Ferrara: Al via la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese

Al via la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese

Torna dal 10 al 12 maggio la manifestazione punto di riferimento a livello mondiale dei beni culturali e ambientali

Tra i temi affrontati: la digitalizzazione dei beni culturali, la sicurezza sismica degli edifici storici e il ruolo strategico del patrimonio culturale nella transizione ecologica

Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese è organizzato da Ferrara Expo – Società del gruppo Bologna Fiere; in collaborazione con Assorestauro e Restoration Week; con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e la Camera di Commercio di Ferrara; con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane

Torna Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese dal 10 al 12 maggio 2023 a Ferrara Expo: prima e unica in Italia, la manifestazione, quest’anno alla 28esima edizione, è il punto di riferimento a livello mondiale nell’ambito dei beni culturali e luogo d’incontro di aziende, istituzioni e mondo della ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile.

Il quartiere fieristico della città estense è pronto ad ospitare tre intense giornate di manifestazione che vedono confermata la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE grazie alla quale saranno presenti, durante le tre giornate di manifestazione, oltre 50 delegati provenienti da 8 PaesiARABIA SAUDITA, GIORDANIA, IRAN, IRAQ, ISRAELE, KOSOVO, LIBANO, TURCHIA

Stand espositivi, tecnologie all’avanguardia, imprese d’eccellenza, esempi virtuosi, business meetings, mostre, premi, incontri B2B con operatori italiani e stranieri, momenti convegnistici e molto altro: la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese si preannuncia un appuntamento da non perdere sia per gli addetti ai lavori che per un pubblico più ampio di appassionati e curiosi.

Numerose saranno le presenze istituzionali di prestigio come quella di Assorestauro – associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano – partner storico del Salone, che parteciperà con le proprie aziende associate tra le quali produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e i fornitori di servizi e imprese specializzate.

Per la prima volta al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara parteciperà il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che approfondirà attraverso un convegno l’importanza della valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale per lo sviluppo sostenibile. Presente anche l’ente di formazione Formedil che l’11 maggio si collegherà in diretta con l’area del restauro dei palchi storici del Palio di Siena.

Il MiC – Ministero della Cultura sarà come sempre presente in manifestazione con un’importante area istituzionale che, oltre ad ospitare 40 tra Istituti, Direzioni Generali, Segretariati, Musei e Soprintendenze ospiterà una serie di Laboratori Didattici che vedranno il coinvolgimento di numerosi studenti liceali e universitari, il nostro futuro prossimo.

Anche la convegnistica sarà di tutto rispetto, ospitata in una sala appositamente realizzata che vedrà interessanti seminari svolgersi a ciclo continuo durante le tre giornate di manifestazione.

Tanti inoltre saranno i temi approfonditi grazie al ricco programma convegnistico: dalla digitalizzazione dei beni culturali alla sicurezza sismica degli edifici storici fino ad arrivare alla transizione ecologica e al ruolo strategico del patrimonio culturale. Appuntamento quindi a Ferrara Expo per conoscere le ultime novità del settore con particolare riguardo all’innovazione dei materiali, ai software e alle nuove tecnologie, all’impiantistica, allo sviluppo sostenibile ed ecologico, al restauro architettonico e archeologico. Al Salone saranno inoltre presentati alcuni importanti progetti virtuosi di restauro come quello del Palazzo dei Diamanti di Ferrara o delle opere artistiche del Perugino del Nobile Collegio del Cambio.

Durante la conferenza stampa Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura, Musei, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese, Unesco del Comune di Ferrara afferma: “Qual è la meraviglia del nostro patrimonio culturale? Sono i nostri musei, i nostri siti archeologici, tutto ciò che intendiamo con il termine di beni culturali. Questa è una meraviglia che abbiamo ereditato. Dobbiamo continuare a lavorare per dare più vita al patrimonio storico-artistico e grazie al Salone Internazionale del Restauro tutto ciò è possibile“. 

Andrea Moretti, Presidente Ferrara Expo aggiunge: “Il restauro italiano è un’eccellenza assoluta al mondo e affonda le sue radici nell’artigianalità. Tutto ció viene presentato a Ferrara Expo al Salone Internazionale di Ferrara. Una manifestazione di riferimento per il settore, di alto profilo culturale e scientifico. Grande spazio sarà dato alla formazione, unico grande strumento per crescere come comparto. Nel mondo chi vuole fare Restauro guarda all’Italia“. 

Claudio Pasqualucci, Direttore ICE Beirut for Cyprus, Lebanon, Syria dichiara: “Porteremo al Salone le esperienze del Libano e degli altri paesi che lavorano in sinergia e collaborazione con il nostro expertise. Il settore del restauro sta vivendo una fase di fortissima ripresa“.

Conclude Andrea Grilletto, Direttore Associazione Assorestauro: “Il modello italiano di valorizzazione dei beni culturali è un esempio virtuoso che tutti i paesi del mondo stanno guardando per aumentare la capacità economica del turismo culturale. Assorestauro e il Salone sono protagonisti di questo valore diffuso a livello internazionale. Il Salone di Ferrara è il momento dell’anno in cui si delineano le linee future del settore“. 

L’Advisory Board e il Comitato Tecnico-Scientifico

Grande novità di questa edizione è la costituzione di un prestigioso Advisory Board: un Tavolo Tecnico Operativo composto da realtà e professionisti che sono massima espressione delle attività di tutela, recupero e conservazione dei Beni culturali e ambientali, allo scopo di favorire la condivisione delle opportunità e le interlocuzioni fra tutti gli stakeholders che compongono la filiera. Grazie al loro fattivo supporto la manifestazione sarà luogo di nuovi approfondimenti e potrà contare sulla massima diffusione presso tutte le realtà partecipanti al Tavolo. Una sinergia trasversale e costruttiva, generatrice di contenuti e volano della comunicazione che porterà al Salone grandi novità e interessanti collaborazioni. L’elenco completo dei componenti dell’Advisory Board è disponibile sul sito della manifestazione al link https://www.salonedelrestauro.com/advisory-board/

Si riconferma inoltre il lavoro dell’autorevole Comitato Tecnico-Scientifico del Salone Internazionale del Restauro il quale riunisce un team di esperti del settore che indirizzano le attività presenti e future della manifestazione e promuovono l’innovazione nel mondo del restauro artistico e architettonico Made in Italy.

Il lavoro del Comitato parte dalla consapevolezza del primato che il Restauro Made in Italy ha nel mondo grazie alla capacità di unire consapevolezza metodologica, sensibilità interpretativa e innovazione operativa. Queste le parole del Presidente Prof. Arch. Alessandro Ippoliti.

L’elenco completo dei componenti del Comitato è disponibile al link www.salonedelrestauro.com/comitato-tecnico-scientifico/

Il programma convegnistico: alcune anticipazioni

Anche per l’edizione 2023 il Salone Internazionale del Restauro presenta un ricco palinsesto convegnistico, dove i contenuti sono espressione delle tematiche e delle tecnologie che costituiscono la vera avanguardia del settore. Saranno approfonditi infatti temi di estrema attualità attraverso la partecipazione di importanti istituzioni e imprese, punti di riferimento del settore: in programma mercoledì 10 maggio 2023 è il convegno organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico congiunto di Assorestauro e del Salone sul tema “Restauro e Archeologia“. Il seminario intende presentare le diverse modalità degli interventi di prevenzione, dallo scavo alle operazioni di manutenzione e restauro dei complessi archeologici. Il tema sarà sviluppato attraverso la presentazione di alcuni casi esemplificativi, che focalizzano diversi aspetti quali ad esempio la prevenzione da rischi idro-geologici, la messa in sicurezza di aree a rischio, la mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico, la conservazione preventiva dal cantiere di scavo a quello di restauro.

Il patrimonio culturale come risorsa strategica per la transizione ecologica” è il titolo del convegno presentato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) del 12 maggio 2023. La transizione ecologica, resa urgente dal cambiamento climatico, è tra le priorità del PNRR ed il settore della cultura può rappresentare un elemento fondamentale nel raggiungimento di questo importante obiettivo. Il principio dello sviluppo sostenibile è la chiave di lettura per affrontare il rapporto tra la tutela-valorizzazione del patrimonio culturale e gli interessi pubblici.

Confermata la presenza della Regione Emilia-Romagna che al Salone Internazionale del Restauro porterà due importanti convegni in programma l’11 maggio 2023: “La ricostruzione dei beni culturali” organizzato dall’Agenzia per la Ricostruzione Sisma 2012 della Regione Emilia-Romagna; “La strategia regionale per il patrimonio culturale” dedicato alla valorizzazione e conservazione dei paesaggi culturali del territorio regionale.

Ad arricchire il programma convegnistico saranno inoltre le best practice relative ai progetti afferenti alle opere artistiche del Perugino del Nobile Collegio del Cambio nell’anno delle celebrazioni del cinquecentenario approfondite nel convegno “Digitalizzazione 3D e indagini diagnostiche: il Nobile Collegio del Cambio di Perugia” in programma l’11 maggio 2023, organizzato da Archimede Arte.

Tre infine sono i convegni organizzati grazie alle idee e riflessioni emerse durante le riunioni del nuovo Advisory Board del Salone:

  • Mercoledì 10 maggio il convegno dal titolo “Le Indagini di Conoscenza ed il nuovo Codice Appalti – dalla definizione del piano delle indagini alla esplicitazione del quadro economico per indagini, ricerche, prove e controlli: come cambia la disciplina a seguito del dlgs 36/2023” organizzazo dall’Associazione Codis in collaborazione con ISI Ingegneria Sismica Italiana, IBIMI buildingSMART Italy e Assorestauro,
  • Giovedì 11 maggio mattina “InFormazione&Restauro” organizzato da IGIIC, dove si affronterà la tematica della formazione nell’ambito del restauro.
  • Giovedì 11 maggio 2023 nel pomeriggio “La sicurezza sismica del patrimonio edilizio storico italiano dalla conoscenza alla digitalizzazione” organizzato da ISI Ingegneria Sismica Italiana in collaborazione con Associazione Codis e IBIMI buildingSMART Italy. In questa occasione saranno approfonditi alcuni dei capitoli di spesa previsti dal PNRR, dal recupero del patrimonio all’adeguamento degli edifici con funzione pubblica. Particolare attenzione sarà, infatti, posta all’edilizia storica, con le sue necessità di tutela da un lato e gli alti livelli di rischio e la elevata vulnerabilità dall’altro.

La partecipazione alle sessioni convegnistiche è gratuita previa pre-registrazione sul sito www.salonedelrestauro.com


INFORMAZIONI UTILI:
 
EVENTO: Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese – XXVIII Edizione
DATE: Dal 10 al 12 maggio 2023
DOVE: Ferrara Expo, Via della Fiera 11, Ferrara
ORARI: 10-11 maggio 2023 dalle 9.30 alle 18.30; 12 maggio 2023 dalle 9.30 alle 15.00
 
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com
 
CONTATTI
tel. +39 0532 900713
segreteria@ferraraexpo.com
 
Sito: https://www.salonedelrestauro.com
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Instagram: https://www.instagram.com/salonedelrestauro/
Youtube: https://www.youtube.com/user/FieraRestauro

Genova, Palazzo Ducale: mostra “Cinque minuti con Van Gogh. A tu per tu con un Capolavoro”

Vincent Van Gogh, Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889
Olio su tela, cm 72×91,3 – © Kröller – Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Dopo il grande successo di “Cinque minuti con Monet” a Palazzo Ducale di Genova torna il format che consente
di stare a tu per tu con i grandi capolavori della storia dell’arte.
Questa volta con l’artista più amato al mondo, Van Gogh.

La mostra aprirà al pubblico venerdì 12 maggio a partire dalle ore 15.00.

Nel 2020, in pieno Covid, Palazzo Ducale di Genova e Arthemisia hanno lanciato un nuovo format: la fruizione “a tu per tu” con i grandi capolavori dell’arte.
La prima volta è toccato a Monet, padre dell’Impressionismo. Migliaia di visitatori hanno potuto godere della bellezza delle Ninfee come non succede mai nei musei o nelle mostre: da soli, in un rapporto intimo e intenso con l’opera d’arte.
Il format, di grande successo, ha ricevuto un importante riconoscimento, il premio Cultura+Impresa 2020-2021.

Questa volta tocca all’artista più amato al mondo, Vincent Van Gogh, di cui sarà esposta una delle sue opere iconiche, Paesaggio con covoni e una nascente realizzato a Saint-Rémy-de-Provence nel luglio 1889.

Nel periodo di maggiore instabilità mentale, Van Gogh realizza quest’opera durante il suo ricovero volontario presso il manicomio di Saint-Paul-de-Mausole e riproduce il panorama che scorgeva dalla finestra della sua cella: un campo di grano, dipinto ad ogni cambio di stagione, a diverse ore del giorno, che diventerà presto il soggetto dominante delle opere di questo periodo e quasi un’ossessione per lui.

Dal prossimo 12 maggio e fino al 10 settembre 2023, questo capolavoro sarà esposto a Palazzo Ducale nella Cappella del Doge, per essere ammirato in solitudine (o in coppia, o in famiglia, ma comunque in modo intimo ed esclusivo).
L’esposizione, a cura di Costantino D’Orazio, è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la CulturaComune di GenovaRegione Liguria eArthemisia, in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo.
La mostra vede come sponsor tecnico Acuson.


Informazioni e prenotazioni
T. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#CinqueMinutiConVanGogh

Biglietti
Intero
 € 8,00
Ridotto
 € 7,00

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Chiasso (Svizzera), m.a.x. museo: ORIO GALLI. Grafica e grafismi

Orio Galli, Senza titolo, 1999, Ecoline, 100 x 70 cm Collezione m.a.x. museo, Chiasso Fotografia di Carlo Pedroli

CHIASSO (SVIZZERA) | m.a.x. museo

DAL 30 APRILE ALL’8 OTTOBRE 2023

ORIO GALLI
GRAFICA E GRAFISMI

L’esposizione ripercorre oltre metà secolo di carriera del designer, grafico, pittore, illustratore, calligrafo e disegnatore satirico svizzero, attraverso più di 300 pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti, cartoline, pubblicazioni varie e libri d’artista.

Fino all’8 ottobre 2023, il m.a.x. museo a Chiasso (Svizzera) presenta la prima antologica di Orio Galli (1941), designer, grafico, pittore, illustratore, calligrafo e disegnatore satirico svizzero.
L’esposizione, curata da Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini, nuovo appuntamento del filone dedicato alla graphic design, ripercorre oltre cinquant’anni di carriera di Orio Galli, autore che ha saputo usare un registro linguistico personale volto a una ricerca estetica non disgiunta da un impegno etico, attraverso più di 300 pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti, cartoline, pubblicazioni varie e libri d’artista.

La cifra grafica di Galli risiede nella continua dialettica fra segno libero e segno strutturato, fra informalità e geometria, tra improvvisazione e disciplina. La passione per la calligrafia e la gestualità porta Orio Galli a dare ai suoi lavori grafici una impronta spesso pittorica, con forte sensibilità cromatica. Nicoletta Ossanna Cavadini, infatti, afferma che “la grafica di Orio Galli si articola, da un lato su modalità care alla “scuola svizzera” in cui sono leggibili le griglie modulari, la grammatica della Concrete Kunst, l’uso della diagonale anche per il lettering, aspetti capaci di creare effetti dinamici di forte impatto percettivo; dall’altro su un’impostazione a composizione visiva libera, basata sul gesto creativo con forme di scrittura espressiva; altra e ultima pista indagata da Galli è la giustapposizione fra la emozionale immagine fotografica e lo slogan tipografico”.

Il percorso espositivo, organizzato secondo un criterio tematico-cronologico, analizza il processo ideativo dal quale sono scaturiti i progetti che hanno caratterizzato il suo lungo iter creativo, dai manifesti – celebre è quello Ticino: terra d’artisti del 1984 -, corporate identity, logo, come quello realizzato negli anni settanta per l’Ente ticinese per il turismo, stemmi per i Comuni del Cantone Ticino oltre che stampati ufficiali per la Confederazione elvetica, francobolli, dépliant e brochure. Galli vince più volte il concorso de “I più bei libri svizzeri” e molte delle copertine dei suoi libri ottengono menzioni.

Orio Galli, nato a Milano nel 1941 dal ticinese Sergio Galli e dalla milanese Adele Redaelli, i quali nel 1943 rientrano in Svizzera, frequenta la scuola dapprima a Lugano, in seguito l’apprendistato di grafico vetrinista e poi a Zurigo la Kunstgewerbeschule (Scuola di Arti Applicate) dove ha modo di conoscere all’inizio degli anni sessanta Oliviero Toscani, Antonio Tabet e Flavio Rimoldi, che studiavano alla scuola di grafica nella stessa città. Dopo varie frequentazioni milanesi e alcuni corso all’Accademia di Belle arti di Milano, nel 1963 Orio Galli consegue il certificato federale di grafico a Bienne, ed è il primo in Ticino a ottenere l’attestato cantonale di grafico emesso nella nuova formula istituzionale. Sul finire degli anni sessanta, è vicino all’ambiente milanese dei grafici svizzeri e a quello di Monte Olimpino a Como, diretto da Bruno Munari. Entra quindi in contatto con Max Huber, Heinz Waibl.

Orio Galli inizia la libera professione di grafico nel 1968 aprendo il suo studio a Caslano, nei pressi di Lugano. Tra i suoi primi lavori, si ricorda quello per l’Hotel Olivella au Lac a Morcote che gli fa conquistare importanti committenze, come quelle dell’Ente Turistico Ticinese e dell’Ente turistico Locarno e Valli, ai quali propone un’immagine grafica innovativa, completata dalla realizzazione del logo Ticino, e poi quello della città di Locarno, unito allo slogan: “Locarno… naturalmente”. Cura importanti realizzazioni grafiche anche su incarico della RTSI (Radio Televisione della Svizzera italiana), l’OCST (Organizzazione cristiano-sociale ticinese) e l’UNST (Ufficio nazionale svizzero del turismo).

La sua lunga carriera lo porta a diventare uno dei più rinomati grafici a livello svizzero. Oltre ai loghi, realizza brochures, dépliant e studi di lettering e layout per “Malcantone”, “Monte Generoso” e il più celebre “Il Mendrisiotto, una regione viva”.

Molti sono gli elaborati grafici svolti per la Confederazione, dalla grafica per i censimenti dell’Ufficio federale di statistica al logo e le proposte di attualizzazione dello stesso per l’Ufficio federale della comunicazione, passando per i prospetti di votazione e i manifesti per il 700esimo.

Inoltre, Orio Galli ha eseguito vari studi sulla croce svizzera, reinterpretandola sia dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista geometrico.

All’attività di grafico, Orio Galli affianca per alcuni anni quella di docente alla CSIA.

Orio Galli, Senza titolo, 1999, Ecoline, 100 x 70 cm Collezione m.a.x. museo, Chiasso Fotografia di Carlo Pedroli

In occasione dell’antologica, Orio Galli ha donato il suo corposo archivio grafico al m.a.x. museo: le opere sono quindi entrate a far parte della collezione d’arte del Centro Culturale Chiasso. L’archivio delle vignette satiriche è stato invece donato all’Archivio Cantonale Prezzolini della biblioteca Cantonale di Lugano.

Accompagna la mostra un catalogo bilingue Fidia Edizioni d’arte, Lugano.

La rassegna gode del patrocinio morale di Ticino Turismo e del contributo del progetto Cultura in Movimento.

La mostra inoltre è realizzata in sinergia con la Biblioteca cantonale di Lugano, la quale presenta una selezione di opere presso la sua sede (Miscellanea e vignette satiriche, 29 aprile –30 giugno 2023; – I «Galligrammi d’Orio» e la grafica libraria, 3 luglio – 2 settembre 2023).

L’esposizione è resa possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, del progetto Cultura in Movimento, e il contributo dell’associazione amici del m.a.x. museo (aamm).


ORIO GALLI. GRAFICA E GRAFISMI
Chiasso (Svizzera), m.a.x. museo (Via Dante Alighieri 6),
30 aprile – 8 ottobre 2023
a cura di Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini
 
Orari
martedì – domenica, ore 10.00 – 12.00 e 14.00 – 18.00
 
Indirizzo e informazioni:
Via Dante Alighieri n.6
CH-6830 CHIASSO
Tel. 0041 58 122.42.52
info@maxmuseo.ch
www.centroculturalechiasso.ch
 
 
Ingresso
Intero: CHF/Euro 10.-
Ridotto: CHF/Euro 7.- (AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)
Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF/Euro 5.-
Metà prezzo: Chiasso Card
Gratuito: Carta Raiffeisen, bambini fino a 7 anni, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo, giornalisti, ICOM, Passaporto Musei Svizzeri, Visarte
Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
 
Ufficio stampa Svizzera
Laila Meroni Petrantoni
m.a.x. museo
T. +41 58 122 42 52
M. +41 76 563 34 77
ufficio.stampa@maxmuseo.ch
www.centroculturalechiasso.ch
 
Ufficio stampa Italia
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 700
anna.defrancesco@clp1968.it; www.clp1968.it

A L’Arca di Teramo arriva eXtralap, laboratorio arti performative – Laboratori Performance Talk

A L’Arca di Teramo arriva eXtralap
un laboratorio urbano di arti performative

Laboratori – Performance – Talk – Proiezioni

A cura di Roberta Melasecca

Apertura e presentazione 10 maggio 2023 ore 17.30

L’Arca – Laboratorio delle arti contemporanee
Largo San Matteo – Teramo

10 maggio – 18 giugno 2023

Il 10 maggio 2023 prende il via, presso gli spazi de l’Arca – Laboratorio delle arti contemporanee di Teramo, la prima edizione di eXtralap – laboratorio arti performative, un laboratorio dedicato alla ricerca artistica nel campo delle arti performative, a cura di Roberta Melasecca, all’interno di eXtramuros, un progetto promosso dall’Associazione culturale blowart, coordinato dal consigliere comunale delegato dall’Amministrazione Comunale, Luca Pilotti, con il contributo dello stesso Comune e il patrocinio di Cittadellarte Fondazione Pistoletto. 

eXtralap è un laboratorio urbano intensivo, aperto a tutta la cittadinanza, che riflette e incarna l’idea di una città aperta, osmotica, circolare, che vuole connettersi al panorama artistico nazionale e ai centri di produzione artistica regionali e incentivare così la nascita una comunità unita, attiva, dialogante, attenta alle visioni, che aiuta, che supporta, che crea, che illumina, che consola, che immagina, che impara dai processi virtuosi, che accoglie proposte e dinamiche inedite. Infatti, tutti i laboratori vogliono indagare quali sono i processi dell’andare e tornare nella propria terra e nella propria città con la consapevolezza di voler essere costruttori in prima persona di un sistema fluido che non comprende barriere e frontiere ma ci fa diventare contemporaneamente cittadini della nostra città e cittadini del mondo.

Dal 10 maggio al 18 giugno, pertanto, gli spazi del polo museale teramano saranno animati da ben 13 laboratori: il ricco e intenso programma prevede anche 5 talk con la proiezione in esclusiva del film “Franko B Because of love”, a cura di Palazzo Lucarini Contemporary – che quest’anno festeggia i trenta anni di attività culturale – e dedicato alla vita di Franko B, una delle figure cardine del mondo dell’arte performativa contemporanea, e del documentario “La traversata delle Alpi” di Renato Petrucci, a cura di CORPO.doc | performance e arti visive promosso dal Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara – la cui edizione 2023 inaugura il prossimo 19 maggio – che documenta l’intervento installativo dell’artista Fabio De Sanctis a Penne il 23 marzo 1975. Il 15 e 16 giugno, invece, due giornate dedicate ai progetti-laboratori dei vincitori della Call eXtralap, dedicata a Under 35. 

Saranno, dunque, tutte le opere risultanti dai laboratori a costruire il vero e proprio allestimento dello spazio museale: un lavoro corale che prenderà vita di giorno in giorno e che sarà visibile nella sua completezza solo il 18 giugno 2023, giornata non della fine di un progetto ma di inaugurazione di tutte le opere prodotte. 

Sempre il 18 giugno è previsto anche un incontro con tutti gli artisti teramani che hanno fatto la storia culturale della città, dagli anni ’70 agli anni ’90. 

I laboratori inizieranno nel mese di maggio con un approfondimento del nostro mondo dei sogni, che trae ispirazione dalle tecniche del Social Dreaming e Sand Play, con il laboratorio Corpi sognanti di Mandra Cerrone coadiuvata dallo psicoanalista Marco Alessandrini, per passare poi a tematiche connesse all’ambiente e al nostro rapporto con l’ecosistema nel laboratorio Peradam di Nora Lux e in Da codirosso a pettirosso di Monica Pirone. Il mese di giugno verrà inaugurato con l’azione performativa New Humans di Lucrezia Testa Iannilli, tra il museo e i portici di Corso S. Giorgio; a seguire il laboratorio di fotografia Mobile – Immobile di Silvia Stucky e quello di disegno Camminare dentro di Eva Gerd. Dal laboratorio di Paolo Angelosanto, si procede con Tutto scorre di Francesca Lolli, incentrato sul tema dell’acqua, e con Langelo di Alessandra Cristiani, performance e laboratorio di fotografia. Anche il laboratorio di Francesca Romana PinzariTransito sacro, si svolgerà in parte all’interno de L’Arca e, nella sua azione finale, apparirà come una processione laica con partenza da Corso de Michetti; seguiranno il laboratorio Realtà istantanee di Barbara Lalle Marco Marassi, incentrato sul confine del contatto relazionale, e Non partenza, volo di Giovanna Lacedra, una narrazione sincera ed emozionale, attraverso la scrittura di lettere sul sogno, sulla meta, sull’ambizione che ha generato la partenza dalla propria città. I laboratori termineranno con l’azione performativa-partecipativa Il Mare di Teramo degli artisti innocenti lungo Corso S. Giorgio e Piazza Martiri. 

ArtistəPaolo Angelosanto, Artisti Innocenti, Mandra Cerrone, Alessandra Cristiani, Eva Gerd, Giovanna Lacedra, Barbara Lalle e Marco Marassi, Francesca Lolli, Nora Lux, Francesca Romana Pinzari, Monica Pirone, Silvia Stucky, Lucrezia Testa Iannilli. 

Centri di produzione artistica: Accademia di Belle Arti de L’AquilaCORPO.doc | performance e arti visive promosso dal Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara, Palazzo Lucarini Contemporary – Trevi (PG); MuseoLaboratorio Ex Manifattura Tabacchi – Città Sant’Angelo (PE); Spazio Matta – Pescara (PE).


PROGRAMMA

10 maggio ore 17.30: APERTURA AL PUBBLICO – Presentazione Laboratori
14 maggio ore 17.00: CORPO.doc | performance e arti visive promosso dal Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art (CAPPA) di Pescara. Talk con Ivan D’Alberto, Linda Musa. Presentazione nuova edizione di CORPO.doc | performance e arti visive dal 19 maggio al 20 giugno 2023. Proiezione “La traversata delle Alpi” di Renato Petrucci
17 maggio: MONICA PIRONE “Da codirosso a pettirosso” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
18 maggio ore 17.30: MUSEOLABORATORIO Talk con Enzo De Leonibus
18-19 maggio: NORA LUX “Peradam” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
20 maggio ore 17.00: ACCADEMIA BELLE ARTI L’AQUILA Talk con Elena Bellantoni, Silvano Manganaro
21 maggio: MANDRA CERRONE “Corpi sognanti” con Marco Alessandrini Laboratorio ore 10-13 / 16-19
31 maggio ore 17.00: SPAZIO MATTA Talk con Marcella Russo, Annamaria Talone
1 giugno: LUCREZIA TESTA IANNILLI “New Humans”Azione performativa ore 16 L’Arca; dalle ore 14 Portici Piazza Martiri
2-3 giugno: SILVIA STUCKY “Mobile – Immobile” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
2-3 giugno: EVA GERD “Camminare dentro” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
3 giugno ore 16.00: PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY Talk con Maurizio Coccia. Proiezione film “Franko B Because of love”
3-4 giugno: PAOLO ANGELOSANTO “Work in progress” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
6-7-8 giugno: FRANCESCA LOLLI “Tutto scorre” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
8-9 giugno: ALESSANDRA CRISTIANI “Langelo” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
9-10 giugno: FRANCESCA ROMANA PINZARI “Transito sacro”. Laboratorio venerdì ore 10-13 / 16-19. sabato ore 10-13 L’Arca; ore17 da Corso De Michetti
10-11 giugno: BARBARA LALLE / MARCO MARASSI “Realtà istantanee” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
15-16 giugno: VINCITORI CALL EXTRALAP Laboratorio ore 10-13 / 16-19
17 giugno: GIOVANNA LACEDRA “Non partenza, volo” Laboratorio ore 10-13 / 16-19
17 giugno : ARTISTI INNOCENTI “Il Mare di Teramo” Azione performativa dalle ore 17 Piazza Martiri
18 giugno ore 16.00: INCONTRO “Io mi ricordo” Narrazioni della vita culturale anni ’70 – ’90
18 giugno ore 18.00: Vernissage


INFO
 
eXtralap
laboratorio arti performative
I edizione
a cura di Roberta Melasecca
all’interno di eXtramuros
Comitato scientifico: Roberta Melasecca, Michela Becchis, Simona Isacchini
 
eXtramuros
Con il patrocinio di: Comune di Teramo
In compartecipazione con: Comune di Teramo
Con il patrocinio di: Cittadellarte Fondazione Pistoletto ONLUS
Promosso da: Associazione blowart
Coordinamento: Luca Pilotti – Consigliere comunale delegato dall’Amministrazione Comunale
Direzione artistica e organizzativa: Roberta Melasecca, Pina Manente
Thanks to: Supermercato Re Mercato – Bisenti; Savini Costruzioni; Mediterranea Surgelati

Contatti e Comunicazione
Roberta Melasecca
extramurosteramo@gmail.com
roberta.melasecca@gmail.com
tel. 3494945612
www.melaseccapressoffice.it
Facebook: www.facebook.com/extramurosteramo
Web: https://extramurosproject.wordpress.com

Brescia, Vigneto Pusterla: EXPECT MORE, l’opera luminosa di Massimo Uberti

Massimo Uberti, EXPECT MORE, ph M. De Luca

BRESCIA
AL VIGNETO PUSTERLA

EXPECT MORE

L’OPERA LUMINOSA
SITE-SPECIFIC

DI MASSIMO UBERTI

Il Vigneto Pusterla di Brescia ospita, fino a settembre 2023, EXPECT MORE, l’opera luminosa di Massimo Uberti, che l’artista bresciano ha appositamente pensato per il più esteso vigneto urbano d’Europa.
EXPECT MORE di Massimo Uberti, a cura di Ilaria Bignotti in collaborazione con Camilla Remondina, è stato commissionato da Cherubini S.p.A. e accolto dall’azienda vinicola Monte Rossa, nell’àmbito del progetto La Via delle Sorelle, l’itinerario di circa 130 chilometri che unisce Bergamo a Brescia, lungo il territorio naturalistico delle due province, promosso dai Comuni e dalle Province delle due città, ideato e coordinato dall’associazione Slow Ride Italy e realizzato nel contesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’installazione site-specific di Massimo Uberti, realizzata in ferro e green neon, innovativa soluzione di illuminazione sostenibile applicata nell’installazione artistica, racconta la promessa di una continua evoluzione per dare sempre di più e trasmettere un messaggio di apertura verso aspettative più ampie nei confronti di se stessi e del territorio.

L’arte è luce che guida lo spettatore lungo un percorso di crescita e incontro, di ricerca e di progresso. EXPECT MORE è l’invito ad andare oltre l’immediato e ad aprirsi alla scoperta, promessa di maggiori aspettative verso la realtà e sé stessi.

L’installazione nasce dall’incontro e condivisione tra la filosofia aziendale di Cherubini S.p.A. e la volontà dell’artista di dare forma ad un messaggio che considera così importante: “aspettarsi di più e migliorare, migliorarsi, sempre”.

“Dopo Light is Life – Festa delle luci A2A, il Colle Cidneo torna ad illuminarsi grazie alla Capitale Italiana della Cultura. Questa volta siamo su uno dei suoi versanti, magnificamente immersi nel Vigneto Pusterla, un piccolo gioiello incastonato sotto il nostro Castello. Una location suggestiva che fa da splendida cornice alla prima delle opere artistiche che illuminano e arricchiscono La Via delle Sorelle, il cammino che unisce Brescia e Bergamo inaugurato pochi giorni fa” commenta la vicesindaco Laura Castelletti. “Sono particolarmente affezionata a La Via delle Sorelle, e scoprire oggi insieme la prima opera artistica che la arricchisce è per me emozionante, rende tutto questo ancora più reale e concreto. L’opera EXPECT MORE di Massimo Uberti è poi legata alla luce e, ancora una volta, chiude perfettamente il cerchio intorno alla Città illuminata che tanto abbiamo voluto come slogan per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. Sono certa che in tanti – conclude – saliranno fino a qui per scoprire questo angolo di meraviglia e, perché no, partire alla scoperta de La Via delle Sorelle”.

Ilaria Bignotti, curatrice del progetto e membro di Slow Ride Italy, racconta: “L’installazione di Uberti è la perfetta icona della Capitale Italiana della Cultura 2023, il cui claim è: La Città Illuminata. EXPECT MORE, infatti, ci illumina la strada da seguire. Il messaggio che vuole dare a chi ha appena intrapreso La Via delle Sorelle a Brescia è Aspettati di più da questo nuovo viaggio, non il solo camminare ma vivere un’esperienza a 360° nel territorio, e per chi è giunto al termine, arrivando da Bergamo, è un invito a non fermarsi e continuare il proprio percorso di scoperta e riscoperta. L’opera parla persino del luogo in cui è collocata, Aspettatevi di più dalle uve che vedrete crescere in questi mesi sotto la sua luce”.

Luciana Cherubini, marketing manager di Cherubini Group, afferma: “La capacità di essere in costante movimento e di andare oltre, è ciò che sin dalle origini muove la nostra evoluzione e abbiamo trovato la formula che meglio esprime l’energia positiva di questo tendere verso “qualcosa in più”. EXPECT MORE è il claim che abbiamo creato per condividere la filosofia di Cherubini Group, il modo di fare e di pensare che contraddistingue il passato, il presente ed il futuro della nostra realtà. È da un lato l’invito a mantenere un’alta aspettativa nei nostri confronti, dall’altro la promessa da parte nostra del massimo impegno ad offrire più di ciò che ci si aspetta. EXPECT MORE è un’affermazione concisa e sintetica, ma in grado di ispirare ampi scenari: da qui nasce la collaborazione con Massimo Uberti, che ha saputo elevare il messaggio ad un ulteriore livello, aprendolo al dialogo con il pubblico di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.

“È con entusiasmo che il Vigneto Pusterla accoglie EXPECT MORE, opera che impreziosirà e illuminerà non solo il cammino dei bresciani, ma di tutti coloro che – arrivando al cospetto del Cidneo – si lasceranno stupire da questo scorcio di natura divenuto con orgoglio galleria d’arte a cielo aperto. EXPECT MORE esprime ottimismo, voglia di innovare e di guardare al futuro con impegno, fiducia e consapevolezza, gli stessi valori che Monte Rossa ogni giorno diffonde con la sua filosofia ed esprime attraverso il proprio vino”, così commenta Emanuele Rabotti, patron di Monte Rossa e proprietario del vigneto Pusterla.

Massimo Uberti – Note biografiche

Massimo Uberti (Brescia, 1966) esordisce agli inizi degli anni ’90 dopo l’esperienza come membro del gruppo d’artisti dello spazio Lazzaro Palazzi di Milano.

Spazio, luce e superficie sono gli elementi che da sempre mette al centro della sua ricerca per plasmare opere che si inseriscano nel territorio e creare luoghi paralleli, irreali che ridisegnano temporaneamente il Paesaggio. Un luogo illusorio e ricco di suggestioni che si confronta con il reale, forma un tempo presente in cui ci si ferma per riflettere e per pensare o più semplicemente per sognare, uno spazio “per abitanti poetici”.

Negli ultimi anni è stato partecipe di molte esposizioni in Italia e all’estero: ESSERE SPAZIO (2020), nell’oasi del WWF al Lago di Burano; PARRAN FAVILLE (2021) in collaborazione con l’UNESCO e la Città di Verona; Today I Love You (2021) all’University Medical Centre di Amsterdam; ORBITA (2022), vincitrice del PAC proposto dal MIBACT e CITTA’ IDEALE (2022) esposta al NOOR Festival di Riyadh.


DATI TECNICI E INFORMATIVI DELL’OPERA

Artista: Massimo Uberti
Titolo: EXPECT MORE
Anno: 2023
Materiali: green neon, ferro, trasformatori
Dimensioni: 3×12 m
Tipologia di opera: installazione luminosa site-specific
Posizionamento temporaneo: Vigneto Pusterla, Brescia
Progetto a cura di: Ilaria Bignotti
Con la collaborazione di: Camilla Remondina

ENTI E PARTNER DI PROGETTO
Commissionato da:
Cherubini S.p.A.

In collaborazione con:
Vigneto Pusterla – Società Agricola Monte Rossa Srl

Progetto artistico nell’ambito del cammino:
La Via delle Sorelle, coordinato da Slow Ride Italy
 
Ufficio stampa Massimo Uberti Studio
CLP Relazioni Pubbliche
Marta Pedroli | T. +39.02.36755700 | M. +39.347.4155017 | marta.pedroli@clp1968.it | www.clp1968.it

Sutri (Viterbo): Bruno, Auro & Celso CECCOBELLI in mostra – ISTANTE MENTE SU TRINO

In alto: Bruno Ceccobelli ”Etrusci ludentes” 2012, pirografia su legno, 64 x 85,5 cm
In basso: Auro&Celso Ceccobelli ”Tu nel Rilfesso” 2023, pneumagrafia su cartoncino con olio esausto e terre colorate, bici Bianchi anni ’90, 117,5 x 92,5 cm (dittico sinistra) – Auro&Celso Ceccobelli ”Tu nel Rilfesso” 2023, pneumagrafia su cartoncino con olio esausto e terre colorate, bici Bianchi anni ’90, 117,5 x 92,5 cm (dittico destra)

Bruno, Auro & Celso Ceccobelli 
ISTANTE MENTE SU TRINO

A cura di Silvia Previti

10 maggio | 18 giugno 2023

Inaugurazione: mercoledì 10 maggio 2023 ore 18.00

Galleria Alice Schanzer

Piazza del Comune 43 
Sutri (VT)

La Galleria Alice Schanzer di Sutri (Viterbo) è lieta di ospitare la nuova esposizione Istante Mente Su Trino  di Bruno, Auro e Celso CECCOBELLI  a cura di Silvia Previti, che inaugurerà il 10 maggio ore 18.00 e sarà visitabile fino al 18 giugno 2023. 

La mostra, il cui titolo si deve a Bruno, noto appassionato di calembour, di simbologia e rimandi a diverse dottrine, alchemiche, spirituali e religiose è (secondo l’Artista) un progetto espositivo intorno a una riflessione poetica e filosofica sul significato del tempo (“Istante mente” l’istante è il momento di un tempo che passa, mente voce del verbo mentire )  sulla spiritualità intrinseca di una famiglia intesa come Genius loci e cenacolo eterno (“Su Trino” deriva da Sutri, Trino come Trinità – Eternità ) ecco il miracolo alchemico dell’Arte Reale, formula per un tempo infinito.

Sutri, borgo che profuma di storia antica e sussurra le origini di un remoto inconscio collettivo, si delinea come fondale affine per la “nuova bottega” della famiglia Ceccobelli che, con questa mostra, da Todi viene trasferita in un’Etruria fertile di tracce secolari e nuove suggestioni.

Bruno, Auro e Celso Ceccobelli dialogano insieme ad alti livelli come veri poeti sorgivi, mettendo al centro la ritualità dell’operazione artistica, la sacralità della laude, l’ironia sottile nella scelta delle parole e dei riferimenti spirituali vibranti, rivolti ad “un’evangelizzazione” su più piani del pubblico.

Una conversazione tra due generazioni che si estende in verità ad un confronto più ampio nella storia.

Mercoledì 10 maggio sarà inoltre ospite al vernissage Roberto Gramiccia, scrittore, medico e critico d’arte, che introdurrà il lavoro artistico dei Ceccobelli e, in quest’occasione, presenterà al pubblico l’ultimo suo saggio intitolato “La notte più buia”. 

Un’opera di immaginazione e ricordi scritta durante la pandemia da Covid-19, in cui il vissuto dell’autore si fonde con l’ansia del contagio, con la crisi che abbiamo attraversato. Più che un’autobiografia, un intenso “saggio narrato” sulla crisi della Sinistra, della politica, della medicina e dell’arte.

Così Roberto Gramiccia scrive di Bruno Ceccobelli:

Racchiudere in poche righe la complessità del lavoro pluridecennale e dell’opera di Bruno Ceccobelli è come cimentarsi nel tentativo di racchiudere il senso della Divina Commedia in un twitt. Per raccogliere (spericolatamente) la sfida, potrei dire che Ceccobelli è un artista la cui mirabolante parabola creativa è l’espressione, particolarmente alta, dell’impresa di conciliare opposti, apparentemente inconciliabili. Passato e presente, ragione e sentimento, astrattismo e rappresentazione, prassi e simbolo, spiritualismo e senso della storia, profondità insondabili e carnali materialità. In questa impresa questo grande maestro è riuscito e riesce magnificamente, recuperando il senso di un Umanesimo che non vuole morire.”

→ Dal testo critico di Silvia Previti sull’esposizione Istante Mente Su Trino: 

Da un lato Bruno Ceccobelli porta con sé l’aura esoterica di un artista a tutto tondo che sì ha vissuto da protagonista la Nuova Scuola Romana e il ritorno alla pittura della Transavanguardia, ma che intimamente si è contraddistinto per la creazione di un proprio vocabolario simbolico e spirituale che appartiene più alla storia delle icone bizantine, all’austerità del romanico e agli slanci del gotico.

Dall’altra parte, Auro e Celso Ceccobelli, artisti figli d’arte, che non per questo hanno rinunciato ad un autentico affondo nella ricerca artistica personale. Autori di una vera e propria invenzione artistico – poetica,  l'”Arte Garaggesca” che teorizza un nuovo genere di ready-made e di riflessione filosofica su di un mondo, a loro vicino, che ricaccia i ricordi non più nei cassetti bensì nei garage. 

Fil rouge di questo dialogo sutrino è l’asso portante della spiritualità e del ritorno alla “povertà” come “via sicura”, seguendo gli insegnamenti dell’avo todino Jacopone.  

Un dialogo che si fa ricco e arricchente, per i protagonisti e per gli spettatori. 

E se Jacopone da Todi diceva “Povertate more en pace”, i gemelli Ceccobelli accolgono l’insegnamento dal padre e dai nonni, coniugando arte, genio e ironia con uno sguardo attento nel presente, che Siddharta ammoniva essere “la causa del futuro”.

Bruno, Auro e Celso Ceccobelli, Pastificio Cerere, Roma, 2015, Photo Courtesy Stefano Fontebasso De Martino

Bruno Ceccobelli

Bruno Ceccobelli nasce a Montecastello di Vibio, (PG), il 2 settembre 1952. Vive e lavora a Todi. Deve molto all’artista Toti Scialoja, col quale si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. 

Ama e studia artisti come Malevich, Kandinskij, Klee, De Chirico, Brancusi, Beuys, Miró, Dalí, Tàpies, Magritte. Completa la sua eclettica formazione giovanile con lo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo. Dalla seconda metà degli anni Settanta fa parte degli artisti che si insediano nell’ex-pastificio Cerere, a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come “Nuova scuola romana”. La sua ricerca è inizialmente di tipo concettuale, per poi giungere a un’astrazione pittorica che approda a un vero e proprio simbolismo spirituale.

Auro & Celso Ceccobelli

I gemelli Auro e Celso Ceccobelli (Roma, 1986) operano nel campo dell’arte contemporanea creando sculture performative, video d’arte e ceramiche Raku.Vivono a Todi, lavorano a quattro mani, sono attivi nel settore dell’arte dal 2001, sperimentando con i vari materiali le diverse tecniche scultoree e contemporaneamente la videoarte con la raccolta “doCumentArti”. Dal 2016 le opere di Auro e Celso Ceccobelli sono sculture performative “post-apocalittiche”, realizzate con oggetti di scarto della nostra società consumistica, con inserti di strutture vegetali e con voci della natura emesse da musica liquida; archeologie contemporanee trasformate poeticamente, fino a diventare macchine celibi, che cercano di trovare un equilibrio tra tecnologia, natura e uomo.


ISTANTE MENTE SU TRINO
Di Bruno, Auro & Celso Ceccobelli

10.05.2023 > 18.06.2023
Vernissage: 10.05.2023 ore 18.00

DOVE
Galleria Alice Schanzer, Piazza del Comune 43, Sutri (VT)

ORARI DI VISITA
Il sabato e la domenica, ore 10.00 > 20.00, orario continuato
Gli altri giorni chiamare per appuntamento: +39 3296036747, +39 3477030568
Ingresso libero

SPONSOR TECNICO
Casale del Giglio Società Agricola s.r.l.

UFFICIO STAMPA
CRISTINA GATTI 
press@cristinagatti.it 

Siracusa, Antico Mercato: Opening MEDEA – La grande mostra d’arte contemporanea a cura di Demetrio Paparoni 

MEDEA
Mostra d’arte contemporanea
a cura di Demetrio Paparoni

Dal 5 maggio al 30 settembre 2023

Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa

Con opere di:
Margaux Bricler, Chiara Calore, Cian Dayrit, Helgi Thorgils Fridjónsson, Francesco De Grandi, Rusudan Khizanishvili, Sverre Malling, Rafael Megall, Ruben Pang, Daniel Pitin, Nazzarena Poli Maramotti, Vera Portatadino, Nicola Samorì, Natee Utarit, Ruprecht Von Kaufmann, Wang Guangyi, Yue Minjun

Medea, icona tragica della condizione femminile è la protagonista della mostra internazionale d’arte contemporanea proposta dall’Amministrazione Comunale di Siracusa e curata dal noto critico d’arte Demetrio Paparoni. Ospitata negli storici spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa, la mostra si inaugurerà il 5 maggio 2023 e sarà aperta ai visitatori, con ingresso gratuito, fino al 30 settembre 2023. Sempre a Siracusa, al Teatro Greco, una settimana dopo l’inaugurazione della mostra, il dramma di Euripide tornerà in scena (fino al 2 luglio) prodotto dall’INDA – Istituto Nazionale Dramma Antico, con la regia di Federico Tiezzi.

Soggiogata dalla passione per Giasone, Medea lo aiuta con le sue arti magiche a conquistare il vello d’oro, tradendo suo padre e la sua patria. Capace di ogni efferatezza pur di raggiungere il suo scopo, vedrà̀ il suo amato trasformarsi sotto i suoi occhi da coraggioso eroe in meschino opportunista e il suo amore in dolore, umiliazione, odio profondo e rabbia. Una rabbia che, nella tragedia di Euripide, culminerà̀ nell’uccisione dei loro figli. Medea è una delle più attuali protagoniste del mito antico: la sua tenacia e la sua disperata fierezza sono ritrovabili in tante relazioni contemporanee. La sua esclusione dalla società, la sua tragica vendetta, il senso di isolamento non sono estranei a tanti fatti di cronaca dei nostri giorni. La mostra affronta però il mito di Medea andando oltre la narrazione dell’infanticidio.

La mostra comprende opere di 17 artisti realizzate espressamente sul tema di Medea, tra i personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. La mostra testimonia quanto la vicenda della maga, infanticida nella narrazione di Euripide, incida ancora oggi nell’immaginario dei nostri giorni. Attraverso lo sguardo inedito di artisti del nostro tempo provenienti da aeree geografiche diverse – dal Nord Europa alla Cina, dalla regione del Caucaso al Sudest asiatico, oltre che dall’Italia – la mostra mette in evidenza il legame inscindibile tra Siracusa e il teatro antico. La tragedia classica rivive così a Siracusa nell’ambito delle arti visive grazie ad espressioni artistiche contemporanee.

Demetrio Paparoni, siracusano di nascita e milanese di adozione, ha voluto rendere omaggio alla sua città natale con questa prestigiosa mostra: uno dono per Siracusa che per lui è sempre rimasta importante.

Come scrive Demetrio Paparoni nel suo testo critico: “La complessa figura di Medea e la sua vicenda sono state nei secoli oggetto di molteplici riscritture, da Euripide a Seneca, da Jean Anouilh a Christa Wolf. Ritroviamo in Medea temi universali e attuali: oltre al tradimento della famiglia e della patria, la vendetta e la violenza, lo scontro tra pragmatismo e sentimento, l’amore distruttivo, l’esilio e la condizione dello straniero, la rivendicazione di parità tra uomo e donna. Le implicazioni e le valenze simboliche che si annidano in questo mito sono tali e tante da averne fatto l’oggetto di numerose rappresentazioni anche da parte di pittori e scultori, che lo hanno interpretato secondo lo spirito del loro tempo. Per quanto il segmento della storia che colpisce maggiormente l’immaginazione, turbandola, sia l’uccisione dei figli, sono pochi gli artisti che hanno focalizzato la propria attenzione sul momento in cui si scatena la violenza“.

La mostra d’arte contemporanea Medea propone opere appositamente concepite per questo evento non solo da artisti italiani. – così dichiara il Sindaco di Siracusa Francesco Italia – Si tratta di autori di indiscusso valore, che proprio a Siracusa hanno accettato di dialogare sul tema di Medea. Mi preme evidenziare che tra di loro c’è la georgiana Rusudan Khizanishvili, proveniente dagli stessi luoghi dell’antica Colchide da cui, secondo il mito, Medea giunse a Corinto. Ed è proprio da Corinto che partirono gli antichi coloni che fondarono Siracusa nel 734 a.C.  Infine, sono particolarmente soddisfatto di aver rinfocolato, con questa mostra, il già intenso legame fra Demetrio Paparoni, critico siracusano che si è imposto sul piano internazionale, e la nostra città“.

Prodotta dall’Amministrazione comunale di Siracusaorganizzata da Aditus e con gli allestimenti realizzati da INDA-Istituto Nazionale Dramma Antico, Medea sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Skira, una delle maggiori case editrici d’arte in Europa. Oltre al saggio di Demetrio Paparoni, sono presenti in catalogo testi su Medea scritti per l’occasione da Roberto Alajmo, da Tiziano Scarpa e dagli artisti, che riflettono in prima persona sui loro rispettivi lavori. Il catalogo comprende inoltre un ampio repertorio iconografico di opere del passato incentrate sul mito di Medea, con immagini di Artemisia Gentileschi, Peter Paul Rubens, Charles André van Loo, Eugène Delacroix, Anselm Feuerbach, William Russell Flint, George Romney, Frederick Sandys, Johann Heinrich Füssli, Gustave Moreau, William Turner, Christian Wilhelm Ernst Dietrich, John William Waterhouse e Paul Cézanne.


Aditus Culture

Aditus è la piattaforma della cultura italiana su cui ognuno può costruire la propria personale esperienza (dall’acquisto online del biglietto con una procedura semplice, sicura e assistita fino alla fruizione di un’ampia gamma di servizi). Aditus nasce per valorizzare il Marchio Italia e il suo enorme potenziale: dalla promozione di Musei e dei Parchi Archeologici all’ideazione di eventi, dalla digitalizzazione delle informazioni al marketing, dalla comunicazione all’acquisto. È l’unica realtà italiana a integrare tutte queste funzioni, sviluppando le attività necessarie con risorse completamente interne. Aditus valorizza il patrimonio culturale italiano attraverso un approccio “industrializzato” e innovativo che migliora l’offerta, aumenta la visibilità e rende appassionante l’esperienza. 


INFORMAZIONI UTILI
 
TITOLO MOSTRA: Medea
A CURA DI: Demetrio Paparoni
CONFERENZA STAMPA: Giovedì 4 maggio ore 12 nella sede espositiva
INAUGURAZIONE: Venerdì 5 maggio dalle ore 18 .30 alle ore 21
SEDE: Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa
PERIODO ESPOSITIVO: Dal 5 maggio al 30 settembre 2023
ORARI DI INGRESSO: Da lunedì a domenica | ore 11-15 / 18-24
PER INFORMAZIONI: https://aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/medea
Ingresso: gratuito
 
PROMOSSA DA: Amministrazione Comunale di Siracusa
ORGANIZZATA DA: Aditus S.r.L | https://aditusculture.com/
CATALOGO EDITO DA: Skira Editore
Con un saggio introduttivo di Demetrio Paparoni
e testi di Roberto Alajmo, Tiziano Scarpa e di tutti gli artisti
 
CONTATTI PER LA STAMPA MOSTRA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN
051 6569105 – 392 2527126            
info@culturaliart.com
www.culturaliart.com
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CONTATTI PER LA STAMPA CATALOGO
UFFICIO STAMPA CLP
Anna de Francesco
02 36755700 – 349 6107625
anna@clp1968.it
www.clp1968.it

Arles (Francia), Fondazione Manuel Rivera-Ortiz: Il programma GROW UP per esaltare l’affascinante e complesso rapporto tra uomo e piante

AYA©Arguiñe ESCANDÓN et Yann GROSS

Grow Up is a programme of exhibitions, offering a cross-section of views on the movement of plants around the world. Cradle of biodiversity and environmental tensions, the twenty or so artists are based in South America, Central America and Taiwan.

Each focus highlights the relationship between plants and humans, exploring the local relationships of a territory but also international ones. This geographical scale cuts across political, social and environmental narratives and issues, as well as post-colonial issues. The projects cross master plants, shamanism, drugs but also the sensitive exploration of a territory.

This relation to plants is central, they are sacred and at the heart of local cultures and beliefs, Grow up wishes to cultivate and increase awareness of our relationship with living things. Fotohaus is invited to extend this programme with Nature et Société.

Grow Up è un programma di mostre che offre uno spaccato di vedute sul movimento delle piante nel mondo. Culla della biodiversità e delle tensioni ambientali, i circa venti artisti hanno sede in Sud America, Centro America e Taiwan.
Ogni focus mette in luce il rapporto tra piante e uomo, esplorando le relazioni locali di un territorio ma anche internazionali. Questa scala geografica attraversa le narrazioni e le questioni politiche, sociali e ambientali, così come le questioni postcoloniali. I progetti incrociano piante maestre, sciamanesimo, droghe ma anche l’esplorazione sensibile di un territorio.

Questa relazione con le piante è centrale, sono sacre e al centro delle culture e delle credenze locali, Grow up desidera coltivare e aumentare la consapevolezza del nostro rapporto con gli esseri viventi. Fotohaus è invitata ad estendere questo programma con Nature et Société.

Con il lavoro di Verdiana ALBANO, Pepe ATOCHA, Teo BELTON & Florence GOUPIL, Thomas BRASEY, Isabelle CHAPUIS, Steph COP & Bálint PÖRNECZI, Celine CROZE, Mathias de LATTRE, José DINIZ, Arguiñe ESCANDÓN & Yann GROSS, Nicolas HENRY, Andrea HERNÁNDEZ BRICEÑO , HSU Cheng-Tang, KUO Che-Hsi, Samir LAGHOUATI-RASHWAN, Marc LATHUILLIÈRE, Gabriel MORAES AQUINO, Mads NISSEN & Juan ARREAZA, Tommaso PROTTI, Antoine RENARD, Philippine SCHAEFER, WU Chuan-Lun e i collettivi COLLECTIF FIVE, DOCKS COLLECTIVE , LESSASSOCIÉS.

Più di 20 artisti presentati quest’estate alla Fondazione Manuel Rivera-Ortiz dal 3 luglio al 24 settembre 2023, nell’ambito del programma Rencontres.

Associated ARLES
mrofoundation.org
rencontres-arles.com



Press contact: Nathalie Dran 
nathalie.dran@wanadoo.fr
+ 33 (0)6 99 41 52 49

10° Festival Palazzetto Bru Zane a Parigi: Rendez-vous con la musica romantica francese

Auditorium Radio France

10° FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

DAL 19 GIUGNO AL 4 LUGLIO

Auditorium di Radio France e Théâtre des Champs-Élysées

Rendez-vous con la musica romantica francese

Il Palazzetto Bru Zane annuncia la decina edizione del suo “Festival parigino” che si terrà dal 19 giugno al 4 luglio all’ Auditorium di Radio France e al Théâtre des Champs-Élysées.
Anticipato da un’importante e apprezzata stagione veneziana, a Parigi il Festival proporrà quattro prestigiosi appuntamenti, molto diversi per genere, che porteranno avanti le tematiche aperte dai cicli veneziani: “Grisélidis” per Massenet, “Fausto” di Louise Bertin e un concerto sinfonico per le compositrici romantiche.

Si inizia con un doppio appuntamento 19 e 20 giugno, rispettivamente con i “Motets” all’Auditorium di Radio France lunedì 19 giugno, i mottetti del Secondo Impero e della Terza Repubblica, genere questo che generalmente viene considerato austero ma che qui riuscirà a stupire e “Fausto” di Louise Bertin al Théatre des Champs-Elysées martedì 20 giugno. Quest’ultima è di particolare rilievo in quanto si tratta della prima opera cantata in italiano che il Palazzetto Bru Zane propone al suo pubblico nell’ambito del repertorio romantico francese. Siamo a pieno titolo nella riscoperta di una compositrice francese! L’opera sarà registrata per la collana Opéra Français. Mentre il concerto del 23 giugno farà scoprire le sinfonie di ben sette delle compositrici romantiche già presenti nel cd box uscito di recente per Bru Zane Label. Dulcis in fundo, il 4 luglio sarà “Griselidis” di Jules Massenet a prendere la scena, sempre al Théatre des Champs-Elysées.

LUNEDÌ 19 GIUGNO ORE 20
AUDITORIUM DE RADIO FRANCE
MOTTETTI DAL SECONDO IMPERO ALLA TERZA REPUBBLICA
Mottetti di Fauré, Chausson, Sohy, Chaminade, Gounod, Saint-Saëns, Grandval, Bonis e Delibes Chœur de Radio France
Christophe Grapperon direzione, Judith van Wanroij soprano, Isabelle Druet mezzosoprano Cyrille Dubois tenore, Thomas Dolié baritono, Karol Mossakowski organo, Victor Julien-Lafferrière violoncello, Chouchane Siranossian violino, Yann Dubost contrabbasso, Anaïs Gaudemard arpa.  Coproduzione Radio France / Palazzetto Bru Zane
 
MARTEDÌ 20 GIUGNO ORE 19.30
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
FAUSTO DI LOUISE BERTIN
LES TALENS LYRIQUES CORO DELLA RADIO FIAMMINGA
Christophe Rousset direzione
Fausto Karine Deshayes, Margherita Karina Gauvin, Mefisto Ante Jerkunica
Valentino Nico Darmanin, Catarina Marie Gautrot, Una Strega / Marta Diana Axentii Wagner / Un banditore Thibault de Damas
Esecuzione in forma di concerto
Coproduzione Théâtre des Champs-Élysées / Palazzetto Bru Zane / Les Talens Lyriques / Coro della Radio fiamminga Edizioni musicali Palazzetto Bru Zane Registrazione per la collana “Opéra français” – Bru Zane Label
 
VENERDÌ 23 GIUGNO ORE 20
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
COMPOSITRICI ROMANTICHE
Opere di Bertin, Farrenc, Holmès, Danglas, Bonis, Grandval e Jaëll Orchestre de Chambre de Paris Herve Niquet direzione David Kadouch pianoforte
Coproduzione Orchestre de Chambre de Paris / Palazzetto Bru Zane
 
MARTEDÌ 4 LUGLIO ORE 19.30
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
GRISÉLIDIS DI JULES MASSENET
ORCHESTRE ET CHŒUR DE L’OPÉRA NATIONAL DE MONTPELLIER OCCITANIE
Jean-Marie Zeitouni direzione
Grisélidis Vannina Santoni, Alain Frédéric Antoun, Le Marquis Thomas Dolié
Le Diable Tassis Christoyannis, Fiamina Antoinette Dennefeld, Bertrade Adèle Charvet
Gondebaud Adrien Fournaison, Le Prieur Thibault de Damas
Esecuzione in forma di concerto
CoproduzioneThéâtre des Champs-Élysées / Opéra Orchestre national Montpellier Occitanie / Palazzetto Bru Zane Edizioni Heugel Registrazione per la collana “Opéra français” – Bru Zane Label


Il Palazzetto Bru Zane –
Centre de musique romantique française

La missione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, con sede a Venezia, è la riscoperta e la diffusione a livello internazionale del patrimonio musicale francese (1780-1920), concepisce e progetta programmi incentrati sul repertorio romantico francese. Si occupa sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese (chanson, opéra-comique, operetta). Il centro, inaugurato nel 2009 per volere della Fondation Bru, ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo.


INDIRIZZO
Palazzetto Bru Zane
Venezia, San Polo 2368
 
Contatti per la Stampa
contact@bru-zane.com
 
In collaborazione con Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net Tel. 049 663499

Merano – Bolzano: CRATere – piccola rassegna di teatro, arti e umanità: “polis” – A cura di Nazario Zambaldi

Viaggio di Marco Cavallo Still – Immagoine 10bIl

CRATere
piccola rassegna di teatro, arti e umanità

“polis”

A cura di Nazario Zambaldi

6 maggio – 7 giugno 2023
Merano – Bolzano

Dal 6 maggio al 7 giugno 2023 ritorna CRATere, la piccola rassegna di teatro, arti e umanità dal titolo “polis“, con riferimento alla produzione più recente – polis: the city is no longer, we can leave the theater now – sulla fine della città (quindi del teatro). Come nel progetto pluriennale anche in questo “festival” il titolo sottolinea l’impegno nel costruire e ri-costruire relazioni, senso, ovvero “fare comunità”.

Questo è l’intento che anima la rassegna dalla prima edizione nel 2010, preparata dall’associazione culturale Teatro Pratiko, con l’apertura a Merano del Centro Teatro dal 2006 come CRAT Centro Ricerca Artistica Teatrale, con i seminari di Jurij Alschitz, con la prima produzione dedicata al Bartleby di Melville, che da inizio al progetto in contesto psichiatrico di Casa Basaglia. In quel contesto era nata la collaborazione con Giuliano Scabia e i conseguenti inviti a Bologna per la stagione de La Soffitta e a Prato al Teatro Metastasio. A Scabia, data la recente scomparsa, è dedicata questa edizione.

Cartolina polis CRATere

Nel programma di CRATere viene accolta in apertura la presentazione della prima edizione di PEA Pedagogy Ecology and the Arts conference che si terrà a settembre e verterà, come deciso insieme a chi ne condivide la cura e l’organizzazione, intorno al tema “polis” per immaginare nuove forme di cittadinanza. Questa collaborazione a Merano con PEA, l’Accademia di studi italo-tedeschi, Euregio Platform on Human Dignity and Human Rights – Euphur prosegue anche a Bolzano – presso la Fondazione Alexander Langer Stiftung – con la presentazione di “Insegnare comunità” di bell hooks insieme a Ippolita gruppo di ricerca, che ne ha curato il volume. 

La prima delle due mostre al Centro per la cultura di Merano è quella fotografica dedicata al progetto “Archivio di comunità” curato da Claudia Marini – ospitata nell’edizione scorsa allo spazio Macello, nella sede delle attività dell’associazione a Bolzano – insieme alla storica dell’arte Martina Alessandrini. La comunità montana, la memoria intersecano temi e itinerari che hanno caratterizzato un altro progetto degli anni recenti: il NoN festival, che ritroviamo in coda alla rassegna.

Insieme al curatore Francesco Cappa viene presentato il libro di Giuliano Scabia dedicato a un’esperienza della primavera 1972, un Teatro Vagante che si sposta attraverso dodici centri urbani, alla ricerca di un nuovo modo di vivere insieme, di conoscere, di esprimersi e anche di fare scuola. In dialogo con quest’esperienza quella della Collana 180 nata con Aldo Mazza e il breve filmato proiettato a Merano nel 2007 quando era ancora inedito su Marco Cavallo a Trieste, nel 1973.

Flavio de Marco e Pietro Babina in “Manifesto” proseguono con un libro d’artista prodotto da CRATere e donato alla Biblioteca provinciale Claudia Augusta, un progetto che ha visto nei precedenti episodi destinatarie la Biblioteca Ariostea di Ferrara, la Biblioteca Kandinsky nel Centre George Pompidou di Parigi e la Kunstbibliothek di Berlino.

La comunità di apprendimento, a scuola, viene raggiunta con la riapertura della galleria al liceo Pascoli che ospita tracce del passaggio di Cuoghi Corsello, Pistoletto, Flavio de Marco, Ivo Corrà… per l’occasione si presenta una video intervista realizzata dal CinemaScuola Lab allo scultore Aron Demetz in atelier.

Barbara Weigel, oltre al film realizzato insieme ai protagonisti di una stagione politica e sindacale nell’industria tessile del comune di Vaiano vicino a Prato a Merano, presenta a Bolzano alcuni brani dell’ultima intervista a Bruno S, a Berlino, nel 2010, testimonianza inedita del Kaspar Hauser di Werner Herzog. 

Il 13 maggio ricorre la data della cosiddetta “Legge Basaglia”. Viene proiettato il film dedicato al viaggio di Marco Cavallo – scultura in legno e cartapesta frutto del lavoro di artisti (tra cui Giuliano Scabia) e dell’immaginazione degli internati del manicomio di Trieste nel 1973 – seguito alla denuncia, nel 2011, di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni degli internati negli OPG d’Italia.

Come nella prima edizione di CRATere intorno al 13 maggio si erano concentrate le produzioni del laboratorio teatrale presso la Casa Basaglia, intorno al 22 maggio – data della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza – il tema è femminile. Ospite a Bolzano e a Merano sarà Lea Melandri, che dialogherà con donne e realtà della società civile: si tesseranno reti di pensieri e pratiche a partire dai suoi scritti, veri classici del femminismo. Torna anche Ateliersi, con lo spettacolo “La mappa del cuore di Lea Melandri” ospitato l’anno scorso nella rassegna Corpi eretici in collaborazione con il Teatro La Ribalta. I Teatri Soffiati con Biancaneve Show accolgono anche bambine e bambini in una originale rivisitazione fiabesca.

Tra gli amici ospiti anche quest’anno Mamadou Dioume, sia per proseguire un percorso sulla memoria tra Merano e la val di Non, che per riprendere a scuola la dimensione interculturale con un laboratorio sulle migrazioni. In questa direzione prosegue il percorso di “polis” degli anni recenti, in particolare con Gianpaolo Chiriacò e l’Università di Innsbruck, in mostra e talk sulle tracce coloniali.

Teatro Nucleo Contra Gigantes – Foto Antonella Gaibiso Pompei

In questo spazio nomade, di un “teatro in esilio” come si intitola un libro che ne raccoglie la storia, incontriamo nuovamente il Teatro Nucleo, che avevamo accolto a Merano agli inizi in laboratori organizzati con Horacio Czertok e Cora Herrendorf, esuli argentini negli anni Settanta stabilitisi a Ferrara. Cora ci ha salutato quest’anno e a lei insieme a Scabia va il nostro pensiero e la nostra gratitudine. Horacio porta in scena come monologo uno spettacolo di strada dedicato a Don Chisciotte che ha girato il mondo. Oltre allo spettacolo a Merano, a Bolzano presenta il libro dedicato al lavoro in carcere, altro ambito già toccato da CRATere ospitando Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza.

Tra i ritorni anche quello di Hannes Götsch, ora animatore di Basis Vinschgau Venosta, nel 2012 ospite proprio per discutere degli spazi in abbandono in particolare a partire dalla legge che cedeva gli spazi militari, con Dolomiti Contemporanee, Distretto Val Camonica, Montagne Racconta… incontra Temporiuso di Milano con Giulia Cantaluppi per mappare nuove possibilità.

In questo tentativo di immaginare realtà e senso tra le persone e le cose, “dopo la città”, si incontra per una collaborazione sul tema del “camminare” il festival LanaLive a cura di Hannes Egger, ospitando Antonio Moresco, che l’anno scorso avevamo visto come protagonista nel film “La lucina”, tratto dal suo romanzo breve omonimo. La cornice è quella che ha ospitato tra il 2014 e il 2017 il NoN festival ora “laboratorio sulla memoria”. Su questa via, in rassegna, ovvero in movimento, possiamo concludere con le parole proprio di Moresco: “Quando si cammina siamo dentro un sogno – personale e di specie – e siamo un sogno”.


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