Roma, Giardino Verano: Testimonianze, Musica e Colori dal Mondo

Il 2 giugno al Giardino Verano la settima edizione della Festa della Repubblica Multietnica e Nonviolenta apre EireneFest – Festival del libro per la pace e la nonviolenza, che si terrà a San Lorenzo fino al 5 giugno.

VII FESTA DELLA REPUBBLICA MULTIETNICA 2022

Testimonianze, Musica
e Colori dal Mondo

Giovedì 2 giugno ore 17 – 23.30


Giardino Verano Via Tiburtina (zona San Lorenzo), Roma

Organizzata da Energia per i Diritti Umani ONLUS

Siamo ormai davanti a un mondo che tende a creare delle barriere, degli ostacoli che ci impediscono di entrare in contatto con gli altri. Un mondo che ci spinge a guardare l’altro come ad una minaccia da respingere e non come una risorsa da cui attingere. La convinzione che ci sia un solo modo giusto per vivere è la causa principale della più grande minaccia per l’uomo. È per questo motivo che Energia per i Diritti Umani ha deciso di organizzare anche quest’anno un momento di incontro e condivisione, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, che racconti la repubblica che vogliamo: multietnica, multiculturale, nonviolenta e solidale. Una festa che metta in mostra quanto di buono ogni cultura porti dentro di sé, quanto di buono ogni persona possa dare al mondo.  L’evento sarà anche un’occasione importante per rafforzare l’impegno nella lotta al razzismo in un momento storico che vede il moltiplicarsi di intolleranza e discriminazione.

PROGRAMMA 2 GIUGNO

Durante tutta la giornata sarà possibile visitare la mostra fotografica – HUMAN.

18.00-19h: Apertura, presentazioni, premiazione concorso Human 2021, ecc..

19-19.30h: La Nazione umana universale non ha frontiere: testimonianze di migranti

19.30-20h: La Nazione umana universale ha cura: testimonianze delle associazioni che accolgono e si prendono cura dei migranti

20-20.30h: Storytelling di Accentrica: “Le altre storie” di Andrea Galasso.

20.30-20.45h: Presentazione della terza Marcia Mondiale per la Pace e la nonviolenza 2024 (con la presenza del fondatore del progetto Rafael de La Rubia)

20.45-21.15h Spettacolo “Sulle ali delle onde” a cura di Un SaloTTino RoSSo (progetto Mediterraneo Mar de Paz)

21,15 – 22h: Storytelling a cura della compagnia “Cantastorie”

22.00h: Concerto finale della band “Sin Fronteras”

L’evento, a ingresso libero, è inserito all’interno del Festival del libro per la pace e la nonviolenza (www.eirenefest.it) che ha ricevuto il patrocinio del II Municipio di Roma Capitale, e avrà luogo presso Giardino Verano – Via Tiburtina (San Lorenzo).

Video delle precedenti edizioni


Energia per i Diritti Umani ONLUS
via dei Latini 12-14  00185 – Roma
info@energiaperidirittiumani.it
www.energiaperidirittiumani.it

Firenze, Museo degli Innocenti: Apre al pubblico BONELLI STORY. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti

La storia degli 80 anni della Casa Editrice “Sergio Bonelli Editore” celebrati al Museo degli Innocenti di Firenze.

Dal 1° giugno al 18 settembre 2022, il Museo degli Innocenti di Firenze ospita una nuova e avvincente mostra dedicata alla più famosa tra le Case Editrici italiane che hanno fatto la storia del fumetto: “Sergio Bonelli Editore”.

Tex WillerZagorMister NoMartin Mystère,Dylan Dog, Nathan Never, Julia,Dragonero sono solamente alcuni dei più noti e longevi personaggi del fumetto italiano, entrati nell’immaginario collettivo grazie al nome Bonelli, da sempre sinonimo di Avventura.

Non solo una Casa Editrice: la Bonelli – a partire dal suo capostipite Gianluigi e dalla moglie Tea Bertasi (figura fondamentale nella creazione dell’editoria a fumetti italiana) e poi con l’erede Sergio e, oggi, il nipote Davide -, insieme a centinaia di collaboratori, ha portato in edicola, in fumetteria e in libreria oltre duecento collane. Una storia sorprendente, fatta di persone e personaggi, fumetti e fumettari, di dietro le quinte e colpi di scena per rimanere sempre al fianco dei lettori, nonostante mutamenti di costume e cambiamenti epocali.

La mostra BONELLI STORY. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti è stata costruita per coinvolgere lo spettatore attraverso tavole originali, illustrazioni, pagine di sceneggiatura e tanta oggettistica, allestimenti multimediali, filmati, materiali inediti e laboratori prodotti appositamente per l’occasione, in cui grandi e bambini potranno immergersi in tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta per diverse generazioni di lettori il fumetto “bonelliano”.

A fare da introduzione sono i ritratti dei Bonelli e, tra loro, anche quello di Tea Bertasi che scelse personalmente di ingaggiare un grande artista del disegno, Aurelio Galleppini, per dare vita alle avventure di Tex Willer immaginate da Gianluigi Bonelli. Il Ranger amico degli Indiani e infallibile raddrizzatorti sarebbe divenuto il più popolare e longevo eroe a fumetti del nostro Paese, tuttora tra gli eroi di carta più venduti al mondo.

Le tavole realizzate dalle grandi firme che compongono la famiglia di autori della Casa Editrice, attraverso cui prendono vita personaggi amati e seguiti da milioni di lettori, sono suddivise in sezioni tematiche e ripercorrono cronologicamente la storia degli eroi e delle pubblicazioni Bonelli.

Un’occasione, poi, per ammirare in anteprima assoluta un assaggio delle storie di prossima uscita in libreria e in edicola, insieme ai progetti multimediali presto al cinema e in tv su cui la Casa Editrice sta lavorando, come la versione cinematografica di Dampyr e la serie animata dedicata a Dragonero.

In mostra anche un video che porta i visitatori dietro le quinte della creazione di un fumetto Bonelli, raccontato attraverso le parole degli autori e dei redattori di Via Buonarroti.

La mostra BONELLI STORY è un progetto di Sergio Bonelli Editore e Comicon, in collaborazione con ARF!, è promossa dal MIC – Direzione Generale Creatività Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Firenze ed è prodotta e organizzata da ArthemisiaPiuma In Your Event.

Durante il periodo di apertura saranno tante le iniziative speciali e gli eventi pensati ad hoc per bambini e adulti: sarà possibile consultare il calendario degli appuntamenti sul sito della mostra www.bonellifirenze.it.
A corredo dell’evento espositivo è stato realizzato “SERGIO BONELLI EDITORE. 80 ANNI A FUMETTI“, il catalogo della mostra che raccogliere contributi critici inediti e tantissime immagini, anche molto rare.


Sede
Museo degli Innocenti
Piazza della Santissima Annunziata, 12
50121 Firenze

Date al pubblico
1 giugno – 18 settembre 2022

Orari di apertura
Dal lunedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00
(ultimo ingresso 17.15)
Martedì chiuso

Biglietti
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00
Bambini 6-11 anni € 6,00
Bambini sotto i 6 anni – ingresso gratuito

Info su orari, eventi e biglietti
www.bonellifirenze.it
booking@istitutodeglinnocenti.it
T. +39 055 2037122

Hashtag ufficiale
#BonelliStoryFirenze

Ufficio Stampa
Arthemisia
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

MU, 無 Tempio sensoriale 〜 Un’esperienza immersiva di Ambre Cardinal durante la Milano Design Week

At the occasion of Milano Design Week, Jardino is glad to invite you  to the experience “MU, 無 Sensorial Temple”

MU, 無 is an invitation to spiritual connection by the experience of a sensual journey, through the stimulation of all our sensorial doorways.  

The artist and designer Ambre Cardinal invites each guest to connect at its own pace to this immersive installation that plays on the porosity between the environment and our interiority. Mu, 無 emphasizes the coexistence of being inside a space and being inside oneself. It offers a place where one could indulge ourself to simply be.  

Ambre Cardinal is a French artist and jewelry designer that reflects the movement and shape of the human body. Inspired by the purity of Nature, Cardinal’s creations are a journey embracing the timeless alliance of soul and flesh. She builds her poetic universe around sensual purity and aesthetic force between Marseilles and Tokyo.  

Mu is an immersive experience curated by Julia Rajacic, in collaboration with Institut français Milano. 

It takes place at the artistic space Jardino, a cocoon of Nature & Art, located in via privata Cascia 6 Milano 20128. 

The sensorial temple will open its door during the Salone del Mobile 2022, from 7th to 12th June, from 11 to 19.30.  

The opening ceremony will takes place on Monday 6th June, from 17 to 20.

Entrance to the temple by free donation.  

Several celebrations will take place at the Sensorial Temple during the Salone del Mobile:  Thursday 9th June 19.30 〜 21.30  TRANSE STATE PERFORMANCE We are all related by sound With Priya Jot  Gasparini

Friday 10th June 19.30 〜 21.30 : Cosmic Wine Tasting

Infos & registration to those events: contact@jardino.it / +39 353 354 4406

In occasione del Salone del Mobile 2022, Jardino è lieta di invitarvi all’esperienza “MU, 無 Tempio Sensoriale”.  

MU, 無 è un invito alla connessione spirituale tramite l’esperienza di un viaggio sensuale attraverso la stimolazione di tutte le nostre porte sensoriali.    

L’artista e designer Ambre Cardinal invita ogni ospite a connettersi con il proprio ritmo a questa installazione immersiva che gioca sulla porosità tra l’ambiente e la nostra interiorità. Mu, 無 sottolinea la coesistenza tra l’essere all’interno di uno spazio e l’essere dentro se stessi. Offre un luogo in cui ci si può concedere di essere, semplicemente.    

Ambre Cardinal è un’Artista e Designer di gioielli e sculture mobili che riflettono il movimento e la forma del corpo umano. Inspirate dalla purezza della natura, le creazioni di Cardinal sono un viaggio che abbraccia l’alleanza atemporale tra anima e carne. L’artista costruisce il suo universo poetico intorno alla purezza sensuale e alla forza estetica, tra Marsiglia e Tokyo.    

Mu è un’esperienza immersiva curata da Julia Rajacic, in collaborazione con l’Institut français Milano.  

Si svolge presso lo spazio artistico Jardino, un bozzolo di Natura e Arte, situato in via privata Cascia 6 a Milano.  

Il Tempio Sensoriale aprirà le sue porte durante il Salone del Mobile 2022, dal 7 al 12 giugno, dalle 11.00 alle 19.30.    

La ceremonia di apertura si svolgerà il lunedì 6 giugno dalle 17 alle 20.  

Ingresso al tempio con donazione libera.  

Diverse celebrazioni si svolgeranno durante il Salone del Mobile  presso il Tempio Sensoriale:   Giovedì 9 giugno 19.30 〜 21.30 TRANSE STATE PERFORMANCE We are all related by sound Con Priya Jot Gasparini  

Venerdì 10 giugno 19.30 〜 21.30 : Degustazione cosmica di vini    

Informazioni e iscrizioni a questi eventi: contact@jardino.it / +39 353 354 4406 

Il Salone Internazionale del Restauro torna a Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno con una XXVII edizione ricca di novità

Dopo il successo del 2021 con “Restauro in tour” alla Nuova Fiera del Levante di Bari, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere confermandosi l’evento di riferimento internazionale nell’ambito dei beni culturali

8-10 giugno 2022
Ferrara Fiere
Via della Fiera 11, Ferrara

Ferrara è pronta ad accogliere la XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro: dopo la pausa forzata del 2020 dovuta alla situazione sanitaria internazionale e l’approdo nel 2021 alla Nuova Fiera del Levante di Bari con “Restauro in tour”, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno 2022 con un programma ricco di novità e prestigiose partnership.

Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali: questi sono i punti cardine di RESTAURO, prima e più importante manifestazione del settore presente fin dal 1991 nel panorama fieristico internazionale. Anche per il 2022 il Salone Internazionale del Restauro si conferma il principale luogo d’incontro di un mondo fatto di aziende, istituzioni e ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile; un momento di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano che guarda al futuro.

Il Salone Internazionale del Restauro è organizzato da Ferrara Fiere Congressi con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE ed in collaborazione con Assorestauro.

La XXVII edizione presenterà un programma imperdibile di stand espositivi, momenti convegnistici, eventi, mostre, incontri b2b con operatori italiani ed esteri per tre giornate dove l’intero panorama dei beni culturali e ambientali si ritroverà a Ferrara per discutere, approfondire, entrare in contatto e confrontarsi sulle tematiche più attuali del comparto.

RESTORATION WEEK 2022

Dal 2019, grazie al rafforzamento della partnership con Assorestauro (prima Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e fornitori di servizi e imprese specializzate), e la collaborazione e il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed Agenzia-ICE, il Salone Internazionale del Restauro ospita il Progetto “RESTAURO MADE IN ITALY”, per la promozione e valorizzazione del restauro italiano nel mondo, che proporrà anche per quest’anno la Restoration Week, uno spettacolare tour itinerante tra i principali cantieri di restauro italiani dedicata ad esperti del settore del restauro del patrimonio culturale e dell’architettura. La Restoration Week 2022 farà tappa in Lombardia e successivamente in Emilia-Romagna ed a Ferrara al Salone Internazionale del Restauro, evento centrale del tour, accogliendo 40 delegati internazionali provenienti da 14 paesi (Albania – Arabia Saudita – Azerbaijan – Bosnia Erzegovina – Croazia – Cuba – Giordania – Iran – Israele – Libano – Stati Uniti/Canada – Turchia – Uzbekistan) per permettere l’approfondimento e la migliore conoscenza del restauro italiano. Al Salone i delegati saranno parte attiva della manifestazione, ospitati nell’International Area del Pad. 4, appositamente allestita nell’ampio open-space del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia-ICE “RESTAURO MADE IN ITALY”, e dove avranno la possibilità di interagire con gli espositori presenti in manifestazione per lo svolgimento degli incontri b2b di networking. Inoltre, a loro disposizione un’area eventi che permetterà lo svolgimento dei “WORKSHOP PAESE”, momenti di discussione e confronto dove ciascuna nazione estera presente avrà l’opportunità di presentare lo stato dell’arte del proprio paese e le relative necessità e opportunità di investimento e collaborazione.

MIC – MINISTERO DELLA CULTURA

È confermata anche in questa ventisettesima edizione la prestigiosa presenza del MIC – Ministero della Cultura, il quale ha in programma una serie di workshop e convegni in cui porterà all’attenzione dei visitatori e degli addetti ai lavori alcuni dei temi e progetti più attuali relativi ai beni culturali e alla loro fruizione. Infatti, nell’importante area espositiva – che vedrà la presenza di Direzioni e Istituti, Musei, Parchi e Segretariati Regionali – saranno attive due sale convegni all’interno del Pad.3.

IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO

Il prestigioso Comitato Tecnico-Scientifico congiunto con Assorestauro riunisce un team di esperti del settore che indirizzano le attività presenti e future del Salone e promuovono l’innovazione nel mondo del restauro artistico e architettonico Made in Italy. Il Comitato, coordinato dal Presidente Prof. Arch. Alessandro Ippoliti, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, è così composto: Silvia Paparella – Amministratore Delegato Ferrara Fiere Congressi; Alessandro Bozzetti – Presidente Assorestauro; Ilaria Borletti Buitoni – Vice Presidente FAI-Fondo Ambiente Italiano; Gisella Capponi – già Direttore dell’ICR–Istituto Centrale per il Restauro; Giovanni Carbonara – Professore emerito di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Carla Di Francesco – già Segretario Generale MiC-Ministero della Cultura; Daniela Esposito –  Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico per il Paesaggio-Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici-Ministero della Cultura; Piergiuseppe Venturella – Avvocato, Studio Tonucci & Partners.

GLI HIGHLIGHTS DI RESTAURO 2022

Tra i numerosi stand della XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro saranno presenti tra le Istituzioni, solo per citarne alcune, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara, Camera di Commercio di Ferrara, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Segretariato Regionale MIC della Calabria, il Museo della Zecca di Roma, ENEA, Formedil (Ente per la Formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).

Saranno presenti le aziende associate al partner storico della manifestazione Assorestauro – Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano – la prima associazione italiana tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e i fornitori di servizi e imprese specializzate, nata per rappresentare il comparto del restauro e della conservazione del patrimonio materiale sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Inoltre, il Salone ospiterà gli spazi espositivi delle più importanti aziende italiane e internazionali provenienti da diversi settori nell’ambito dei beni culturali: dal restauro alla diagnostica, dalle tecnologie ai prodotti e materiali, dall’illuminazione, deumidificazione e pulitura al merchandising museale.

Tra le partnership, oltre alla principale con Assorestauro segnaliamo quella con GBC – Green Building Council Italia, Associazione a cui aderiscono le più competitive imprese e le più qualificate associazioni e comunità professionali italiane operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile – e Mad’in Europe, il portale europeo dei restauratori di beni culturali e dei professionisti nei mestieri dell’artigianato e mestieri d’arte.

Durante la tre giorni del Salone sarà inoltre proposto un ricco programma di convegni rivolto al pubblico e agli addetti ai lavori. Oltre alla programmazione convegnistica del Ministero della Cultura, che si svolgerà in due sale convegni appositamente dedicate, ed a quello organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, si segnalano: “Tutela e Restauro del Paesaggio” organizzato dal Comitato Tecnico-Scientifico del Salone in collaborazione con il FAI; “Buone pratiche di ricostruzione post sismica a Ferrara” a cura del Comune di Ferrara; “Linee guida – documento di indirizzo per la progettazione dei depositi di sicurezza per il ricovero dei beni mobili colpiti da calamità” a cura del Ministero della Cultura; “Luce e Beni Culturali” organizzato dal Comitato tecnico-scientifico del Salone; “La tutela della sicurezza dei beni culturali e dell’ambiente” organizzato dall’Università di Ferrara; “Cantieri in movimento – ricostruzione e nuove competenze a 10 anni dal sisma 2012” organizzato da Assorestauro assieme all’Agenzia per la ricostruzione; i convegni organizzati da GBC – Green Building Council Italia “Innovazione – il futuro dell’edilizia” e “PNRR: sostenibilità e resilienza”.

Giovedì 9 giugno sarà presente Vittorio Sgarbi che terrà una Lectio-Magistralis dal titolo “IL MIGLIORE RESTAURO É LA CONOSCENZA”


INFORMAZIONI UTILI:

EVENTO: RESTAUROSalone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali – XXVII Edizione
DATE: Dall’8 al 10 giugno 2022
DOVE: Ferrara Fiere, Via della Fiera 11, Ferrara

Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com

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Gli amici Fauves di Matisse: Georges Rouault e Kees van Dongen

di Sergio Bertolami

48 – I protagonisti

Georges Rouault intorno al 1920

Georges Rouault (Parigi 1871 – Parigi 1958). Da adolescente è apprendista e poi impiegato presso il pittore di vetrate Émile Hirsch. Allo stesso tempo, segue le lezioni serali presso l’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi. Dal 1891 è ammesso all’École des Beaux-Arts di Parigi nel corso di Jules-Élie Delaunay e, alla sua morte, in quello di Gustave Moreau del quale diviene l’allievo prediletto. Alla scomparsa del maestro, non a caso, è nominato curatore del museo Gustave-Moreau, a Parigi, aperto nel 1898. Durante gli anni di Accademia fa amicizia con Matisse, Marquet, Manguin. Tenta due volte il Prix de Rome, ma senza successo. Nel 1901 frequenta l’Abbazia di Ligugé e conosce Joris-Karl Huysmans. Profondamente cattolico, come quest’ultimo, riconosce nell’umanità sofferente il volto di Cristo. Per questo, pur seguendo la lezione dei Fauves si orienta verso temi legati a un’osservazione critica della società: giudici, avvocati, aule giudiziarie, indigenti, emigranti, latitanti. Per modalità d’esecuzione e partecipazione morale, queste opere assumono essenzialmente una valenza espressionista.

Georges Rouault, Il ponte, 1905
Georges Rouault, La noce à Nini patte en l’air, 1905
Georges Rouault, Nudo sdraiato, la Piccola Olimpia, Odalisca, 1906

Importante per il suo percorso esistenziale sarà la frequentazione a Versailles del filosofo cattolico Jacques Maritain. Con i Fauves partecipa alle maggiori mostre pubbliche, di cui il Salon d’Automne del 1905 rimane il momento centrale. Si sposa nel 1908 con Marthe Le Sidaner (sorella del pittore Henri Le Sidaner) e ha quattro figli.

Georges Rouault, I giudici, 1908

Nel 1910 Rouault allestisce la sua prima personale alla galleria Druet. Da questa data, collezionisti e commercianti, in particolare Maurice Girardin o Ambroise Vollard, sono attratti dalla grande forza espressiva del suo lavoro. Lo stesso Vollard, nel 1917, acquista tutte le tele dal suo studio, ben 770. Rouault è sempre incerto su ciò che realizza, per cui molti dei lavori acquistati dal mercante d’arte non sono completati. Ha il permesso di farlo, ma nel 1939 gli eredi di Vollard, stanchi di attendere, confischeranno le opere incompiute del pittore. Nel dopoguerra cerca ispirazione nei soggetti sacri e tema centrale diviene la passione di Cristo. L’opera più importante di questo periodo è un ciclo di grafiche denominato “Miserere”, incentrato sulla miseria della guerra e dei profughi.

Kees Van Dongen nel suo studio 6 rue Saulnier, Parigi

Kees van Dongen (Delfshaven 1877 – Monaco in Costa Azzurra 1968). Irrequieto e vivacissimo artista olandese frequenta saltuariamente Parigi dal luglio 1897. Qui collabora a riviste satiriche, continuando l’attività come disegnatore di servizi di cronaca, esercitata a Rotterdam, sulla linea di Toulouse-Lautrec (ma anche di Steinlen e Forain). Si stabilisce, infine risolutivamente nella capitale dal 1900, frequentando il Bateau Lavoir e stringendo amicizia con Picasso. Assapora con lui la vita di bohème. Insieme vendono quadri come artisti di strada a 20 franchi l’uno. All’epoca van Dongen si ispira liberamente alle opere di Gauguin e dei Nabis. Nel 1904 realizza la sua prima mostra personale presentata alla galleria di Ambroise Vollard: una opportunità che gli permette di farsi conoscere e di avvicinarsi al gruppo dei pittori che espone stabilmente al Salon des Indépendants.  Dipinge opere dalle tinte vivaci, esasperando il disegno elegante e ricco di emozioni. Il cromatismo deforma, nei contrasti, le immagini in forte tendenza espressionistica (Il clown rosso, 1905, Parigi, collezione privata). Con questa pittura entra a far parte del gruppo dei Fauves e con questi prende parte al famoso Salon d’Automne del 1905. Ma, attraverso l’amicizia con Picasso, tiene saldi nel contempo i legami con i cubisti e con gli espressionisti. Tali legami gli permettono di aderire ad alcune mostre in Germania, che influenzano persino i membri del Cavaliere azzurro.

Kees Van Dongen, Donna con grande cappello, 1906
Kees Van Dongen, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, c. 1907–08
Kees Van Dongen, La ballerina Anita, c. 1907–08
Kees Van Dongen, Le lottatrici del Tabarin, 1907–08

Tra il 1905 e il 1912 Kees van Dongen esprime il massimo della sua arte (Donna alla balaustra, 1907-10, Saint-Tropez, Musée de l’Annonciade). Diviene il pittore «dell’effimero e del pittoresco della città, dell’immagine femminile nel panorama urbano (il circo, il cabaret…) cui imprime, peraltro, non la tensione emotiva e distruttiva propria, per dire, di un Kirchner (i cui temi sono assai simili), ma una carica di dolce, provocante erotismo, che esprime una verve scintillante e con una profusione di colore luminoso e aggressivo» (Lara-Vinca Masini). Conclusa la guerra alterna vari soggiorni tra Parigi e Costa Azzurra. La sua opera pittorica è ormai dedita alla facile ritrattistica mondana rispondente alla vita lussuosa e raffinata dell’alta borghesia francese.

Scorreremo velocemente altri nomi nelle prossime pagine (Continua).

IMMAGINE DI APERTURA – L’orologio al Musée D’Orsay – Foto di Guy Dugas da Pixabay 

Genova, sabato 4 giugno: Campionato Mondiale di PESTO al Mortaio

Sabato 4 giugno, dopo 2 anni di assenza causa pandemia, la finalissima del Campionato ritorna in presenza, ma senza dimenticare lo streaming – di racconto e di coinvolgimento per chi è lontano come nell’edizione digitale del 2021. Due sono le altre importanti novità di questa edizione: la presenza del RoboTwin dell’IIT che tenterà di imitare l’uomo nella produzione del pesto al mortaio e l’appuntamento con la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) sulle prospettive della nostra salsa verde – modello di sostenibilità e di moderna cultura alimentare – indubbiamente diventata la più gettonata nella comunicazione dei prodotti agro-alimentari Made in Italy.  Per il resto la IX edizione si ripropone, come sempre: una grande gara e una grande festa della comunità ligure e non solo: a seguire le principali informazioni sui partecipanti e sugli eventi collaterali.

I 100 finalisti della IX edizione, post-pandemia, del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio sono uomini al 69% e donne al 31% e hanno una età media di 52 anni. La più giovane è una studentessa genovese di 23 anni che per pochi giorni soffia la posizione ad un’altra studentessa, questa volta messicana, in Italia per frequentare la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA di Parma. La concorrente più anziana è una genovese di 88 anni seguita a distanza da un’altra genovese di 76.

La selezione è avvenuta come sempre seguendo i tempi di iscrizione e inserendo di diritto i vincitori di gare eliminatorie che nonostante la pandemia, che di fatto ha bloccato per più di due anni tutte le missioni in Italia e all’estero, sono state sette di cui 5 in Italia e 2 all’estero (Spagna e California) all’interno di una ventina di iniziative dimostrative e culturali avvenute dopo l’VIII edizione digitale straordinaria del marzo 2021.

Anche in questa IX edizione tutte le professioni vengono rappresentate: artigiani impiegati operai autisti e coltivatori, manager imprenditori e consulenti, professori e studenti, casalinghe cuochi e pensionati, architetti ingegneri ricercatori e tecnici informatici, giornalisti e copywriter, medici, un carabiniere sommozzatore e infine un giovane che di mestiere ne fa uno veramente poco noto: il chemiometra.

Oltre che dalla Liguria i concorrenti provengono da 11 regioni: in primis la Lombardia e a seguire Piemonte e Valle d’Aosta, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Sardegna, Sicilia e Umbria.  I rappresentanti stranieri sono 14. In questa edizione per nascita o residenza provengono da Cambogia Camerun Francia Germania Giappone Guinea Inghilterra Lussemburgo Messico Moldavia Olanda Spagna e Stati Uniti.

Vengono da più lontano un concorrente giapponese da Tokyo (9.813 Km) e una ragazza messicana da Monterrey (9.422 Km). Il concorrente più vicino abita in piazza Matteotti, a pochi metri da Palazzo Ducale!

La giuria è formata da 30 persone selezionate per esperienza, competenza e attivismo nel mondo del food e della comunicazione territoriale. Fanno parte della giuria anche esponenti non liguri ed internazionali.

Condurranno la manifestazione, oltre al Presidente Roberto Panizza e le altre persone dell’Associazione Culturale Palatifini, il conduttore televisivo Beppe Convertini (per la gara dei 100), l’attrice Danila Barone (Campionato dei Bambini) e la giornalista Eva Perasso per la diretta streaming.

Molti sono anche in questa edizione gli eventi e le attività collaterali. Due in particolare rappresentano una testimonianza e una esperienza di grande valore.  Il primo è rappresentato dal convegno che SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) ha deciso di tenere a Genova in occasione del Campionato (Camera di Commercio venerdì 3 pomeriggio) “Genova porta della cucina mediterranea verso l’Europa“. Dal 2014 la SINU ha avviato un percorso di collaborazione con Camera di Commercio di Genova per lo svolgimento di iniziative condivise e attività di formazione dedicate alla Dieta Mediterranea e al benessere alimentare e sostenibile.

Il secondo è l’evento “Io robot faccio il pesto al mortaio” organizzato con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che ha come protagonista RoboTwin alle prese, per la prima volta nella storia dell’umanità, con la preparazione del vero pesto alla genovese (sabato 4 mattina). RoboTwin è un robot dalle sembianze umanoidi, caratterizzato da un sistema di movimentazione composto da due braccia robotiche dotate di mani poliarticolate e muscoli artificiali che lo rendono in grado di interagire in maniera sicura ed efficace con il mondo e le persone. In cartella stampa sono disponibili maggiori informazioni su tutte le attività collaterali che sono parte integrante della manifestazione.

Il Campionato del Mondo nel 2007 è stato, ed è tuttora, una invenzione e un metodo innovativo di promozione che docenti e consulenti di sviluppo territoriale non solo italiani hanno chiamato “strategia del grilletto”, una piccola parte che però fa partire il colpo. Negli ultimi 30 giorni il Pesto Genovese e al basilico ha fatto parlare di sé 5.000 volte 1.000 delle quali con un esplicito collegamento a Genova e alla Liguria. La Camera di Commercio di Genova e la Regione Liguria ne sono i principali e convinti sostenitori e investitori.

Dice oggi Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera: Il campionato è una macchina perfettamente oliata e funzionante di cui la Camera ha avuto le chiavi solo due anni fa, quando ne abbiamo preso in consegna il marchio, e che continua a funzionare con lo stesso entusiasmo e le stesse persone, a cui si sono aggiunte le nostre. Ad esempio, tra le novità di quest’anno c’è il convegno organizzato nella nostra sede, alla vigilia del campionato, dalla Camera e dalla SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, che è salita a bordo proprio in questa nona edizione del campionato. La SINU ha con noi una consolidata collaborazione, partita anni fa partita dalla riflessione comune sulla qualità dei prodotti locali e sul loro contributo ad una buona nutrizione. L’anno scorso abbiamo ideato e realizzato insieme un progetto di ampio respiro sull’alimentazione sostenibile – in senso ambientale, sociale ed economico – che ha ottenuto il patrocinio della FAO. Con il convegno del prossimo 3 giugno gli esperti della SINU ci spiegheranno il legame fra il pesto, la dieta mediterranea e un’alimentazione sana e sostenibile.”

“La tradizione e i sapori della nostra terra sono una ricchezza che non dobbiamo smettere di valorizzare – sottolineano gli assessori regionali allo Sviluppo economico e all’Agricoltura Andrea Benveduti e Alessandro Piana – Regione Liguria, come ogni anno, ha sostenuto il Campionato Mondiale del Pesto, una manifestazione che racconta la storia di Genova e della Liguria. E di come, partendo da materie prime semplici, siamo riusciti a farci conoscere in tutto il mondo”

LE ALTRE ATTIVITÀ COLLATERALI

Il Campionato dei Bambini non competitivo cui partecipano in 30 seguiti da 9 giudici di poco più adulti. In questa edizione il campionato dei bimbi viene organizzato dal Consorzio del Basilico Genovese DOP che ha condotto una attività formativa e laboratori con bambini e ragazzi di alcune scuole genovesi.

Il Piccolo Coro Lollipop con 15 coristi guidati dalla cantautrice Antonella Serà, direttrice della scuola di musica genovese “A.L.C.A.demia” che interpreteranno l’Inno del Campionato Mondiale scritto dai Buio Pesto.

L’annullo filatelico predisposto da Poste Italiane. Per i collezionisti e per chi vuole trattenere un ricordo di valore della giornata e della manifestazione sarà possibile ritirare una cartolina dell’evento, acquistare un francobollo a tema e avere l’annullo postale del Campionato Mondiale.

Il Pesto Party, che si terrà dalle ore 20 alle 22 circa, in cui i ristoranti di “Genova Liguria Gourmet” proporranno i loro piatti in degustazione. Sono previste premiazioni e l’accompagnamento del gruppo musicale dei Buio Pesto con tre brani dedicati al Campionato e ai suoi partecipanti.

La consegna della targa A’Compagna per il concorrente che arriva da più lontano che, come da tradizione, verrà consegnata al momento della proclamazione dei 10 finalisti.

I Corner informativi di consorzi e associazioni liguri nel settore del food collocati nella Sala del Minor Consiglio saranno 5: Il Consorzio del Basilico Genovese DOP, il Consorzio dell’Olio Extravergine di Oliva della Riviera Ligure DOP, la Cooperativa dell’Aglio di Vessalico, la condotta Slow Food di Genova, l’enoteca regionale.

La Settimana del Pesto dei Ristoratori Liguri, che aderiscono alla promozione della cucina tradizionale e propongono i loro piatti al Pesto in collaborazione con Ascom, Confesercenti e Genova Liguria Gourmet.

“Vetrine in gara”, concorso a tema di addobbo delle vetrine, sul Pesto e il Campionato, cui possono partecipare tutti gli esercizi commerciali che lo richiedono. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Ascom-Confcommercio. Il negozio vincente verrà premiato durante il Pesto Party.

Il Pesto Talk, il “Salotto del Campionato“, piccola area attrezzata per ricevere commenti, interviste, riflessioni sul Pesto, sulla cultura ligure dell’alimentazione e sul Campionato del Mondo.

“Pesto Last Minute”. E’ un servizio di formazione e allenamento a chi lo richiederà, soprattutto previsto per concorrenti stranieri e neofiti, organizzato presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria, Piazza De Ferrari venerdì 3 giugno dalle ore 15 alle ore 20.

“Un’ora nel Centro Storico, tra curiosità e botteghe“, itinerario turistico gratuito nei caruggi del Centro Storico Genovese, a cura di Confartigianato Liguria. Partenza prevista venerdì 17.15 da Palazzo Ducale.

Stefano Feltri: Il partito degli influencer. Perché il potere dei social network è una sfida alla democrazia

Social e influencer sono il nuovo intrattenimento di massa, quindi plasmano opinioni e preferenze elettorali. Senza limiti all’influenza delle aziende e alle possibilità di manipolazione occulta.

Le opinioni espresse sui social sono in vendita. Tutti noi possiamo diventare influencer, costruirci un pubblico, e poi mettere all’asta la nostra reputazione, per promuovere vestiti, ristoranti, cosmetici o magari un partito politico. Se diventa impossibile distinguere contenuti autentici e spontanei da pubblicità e propaganda, il nostro spazio pubblico digitale è a rischio. Quando pochi individui possono indirizzare milioni di follower là dove richiesto dal committente, anche la democrazia viene messa in discussione. I social network, nati per la condivisione, sono in realtà aziende pubblicitarie che possono trasformarsi in piattaforme di manipolazione di massa, a beneficio di aziende e governi. Questo non è un libro contro gli influencer, ma l’analisi di una trasformazione che ridefinisce le nostre interazioni, digitali e non solo. L’unico modo per sfruttarne le potenzialità e ridurre i rischi è che gli utenti siano consapevoli di come funziona il sistema degli influencer.

(Tratto dalla scheda editoriale su IBS).

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LE PRIME PAGINE
SU IBS

IMMAGINE DI APERTURA – copertina del libro 

Blera (VT), Parco Terra-Arte: Inaugura nel cuore della Tuscia viterbese l’edizione 2022 di Terra-Arte

Il giorno 28 maggio 2022, alle ore 17.00, prende il via l’Edizione 2022 di Terra-Arte con la presentazione delle nuove installazioni di Publia Cruciani, Alfonso Maria Isonzo, Carmine Leta, Wolfgang Richter e Judith Wagner, seguita dalla performance musicale di Soul Moscato

Terra-Arte 2022

28 maggio 2022 ore 17.00

Presentazione e inaugurazione opere di
Publia Cruciani, Alfonso Maria Isonzo, Carmine Leta, Wolfgang Richter, Judith Wagner
Parco Terra-Arte | Località Pariano – Blera (VT)

Terra-Arte 2022 è promossa dall’Associazione Terra-Arte e si avvale del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Blera e della collaborazione di Cittadellarte Fondazione Pistoletto, del Comune di Salisburgo e del Forum Austriaco di Cultura a Roma. 

Terra-Arte è un parco-sculture a cielo aperto inaugurato nel 2021 nel territorio di proprietà di uno dei suoi ideatori, l’artista Sandro Scarmiglia: immerso nella natura della Tuscia viterbese, in un’area geografica ricca di preesistenze storiche -dai siti archeologici etruschi, ai borghi medioevali di Tuscania e Tarquinia, al Parco di Bomarzo, Villa Lante di Bagnaia e il Giardino dei Tarocchi- il parco si propone di individuare il Luogo-Terra come Habitat delle opere esposte creando una relazione tra queste e gli elementi naturali del territorio.

Terra-Arte ogni anno propone un articolato programma di eventi ed esperienze artistiche in sintonia ed armonia con la natura, integrando installazioni e performance musicali con uno sguardo aperto a scambi e proposte internazionali. Le sculture di Publia Cruciani, Alfonso Maria Isonzo, Carmine Leta, Wolfgang Richter, Judith Wagner si aggiungono, così, alle opere già presenti nel Parco e realizzate negli anni precedenti da Angelo Bordiga, Caltanino, Tommaso Cascella, Marco Fioramanti, Nazzareno Flenghi, Paolo Garau, Pino Genovese, Karl Hartwig Kaltner, Antonio La Rosa, Vincenzo Palombo, Monica Pennazzi, Pietro Perrone, Francesco Petrone, Monica Sarandrea, Sandro Scarmiglia, Alberto Timossi, Stefano Trappolini, Giovanni Trimani, Mara Van Wees, Giulia Zincone, alle quali si accosta il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto.

Dopo la presentazione del 28 maggio, la programmazione 2022 prosegue il giorno 11 giugno con una giornata di visita alle sculture e con la performance musicale Ave Terra di TRIoBÙ (Daniele di Bonaventura, Roberto Zechini, Alberto Ricci); e il 10 settembre con la presentazione e inaugurazione, nella grotta dei Giardini di Jos a Blera, dell’installazione Senso di Monica Pennazzi con la collaborazione di Ivan Macera e la curatela di Roberta Melasecca

Programma 28 maggio 2022
ore 17.00: inaugurazione delle opere alla presenza degli artisti
ore 18.30: presentazione del progetto Terra-Arte
ore 19.30: degustazione prodotti locali
ore 21.00: performance musicale del gruppo Soul Moscato


INFO

Terra-Arte 2022
Promosso dall’Associazione Terra-Arte
Con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Blera
In collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Comune di Salisburgo, Forum Austriaco di Cultura a Roma
Con il supporto di Banca Lazio Nord – Credito Cooperativo Italiano
Degustazioni a cura di Coperativa Agricola Colli Etruschi e Casale del Giglio

Contatti

Parco Terra-Arte
Località Pariano snc – 01010 Blera (VT)
Sandro Scarmiglia: +39 347 1915685
terraarte3@gmail.com
www.terraarte.it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it
www.interno14next.it

Venezia, Spazio Thetis – Arsenale Nord: The 1st Annual METAVERSE Art @ Venice

The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE” il progetto ideato da Victoria LU, la più nota critica d’arte e curatrice donna del mondo artistico cinese, con la cantante virtuale Autumn e l’Artista CryptoZR, ospitata presso lo Spazio Thetis di Venezia all’ Arsenale Nord, si compone di due sezioni: la mostra collettiva gEnki, a cura di Angelo Maggi e Fu Sen, nella Tesa 106 e nell’edificio dei Lamierini, e la mostra personale “CryptoZR: COOKIE COOKIE 2.0” a cura di Li Zhenhua presso l’ Officina Lamierini.

KICKING OFF A NEW ERA

“The 1st Annual METAVERSE Art @ Venice”

gEnki

A cura di Angelo Maggi e Fu Sen

27.04 > 23.11.2022

Spazio Thetis – Arsenale Nord, Venezia

Aduo, Born a Drum Queen, Dolbi 7.1, 2022

gEnki è una mostra interattiva che sfrutta le potenzialità di internet e della realtà virtuale e interagisce in tempo reale con ogni parte del mondo da Venezia.

La mostra, autofinanziata attraverso un crowdfunding, è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente.

gEnki offre un nuovo modello di “curatela autonoma decentralizzata”, esplorando varie modalità espositive innovative e sempre differenti e continuerà anche in futuro in versione cloud, attraverso una piattaforma web.

L’esposizione sfrutta al meglio tutte le caratteristiche principali del “DAO” (abbreviazione di Distributed Autonomous Organization), quindi: raccolta, crowdfunding, co-costruzione, interconnessione di piattaforme, elevato livello di decentramento, applicandoli al concetto curatoriale.

Sebbene non si tratti di una mostra completamente virtuale basata su cloud, gEnki è comunque fondata su un modello di interazione virtuale-reale interattivo. Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 300, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, offrendo nuove possibilità di interazione sociale.

Il progetto espositivo mira al coinvolgimento della Generazione Z, o Generazione di Internet, ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e che sono stati influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online e sono, pertanto, anche conosciuti come “Indigeni Digitali”.

Con il continuo aggiornamento dei vari dispositivi hardware e software come 5G, AI, cloud computing, big data, digital twin, blockchain, tecnologia AR, VR, MR, xR (Extented Reality), si sono sviluppate nuove arti multimediali ed elementi visivi nuovi, i cui contenuti trasformativi e interattivi si possono trovare ovunque sulla Rete.

Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale.  È il cosiddetto “METAVERSO” che è divenuto un argomento caldo non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.

Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all’origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di sé e connettersi con le persone in modo positivo. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell’esistenza?

Attraverso la sperimentazione si giunge a un nuovo pensiero, questo è il motto.

Il Metaverso si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale. Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, una connessione internet e, per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso possono vivere esperienze virtuali, creando avatar realistici, incontrare altri utenti, creare oggetti, partecipare ad eventi digitali, come conferenze o concerti.

L’avatar trasporta ciò che desideriamo rappresentare in nuova dimensione, alimentando una riflessione sul tema dell’identità in una realtà altra che è non solo digitale, ma anche globale.

Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, abbracciando tutto il mondo e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione.

Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza.

Gli Artisti di gEnki si dichiarano come un gruppo di nuovi esseri umani disposti a esistere nell’universo parallelo del Metaverso attraverso l’immaginazione virtuale e al di fuori dello spazio fisico.

gEnki è un percorso di ricerca sviluppato congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, guidate dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia. Promotrici dell’iniziativa sono, inoltre, alcune aziende come la Qingdao Wanmei Shengshi Technology Information Co., Ltd. e la Huahan International Culture Development Company. Il comitato scientifico è formato da Angelo Maggi, Fei Jun, Xue Lei, Popil and Chen Xu.

La curatela è affidata al Prof. Angelo Maggi, Vicerettore per le Relazioni internazionali presso l’Università IUAV di Venezia e al curatore PhD. Sen Fu. Rick Juang è il curatore tecnico. Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio di architettura andreanalesso di Padova.

Il futuro è arrivato, voliamo oltre il futuro!

Spazio Thetis rappresenta la parte culturale e artistica di Thetis spa, società di ingegneria che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio e che vanta un’importante collezione permanente di arte contemporanea, L’attività artistica di Spazio Thetis si concentra su alcune tematiche: land art, arte ambientale, arte e scienza promuovendo e sostenendo l’arte contemporanea attraverso diverse iniziative presso la propria sede nell’antico Arsenale veneziano con il parco giardino costellato di opere d’arte.  In tanti anni di attività ha collaborato con importanti istituzioni come musei, gallerie e fondazioni per la realizzazione di mostre temporanee, eventi collaterali Biennale e Padiglioni nazionali, ma anche in qualità di promotore e organizzatore esso stesso. 

VICTORIA LUBIOGRAFIA

VICTORIA LU nasce in una famiglia di intellettuali a Taiwan ed emigra negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘70. Si forma sia presso il Collegio di Cultura Cinese a Taipei e presso l’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles, conseguendo successivamente la Laurea Triennale e Magistrale in Pittura presso l’Università statale della California. Inizia a scrivere come critica d’arte e l’attività curatoriale negli anni Settanta. Tornata a Taiwan, inizia ad aiutare il governo a elaborare delle politiche riguardo l’arte pubblica e la promozione dell’educazione artistica verso il grande pubblico. Victoria Lu è stata la prima donna critica d’arte e curatrice del mondo artistico contemporaneo cinese. Attualmente insegna al programma di Dottorato in “Creative Industry” presso l’Università Shih-Chien di Taipei e presso la Scuola di Cinema e Audiovisual di Barcellona. Collabora, inoltre, con diverse istituzioni culturali ed è Direttrice Creativa del Museo di Arte Contemporanea di Shanghai, dell’Art Center Bund 18 di Shanghai, del Museo di Arte contemporanea Moon River di Pechino e del Museo Today Art di Pechino. È direttrice del Programma di Ricerca Estetica URBart all’ Università Autonoma di Barcellona e all’EINA Istituto Universitario di Design e Arte di Barcellona e Presidentessa dell’ Hub Creativo Future Pass di Taipei, Shanghai, Hangzhou e Los Angeles. Ha curato l’evento collaterale alla 54esima Biennale di Venezia “Future Pass: From Asia to the World”.

ANGELO MAGGIBIOGRAFIA

ANGELO MAGGI è professore associato di Storia della rappresentazione fotografica dell’architettura e Storia dell’architettura contemporanea presso l’Università IUAV di Venezia. Attualmente ricopre il ruolo di mandatario del Rettore Iuav per le Relazioni Internazionali. Orientato agli studi della fotografia d’architettura, nell’insegnamento svolto presso numerose università italiane ed estere e nei lavori recenti, egli ha approfondito temi relativi alla rappresentazione intesa come strumento di indagine storiografica. Maggi ha largamente pubblicato saggi e libri. E’ autore di studi scientifici sulle figure di John Soane, Robert Byron, Evelyn George Carey, Giorgio Casali, Italo Zannier, Luigi Ghirri, Helmut Gernshiem, Lucia Moholy e attualmente svolge un lavoro di riscoperta e rivalutazione del fotografo d’architettura e saggista George Everard Kidder-Smith con contributi editoriali e partecipazione a conferenze internazionali.

SEN FUBIOGRAFIA

SEN FU è nato nel 1987 a Qingdao, in Cina. Ha conseguito la laurea triennale in New Media e un Master in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente è dottorando di ricerca presso l’Università Ca’Foscari di Venezia dove sta lavorando ad una tesi sulla Storia dei Padiglioni della Biennale Cinese.

Ha avuto le seguenti esperienze lavorative presso la Biennale di Venezia: Regia del documentario di “Future Pass” per Evento Collaterale 2011; Assistente curatore di “Cracked Culture” e “Eastern Border”, Evento Collaterale 2011; Assistente curatore “The voice of unseen” per Evento Collaterale 2013; Curatore della mostra “A light-year”, Evento Collaterale, nel 2015; Produttore di “Modus” per Evento Collaterale nel 2017. Curatore e produttore di “Chinese Medicine” presso la Ierimonti Gallery di New York nel 2018. Coordinatore dell’evento collaterale Biennale Architettura 2021 di Venezia dal titolo Hakka Earthen Houses on variation – Co-operative Living, Art and Migration Architecture in China a Forte Marghera.


MOSTRA
1° Annual METAVERSE Art @ VENICE
gEnki
a cura di Angelo Maggi e Fu Sen
27.04.2022 > 23.11.2022

IDEAZIONE e ORGANIZZAZIONE
Victoria Lu

PATROCINI E PROMOTORI
Università IUAV, Venezia
Scuola di Dottorato di Storia delle Arti, Università Ca’ Foscari, Venezia
Qingdao Wanmei Shengshi Technology Information Co., Ltd
Huahan International Culture Development Company

PROGETTO DI ALLESTIMENTO
Studio di Architettura andreanalesso – Padova

SITO WEB
www.annualmetaverseart.com

SOCIAL
Instagram @annualmetaverseart

DOVE
Spazio Thetis – Officina Lamierini e Tesa 106
Arsenale Nord, Venezia
Vaporetto linea 4.1- 4.2 – 5.1- 5.2 Fermata: Bacini

ORARI DI VISITA
Dal martedì alla domenica (lunedì chiuso) dalle 10 alle 18

Ufficio stampa nazionale e PR
FG Comunicazione – Venezia
Cristina Gatti
Tel (39) 338 6950929
Email cristina.gatti@fg-comunicazione.it

Ufficio stampa internazionale
Megawatts Communications
Liz Chu
Tel (86) 137 6103 3698
Email 380132079@qq.com

HASHTAG
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photo credits alessandro lassi

Al Museo della Musica di Bologna presentato il nuovo percorso audiotattile per persone con disabilità visiva

Prosegue l’impegno dell’Istituzione Bologna Musei per ampliare i livelli di accessibilità e inclusività delle proprie collezioni. Con il superamento di alcune limitazioni imposte dalle norme anti-Covid 19 diventa pienamente fruibile da oggi il nuovo percorso audiotattile per persone con disabilità visiva all’interno del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Il progetto è curato da La Girobussola APS e realizzato con il sostegno di Lions Club Bologna San Petronio.

Presentato il nuovo percorso audiotattile
per la piena fruizione
da parte di persone ipo e non vedenti

A cura di La Girobussola APS
Con il contributo di Lions Club Bologna San Petronio

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna

www.museibologna.it/musica

L’esperienza di interdizione degli accessi fisici ai musei, che la crisi pandemica imposto a partire dal 2020, ha reso evidente con drammatica plasticità la necessità di ripensare le modalità di fruizione delle collezioni per tutte le tipologie di pubblico, promuovendo una politica sempre più efficace di accessibilità e inclusività della disabilità.
Si inscrive in questo cambiamento di sensibilità che individua nel superamento delle barriere culturali, cognitive e psicosensoriali un requisito imprescindibile per rendere pienamente fruibile il proprio patrimonio e i servizi correlati, l’impegno con cui da tempo i musei civici di Bologna promuovono e sostengono interventi per migliorare i livelli di accessibilità nelle proprie sedi.
Tra gli interventi più rilevanti va ricordata la collaborazione al progetto di mappatura voluto dal Comune di Bologna per “testare” le condizioni di accessibilità dei musei cittadini in collaborazione con professionisti ed esperti delle associazioni e degli enti che a Bologna si occupano di disabilità motorie, sensoriali e cognitive. I risultati dell’analisi hanno consentito di elaborare e rendere disponibile online un sistema informativo unico e aggiornato a disposizione di visitatori e turisti con disabilità temporanee o permanenti, dove sono indicate le reali condizioni di accessibilità e fruibilità delle singole collezioni e degli spazi museali. Contestualmente sono stati realizzati sussidi e strumenti ad hoc per migliorare la fruizione degli spazi e del patrimonio culturale da parte di persone con disabilità e progettati percorsi inclusivi.

Ad ampliare questa prospettiva di azione si è aggiunto nel corso del 2020 uno speciale progetto per rendere accessibili le collezioni del Museo internazionale e biblioteca della musica persone con disabilità visiva attraverso un nuovo percorso audiotattile curato da La Girobussola APS, associazione di Bologna che si occupa di promuovere l’accessibilità culturale per persone ipo e non vedenti, fornendo adeguati strumenti per permettere un migliore godimento dell’arte, della cultura e delle esperienze di viaggio.
Grazie al contributo del Lions Club Bologna San Petronio, è stato possibile progettare e realizzare supporti – testi in braillefile audio mappe tattili – che consentono al visitatore ipo e non vedente una visita approfondita e coinvolgente del museo.

Il lavoro, che si è protratto nei mesi a causa delle difficoltà imposte dal lockdown, è stato concluso nel 2020, anche se la fruizione delle risorse diventa pienamente esperibile solo ora, grazie al superamento di una serie di limitazioni imposte dalle norme anti Covid-19.
Parte essenziale del progetto è stata infatti la realizzazione di una serie di mappe a rilievo, che nell’ampio formato A3 permettono una rappresentazione ricca di dettagli di immagini e oggetti attualmente collocati in vetrina nelle sale espositive o comunque non adatti ad un approccio tattile per questioni di conservazione.

In particolare, con l’ausilio di questi supporti è possibile esplorare alcuni dei pezzi più iconici e curiosi presenti nella collezione degli strumenti musicali, come per esempio seguire la linea curva del serpentone, strumento a fiato composto da un “tubo” forato dalla forma serpentina, apprezzare l’inusuale tromba marina e le sue decorazioni poste in primo piano e scoprire l’armonia di flauti del geniale inventore e collezionista Manfredo Settala, un esemplare unico al mondo composto da cinque flauti dolci. La rappresentazione a rilievo del corno naturale a ritorte, che contiene anche un ingrandimento di alcuni suoi elementi, rende possibile capirne il funzionamento, mentre nel caso della buccina, pittoresco trombone a forma di drago, si mette in risalto appunto l’elaborata campana.

Tutte le mappe tattili sono accompagnate da testi in braille che guidano l’esplorazione e informano sulla storia e le peculiarità dell’oggetto rappresentato, come nel caso del più noto liuto corredato da un approfondito excursus storico che rimanda agli strumenti da lui derivati, come l’arciliuto e la tiorba in forma di Khitàra.
I testi permettono inoltre di affrontare argomenti storico-teorici a cui la collezione del museo si ricollega: è il caso della riproduzione della sezione del Teatro Comunale di Bologna, che viene affiancata da una sua mappa e da una mappa di un anfiteatro a scaloni, ponendole a confronto e offrendo informazioni importanti e preziose sui luoghi di rappresentazione della musica. Così come, in una sorta di area tematica dedicata alla notazione musicale – con mappe dedicate al pentagramma, al tabulato e ai neumi (nella notazione musicale medievale, segni grafici che indicano una o più note da eseguire sulla stessa sillaba, o un certo modo di eseguire la melodia) – i testi ripercorrono i principali momenti della storia della scrittura della musica dal Medioevo all’Ottocento.

file in formato mp3, che dei testi in braille sono una versione in formato audio, vanno ad arricchire il patrimonio informativo già disponibile online, così da venire incontro a chiunque preferisca l’ascolto registrato alla lettura personale. I file sono inseriti nel percorso dedicato al Museo della Musica dell’app MuseOn, disponibile in versione iOS e Android. Per scaricarla e conoscere i percorsi ad oggi disponibili: https://museon.it/bolognamusei.
Sia i testi in braille che le mappe a rilievo sono disponibili a richiesta presso la biglietteria dello stesso museo, dove gli operatori forniscono il necessario supporto informativo sul loro utilizzo.

Il Museo della Musica, La Girobussola APS e il Lions Club Bologna San Petronio esprimono la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, nella consapevolezza che si tratti di un ulteriore passo avanti nella direzione di rendere Bologna e le sue eccellenze sempre più accessibili ai cittadini residenti e non solo. Questo progetto rappresenta infatti un tassello importante anche per l’accoglienza turistica della città, per un turismo culturale responsabile e fruibile liberamente da parte di tutti.


Informazioni
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica
Facebook: Museo internazionale e biblioteca della musica
YouTube: MuseoMusicaBologna

Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

La Girobussola APS
lagirobussola.com
Facebook: LaGirobussola

Ufficio Stampa / Press Office Istituzione Bologna Musei
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram @bolognamusei