CHEAP | “Porpora”: in strada a Bologna le foto di Lina Pallotta affisse da CHEAP

“PORPORA”
In strada a Bologna le foto di Lina Pallotta affisse da CHEAP, che ritraggono l’attivista Porpora Marcasciano.

Venticinque poster per venticinque ritratti fotografici. Trent’anni di scatti e in mezzo le lotte, i viaggi, gli incontri, le rivoluzioni incarnate, i libri, le mostre, il rincorrersi da una città all’altra, la politica fatta nelle strade. Un bianco e nero poroso, una grana ostentata come si ostenta una ruga o una cicatrice che ci siamo conquistate. Dopo essere state al centro di una mostra al Centro Pecci per l’Arte Contemporanea, dal titolo “Volevo vedermi negli occhi”e curata da Michele Bertolino e Elena Magini, una selezione di fotografie di Lina Pallotta che ritraggono Porpora Marcasciano arriva nelle strade di Bologna: è la nuova affissione di CHEAP, il progetto di arte pubblica su poster che festeggia nel 2023 il decennale dalla propria fondazione e lo fa con un libro pubblicato da People e appena arrivato in libreria, “DISOBBEDITE con generosità”.

Lina Pallotta, fotografa, e Porpora Marcasciano, scrittrice e attivista trans, si sono conosciute dallo stesso lato delle barricate in una Napoli calda durante i fantasmagorici anni ’70 e non si sono più abbandonate. Negli anni ’80 Pallotta si è trasferita a New York dove, dopo un periodo di studi presso l’International Center of Photography, ha lavorato come fotoreporter, sviluppando progetti con un’accentuata attenzione politica ed etica. Nonostante i chilometri che le separavano, le due hanno continuato a incontrarsi in geografie disparate: dall’East Village di New York a Roma, a Bologna o Napoli.

Pallotta ha iniziato a fotografare Marcasciano nel 1990 con uno sguardo vicino e un’attenzione affettiva, un tocco immediato e corporeo, una relazione intima. Il progetto “Porpora” è un ritratto in-finito dell’amica e compagna. Uno sguardo obliquo coglie attimi quotidiani, l’evoluzione del corpo, le geografie personali, illuminando la poesia dell’agire politico.

Le immagini esplorano la dimensione personale, svelano momenti interstiziali trans-rappresentativi della vita quotidiana, pretendono di esorcizzare le paure indotte da pregiudizio e razzismo legate alla rappresentazione delle marginalità” scrive Pallotta.

Sprazzi di consapevolezza lontani ed estranei alla noiosa ed inaccettabile rappresentazione mediatica. Istantanea di momenti, frammenti che sfuggono analisi e narrative che, pretendendo di documentare, impongono un’interpretazione della realtà. Una semplice esposizione di esperienze condivise. È nel caos delle interazioni, specchio della nostra vulnerabilità, che possiamo percepire la vita con tutti i suoi conflitti, disperazioni e speranze, incessantemente in divenire. La fotografia per me non è mai una questione di distanza, ma piuttosto mostrare, afferrare e sentire di più ciò che c’è là fuori. È un impulso empatico“.

Le foto di Lina che trovo più belle sono quelle che ritraggono il dubbio, l’espressione perplessa, la riflessione di uno sguardo lontano, alla ricerca di possibili sponde” dichiara Marcasciano. “Non so dire quanto in maniera consapevole o casuale, ma quegli scatti hanno fissato e celebrato istanti significativi. Confesso la totale mancanza di consapevolezza di quanto succedeva, di cosa combinasse quella macchina fotografica nel susseguirsi delle cose. Era talmente normale e scontata quella presenza che neanche ci facevo caso, era parte di noi“.

Questa storia fatta di fotografia e incontri è diventata un libro, edito da NERO: “Porpora” raccoglie un’estesa selezione delle fotografie di Pallotta e quattro contributi testuali di Porpora Marcasciano, Kae Tempest, Raffaella Perna e Allen Frame (ciascuno da posizioni differenti: quella marginale e militante e quella storico-artistica). L’ultima sezione del volume, «Archivi», include oltre centocinquanta documenti concessi dagli archivi di alcune delle associazioni TLGBQI+ presenti sul territorio italiano. I documenti, selezionati grazie al confronto con attivistə, storicə, espertə, raccolgono alcuni spunti tramite cui ricostruire i movimenti politici e le lotte attraversate da Porpora Marcasciano. Il volume verrà presentato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna Sabato 18 Novembre alle 17: saranno presenti Lina Pallotta e Porpora Marcasciano, l’ingresso è gratuito.

Nata a San Salvatore Telesino (BN), Lina Pallotta si trasferisce a New York alla fine degli anni ottanta, dove si diploma in “Photojournalism and Documentary Photography” presso l’International Center of Photography (ICP). Durante la sua esperienza fotografica il suo sguardo si rivolge ai soggetti marginali, quelli irrilevanti e trasparenti alla società e ai media: la sua indagine si concentra su transessuali/transgender, donne lavoratrici, poeti e artisti underground, sfruttati ed emarginati. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti, e pubblicate in testate nazionali e internazionali: Catalogo Magazin, Das Magazin, D-donna, Marie Claire, Liberation, The Guardian. Dalla metà degli anni 2000 tiene regolarmente workshop e conferenze in diverse istituzioni specializzate come ICP e Empire State College di New York; Spazio Labo e Limes in Italia. Ha insegnato “Reportage” presso la Scuola Romana di Fotografia, dal 2006 al 2015. Dal 2013 tiene la masterclass annuale, “Shoot Narrazione e Ricerca”, presso Officine Fotografiche Roma e insegna a Spazio Labó, Bologna e RUFA Rome University of Fine Arts.

È stata la direttrice artistica di “Gazebook: Sicily Photobook Festival 2017” e di “Fotoleggendo”, dove ha curato le mostre di Morten Andersen, Brigitte Grignet, Jason Eskenazi, Katrien De Blauwer, Joan Liftin e molti altri. Ha curato la mostra “Percorsi Atemporali – memoria, sofferenza e problematicità sociale” nell’ambito della manifestazione annuale “Obiettivo Donna 2013”. È stata membro di giurie in vari concorsi fotografici. Ha ricevuto borse di studio e residenze, tra cui New York Foundation for the Arts Fellowship, New York, 1998; L’Atelier de Visu, Marsiglia, 2001; CASE media Fellowship, Università del Texas, El Paso, 2002; Fondo per Creative Communities, Lower Manhattan Cultural Council, 2003. Nel 2014 le è stato assegnato il premio Osvaldo Buzzi da Trofei Internazionali della Fotografia. Con il progetto “Porpora” vince la decima edizione dell’Italian Council nel 2021. Nel 2023 le è stato assegnato il Premio Fondazione Paul Thorel, Napoli; Strategia Fotografica 2023 con l’acquisizione di stampe da Volevo Vedermi Negli Occhi, Centro d’arte contemporanea – Luigi Pecci; e il Premio Libri & Altro – ICA Milano con Porpora (Nero Edizioni). Le sue opere sono presenti in collezioni private e musei, come il CRAF-Centro Ricerca Archiviazione Fotografia, la collezione Donata Pizzi e Centro d’arte contemporanea – Luigi Pecci.


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Spoleto, Complesso S. Nicolò: RASSEGNA BIENNALE DI FIBER ART – III edizione

Anna Onesti 1

RASSEGNA BIENNALE DI FIBER ART
III edizione

A cura di Maria Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio 
Coordinamento Associazione Officina d’Arte e Tessuti

sabato 18 novembre ore 18.00
CAOS Centro Arti ex-Opificio Sir- Terni

Giunta alla sua terza edizione, torna la Biennale di Fiber Art, a Spoleto dal 18 novembre al 20 dicembre 2023 nel Complesso monumentale di S. Nicolò e a Terni dal 18 novembre 2023 al 28 gennaio 2024 negli spazi di CAOS – Centro Arti ex Opificio Siri. 
Inizialmente promossa dalla galleria OAT di Spoleto e attualmente dall’Associazione Officina d’Arte e Tessuti di Spoleto, la manifestazione si avvale del sostegno e del patrocinio della Regione Umbria, del patrocinio del Comune di Spoleto, del Comune di Terni e del CAOS, nonché di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto

Il tema fondante della Biennale è l’arte che si confronta nel/con il sociale e da qui il titolo, Percorsi creativi nel sociale. Come scrive in catalogo uno dei curatori«Si è voluto fare questo riferimento perché il sociale non è un concetto astratto, ma una necessità per l’arte. L’arte non ha come obiettivo specifico quello di cambiare il sociale, come teorizzato a metà degli Anni ’80, ma di vivere nel sociale. Il sociale è un insieme. Connessioni e relazioni incrociate che non possono essere organizzate in un ordine gerarchico, ma come se esplodessero in molte direzioni. Un sistema profondo, ricco e ampio, con i suoi temi e mezzi tecnici, che consente di visualizzare i collegamenti e le trasformazioni del mondo sotto i nostri occhi. È un compito dell’arte decifrare l’attuale complessità sociale. Dove si generano timori, paure, insicurezze….». 

Oltre la tematica generale, nel bando dedicato alle Accademie di Belle Arti italiane si è sollecitata l’attenzione nei confronti dei 17 Obiettivi ONU per lo Sviluppo sostenibile – Agenda 2030. 

Laura Patacchia, Pelle (dettaglio), 2019,
spilli, tessuto antico, 80 x 61 cm, ph Stefano Bonacci

Alla terza edizione della Biennale parteciperanno artisti già da tempo attivi nella scena culturale: Silvia Beccaria, Teodolinda Caorlin, Loretta Cappanera, Silvia Giani, Andrea Guerra, Maria Christina Hamel, Giancarlo Lepore, Ilaria Margutti, Lydia Predominato, Manuela Toselli, Bahar Hamzehpour; in mostra anche una selezione di opere tessili provenienti dalla prima e seconda edizione del Progetto Mustras ideato dall’Associazione Abbicultura di Belvì (NU). 

Per inaugurare uno specifico focus sulle Regioni quest’anno è stata scelta la Sardegna, per ricordare i dieci anni trascorsi dalla morte dell’artista Maria Lai avvenuta nel 2013: in esposizione  le opere di Pietrina Atzori, Nietta Condemi De Felice, Maria Grazia Medda, Annamaria Scanu.

In collaborazione con il CAOS di Terni e con direttore artistico e scientifico Pasquale Fameli dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, proprio gli spazi del CAOS ospiteranno un approfondimento di due artiste, Enrica Borghi Cristina Mariani, sul tema “Generazione-Rigenerazione” (in riferimento al tema dell’economia circolare) ed una personale di Laura Patacchia dal titolo “Spillifera“, entrambi a cura di Pasquale Fameli. Sempre al Caos sarà visitabile “Ricordando Maria Lai“, una mostra di opere di fiber art realizzate dagli allievi del Liceo Artistico “Orneore Metelli” di Terni. Infatti Silvia Giani ha ideato e proposto al liceo un progetto volto a ricordare Maria Lai: gli studenti hanno eseguito opere ispirate a “Legarsi alla montagna” della stessa artista.

In mostra anche numerose opere provenienti dalle Accademie di Belle Arti Italiane, grazie ad un bando lanciato negli scorsi mesi sul tema “Vestire il corpo”. A questo tema si collega anche l’installazione “Magister” di Cristiano Carciani, Direttore dell’Amsterdam Fashion Academy. 

PREDOMINATO

Tra le diverse opere anche una selezione della sesta edizione della Biennale del Libro d’artista, dedicata in particolare ai giovani delle Accademie e Licei artistici e promossa dall’Associazione DARS (Donne, Arte, Ricerca, Sperimentazione) di Udine; altre provenienti dal Premio Valcellina e Feltrosa, la manifestazione dei Maestri e Maestre Feltrai/e promossa da Le Arti tessili di Maniago (UD). 

Durante la Biennale sarà dedicato anche uno spazio alla musica, in particolare al rapporto tra musica moderna e contemporanea ed arti figurative. Sono previsti, infatti, nella Sala Pegasus, un concerto di apertura della mostra con la presenza dei musicisti Lucia Sorci e Rocco Parisi che eseguiranno brani di Milhaud e Honegger e di altri compositori italiani viventi, e un concerto di chiusura a cura di Guido Arbonelli, docente del Conservatorio di Perugia. 


INFO

RASSEGNA BIENNALE DI FIBER ART – III edizione
A cura di Maria Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio 
Coordinamento Associazione Officina d’Arte e Tessuti

Inaugurazione
sabato 18 novembre 2023 ore 11.00 | Complesso monumentale S. Nicolò – Spoleto

sabato 18 novembre ore 18.00 | CAOS Centro Arti ex-Opificio Sir- Terni
Concerto inaugurale
domenica 19 novembre 2023 ore 11.30 Sala Pegasus – Spoleto
Concerto di chiusura
domenica 17 dicembre ore 11.00 Sala Pegasus – Spoleto


18 novembre 2023 – 20 dicembre 2023
Complesso monumentale di S. Nicolò – Spoleto
Orari: 
da venerdì a domenica 10.00-13 / 14.30-18.00.

18 novembre 2023 – 28 gennaio 2024
Caos – Centro Arti ex-Opificio Siri – Terni
Orari
: da giovedì a domenica 10.00-13.00 / 17.00-20.00

Il concerto
domenica 19 novembre 2023 ore 11.00 (gradita la prenotazione)

Sala Pegasus, Piazza Bovio – Spoleto
“Il Novecento e la contemporaneità fra Europa e America Latina”
Musiche di D. Milhaud, A. Honegger, M. Mangani, L. Lugli, V. Correnti, C. Pedini, R. Cognazzo, C. Guastavino, A. Marquez
Musicisti: Rocco Parisi, clarinetto in si bemolle e clarinetto basso
Lucia Sorci, pianoforte
(In ricordo di Pierfrancesco Caprio)

Attività didattiche
Venerdì 24 novembre ore 18: visita alla mostra a cura di Sistema Museo, nell’ambito di “Mezz’ora dopo la chiusura”
Domenica 26 novembre ore 15.30: Famiglie ad arte, visita ed attività di laboratorio per bambini
Sabato 9 dicembre ore 16.30: Incontro con l’artista, alla presenza di Anna Onesti

Ideazione e Coordinamento Maria Giuseppina Caldarola, Pierfrancesco Caprio
Organizzazione Associazione Culturale Officina d’Arte e Tessuti
Allestimento Pierfrancesco Caprio in collaborazione con Gianluca Murasecchi
Media partner ARTEMORBIDA – Textile art Magazine

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart

roberta.melasecca@gmail.com  
349.4945612  www.melaseccapressoffice.it

Roma, PrimaLinea Studio: Dimora – Installazione ambientale di Ak2deru

AK2DERU PRIMALINEA DIMORA 2023

Sabato 18 novembre 2023 dalle 17:00
PrimaLinea Studio presenta

A cura di Domiziana Febbi e Eliseo Sonnino

PrimaLinea Studio è entusiasta di presentare Dimora, l’installazione ambientale multimediale firmata dall’artista Ak2deru. Dimora è un’opera d’arte immersiva che trasforma lo spazio della galleria in un ambiente misterioso e avvolgente. Offre al pubblico un’esperienza artistica totale, dove visivo, sonoro e concettuale si fondono in un unico momento. Attraverso la combinazione di elementi multimediali, tra cui scrittura, pittura, video e suoni, Ak2deru origina un mondo artistico che sfida la percezione e coinvolge lo spettatore in una riflessione profonda e intima. Dimora è un’esplorazione dell’identità, della memoria e del significato dell’abitare, trascende il momento storico e si fa ponte, tramite riferimenti ancestrali e atemporali, per offrire un’esperienza soggettiva a ogni visitatore. L’installazione si presenta come una tenda ed è sostenuta da quattro grandi tele: un doppio dittico sulla “variazione perpetua”, concetto cardine nel lavoro di Ak2deru. L’opera trasforma completamente lo spazio e presenta elementi frattali in cui anche il dettaglio rimarca il senso complessivo dell’opera. L’input che dà vita a questo lavoro è il linguaggio. La parola dimora, declinata nel codice monosemico coniato dall’artista, è plasmata e indagata fino alla radice per testare ed esprimere le sue declinazioni e i suoi molteplici significati. Questi output sono il principio generatore, l’energia che alimenta le opere pittoriche, sonore, testuali e video. All’interno di Dimora gli spettatori sono parte integrante dell’opera. Possono esplorare lo spazio o semplicemente immergersi nell’atmosfera creata dall’installazione. L’interazione con l’opera offre al pubblico la possibilità di interpretare il messaggio in modo personale, di conoscere o riscoprire la propria idea di appartenenza. L’arte, i visitatori e l’ambiente diventano indistinguibili, sfidano le abituali concezioni spaziali e offrono una nuova prospettiva sulla relazione tra spazio, tempo e significato.

AK2DERU PRIMALINEA DIMORA 2023

Ak2deru (nome d’arte di Francesco Careddu) è nato a Tempio Pausania, il 2 novembre 1975. Dal 1998 vive e lavora a Roma. Ha studiato al Liceo Artistico di Tempio Pausania e dal 1998 al 2008 composizione musicale con Gian Paolo Chiti e Alvin Curran. E’ il fondatore dell’associazione culturale Dal Suono Sommerso, attiva dal 2007 al 2012 nel panorama della musica contemporanea. Dal 2008 al 2015 è assistente compositore di Alvin Curran. Dal 2012 inizia una costante attività espositiva sia in Italia che all’estero. Lo scorso ottobre ha realizzato con PrimaLinea Studio l’opera d’arte pubblica Autumna negli spazi di Villa Carpegna.

PrimaLinea Studio è un collettivo artistico e curatoriale composto da Eliseo Sonnino, Domiziana Febbi, Riccardo D’Avola Corte e Alessio D’Anelli che promuove lavori d’arte innovativi di artisti emergenti e affermati. PrimaLinea Studio è inoltre un’associazione culturale che collabora con le istituzioni locali al fine di essere un punto di riferimento per l’arte contemporanea nell’area di roma ovest e oltre.

Partecipazione e Informazioni: L’apertura di Dimora è un evento pubblico e aperto a tutti. Vi invitiamo a partecipare e a condividere questa esperienza unica con noi. Per ulteriori informazioni sull’artista, l’installazione e la galleria PrimaLinea Studio, vi preghiamo di contattarci.


PrimaLinea Studio spazio indipendente per l’arte contemporanea
Via Giovan Battista Gandino 31, 00167, Roma, RM

Opening sabato 18 novembre dalle ore 17:00 alle 21:00

La mostra è visitabile dal 18 novembre fino al 16 dicembre
Dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 20:00
Altri orari su appuntamento

Ingresso libero

INFO E CONTATTI STAMPA:
primalinea@mail.com