Kazakistan alla 60° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Padiglione della Repubblica del Kazakistan alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Location: Padiglione della Repubblica del Kazakistan, Biennale Arte 2024 presso l’Edificio Storico del Museo Storico Navale, lo spazio viene messo a disposizione per la prima volta per l’esposizione di un padiglione nazionale.

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon 
Padiglione della Repubblica del Kazakistan
alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte

– La Biennale di Venezia 
Museo Storico Navale,
Riva S. Biasio Castello, 2148
30122, Venezia

Commissario: Aida Balayeva, Ministro della Cultura e dell’Informazione
Curatori: Danagul Tolepbay e Anvar Musrepov

La Repubblica del Kazakistan è orgogliosa di presentare il suo secondo padiglione con la mostra “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra, allestita presso l’edificio storico del Museo Storico Navale, offre una moderna interpretazione dell’antica leggenda di Jerūiyq, ispirata alle leggende kazake e al viaggio visionario del filosofo del XV secolo Asan Kaigy. Commissionata da Aida Balayeva, Ministro della Cultura e dell’Informazione, e curata da Danagul Tolepbay con il co-curatore Anvar Musrepov, la mostra riflette l’impegno del Kazakistan nei confronti del patrimonio culturale e dell’innovazione artistica. “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” si allinea al tema principale della Biennale Arte 2024 “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, curato da Adriano Pedrosa, incentrato sul concetto di “Altro” e sulle diverse narrazioni culturali.

Kamil Mullashev, nato nel 1944 a Urumqi, in Cina, è un artista versatile con una presenza globale. Dopo aver studiato a Urumqi e all’Istituto d’arte Surikov di Mosca, oggi vive e lavora ad Astana, in Kazakistan.

Yerbolat Tolepbay, nato nel 1955, figura chiave delle belle arti kazake, vive e lavora ad Almaty, Kazakistan. Celebrato a livello internazionale, le sue opere magistrali sono profondamente legate all’eredità kazaka e gli sono valse l’Ordine del Chevalier francese per le arti e la letteratura.

Saken Narynov (1946-2023) ha vissuto e lavorato ad Almaty, in Kazakistan, combinando le competenze architettoniche e scultoree con la sua passione per la scienza e la filosofia. Le sue opere innovative continuano a ispirare.

Sergey Maslov (1952-2002), figura centrale della scena artistica contemporanea kazaka, ha vissuto ad Almaty. I suoi metodi non convenzionali e la sua arte intrisa di miti hanno lasciato un segno profondo.

The2vvo, con Eldar Tagi, (nato nel 1987) e Lena Pozdnyakova (nata nel 1985), originari di Almaty, ora duo artistico nomade con sede a Berlino. Il loro lavoro integra suono, arti visive e performance.

Anvar Musrepov, nato nel 1994, artista e curatore con sede ad Astana, si occupa di nuovi media, concentrandosi sul futuro e sull’identità. I suoi contributi hanno plasmato in modo significativo la new media art nell’ambiente dell’arte contemporanea locale.

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon alla Biennale Arte 2024  presenta un futuro visionario in cui entità umane e non umane convergono in un’utopia re-immaginata.  Nella nostra epoca di status mondiale postcoloniale e di turbolenze geopolitiche, il fenomeno della migrazione di massa si manifesta come  una tendenza costante. Questo chiama a reimmaginare, a dare voce a narrazioni rimaste invisibili, poco rappresentate e comprese. Ciò richiede la reimmaginazione di narrazioni che sono state invisibili. Questa mostra invita i visitatori a esplorare portali in mondi immaginari, voli spaziali, rituali futuristici e l’intersezione tra topologia e algoritmi. La mostra, che presenta opere di artisti kazaki dal 1979, riflette l’evoluzione del pensiero utopico, del futurismo decoloniale, della spiritualità, del Modernismo e del Cosmismo. 

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon”, una mostra trasformativa che ridefinisce i concetti di arte, cultura e creatività, celebrando il patrimonio culturale del Kazakistan in un contesto globale 


Museo Storico Navale,
Riva S. Biasio Castello, 2148
30122, Venezia


UFFICIO STAMPA
Cristina GATTI
PRESS &P.R.

press@cristinagatti.it

Roma, Von Buren Contemporary: CLASH, mostra personale di Nicola Pucci

Von Buren Contemporary è lieta di presentare CLASH, la mostra personale di Nicola Pucci.
Il movimento e la velocità sono elementi centrali nelle opere di Pucci, dove diverse situazioni vengono rappresentate nel momento in cui qualcosa di improvviso ed insolito irrompe nello spazio, creando un cortocircuito temporale e visuale. Un vero ‘clash’, o scontro, che caratterizza tutte le opere in esposizione.

Von Buren Contemporary presenta
 
CLASH
 
La mostra personale di
NICOLA PUCCI
 
Vernissage
Giovedì 18 Aprile 2024
dalle 18:00 alle 21:30

Testo critico di Gianluca Marziani

la mostra resterà aperta fino al 14 maggio 2024
orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì su appuntamento
 
Von Buren Contemporary
Via Giulia 13, 00186 Roma

Il movimento e la velocità sono elementi centrali nelle opere di Pucci, dove diverse situazioni vengono rappresentate nel momento in cui qualcosa di improvviso ed insolito irrompe nello spazio, creando un cortocircuito temporale e visuale. Un vero ‘clash’, o scontro, che caratterizza tutte le opere in esposizione.
La quiete del quotidiano viene turbata da elementi anacronistici, che squarciano la tela attraverso scie di movimento magnetico che risveglia lo sguardo di chi osserva, obbligato a destarsi dal torpore della consuetudine.
La mostra Clash è divisa in due parti: nella prima sarà presentata una serie di dipinti olio su tela, sei in totale, e nella seconda una selezione di stampe Fine Art che riprendono i quadri più iconici di Pucci. Le stampe sono realizzate su Dibond e modificate dall’artista con interventi pittorici successivi, quindi ogni stampa porta l’intervento artistico diretto e unico di Pucci.

Nicola Pucci è nato a Palermo nel 1966 e vanta una tecnica sapiente consolidata nel tempo. Il suo lavoro è stato esposto in Italia, Gran Bretagna, Francia, Corea del Sud e negli Stati Uniti e ha guadagnato l’attenzione di commercianti d’arte di fama mondiale, come Larry Gagosian, e di intenditori come lo è stato Carlo Bilotti, rinomato collezionista d’arte, oltre a critici italiani del calibro di Claudio Strinati, Philippe Daverio e Gianluca Marziani.

Pucci ha realizzato mostre personali in musei quali Villa Zito di Palermo (2020), il Museo Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto; il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese a Roma, e la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto. Pucci è stato selezionato nel 2014 come finalista per il Premio Terna, uno dei più importanti premi per la pittura in Italia, e nel 2017 il Comune di Spoleto lo seleziona per il progetto Schermi Urbani, in cui grandi immagini dei suoi lavori rivestiranno vetrine e facciate di palazzi del centro storico. I quadri di Pucci fanno parte di collezioni in Italia e all’estero, tra cui il Museo Carlo Bilotti, la Collezione Fendi, la Collezione Benetton e la collezione privata di Gagosian.

Le opere di Pucci sono spesso la combinazione di più immagini che vengono sintetizzate all’interno di un unico dipinto. Sebbene prenda ispirazione dal Surrealismo e dai lavori di Francis Bacon, Pucci riesce a distinguersi dalle correnti e dai movimenti artistici contemporanei.


Ufficio stampa

Alessandra Lenzi
alessandralenzi.press@gmail.com

Un Nobel alla Design Week guest di Marco Nereo Rotelli in “Door is Love”

Da segnalare il progetto dell’artista/architetto di fama internazionale Marco Nereo Rotelli che stupirà con le sue metafore e le installazioni. Dopo la “Gondola Poetica” dello scorso anno sul tema ambientale (che trasportava rifiuti raccolti dai sommozzatori nella Laguna di Venezia), questa volta ci presenta un vero carro armato collocato all’interno del Cortile d’Onore Università degli Studi di Milano ed un Portale dorato gigantesco (1040 x 480 cm), che disarmerà il mezzo per dire stop alle guerre!

Love’sDoor, Render
Ever in Art presenta la nuova  installazione dell’artista
Marco Nereo Rotelli “Door is Love”
presso la Design WeeMilano – FuoriSalone24 – INTERNI CROSS VISION
Apertura Fuori Salone lun 15 Aprile dalle ore 10,00
interverrà il Premio Nobel per la Pace, il prof. Riccardo Valentini.
Cortile d’Onore Università degli Studi di Milano – 15-28 aprile  – Via Festa del perdono, 7 – Milano – orari 10/24 tutti i giorni

“Door is Love” è un progetto di Marco Nereo Rotelli che “apre un varco” verso un mondo senza guerre. L’opera consiste in un grande Portale d’Oro, allestito nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano, formato da una serie limitata di porte incise con versi poetici sui concetti dell’amore, che si fondono con un carro armato dipinto di blu.

“L’installazione di Rotelli vuole essere un paradosso, una provocazione, dove arte e design si uniscono per portare un messaggio di pace”, sottolinea Celia Stefania Centonze, partner di Ever in Art, società che ha prodotto il concept. “Sulla soglia, spazio reale e metaforico, si svolge infatti una metamorfosi: il portale diventa un varco, un luogo di passaggio verso un mondo migliore, dove l’amore vince la guerra, vince su tutto”. 

“Un luogo di luce, simbolo di accesso ad una dimensione ulteriore. Sulla soglia si s/volge la metamorfosi tra reale e visione. Un carro armato bloccato, di blu dipinto, non più espressione di guerra ma un carro a(r)mato, trasformato dall’arte. In un opera di Botticelli, Marte, dio della Guerra, è addormentato e disarmato, mentre Venere è sveglia e vigile. Il significato dell’immagine è che l’amore vince la guerra o l’amore vince tutto. Questo il senso dell’opera, questo la visione: le porte sono qui pensate come ingressi ad un mondo nuovo. E ‘ una chiamata alle Arti affinché la bellezza si opponga al male. Lo obbliga al confronto e nel confronto lo costringe al cambiamento . Per questo le porte come sirene parlano e il carro armato non è più una rude macchina da guerra ma un oggetto sopraffatto da un esteticaCosì dipinto di blu, il colore dell’infinito è un’altra cosa. E ‘ un oggetto surreale che ad altro fa pensare anche tra mondi opposti”  – Marco Nereo Rotelli

All’inaugurazione dell’installazione di Rotelli (ore 18 del 17/04) interverrà il Premio Nobel per la Pace, il Prof. Riccardo Valentini, che dichiara: La pace per me rappresenta non solo il rapporto equilibrato tra gli uomini, ma soprattutto dell’uomo con l’ecosistema. L’essere umano ha interrotto il proprio rapporto sano con il pianeta. In questo squilibrio la guerra è anche distruzione di ambienti naturali. Quando la natura e l’ambiente in cui viviamo saranno completamente compromessi, non ci sarà più bisogno di fare guerre, poiché non ci sarà più nulla da distruggere, non ci sarà più acqua, ne terra, ne aria.

Una soluzione concreta  potrebbe essere di cedere al più presto il potere alle nuove generazioni. Le guerre le decidono le persone anziane che vivono in un mondo sbagliato, fatto di armi, di sangue.  Sono convinto che il sentimento delle nuove generazioni sia più aperto alla socialità e alla comprensione delle diversità”. 

Nasce una linea dedicata di porte d’autore La collaborazione tra Bertolotto “porte d’autore”, Ever in Art e Marco Nereo Rotelli, celebrata con l’installazione “Door is Love” alla Milano Design Week 2024, darà presto origine ad un’edizione speciale di porte d’autore: una collezione esclusiva di 14 porte che riporteranno l’inconfondibile cifra stilistica di Marco Nereo Rotelli, con versi poetici e messaggi di pace su differenti laccature, in un’inedita gamma di colorazioni. Ogni porta dell’edizione “Door is Love” sarà un’opera unica, con dettagli esclusivi, creata dall’artista per valorizzare gli ambienti come una vera opera d’arte.

Il progetto tecnico: Il portale, che misura complessivamente 1040 x 480 cm, è composto da 46 ante di porte, firmate, prodotte e certificate dall’azienda Bertolotto. Realizzate in fibre di legno idrofughe e ignifughe e verniciate di color oro, con l’incisione di una frase poetica ripetuta sia sul fronte che sul retro, le protagoniste dell’opera sono posizionate su due file, una sopra l’altra. L’installazione è sorretta da un’americana in alluminio, al centro della quale è alloggiato un carro armato (210 x 400 x h 230 cm) dipinto di blu, posto su una struttura lignea sotto al cingolato. Il portale sarà illuminato anche da quattro sagomatori che proietteranno versi poetici, creando un dinamico e coinvolgente gioco di luci. Hashtag: #internimdw24 #interniCrossVision

Marco Nereo Rotelli è un artista di fama internazionale nato a Venezia, dove si è laureato in architettura per poi formarsi seguendo all’Accademia di Belle Arti, seguendo i corsi di Emilio Vedova. A metà degli anni ’80 si è trasferito a Milano, iniziando una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che lo ha portato ad esporre nelle capitali del mondo. Il suo lavoro da sempre mira ad un’opera totale, con performance immersive, dove le sue installazioni luminose coinvolgono artigiani, filosofi, musicisti, poeti, fotografi, registi, ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a nove edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. È stato invitato dalla Northwestern University (Chicago) come artist-in residence (inverno 2013, è stato 22 volte sull’Isola di Pasqua per opere scultore e pittoriche. E poi in Giappone, Cina, USA. Spagna, Francia…). Le sue opere, presenti in musei internazionali e collezioni private, hanno sempre di più assunto una dimensione etica rivolta a una riflessione sui temi ambientali e sociali. Di lui hanno scritto alcuni tra i più importanti critici d’arte.

Riccardo Valentini | Laureato all’Università di Roma “La Sapienza” in Fisica con specializzazione in Biofisica. Dopo un periodo di ricerca svolto presso l’Università di Stanford e il Joint Research Center della Commissione Europea ad Ispra, diventa professore ordinario dell’Università della Tuscia, dove oggi insegna il corso di Biologia ed Ecologia Forestale e Digital Technologies for Climate Smart Forestry per la laurea magistrale internazionale. È stato uno dei pionieri della ricerca sul ruolo delle foreste nell’assorbimento della anidride carbonica svolgendo spedizioni scientifiche in diversi ecosistemi del Pianeta dalle foreste boreali in Canada e Siberia a quelle tropicali dell’Amazzonia e del bacino del Congo passando per Europa, Australia, Cina, e Giappone. È stato membro del comitato scientifico del Global Carbon Project e Presidente del programma delle Nazioni Unite GTOS (Global Terrestrial Observation System). È stato autore principale e coordinatore del terzo e quinto rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sugli impatti climatici e l’adattamento ed autore del rapporto speciale IPCC “Land and Climate”.  I recenti riconoscimenti includono: Premio internazionale Norbert Gerbier-Mumm 2004 Zayed International Prize for the Environment, Laurea Honoris Causa Facultè Universitaire des Sciences Agronomiques de Gembloux, Belgio, Premio Nobel per la Pace 2007 come membro del consiglio dell’IPCC, Premio Thomson Reuters che riconosce l’1% degli scienziati più citati al mondo, Premio Ernst Heckel della Federazione delle Società Ecologiche Europee, Laurea Honoris Causa Russian State Agricultural University – Timiryazev Academy, Mosca, Russia. Vincitore National Geographic Explorer Award. Presidente della Società Italiana delle Scienze del Clima 2021-22. Membro della European Academy of Sciences e Medaglia della Accademia delle Scienze dei “XL” per la Fisica e le Scienze Naturali. Il Prof. Valentini ha pubblicato 261 articoli su riviste internazionali peer-review, con 36142 citazioni e un H index di 75. Ha creato e brevettato un nuovo sensore per il monitoraggio della salute degli alberi (TreeTalker) che è usato ora in più di 4000 alberi in diverse località del mondo (Italia, Spagna, Russia, Canada, Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Corea del Sud, Cina).


Ever in Art è una società benefit nata con l’obiettivo di utilizzare l’arte come mezzo concreto per nobilitare e valorizzare le azioni virtuose promosse da privati, aziende e associazioni, con un forte impatto sociale o di salvaguardia ambientale, sensibilizzando il pubblico sul rispetto dei principi etici e civili. Le aziende sono sempre più impegnate socialmente. Ever in Art riunisce professionisti ed esperti di sostenibilità, marketing e comunicazione per rivoluzionare la fruizione e il ruolo dell’Arte grazie a nuovi strumenti di marketing concepiti per potenziare la comunicazione ed incrementare la brand reputation.

Bertolotto S.p.A., fondata nel 1987, è oggi tra i leader mondiali nella progettazione e produzione di porte, sistemi per interni e porte blindate. Le migliori materie prime, i modelli esclusivi, la competenza e il talento di artigiani specializzati, con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, caratterizzano le porte Bertolotto, tutte interamente realizzate in Italia con legno da filiera protetta FSC e certificate Carb, Leed e Voc. Le porte Bertolotto non sono semplici oggetti, ma creazioni su misura: ogni prodotto, distinto e curato nel dettaglio, dona stile ed eleganza agli ambienti, grazie alla creatività e all’esperienza di chi l’ha ideata, ed alla maestria di chi l’ha realizzata. “Le porte Bertolotto sono pensate per chi sceglie di circondarsi di cose belle e arredare la propria casa con soluzioni capaci di esprimere valori duraturi, che sposino tradizione e innovazione nel pieno rispetto dell’ambiente.  Lavoriamo con costanza e passione all’ideazione di nuovi decori e modelli, prestando la massima attenzione ai desideri e alle aspettative dei clienti, ai quali dedichiamo il nostro impegno, ogni giorno.” Claudio Bertolotto, Amministratore Delegato Website: www.bertolotto.com – Hashtag: #BertolottoPorte 


Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Melina Cavallaro 
Valerio De Luca resp. addetto stampa
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina 

Chiusa HISTRI IN ISTRIA: oltre 20.100 visitatori – Più di 160 articoli e servizi televisivi

Ha chiuso raggiungendo l’importante traguardo degli oltre 20.100 visitatori (escluse le numerose scolaresche) la mostra “Histri in Istria” al Museo di Antichità “J. J. Winckelmann” di Trieste, realizzata dalla Comunità Croata di Trieste insieme al Museo Archeologico dell’Istria / Arheološki Muzej Istre u Puliincoorganizzazione con il Comune di Trieste.

Damir Murkovic
HISTRI IN ISTRIA
PER IL POPOLO DEGLI ISTRI OLTRE 20.100 VISITATORI
AL MUSEO J. J. WINCKELMANN DI TRIESTE
Più di 160 articoli e servizi televisivi

La mostra, dedicata agli Histri, fa parte di una trilogia sui popoli preromani dell’Illiria, iniziato nel 2018 con un’esposizione sugli Iapodes e che verrà chiusa con un ultimo appuntamento sui Liburni.
“Solo domenica scorsa sono state oltre 900 le persone presenti in mostra” – sottolinea il presidente della Comunità Croata Damir Murkovic ringraziando Stefano Bianchi, Responsabile dei Musei Storici e Artistici del Comune di Trieste, e Marzia Vidulli Torlo, Conservatore del Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”– “e nel corso del periodo di apertura, dal 15 dicembre 2023 al 7 aprile 2024, ben 20.127 i visitatori complessivi, tra il 30% e il 50% a seconda delle giornate rappresentato da turisti provenienti da fuori regione”.


Un risultato che premia la qualità della mostra, curata da Martina Blečić Kavur dell’Università del Litorale Koper/Capodistria, il supporto dei partner e sostenitori (Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione CRTrieste), la proposta degli eventi collaterali a Palazzo Gopcevich sempre sold-out e un riscontro mediatico eccellente: oltre 160 articoli e servizi radiotelevisivi (non a pagamento) pubblicati e diffusi da agenzie stampa, quotidiani e testate online, blog, siti e specializzati d’arte, d’archeologia e di cultura nazionali, televisioni e radio, con un’ottima copertura in Croazia e buona anche in Slovenia.
“Da rilevare infine che grazie alla mostra e agli eventi collaterali” – conclude Damir Murkovic – “sono state ulteriormente ampliate le relazioni virtuose tra le numerose istituzioni culturali, italiane e croate, interessate alla storia e all’identità dei popoli istriani”.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

4^ Biennale Disegno Rimini | La Rosa di Bagdad. Riscoperta del primo film animato italiano 

Un episodio importantissimo della Storia del Cinema italiano, viene finalmente riportato alla luce e documentato, valorizzato nell’ambito della Biennale del Disegno di Rimini nella sede più consona e prestigiosa: il Palazzo del Fulgor. La mostra “La Rosa di Bagdad. Alla riscoperta del primo film animato italiano” è a cura di Andrea Losavio.

4^ Biennale Disegno Rimini
 
Mostra
LA ROSA DI BAGDAD
Alla riscoperta del primo film animato italiano
Rimini, Palazzo del Fulgor-Fellini Museum
4 maggio – 28 luglio 2024

A cura di Andrea Losavio
 
Vernice per la stampa: venerdì 3 maggio 2024, ore 11.30, Rimini

“La Rosa di Bagdad” costituisce il primo leggendario lungometraggio a disegni animati italiano (primato condiviso con la pellicola I Fratelli Dinamite di Nino Pagot). Venne realizzato fra gli anni 1940 e 1949, a colori. Altro primato assoluto, si tratta del primo film italiano girato interamente a colori con la tecnica del technicolor, procedimento realizzato presso studi cinematografici londinesi, gli unici a disporre di tale processo pionieristico. Venne prodotto e diretto da Anton Gino Domeneghini, creativo pubblicitario milanese, folgorato dai films animati Disney, soprattutto da Biancaneve e i sette nani (1937), a cui si ispirò dichiaratamente per la realizzazione della “La Rosa di Bagdad”, nonché dai racconti “Le mille e una notte”, pur mantenendo un carattere di forte originalità estetica.

Fra i collaboratori chiamati da Domeneghini, artisti e disegnatori di primissimo piano del panorama nazionale del tempo. Tra loro Angelo Bioletto, famoso autore delle figurine Perugina dell’epoca, qui nella veste di ideatore dei personaggi. E gli illustratori scenografi Gildo Gusmaroli e Libico Maraja, capaci di affrescare magnifici fondali, ricchissimi di minuziosi dettagli di grande realismo lirico, in grado di competere con le migliori produzioni Disney. Nella compagine anche Riccardo Pick Mangiagalli, musicista e compositore di fama internazionale, allievo anche di Richard Strauss a Vienna, poi direttore del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Per la colonna sonora originale del film, Mangiagalli attinse anche dalla tradizione operistica italiana. Indimenticabile la sequenza in cui la principessa Zeila con voce suadente intona, al calar del sole che illumina tutta Bagdad, un canto capace di ammaliare il suo amato popolo…

La grande professionalità e le altissime capacità degli artefici del film, hanno fatto della “La Rosa di Bagdad” un assoluto capolavoro dell’animazione.

Migliaia e miglia di disegni (fra sketch, layout e disegni di produzione) e di rodovetri (fogli trasparenti dipinti sul retro e applicati sui fondali per consentire di fotografare, fotogramma per fotogramma, i movimenti dei personaggi), diverse centinaia di minuziosi fondali anche dal grande formato, costituiscono lo straordinario Patrimonio cartaceo che consente ancora oggi, età del digitale, di cogliere appieno lo straordinario lavoro svolto per la realizzazione del Film (76 minuti di durata per 120 mila sequenze a passo 1 -fino ad 24 disegni per un secondo di animazione-).

Lo stesso Disney spese parole molto lusinghiere sul film, lodando in particolare, come sperimentali di grande efficacia e qualità, due sequenze: una “aerea” – l’inseguimento in volo del giovane protagonista Amin da parte del perfido Burk – e una sottomarina – Amin che fugge gettandosi nel fiume, nuotando sott’acqua per sfuggire ancora una volta al malvagio Burk.

La costruzione del film, lunga ed avventurosa, venne più volte interrotta dagli eventi bellici.

“La Rosa di Bagdad” venne finalmente presentata, con successo di critica e pubblico, alla Biennale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1949, aggiudicandosi il primo premio internazionale di cinema per ragazzi.

Nella medesima edizione venne proiettato anche I Fratelli Dinamite di Nino Pagot.

Nonostante la buona accoglienza del film e i numerosi riconoscimenti anche internazionali, Domeneghini non diede alcun seguito all’esperienza e ritornò a lavorare nel mondo pubblicitario. 

Dopo il lungometraggio “la Rosa di Bagdad”,  l’animazione italiana si dedicò per circa un ventennio a produzioni animate a servizio della pubblicità, prima su Grande Schermo e poi dal 1957 per la celeberrima trasmissione RAI TV Carosello… E ci vorranno ben altri 16 anni prima di vedere un nuovo lungometraggio animato italiano per il Cinema, realizzato dal genio Bruno Bozzetto con il capolavoro West and Soda del 1965.

In mostra una trentina di opere originali (tutte di prestatori privati), di straordinaria qualità, esposte al pubblico per la prima volta, fra le quali alcuni preziosissimi ed elaborati fondali dipinti a mano firmati da Libico Maraja e Gildo Gusmaroli, Sandro Nardini, rodovetri di produzione e disegni originali realizzati da Angelo Bioletto.

La mostra si completa con la proiezione integrale del film, su parete dedicata di grande dimensione, così da restituire tutta l’atmosfera della sala buia del Grande Schermo.

La Biennale del Disegno è organizzata dal Comune di Rimini e curata da Massimo Pulini.


Info: www.biennaledisegnorimini.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Tel. +39 049.663499 | Rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net
 
Ufficio Stampa Comune di Rimini
Tel. 0541 704262 | ufficio.stampa@comune.rimini.it
 
Ufficio stampa Apt Servizi Emilia-Romagna
Tatiana Tomasetta, cultura@aptservizi.com

Monza: 800 LOMBARDO. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati

ORANGERIE, REGGIA DI MONZA
E MUSEI CIVICI DI MONZA
DAL 13 APRILE AL 28 LUGLIO 2024
LA MOSTRA
800 LOMBARDO.
Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati
 
L’esposizione propone un viaggio nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attraverso quasi cento opere, tra dipinti e disegni dei principali protagonisti dell’Ottocento lombardo: da Hayez al Piccio, da Faruffini a Cremona, da Medardo Rosso a Previati.
 
A cura di Simona Bartolena

Dal 13 aprile al 28 luglio 2024, l’Orangerie, Reggia di Monza e i Musei Civici di Monza ospitano la mostra 800 Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, col contributo di BPER Banca, travel partner Trenord, che propone un viaggio nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attraverso quasi cento opere, tra dipinti e disegni dei principali protagonisti dell’Ottocento lombardo: da Hayez al Piccio, da Faruffini a Cremona, da Medardo Rosso a Previati e Segantini.

Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, analizza sia i movimenti e le tendenze iconografiche, sia la biografia e la personalità dei singoli artisti, offrendo al visitatore l’opportunità di scoprire un universo dinamico e sorprendente, artisticamente e intellettualmente molto raffinato e sperimentale, e di indagare la società del tempo seguendo un filo narrativo che si propone di far luce su un tema non sempre così noto, come la scena artistica lombarda dell’Ottocento.

La mostra, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese – in particolare il magistero dell’Accademia di Brera –, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella Sala Espositiva dei Musei Civici di Monza verrà allestita una sezione dedicata alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosé Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa.

La rassegna si apre con la stagione romantica in cui primeggia la figura di Francesco Hayez, maestro e modello di intere generazioni di artisti. La sua lunga presenza nel ruolo di direttore a Brera ha lasciato un segno profondo sull’indirizzo culturale milanese. Insieme ad Hayez saranno esposte le opere di alcuni pittori che da lui presero insegnamento per il proprio percorso e quelle di maestri a lui contemporanei, quali Giacomo Trecourt, Massimo d’Azeglio e Giuseppe Molteni.

La sezione successiva è dedicata ai vedutisti e ai “prospettici” della prima metà del secolo, quali Giovanni Migliara, Angelo Inganni e Luigi Bisi, che con i loro scorci cittadini e le scene di vita quotidiana offrono uno sguardo prezioso anche sull’urbanistica e sulla società del tempo.

Il percorso passa poi al periodo delle guerre di Indipendenza, con dipinti incentrati alle tematiche risorgimentali, tra cui spiccano autori quali Gerolamo e Domenico Induno, noti anche per le loro scene di genere, che narrano la vita delle classi meno abbienti e per quelle, eleganti e frivole, che raccontano immaginari incontri galanti ambientati nei loro salotti borghesi.

La personalità, visionaria e unica, di Giovanni Carnovali detto il Piccio introduce al sensibile cambio di rotta della seconda metà del secolo. Artista fuori dal proprio tempo, straordinario anticipatore di soluzioni linguistiche illuminanti per le generazioni successive, il Piccio è stato fondamentale per autori quali Federico Faruffini e, soprattutto, Tranquillo Cremona. Il primo, uomo tormentato e irrisolto, aprirà le porte a moderne interpretazioni della pittura storicista e letteraria; il secondo, con Daniele Ranzoni e Giuseppe Grandi, fonderà la Scapigliatura, movimento che si espresse tanto in letteratura quanto nelle arti visive, e cercherà risposte ai propri dubbi esistenziali e alla propria vocazione ribelle in atteggiamenti ostentatamente bohémien e con un linguaggio artistico sperimentale e moderno, sul quale affonderà le proprie radici molta della pittura dei decenni successivi.

La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti forse non così noti, ma che hanno profondamente segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca, come i citati Piccio e Faruffini, ma anche come Luigi Conconi. 

Nella seconda metà dell’Ottocento, anche il genere del paesaggio raccolse grande fortuna. Molte sono le tele che ritraggono le campagne brianzole, le vette alpine e le suggestive acque dei laghi, dipinte da artisti quali Eugenio Gignous, Silvio Poma e Filippo Carcano.

La mostra si ferma alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur già sensibile alle atmosfere del Simbolismo.


800 LOMBARDO. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati
Orangerie, Reggia di Monza e Musei Civici di Monza
13 aprile – 28 luglio 2024
 
Orari (Orangerie, Reggia di Monza – viale Brianza, 1):
dal mercoledì al venerdì 10.00 – 13.00/14.00 – 19.00
sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00
(La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura della mostra)
 
Orari (Musei Civici di Monza):
da aprile a maggio
mercoledì 10.00-13.00/15.00 -18.00; giovedì 15.00-18.00; venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00 -18.00; 
da giugno a settembre
mercoledì 15.00-18.00; giovedì 15.00-18.00/20.00-23.00; venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00 -18.00 
 
Biglietti
Orangerie, Reggia di Monza
INTERO: 14,00 €;
RIDOTTO: 12,00 €;
RIDOTTO MUSEI CIVICI: 11,00 € (presentando il biglietto intero dei Musei Civici di Monza);
BIGLIETTO SCUOLE (DI OGNI ORDINE E GRADO): 5,00 €;
BAMBINI (DAI 7 AI 12 ANNI): 5,00 €;
GRATUITO: visitatori disabili (a invalidità superiore al 74%) e 1 accompagnatore solo in caso di non autosufficienza, bambini fino ai 6 anni, accompagnatore scolaresche (2 per gruppo), accompagnatore gruppi adulti (1 per gruppo),
possessori abbonamenti Musei Lombardia.
 
Tariffe Musei Civici:
Intero: 6 €
Ridotto 4 €: dai 18 fino ai 26 anni, sopra i 65 anni, studenti universitari (muniti di libretto), gruppi, possessore biglietto intero mostra 800 Lombardo 
gratuito: Under 18, visitatori con disabilità e 1 accompagnatore, accompagnatore scolaresche (2 per gruppo), possessori Abbonamenti Musei Lombardia, soci ICOM.
 
Per informazioni:
www.vidicultural.com
www.reggiadimonza.it
www.museicivicimonza.it
800lombardo@gmail.com
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Marta Pedroli | M. +39 347 4155017 | marta.pedroli@clp1968.it
T. +39 02 36755700 | www.clp1968.it

Firenze, Museo degli Innocenti: la mostra “ALPHONSE MUCHA. LA SEDUZIONE DELL’ART NOUVEAU” chiude a oltre 100mila visitatori

Chiude a oltre 100mila visitatori la mostra
“ALPHONSE MUCHA.
LA SEDUZIONE DELL’ART NOUVEAU”


GRANDE SUCCESSO PER ALPHONSE MUCHA A FIRENZE!
Sono oltre 100mila i visitatori che hanno visitato la straordinaria mostra dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau.

Grande successo per la mostra Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau che, per la prima volta a Firenze, ha conquistato un pubblico di 100.310 visitatori.
In tantissimi, provenienti da ogni parte del mondo, hanno affollato le sale del Museo degli Innocenti; basti pensare che oltre il 30% dei visitatori proviene dall’estero. Molte sono state le famiglie, le scuole e le attività dedicate ai più piccoli.

Le oltre 170 opere tramanifesti, libri, disegni, olii e acquarelli, oltre a fotografie, gioielli, opere decorative hanno per messo al pubblico giunto al Museo degli Innocenti di conoscere il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau, creatore di immagini iconiche e delle primissime campagne pubblicitarie che hanno segnato la storia nel mondo della comunicazione.

La mostra è stata anche occasione per rendere omaggio al fiorentino Galileo Chini, uno degli artisti italiani che maggiormente si dedicò allo sviluppo di un nuovo linguaggio artistico, quale quello dell’Art Nouveau, nel nostro Paese.
La mostra è stata prodotta e organizzata da Arthemisia e il Museo degli Innocenti, con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, in collaborazione con la Fondazione Mucha e Cristoforo ed è stata curata da Tomoko Sato in collaborazione con Francesca Villanti.
La mostra ha visto come sponsor Generali Valore Culturapartner Mercato Centrale FirenzeI GigliSamsonite e Unicoop Firenzemobility partner Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner QN La Nazioneeducational partner Labatechnical support Mucha Trail e Prague City Tourism e charity partner Komen Italia.


Hashtag ufficiale
#MuchaFirenze

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it |
press@arthemisia.it | T +39 06 69380306

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it

4^ Biennale Disegno Rimini. Mostra CINEMA E LIBERTÁ. I carteles de cine cubani

4^ Biennale Disegno Rimini
 
Mostra
CINEMA E LIBERTÁ
I carteles de cine cubani
Rimini, Palazzo del Fulgor-Fellini Museum
4 maggio – 28 luglio 2024

Mostra a cura di Luigino Bardellotto, Adolfo Conti e Patrizio De Mattio
 
Vernice per la stampa: venerdì 3 maggio 2024, ore 11.30, Rimini

Cartel de cine significa locandina in spagnolo, ma a Cuba vuol dire molto di più.
Il visitatore ha perfetta occasione di rendersene conto a Rimini, nell’ambito della quarta Biennale del Disegno, curata da Massimo Pulini, grazie alla mostra “Cinema e libertà. I carteles de cine cubani“, allestita nel Palazzo del Fulgor dal 4 maggio al 28 luglio, a cura di Luigino Bardellotto, Adolfo Conti e Patrizio De Mattio.

Nel 1959 a Cuba non fu solo tempo di Rivoluzione politica, ma anche culturale.

Si pensò in particolare a creare un nuovo cinema che si smarcasse da tutti i punti di vista dallo schema commerciale hollywoodiano. Si decise così che anche le locandine dei film dovessero essere ripensate, evitando i canoni affermati (grandi volti delle star, scene madri, slogan suggestivi) dei manifesti cinematografici tradizionali. I nuovi carteles (prodotti in tecnica serigrafica 51 x 76 cm ) furono così liberati della loro funzione pubblicitaria e lasciarono ai disegnatori grafici piena libertà interpretativa del film, contribuendo a una vera propria rivoluzione visuale e concettuale del pubblico delle sale cinematografiche El cartel de cine diventerà a tutti gli effetti un’opera d’arte esposta nelle strade.

Carteles sono un fenomeno grafico unico (che perdura ancora oggi a Cuba), di eccezionale qualità e creatività artistica, punto di incrocio di stili e forme espressive diverse, isola felice di libertà in un paese dove ogni forma di comunicazione visiva è posta sotto rigidi controlli.

La mostra si articola in senso diacronico dal 1959 al 1979 con una sezione finale dedicata alla produzione di oggi. Vi sono esposti i manifesti degli autori più importanti insieme a fotografie, giornali, bozzetti e layout preparatorii. Tutto il materiale originale proviene dalla collezione “Luigino Bardellotto – Centro Studi Cartel Cubano” di San Donà di Piave, la più grande collezione privata al mondo di manifesti cubani.

La mostra è accompagnata dalla visione di alcuni estratti di un nuovo documentario prodotto e diretto da Adolfo Conti insieme a Elia Romanelli  dedicato al tema.

La Biennale del Disegno è organizzata dal Comune di Rimini ed è curata da Massimo Pulini.


Info: www.biennaledisegnorimini.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Tel. +39 049.663499 | Rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net
 
Ufficio Stampa Comune di Rimini
Tel. 0541 704262 | ufficio.stampa@comune.rimini.it
 
Ufficio stampa Apt Servizi Emilia-Romagna
Tatiana Tomasetta, cultura@aptservizi.com

Bologna, Museo Civico Archeologico: in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2024

Un mare di creatività: Taiwan

Un mare di storie: Davide Calì

When two seas meet in Bologna
A sea of creativity: Taiwan – A sea of stories: Davide Calì
A cura di Rex How e Grazia Gotti

10 aprile – 26 maggio 2024

Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Inaugurazione martedì 9 aprile 2024 ore 19.00

Mostra organizzata da Locus Publishing e Accademia Drosselmeier

In collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico
Promossa da Ministero della Cultura di Taiwan, TAICCA (Taiwan Creative Content Agency), Taipei Book Fair Foundation, TAIC (Taiwan Academia Industry Consortium) 
Con il patrocinio di Bologna Children’s Book Fair
Nell’ambito di BOOM! Crescere nei libri

In occasione della 61ª edizione di Bologna Children’s Book Fair, il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna è lieto di accogliere il progetto espositivo internazionale When two seas meet in Bologna. A sea of creativity: Taiwan – A sea of stories: Davide Calì, visibile dal 10 aprile al 26 maggio 2024 con ingresso gratuito.

L’inaugurazione si svolge martedì 9 aprile alle ore 19.00 come evento di apertura della seconda edizione di OFF FAIR*24, il programma curato da Accademia Drosselmeier che ha preso le mosse nel 2023 per il ventesimo anno di attività, per portare fuori dal quartiere fieristico i tanti contenuti nazionali e internazionali che derivano da questo appuntamento di rilevanza mondiale per chi lavora nel campo dell’editoria e dei contenuti dedicati a bambini e ragazzi.
La mostra è inoltre inclusa nel programma di BOOM! Crescere nei libri, il festival dei libri e dell’illustrazione per l’infanzia che anima Bologna e la Città metropolitana prima, durante e dopo Bologna Children’s Book Fair e quest’anno si svolge dal 4 aprile al 9 giugno 2024.

When two seas meet in Bolognaha scelto il mare come metafora per immergere i visitatori in due realtà apparentemente distanti: l’isola di Taiwan e l’opera di Davide Calì. Due mondi che comunicano attraverso correnti di pensiero, creatività e storie, con una mostra che è il risultato di una passione condivisa, di un’amicizia fraterna tra Italia e Taiwan, fondata sui libri. Come spiegano i curatori Grazia Gotti Rex How, la pandemia, le guerre e l’odio di ogni genere hanno frammentato il mondo e costretto tante persone a una condizione di isolata solitudine. Il mondo è destinato ad essere libero e aperto e come esseri umani siamo destinati a essere connessi. Le immagini sono il primo mezzo che l’umanità ha usato per superare confini e creare connessioni, così come la tecnologia oggi è uno strumento che tutti continuiamo a utilizzare, proprio per superare quei confini e stabilire connessioni. I mari possono essere barriere che ci separano, ma possono anche essere vie che ci collegano. Pertanto, durante l’annuale Bologna Children’s Book Fair, momento unico in cui editori, illustratori e creatori di libri illustrati provenienti da tutto il mondo si riuniscono con entusiasmo, si è scelto di unire il “Mare di Creatività” di Taiwan e il “Mare di Storie” di Davide Calì.

Un’occasione per connettere testo e immagini, per legare l’atto del leggere alla creatività, per sottolineare la connessione tra immaginazione e tecnologia e per fondere insieme passione e sogni.

Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata a 25 illustratori taiwanesi: Ali Ginger, Animo Chen, Ballboss, Beilynn, Chen Yu-Lin, Chinlun Lee, Chang Tzu-Chun, Che Chu-Li, Cho Reishin, Croter Hung, Egrettlu, Hsueh Huy-Yin, Husking Liu, Huang Yiwen, Spring Wang, Whooli Chen, Wu Jui-Che, Cindy Wume, Teng Yu, Page Tsou, Maniniwi, Lin Lian En, Jheng Yuan-Chin, Jimmy Liao e Inca Pan.

Una ricca partecipazione che testimonia la storia di questa magnifica isola, che già più di trentacinque anni fa iniziò a prender parte alla fiera del libro per ragazzi di Bologna, mietendo, di anno in anno, successi per autori, illustratori ed editori rappresentati insieme in questa mostra.

Si tratta di illustratori che negli ultimi dieci anni si sono distinti per essere stati selezionati per l’annuale Mostra Illustratori, organizzata da BolognaFiere come momento di incontro, confronto e vetrina fondamentale per scoprire le tendenze e gli artisti dell’illustrazione per ragazzi, hanno ricevuto il BolognaRagazzi Award, sono stati scelti per il BRAW Amazing Bookshelf o hanno vinto il BOP – Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year.Stili diversi di illustrazione che rispecchiano l’isola di Taiwan e la sua apertura verso il mondo. Citando il co-curatore Rex How, editore e fondatore di Locus Publishing: “queste espressioni creative sono evidenti nel nostro lavoro, negli affari, nei progressi tecnologici, così come nella scrittura, nella pittura, nell’applicazione della tecnologia e nelle filosofie di vita. Circondati dal mare su tutti i lati, abbiamo sempre sperato di entrare in contatto con il mondo attraverso lo spirito dell’oceano”.Tra gli illustratori presenti spicca la figura di Jimmy Liao, autore-illustratore con cui Locus Publishing ha creato un sodalizio, pubblicando circa 50 titoli, acclamati dalla critica e dal pubblico e i cui diritti esteri sono stati venduti in tantissimi paesi.
Si prosegue nella sezione Comic Artists con una selezione di 17 fumettisti, anche in questo caso premiati a livello nazionale e internazionale: Jason Chien,Zou Juan Xin, Yu Pei-Yun, Zuo Hsuan, Sean Chuang, Wu Shih-Hung, Rimui, Li Lung-Chien, Ram Pam Liu, Ruan Guang Min, Animo Chen, Chen Uen, Chen Peihsiu, Crystal Kung, Evergreen Yeh, Gao Yan, Chang Sheng.

Le 16 opere esposte – dal manga alla graphic novel, vignette e strisce – sono di carattere storico, realistico e di fantasia, alcune delle quali assomigliano a saggi o poesie.Un ulteriore modo per scoprire Taiwan, e probabilmente il più accessibile, è quello offerto dalla sala dedicata ai libri illustrati e alle graphic novel, suddivisa nelle due sezioni About Taiwan e From Taiwan. La prima presenta una selezione di libri per far conoscere, a chi non conosce l’isola, la geografia, lo stile di vita e la cultura di Taiwan attraverso le illustrazioni, mentre la seconda espone i libri illustrati dei creatori presenti in questa mostra con un centinaio di esemplari tra edizioni italiane ed edizioni originali.La visita nel mare creativo di Taiwan si conclude con la sezione dedicata all’arte digitale e alla videoarte, nella quale si pone l’accento sullo sviluppo e sull’applicazione della tecnologia attraverso i seguenti artisti: Chuang Ting-Yi e Acorn Dem Studio, Crimson Dusk, Daydream no.33, Pumpkin VR, Raito Low Jing-Yi, 751GAMES.

Taiwan è uno dei più importanti produttori di semiconduttori al mondo ed esplora continuamente l’avanguardia di come le nuove tecnologie possano essere applicate da artisti e creatori in vari campi.Per questa mostra si è fatto ricorso all’utilizzo della più recente tecnologia di Intelligenza Artificiale, per sviluppare un sistema di creazione di arte digitale e i visitatori potranno utilizzare questo sistema per liberare l’immaginazione e l’energia creativa di ognuno. In questa sala chiunque, indipendentemente dalle proprie competenze tecnologiche e artistiche, può sperimentare la realizzazione della Torre di Babele: due persone che non capiscono la lingua dell’altro possono comunicare e scambiarsi idee, anche creative, usando la propria lingua e comprendendo le parole dell’altro; anche chi non ha alcuna conoscenza tecnologica o esperienza precedente nella creazione artistica, può creare arte digitale nel modo più semplice, utilizzando i movimenti del proprio corpo, semplici disegni al tratto o disponendo e combinando giocattoli.L’avvento di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale ha cambiato radicalmente la definizione, il valore e le possibilità della creazione di immagini, portando a significative rotture e cambiamenti di paradigma, che solo chi mantiene un senso di meraviglia infantile può cogliere l’eccitante futuro in mezzo a questi sconvolgimenti. Per questo motivo, l’evento live di questa sezione di arte digitale è stato giustamente chiamato Harmonies of Convergence (Armonie di Convergenza).Harmonies of Convergence si svolgerà solo dal 10 al 16 aprile, periodo durante il quale sarà registrato il processo di partecipazione da parte dei visitatori e montato in un cortometraggio, che diventerà una nuova creazione che sarà visibile all’interno della sala dal 17 aprile al 26 maggio, insieme alle opere di altri 8 artisti digitali taiwanesi.

Il secondo mare che si incontra e si fonde con quello di Taiwan è il ricco mare di storie di Davide Calì, prolifico e pluripremiato fumettista, illustratore e autore di libri per ragazzi, che ha pubblicato più di 100 libri tradotti in numerose lingue e diffuse in più di 30 paesi, tra cui anche proprio Taiwan. Lo stesso Rex How, che ha pubblicato 5 dei suoi titoli per Locus Publishing, descrive Calì come “artista poliedrico, simile a un oceano”. Questa esposizione lo dimostra attraverso le 24 illustratrici e illustratori che, con due tavole ciascuno, presentano la loro interpretazione dei testi di Calì, ognuno con il proprio stile e la propria poetica. Si tratta sia di professionisti con bibliografie sterminate che di esordienti al loro primo lavoro: Anna Aparicio Català, Sara Arosio, Raphaëlle Barbanégre, Monica Barengo, Barroux, Emanuele Benedetti, Serge Bloch, Tommaso Carozzi, Benjamin Chaud, Magali Clavelet, Maria Dek, Gloria Di Bella, Eric Heliot, Isabella Labate, Regina Lukk-Toompere, Stefano Martinuz, Virginia Mori, Sébastien Mourrain, Giulia Pastorino, Maurizio Quarello, Richolly Rosazza, Marco Somà, Miguel Tanco, Noemi Vola.

La sezione successiva Calì’s Library espone 200 libri pubblicati da Davide Calì nel corso degli anni. Libri che in Italia escono per Kite Edizioni, Zoolibri, Orecchio Acerbo, Arca; in Francia per Sarbacane, Actes Sud e Thierry Magnier; negli Stati Uniti con Chronicle; in Portogallo per Planeta Tangerina.

Non si tratta di una mostra celebrativa di fine carriera ma di un’incursione sincronica nella straordinaria creatività di Davide Calì, sottolineandone il continuo lavoro di ricerca che porta ad immaginare un futuro ricco di nuove scoperte, collaborazioni e storie. La mostra è inoltre l’occasione per anticipare l’iniziativa inedita Neo Umanesimo Junior, che animerà la proposta autunnale del Museo Civico Archeologico attraverso un ricco calendario di incontri dedicati al mondo antico nei libri per ragazzi, con una particolare attenzione rivolta al visivo. L’antico che per lungo tempo era scomparso dagli scaffali delle librerie per ragazzi, sta gradualmente mostrando segnali sempre più incoraggianti, un nuovo interesse e nuove pubblicazioni per coinvolgere ragazze e ragazzi nella presa di coscienza e nella conoscenza delle loro radici.

L’esposizione When two seas meet in Bologna. A sea of creativity: Taiwan – A sea of stories: Davide Calì, realizzata in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico, è organizzata da Locus Publishing e Accademia Drosselmeier, promossa da Ministero della Cultura di TaiwanTAICCA (Taiwan Creative Content Agency), Taipei Book Fair FoundationTAIC (Taiwan Academia Industry Consortium) e con il patrocinio di Bologna Children’s Book Fair.

Editore cinese e taiwanese, fondatore e presidente di ChineseCUBES, Locus Publishing e Net and Books.

Sua l’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di Taipei International Book Exhibition, a seguito della quale è stata fondata Taipei Book Fair Foundation (TBFF), di cui Rex è stato nominato presidente, organizzando le edizioni della TIBE dal 2005 al 2007.

Nel 2010, ha progettato un nuovo sistema di apprendimento digitale e tattile della lingua cinese chiamato ChineseCUBES, fondando l’omonima società. Il sistema utilizza la realtà aumentata e i cubi fisici, combinati con un approccio olistico all’apprendimento del cinese. Il sistema di apprendimento ha vinto premi nel campo del design, dell’istruzione e della tecnologia.

Nel 2004 il China Book Business Report lo ha nominato tra i più importanti editori cinesi dell’ultimo decennio (1994-2004).

Nel 2006 è stato nominato uomo dell’anno dal Book Reviews of China Times Daily e ancora una volta editore dell’anno dalla Kingstone Bookstore.

Nel 2014 ha ricevuto il Golden Tripod Special Contribution Award per il suo lavoro editoriale a Taiwan.

Nel 2020 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per lo straordinario lavoro editoriale e per l’attenzione alla cultura italiana: Italo Calvino, Gianni Rodari, Bruno Munari, Lorenzo Mattotti, Alessandro Sanna e Davide Calì sono alcuni dei tanti autori italiani da lui pubblicati a Taiwan.

Fondatrice della libreria per ragazzi e casa editrice Giannino Stoppani e dell’omonima Cooperativa Culturale, ha progettato mostre di illustrazione e si è occupata dell’organizzazione di eventi per il programma culturale della Città di Bologna (incontri con gli autori, laboratori e convegni).

Dal 2003 è co-fondatrice di Accademia Drosselmeier, Scuola per Librai e Centro studi di Letteratura per Ragazzi, che forma futuri librai e figure che intendono lavorare nel settore dell’editoria per ragazzi e della cultura per l’infanzia.

Collabora con editori italiani per attività di scouting internazionale e per curare nuove collane.

Si occupa di formazione per gli insegnanti, collaborando con il Centro per il Libro e la Lettura, tenendo conferenze in Italia e all’estero.È membro di IBBY Italia, associazione che aderisce a IBBY – 

International Board on Book for Young peopleorganizzazione internazionale no-profit, fondata nel 1953 da Jella Lepman, con lo scopo di facilitare l’incontro tra libribambini e bambine ragazzi e ragazze.

È consulente di Bologna Children’s Book Fair.

È direttrice artistica del progetto OFF FAIR che porta i contenuti della fiera in diverse città italiane, a cominciare da quelle designate come Capitali della Cultura e Capitali del Libro.

accademiadrosselmeier.com

Tra le prime dieci case editrici di Taiwan, negli ultimi anni ha raggiunto risultati notevoli grazie all’attività di traduzione e pubblicazione di influenti scrittori stranieri e di titoli di narrativa e saggistica, l’introduzione di promettenti scrittori cinesi e lo sviluppo di marchi e affiliati di spicco.

Fondata nel 1996, Locus Publishing è da tempo nota per le sue pubblicazioni pluripremiate.

Nel mondo dell’editoria per ragazzi è famosa per il sodalizio con l’autore-illustratore taiwanese Jimmy Liao, di cui ha pubblicato circa 50 titoli, acclamati dalla critica e dal pubblico e i cui diritti esteri sono stati venduti in USA, Francia, Germania, Grecia, Giappone, Corea, Thailandia, Spagna, Messico, Estonia, Brasile, Italia, Olanda, Polonia, Russia, Portogallo, Svezia, Cina, Vietnam e Turchia.

locus-international.com

Istituita nel 2019 dal Ministero della Cultura, l’Agenzia per i contenuti creativi di Taiwan (TAICCA) sostiene la produzione, la distribuzione, lo sviluppo e l’espansione all’estero di contenuti audiovisivi, contenuti digitali, musica, fumetti, arti performative e altro ancora.

taicca.tw

Organizzazione no-profit sostenuta dal Ministero degli Affari Digitali, si occupa di animazione, sviluppo di giochi, design visivo, contenuti software, collaborazione crossmediale, film e altre nuove tecnologie digitali, con l’obiettivo di diventare il ponte tra le industrie e le accademie.

taic.info

È nato nel 1972 in Svizzera, a Liestal, ed è cresciuto in Italia.

Fumettista, illustratore e autore per bambini, ha all’attivo oltre 100 pubblicazioni tradotte in numerose lingue e diffuse in più di 30 paesi. I suoi libri escono in Italia per Kite Edizioni, Zoolibri, Orecchio Acerbo, Arca; in Francia per Sarbacane, Actes Sud e Thierry Magnier; negli Stati Uniti con Chronicle; in Portogallo per Planeta Tangerina.

Ha ricevuto premi in Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Spagna e Stati Uniti.




Mostra
When two seas meet in Bologna
A sea of creativity: Taiwan – A sea of stories: Davide Calì

A cura di
Rex How e Grazia Gotti

Organizzata da
Locus Publishing e Accademia Drosselmeier

In collaborazione con
Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico


Promossa daMinistero della Cultura di TaiwanTAICCA (Taiwan Creative Content Agency)Taipei Book Fair FoundationTAIC (Taiwan Academia Industry Consortium)

Con il patrocinio di
Bologna Children’s Book Fair

Sede
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Periodo di apertura
10 aprile – 26 maggio 2024

Inaugurazione
Martedì 9 aprile 2024 ore 19.00

Orario di apertura
Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 9.00 – 18.00
Sabato, domenica, festivi 10.00 – 19.00
Chiuso martedì non festivi

Ingresso
Gratuito

Informazioni
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 BolognaTel. +39 051 2757211www.museibologna.it/archeologico

mca@comune.bologna.itFacebook: Museo Civico Archeologico di Bologna
YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Reggio Emilia: In occasione di FOTOGRAFIA EUROPEA Anna Caterina Masotti presenta “A SINGLE MOMENT – L’Immortalità dell’Attimo nella Natura e nell’Umanità”

ANNA CATERINA MASOTTI – GIROTONDO FLOREALE AGOSTO 2021 PANTELLERIA

Anna Caterina Masotti
presenta la mostra fotografica

A cura di Alessia Locatelli

Opening: 27 aprile 2024 ore 18.00
Fino all’11 giugno

Spazio espositivo MIDA – Mancini Italian Design & Art
Piazza S. Lorenzo 1, Reggio Emilia

In occasione di Fotografia Europea 2024dal 27 aprile all’11 giugno la fotografa Anna Caterina Masotti renderà omaggio all’elemento naturale attraverso la mostra “A Single Moment“. Curata da Alessia Locatelli in collaborazione con Laura Frasca Art Manager di Green Whale Space, l’esposizione prenderà vita tra le mura dello spazio MIDA – Mancini Italian Design & Art a Reggio Emilia, nel cuore del centro storico della città.

In un contesto elegante – il progetto “A Single Moment” della Fotografa Anna Caterina Masotti, esposto per la prima volta a Bologna durante Art City – dialogherà con elementi di alto design: stampe fineart in bianco e nero di grande formato ricamate a manovideo mapping e drappi di chiffon e seta stampati, opere che celebrano la bellezza e la fragilità di un mondo sospeso tra eternità ed effimero in delicato equilibrio tra loro. Aderendo al concept di Fotografia Europea 2024 dal titolo LA NATURA AMA NASCONDERSI, l’esposizione indaga la complessità di questa interazione, approfondendo ed analizzando il confronto tra ciò che è nascosto allo sguardo e la scoperta, tra una natura celata e la sua vera essenza. Il focus delle fotografie di Masotti è l’istante, il qui ed ora, ed è riconducibile al tema centrale della XIX edizione del Festival: così come ogni istante catturato dall’obiettivo fotografico diventa eterno, ogni singolo sguardo rivolto alla natura e alla nostra stessa essenza rivela un’opportunità per riconnetterci con l’infinito ciclo della vita e con la nostra responsabilità nei confronti del pianeta.

L’artista, attraverso “A Single Moment”, esplora l’elemento naturale ed i sui ossimori, giocando con la luce, creando contrasti ed illusioni visive che rivestono un ruolo centrale nella sua arte. Come sottolinea la curatrice Alessia Locatelli: “Con un linguaggio dai bianchi e neri contrastati, Anna Caterina Masotti incanta lo spettatore negli scatti alla natura, sia essa macro che di paesaggio. Sovrastano la terra dei cieli intensi o pastosi mentre giocano coi fondi le silhouettes. La luce è la protagonista. Diurna o notturna, filtra negli interni creando pattern, riflettendo nell’acqua e sagomando sui muri delicati ornamenti floreali.”

È proprio negli studi ed esperimenti che ruotano attorno alla dicotomia fra il buio e la luce che emerge il tema del doppio e della coesistenza come parte di tutta la vita sulla Terra. L’artista mette in risalto come la luce e il buio si manifestano naturalmente in molteplici modi: influenzando i cicli di vita, la crescita delle piante, i comportamenti degli animali e persino i pattern climatici. D’altra parte, nel contesto delle esperienze umane la luce può rappresentare la conoscenza, la verità, la saggezza e la speranza, mentre il buio può simboleggiare l’ignoranza, la paura, la morte il misteroNon sempre questa distinzione è netta e assoluta: ci sono momenti in cui la luce può essere accecante e il buio può offrire rifugio e intimità. Esistono sfumature di grigio e zone d’ombra che sfidano questa contrapposizione, offrendo spunti di riflessione sulla complessità e la fluidità della realtà. Una contraddizione che invita l’essere umano a riflettere sulla ricchezza del mondo che lo circonda, invitandolo ad esplorare le molte sfaccettature della realtà e ad abbracciare la diversità e la complementarità degli opposti. Nella continua danza tra luce e buio, possiamo trovare un profondo senso di equilibrio e armonia, rivelando così la bellezza intrinseca della natura e dell’esistenza stessa. Questo concetto, immortale nell’immaginario poetico, diventa il punto di contatto tra l’umanità e la natura e il focus di “A Single Moment”, trasmettendo un desiderio di libertà ed incarnando la meraviglia di fronte alla bellezza del mondo che ci circonda.

L’esposizione è dunque un’occasione per intraprendere un percorso intimo, soffermarsi con lo sguardo sull’attimo fotografico per spingersi ad una riflessione sull’esistenza stessa. Anna Caterina Masotti afferma: “Il buio non spaventa. La luce non abbaglia. Illumina, disegna metafore. L’immagine è come una stampa, un ricamo, un fiore cresciuto nella stoffa. Nella lentezza della penombra, la fotografia esce dall’evanescenza, si crea un’atmosfera, e si stupisce un bambino.”

ANNA CATERINA MASOTTI

Anna Caterina Masotti nasce negli anni ‘70 a Bologna, dove attualmente vive. Dall’età di 10 anni inizia ad appassionarsi di fotografia: passione trasmessa dalla madre Olga, stilista innovativa che amava fotografare, nel tempo libero, fiori e paesaggi. Nel 2004 ritira assieme al padre Alberto il premio La Kore, Oscar della Moda. Nel 2010, le viene diagnosticato un problema agli occhi per il quale ha dovuto subire diversi interventi chirurgici. Da quel giorno i suoi sensi si modificano e la sua vita ha un inaspettato cambio di percorso. È da questo momento che fotografare diventa una priorità, attraverso una nuova visione che la porta ad esplorare modalità alternative di percezione della luce.


INFORMAZIONI UTILI

TITOLO: A Single Moment
DI: Anna Caterina Masotti
A CURA DI: Alessia Locatelli
DOVE: MIDA – Mancini Italian Design & Art S.r.l., Piazza S. Lorenzo 1, Reggio Emilia
PREVIEW PER I GIORNALISTI: 27 Aprile 2024 ore 17.30
OPENING: 27 Aprile 2024 ore 18.00
DATE: Dal 27 Aprile all’11 giugno 2024
INGRESSO GRATUITO
IN COLLABORAZIONE CON: Laura Frasca Art Manager di Green Whale Space

CONTATTI
SITO: www.annacaterinamasotti.com
INSTAGRAM: Anna_Caterina_Masotti
LINKEDIN: Anna Caterina Masotti
FACEBOOK: Anna Caterina Masotti Photographer

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126             
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