Numeri da record per la Genova BeDesign Week – Insieme al Festival del Tempo alla terza edizione

Oltre 12 mila visitatori, record di eventi (120) e di punti espositivi (72), un nuovo tema, il tempo, il gemellaggio con l’Università di Edimburgo e le sinergie con il Festival del Tempo, l’Università di Genova, Confindustria Nautica e l’Ordine degli Architetti di Genova: è la terza edizione della Genova BeDesign Week che ha registrato il pieno di turisti e visitatori durante tutti i cinque giorni della manifestazione, dal 18 al 22 maggio 2022.

Il Festival del Tempo ha voluto contribuire in modo determinante allo sviluppo del tema proposto presentando le quattro installazioni di Ars Ruralis, Coquelicot Mafille, Diego Repetto e Jonida Xherri -risultanti dal Call Internazionale promossa insieme al Dide Distretto del Design-, l’installazione di Design Differente e promuovendo la partecipazione straordinaria dell’artista sudcoreana Jaye Rhee, curata dalla direttrice artistica del Festival, Roberta Melasecca, e dal curatore Edoardo Marcenaro, con il patrocinio di Cittadellarte Fondazione Pistoletto.

Inoltre la terza edizione del Festival del Tempo si è avvalsa del supporto della nuovissima startup Artistico (www.artistico.live), piattaforma per l’arte moderna e contemporanea che lavora per promuovere le ricerche emergenti e più innovative attraverso nuove formule di condivisione e valorizzazione e che ha premiato e promosso l’installazione Flow time di Diego Repetto.

Ars Ruralis (Valentina Grossi e Simone Mulazzani) hanno presentato, in Piazza Sauli, l’installazione in legno, edera, canapa, Pòrtàle Altrove: realizzata in elementi lignei e rivestita di edera, l’opera è un elemento effimero e simbolico, legato alla sua natura metafisica e ad una dimensione nella quale l’idea di tempo viene sovvertita, dilatata, fermata, sottratta alle funzioni più apparenti, riconsegnata all’ambito del sacro, in un ricongiungimento con l’originale, l’aurorale, l’altrove. Pòrtàle Altrove è lo strumento di un’esperienza sensoriale mediante la quale il corpo, tempio del nostro essere, ritorna ad essere misura e incarnazione di un macrocosmo che viene esperito dai nostri sensi, con i quali abitiamo i luoghi e gli spazi, e medium per una trasformazione attraverso l’ascolto e l’immaginazione. Il portale diventa il simbolo di una trasmutazione sensoriale da un luogo urbano e antropizzato ad uno naturale e non antropizzato.

Coquelicot Mafille ha presentato, nell’atrio di Via Mascherona, l’installazione Corpi danzanti: realizzata con carte viniliche utilizzate solitamente nell’arte urbana e che Coquelicot Mafille denomina “ricami dipinti”, Corpi danzanti è costituita da linee tratteggiate e sottili che raffigurano immagini di corpi danzanti e fluttuanti. Il ricamo, intriso di memoria e tempo, si trasforma in scrittura, in linea che delicatamente si posa sulle pareti, sulle pelli degli edifici. E nelle cavità vuote dell’atrio, spazio di transizione tra interno ed esterno, tra pubblico e privato, i corpi volteggiano e girano, sentono e gioiscono, respirano e cantano in un’onda sinuosa di emozioni e suoni.

Diego Repetto ha messo in atto una nuova versione del progetto Flow time, installazione interattiva immersiva audio-video con il concept narrativo di Davide Mazzocco, lo sviluppo software interattivo di Marco Brianza e l’ambiente sonoro di Flavio Ferri. L’installazione, in via di San Bernardo 34, sviluppata in collaborazione con un team creativo transdisciplinare, nasce per riflettere sulle strategie di resilienza che siamo chiamati a mettere in atto per difenderci dalla costante predazione di tempo messa in atto dall’attuale sistema socioeconomico e per generare, negli attori-spettatori, uno sguardo più profondo sugli aspetti critici del progresso tecnologico. Cosa accade quando gli esseri umani provano ad adattarsi a tecnologie che accelerano i ritmi della vita a livelli insostenibili? Quali errori, nevrosi e patologie vengono generate da questa asincronia fra tempo biologico e tempo tecnologico? Nell’installazione sperimentale visiva e sonora è proprio l’essere umano l’algoritmo che determina il tempo, acquisendo nuove consapevolezze, introducendo nuove dinamiche percettive nello spazio e favorendo un impatto emotivo sulla memoria collettiva.

Jonida Xherri ha realizzato l’installazione Intrecci di sogni con la partecipazione della cittadinanza e delle comunità locali. Il workshop, svoltosi in Piazza Giustiniani dal 14 al 17 maggio, ha visto la realizzazione di un arazzo che è stato poi esposto a Santa Maria di Castello. Il progetto è costruito sulla base di tre narrazioni: la prima rimanda all’immagine dei gomitoli di lana che venivano srotolati dagli emigrati dei primi del ‘900 al momento della partenza delle navi; la seconda è la raffigurazione disegnata del desiderio dell’artista, di origine albanese, che da bambina sognava di venire in Italia, su una barca; la terza narrazione è incentrata su quanto accaduto nel 2018 quando alla nave Aquarius con 629 migranti, tra i quali 7 donne incinte, venne vietato lo sbarco in Italia. Le tre narrazioni si fondono nel numero 7 intrecciando storie di immigrazione che si ripetono nel tempo e unendo cultura, arte, storia e vita delle persone di tutto il mondo in un messaggio di speranza e di coraggio.

L’installazione Il Tempo della pace di Design Differente (Davide Crippa, Carlo Scardigno, Manila Baldelli), in Piazza Negri, è costituita da una serie di quattro opere composte da segni grafici e lettere estratte da insegne e allestimenti in disuso della storica azienda Eliosneon. Mediante la collaborazione con la startup NonSiButtaViaNiente, la prima piattaforma di riciclo, sharing e rigenerazione di allestimenti e giacenze, ispirata ai principi dell’economia circolare, le singole lettere che compongono le parole, ispirate ai 30 articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani, sono recuperate da alcune insegne utilizzate in passato da vari marchi internazionali. L’installazione vuole rendere i cittadini partecipi di una riflessione, quanto mai attuale, riguardo ai temi della pace, scegliendo i seguenti articoli: art. 1 Freedom, art.7 Equality, art. 9 Justice, art.28 Peace.

Jaye Rhee, artista sudcoreana di base a New York, ha presentato, in Piazza Sauli, le sue riflessioni sul tempo attraverso la videoinstallazione Once Called Future,che narra di un tempo utopico, del tutto irraggiungibile, che si materializza mediante l’immagine della Futuro House, prototipo progettato nel 1968 dal finlandese Matti Suuronen e realizzato in serie in 80 esemplari. L’artista ha effettuato le riprese del video in due piccole città del Texas, Royse City e Corsicana, dove ha ritrovato una Futuro House abbandonata e alcuni strumenti da addestramento della NASA: questo oggetto futuristico diventa veicolo che trasporta dal passato a un futuro che c’è già stato o forse che non è mai esistito; e l’intero lavoro è un viaggio per rivelare i meccanismi della memoria e dell’immaginazione e spiegare come tali meccanismi possano dare un senso al presente.

Il Festival del Tempo continua, così, il lavoro assiduo sui 17 Obiettivi ONU concentrando l’attenzione sulla rigenerazione sociale, urbana e umana attraverso l’arte e la cultura e trovando nell’associazione Dide Distretto del Design e nella Design Week genovese il partner ottimale per lo sviluppo della propria mission di sostenibilità umana, culturale ed economica.

Il Festival del Tempo ringrazia tutti i partecipanti al festival, i collaboratori, i partner del Dide Distretto del Design, dando appuntamento a prossimi spazi e tempi da condividere.

Tutte le installazioni sono sul sito: www.festivaldeltempo.it


INFO

Festival Tempo
Associazione culturale blowart
Direttrice artistica Roberta Melasecca
tel. +39 3494945612
info@festivaldeltempo.itwww.festivaldeltempo.it

Ufficio Stampa Festival del Tempo
mail: press@festivaldeltempo.it

Genova Design Week
Associazione Distretto del Design APS
Via Chiabrera, 33 R – Genova
Tel.: +39 0102367619
segreteria@didegenova.ithttps://www.didegenova.it

Ufficio stampa DiDe Distretto del Design
mail: tomaso.torre@libero.itpress.didegenova@libero.it

Jesolo, arriva al J Museo una mostra internazionale pensata per divertirsi: Selfie Fun House Experience

Fino al 18 settembre, a scaldare l’estate del litorale di Jesolo, arriva al J Museo una mostra internazionale pensata per divertirsi e tutta da condividere: Selfie Fun House Experience.

Dopo il successo mondiale di New York, Londra, Los Angeles, Milano e Barcellona, a Jesolo apre la prima “Fun House Experience” del nord est da vivere tutta d’un fiato.

Fino al 18 settembre 2022
J MUSEO, Jesolo (VE)

Selfie Fun House Experience

Allestimento Selfie House a Jesolo

Il J Museo di Jesolo apre le sue porte alla prima Fun House Experience del nord-est in Italia.

Un luogo dove far scatenare la fantasia e l’immaginazione per consumare la bruciante passione dell’autoscatto. Uno spazio inedito in cui i visitatori sono liberi di esprimere la propria creatività con fotografie, immagini e videoclip memorabili da condividere con i propri amici.

Tra stanze tematiche, innumerevoli sfondi e fantastiche ambientazioni, il visitatore viene catapultato in un’esperienza immersiva unica, in un mondo colorato e divertente pensato per divertirsi e condividere momenti memorabili e foto da sogno in cui chi scatta è a sua volta artista.

Fun House Experience è un evento organizzato da Superfly LabPiuma e Arthemisia in collaborazione con il Comune di Jesolo.

SUPERFLY LAB


I temi varieranno dalle ambientazioni che ripropongono paesaggi, illusioni ottiche, giochi di specchi, neon design, interior design e trend stilistici.
In un’epoca in cui imperano l’uso dei social network e la voglia di condivisione delle proprie esperienze, l’obiettivo di Selfie Fun House è proprio quello di stimolare la fantasia, creare i propri contenuti in maniera originale e del tutto personale, fare rete tramite le foto e i video che diventano
Superfly Lab, che dal 2015 progetta strategie di marketing per raggiungere gli obiettivi dei brand. Sviluppando storytelling, contenuti online e offline, comunicazione integrata creando pubblicità tradizionali e strategie social. Sono inoltre proprietari di format di eventi che coinvolgono ogni anno 250.000 persone.

ARTHEMISIA


Arthemisia, i professionisti dell’Arte: azienda leader nella produzione, organizzazione e allestimento di mostre d’arte a livello nazionale, Arthemisia vanta di uno strutturato e fortemente integrato team di esperti garantendo un’esperienza straordinaria, un alto livello di affidabilità e il massimo coinvolgimento.


La mostra sarà aperta al pubblico dalle 19.00 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 23.00).

Sede
J MUSEO
Via Aldo Policek
30016 – Jesolo (VE)

Date al pubblico
3 giugno – 18 settembre 2022

Orari di apertura
Tutti i giorni dalle 19.00-24.00
(in caso di maltempo aperti tutto il giorno)

Biglietti
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00

Informazioni
info@selfiehousejesolo.it
www.selfiehouseexperience.it

Social networks
@selfiehouseexperience
#selfiehouseexperience

Ufficio Stampa
Arthemisia
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Al Museo MARCA (Catanzaro)la FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO presenta “CODEX” di Beatrice Gallori

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FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO presenta:

BEATRICE GALLORI

“CODEX”


a cura di Luca Beatrice

Museo MARCA – Catanzaro

4 giugno 2022 – 31 agosto 2022

Sabato 4 giugno, promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, Fabbrica eos Milano e Aria Art Gallery di Firenze,inaugura al Museo MARCA di Catanzaro “CODEX”, la nuova personale di Beatrice Gallori, a cura di Luca Beatrice e con testo critico di Alessandra Frosini, un’esposizione che si configura come incredibile attraversamento creativo di una lunga ricerca artistica e personale.

Attraverso l’utilizzo di polimeri e di altri materiali, sintetici e non, insistendo sulla sfera come formale opere di Beatrice Gallori esprimono il concetto della trasformazione, della metamorfosi e, al contempo sono capaci di condensare nella materia l’essenza della natura organica delle cose. Con le sue superfici monocrome l’artista rinuncia alla figurazione interessandosi all’osservazione delle strutture primordiali del tessuto di cui è costituito l’universo, microscopico e cellulare, avvalendosi di una scelta estetica minimale, astratta eppure vivacemente pop.

“Le cellule segnate dal tempo rimangono appese infinitamente ai codici della vita” – questo il fulcro del pensiero dell’artista, che trova spazio all’interno della mostra “CODEX”. Nella sua pratica artistica Beatrice Gallori ha costruito, come scrive Luca Beatrice,curatore della mostra, “un suo personale universo fatto di un repertorio coloratissimo di micromondi da cartoon, di pianeti, costellazioni di cellule ispezionate nel suo laboratorio alchemico nel centro storico di Prato. Un universo astratto fatto di forme e colori elementari, di blob gassosi e bolle, nuclei e sezioni inglobati nella parete altrimenti bidimensionale del quadro“.

Ricerca e sperimentazione caratterizzano l’intero percorso della Gallori che, come annota il curatore, “dalle opere di richiamo Nouveau Realisme (per l’inclusione di oggetti, corde, scatole, fili, maglie) è approdata all’uso consapevole del monocromo e della vernice per una versione che può dirsi rivisitazione new pop dello stile materico delle Plastiche di Alberto Burri”.

La mostra al MARCA propone una serie di opere inedite che sono testimoni del percorso di questa appassionata ricerca espressiva, opere realizzate utilizzando acciaio e marmo, medium mai utilizzati finora dall’artista, che trovano spazio accanto a lavori su polimero, tela e ceramica. Opere organizzate in diverse stanze cromatiche: dai colori metallici al bianco, dal rosso al blu.

L’artista sceglie materie sintetiche per costruire e ricoprire le superfici concave e convesse ottenute per colatura e sovrapposizioni di forme influenzate, in questo, dalla cultura 2.0 di visioni digitali e di una stagione cromatica plastificata e virtuale.  L’effetto lucido e patinato conduce lo spazialismo di Beatrice Gallori nel mondo più contemporaneo di una cultura post-internet e della glitch art, dove la palette cromatica di Photshop detta le regole per una nuova scala pittorica.

“Rapportandosi con la storia dell’arte e con quella sociale e culturale del suo tempo Beatrice Gallori presenta una visione indipendente e centrata, un racconto aniconico di come la pittura può rinnovare linguaggio, stile e tecniche preservando l’efficacia di una narrazione che crede nell’astrazione ma non rinuncia al fascino di raccontare la vera natura del mondo sensibile”.

Beatrice Gallori, webres

BEATRICE GALLORI – biografia

Beatrice Gallori nasce a Montevarchi nel 1978. Nel 2001 concretizza la sua passione per la moda ed il design frequentando l’Istituto Polimoda di Firenze specializzandosi in Fashion Design e Maglieria. Il suo lavoro è monocromatico e volumetrico, la sua ricerca è incentrata sullo studio del movimento, che ricrea sia in tela che in scultura. Collabora stabilmente con diverse gallerie italiane e internazionali e le sue opere sono presenti in varie collezioni pubbliche e private. Attualmente sta portando avanti la sua ricerca sul mondo cellulare, sperimentando con diversi materiali e tipi di pigmentazioni.

FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO

La Fondazione Rocco Guglielmo è considerata nel panorama dell’arte contemporanea una tra le più importanti istituzioni culturali del Sud Italia. Costituita nel 2010 a Catanzaro, dal Notaio Rocco Guglielmo, è un’istituzione culturale aperta, un laboratorio d’idee, con un articolato programma di attività nel settore delle arti visive volte a favorire la conoscenza dei linguaggi contemporanei: mostre, workshop, seminari, reading, appuntamenti tematici e giornate di studio. Coniugando rigore scientifico e interesse per la ricerca, in questi anni la Fondazione ha realizzato importanti mostre monografiche a carattere storico. Tra esse ricordiamo “Corpo Elettronico” (la prima mostra interamente dedicata alla videoarte italiana); “Lo Sguardo Espanso” (retrospettiva dedicata alla storia del cinema italiano d’artista); “Artisti nello Spazio” (collettiva dedicata alla storia dell’arte ambientale italiana). Numerose sono, poi, le mostre personali dedicate ad artisti di grande rilievo come Aurelio Amendola, Alberto Biasi, Cesare Berlingeri, Aron Demetz, Chiara Dynys, Giosetta Fioroni, Pino Pinelli, Turi Simeti, Emilio Scanavino e molti altri. Tutte le iniziative proposte sono concepite secondo una logica di programmazione “glocal”, capace cioè di trattare i contenuti culturali da una prospettiva globale – incline alla contaminazione internazionale – ed agire, per la loro valorizzazione, in maniera locale – facendo leva sulle risorse del territorio, le professionalità in esso presenti e le sue eccellenze.


Beatrice Gallori: “Codex”
Museo MARCA, Catanzaro
4 giugno 2022 – 31 agosto 2022
Inaugurazione: Sabato 4 giugno 2022

INFO:
Museo MARCA
Via Alessandro Turco 63, 88100 – Catanzaro
Telefono: +39 0961 746797
info@museomarca.com / www.museomarca.info
Orari: 9.30-13.00 e 15.30-20.00, chiuso il lunedì
Ingresso intero Euro 4,00 – ridotto Euro 3,00

Fondazione Rocco Guglielmo
Corso Mazzini 4, 88100 – Catanzaro
www.fondazioneroccoguglielmo.it / info@fondazioneroccoguglielmo.it
Telefono: +39 0961745517 

UFFICIO STAMPA
Daccapo Comunicazione
www.daccapocomunicazione.it / info@daccapocomunicazione.it
Telefono: +39 3408288293 (Ester Apa) / +39 3397050840 (Marcello Farno)

Trieste, Museo Revoltella: Prorogata la mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” fino al 26 giugno

Visto il grande successo e a grande richiesta, proroga fino al 26 giugno la mostra Monet e gli Impressionisti in Normandia al Museo Revoltella di Trieste.
Un’occasione unica per conoscere e poter apprezzare un eccezionale corpus di oltre 70 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia.
Pittori come MonetRenoirDelacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – colgono l’immediatezza e la vitalità del paesaggio normanno imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell’Impressionismo.

Monet e gli Impressionisti in Normandia

Prorogata fino al 26 giugno

Edouard Vuillard
Il giardino ad Amfreville,
1905 1907 ca.
Olio su cartone su tavola, 41,5×37 cm, Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt
à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inventaire général/Patrick
Merret
Jacques Villon
Sotto la tenda, sulla spiaggia, Blonville, 1906 ca.
Olio su tela, 50×61 cm, Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inventaire général/Patrick Merret
Eugène Boudin
Trouville, il molo con l’alta marea, 1888-1895 ca.
Olio su tavola, 27×21,8 cm
Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines ©
Région Normandie/Inventaire général/Patrick Merre

La mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie – tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica: opere come Falesie a Dieppe (1834) di DelacroixLa spiaggia a Trouville (1865) di CourbetTramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir – tra i capolavori presenti in mostra – raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che – immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti – hanno conferito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG, in collaborazione con BRIDGECONSULTINGpro e Ponte – Organisation für kulturelles management GMBH, è prodotta da Arthemisia ed è curata da Alain Tapié.

La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, vede come special partner Ricola ed è consigliata da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.


SEDE
Museo Revoltella
Via Armando Diaz, 27
34123 Trieste (TS)

INFORMAZIONI
T. +39 040 982831
www.arthemisia.it
www.triestecultura.it
www.discover-trieste.it

ORARI
Dal lunedì alla domenica e festivi 9:00 -19:00
Martedì chiuso
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Hashtag ufficiale
#ImpressionistiTrieste

UFFICIO STAMPA
Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it | M. +39 392 4325883
press@arthemsia.it | T. +39 06 69308306

Roma, WeGil – Trastevere: THE CAPTURED HOUSE. ROME. 50 artisti ucraini contemporanei documentano la guerra in Ucraina

Roma, 27 maggio 2022 – Dal 10 al 16 giugno 2022, il WeGil di Roma, hub culturale della Regione Lazio nel quartiere Trastevere, gestito dalla società in house LAZIOcrea, ospita THE CAPTURED HOUSE. ROME: 200 opere di artisti ucraini contemporanei che documentano la guerra in Ucraina e incoraggiano il pubblico internazionale a parlare dell’Europa come della “nostra casa comune”.

Il titolo della mostra vuole ricordare quel senso di costrizione alla fuga che sta vivendo il popolo ucraino ed è preso in prestito dal libro di Julio Cortázar, Casa Tomada, il cui protagonista è costretto a fuggire dalla propria casa invasa da una forza sconosciuta e da un male incommensurabile.

THE CAPTURED HOUSE. ROME

10 – 16 giugno 2022
WeGil – Trastevere, Roma

200 Opere di 50 artisti ucraini contemporanei
documentano la guerra in Ucraina

Andrey Bashtovoy, Larysa Oleksandrivna, 75 anni, si trova di fronte alla facciata in rovina della sua casa nella zona residenziale di Pavlove Pole

L’esposizione è promossa dalla Regione Lazio e organizzata dall’Agenzia PORT di Kiev con il supporto del Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina, del Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina e vede il coinvolgimento dell’Agenzia Statale dell’Ucraina per l’Arte e l’Educazione Artistica.

Anton Logov, La donna russa è venuta al mercato per comprare carne fresca

Curata da Katya Taylor, che nel 2022 ha creato la Artists Support Ukraine Foundation per aiutare gli artisti ucraini negli hotspot dall’inizio del conflitto, l’esposizione è composta da testimonianze, interpretazioni, ricordi, oggetti che conservano ancora il calore dei loro proprietari e non vuole solamente raccontare gli orrori della guerra, ma essere uno “spazio comune” dove reagire.

Alevtina Kakhidze, Vlada Ralko, Dariia Koltsova, Mikhail Ray, Kinder Album, Evgeniy Maloletka, Maks Levin, Hamlet Zinkivskyi, Ihor Husev, Masha Shubina, Zolotar (Oleksiі Zolotariov), Stas Zhalobniuk, Volodymyr Budnikov sono solo alcuni dei nomi presenti in mostra.
Dopo l’attacco della Russia, molti di questi artisti sono rimasti a lavorare nelle città di Kiev, Kharkiv, Cherson e Donetsk e le loro opere esposte oggi a Roma hanno visto la luce durante l’invasione.

Darya Koltsova, photo by Victoria Metlushko

Il compito della mostra The Captured House non è solo quello di informare il pubblico, ma di immergersi nell’atmosfera in cui si trovano oggi gli ucraini. Questo è l’unico modo per sentire cosa sta realmente accadendo e perchè questa guerra dovrebbe essere fermata immediatamente” – ha affermato Katya Taylor, co-organizzatrice del progetto e curatrice della mostra.

La mostra THE CAPTURED HOUSE. ROME, che ha visto come prima tappa Berlino nella sede dell’Alte Munze Art Center nello scorso maggio e che dopo Roma andrà a Parigi e ad Amsterdam, avvicina il pubblico al popolo ucraino attraverso interpretazioni, simboli e codici culturali immergendo lo spettatore nel tragico momento storico che stiamo vivendo, facendo appello ai valori di pace, giustizia e uguaglianza.


PORT – Agenzia di gestione culturale
Fondata a Kiev nel 2017 dalla curatrice e art manager Katya Taylor, l’agenzia ha organizzato dozzine di progetti artistici su temi socialmente importanti insieme a UN Women, UNICEF, European Anti-Corruption Initiative in Ukraine, Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina e altre organizzazioni internazionali e ucraine.
Nel 2022, Katya Taylor ha creato la Artists Support Ukraine Foundation, che aiuta gli artisti ucraini negli hotspot dall’inizio della guerra.


THE CAPTURED HOUSE. ROME
WeGil
, Trastevere – Largo Ascianghi 5, Roma

Inaugurazione: 10 giugno ore 18.30
Ingresso gratuito
Apertura al pubblico: 10 – 16 giugno 2022; tutti i giorni ore 10.00 – 19.00

Uffici stampa
Angelika Burkina, | M. +39 389 9918808 | slg.ivent@gmail.com
Valeria Radkevich | M. +39 348 3169405 | valeriya.radkevych@gmail.com

Ufficio stampa mostra
Adele Della Sala | M. +39 366 4435942 | ads@ufficiostampa-arte.it
Anastasia Marsella | M. +39 380 3079809 | am@ufficiostampa-arte.it

Sito web https://thecapturedhouse.com/
Pagina evento facebook The Captured House. Rome Facebook

EVER IN ART® presenta un nuovo progetto artistico cross-world di Marco Nereo Rotelli alla Milano Design Week

Dopo la performance e l’esposizione all’interno del Museo Storico Navale della Marina Militare di Venezia, di cui hanno parlato i media nazionali, la gondola poetica di Marco Nereo Rotelli si immerge nelle acque della laguna, carica di rifiuti, portata dal gondoliere Vito Redolfi Tezzat, da Venezia per poi proseguire la navigazione verso la Milano Design Week con il suo messaggio ambientale.

Il concept di arte phygital, multicanale ed immersiva di Ever in Art® si evolve ancora, dando vita a un nuovo capitolo di Clean Water, Please con un evento ibrido, fatto di opere, suoni, luci e colori, fruibili nel mondo reale ma anche nel Metaversi grazie alla loro trasposizione su NFT, ed ha un particolare senso la sua presenza in una manifestazione impor- tante come quella milanese dedicata quest’anno alla “rigenerazione”.

Nella performance milanese, l’arte del Maestro Rotelli si sposerà con l’opera sonora “Dopo il Diluvio” di Alessio Bertallot, travalicando i confini tra i linguaggi e fluendo dal reale al virtuale, per proiettarsi nel mare del Metaverso.

Ever in Art® promuove l’unione di arte ed economia circolare. Nel primo capitolo del progetto Clean Water, please di Rotelli, il prezioso lavoro dei Gondolieri Sommozzatori Volontari di Venezia che dedicano il loro tempo libero a pulire i fon- dali della laguna si trasforma in un’opera d’arte partecipativa, che vede il suo debutto nella performance durante i giorni di apertura della Biennale Arte, con un’incredibile affluenza di visitatori, ed il suo culmine nell’esposizione della gondola artistica, carica di rifiuti, nobilitati dall’arte di Rotelli, al Museo della Marina Militare.

La gondola, che nell’immaginario collettivo rappresenta il romanticismo, l’amore e la bellezza, assurge con questo pro- getto a luogo del nuovo essere. Naviga con il suo messaggio verso Milano, dove sarà esposta nel Cortile d’Onore del ‘600 dell’Università Statale di Milano in occasione della Design Week per Interni Design Re-Generation. Gli oggetti riemersi dipinti da Marco Nereo Rotelli di blu Klein, il colore dell’infinito, sovrastano la gondola, la cui rotta irreversibile è un mare pulito.

Naviga, la gondola poetica, travalica i confini tra i linguaggi e fluisce dal reale al virtuale per proiettarsi anche nel mare del Metaverso. Nel grande schermo che completa l’opera sarà possibile “viaggiare” in una Venezia immaginaria dove gli oggetti riemersi e dipinti da Rotelli di blu diventano NFT.

L’installazione visiva è accompagnata dall’opera sonora “Dopo il Diluvio” di Alessio Bertallot. È una visione su un mare che ha riconquistato ciò che l’uomo aveva sistematicamente occupato. Dalle profondità di un’apparente serenità ondulatoria del suono elettronico, riaffiorano corrotte citazioni della Musica Classica: Debussy, Poenitz, Satie, Pachelbel, Hasselman, suonate dall’arpista Donata Mattei. Sono relitti di una civiltà scomparsa che Bertallot ha trasformato, rallentato, sovrap- posto, rese aritmiche e subacquee utilizzando la tecnica “Chopped & Screwed” e ispirazioni compositive del Minimalis- mo. È una serena, inconsapevole, contemplazione di naufragi.

Ever in Art® stimola a considerare gli effetti indiretti delle nostre azioni ed invita a comprendere meglio l’importanza dell’ambiente con i suoi progetti artistici cross-world, dall’impatto sociale, economico o ambientale, fruibili nel mondo reale e virtuale. Tutti i progetti artistici hanno l’obiettivo di utilizzare l’arte analogica e digitale come mezzo concreto per nobilitare e valorizzare le azioni virtuose promosse da privati, corporations e associazioni con iniziative di salvaguardia. L’idea della metamorfosi, del riciclo, della possibilità che l’Arte ha di cambiare il destino delle cose è quindi anche la base concettuale di Clean Water, please, un progetto dedicato al mare e alla responsabilità di comunicare bellezza implemen- tato con le potenzialità del digitale e della Blockchain. Le opere e le performance di Ever in Art® si trasformano così in pezzi unici e insostituibili di dati, per fornire a collezionisti e appassionati una miriade di opportunità per portare i beni del mondo reale e le azioni di salvaguardia nell’universo digitale 3D.


Ever in Art – Clean Water, Please  Dal 6 al 13 giugno 2022
Cortile d’Onore, Università degli Studi di Milano, Via Festa del Perdono 7 

www.everinart.com
info@everinart.com

Ufficio stampa:
FREE TRADE Roma
Melina Cavallaro – melina@freetrade.it 
Valerio De Luca – valerio@freetrade.it 

IMMAGINE DI APERTURA: Marco Nereo Rotelli, Ever in Art, Clean Water Please Project,
Fotoinserimento gondola Interni Statale Milano

Milano, IPERCUBO ospita la prima personale italiana di Ivan Grubanov: SKIN NATION CLASS

Dal 4 maggio all’8 giugno 2022, IPERCUBO a Milano (corso di Porta Ticinese 87) ospita la prima personale italiana di Ivan Grubanov (Belgrado, 1976), che ha rappresentato la Serbia alla Biennale d’Arte di Venezia nel 2015.

MILANO | IPERCUBO

FINO ALL’8 GIUGNO 2022

SKIN NATION CLASS

LA PRIMA PERSONALE ITALIANA DI

IVAN GRUBANOV

L’artista serbo ha rappresentato il suo paese alla Biennale d’Arte di Venezia del 2015.

Il percorso espositivo presenta Skin Nation Class, un grande polittico di oltre 10 metri di lunghezza e tre dipinti della serie Motto paintings.

Ivan Grubanov. Skin Nation Class. ph Alessio Anastasi Courtesy galleria Ipercubo

“Nel 2015, alla Biennale d’Arte di Venezia – afferma Ivan Grubanov – ho esposto l’installazione United Dead Nations, un affresco di 200 mq, dipinto con le bandiere di paesi che non esistono più. L’innesco iniziale e il sentimento alla base di questo lavoro è stata la mia esperienza delle guerre nella ex Jugoslavia e l’urgenza di trascenderla attraverso l’arte”.

“La mia riflessione sulla nozione di rappresentazione dello spirito nazionale nelle arti – prosegue Ivan Grubanov – ha dialogato molto bene con il pubblico italiano e ha avuto numerosi riscontri significativi. Con questa mia prima personale in Italia ho voluto presentare un nuovo corpus di opere che approfondisce ulteriormente l’idea di nazione in un momento in cui le ripercussioni di questa stessa definizione avevano dato inizio a una nuova guerra in Europa, offre un’altra, sebbene triste e contraddittoria, occasione di confronto con i visitatori italiani”.

Da IPERCUBO, l’artista serbo espone Skin Nation Class, titolo che dà il nome all’intera rassegna. Si tratta di un grande polittico (lungo oltre 10 metri) composto da sei tele quadrate, la cui superficie è realizzata assemblando ritagli di tela e bandiere della Jugoslavia macchiate, recuperate da edifici pubblici e monumenti, che si riferiscono alla natura convenzionale e spesso forzata di stato-nazione. Al centro, è incastonato uno specchio nel quale lo spettatore si rifletterà, instaurando un rapporto di profonda simbiosi tra sé e l’opera d’arte. In questo lavoro, Grubanov esplora i limiti dell’arte come strumento per condurre a un cambiamento sociale e per documentare e interpretare la storia.

Completano il percorso espositivo tre Motto paintings, dipinti su cui Grubanov ha riportato le scritte dei motti nazionali che compaiono sugli stemmi ufficiali dell’Unione europea, dei Paesi Bassi e di Panama. Questi motti richiamano a un potere quasi magico e rimandano al modo in cui i cittadini s’identificano con gli ideali di un paese.

Ivan Grubanov. Note biografiche

Ivan Grubanov (Belgrado, 1976) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Belgrado, alla Rijksakademie van beeldende kunsten ad Amsterdam, ai Delfina Studios a Londra e alla Casa de Velazquez a Madrid.

Tra le mostre personali si ricordano quelle al Padiglione della Serbia alla LVI Biennale di Venezia, alla Galleria Ron Mandos di Amsterdam, al Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene, alla Loock Galerie di Berlino, al Laboratorio 987 al MUSAC di Leon, a Le Grand Cafe Centre d’Art Contemporain di St Nazaire, alla Galleria del Centro Culturale di Belgrado e al Salone del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, allo Stroom Center for Contemporary Art di Den Haag, a Nogueras Blanchard a Barcellona, all’Expodium di Utrecht.

Ha partecipato a numerose mostre collettive; come quelle al Museum of Contemporary Art di Cracovia, al Witte de With a Rotterdam, a Kiasma a Helsinki, al 3° Festival Internazionale di Arte Contemporanea di Algeri, alla X Biennale di Istanbul, alla I Biennale di Salonicco, allo Stedelijk Museum CS, SMART Project Space e De Appel ad Amll’sterdam, al Drawing Center e all’Apex Art di New York, alla City Gallery di Praga, al 50° Salone di ottobre di Belgrado, alla Biennale del porto termale di Banja Luka, alla III Biennale dei Giovani Artisti di Bucarest, la Moderna Galerija di Lubiana, alla III Biennale di Tirana, alla III Biennale del Quebec, alla Kunsthalle Bern, all’Office Baroque ed Extra City Kunsthal ad Anversa, all’Aeroplastics a Bruxelles, alla South London Gallery, all’ARCOS Museum a Benevento, al Museum De Beyerd a Breda, all’Henie Onstad Art Center a Oslo, al Museu Colecção Berardo a Lisbona, allo Iaspis a Stoccolma.


IVAN GRUBANOV. Skin Nation Class
Milano, IPERCUBO (corso di Porta Ticinese 87)
4 maggio – 8 giugno 2022

Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19, o su appuntamento

Ingresso libero

Informazioni
Tel. 340.9691313 | 339.1365419 | info@ipercubo.eu

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Firenze, Museo degli Innocenti: Apre al pubblico BONELLI STORY. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti

La storia degli 80 anni della Casa Editrice “Sergio Bonelli Editore” celebrati al Museo degli Innocenti di Firenze.

Dal 1° giugno al 18 settembre 2022, il Museo degli Innocenti di Firenze ospita una nuova e avvincente mostra dedicata alla più famosa tra le Case Editrici italiane che hanno fatto la storia del fumetto: “Sergio Bonelli Editore”.

Tex WillerZagorMister NoMartin Mystère,Dylan Dog, Nathan Never, Julia,Dragonero sono solamente alcuni dei più noti e longevi personaggi del fumetto italiano, entrati nell’immaginario collettivo grazie al nome Bonelli, da sempre sinonimo di Avventura.

Non solo una Casa Editrice: la Bonelli – a partire dal suo capostipite Gianluigi e dalla moglie Tea Bertasi (figura fondamentale nella creazione dell’editoria a fumetti italiana) e poi con l’erede Sergio e, oggi, il nipote Davide -, insieme a centinaia di collaboratori, ha portato in edicola, in fumetteria e in libreria oltre duecento collane. Una storia sorprendente, fatta di persone e personaggi, fumetti e fumettari, di dietro le quinte e colpi di scena per rimanere sempre al fianco dei lettori, nonostante mutamenti di costume e cambiamenti epocali.

La mostra BONELLI STORY. Da Tex a Dylan Dog, da Zagor a Dragonero. 80 anni di storie a fumetti è stata costruita per coinvolgere lo spettatore attraverso tavole originali, illustrazioni, pagine di sceneggiatura e tanta oggettistica, allestimenti multimediali, filmati, materiali inediti e laboratori prodotti appositamente per l’occasione, in cui grandi e bambini potranno immergersi in tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta per diverse generazioni di lettori il fumetto “bonelliano”.

A fare da introduzione sono i ritratti dei Bonelli e, tra loro, anche quello di Tea Bertasi che scelse personalmente di ingaggiare un grande artista del disegno, Aurelio Galleppini, per dare vita alle avventure di Tex Willer immaginate da Gianluigi Bonelli. Il Ranger amico degli Indiani e infallibile raddrizzatorti sarebbe divenuto il più popolare e longevo eroe a fumetti del nostro Paese, tuttora tra gli eroi di carta più venduti al mondo.

Le tavole realizzate dalle grandi firme che compongono la famiglia di autori della Casa Editrice, attraverso cui prendono vita personaggi amati e seguiti da milioni di lettori, sono suddivise in sezioni tematiche e ripercorrono cronologicamente la storia degli eroi e delle pubblicazioni Bonelli.

Un’occasione, poi, per ammirare in anteprima assoluta un assaggio delle storie di prossima uscita in libreria e in edicola, insieme ai progetti multimediali presto al cinema e in tv su cui la Casa Editrice sta lavorando, come la versione cinematografica di Dampyr e la serie animata dedicata a Dragonero.

In mostra anche un video che porta i visitatori dietro le quinte della creazione di un fumetto Bonelli, raccontato attraverso le parole degli autori e dei redattori di Via Buonarroti.

La mostra BONELLI STORY è un progetto di Sergio Bonelli Editore e Comicon, in collaborazione con ARF!, è promossa dal MIC – Direzione Generale Creatività Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Firenze ed è prodotta e organizzata da ArthemisiaPiuma In Your Event.

Durante il periodo di apertura saranno tante le iniziative speciali e gli eventi pensati ad hoc per bambini e adulti: sarà possibile consultare il calendario degli appuntamenti sul sito della mostra www.bonellifirenze.it.
A corredo dell’evento espositivo è stato realizzato “SERGIO BONELLI EDITORE. 80 ANNI A FUMETTI“, il catalogo della mostra che raccogliere contributi critici inediti e tantissime immagini, anche molto rare.


Sede
Museo degli Innocenti
Piazza della Santissima Annunziata, 12
50121 Firenze

Date al pubblico
1 giugno – 18 settembre 2022

Orari di apertura
Dal lunedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00
(ultimo ingresso 17.15)
Martedì chiuso

Biglietti
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00
Bambini 6-11 anni € 6,00
Bambini sotto i 6 anni – ingresso gratuito

Info su orari, eventi e biglietti
www.bonellifirenze.it
booking@istitutodeglinnocenti.it
T. +39 055 2037122

Hashtag ufficiale
#BonelliStoryFirenze

Ufficio Stampa
Arthemisia
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

MU, 無 Tempio sensoriale 〜 Un’esperienza immersiva di Ambre Cardinal durante la Milano Design Week

At the occasion of Milano Design Week, Jardino is glad to invite you  to the experience “MU, 無 Sensorial Temple”

MU, 無 is an invitation to spiritual connection by the experience of a sensual journey, through the stimulation of all our sensorial doorways.  

The artist and designer Ambre Cardinal invites each guest to connect at its own pace to this immersive installation that plays on the porosity between the environment and our interiority. Mu, 無 emphasizes the coexistence of being inside a space and being inside oneself. It offers a place where one could indulge ourself to simply be.  

Ambre Cardinal is a French artist and jewelry designer that reflects the movement and shape of the human body. Inspired by the purity of Nature, Cardinal’s creations are a journey embracing the timeless alliance of soul and flesh. She builds her poetic universe around sensual purity and aesthetic force between Marseilles and Tokyo.  

Mu is an immersive experience curated by Julia Rajacic, in collaboration with Institut français Milano. 

It takes place at the artistic space Jardino, a cocoon of Nature & Art, located in via privata Cascia 6 Milano 20128. 

The sensorial temple will open its door during the Salone del Mobile 2022, from 7th to 12th June, from 11 to 19.30.  

The opening ceremony will takes place on Monday 6th June, from 17 to 20.

Entrance to the temple by free donation.  

Several celebrations will take place at the Sensorial Temple during the Salone del Mobile:  Thursday 9th June 19.30 〜 21.30  TRANSE STATE PERFORMANCE We are all related by sound With Priya Jot  Gasparini

Friday 10th June 19.30 〜 21.30 : Cosmic Wine Tasting

Infos & registration to those events: contact@jardino.it / +39 353 354 4406

In occasione del Salone del Mobile 2022, Jardino è lieta di invitarvi all’esperienza “MU, 無 Tempio Sensoriale”.  

MU, 無 è un invito alla connessione spirituale tramite l’esperienza di un viaggio sensuale attraverso la stimolazione di tutte le nostre porte sensoriali.    

L’artista e designer Ambre Cardinal invita ogni ospite a connettersi con il proprio ritmo a questa installazione immersiva che gioca sulla porosità tra l’ambiente e la nostra interiorità. Mu, 無 sottolinea la coesistenza tra l’essere all’interno di uno spazio e l’essere dentro se stessi. Offre un luogo in cui ci si può concedere di essere, semplicemente.    

Ambre Cardinal è un’Artista e Designer di gioielli e sculture mobili che riflettono il movimento e la forma del corpo umano. Inspirate dalla purezza della natura, le creazioni di Cardinal sono un viaggio che abbraccia l’alleanza atemporale tra anima e carne. L’artista costruisce il suo universo poetico intorno alla purezza sensuale e alla forza estetica, tra Marsiglia e Tokyo.    

Mu è un’esperienza immersiva curata da Julia Rajacic, in collaborazione con l’Institut français Milano.  

Si svolge presso lo spazio artistico Jardino, un bozzolo di Natura e Arte, situato in via privata Cascia 6 a Milano.  

Il Tempio Sensoriale aprirà le sue porte durante il Salone del Mobile 2022, dal 7 al 12 giugno, dalle 11.00 alle 19.30.    

La ceremonia di apertura si svolgerà il lunedì 6 giugno dalle 17 alle 20.  

Ingresso al tempio con donazione libera.  

Diverse celebrazioni si svolgeranno durante il Salone del Mobile  presso il Tempio Sensoriale:   Giovedì 9 giugno 19.30 〜 21.30 TRANSE STATE PERFORMANCE We are all related by sound Con Priya Jot Gasparini  

Venerdì 10 giugno 19.30 〜 21.30 : Degustazione cosmica di vini    

Informazioni e iscrizioni a questi eventi: contact@jardino.it / +39 353 354 4406 

Il Salone Internazionale del Restauro torna a Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno con una XXVII edizione ricca di novità

Dopo il successo del 2021 con “Restauro in tour” alla Nuova Fiera del Levante di Bari, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere confermandosi l’evento di riferimento internazionale nell’ambito dei beni culturali

8-10 giugno 2022
Ferrara Fiere
Via della Fiera 11, Ferrara

Ferrara è pronta ad accogliere la XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro: dopo la pausa forzata del 2020 dovuta alla situazione sanitaria internazionale e l’approdo nel 2021 alla Nuova Fiera del Levante di Bari con “Restauro in tour”, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno 2022 con un programma ricco di novità e prestigiose partnership.

Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali: questi sono i punti cardine di RESTAURO, prima e più importante manifestazione del settore presente fin dal 1991 nel panorama fieristico internazionale. Anche per il 2022 il Salone Internazionale del Restauro si conferma il principale luogo d’incontro di un mondo fatto di aziende, istituzioni e ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile; un momento di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano che guarda al futuro.

Il Salone Internazionale del Restauro è organizzato da Ferrara Fiere Congressi con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE ed in collaborazione con Assorestauro.

La XXVII edizione presenterà un programma imperdibile di stand espositivi, momenti convegnistici, eventi, mostre, incontri b2b con operatori italiani ed esteri per tre giornate dove l’intero panorama dei beni culturali e ambientali si ritroverà a Ferrara per discutere, approfondire, entrare in contatto e confrontarsi sulle tematiche più attuali del comparto.

RESTORATION WEEK 2022

Dal 2019, grazie al rafforzamento della partnership con Assorestauro (prima Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e fornitori di servizi e imprese specializzate), e la collaborazione e il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed Agenzia-ICE, il Salone Internazionale del Restauro ospita il Progetto “RESTAURO MADE IN ITALY”, per la promozione e valorizzazione del restauro italiano nel mondo, che proporrà anche per quest’anno la Restoration Week, uno spettacolare tour itinerante tra i principali cantieri di restauro italiani dedicata ad esperti del settore del restauro del patrimonio culturale e dell’architettura. La Restoration Week 2022 farà tappa in Lombardia e successivamente in Emilia-Romagna ed a Ferrara al Salone Internazionale del Restauro, evento centrale del tour, accogliendo 40 delegati internazionali provenienti da 14 paesi (Albania – Arabia Saudita – Azerbaijan – Bosnia Erzegovina – Croazia – Cuba – Giordania – Iran – Israele – Libano – Stati Uniti/Canada – Turchia – Uzbekistan) per permettere l’approfondimento e la migliore conoscenza del restauro italiano. Al Salone i delegati saranno parte attiva della manifestazione, ospitati nell’International Area del Pad. 4, appositamente allestita nell’ampio open-space del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia-ICE “RESTAURO MADE IN ITALY”, e dove avranno la possibilità di interagire con gli espositori presenti in manifestazione per lo svolgimento degli incontri b2b di networking. Inoltre, a loro disposizione un’area eventi che permetterà lo svolgimento dei “WORKSHOP PAESE”, momenti di discussione e confronto dove ciascuna nazione estera presente avrà l’opportunità di presentare lo stato dell’arte del proprio paese e le relative necessità e opportunità di investimento e collaborazione.

MIC – MINISTERO DELLA CULTURA

È confermata anche in questa ventisettesima edizione la prestigiosa presenza del MIC – Ministero della Cultura, il quale ha in programma una serie di workshop e convegni in cui porterà all’attenzione dei visitatori e degli addetti ai lavori alcuni dei temi e progetti più attuali relativi ai beni culturali e alla loro fruizione. Infatti, nell’importante area espositiva – che vedrà la presenza di Direzioni e Istituti, Musei, Parchi e Segretariati Regionali – saranno attive due sale convegni all’interno del Pad.3.

IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO

Il prestigioso Comitato Tecnico-Scientifico congiunto con Assorestauro riunisce un team di esperti del settore che indirizzano le attività presenti e future del Salone e promuovono l’innovazione nel mondo del restauro artistico e architettonico Made in Italy. Il Comitato, coordinato dal Presidente Prof. Arch. Alessandro Ippoliti, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, è così composto: Silvia Paparella – Amministratore Delegato Ferrara Fiere Congressi; Alessandro Bozzetti – Presidente Assorestauro; Ilaria Borletti Buitoni – Vice Presidente FAI-Fondo Ambiente Italiano; Gisella Capponi – già Direttore dell’ICR–Istituto Centrale per il Restauro; Giovanni Carbonara – Professore emerito di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Carla Di Francesco – già Segretario Generale MiC-Ministero della Cultura; Daniela Esposito –  Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico per il Paesaggio-Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici-Ministero della Cultura; Piergiuseppe Venturella – Avvocato, Studio Tonucci & Partners.

GLI HIGHLIGHTS DI RESTAURO 2022

Tra i numerosi stand della XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro saranno presenti tra le Istituzioni, solo per citarne alcune, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara, Camera di Commercio di Ferrara, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Segretariato Regionale MIC della Calabria, il Museo della Zecca di Roma, ENEA, Formedil (Ente per la Formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).

Saranno presenti le aziende associate al partner storico della manifestazione Assorestauro – Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano – la prima associazione italiana tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e i fornitori di servizi e imprese specializzate, nata per rappresentare il comparto del restauro e della conservazione del patrimonio materiale sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Inoltre, il Salone ospiterà gli spazi espositivi delle più importanti aziende italiane e internazionali provenienti da diversi settori nell’ambito dei beni culturali: dal restauro alla diagnostica, dalle tecnologie ai prodotti e materiali, dall’illuminazione, deumidificazione e pulitura al merchandising museale.

Tra le partnership, oltre alla principale con Assorestauro segnaliamo quella con GBC – Green Building Council Italia, Associazione a cui aderiscono le più competitive imprese e le più qualificate associazioni e comunità professionali italiane operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile – e Mad’in Europe, il portale europeo dei restauratori di beni culturali e dei professionisti nei mestieri dell’artigianato e mestieri d’arte.

Durante la tre giorni del Salone sarà inoltre proposto un ricco programma di convegni rivolto al pubblico e agli addetti ai lavori. Oltre alla programmazione convegnistica del Ministero della Cultura, che si svolgerà in due sale convegni appositamente dedicate, ed a quello organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, si segnalano: “Tutela e Restauro del Paesaggio” organizzato dal Comitato Tecnico-Scientifico del Salone in collaborazione con il FAI; “Buone pratiche di ricostruzione post sismica a Ferrara” a cura del Comune di Ferrara; “Linee guida – documento di indirizzo per la progettazione dei depositi di sicurezza per il ricovero dei beni mobili colpiti da calamità” a cura del Ministero della Cultura; “Luce e Beni Culturali” organizzato dal Comitato tecnico-scientifico del Salone; “La tutela della sicurezza dei beni culturali e dell’ambiente” organizzato dall’Università di Ferrara; “Cantieri in movimento – ricostruzione e nuove competenze a 10 anni dal sisma 2012” organizzato da Assorestauro assieme all’Agenzia per la ricostruzione; i convegni organizzati da GBC – Green Building Council Italia “Innovazione – il futuro dell’edilizia” e “PNRR: sostenibilità e resilienza”.

Giovedì 9 giugno sarà presente Vittorio Sgarbi che terrà una Lectio-Magistralis dal titolo “IL MIGLIORE RESTAURO É LA CONOSCENZA”


INFORMAZIONI UTILI:

EVENTO: RESTAUROSalone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali – XXVII Edizione
DATE: Dall’8 al 10 giugno 2022
DOVE: Ferrara Fiere, Via della Fiera 11, Ferrara

Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com

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