di poter dare ancora un personale e collettivo apporto, tramite le diverse discipline e ambiti in cui operano, scientifiche, umanistiche, spirituali, artistiche e tecnologiche, alla complessa dimensione evolutiva del sistema “Mondo”. Negli spazi in cui vivono.. in quelli che stanno ancora attraversando.. e in altri, che hanno solo immaginato o sognato!


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