Museo Diocesano di Albano Laziale: Anna Onesti e Virginia Lorenzetti – Da questa a quella stella

a cura di Roberto Libera

Inaugurazione 1° dicembre 2023 ore 17.00

Palazzo Lercari – Museo Diocesano di Albano
Via Alcide de Gasperi 37 – Albano Laziale (RM)

Fino al 13 gennaio 2024

Mostra al femminile negli spazi del Museo Diocesano di Albano che vede esposte le opere di Anna Onesti e Virginia Lorenzetti, due artiste, di diverse generazioni, profondamente legate al territorio dei Castelli Romani, Anna Onesti nata a Rocca di Papa e Virginia Lorenzetti a Genzano di Roma, unite da un profondo amore per la carta e per le tecniche relative alla sua colorazione.                                                                                                   
Il percorso espositivo si articola all’interno degli spazi del Palazzo Lercari, ad Albano Laziale, storica sede episcopale e da dieci anni anche sede del museo diocesano, dove le opere dialogheranno con la collezione museale.

Il titolo della mostra “Da questa a quella stella” è tratto da una breve e folgorante poesia del poeta Luciano Castagnini in arte Luciano Taffelli, delicato artista prematuramente scomparso all’inizio del 1984, compagno di strada di Anna Onesti nel periodo dei suoi anni giovanili, quando Anna studiava presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, a lei e ad altri amici pittori Luciano aveva lasciato copia delle sue poesie finora mai editate.

Cieli è un lavoro che Anna Onesti ha realizzato proprio in quegli anni del suo periodo di studi torinesi. Le opere furono esposte nel 1984, in occasione della prima mostra personale dell’artista nell’ambito della rassegna Arti Visive Proposte, Unione Culturale F. Antonicelli, Infernotti di Palazzo Carignano, Torino. Le opere sono una serie di lavori su tela, stoffa e carta, realizzate con ricamo e doratura che hanno come riferimento il cielo stellato; tre saranno quelle esposte in questa occasione e che erano presenti anche nella prima mostra personale dell’artista. Saranno poi allestite dodici opere su carta raffiguranti i segni dello zodiaco. I segni realizzati attraverso innesti di simboli astrali, antiche iconografie e immagini personali sono caratterizzati da una cromia fatta di colori puri e brillanti. L’artista ha un’esperienza di lavoro con la carta che risale ai suoi anni di lavoro come restauratrice presso l’Istituto Centrale per la Grafica e con la raffigurazione dei dodici segni di Zodiacale, mette a frutto tutta la sua sapienza con una prova di notevole impegno, affrontata con strati di carta incollati uno sull’altro. Infine, un “Arazzo” dal titolo Di cielo e di mare realizzato nel 2023 per il progetto “Di Acqua di Tempo”, nato dalle riflessioni di una rete internazionale di artiste visive e poetesse diventato poi libro edito da AIEP ispirato al medievale libro delle ore.

Francesco Casorati, Gino Gorza, Francesco Franco e altri –
A. Onesti MOSTRA 1984

Virginia Lorenzetti esporrà una serie di opere, che comprende My Aleph, Blue loop e Notte a Bergen, realizzate nel 2023, parte del progetto di tesi sviluppato nel corso dell’ultimo anno di studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma: per le due artiste un confronto – anche se in tempi diversi – degli anni trascorsi a studiare arte. My Aleph si ispira al racconto di Jorge L. Borges “L’Aleph” e vuole rappresentare il tentativo dell’uomo di superare i confini imposti dal mondo reale. Per l’artista la pratica artistica è il modo in cui questa volontà può essere soddisfatta: elaborando nuovi concetti, grazie al linguaggio verbale e visivo si compie uno slancio eroico, il cui obiettivo è quello di oltrepassare la sottile barriera che separa la realtà dall’illusione. Nell’opera sottili strati di carta, tinti con colori naturali, si sovrappongono; l’intervento grafico centrale, realizzato bruciando la carta con un pirografo, simboleggia la scintilla, la fessura nello spazio reale che apre il varco immaginario dell’illusione. Così avviene anche nelle opere Blue loop e Notte a Bergen, in cui l’intento è stato anche qui quello di rendere tangibile il flusso di stimoli e sensazioni riportandoli in luce dal profondo. Per affrontare il passato è necessario tornare all’origine; la memoria tende però a seppellire, a nascondere, offuscando i connotati dei vari conflitti interiori che risultano difficili da definire nello spazio e nel tempo: questo è il gioco della mente, un ambiente dove è difficile orientarsi. Come in un palazzo antico c’è il rischio di perdersi sia nel tempo che nello spazio. Un loop è una serie di impulsi ricorrenti apparentemente senza fine: le sensazioni scaturite dai ricordi sono frammenti da ricomporre, monadi che, come fossero immerse in un’atmosfera primordiale, notturna, priva di punti di riferimento – solo le stelle lontane a far luce. Infine, gli ultimi lavori, realizzati con la stessa tecnica: The Shallows II e il libro d’artista in copia unica Il confine tra prima e dopo.

L’idea di ospitare una mostra di arte contemporanea nel Museo Diocesano di Albano non costituisce una novità. Già da anni, infatti, la collezione museale di arte Sacra dialoga con la presenza di opere artistiche, ospitate in mostre temporanee, in cui il linguaggio della tradizione cristiana si confronta con quello della contemporaneità. Un dialogo difficile ma necessario e, soprattutto, orientato ad aprire nuove vie di espressione alla creatività artistica. Le opere delle due artiste, Anna Onesti e Virginia Lorenzetti, esposte al Museo Diocesano di Albano, si inseriscono armoniosamente in un contesto in cui la visione del Cielo, inteso come sede divina, è parte integrante del sentire spirituale cristiano, unitamente ai profondi significati teologici della Luce e del Creato. 

Anna Onesti. Nata a Rocca di Papa nel 1956 ha studiato presso le Accademie delle Belle Arti di Roma, Urbino e Torino, diplomandosi in Scenografia nel 1978 e in Decorazione nel 1984. Tra gli altri ha avuto come docenti gli artisti Toti Scialoja, Rodolfo Aricò e Francesco Casorati. Dopo le prime realizzazioni scenografiche e le esperienze con Franco Passatore nell’ambito del Teatro Ragazzi dello Stabile di Torino, ha lasciato l’attività di scenografa per dedicarsi alla pittura. Nel 1984 si è svolta la sua prima personale nell’ambito della rassegna “Arti Visive Proposte” promossa dall’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino. L’anno successivo torna a Roma per lavorare come Restauratore Conservatore presso l’Istituto Centrale per la Grafica. Nel 1994, nel corso del suo primo viaggio in Giappone, ha approfondito le conoscenze delle tecniche di restauro e fabbricazione della carta tradizionale di produzione artigianale. Altri viaggi in Giappone e poi in India e in Indonesia l’hanno portata a interessarsi anche ad antiche tecniche di tintura e decorazione di carte e tessuti. Ha esposto, oltreché, in Italia anche in Australia, Corea, Estonia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Iran, Russia e Thailandia.

Virginia Lorenzetti. Nata a Genzano nel 1998 ha conseguito la Laurea magistrale nel 2023 in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, frequentando nel 2019 il dipartimento di Arte del Libro al Burg Giebichenstein Kunsthochschule Halle e nel 2021/22 il dipartimento di Arti Visive alla HfBK Dresden (Germania). Ha compiuto la sua formazione tra Italia e Germania, avvicinandosi alle tecniche di tintura naturale e produzione e lavorazione della carta e alle tecniche tradizionali di rilegatura e tipografia. Dal 2016 ad oggi ha partecipato a numerose mostre, anche personali, in gallerie e studi italiani e internazionali. La sua opera si muove attraverso i vari volti della grafica tradizionale: disegno, incisione e collage. La sua ricerca tecnica e poetica punta al raggiungimento dell’equilibrio estetico e concettuale dell’immagine, tra segno e colore. Il medium privilegiato è la carta, che le permette di creare strutture sottili ed evanescenti. Ha realizzato numerosi libri d’artista e nel 2021 ha vinto il concorso nazionale Il Ventaglio del Presidente, XIV edizione. È attualmente iscritta al programma di Meisterschülerstudium, indirizzo Arti Visive, alla Hochschule für Bildende Künste Dresden nella classe di Anne Neukamp.


Da QUESTA A QUELLA STELLA
a cura di Roberto Libera

Inaugurazione 1° dicembre 2023 ore 17.00 – ingresso libero e gratuito

Palazzo Lercari – Museo Diocesano di Albano
Via Alcide de Gasperi 37 – Albano Laziale (RM)

Fino al 13 gennaio 2024
Orari: apertura:
martedì e mercoledì 9:30-12:30/15:30-18:30 – sabato 15:30-18:30
Biglietti: € 3 intero – € 1,50 ridotto
Prenotazione obbligatoria
Informazioni:
 333 9999 883
 
Ufficio stampa
Roberta Melasecca
Interno 14 next – Melasecca PressOffice – blowart
roberta.melasecca@gmail.com
tel. 3494945612
cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Roma: “Christmas Talking Trees”. Il Giardino incantato dell’Hotel de Russie

Christmas Talking Trees, Progetto di Marco Nereo Rotelli e Prof. Riccardo Valentini –
Hotel de Russie, Roma

“Guarda in profondità nella natura e allora capirai meglio ogni cosa”.
Albert Einstein

A Natale gli alberi d’ulivo “parlano” grazie all’installazione luminosa

a cura di Marco Nereo Rotelli e il Premio Nobel Riccardo Valentini

presso l’iconico Giardino e Piazzetta Valadier dell’Hotel de Russie (Roma)

Inaugurazione venerdi 1 dicembre ore 18,30

visitabile al pubblico dal 2 dicembre al 6 gennaio.
infotel: 06 32888972

L’artista Marco Nereo Rotelli e la tecnologia scientifica sviluppata dal prof. Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace) insieme agli scienziati del Clima IPCC unitamente al lavoro del designer Valerio Cenciarelli daranno vita ad un “Giardino Incantato” e ad un “Magico Uliveto” nel cuore di Roma, con l’obiettivo di proclamare l’ulivo, simbolo di pace e del Mediterraneo rappresentante dei valori simbolici delle festività natalizie.
Da sempre impegnato a sostegno delle arti, la struttura romana di via del Babuino 9 della nota collezione fondata da Sir Rocco Forte, continua ad approfondire il dialogo tra arte e natura con un progetto innovativo curato dall’artista della luce Rotelli e Riccardo Valentini, che si ispira alle parole del fisico Albert Einstein e illumina i suoi spazi di arte, cultura, bellezza e poesia. 

Olive Love

Lo spazio è pensato come un teatro all’aperto dove pubblico e attori sono gli alberi. Il giardino storico monumentale, progettato dall’arch. Valadier nel XIX secolo è la platea
I quattro alberi d’ulivo installati per l’occasione saranno infatti oggetto di una spettacolare creazione luminosa con intarsiati versi poetici dedicati alla natura e donati da noti poeti contemporanei internazionalitra cui: Adonis (Siria), Gemma Bracco, Silvia Bre, Edoardo Callegari, Maurizio Cucchi, Sabrina De Canio, Roberto Mussapi, Loretto Rafanelli, Massimo Silvotti;  Arica Hilton (USA), Víctor Rodríguez Núñez (Cuba), Paura Rodríguez Leytón (Bolivia), George Wallace (USA); Yang Lian (Cina). I versi dei poeti li leggeremo proiettati all’interno della struttura, sulle piante e sulla parte architettonica con la stile inconfondibile di Marco Nereo Rotelli come una magica ramificazione verbale.  

Il palcoscenico invece sarà la corte di ingresso, la rinomata Piazzetta Valadier.  Qui saranno insediati gli alberi di ulivo e avrà luogo la messa in scena. Lo spettacolare giardino incantato, non sarà metafora del reale, ma il risultato di un investimento scientifico. Il professor Valentini e la sua squadra di ricerca, grazie al prezioso contributo della PandA Foundation, ha approntato una serie di sensori reattivi e dinamici, tramite l’innovativo brevetto progettato da Valentini, il “TreeTalker” con quale gli alberi interagiscono con l’uomo, si illuminano al tatto della mano, comunicano il loro stato di salute e reagiscono alla presenza, emanando colore e creando emozione.

Ad arricchire il messaggio del progetto ideato nel giardino storico, nella galleria interna Rotelli si esprime con un’altra forma d’arte attraverso quattro opere pittoriche (100×100 cm). L’esposizione è curata da Luca Cantore D’amore, in collaborazione con Alessandro Erra Arte.

Marco Nereo Rotelli | Artista nato a Venezia nel 1955, si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che Harald Szeemann ha definito come “un ampliamento del contesto artistico”. Rotelli ha creato negli anni una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a nove edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. È stato invitato dalla Northwestern University (Chicago) come artist-in residence (inverno 2013). Le sue opere sono presenti in musei e importanti collezioni private di tutto il mondo. Di lui hanno scritto alcuni tra i più importanti critici d’arte, oltre a poeti, scrittori, filosofi e personalità della cultura internazionale, alimentando un’importante raccolta bibliografica sul suo lavoro.

Riccardo Valentini | Laureato all’Università di Roma “La Sapienza” in Fisica con specializzazione in Biofisica. Dopo un periodo di ricerca svolto presso l’Università di Stanford e il Joint Research Center della Commissione Europea ad Ispra, diventa professore ordinario dell’Università della Tuscia, dove oggi insegna il corso di Biologia ed Ecologia Forestale e Digital Technologies for Climate Smart Forestry per la laurea magistrale internazionale. È stato uno dei pionieri della ricerca sul ruolo delle foreste nell’assorbimento della anidride carbonica svolgendo spedizioni scientifiche in diversi ecosistemi del Pianeta dalle foreste boreali in Canada e Siberia a quelle tropicali dell’Amazzonia e del bacino del Congo passando per Europa, Australia, Cina, e Giappone. È stato membro del comitato scientifico del Global Carbon Project e Presidente del programma delle Nazioni Unite GTOS (Global Terrestrial Observation System). È stato autore principale e coordinatore del terzo e quinto rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sugli impatti climatici e l’adattamento ed autore del rapporto speciale IPCC “Land and Climate”.  I recenti riconoscimenti includono: Premio internazionale Norbert Gerbier-Mumm 2004 Zayed International Prize for the Environment, Laurea Honoris Causa Facultè Universitaire des Sciences Agronomiques de Gembloux, Belgio, Premio Nobel per la Pace 2007 come membro del consiglio dell’IPCC, Premio Thomson Reuters che riconosce l’1% degli scienziati più citati al mondo, Premio Ernst Heckel della Federazione delle Società Ecologiche Europee, Laurea Honoris Causa Russian State Agricultural University – Timiryazev Academy, Mosca, Russia. Vincitore National Geographic Explorer Award. Presidente della Società Italiana delle Scienze del Clima 2021-22. Membro della European Academy of Sciences e Medaglia della Accademia delle Scienze dei “XL” per la Fisica e le Scienze Naturali. Il Prof. Valentini ha pubblicato 261 articoli su riviste internazionali peer-review, con 36142 citazioni e un H index di 75. Ha creato e brevettato un nuovo sensore per il monitoraggio della salute degli alberi (TreeTalker) che è usato ora in più di 4000 alberi in diverse località del mondo (Italia, Spagna, Russia, Canada, Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Corea del Sud, Cina).


PandA Foundation | È un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che funge da ponte culturale tra Oriente e Occidente, modernità e tradizione, per promuovere il bene comune. La missione della Fondazione consiste nel preservare e favorire lo sviluppo degli ambienti naturali e umani in tutto il mondo, adottando un approccio olistico che integra aspetti economici, sociali, ambientali, culturali e patrimoniali. La Presidente e Fondatrice, Wenyan Jiang, sostiene a livello globale il tema centrale della Fondazione: il cambiamento sostenibile.

Rocco Forte Hotels | Fondata da Sir Rocco Forte e sua sorella Olga Polizzi nel 1996, Rocco Forte Hotels è una collezione di 14 alberghi e resort di lusso dal carattere unico. Tutti gli hotel sono indirizzi iconici, sia storici sia moderni, ricavati all’interno di magnifici edifici in location eccezionali. Gestiti da una famiglia che si occupa di ospitalità da quattro generazioni, gli alberghi sono caratterizzati da un approccio distintivo al servizio, che garantisce agli ospiti di sperimentare il meglio della destinazione e delle aree circostanti. Rocco Forte Hotels comprende: Hotel de la Ville, Hotel de Russie e Rocco Forte House, Roma; Hotel Savoy, Firenze; Verdura Resort, Rocco Forte Ville Private e Villa Igiea, Sicilia; Masseria Torre Maizza, Puglia; Il Balmoral, Edimburgo; Brown’s Hotel, Londra; The Charles Hotel, Monaco di Baviera; Hotel de Rome, Berlino; Hotel Amigo, Bruxelles e Hotel Astoria, San Pietroburgo. Prossime aperture – 2024: Rocco Forte House Milano; 2025: The Carlton, Milano e Liscia di Vacca, Sardegna.


Media Enquiries – Hotel de Russie
Priscilla Nappi | PR & Communication Manager, pnappi@roccofortehotels.com ;
Ufficio Stampa Free Trade Roma Melina Cavallaro – Valerio de Luca
MediaPhoto Gallery | Press Room  |FacebookTwitterInstagram

Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa  
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina 

Roma, Casa delle Letterature: Tavola rotonda a cura della Fondazione Carlo Levi

30 novembre ore 17.30
Casa delle Letterature
Piazza dell’Orologio 3 – Roma

A cura della Fondazione Carlo Levi
In collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma
Casa delle Letterature

Giovedì 30 novembre 2023 alle ore 17.30, la Fondazione Carlo Levi presenta, negli spazi della Casa delle Letterature, la Tavola rotonda “Gli scrittori italiani del ‘900 di fronte alla scienza”, a cura della Fondazione Carlo Levi in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma – Casa delle Letterature.
Interverranno Riccardo Gasperina Geroni (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica) e Andrea Gialloreto (Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara, Dipartimento di Scienze filosofiche, pedagogiche ed economico-quantitative). Introduce e coordina Filippo La Porta (saggista, giornalista e critico letterario).

Nel corso del ‘900 alcuni scrittori italiani si sono interessati a temi e questioni del mondo scientifico: da Pirandello a Gadda, da Carlo Levi a Sinisgalli, da Primo Levi a Calvino e Landolfi. Lo hanno fatto a volte in veste di “scienziati” (ingegneri, medici) e altre volte semplicemente spinti da curiosità verso un universo perlopiù estraneo alla cultura umanistica, almeno entro la modernità. Le attività della Fondazione Carlo Levi sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.


INFO

Tavola rotonda

Gli scrittori italiani del ‘900 di fronte alla scienza
Filippo La Porta – Riccardo Gasperina Geroni – Andrea Gialloreto
A cura della Fondazione Carlo Levi, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma – Casa delle Letterature
30 novembre 2023 ore 17.30
Casa delle Letterature | Piazza dell’Orologio 3 – Roma
 
Per info
www.bibliotechediroma.it
 
Fondazione Carlo Levi
carlolevifondazione@gmail.com
www.carlolevifondazione.it
 
Ufficio Stampa
Roberta Melasecca Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it