Luciano Canfora: Che cos’è la democrazia?

Il dizionario Treccani definisce il termine “democrazia” [dal greco δημοκρατία, composto di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»], come la “Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi”. Questa sovranità popolare dovrebbe garantire a ciascun cittadino la partecipazione, in piena uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico. Se rimaniamo legati al significato letterale, la democrazia ha come referente la Polis (la città-comunità), tuttavia con l’evolversi dei tempi l’attuale democrazia moderna è oggi organizzata in Stato territoriale, molto più esteso e rivolto a vastissime collettività multietniche. Rispetto alla democrazia antica, che si configurava essenzialmente come “democrazia diretta”, quella moderna si connota pertanto come una “democrazia rappresentativa”. Qui le cose cominciano ad articolarsi in modo più complesso. Per questo motivo vorremmo ascoltare e riflettere. Approfittiamo di questo interessante video di Davide Maria Marucci, per sentire cosa ne pensa un prestigioso storico e filologo classico come Luciano Canfora, intervistato da Roberto Pierri e Paolo Granata, ideatori di Maestri & Compagni.

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Isabella Conti intervista Umberto Galimberti – Il mondo che cambia

L’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale hanno inevitabilmente cambiato le abitudini di tutti noi. Non vedere i sorrisi, le espressioni di un volto, privarsi degli abbracci, della vicinanza, del contatto, comporta cambiamenti, anche nell’umanità delle persone .Per capire come affrontare questi mutamenti antropologici, analizzando la situazione nel suo profondo, la sindaca Isabella Conti intervisterà il filosofo, psicoanalista e accademico italiano Umberto Galimberti.

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Ezio Godoli – Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo

Le forzature che hanno accompagnato la costruzione negli anni 1930 del mito di Sant’Elia pioniere dell’architettura moderna, hanno orientato il successivo dibattito critico, alimentando come reazione una sterile polemica sulla sua appartenenza al Futurismo, condizionata da pregiudizi ideologici e culturali. Ad una storicizzazione tendenziosa che ha inteso confinare la sua produzione nell’area di un tardo Liberty influenzato dalla scuola viennese di Otto Wagner, si è accompagnata una interpretazioni riduttiva dei disegni della Città nuova come scenografie ispirate all’immaginario metropolitano statunitense. 

IMMAGINE DI APERTURAA. Sant’Elia, stazione di treni ed aerei, 1914. Immagine tratta dal volume di Ezio Godoli, p. 23.

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Divinazione e superstizione – Il lato magico della cultura

La gente cerca da sempre di portare certezza nella propria vita tentando di prevedere ciò che l’attende dietro l’angolo. Ecco otto modi affascinanti in cui gli europei hanno cercato le risposte. Abbiamo osservato le stelle e gli schemi delle nuvole, scrutato goccioline di metallo fuso, ispezionato viscere di animali, offerto mani, piedi e volti a vecchi indovini e persino studiato la coagulazione del formaggio. E tutto nella speranza di conoscere l’inconoscibile. In Europa, nessuna comunità è più strettamente associata dei Rom alla divinazione del futuro. Per secoli, indovine zingare chiamate drabardi hanno offerto i propri servizi a tutti, con una rigorosa eccezione: altri rom. L’immagine delle drabardi era talmente nota e diffusa da diventare sinonimo di predizione del futuro, facendosi strada nella cultura popolare attraverso film, libri, dipinti e persino giochi da tavolo, come questo creato da Parker Brothers nel 1899.

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DIVINAZIONE E SUPERSTIZIONE

Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy – 2019

Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani. L’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 100 mila prodotti di largo consumo digitalizzati a dicembre 2018 dal servizio Immagino di GS1 Italy (oltre 100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.

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Sette aspetti del turismo che non sono cambiati nel tempo

Il termine “Grand Tour” si riferisce a viaggi intrapresi principalmente da inglesi e tedeschi e, successivamente, anche da americani in Francia, Italia e, in casi più rari, in Grecia nel periodo che va dal 1600 al 1900. L’uomo ha intrapreso viaggi sin dall’antichità, spinto dal desiderio di scoperta e conoscenza, contribuendo notevolmente al progresso, ma il Grand Tour introduce degli elementi nuovi nell’esperienza del viaggio, che costituiscono la base del turismo come lo intendiamo oggi. Ecco 7 modi in cui, negli ultimi 300 anni, il turismo non è cambiato.

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7 ASPETTI DEL TURISMO CHE NON SONO CAMBIATI NEL TEMPO

Marilyn Monroe: una ragazza con la scarpa giusta conquisterà il mondo

Il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze ha voluto omaggiare il mito senza tempo di Marilyn Monroe con un’importante mostra nel cinquantesimo anno dalla sua scomparsa (5 agosto 1962). La mostra – a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti – e il catalogo (Skira) sono il risultato di un lungo lavoro di preparazione e di ricerca svolto analizzando i documenti, le fotografie, i film, gli scritti, lo stile di vita dell’attrice per rendere conto delle mille sfaccettature della donna e della star. Come altre dive del cinema (Audrey Hepburn e Greta Garbo) anche Marilyn adorava indossare le calzature di Salvatore Ferragamo – ne possedeva decine di paia, tutte di linea essenziale e rigorosamente con tacco a spillo. In occasione della mostra saranno esposte 30 paia di scarpe e oltre 50 abiti del guardaroba dell’attrice, quelli indossati sul set dei principali film della sua carriera, nella vita privata, in pubblico, accessori e capi di abbigliamento che nel tempo sono diventati veri e propri oggetti di culto, ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo, acquistati alle aste per cifre da capogiro.

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MARILYN MONROE E LA FORZA DEL SUO TACCO 11

I progressi nella scienza e nella tecnica dell’osservazione astronomica

Agli albori della navigazione, l’oceano inesplorato era considerato pericoloso e ostile. A quei tempi, i marinai navigavano attorno al mondo affidandosi all’osservazione delle stelle e alla loro esperienza. Tuttavia, non potevano dipendere solo dalla loro esperienza nei viaggi alla volta di nuovi continenti attraverso acque sconosciute. Quanto più chiaro diventava il loro intento, tanto aumentava il desiderio di ricchezze. I progressi compiuti nella scienza e nella tecnica dell’osservazione astronomica, oltre a carte nautiche e strumenti di navigazione più precisi, potevano assicurare il buon esito dei lunghi viaggi per mare.

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I PRIMORDI DEI LUNGHI VIAGGI PER MARE