Venezia: Alla Scala Contarini del Bovolo “Invisible Passages” dell’artista cinese Cen Long

Prolungata la Mostra che interpreta i drammi causati dall’esasperazione dell’antropocentrismo
attraverso la ricerca della pace e dell’amore
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Venerdì 8 aprile visita guidata e incontro presso la splendida Scala del Bovolo: La speranza e
l’amore negli invisibili passaggi dell’artista Cen Long
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INVISIBLE PASSAGE

Cen Long, The Passing, 2020

Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30 a Palazzo Contarini Del Bovolo – Scala Contarini del Bovolo, S. Marco 4303 a Venezia si terrà una speciale visita guidata che sarà condotta da Metra Lin, Curatrice della Mostra Invisible Passages a cui seguirà un incontro dal titolo: La speranza e l’amore negli invisibili passaggi dell’artista Cen Long.

Partecipano all’incontro: la stessa Metra Lin, curatrice della Mostra; Francesca Ruth Brandes, giornalista e poeta; Moderatore: Davide Federici, giornalista.

La Mostra, che riesce a sorprendere per la splendida location dove è ubicata e per le opere figurative e fortemente espressive di Cen Long che dialogano con alcuni capolavori della collezione permanente fra cui “Il Paradiso” di Tintoretto, inevitabilmente in questa fase drammatica e ancora in pieno corso non ha potuto godere della visibilità che si merita e di conseguenza è stata prolungata fino al 14 aprile.

Al contempo è stato organizzato l’evento di venerdì 8 aprile per partecipare al quale è consigliabile prenotare confermando via e-mail a info@fg-comunicazione.it. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti in base alle normative sul Covid. Per maggiori informazioni cell. 331 52651249.

La persistente ricerca della verità, della bellezza e dell’armonia estetica ha determinato continui cambiamenti nel mondo. L’Artista Cen Long ha dedicato decenni a scavare nei significati profondi dei valori della vita attraverso una rappresentazione del quotidiano e dei volti umili che lo costituiscono. Come seguace della luce, porta in vita le lotte di chi combatte contro le fatiche e le ansie quotidiane con immagini oneste ed emotive, e così facendo, riflette e ricostruisce le realtà che esistono in questo vasto mondo.

In questa mostra, i quadri ad olio di Cen Long sono mostrati in dialogo con due ritrovate reliquie del quindicesimo secolo, una scultura lignea della Santa Madre ed Angeli ed il prezioso e impareggiabile capolavoro del grande maestro del Rinascimento, “Il Paradiso” di Tintoretto (1518-1594). La filosofia curatoriale è quella di collegare il quindicesimo secolo con l’epoca moderna evidenziando in questo modo la ricorrente e costante resurrezione dello spirito di purezza e di grazia. Attraverso il dialogo tra opere d’arte provenienti da differenti periodi, speriamo di mostrare la verità per la quale l’arte riesce a colmare le distanze spirituali di tempi e spazi.

Cen Long – breve biografia

Nato nel 1957 a Guangzhou, Cina. Il suo approccio artistico consiste in uno stile semplice, pennellate sofisticate, composizione rigorosa, colorazione stratificata e solida. Queste tecniche generano grande forza nei suoi dipinti; ogni pezzo contiene un significato più profondo sotto le sue qualità superficiali. Insieme, questi attributi esprimono valori che possono resistere alla prova del tempo e affascinare l’immaginazione. Le sue opere evocano un senso di chiarezza e serenità nello spettatore, incoraggiando chi è gravato dal trambusto della vita moderna a ri-sperimentare l’estetica della tranquillità, per tornare ad uno stato più fondamentale dell’essere.


Artista|Cen Long

Curatrice|Metra Lin

Organizzatore | Crux Art Foundation

Co-Organizzatore | Fondazione Venezia Servizi alla Persona Direzione|Hann Art Agency

Data della Mostra | 10 Marzo – 14 Aprile 2022

Orario di Apertura | 10:00AM-6:00PM

Ingresso | 8 euro intero – 6 euro per studenti fino a 26 anni e per over 65 – Residenti nel comune di Venezia e bambini under 12 gratuiti.

UFFICIO STAMPA
FG COMUNICAZIONE – Venezia

Davide Federici +39 331 5265149

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info@fg-comunicazione.it
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Pisa, Museo della Grafica: Il trittico del centenario, Una commedia divina, L’inferno di Claudio Sacchi

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) 
è lieto di invitarvi all’inaugurazione delle mostre  
IL TRITTICO DEL CENTENARIO
UNA COMMEDIA DIVINA 
L’INFERNO DI CLAUDIO SACCHI

Giovedì 7 aprile, ore 12:00

L’evento si svolgerà in presenza con prenotazione obbligatoria al seguente


Per ulteriori informazioni:
MUSEO DELLA GRAFICA

—–Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Bologna, The Rooom – DIALOGHI IN CERCHIO. Finissage della mostra “Il cerchio spezzato”

Il 12 aprile 2022 presso the rooom, nell’affascinante cornice storica di Palazzo Aldrovandi Montanari (Via Galliera n. 8),avrà luogo il finissage della mostra Il cerchio spezzato a cura di Eleonora Frattarolo. A chiusura dell’esposizione che ha visto in mostra le opere di sette artisti (Rufoism, Paolo Migliazza, Edoardo Sessa, Angelo Maisto, Luciano Leonotti, Andrea Valsecchi, Silvia Zagni) si terrà un incontro dal titolo Dialoghi in cerchio, dedicato alle problematiche ecologiche e alle loro ripercussioni dentro e fuori di noi.

THE ROOOM
presenta

DIALOGHI IN CERCHIO

Finissage della mostra
Il cerchio spezzato

a cura di Eleonora Frattarolo

12 aprile 2022, 16.30 – 19.30

The Rooom, Palazzo Aldrovandi Montanari
Via Galliera n. 8 Bologna

L’evento sarà un confronto tra visioni e proposte per un futuro migliore, e prenderà avvio dall’arte contemporanea e da saperi che la nutrono, grazie alla partecipazione di esperti e professionisti del mondo dell’arte, della psicologia, dell’ecologia, della comunicazione, dell’imprenditoria, della medicina, che oggi si interrogano, inoltre, sulle conseguenze della guerra e le sue ripercussioni sull’ambiente.

L’appuntamento, prodotto da the rooomconcept agency che offre servizi di comunicazione sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione, alla creatività e alla responsabilità sociale – chiude così la mostra Il Cerchio Spezzato, inserendosi nel percorso di promozione della cultura della sostenibilità e inclusione portato avanti dal team di the rooom e dai suoi fondatori. Un evento che rappresenta l’impegno della società a sostegno di una sempre maggiore consapevolezza sui temi ambientali, con risvolti sociali e umani di urgente attualità sui quali anche il mondo imprenditoriale e istituzionale è chiamato a confrontarsi con forte impegno e determinazione.

La partecipazione è a numero limitato e solo su prenotazione. Per le prenotazioni è necessario scrivere a press@therooom.it

Paolo Migliazza

Programma Dialoghi in cerchio– Finissage mostra Il Cerchio Spezzato

Ore 16.30: Introduzione e benvenuto con Marco Tina (Presidente e Founder di the rooom) e Giorgia Sarti (Cultural Curator di the rooom)

Cosa avviene dentro di noi

  • Ore 16.45: Ecologia dell’Interiorità con Maurizio Stupiggia (Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità. Università Statale di Milano) 
  • Ore 17.00: Ricomporre la circolarità di un codice morfogenetico in Medicina Rigenerativa; dalla Vibrazione sonora ed elettromagnetica alla complessità della Forma con Carlo Ventura (Presidente di VID art|science, Professore ordinario di Biologia Molecolare-Università degli Studi di Bologna)
  • Ore 17.15: Corpo, cibo e ambiente: cucinare con quello che si ha con Fabio Antosa (Cuoco Cucina Antosa) 

Cosa avviene fuori di noi

  • Ore 17.30: Arte e paesaggio urbano: interazioni e trasformazioni con Rita Finzi (Presidente Fondazione Zucchelli)
  • Ore 17.45: Evoluzione (in)sostenibile con Ivan Franco Bottoni (Presidente Comitato regionale Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Romagna)
  • Ore 18.00: L’insostenibile leggerezza della cultura. Transizione digitale e beni culturali. Per uno stato dell’arte con Vittorio Cavani (CEO and Founder Artplace)
  • Ore 18.15: Criptovalute e connessioni con i mercati dell’arte con Ubaldo Righi (Art director di Vitruvio Virtual Reality)  
  • Ore 18.30: Materiali sostenibili con Maria Elisabetta Tonali (Founder Materiavera, Biophilic architect and designer, Innovative sustainable materials expert. Partner di the rooom)
  • Ore 18.45: Conclusioni e saluti con Eleonora Frattarolo

Conduce Eleonora Frattarolo


INFORMAZIONI UTILI

Dialoghi in Cerchio
Finissage della mostra Il Cerchio Spezzato a cura di Eleonora Frattarolo

DOVE: the rooom – Palazzo Aldrovandi Montanari, Via Galliera n. 8 Bologna
QUANDO: 12 aprile 2022, dalle 16.30 alle 19.30

La partecipazione è a numero limitato e solo su prenotazione. Per le prenotazioni è necessario scrivere a press@therooom.it

CONTATTI: press@therooom.it | www.therooom.it

UFFICIO STAMPA | CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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Piacenza: Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo – 160 opere dal Belvedere e dalla Klimt Foundation di Vienna

Dal 12 aprile 2022, gli spazi della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e dell’XNL – Piacenza Contemporanea ospitano “Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo” una grande mostra dedicata al maestro della secessione viennese e al suo mondo, con oltre 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa provenienti dal Belvedere e dalla Klimt Foundation di Vienna e da molte altre prestigiose collezioni pubbliche e private.

Allestimento
LE SEZIONI

Negli spazi della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e dell’XNL – Piacenza Contemporanea, il 12 aprile 2022 apre al pubblico la mostra Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo, il racconto di uno dei periodi più entusiasmanti della storia dell’arte del primo ‘900 visto attraverso la vita, il percorso creativo e le collaborazioni del padre della Secessione Viennese: Gustav Klimt.

Oltre 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa provenienti da 20 prestigiose raccolte, pubbliche e private, tra cui il Belvedere e la Klimt Foundation di Vienna, Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, il Lentos Museum di Linz, il Tiroler Landes Museum di Innsbruck, il Wien Museum e molte altre.

La mostra, curata da Gabriella Belli ed Elena Pontiggia, con il coordinamento scientifico di Lucia Pini, direttrice della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e la collaborazione di Valerio Terraroli e Alessandra Tiddia, vuole festeggiare il “ritorno a casa” del Ritratto di Signora (1916-17) di Klimt – dipinto sparito nel 1997 dalla Galleria Ricci Oddi poi ritrovato fortunosamente nel 2019.

Il percorso espositivo muove dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni emblematici di Klinger, Redon, Munch, Ensor, Khnopff, la famosa Medusa di von Stuck e sculture di Minne e dello stesso Klinger per poi introdurre i visitatori nel mondo di Klimt, con le sue prime opere e i suoi primi compagni: i fratelli Georg ed Ernst, e l’amico Franz Matsch.
Ci si addentra quindi nella vicenda del pittore attraverso la Secessione Viennese da lui fondata con altri 17 artisti nel 1897 in segno di protesta verso l’arte ufficiale. Il Ritratto di Josef Pembaur (1890), capolavoro di Klimt che ne preannuncia la “stagione d’oro” introduce a opere quali la Signora con mantello e cappello su sfondo rosso (1897-1898), Signora davanti al camino (1897-1898), Dopo la pioggia (1898), Le amiche I (Le sorelle) del 1907, il Ritratto di Amalie Zuckerkandl (1913-1914), il Ritratto di Signora in bianco (1917-1918).

Un’ intera sezione della mostra è dedicata al Ritratto di Signora della Galleria Ricci Oddi di Piacenza e al racconto delle sue avventurose vicende.

Il mondo delle Wiener Werkstätte, i laboratori d’arte decorativa fondati a Vienna da Josef Hoffmann e da Kolo Moser nel 1903 è documentato attraverso arredi, argenti, vetri e ceramiche. Sono esposti inoltre i Manifesti della Secessione, tra cui quello di Klimt Teseo e il Minotauro (1898), che all’epoca fece scandalo (presente nelle due versioni, quella iniziale e quella censurata) e riviste come “Ver Sacrum”. Una scelta di disegni e incisioni di Schiele e Kokoschka, tra cui la fiabesca serie dei Ragazzi sognanti (1908-1909), opera fondamentale della stagione giovanile dell’autore, ricorda quindi la più giovane generazione di artisti austriaci che da Klimt prese le mosse.

Il percorso è arricchito anche da un’importante sezione dedicata agli artisti italiani che si ispirarono a Klimt, con opere straordinarie come il Sogno del melograno (1912-1913) di Felice Casorati, esposto nuovamente dopo più di trent’anni, la scultura in marmo e oro Carattere fiero e anima gentile (1912) di Adolfo Wildt e l’affascinate ciclo Le mille e una notte (1914) di Vittorio Zecchin.

La mostra si chiude con la ricostruzione del monumentale Fregio di Beethoven (copia del 2019 dell’originale del 1901) riservando così ai visitatori un’esperienza di grande suggestione.

Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo è una mostra promossa dal Comune di Piacenza e dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, con la collaborazione del Belvedere, della Klimt Foundation e di XNL – Piacenza Contemporanea e vede il contributo della Regione Emilia Romagna, della Fondazione Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio Piacenza, di Confindustria Piacenza e di Crédit Agricole, Generali Valore Cultura, Iren, Fornaroli Polymers e Steriltom. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia.

L’esposizione si avvale di un comitato scientifico composto da Gabriella Belli, Fernando Mazzocca, Lucia Pini, Elena Pontiggia, Franz Smola, Valerio Terraroli, Alessandra Tiddia e Sandra Tretter.

Catalogo della mostra edito da Skira (contributi di Gabriella Belli, Elisabetta Barisoni, Eva Di Stefano, Lucia Pini, Elena Pontiggia, Franz Smola, Valerio Terraroli, Alessandra Tiddia, Sandra Tretter, Giuseppe Virelli).


Informazioni e prenotazioni
T. +39 0523 179861

Siti internet
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#KlimtPiacenza

Ufficio Stampa
Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
T. +39 06 69380306

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it
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