Bologna, Museo della Musica: apre oggi la mostra “In arte, Milva”

Ritratto di Milva, primi anni ’60

A cura di Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante

23 novembre 2023 – 4 febbraio 2024
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna

Mostra promossa da Alma Mater Studiorum Università di Bologna: Biblioteca delle Arti, Dipartimento delle Arti, Sistema Bibliotecario di Ateneo, Area del Patrimonio Culturale
In collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica
Con il patrocinio di Comune di Bologna

Inaugurata mercoledì 22 novembre 2023 ore 18.00

Inaugurata mercoledì 22 novembre alle ore 18.00, la mostra “In arte, Milva” è aperta al pubblico dal 23 novembre al 4 febbraio 2024, presso il Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore, 34 – Bologna), nata dall’accordo siglato dal Rettore Giovanni Molari e dalla prof.ssa Martina Corgnati, figlia di Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, per valorizzare e condividere il percorso dell’artista, fra musica, teatro, cinema, impegno politico. Curata dai docenti Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante del Dipartimento delle Arti – DAR, è promossa dalla Biblioteca delle Arti Unibo, dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e dall’Area del Patrimonio Culturale dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna e con il patrocinio del Comune di Bologna.

L’archivio donato alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna dalla prof.ssa Corgnati nutre un’esposizione importante per la storia della musica e del teatro, presentando una selezione fra gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere da parte di vari mittenti; la collezione di vinili, cd, VHS e dvd incisi dall’artista. E ancora, attraverso un percorso in tre stanze, espone alcune delle onorificenze italiane e straniere ricevute, alcune recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.

Milva interpreta Jenny delle Spelonche in Opera da tre soldi, 1973

Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, ha attraversato da protagonista oltre cinquant’anni di storia italiana. Dalla provincia ferrarese di Goro fino a uno dei templi del teatro italiano (il Piccolo Teatro di Milano), passando per Parigi, la Germania, la Grecia, il Giappone, Milva ha lasciato un segno nel mondo dello spettacolo e del costume, in molteplici generi. È stata a Sanremo; è stata sulle copertine dei rotocalchi ma ha anche lavorato con Luciano Berio; è stata (come “Milva la rossa”) emblema della canzone politica impegnata; ha recuperato la tradizione popolare e, al contempo, ha interpretato le canzoni di Vangelis, compositore di colonne sonore e musica elettronica; è stata protagonista degli spettacoli di Giorgio Strehler e interprete d’elezione di molte canzoni di Franco Battiato.
Di tutti questi volti, di tutte queste Arti di Milva, la mostra cerca di rendere conto, da Goro alla dimensione internazionale in cui si sviluppa la sua vita, presentando per la prima volta parte del lascito donato dalla figlia Martina Corgnati alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna.

“In arte, Milva” vuole dire per i curatori proprio questo: “una personalità che ha totalmente vissuto dell’arte e nelle arti, e per la quale non c’è mai stata distanza tra la vita e la scena.
La mostra sarà quindi paradigmatica dell’estrema versatilità degli ambiti in cui si è mossa Milva”.

I visitatori potranno vedere un insieme di materiali che nella loro eterogeneità danno il senso di cosa l’artista sia stata: dal ritaglio di rotocalco alla locandina della Scala con le firme, dal telegramma del Ministro della Cultura francese alle partiture da lei annotate per l’esecuzione, dalle foto con Luciano Berio a quelle con Heather Parisi, a tutto il mondo brechtiano, che però sembra uno fra gli altri, non quello più definitorio.

Scrive Martina Corgnati nel catalogo che accompagna l’esposizione: “L’archivio intero di mia madre, le fotografie, la discografia, i nastri, i progetti, tutti i carteggi, la rassegna stampa, i manifesti, tutti i premi e i riconoscimenti, compresi i dischi d’oro che ha ricevuto nel corso della sua carriera, le cartoline e tutti i materiali che possono risultare utili per costruire i passaggi della sua lunga e complessa vicenda professionale, sessantun casse in tutto, sono stati da me donati all’Università di Bologna, e affidati all’attenta e sollecita cura di Gianmario Merizzi, Coordinatore gestionale di biblioteca ARPAC – Settore Biblioteca delle Arti, che ringrazio di cuore per la passione e la competenza che ha investito nel complicato lavoro di ordinamento e classificazione di materiali così diversi (https://arti.sba.unibo.it/chi-siamo/archivio-milva). Sono convinta che l’università sia il luogo migliore, forse l’unico, dove un patrimonio di competenze e valori culturali possa essere trasferito da una generazione all’altra, acquistando così nuove prospettive di lettura e nuovi significati. Questa mostra, a cura di Anna Maria Lorusso e di Lucio Spaziante, che tengo a ringraziare, è il primo esempio di produzione culturale resa possibile da questa donazione, cioè, come io la intendo, costruzione di alleanze e trasformazione della memoria in progetto”.

L’Archivio Milva verrà aperto agli studiosi al termine della mostra. Catalogo e inventario, realizzati in collaborazione con il Polo bolognese SBN e con Archivi ER – Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, saranno invece accessibili da subito.

Foto Mostra In arte, Milva

La mostra si articola attraverso tre spazi, che raccontano Milva secondo diverse prospettive: Stanza 1 – La vita
Stanza 2 – Le arti di Milva
Stanza 3 – Il mondo di Milva.

Il visitatore potrà seguire il percorso di visita (e continuare l’esperienza fuori dal museo) con una playlist musicale su Spotify intitolata In arte, Milva, scaricabile sul proprio device.

Tutti i materiali esposti provengono dal lascito donato all’Università di Bologna, tranne un’unica eccezione – importante – che viene dal Piccolo Teatro di Milano – Teatri d’Europa, nella stanza 3.

Nella Stanza 1 si presenta un racconto visivo di Milva: delle varie identità ed etichette attribuite nel tempo all’artista (Pantera di Goro, Piaf italiana, Lady Brecht, Milva la Rossa…), fino alla sua posterità, in qualche modo rappresentata dal francobollo che le è stato dedicato, annullato a Goro il 18 novembre 2022.
Accanto alla narrazione visiva della sua biografia, viene poi ricostruita una vetrina di rassegna stampa, dove saranno esposti alcuni giornali che, coi loro titoli, hanno definito Milva.

Nella Stanza 2 vengono presentati i vari “mondi” artistici di Milva: anzitutto quella della musica (pop, musica “colta”, popolare) e quello del teatro, ma anche mondi frequentati con minor continuità, come quello televisivo e quello cinematografico.
Per quel che riguarda l’ambito MUSICA, sarà presentata una selezione di copertine di dischi rappresentativa delle diverse anime incarnate da Milva:
– il Festival di Sanremo e la canzone pop
– la canzone impegnata e storico-politica
– le collaborazioni musicali celebri (Ennio Morricone, Enzo Jannacci).

Fondamentale l’area legata al TEATRO.
Per questa sezione, il fondo presenta molti materiali (locandine, programmi di sala, poster): fotografie che documentano la collaborazione con Strehler; interessanti copioni e partiture, annotati con indicazioni manoscritte su pronuncia, prosodia.

È presente anche l’ambito delle commedie musicali, come la collaborazione con Gino Bramieri, nonché gli ambiti della televisione e del cinema.

Per quanto riguarda la televisione (dove è stata ampiamente presente in: Canzoni alla finestra, Cantatutto, Milva Club, Senza rete, Teatro 10, Palcoscenico, Ak Paradise etc) se ne dà conto attraverso ritagli di rassegna stampa, che ne raccontano la percezione e l’impatto, cioè la sua immagine pubblica.

Per il suo impegno nel cinema, saranno esposti alcuni poster e alcune foto: La bellezza di Ippolita (1962) di Giancarlo Zagni, D’amore si muore (1972) di Carlo Carunchio.

Nella sala infine viene esposta una selezione dei premi ricevuti, dal Telegatto a uno dei diversi Dischi d’oro ricevuti, a premi meno “pop” ma non meno importanti, come il Premio Piazzolla o il Premio Unesco, insieme alle medaglie a Cavaliere delle arti.

Nella Stanza 3 si vuole rendere conto della dimensione internazionale dell’artista, assumendo due focus principali: uno sull’Europa (con Germania, Francia e Grecia) e uno sul Giappone, con locandine, dischi, classifiche, biglietti di estimatori illustri, da Sarkozy al Ministro della Cultura francese.

Questi Paesi non sono certo i soli in cui Milva sia stata accolta e portata in trionfo; si tratta solo di una selezione curatoriale.

In questa stanza internazionale uno spazio particolare viene dedicato all’Opera da tre soldi di Brecht, nella regia di Strehler per il Piccolo Teatro. Poche opere hanno avuto, infatti, una risonanza internazionale come questa (di cui si presenteranno degli esempi di rassegna stampa internazionali).
La mostra presenta in esclusiva, su concessione e prestito del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (e su approvazione delle Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia), l’abito di scena di Jenny delle Spelonche, protagonista della pièce, una delle figure più iconiche di Milva.
Intorno a questo abito viene ricostruito un piccolo caleidoscopio di “oggetti”, copioni annotati da Milva, foto, programmi.

Foto Mostra In arte, Milva

Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi di testi di: Giovanni Molari, Giacomo Manzoli, Eva Degl’Innocenti, Jenny Servino, Anna Maria Lorusso, Lucio Spaziante, Martina Corgnati, Guglielmo Pescatore, Claudio Longhi, Matteo Paoletti, Ugo Volli, Jacopo Tomatis, Gianmario Merizzi.

Durante il periodo di apertura sono proposti al pubblico alcuni momenti di approfondimento sul progetto espositivo e sulla figura di Milva:
– sabato 2 dicembre 2023 ore 17.00 visita guidata con Lucio Spaziante
– sabato 16 dicembre 2023 ore 11.00 visita guidata con Anna Maria Lorusso
– sabato 13 gennaio 2024 ore 11.00 visita guidata con Anna Maria Lorusso
– sabato 21 gennaio 2024 ore 11.00 visita guidata con Lucio Spaziante

La visita guidata è inclusa nel biglietto di ingresso al museo con prenotazione obbligatoria. È possibile acquistare il biglietto di ingresso online su MidaTicket oppure presso il bookshop del museo negli orari di apertura. Le prenotazioni sono valide fino all’orario d’inizio dell’evento, gli ingressi non ritirati verranno messi nuovamente a disposizione del pubblico.

Come evento di finissage della mostra, domenica 4 febbraio alle ore 17.30 i curatori Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante dialogano con Martina Corgnati nell’incontro In arte, Milva… tra racconto e realtà. L’ingresso è gratuito.


Il Comune di Goro, paese natale di Milva, è in attesa di realizzare lo spazio museale a lei dedicato, che sarà allestito nella storica piazza, ora intitolata a Maria Ilvia Biolcati.

Il luogo è particolarmente simbolico, è a pochi passi dalla casa natale, dal teatro comunale che ha visto Milva esibirsi fin da bambina, durante le recite di paese e di fianco alla biblioteca comunale.

Pensato come angolo del paese vocato alla cultura dedicato a Milva e non mera esposizione di reperti, in piena sintonia di intenti con la figlia Martina Corgnati, che con la sua donazione ha voluto creare le condizioni per far nascere un luogo di cultura, di aggregazione e di promozione del piccolo paese dove può ritrovare anche le sue origini.

All’interno di quella che fu la prima osteria del paese, appositamente ristrutturata, oltre all’esposizione di immagini e di opere dedicate a Milva, è previsto un piccolo spazio dedicato all’accoglienza dei visitatori che sempre di più si recano sul nostro territorio per apprezzare le bellezze paesaggistiche del Delta e una piccola sala per attività didattiche.

Lo stato dell’arte ad oggi è: l’inizio dei lavori di ristrutturazione, intanto continuano ad arrivare donazioni di vinili, di materiali cartacei e l’interesse per gli appassionati di Milva aumenta.

Arrivano sempre più frequentemente turisti che incuriositi chiedono di visitare il teatro dove tutto è iniziato e da dove ci si può incamminare per conoscere più a fondo la storia di un’artista che ha frequentato un’infinità di generi e di mondi, di cui Goro è orgogliosa sente il dovere di collaborare con tutte le istituzioni che intendono far conoscere ed apprezzare un’immensa artista come Milva alle nuove generazioni.


Sede mostra
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
Tel. +39 051 2757711

Orari di apertura
Martedì, mercoledì, giovedì 11-13.30 / 14.30-18.30
Venerdì 10-13.30 / 14.30-19.00
Sabato, domenica, festivi 10.00-19.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre

Biglietti
Ingresso incluso nel biglietto del museo:
€ 5 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto 19-25 anni | gratuito minori di 18 anni, possessori
Cultura | gratuito studenti, docenti, personale dell’Università di Bologna su presentazione del
proprio badge

Informazioni
https://milva.unibo.it
https://arti.sba.unibo.it/
www.museibologna.it/musica

Ufficio stampa mostra
Barbara Notaro Dietrich
Tel.+39 348 7946585
b.notarodietrich@gmail.com

Ufficio Stampa Università di Bologna
Tel. +39 051 2088664
ufficiostampa@unibo.it

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
Tel. +39 051 2193469 / 051 6496658
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it

Bologna Città della Musica UNESCO

Bologna, Teatro dell’ABC: Festival del Confine – Programma della Prima Edizione

PRIMA EDIZIONE
DEL FESTIVAL DEL CONFINE

24, 25 e 26 novembre 2023 
Teatro dell’ABC, piazza di Porta Castiglione 3

Ore 18,00 – ConferenzaIl confine del sé
Identità della persona e senso dell’esistenza 
Andrea Zohk 
Dialoga con lui Gabriele Via
 
Qual è il nesso tra l’identità che ciascuno di noi percepisce come propria e il senso che conferiamo alla nostra esistenza? Per pervenire a una risposta vengono indagate innanzitutto le basi psicofisiologiche e ontogenetiche dell’identità personale. Qui si mostra la continuità organica e biologica che lega le dimensioni istintuali, sensomotorie e pulsionali, alla costituzione della sfera personale. Partendo dalla costituzione dell’autocoscienza riflessiva, l’indagine si sofferma poi sulla genesi e l’essenza del soggetto morale, che viene circoscritto esaminando il crinale tra “normalità” e “anormalità” psichiatrica. Infine l’esplorazione dei temi della “maschera”, dell’autoinganno e della ricerca di autenticità fanno emergere quell’esigenza di orientamento e motivazione radicale che chiamiamo problema del senso dell’esistenza. 
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Il confine tra normalità e follia
SCULTURE SONORE
Concerto per strumenti autocostruiti, viola, clarinetto e voce
Letture da interiezioni di Antonin Artaud
Un arsenale acustico che ridefinisce i contorni dell’avanguardia,
aprendo la strada a territori sonori oscuri ed inesplorati.
Creature abissali, organismi planctonici ed entomologici apparati
nuovamente raggruppati come in una nuova preistoria.
Sperimentazione pura. Libera. Inquieta.
Le letture della serata sono tratte dall’opera di Antonin Artaud
 
Pol Palli – sculture sonore
Guglielmo Pagnozzi – clarinetto
Valentino Corvino – viola
e
Gabriele Via – voce narrante

Ore 16 – Conferenza
“Tra pienezza e mancanza: il paradosso del limite”
Dal limite come pienezza, sicurezza, protezione (coscienza della nostra finitudine e limitatezza nel pensiero greco), al limite come mancanza e desiderio di superarla nella nostra epoca della illimitatezza esasperata.
 
Francesca Rigotti
Colloquia con lei Gabriele Via
Francesca Rigotti Filosofa e saggista italiana, è stata docente alle Università di Göttingen e di Zurigo, visiting fellow all’Università di Princeton. Insegna dal 1996 all’Università della Svizzera italiana.
 La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione e dall’interpretazione delle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico, nella pratica culturale e nell’esperienza ordinaria.
È Presidente della Giuria del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Il confine tra le culture
Maram al-Masri
colloquia con lei Alberto Masala Tita Ruggeri – seconda voce
Valentino Corvino -violino

Maram al-Masri è una poetessa e scrittrice siriana , esule a Parigi dal 1982.
Pubblica il suo primo libro  -Ti minaccio con una colomba bianca- nell’84 a Damasco.
Nel 97 con -Ciliegia rossa su piastrelle bianche- ottiene il “Prix Adonis” e il libro viene tradotto in molte lingue.
La sua scrittura non è tanto tecnica quanto organica, fatta di passionalità, di quotidianità di cose semplici ma incontenibili.
Il suo stile poetico non si può facilmente inquadrare in una ben precisa corrente letteraria, occidentale o araba, ma fa scuola tra molte giovani poetesse arabe.

Ore 16,00 – Conferenza
“Cell melodies”
Il confine tra arte e scienza 
Carlo Ventura
Dialoga con lui Gabriele Via
 
Le nostre cellule, incluse le cellule staminali, oscillano di continuo, producendo segnali meccanici, a volte sonori, elettrici e luminosi. Oggi disponiamo di strumenti sofisticati per decifrare queste vibrazioni e ci stiamo rendendo conto che non si tratta di frequenze isolate, ma di vere e proprie “composizioni frequenziali”. Melodie cellulari per un codice morfogenetico, capace di generare forme e architetture che vanno dal livello molecolare fino all’anatomia macroscopica. Le cellule sono anche in grado di “sentire” questi segnali, come una sorta di codice capace di cambiare il loro destino. Possiamo convogliare vibrazioni meccaniche e luce in modo da attivare le staminali in ogni tessuto del corpo, stimolando il nostro potenziale di auto-guarigione: una medicina rigenerativa non più basata sul trapianto di cellule. Suono, colore e movimento sono da sempre gli strumenti della nostra espressione artistica: l’Arte può parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia.
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Un cielo fatto solo d’amore
L’epistolario di Sibilla Aleramo e Dino Campana
Il confine tra passione e ossessione
La serata è dedicata all’incontro straordinario tra Dino Campana e Sibilla Aleramo, rievocato attraverso le lettere che i due amanti si scrissero tra il 1916  il 1918.
Voci e suoni si rincorrono ad evocare il viaggio fatto di passione, sentimenti, paure, tenerezze, tradimenti e ricongiungimenti, miseria e malattia, tutto sotto “un cielo solo d’amore”.

Guglielmo Pagnozzi – clarinetto, elettronica
Serena Pecoraro – canto, elettronica
Filippo Giuffrè – elettronica, synth autocostruiti
Giuseppe Franchellucci – violoncello
Barbara Corradini – voce narrante
Marco Cavicchioli – voce narrante
Regia – Gianni Marras


Le serate sono a ingresso gratuito

PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
mail: abcprenot@libero.it

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
tel : +39-051-6569105
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

Orchestra Sinfonica di Matera: due concerti dedicati a tutte le donne vittime di violenza

L’ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA

DEDICA IL CONCERTO DEL 23 NOVEMBRE A MATERA

E DEL 24 NOVEMBRE AD ALTAMURA

A TUTTE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Realizzato in collaborazione con il Club Soroptimist di Matera, il concerto ha in programma musiche di Rossini, Mercadante e Rota eseguite dal grande organico dell’Orchestra diretta dal Maestro Michele Nitti. Sul palco la talentuosa flautista Elisa Calabrese vincitrice della selezione regionale del Concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica – Alda Rossi Da Rios”, indetto dal Soroptimist International d’Italia.

A pochi giorni dalla 24° celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e partecipando al dolore per la morte di Giulia Cecchettin, la Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) e il Club Soroptimist Matera dedicano il concerto in programma giovedì 23 a Matera e venerdì 24 novembre a Altamura a tutte le donne uccise dalla violenza maschile.

“Mercadante e donne su una canzone d’amore è il titolodel concerto che si terrà – domani 23 novembre all’auditorium Gervasio a Matera e venerdì 24 novembre al teatro Mercadante ad Altamura – affermano la presidente della Fosm Gianna Racamato e la presidente fondatrice del Club Soroptimist Matera, oggi Past President e Delegata nazionale Patrizia Minardi – un concerto che avevamo organizzato da tempo e immaginato di dedicare alle donne e alla loro capacità di affermare il proprio potenziale individuale e collettivo, realizzare le loro aspirazioni e creare nel mondo forti comunità pacifiche. Le cronache con la loro brutalità quotidiana e le fredde statistiche che si aggiornano di ora in ora, ci hanno fatto maturare la convinta necessità di dedicare questo concerto a tutte le donne vittime della brutalità maschile. Rispondiamo con la bellezza dell’arte e della musica, con il talento di una giovane flautista vincitrice della selezione regionale del Concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica – Alda Rossi Da Rios”, indetto dal Soroptimist International d’Italia, all’insensatezza di chi spezza vite, distrugge famiglie e prova a spegnere le donne”.

Le musiche scelte per lo spettacolo Mercadante e donne su una canzone d’amore sono un omaggio alle donne, risolute come la Isabella de L’Italiana in Algeri, talentuose come il flauto solista Elisa Calabrese, ispiratrici della bellezza della composizione di Nino Rota. L’Orchestra Sinfonica di Matera diretta dal Maestro Michele Nitti aprirà il concerto con l’Overture da L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, una delle partiture più fantasiose e felici, per invenzione melodica e inedite soluzioni formali, del compositore di Pesaro. Il Concerto in Mi minore per flauto e orchestra di Saverio Mercadante è una composizione che metterà in luce il virtuosismo del flauto solista, la talentuosa Elisa Calabrese. A concludere il programma sarà il grande organico, con cinquanta strumentisti, dell’Orchestra che eseguirà la Sinfonia n.4 sopra una canzone d’amore di Nino Rota. “Primo direttore del Conservatorio Duni di Matera – ricorda il direttore artistico della Fosm Saverio Vizziello – Rota è particolarmente noto al grande pubblico per la sua attività di autore di colonne sonore di film. Meno note sono le quattro sinfonie da lui composte, fra queste c’è un autentico capolavoro la Sinfonia n.4, che deve la sua denominazione “sopra una canzone d’amore” al terzo movimento, l’Andante sostenuto, è uno dei temi romantici più belli del ‘900″.

Per entrambi i concerti, a Matera e ad Altamura: l’ingresso è alle 20:30 e il sipario alle 21. I biglietti al costo di 10 euro, ridotto studenti euro 5, si possono acquistare a Matera in prevendita al Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23. Ad Altamura al botteghino del Teatro Mercadante in via dei Mille n.159, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Il prossimo appuntamento della stagione autunnale della Fosm è in calendario il 7 dicembre all’Auditorium Raffaele Gervasio e l’8 dicembre al Teatro Mercadante di Altamura. Protagonista sarà il violoncellista Giovanni Sollima sul palco come solista e come direttore dell’Orchestra Sinfonica di Matera.

Informazioni sul concerto di
Giovedì 23 novembre ore 20:30 – Auditorium Raffaele Gervasio – Matera
e di Venerdì 24 novembre ore 20:30 – Teatro Mercadante – Altamura

MERCADANTE E DONNE SU UNA CANZONE D’AMORE
In collaborazione con l’Associazione Soroptimist Club Matera
Elisa Calabrese – flauto
Programma di sala:
o   Gioachino Rossini – Ouverture da L’italiana in Algeri
o   Saverio Mercadante – Concerto in Mi minore per flauto e orchestra
Allegro maestoso – Largo – Rondò russo: Allegro vivace
o   Nino Rota – Sinfonia n.4 sopra una canzone d’amore
Allegro – Scherzo: Allegro vivace – Andante sostenuto – Finale: Allegro impetuoso
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Michele Nitti

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.


Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it