Bologna: La luminaria “Grazie Lucio” sarà donata alla Fondazione Sant’Orsola dal mecenate Francesco Amante

Venerdì 8 aprile 2022 alle ore 17.30 nel Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2, del Policlinico di Sant’Orsola verrà installata in modo permanente un’opera d’arte donata dall’imprenditore e mecenate bolognese Francesco Amante,da sempre vicino alla sua città e al territorio.

Ad accogliere i pazienti del reparto di Oncologia del Sant’Orsola sarà la scritta al neon “Grazie Lucio che è parte dell’installazione luminosa che nell’inverno 2020 ha riacceso via d’Azeglio a Bologna con i versi della canzone della canzone “Futura” del cantautore Lucio Dalla.

Cerimonia: Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30
Policlinico di Sant’Orsola, Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2
Via Pietro Albertoni 15, Bologna

Le parole del brano musicale, divenute arte urbana, nella forma di una poesia visiva raccolgono il miglior auspicio che ci possa aspettare dalla vita: cantare il futuro; per questo Francesco Amante si è aggiudicato il pezzo durante l’asta di beneficienza organizzata ad ottobre 2021 dal Consorzio degli Esercenti di via d’Azeglio Pedonale, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Fondazione Lucio Dalla, in collaborazione con Sotheby’s e con la Galleria d’Arte Maggiore – GAM.

L’installazione luminosa “Grazie Lucio”, firmata dall’artista Pablo Echaurren e realizzata dall’artigiano Antonio Spiezia, andrà ora ad illuminare il Day Hospital di Oncologia Policlinico di Sant’Orsola a Bologna, dove ogni anno oltre 1.800 pazienti ricevono le terapie per sconfiggere patologie oncologiche.

Dichiara Andrea Faccani, Presidente della Fondazione Lucio Dalla “La gara di solidarietà che ha animato l’asta benefica ha testimoniato il grande affetto che accompagna il ricordo di Lucio e l’impegno di chi vi ha partecipato a contribuire in modo concreto al benessere delle persone, impegno che Francesco Amante oggi rinnova donando la luminaria “Grazie Lucio” al day hospital di oncologia, un gesto molto bello di cui siamo felici di essere testimoni. Siamo davvero lieti che grazie a questa donazione l’affettuoso omaggio di Pablo Ecahurren a Lucio che chiudeva la sequenza delle installazioni luminose dedicate a Futura possa continuare a splendere portando conforto e fiducia in un futuro migliore a coloro che vivono le difficoltà dei percorsi di cura. In questa occasione di gioia ci teniamo anche a ricordare con affetto Franco Calarota, con cui abbiamo condiviso gli eventi benefici delle luminarie dedicate alle canzoni di Lucio e che ne è stato il cuore e l’anima, certamente sarebbe stato felice di essere qui a condividere questo momento importante”.

Afferma l’imprenditore Francesco Amante: “Da collezionista quale sono, ritengo che le opere d’arte debbano il più possibile essere fruite dal pubblico. In tale senso mi sento vicino alla prospettiva del caro Amico Concetto Pozzati quando asseriva che le opere dovrebbero avere le ruote per girare. Delle tre opere acquistate all’evento benefico delle luminarie dedicate a “Futura” di Lucio Dalla a favore della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, la più importante “Grazie Lucio” ho deciso di donarla alla Fondazione Sant’Orsola, perché possa essere anche un segnale di conforto e di speranza, un auspicio da leggere, da vedere, da sperare… un auspicio, di guarigione e con esso di vita attraverso un semplice ma importante “Grazie” di luce”.

Amante non è nuovo a queste iniziative filantropiche: ricordiamo l’installazione Sala d’Attesa presso il Pantheon della Certosa di Bologna, il grande lampadario di Casa Grande collocato davanti alla Cineteca di Bologna e il restauro e ricollocazione delle sculture in bronzo di Romagnoli sulla facciata di Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore, dove erano posti e rimossi 75 anni fa.

L’asta, organizzata da Sotheby’s, ha raccolto un totale di 122 mila euro, che – detratte le spese vive sostenute dagli organizzatori – è stato devoluto a favore della Fondazione Sant’Orsola per la ristrutturazione radicale del reparto di degenza oncologica. Durante la serata, che ha visto la partecipazione di oltre 350 ospiti, la scritta “Grazie Lucio” ha registrato il prezzo più alto battuto in asta per la cifra di 16.000 euro.

Alla cerimonia interverranno:

  • Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare, Nuove Cittadinanze e Fragilità del Comune di Bologna;
  • Giacomo Faldella, Presidente della Fondazione Sant’Orsola;
  • Andrea Ardizzoni, Primario del reparto di Oncologia Medica del Policlinico Sant’Orsola;
  • Emanuela Sponza, Presidente del comitato tecnico Fondazione Lucio Dalla;
  • Dea Melotti, vice Presidente del Consiglio Direttivo della Fondazione Lucio Dalla;
  • Francesco Amante, collezionista e mecenate

INFO UTILI
Cerimonia di consegna di una delle luminarie dedicate alla canzone “Futura” di Lucio Dalla da parte di Francesco Amante

QUANDO: Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30
DOVE: Policlinico di Sant’Orsola, Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2, Via Pietro Albertoni 15, Bologna

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Nominata la Giuria del Bando Internazionale Residenze promosso da DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo

DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo lanciano la
Call Internazionale per Residenze per la terza edizione della
Genova BeDesign Week
18-22 maggio 2022

Scadenza candidature 16 aprile 2022

Nominata la Giuria del Bando Internazionale Residenze, promosso da DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo, per la realizzazione di installazioniall’interno di una parte del centro storico di Genova per la terza edizione della Genova Design Week.

La Giuria è costituita da: Anna Daneri – Curatrice, Maria Cristina Finucci – Architetto e Artista, Luca Gibello – Direttore ilgiornaledellarchitettura.com, Marco Guarino – Architetto_Ordine Architetti PCC Genova, Gianluca Peluffo – Architetto_Peluffo & Partners.

Il tema del concorso è incentrato sulle relazioni tra tempo e spazio: la call è aperta a tutti -artisti, designer, architetti e creativi in genere- senza limiti di età. I vincitori del concorso riceveranno un premio di euro 500,00, ospitalità e assistenza per tutto il periodo della residenza, avendo così l’opportunità di partecipare ad uno degli eventi più importanti a livello nazionale ed entrare in contatto con professionisti, operatori culturali ed aziende.

La scadenza per le candidature è fissata al 16 aprile 2022 e tutte le informazioni e il bando sono disponibili sui siti web del DiDe Distretto del Design www.didegenova.it e del Festival del Tempo www.festivaldeltempo.it.

I vincitori verranno resi noti il 2 maggio 2022.

La Genova BeDesign Week è promossa da DiDe Distretto del Design, sostenuta dal Comune di Genova, dalla Camera di Commercio, da Confcommercio Genova, dalla Regione Liguria e dall’Ordine e Fondazione Architetti PCC di Genova e vede la collaborazione con una molteplicità di realtà locali, nazionali e internazionali.

SCARICA IL MODULO DI PARTECIPAZIONE BANDO INTERNAZIONALE RESIDENZE
GENOVA BEDESIGN WEEK 2022 / FESTIVAL DEL TEMPO 2022


INFO

Genova Design Week
Associazione Distretto del Design APS
Via Chiabrera, 33 R – Genova
Tel.: +39 0102367619
segreteria@didegenova.it
https://www.didegenova.it

Festival Tempo
Associazione culturale blowart
Direttrice artistica Roberta Melasecca
tel. +39 3494945612
info@festivaldeltempo.it
www.festivaldeltempo.it

Segreteria Bando Internazionale Residenze
mail: iltempodelcorpo@gmail.com
Roberta Melasecca tel: + 39 3494945612
Monica Palazzini: tel: + 39 3488296767

Bando al link:
https://drive.google.com/drive/folders/1JkLG4SaRHCiblJPClXvBW0HLih_LwWwp?usp=sharing

Ufficio stampa DiDe Distretto del Design
mail: tomaso.torre@libero.itpress.didegenova@libero.it

Ufficio Stampa Festival del Tempo
mail: press@festivaldeltempo.it

Livorno: VITTORE GRUBICY. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo

Vittore Grubicy De Dragon, al Museo della Città di Livorno dall’8 aprile al 10 luglio, offre realmente ciò che promette nel titolo ovvero, osservare come e quanto questa nuova figura di Intellettuale sia stata al tempo un singolare artista oltre che gallerista e scopritore di talenti, e come abbia inciso sulla scena artistica internazionale tra il divisionismo e il simbolismo.

08 Aprile 2022 – 10 Luglio 2022
Livorno, Museo della Città, Polo culturale dei Bottini dell’Olio

VITTORE GRUBICY.
Un intellettuale-artista e la sua eredità.
Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo

Progetto di mostra a cura di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini,
promosso da Fondazione Livorno e realizzato da
Fondazione Livorno – Arte e Cultura insieme al Comune di Livorno

Vittore Grubicy De Dragon, L’ultima battuta del giorno che muore, 1896, olio su tela, cm 36 x 31, collezione privata

Questa ricchissima mostra, nata da un progetto di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini, promossa da Fondazione Livorno e realizzata da Fondazione Livorno – Arte e Cultura insieme al Comune di Livorno, segue più fili paralleli di racconto: l’uomo, innanzitutto, le sue passioni, le sue scelte di vita, gli ambienti italiani e internazionali che ebbe a frequentare – mai passivamente – e l’arte del suo tempo, che seppe precorrere, guidare, promuovere e poi lui stesso interpretare.
E con l’arte, il nuovo che era in arrivo, di cui coglie le opportunità, innanzitutto quelle offerte dai progressi delle tecniche di riproduzione, perfette per creare un nuovo mercato o allagarlo. Il tutto in anni in cui si transita dalla scapigliatura, al divisionismo giungendo sino agli esordi del futurismo. Come puntualmente, e con ricchezza di testimonianze, la mostra livornese documenta.

È lo stesso Vittore, ritratto in diversi momenti della sua vita, a introdurre il visitatore nelle nove ampie sezioni dell’esposizione che, grazie anche alla possibilità di attingere ai materiali inediti conservati dagli eredi di Ettore Benvenuti (dipinti, disegni, incisioni, documenti, fotografie, oggetti d’arredo, suppellettili…) consentono di proporre una dimensione privata dell’uomo, sino a oggi poco, o mai, esplorata.
I Grubicy appartengono a un nobile casato magiaro trapiantato a Milano. Mamma Antonietta è pittrice per diletto ma in casa ci sono i dipinti degli artisti più promettenti del momento, che è quello tra gli anni ’70 e ’80 dell’Ottocento.
Il fratello Alberto gestisce in proprio la Galleria Gubricy, che ebbe un ruolo importante sino ai primissimi anni’20 del Novecento. Vittore imbocca invece la strada di critico e promotore, curando le prime retrospettive di Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, sostenendo ed ospitando nella propria dimora Giovanni Segantini ai suoi esordi che spinge ad approfondire la conoscenza di Millet e del naturalismo francese, ma occupandosi anche del giovane Angelo Morbelli, di Achille Tominetti e di Serafino Macchiati. Intuendo le potenzialità internazionali dell’arte italiana, propone all’Expo di Londra del 1888 la memorabile “Italian Exhibition”. Nei Paesi Bassi, dove vive a lungo, frequenta e stringe rapporti con i maggiori esponenti della Scuola dell’Aja e comincia egli stesso a disegnare e dipingere. Viene poi l’innamoramento per il Giappone e l’Estremo Oriente. Impara lingua e scrittura giapponesi e raccoglie testimonianze notevolissime di quella civiltà che porta in Europa. Nel contempo sostiene le prime istanze simboliste milanesi: Previati, innanzitutto, ma anche Conconi e Troubetzkoy.
Grubicy è molto attento anche alle arti industriali riconoscendo le qualità di eccellenza delle opere di Bugatti o di Quarti, ma apprezzando anche altre produzioni artigianali, e collezionando ceramiche rinascimentali.
L’amore per ogni forma di espressione artistica si tradusse nella pratica diretta del disegno e della pittura, trovando una specifica collocazione nell’alveo del divisionismo e del simbolismo internazionale.
Una intera sezione è riservata al rapporto tra Vittore e Toscanini, col tramite di Leonardo Bistolfi; Grubicy eseguì un ritratto postume del giovane figlio del maestro per il quale Bistolfi aveva progettato il monumento funebre al cimitero monumentale di Milano. In mostra troviamo anche un gruppo di dipinti appartenuti a Toscanini, recentemente acquisiti da Fondazione Livorno. Proprio Livorno è al centro dell’ultima sezione della grande mostra perché, come è testimoniato dalle opere in essa esposte, Vittore ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovare la pittura livornese, dopo la lunga vicenda macchiaiola e post macchiaiola.
“La presenza di un cospicuo nucleo di opere dell’artista nelle collezioni della Fondazione Livorno e la disponibilità pubblica del suo ricchissimo e prezioso archivio presso il Mart di Rovereto hanno offerto nuovi innumerevoli spunti di studio e sono alla base anche della mostra, che intende proporre il personaggio nella sua veste pubblica di intellettuale, artista e promoter ma anche nella sua dimensione privata e più nascosta di uomo del suo tempo, con le sue debolezze, le sue idiosincrasie, la sua generosità e i suoi slanci sentimentali” sottolineano i curatori Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini.

Accompagna la mostra un catalogo, edito da Pacini Editore, riccamente illustrato. Una vera e propria monografia con saggi e documenti inediti


Informazioni:
Biglietti: intero 8 €; ridotto € 5
Orari: dal martedì al venerdì 10,00-20,00; sabato e domenica 10,00-22,00
Lunedì chiuso

www.museodellacittalivorno.it

Ufficio Stampa Mostra:

Ufficio Stampa Comune Livorno – Ursula Galli tel. 0586 820237 – 335 6473496 ugalli@comune.livorno.it

Ufficio Stampa Fondazione Livorno e Fondazione Livorno – Arte e Cultura – Stefania Fraddanni tel.0586 516223 – 338 7060791 stefania.fraddanni@fondazionelivorno.it

https://fondazionelivorno.it/
https://fondazionelivorno.it/sezione-flac
https://www.facebook.com/FondLivarteecultura

In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
roberta@studioesseci.net (rif. Roberta Barbaro)

Santa Marinella (Roma), Villa La Saracena: FORTEZZA di Mirko Leuzzi – Testo critico di Paola Aloisio

Domenica 10 aprile 2022 dalle ore 12.00 Villa La Saracena presenta FORTEZZA, mostra personale di Mirko Leuzzi, a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio.

FORTEZZA

di Mirko Leuzzi

a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
testo critico di Paola Aloisio

Villa La Saracena
progettata da Luigi Moretti

Lungomare Guglielmo Marconi 137 – Santa Marinella (RM)

Evento per una sola giornata

domenica 10 aprile 2022

porte aperte dalle ore 12:00 ultimo ingresso ore 18:00

Mirko Leuzzi, Elogio alla passione, Olio su tela, cm. 130×100
LA MOSTRA

La Saracena di Luigi Moretti accoglie le anime, sentimentalmente abusate, ritratte da Mirko Leuzzi che in questa dimora storica entra alla ricerca di una Fortezza per le sue Muse.

Una casa pensata, dallo stesso architetto, come un luogo dove potersi rifugiare quando se ne ha abbastanza del mondo: la facciata che si rivolge ad esso infatti presenta mura alte e spesse aperte solo da lunghe feritoie, volumi materici, sinuosi e assolutamente imperscrutabili.

Eppure la casa è viva. Se non si entra non lo si può capire. Muta con il volgere del giorno, prende le sembianze della stagione che attraversa.

Varcato l’ingresso il corridoio vetrato proietta l’ospite verso il mare e il giardino interno: tutto si apre senza più ostacoli ad impedire alla vista di espandersi; anche nelle stanze da letto, protette come in un abbraccio dallo spesso bastione esterno, la parete verso il mare non è che una grande finestra.

La luce pervade e modella i volumi dell’alzato, la materia stessa delle pareti; a seconda dell’ora o della stagione in cui la si osserva questo gioco mai uguale regala, a chi ha la fortuna di poterci passare qualche giorno, un senso di lontananza dall’umana irrequietezza.

Le ragazze di Leuzzi cercano, quindi, il loro posto in questa Fortezza inespugnabile portando il fardello di quello che hanno affrontato fuori: le conseguenze, i rimpianti, le domande, la vergogna si ripresentano nel cuore col mutare della luce, con il rumore del vento, con lo sciabordio o col ruggire del mare. L’intensità del loro smarrimento segue i tempi della casa in un dialogo ragionato tra il vissuto e il luogo, tra quello che esprimono e lo spazio dove l’opera stessa è stata collocata.

I ritratti, come fossero una fotografia interiore, rivelano lo stato d’animo del soggetto attraverso una pittura materica caratterizzata da colori vividi, dall’attenzione ai gesti, alle posizioni dei corpi e soprattutto agli occhi.
Come nelle icone dei primi cristiani, i soggetti, privati della tridimensionalità e alleggeriti dal disturbo dei dettagli, osservano con occhi ieratici lo spettatore in un muto dialogo in cui ognuno può risalire suo personale tormento interiore.

NOTE BIOGRAFICHE

Mirko Leuzzi nasce a Roma nel marzo del 1992: durante gli anni universitari prende confidenza con una personalissima visione del mondo che lo porta ad abbandonare gli studi in Lettere e Filosofia per dedicarsi a qualcosa di diverso. Comincia a viaggiare nel tentativo di comprendere la propria esigenza creativa finché, quasi per caso, nel 2020 è davanti alla sua prima tela. Da subito ottiene il consenso del pubblico, ritraendo quei soggetti femminili che oggi sono la sua firma. Espone la sua prima personale nel 2021, alla b-art gallery del quartiere Trastevere, a Roma.

Villa La Saracena – ph Giulio Valerio Mancini

INFO

FORTEZZA

di Mirko Leuzzi
a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
Allestimento e curatela: Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
Testo critico: Paola Aloisio


Evento per una sola giornata
domenica 10 aprile 2022
porte aperte dalle ore 12:00 ultimo ingresso ore 18:00
Ingressi contingentati al raggiungimento della capienza massima di 250 persone

Villa La Saracena
Lungomare Guglielmo Marconi 137 – 00058 Santa Marinella (RM)
Tel. (+39)351 8982 808
info@villasaracenaeventi.it
www.villasaracenaeventi.it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it
www.interno14next.it

Oliviero Tronconi, Valentina Puglisi, Anna Gornati – Le nuove forme dell’abitare

Con i piedi ben saldi sulle possibilità e potenzialità offerte dalla rivoluzione tecnologica e con la mente proiettata alla modernità, attraverso un uso sapiente di materiali tradizionali ed innovativi, i grandi maestri dell’architettura nel passaggio tra ‘800 e ‘900 ridisegnano lo spazio domestico della contemporaneità. Il libro ha le proprie radici nei presupposti sinteticamente delineati. Un libro che affronta con un approccio interdisciplinare il tema dell’evoluzione dello spazio dell’abitare in tutte le sue articolate chiavi di lettura. Nuove richieste, non ancora sufficientemente esplorate, emergono dalla società mentre cambiano i protagonisti dell’offerta di abitazioni e muta, divenendo più complesso, il processo ideativo e realizzativo di questo tipo di prodotto.

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IMMAGINE DI APERTURA tratta dall’interno del volume

Oliviero Tronconi, Valentina Puglisi, Anna Gornati
Le nuove forme dell’abitare