Roma, alla Fondazione Carlo Levi “1923-2023: Rocco Scotellaro, presente e futuro”

La Fondazione Carlo Levi è lieta di presentare il numero monografico della rivista L’Ospite ingrato

1923-2023: Rocco Scotellaro, presente e futuro

Sabato 11 novembre 2023 ore 17.30

Fondazione Carlo Levi
Via Ancona 21 – Roma

Saranno presenti
Marco Gatto e Lorenzo Pallini – curatori del volume

Tra gli autori
Francesco Faeta e Luca Beltrami

Introduce

Daniela Fonti – Presidente Fondazione Carlo Levi

Sabato 11 novembre 2023 alle ore 17.30, la Fondazione Carlo Levi, in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Franco Fortini e la redazione della rivista L’Ospite ingrato, in occasione dei cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, presenta il volume monografico, 1923-2023: Rocco Scotellaro, presente e futuro, che la rivista L’Ospite ingrato ha dedicato al poeta e intellettuale lucano, con l’intento di offrire ricostruzioni attente e puntuali del cammino scotellariano, al fine di contribuire a una conoscenza critica e storicamente avvertita del suo lascito.

All’interno del volume, inoltre, sono presenti contributi fotografici e multimediali che restituiscono il senso di un lavoro di lungo corso dedicato ai luoghi e agli spazi fisici dall’esperienza sociale e politica di Scotellaro.

Saranno presenti Marco Gatto e Lorenzo Pallini – curatori del volume; tra gli autori Francesco Faeta e Luca Beltrami. Introduce Daniela Fonti – Presidente Fondazione Carlo Levi.

«L’ospite ingrato» online è una rivista scientifica internazionale semestrale e peer-reviewed del Centro interdipartimentale di ricerca Franco Fortini. Il progetto della rivista online nasce dalla volontà di creare uno spazio che, partendo dall’esperienza dell’«Ospite ingrato», proponga studi, discussioni ed interventi sulla letteratura, nelle sue relazioni con forme e temi dell’attualità, con particolare riguardo agli interessi culturali e agli ambiti di ricerca scientifica del Centro Franco Fortini.

Il numero monografico su Rocco Scotellaro è consultabile al seguente link:


INFO

Presentazione
numero monografico della rivista L’Ospite ingrato
1923-2023: Rocco Scotellaro, presente e futuro
Saranno presenti: Marco Gatto e Lorenzo Pallini – curatori del volume
Tra gli autori: Francesco Faeta e Luca Beltrami
I
ntroduce: Daniela Fonti – Presidente Fondazione Carlo Levi
Sabato 11 novembre 2023 ore 17.30
Fondazione Carlo Levi
Via Ancona 21 – Roma
«L’ospite ingrato»
ospiteingrato@gmail.com
www.ospiteingrato.unisi.it/
Fondazione Carlo Levi
carlolevifondazione@gmail.com
www.carlolevifondazione.it
 
Ufficio Stampa
Roberta Melasecca Melasecca PressOffice – Interno 14 next
roberta.melasecca@gmail.com
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Pescara, GArt Gallery: IPman. Mostra personale a cura di Maria Arcidiacono

IPman

a cura di Maria Arcidiacono

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023 ore 18.00

GArt Gallery
Via Piero Gobetti 114 – Pescara

Fino al 22 dicembre 2023

Sabato 11 novembre 2023 alle ore 18.00, la GArt Gallery di Francesco di Matteo è lieta di presentare IPman, mostra personale dell’omonimo street artist, curata da Maria Arcidiacono.
Trentenne, nato a Chieti, autore di un’opera dedicata a Willy Monteiro molto apprezzata anche dalle istituzioni e la cui popolarità ha oltrepassato i confini pescaresi: questo, molto sinteticamente, è ciò che si sa pubblicamente dello street artist IPman, il protagonista del nuovo progetto espositivo della galleria pescarese di via Gobetti. 

I territori espressivi e di ricerca che l’artista percorre possiedono una grande carica ironica, spesso abbracciano la satira, prendono spunto dall’attualità, dai social, attingono al cinema, al fumetto, alla storia dell’arte e trovano talvolta in Banksy un modello ispiratore. Spray, stencil, poster art: Ipman esplora e interviene sulle strade pescaresi, su quelle parigine, su quelle romane o newyorchesi, ovunque con la stessa passione, la stessa volontà di mettere al centro l’autenticità del quotidiano, svelandone aspetti nascosti o sottovalutati. 

In occasione della mostra l’artista disporrà liberamente delle pareti della galleria che diventeranno ideale prosecuzione di quelle esterne: un’opera-supporto ai suoi lavori più recenti realizzati su tela. L’azione creativa, riflettendosi nello spazio espositivo, consentirà a chi lo visiterà di scoprire il mondo di Ipman con eroi sconosciuti e celebrità, omaggi e provocazioni, realtà grottesche e poetiche: la cultura alternativa della street art ci invita a rallentare il passo e a dedicarle uno sguardo più attento e meno frettoloso.

Ipman – Nota biografica 

Ipman, classe 92’ nato a Chieti, frequenta l’istituto d’arte Vincenzo Bellisario di Pescara dove consegue il diploma in grafica e stampa pubblicitaria. Fin da ragazzino era affascinato dalla cultura underground e dal graffitismo che ha praticato per un breve periodo, per poi iniziare a sperimentare diverse tecniche artistiche in strada che vanno dal semplice sticker, al poster o allo stencil, le sue fonti d’ispirazione sono sempre rivolte a tematiche contemporanee con uno sguardo anche all’arte del passato. Con sede a Pescara, i suoi interventi urbani si trovano in svariate città italiane ed estere come Roma, New York, Parigi; ha inoltre partecipato ad alcuni festival di arte urbana a Napoli e a Londra. Da qualche anno si è avvicinato al mondo delle gallerie d’arte mantenendo sempre la sua impronta, sperimenta vari supporti oltre la tela, portando l’arte urbana in contesti più formali.


IPman 
mostra personale a cura di Maria Arcidiacono

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023 ore 18.00-21.00

Fino a venerdì 22 dicembre 2023
Orari: dal lunedì al sabato ore 17:30-20:00
GArt Gallery
Via Piero Gobetti 114 – Pescara
Tel. +39 349 7913885
info@gartgallery.itwww.gartgallery.it 

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
roberta.melasecca@gmail.com
info@melaseccapressoffice.it
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

AMART Milano inaugura domani: grandi scoperte da Ghirlandaio a Schnabel 

Ritratto di dignitari. Tecnica mista su tela. Cina.
Dinastia Qing. Inizi sec.XVIII. 154×128 cm.

Old e new Masters in arrivo ad AMART
Da Ghirlandaio, van der Weyden, Rembrandt e Dürer
sino a Schnabel e Morandi

L’Antiquariato è a Milano! Inaugura domani, martedì 7 novembre (dalle ore 11 per la stampa), AMART, la mostra dell’Antiquariato organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi al Museo della Permanente.

Presenti 65 le gallerie, provengono da Milano ma anche dal resto d’Italia e dall’estero, sono specializzate in diverse aree artistiche e coprono dall’antico al contemporaneo.
Sono davvero molte le scoperte che attendono collezionisti e appassionati d’arte sino al 12 novembre. Nel grand tour delle opere di questa quinta edizione non è da perdere da Callea Antichità Design un capolavoro di Domenico Ghirlandaio (Firenze, 1448 – 1494), Madonna col Bambino (Madonna Wendelstadt), 1472 ca. Si tratta di un dipinto noto agli storici dell’arte da molto tempo e recentemente riconosciuto come opera di Domenico Ghirlandaio da Andrea De Marchi e da Cecilia Martelli. Il dipinto fu di proprietà di Matilda Rausch Dodge Wilson, moglie di John Dodge, uno dei fondatori della “Dodge Motor Company“. 

Tra gli Old master può vantare una provenienza illustre anche l’opera di Goswijn van der Weyden (1465 ca. – Anversa post 1538) proposto dalla Galleria Romigioli, una Madonna col Bambino in trono tra le Sante Caterina d ‘Alessandria e Margherita d’Antiochia del 1500-1510 ca. (Olio su tavola). Documentato nel Granducato di Lucca 1817-1824 (probabilmente presso la Famiglia Orsucci) fu sottoposto all’attività di tutela della Commissione di Michele Ridolfi, istituita da Maria Luisa di Borbone nel 1819. Il tema della Madonna in trono collocata in una loggia, circondata da angeli e santi rappresenta un soggetto di grande fortuna nei dipinti devozionali per uso domestico.

 “È con Rembrandt, e nei Paesi Bassi, che nel Seicento l’acquaforte raggiunge il massimo sviluppo” – spiega la gallerista Lorenza Salamon – la sua curiosità lo spinge a sperimentare tecniche miste, cercare supporti diversi dal consueto (come le carte d’importazione dall’Asia), con uno stile del tutto personale che lo favorirà nella propria affermazione artistica”. Nel suo stand, tra le altre, si potranno ammirare opere di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Autoritratto alla Finestra, 1648, Acquaforte, puntasecca e bulino originale) e Albrecht Dürer (Melancolia I, 1514, Bulino originale, monogrammato e datato in lastra).

Ad AMART è possibile scoprire oggetti per ogni genere di collezione: Mayfair Rare Books and Manuscripts, specializzata in libri antichi, incunaboli e manoscritti, dal XV al XVIII secolo, riserva da sempre una particolare predilezione per i trattati di architettura e i libri d’arte, punta su un progetto “The Grand Tour” che si propone di riscoprire la bellezza e la magia del bel paese tramite le suggestioni e le testimonianze dei suoi antichi visitatori e le opere senza tempo dei suoi migliori artisti e incisori. Ecco dunque le proposte: Michele Marieschi (1710 – 1744) Magnificentiores selectioresque Urbis Venetiarum prospectus (Venezia, 1741). Vale a dire 21 tavole incise all’acquaforte e di Giovanni Battista Piranesi (1720 – 1778), Différentes vues de quelques restes de trois grands édifices, qui subsistent encore dans le milieu de l’ancienne ville de Pesto, autrement Possidonia, qui est située dans la Lucanie (Roma, 1778), 20 tavole incise all’acquaforte.

È destinato agli appassionati di libri antichi o di musica classica il Troisieme Concerto à violon principal composé et dedié à S.M. l’Imperatrice et Reine éxécute par l’auteur aux concerts de la Salle OlimpiqueParis, Guenin, s.d. (ma 1806) di Charles Philippe Lafont. Magnifico esemplare, molto probabilmente stampato in un piccolo numero di copie e mai destinato alla vendita. Lafont fu il più importante violinista e compositore di violino della prima metà del XIX secolo in Francia. Edizione della più grande rarità, di cui la Galleria Orsini afferma di non aver trovato traccia in nessuna biblioteca europea e bibliografia specializzata. Il formato è in-Folio; 3 parti per complessive 55 pagine di musica (in alcune incisa solo al recto). Ognuna delle parti ha un bel frontespizio inciso in rame con il titolo e l’Aquila Imperiale. Splendida la legatura in marocchino rosso alle Grandi Armi di Napoleone, con i piatti contornati da una cornice dorata decorata con un’alternanza di api e di stelle.

Facendo un balzo nel Novecento, la Galleria Copetti per la sua prima partecipazione ad AMART, ha scelto di portare un rilievo parietale n.1, in bronzo, di Mario Negri (Tirano, 1916 – Milano, 1987), del 1955-56. Esposto nel 1958 alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, proviene da collezione privata. Nello stesso stand saranno allestite anche opere inedite di Mirko Basaldella e Giacomo Manzù. In particolare si segnala un’importante scultura in legno di Mirko Basaldella, dei pannelli in cemento dipinto molto rari e particolari e opere su carta dal periodo figurativo al periodo informale e di Manzù una scultura in bronzo dorato Divertimento (Gru). La Galleria Tornabuoni proporrà tra le altre un capolavoro di Giorgio Morandi una natura morta del 1961, mentre Sperone Westwater alla sua prima volta alla mostra milanese espone una sorprendente Version of Chuck 12 di Julian Schnabel del 2003, dipinto a olio su tela cerata.

Il pubblico che visiterà l’edizione del ’23 troverà una manifestazione dalla veste rinnovata: completamente ridisegnati l’ingresso, il ristorante e il loggiato da Studio Pellizzari che si è avvalso per gli allestimenti di tessuti Dedar, Arredi Pedrali; luci Viabizzuno.

Premio per il miglior stand sarà aggiudicato la sera del’8 novembre da una giuria composta dall’interior design Clara Bona, dalla giovane e affermata curatrice e art blogger Maria Vittoria Baravelli, dall’architetto specializzato in museografia, Michele Piva e dallo storico dell’arte Stefano Zuffi.

Eleganza e cura, antico e contemporaneo trovano ad AMART una sintesi, a sottolineare la centralità di Milano nel mondo del mercato dell’arte.


8-12 NOVEMBRE 2023
Museo della Permanente
Mercoledì-sabato: ore 11.00 – 20.30
Domenica: ore 11.00 – 19.30
 
Museo della Permanente
via Filippo Turati 34, Milano
amart-milano.com
 
PER INFORMAZIONI
Email: antiquari@unione.milano.it
Telefono: 02.7750447
 
Ufficio stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro, roberta@studioesseci.net
Tel. 049 663499, www.studioesseci.net

Firenze: FIORI FOGLIE SPINE. Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze

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FIORI FOGLIE SPINE
Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze

Firenze, Museo dell’Opificio delle Pietre Dure

6 novembre – 6 dicembre 2023

Mostra a cura di Laura Speranza

Con l’emblematico titolo “Fiori, foglie e spine. Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze “, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Museo diretto da Laura Speranza, espone, a conclusione del restauro affidato ai tecnici dell’Opificio, qualcosa di assolutamente eccezionale: una sorprendente selezione di  modelli botanici in cera dalla collezione, unica al mondo, di quasi 200 modelli botanici a grandezza naturale del Museo della Specola di Firenze.

Saranno proposti al Museo dell’Opificio per lo spazio di un solo mese (dal 6 novembre al 6 dicembre), in una esposizione curata dalla direttrice Laura Speranza.

Quelli esposti al museo dell’Opificio sono capolavori della ceroplastica, considerati tra i più belli al mondo.  L’imitazione del reale e la raffinatezza esecutiva degli antichi ceroplasti fiorentini che li hanno creati nel corso del ‘700, destano ancora oggi stupore. Si ammira, in particolare, la creatività con cui questi artigiani – artisti hanno attinto all’uso dei più svariati materiali per ottenere effetti naturali, come l’aggiunta di un pulviscolo argentato per ottenere la brillantezza della superficie dell’Euphorbia canariensis, l’aggiunta di spine vere nei cactus o il ricorso a leggeri filamenti vegetali, simili alla tela del ragno, per simulare quella sorta di peluria che si trova fra le piccole foglie grasse della Sempervivum arachnoideum.

Queste piante in cera documentano la straordinaria varietà del mondo vegetale conosciuto tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo e dovevano stupire ed educare il pubblico del Museo di Storia Naturale di Firenze, voluto dal Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo di Lorena, nel 1775. 

Al tempo, il Museo venne dotato di una Officina di Ceroplastica dove esperti artisti ceraioli, oltre a realizzare modelli anatomici, produssero anche questi splendidi esemplari botanici identificati con il nome scientifico, in latino, secondo la nomenclatura introdotta da Carlo Linneo solo pochi anni prima (Species Plantarum, 1753).

Non basta, ogni modello è alloggiato in un elegante vaso di porcellana di Doccia, prodotto nella nota fabbrica Ginori, vero e proprio emblema del gusto raffinato del suo committente e di un’epoca in cui la scienza si faceva accompagnare dalla Bellezza e dall’Arte.

Nella piccola, raffinata mostra al Museo dell’Opificio, prima della loro esposizione nel nuovo allestimento de La Specola alla quale fa in qualche misura da battistrada, si potranno apprezzare sette tra i più interessati modelli botanici in cera, affiancati dalle immagini delle corrispettive piante presenti in Natura.

“Essenziali apparati didattici consentono  l’approfondimento della tecnica esecutiva delle piante in cera e delle attività svolte nel restauro appena ultimato, ove la consulenza botanica di Chiara Nepi ha avuto un ruolo determinante”, annuncia  la direttrice Laura Speranza.

La Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Emanuela Daffra, sottolinea, da parte sua, come “il restauro di questo gruppo di preziosi manufatti si inserisca nella tradizione di fruttuosa collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure, attraverso il suo settore di restauro materiali, ceramici, plastici e vitrei,  con il Museo di Storia Naturale per il recupero e la manutenzione del suo ricco patrimonio di opere in cera, dai modelli anatomici a quelli botanici”. Lucilla Conigliello,  Direttore Tecnico SMA- Università di Firenze, afferma: “Come Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino siamo davvero lieti di poter dare con questa piccola esposizione un’anticipazione dello straordinario lavoro eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure per il restauro delle cere botaniche che tra pochi mesi tutti potranno apprezzare nel nuovo allestimento del Museo La Specola, che sarà davvero molto suggestivo. Il debito di riconoscenza che ci lega all’Opificio è grande, per tante attività e interventi programmati negli anni, su beni anche tra loro molto diversi. E’ un privilegio poter collaborare con funzionari e restauratori di altissimo profilo, in condivisione d’intenti, per garantire la conservazione di opere d’arte uniche”.


Ufficio Stampa Opificio delle Pietre Dure:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. +39. 049.663499
simone@studioesseci.net (rif. Simone Raddi)
 
Ufficio Promozione culturale Opificio delle Pietre Dure:
 Maria Emilia Masci opd.promozioneculturale@cultura.gov.it

Acquisite 8 opere di 3 artiste a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA
FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT
AD ARTISSIMA 2023

Acquisite 8 opere d’arte di 3 artiste a favore del
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Anche quest’anno la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha ampliato la sua collezione acquisendo, nel corso dell’edizione 2023 di Artissima8 nuove opere realizzate da 3 artiste, destinandole come sempre alla fruizione pubblica: importanti lavori di Steffani Jemison, Marwa Arsanios e Cemile Sahin confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
 
Da più di vent’anni la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, è uno dei partner principali della fiera internazionale di Artissima, che sostiene attraverso differenti contributi, il più rilevante riferibile alla campagna acquisizioni; questo nella ferma convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria per confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale. Tanto che, per questa edizione 2023, la Fondazione ha deciso di incrementare lo storico fondo destinato alle acquisizioni a 200.000 euro, investiti nell’acquisto di opere per un valore commerciale di 281.200 euro.
 
“In occasione del trentesimo anno di Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT conferma il proprio sostegno, incrementando a 200.000 euro il budget destinato alle acquisizioni in fiera. Le opere acquistate quest’anno sono state scelte attraverso un accurato processo di selezione, operato dal nuovo Comitato scientifico della Fondazione, in sinergia con i direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli e della GAM. Le opere sono destinate ai due musei, allo scopo di arricchire le loro collezioni in coerenza con le rispettive strategie e programmazioni” commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
 
La Fondazione sostiene le gallerie e le artiste e gli artisti presenti in fiera attraverso l’acquisizione di opere, alimentando così una estesa collezione di lavori di arte contemporanea, oggi tra le più prestigiose: oltre 900 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dalle grandi installazioni agli NFT, realizzate da circa 300 artisti – per un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro. A conferma della mission della Fondazione, le opere che entrano a far parte della propria collezione vengono immediatamente rese disponibili alla collettività attraverso il comodato ai due Musei per le rispettive attività espositive e per i prestiti ad altre istituzioni, consentendo a Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e a GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea un continuo aggiornamento delle proprie esposizioni e un dialogo costante con i principali attori della scena artistica internazionale.
 
Presente ad Artissima per la prima volta il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRTHans Ulrich Obrist (Direttore artistico Serpentine Galleries, Londra), Susanne Pfeffer (Direttrice Museum MMK für Moderne Kunst, Francoforte), Suhanya Raffel (Direttrice Museum M Plus, Hong Kong), Manuel Segade Lodeiro (Direttore Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid) e Vicente Todolì (Direttore artistico Fondazione Pirelli Hangarbicocca, Milano). 
Da sempre organo consultivo della Fondazione in materia di acquisizioni, il Comitato ha partecipato alla scelta delle acquisizioni in fiera, in sinergia con i Direttori e i Capo Curatori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, e selezionando opere che valorizzeranno ulteriormente il patrimonio artistico di entrambi i musei, centri di eccellenza piemontese e punti cardine nell’avvicinare all’arte un pubblico esteso ed eterogeneo, a livello locale, nazionale e internazionale. 
 
In merito alle acquisizioni il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha dichiarato: “Il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT si è riunito per la prima volta a Torino in occasione della Fiera Internazionale di Artissima. Siamo felici di poter lavorare con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e con i nuovi Direttori del Castello di Rivoli (Francesco Manacorda) e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Chiara Bertola). Ci impegniamo sin d’ora, e nel corso dei prossimi anni, a contribuire alla definizione di una nuova traiettoria per la collezione CRT, affinché le opere d’arte in essa contenute possano riflettere la diversità e l’inclusione del nostro tempo“.


Opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Steffani Jemison
Untitled (Same Time/Go Figure) (Senza titolo – Stesso tempo/Vai a capire), 2023
Stampa lenticolare; opera unica
200 x 354 x 5 cm
Galeria Madragoa
 
Steffani Jemison
Untitled (Same Time) (Senza titolo – Stesso tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, grafite; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa
 
Steffani Jemison
Untitled (Same Time) (Senza titolo – Stesso tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, acrilico; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa
 
Steffani Jemison
Untitled (Same Time) (Senza titolo – Stesso Tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, acrilico; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa
 
Steffani Jemison
Untitled (Same Time) (Senza titolo – Stesso Tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, grafite; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa
 
Marwa Arsanios
Who is Afraid of Ideology? Part I (Chi ha paura dell’ideologia? Parte I), 2017
Video digitale, colore, suono. Edizione di 5 + 2 AP
18 min 16 sec
mor charpentier
 
Marwa Arsanios
Untitled (Senza titolo), 2023
Serigrafia su tessuto; pezzo unico
400 x 200 cm
mor charpentier
 
Cemile Sahin
Simple things (Cose semplici), 2023
Video installazione HD singolo canale (colore, suono), 6 stampe UV su pannelli di vetro fluorescent a forma di cuore (87.5 x 80 cm ciascuno), carta da parati, tappeto
Esther Schipper


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Manuela Vasco | press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
 
Consulenza Stampa
Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

È il momento del Futurismo. Mostre a Milano, Matera, Treviso e non solo

Fortunato Depero, Ritratto Psicologico dell’aviatore Azari, 1922, olio su tela, 137×93 cm Milano, Galleria Bottegantica, AEROPITTURA FUTURISTA

FUTURISMO. È il momento del revival

Mostre in corso a Matera, Treviso, Milano, Mamiano di Traversetolo dopo quelle di Otterlo, Padova, Fontanellato…

In Italia, ma non solo, è il momento del Futurismo e dintorni. In questi giorni a Matera, in Palazzo Lanfranchi, e a Treviso, al Museo Nazionale Collezione Salce, sono state aperte due importanti, ampie rassegne interamente riservate a nuovi studi sul Movimento. Sono l’effetto di un progetto condiviso tra il Museo nazionale di Matera, diretto da Annamaria Mauro, e la Direzione regionale Musei Veneto, diretta da Daniele Ferrara.

Matera, in Palazzo Lanfranchi sino al 10 gennaio 2024, si può ammirare l’ampia rassegna “Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento“, a cura di Massimo Duranti. Nell’esposizione materana è presente, tra le altre diverse opere, un fondamentale nucleo di manifesti futuristi concessi dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso.

Il Museo trevigiano, facente capo alla Direzione Regionale veneta, propone a sua volta un ricco focus sul tema del manifesto futurista, con il titolo “Futurismo di carta“. L’esposizione trevigiana, a cura di Elisabetta Pasqualin con la collaborazione di Sabina Collodel, si sviluppa nella sede del San Gaetano del Salce in due successivi momenti con altrettante mostre.  La prima, con la declinazione “Forme dell’avanguardia“, è aperta al San Gaetano sino al 25 febbraio 2024. A seguire, dal primo marzo al 30 giugno 2024, la seconda parte, contrassegnata dal sottotitolo “Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità“.

Milano, intanto, alla Galleria Bottegantica sino al 2 dicembre a essere protagonista di una rilevante monografica è “Aeropittura Futurista. L’avanguardia italiana tra Biennali e Quadriennali“. Con questa mostra, curata da Fabio Benzi, la Galleria Bottegantica torna a occuparsi di Futurismo, in particolare della “Aeropittura”. La rassegna si concentra sulla partecipazione dei futuristi alle Biennali di Venezia (1926-1942) e alle Quadriennali d’Arte Nazionale di Roma (1931-1943), proponendo una accurata selezione di opere pittoriche e scultoree, nella quasi totalità esposte nelle rassegne veneziane e romane. Tramite queste mostre, Filippo Tommaso Marinetti, alla guida del movimento, cercò di assicurare un riconoscimento ufficiale al Futurismo italiano e una sua definitiva consacrazione.

Gli anni giovanili di uno dei grandi protagonisti del Futurismo, Umberto Boccioni sono in mostra, sino al prossimo 10 dicembre, nella raffinata monografica “Boccioni. Prima del Futurismo“, proposta alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, nel parmense. A cura di Virginia Baradel, Niccolò D’Agati, Francesco Parisi, Stefano Roffi. Con oltre cento opere, tra cui alcuni capolavori assoluti dell’artista, la mostra si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della formazione affrontando i diversi momenti della sua attività, dalla primissima esperienza a Roma, a partire dal 1899, sino agli esiti pittorici immediatamente precedenti l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nella primavera del 1910. Un decennio cruciale in cui Boccioni sperimenta tecniche e stili alla ricerca di un linguaggio originale e attento agli stimoli delle nascenti avanguardie.

“Progetti diversi, tutti di qualità notevole, che confermano come e quanto un nuovo revival del Futurismo sia in corso, dopo quello degli anni intorno al centenario del 2009”. Ad affermarlo è il professor Massimo Duranti, curatore della mostra materana e studioso tra i maggiori del Futurismo.

“In questi mesi sono state, e sono, molte le mostre, in Italia e all’estero, sul Movimento Marinettiano: tra le più recenti, a Padova, “Futurismo 1910-1915. La nascita dell’avanguardia”; in Olanda “Marinetti en het futurisme” al Rijksmuseum twenthe, Enschede; “Futurism & Europe. The aesthetics of a new world”, Kroller museum, Otterlo; “Dall’alto. Aero-pittura futurista” al Labirinto della Masone a Fontanellato di Parma e altre ne sono annunciate in Italia e all’estero. 

Il nuovo revival dimostra, comunque, che tuttora questa avanguardia artistica non solo genera attenzione ma anche che molta dell’arte attuale è debitrice proprio del Futurismo e dei suoi assunti”.

Del ruolo rilevante del Futurismo è convinto assertore anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che nel presenziare all’inaugurazione della mostra di Matera ha dichiarato: “Il Futurismo, movimento che dall’Italia si affermò in tutto il mondo, seppe lasciare tracce a tinte forti anche nel Meridione nel segno di una sfida culturale al rinnovamento e alla creazione di una modernità. Ricostruire i passaggi a Sud di questi visionari delle avanguardie è una delle sfide vinte dagli organizzatori della mostra che hanno centrato innanzitutto l’obiettivo del recupero conoscitivo di questo fenomeno che ha contagiato tutte le discipline artistiche, lasciando un’eredità di pensiero e di creatività ancora attuale”.


Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
segreteria@studioesseci.net

Flavio Insinna a Matera con l’Orchestra Sinfonica di Matera ne Il borghese gentiluomo

Orchestra Sinfonica di Matera

L’ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA

CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI FLAVIO INSINNA

PRESENTA IL BORGHESE GENTILUOMO

Il Maestro Rino Marrone dirige, domenica 5 novembre all’Auditorium Gervasio, la versione sinfonica sulle note di Strauss dell’omonima commedia di Molière. Con Insinna si esibiranno il soprano Nunzia De Falco e il mezzo soprano Gianna Racamato.

Nel 1999 a Bari andò in scena l’adattamento di Quirino Principe della Suite di Richard Strauss Il borghese gentiluomo, tratta dalla omonima commedia di Molière. Il critico musicale, musicologo, traduttore Principe calibrò i dialoghi e le parti narrative per la voce recitante di un autentico mattatore: Gigi Proietti. “Affidando all’attore – come scrive lo stesso Quirino Principe – occasionalmente, diversi ruoli, e confidando nella sua gamma di possibilità vocali, che egli domina con arte consumata”.

Il borghese gentiluomo, nella traduzione e adattamento scenico di Quirino Principe, torna in scena a Matera per la seconda stagione sinfonica della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm). E a ricoprire il ruolo che fu di Proietti il direttore artistico della Fosm Saverio Vizziello ha scelto Flavio Insinna allievo del grande e indimenticato attore.

Flavio Insinna

Domenica 5 novembre, con ingresso alle 20:30 e sipario alle 21, all’Auditorium del Conservatorio Egidio Romualdo Duni si terrà il concerto su musiche di scena da Il borghese gentiluomo di Richard Strauss. Con la partecipazione straordinaria di Flavio Insinna, voce recitante, e le parti cantate affidate al soprano Nunzia De Falco e al mezzo soprano Gianna Racamato. La partitura di Strauss è affidata all’Orchestra Sinfonica di Matera, diretta dal Maestro Rino Marrone già direttore del concerto del 1999.

La versione sinfonica sulle note di Strauss dell’omonima commedia di Molière racconta il sogno del borghese Monsieur Jourdain di divenire nobile, tra persone meschine e prive di vere qualità. Uno spettacolo che è organizzato e promosso in collaborazione con il Festival Duni ed è inserito nella Maratona Molière. Alla sua 24° edizione il Festival Duni offre al pubblico una intera giornata, quella di domenica 5 novembre, dedicata al “padre della lingua francese” Molière, al secolo Jean-Baptiste Poquelin, a 350 anni dalla sua morte. In programma al cineteatro Guerriri, dalle ore 11, l’allestimento inedito della regista Vania Cauzillo de Le Bourgeois gentilhomme comedie-ballet di Lully e Molière del 1670 con la coreografia curata da Marco Magrino e l’accompagnamento dell’Orchestra Barocca del Festival Duni diretta dal maestro Francesco D’Orazio. Nel pomeriggio, alle 17, il film del 1978 di Arianne Mnouchkine “Moliere”. Ulteriori informazioni sul programma e i biglietti per la Maratona Molière sul sito del Festival Duni https://festivalduni.it/

Gli ultimi biglietti disponibili (10 euro, ridotto studenti euro 5) per Il borghese gentiluomo sono in prevendita al Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera. La biglietteria è aperta tutti i giorni dalle 18 alle 21.

Il prossimo appuntamento della stagione autunnale della Fosm si terrà domenica 12 novembre all’Auditorium Raffaele Gervasio. L’Orchestra Sinfonica di Matera diretta da Francesco D’Orazio eseguirà musiche e arie d’opera di Antonio Vivaldi, con la voce del sopranista Niccolò Balducci. Il Progetto Vivaldi è realizzato in collaborazione con il Comune di Pomarico.

IL BORGHESE GENTILUOMO
In coproduzione con il Festival Duni
Nunzia De Falco – soprano; Gianna Racamato – mezzo soprano; Flavio Insinna – voce recitante
Musica di Richard Strauss, musiche di scena da Il borghese gentiluomo
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Rino Marrone
Programma di sala:
“DeR BÜRGER ALS EDELMANN”
Komödie mit Tänzen von Molière di Hugo von Hoffmansthal
Musiche di Richard Strauss
Traduzione e adattamento scenico di Quirino Principe
1.Ouverture all’atto I
2. Entrata in scena di Jourdain
2a. Couplet di Jourdain
2b. Arietta soprano
3. Dialogo in musica soprano, mezzosoprano
4. Minuetto
5. Scena del maestro di scherma
6. Entrata e danza dei sarti
7. Finale dell’atto I
8. Preludio all’atto II
9. Entrata e scena di Cleonte
10. Intermezzo
11. Il pranzo
12. Courante (in forma di canone)
13. Finale dell’atto II


Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Pisa, Museo della Grafica – Inaugurazione della mostra “Sergei Tchoban. TOWERS” 

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa)  è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra 

Sergei Tchoban
TOWERS

Venerdì 10 novembre, ore 18:00

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-67-59-70)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Trieste: per celebrare le donne nelle arti, nella cultura e nella società contemporanea

Sabine Muller-Funk – ph credit @alice zorzin

Biennale Internazionale Donna

4° Esposizione internazionale d’Arte – BID23ART

“Respirare con il mondo / Breathing with the World” 

Trieste – Magazzino 26 – Porto Vecchio fino al 7 gennaio 2024

“La parola respiro evoca ritmi rigenerativi che sono finiti ma ciclici e incontri fisici che sono sensuali e a volte erotici; mentre “con il mondo” implica complesse interconnessioni che si estendono oltre i confini geopolitici che delimitano la nostra prospettiva antropocentrica, in un contesto di armonia e discordia”. Così la curatrice Eunice Tsang introduce il tema della Biennale Internazionale Donna 2023 nella sua 4° edizione dal titolo “Respirare con il mondo / Breathing with the World“, aperta al pubblico a Trieste, al Magazzino 26 del Porto Vecchio, con orari: giovedì 10 – 13 e 16 -19, venerdì 16 – 21, sabato, domenica e festivi 10 – 19 (costo biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro).

Realizzata dall’Associazione Biennale Internazionale Donna, in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, BID23ART rappresenta un evento unico e di grande importanza per il panorama artistico e culturale, non solo a livello locale ma anche internazionale: i visitatori hanno l’opportunità di immergersi nell’arte contemporanea, scoprendo nuovi talenti e artiste affermate, lasciandosi ispirare dalle diverse prospettive e narrazioni. L’esposizione propone in mostra 40 opere, scelte tra le molte candidate da tutto il mondo e l’allestimento creaa un dialogo con lo spazio e con il tema, invitando i visitatori a riflettere sulle suggestioni proposte dalla curatrice.

 “BID23ART” – afferma la presidente dell’Associazione Biennale Internazionale Donna architetto Šeherzada Ahmetović – “offre una piattaforma per celebrare e promuovere il ruolo delle donne nelle arti, nella cultura e nella società contemporanea. Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzati eventi collaterali, tra cui incontri con le artiste, performance, presentazioni, eventi musicali e intrattenimento, nonché momenti formativi dedicati alla promozione dell’arte e della cultura. La nostra missione è creare un contenitore mirato a promuovere il lavoro della donna sotto molteplici aspetti” – continua Šeherzada Ahmetović – ” e attraverso BID23ART, intendiamo creare un dialogo profondo tra l’arte contemporanea e il pubblico, stimolando riflessioni e connessioni che vanno al di là delle convenzioni”. 

“Trieste, da sempre crocevia di popoli e culture, città animata dall’ampio “respiro” del mare” – sottolinea  l’Assessore alle politiche della cultura e del turismo del Comune di Trieste Giorgio Rossi – “pare essere il luogo ideale per questa mostra che, evocando poeticamente il tema de l’élan vital (la percezione intuitiva dell’esperienza e il fluire del tempo interiore), vuole celebrare il potere creativo della trasformazione e la capacità dell’arte di esprimere la speranza nel futuro, indagando contemporaneamente le dimensioni dell’ambivalenza, della criticità e dell’incertezza”.

Nel contesto della sede della Biennale – il Porto Vecchio, un importante punto di riferimento della città che sta subendo una massiccia e complessa trasformazione – questa mostra cerca di immaginare la maschile e rumorosa vitalità del vecchio porto riempiendolo con una miriade di suoni e idee provenienti dalle 40 artiste. Tirando fuori le insidie e i cambiamenti delle correnti che sottendono alle tensioni transculturali di oggi, “Respirare con il Mondo” è un invito ad aprire le immaginazioni delle storie non scritte e dei sistemi matriarcali; a immergersi in lingue sconosciute che parlano di lavoro invisibile ed emotivo; e, ultimo ma non meno importante, a scoprire nuove modalità di cura e supporto per amici e estranei, non per respirare all’unisono, ma per concedersi reciprocamente lo spazio per respirare.

Il titolo dell’esposizione di BID23ART “Respirare con il mondo / Breathing with the World” si ispira a un’immagine poetica tratta da uno dei Sonetti a Orfeo (1923) di Rainer Maria Rilke, il quale indagando l’intima connessione tra la vita e l’arte nelle sue varie forme espressive, ha cercato di mostrare quanto il potere evocativo della poesia sia in grado di tramutare i problemi dell’esistenza e di giustificare la realtà.

Questa Biennale intende dunque esplorare, mediante un innovativo approccio olistico, le molteplici forme espressive con cui artiste contemporanee di diverse generazioni e contesti culturali interrogano il loro rapporto con il mondo – inteso nel suo senso più ampio – dove il mondo esterno, visibile, è strettamente intrecciato con quello interiore. 

Il “respiro”, soffio vitale, poesia dell’invisibile, metafora di un’incessante e inesauribile forza rigeneratrice e ispiratrice, suggerisce simbolicamente un movimento di apertura e di connessione con il mondo attraverso modalità inesplorate di penetrazione delle sue diverse dimensioni: quella spazio-temporale, quella socio-culturale e, soprattutto, quella naturale di cui fanno parte tutti gli esseri viventi, verso la quale il consueto sguardo esclusivamente antropocentrico deve aprirsi alla consapevolezza che noi esseri umani siamo solo una delle infinite forme di vita da rispettare.

La curatrice/artista Eunice Tsang
Eunice Tsang è una curatrice/artista con sede a Hong Kong. Ha fondato e cura Current Plans, uno spazio d’arte sperimentale che promuove il dialogo interdisciplinare attraverso l’organizzazione di mostre. Durante il suo periodo a Tai Kwun Contemporary, ha istituito la Biblioteca di Artist Books Asiatici, dove ha condotto ricerche e costruito una nuova collezione di pubblicazioni moderne e contemporanee dedicate agli artisti asiatici. Fa parte del team curatoriale che organizza l’annuale Booked Art Book Fair, in cui, per le ultime 5 edizioni, ha presentato esposizioni speciali in stretta collaborazione con gli artisti.

LE ARTISTE PROVENIENTI DA OLTRE DIECI PAESI
Asamer Ulrike Gmunden, Austria; Bachel Nora Vienna, Austria; Burgard-Kaser Beatrix Vienna, Austria; Buttazzoni Loreto Santiago, Chile; Capecci Savina Roma, Italia; Célin Jiang Paris, Francia; Centa Lučka Ljubljana, Slovenia; Cink Asta Vienna, Austria; Culetto Lea Trbovlje, Slovenia; d’Aprile Marie-José La Chaux de Fonds, Svizzera; de Eccher Riccarda Udine, Italia; Epp GabrieleVienna,  Austria;Faidiga Fabiola  Trieste, Italia; Fiabane Lidia Belluno, Italia; Gregorič Nabhas Nataša Sempeter pri Gorici, Slovenia; Gregorovich Nevia Trieste, Italia; Grilli Valentina Milano, Italia; Höller Barbara Vienna, Austria; Jazvic Paulina Zagreb, Croazia; Lau Hiu Tung Hong Kong, Cina; Leelee Chan Hong Kong, Cina; Middelmann Naomi Lausanne, Svizzera; Müller-Funk Sabine Munich, Germania; Oreskovic Lara Zagreb, Croazia; Patermo Bettina Modling, Austria; Pazzagli Francesca Cattolica, Italia; Ivana Putincanin Zug,Svizzera; Rosso Cicogna Caroline Eupen, Belgio; Sasaoka Yurik Osaka, Giappone; Tizian Chiara Vicenza, Italia; Vivoda Ana Rijeka, Croazia; Weinstein Daphna Tel Aviv, Israele.

GIURIA e PREMI

Sarà assegnato un premio per l’Opera d’Arte/Artista più votata dal pubblico. All’interno dell’esposizione sarà possibile esprimere la propria preferenza in forma anonima tramite un apposito box. Con questa iniziativa, si mira a promuovere una maggiore partecipazione e interesse da parte del pubblico e dei visitatori, aprendo un dialogo sull’arte in un contesto più democratico.

Il Premio sarà intitolato a Barbara Fornasir, socia fondatrice e architetto delle prime edizioni che ha investito il suo impegno nell’apertura del Porto Vecchio verso la città di Trieste. 

La cerimonia di premiazione del premio – sostenuto e consegnato da ENAIP FVG – si terrà a dicembre 2023 al Magazzino 26.

PARTNER E SPONSOR

BID23ART è realizzata dall’Associazione Biennale Internazionale Donna, in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, grazie al sostegno degli sponsor BBC Venezia Giulia, ENAIP FVG, Blasini Caffè by Antica Tostatura Triestina, Speranza Assicurazioni, Borgo delle Rose e dei partner Rosso Srl, La Contrada e iMagazine e con la collaborazione del Ministero della Cultura e Italia Nostra, nonché di Donatori ed Enti e Istituzioni internazionali.


Media relations e ufficio stampa
Aps comunicazione 040410910 / Federica Zar 3482337014 zar@apscom.it
Francesca Carmellino francesca@bid.trieste.it
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di Aldo Poduie e Federica Zar
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Editoria: “Anita, una storia romantica” è il nuovo romanzo di Margherita Cucco

Margherita Cucco fa il suo ritorno con una narrazione avvincente e coinvolgente, con il romanzo “Anita, una storia romantica”.
Preparatevi per un viaggio nell’universo creativo dell’autrice, che questa volta tratta un tema impegnato e delicato.

Trama

Esther Bodmeier, un’anziana ebrea che risiede in Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale, affida la sua storia a un manoscritto.
A quattordici anni, nel 1942, viene catturata insieme ai genitori e caricata su un treno per la Germania.
Durante il tragitto Esther riesce a fuggire e si apre per lei la possibilità di sopravvivere assumendo un’identità ariana, quella di Anita Koch.
Aiutata da un pastore protestante, trova un rifugio e un lavoro nella tenuta di Tannerhof, proprietà del Freiherr von Tanner, un nobiluomo quarantenne alquanto misterioso.
I due, accomunati dalla passione per i libri e la cultura, a poco a poco imparano a conoscersi.
Nasce un sentimento profondo, tanto più intenso in quanto inconfessato e quasi inconsapevole: un amore impossibile, che però cambierà per sempre la vita di entrambi.

Biografia dell’autrice Margherita Cucco

Margherita Cucco

Margherita Cucco ha iniziato a scrivere al termine di una lunga carriera di insegnante liceale.

Con Robin Edizioni ha pubblicato i seguenti romanzi storici:

E i romanzi polizieschi:

Inoltre, la trilogia dedicata a Tim Bergling/Avicii (2018-2021):

Il romanzo “Anita, una storia romantica” di Margherita Cucco è pubblicato da Robin Edizioni, per la sezione Robin&Sons.


Sara Bontempi
Redattrice editoriale 

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