Orangerie della Villa Reale di Monza: OTTOCENTO LOMBARDO. Ribellione e conformismo da Hayez a Segantini

Federico Faruffini, Suonatrice di liuto, 1865, olio su tela, 26 x 35 cm, collezione privata

Orangerie della Villa Reale di Monza

13 aprile – 28 luglio 2024

Dal 13 aprile al 28 luglio 2024, l’Orangerie della Villa Reale di Monza ospita la mostra Ottocento Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Segantini, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, propone un viaggio esplorativo nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attraverso oltre settanta opere, tra dipinti e disegni dei principali protagonisti dell’Ottocento lombardo: da Hayez al Piccio, da Faruffini a Cremona, da Medardo Rosso a Segantini.

È ormai noto che l’Ottocento italiano sia un secolo ricco di motivi di interesse e di personalità artistiche da scoprire. Se alcune aree italiane, su tutte la Toscana, sono state già portate all’attenzione del grande pubblico, la scena artistica della Lombardia del XIX secolo continua a essere poco nota.

Il percorso espositivo si dipana per aree tematiche, analizzando sia i movimenti e le tendenze iconografiche, che la biografia e la personalità dei singoli artisti, seguendo un filo narrativo chiaro ed esaustivo che si propone di far luce su un tema non sempre così noto.

La rassegna, dunque, offrirà l’opportunità di scoprire un universo dinamico e sorprendente, artisticamente e intellettualmente molto raffinato e sperimentale, e di indagare la società italiana del tempo, tra certezze e contraddizioni. Pur tenendo come cardine la scena milanese, la mostra indagherà con attenzione anche la situazione delle altre provincie lombarde e le aree più periferiche e provinciali. Uno sguardo particolare verrà dato alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosé Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa.


Dati tecnici
OTTOCENTO LOMBARDO. Ribellione e conformismo da Hayez a Segantini
Orangerie della Villa Reale di Monza
13 aprile – 28 luglio 2024
 
Per informazioni:
www.vidicultural.com
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
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Genova: I Palazzi nobiliari raccontati con le parole e le note di Fabrizio De Andrè

Genova città UNESCO e dei Palazzi dei Rolli

Rolli Days,  per la prima volta una edizione invernale da venerdi 19 fino a domenica 21

Apertura straordinaria degli storici Palazzi nobiliari raccontati con le parole e le note di Fabrizio De Andrè

L’elevato numero della domanda di visitatori durante le due abituali aperture annuali farà sì che i Palazzi dei Rolli apriranno le loro porte, per la prima volta per ben tre volte in un anno solareper mostrare un patrimonio unico al mondo, sempre più conosciuto anche a livello internazionale. Dato il crescente successo il 2024 presenterà  la grande novità di triplicare questi eventi culturali. I Palazzi dei Rolli che sono Patrimonio Unesco dal 2006 apriranno dunque le loro porte al pubblico già da Gennaio (19-21) col tema Sacro e Profano, incrociando il 25° anno della scomparsa di Fabrizio De Andrè per ripercorrere luoghi, canzoni e parole rese iconiche compresa la nota Via de Campo la strada cantata da Faber.

Il tema scelto per questa edizione straordinaria permette anche di farsi ispirare dall’eccezionale vena poetica e musicale di un grande artista del nostro tempo: Fabrizio De Andrè, appassionato cantore della città. Nel anniversario della morte del cantautore genovese, le sue canzoni e le novelle in esse raccontate saranno guida e ispirazione per narrare suoni e personaggi del centro storico monumentale di Genova e i suoi spazi più significativi.  (Più sotto, alcuni degli spunti e delle suggestioni che possono collegare i siti aperti alle parole di De Andrè). Accanto alle immancabili visite guidate dei divulgatori scientifici dei Rolli Days, sarà presente un nutrito numero di eventi collaterali per ricordare il grande cantautoreAttraverso i testi di De Andrè verranno fatte vivere le piazze del centro storico per confermare ancora una volta come Rolli Days sia un evento trasversale, che non celebra soltanto il passato, ma porta la storia nel presente, affiancando all’arte figurativa di affreschi e dipinti l’arte performativa della musica e del teatro.

Tutto l’anno Genova rimane città del Patrimonio dell’Umanità UNESCO e città dei Palazzi dei Rolli: molti sono sedi di istituzioni cittadine, sempre aperti al pubblico .

Ma poi c’è anche un dialogo fra palazzi e chiese, fra spazi privati e pubblici. I meravigliosi saloni dei Palazzi dei Rolli sono alcuni privati e destinati a pochi, le navate monumentali delle chiese sono pubbliche e offerte a tutti gli occhi. Pittori e scultori – e committenti – sono gli stessi, per raccontare miti, allegorie, soggetti profani, ma anche storie dei santi, del divino e di soggetti sacri. La prima edizione invernale dei Rolli Days prova a raccontare anche i contrasti sociali, urbani, artistici, capaci di creare un suggestivo incontro del bellissimo e del terribile, del sacro e del profano

Una edizione particolare e suggestiva quella invernale che apre un anno ricco di arte, musica e cultura. Le date di Maggio sono in programma dal 17 al 19 e quelle di Ottobre sono dal 18 al 20.


Genova con le parole di Fabrizio De Andrè

Palazzo Centurione Pitto, Piazza Fossatello 3 – Via del Campo (Vol. 1°) -> AUDIO SPOTIFY 

“Via del Campo, c’è una bambina
Con le labbra color rugiada
Gli occhi grigi come la strada
Nascon fiori dove cammina”.

Il palazzo dei Centurione, incombente come la chiglia d’una nave colossale incagliatasi nel dedalo delle strade medievali, si trova proprio all’inizio di una delle vie principali di Genova tra Trecento e Seicento, una delle direttrici che permettevano il collegamento tra la porta occidentale della città e il suo centro pulsante. Via del Campo è anche il titolo di una delle canzoni più note di Fabrizio De André, che immagina la via e uno dei suoi palazzi – non meglio identificato – come palcoscenico per una storia d’amore “sognato” tra un cliente e una giovanissima prostituta, con le sue luci e le sue ombre: una storia tutta profana vissuta sulla soglia di quei palazzi nobilissimi, divenuti postribolo nella loro decadenza.

Chiesa di San Luca – Ave Maria (La buona novella) – > AUDIO SPOTIFY 

“E te ne vai, Maria, fra l’altra gente 
che si raccoglie intorno al tuo passare, 
siepe di sguardi che non fanno male 
nella stagione di essere madre”.

Gli affreschi e la decorazione della chiesa di San Luca hanno come protagonista, insieme al santo, proprio la figura di Maria, celebrata sia in quanto Immacolata, nel gruppo marmoreo realizzato da Filippo Parodi, sia in quanto madre di Cristo, come ci racconta la tela raffigurante la Natività del Grechetto. Maria è anche protagonista di un intero album di Fabrizio De André, dedicato a La buona novella evangelica e alle dicotomie intrinseche nella dottrina cristiana, che hanno, secondo il cantautore, molto a che vedere con il mondo e la realtà profana. 

Chiesa di Santa Maria Maddalena – La canzone di Marinella (Volume III) -> AUDIO SPOTIFY 

“Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose”.

Da sempre, questa chiesa si trova all’ombra dei grandi palazzi di Strada Nuova, alle spalle delle più ricche e preziosi sedi del potere cittadino, nel bel mezzo del quartiere che più di tutti rappresenta questa ambiguità tra la profanità dell’amore libero e la sacralità quasi religiosa di affreschi e opere d’arte. Nessuna canzone poteva raccontare questa storia meglio de La canzone di Marinella, dedicata a una Maddalena moderna, estremamente terrena, che grazie alle parole di Fabrizio De André assume l’aura di una donna celeste.

Palazzo Lercari Parodi – Un giudice (Non al denaro non all’amore né al cielo) – > AUDIO SPOTIFY 

“Fu nelle notti insonni
Vegliate al lume del rancore”.

Il protagonista dell’affresco nel salone del piano nobile del Palazzo è Megollo Lercari, illustre antenato della famiglia proprietaria e ben noto nelle cronache genovesi per via della sua terribile ira vendicativa: deciso a riaffermare il proprio onore e a punire i nemici che lo avevano offeso, ai numerosi prigionieri catturati durante la sua impresa riservava un terribile castigo, facendo tagliare loro, secondo un’usanza tipicamente bizantina, il naso e le orecchie che poi conservava, in salamoia, entro vasi appositi. Un rancore che davvero ricorda in qualche modo il Giudice protagonista di uno dei testi dell’Antologia di Spoon River, riadattato e messo in musica da Fabrizio De André.

Palazzo Cattaneo Della Volta – La città vecchia (Canzoni) -> AUDIO SPOTIFY 

“Nei quartieri dove il sole del buon Dio
Non dà i suoi raggi”.

Palazzo Cattaneo Della Volta è situato in una delle zone più antiche del centro cittadino, situato tra il mercato di San Giorgio e la Ripa: fin dal Medioevo, queste vie assistevano quotidianamente al passaggio di merci, ospiti illustri, processioni e gente comune, che abitava e viveva questi spazi affollati. Questa è La città vecchia di cui canta lo stesso Fabrizio De André, in quei quartieri dove le vie sono talmente strette e i palazzi talmente vicini, che la luce del sole difficilmente filtra: i suoi raggi non riescono a toccare le storie e le vite di chi abita queste strade. 

Le visite ai Palazzi e ai siti aperti per i Rolli Days saranno prenotabili dai primi di gennaio.

Per tutti gli aggiornamenti: https://www.visitgenoa.it/rollidays-online/


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 

Roma, Università pontificia Salesiana: “La Certosa di Trisulti: mobilitazione popolare e ruolo dei media nazionali e internazionali”

Università Pontificia Salesiana – Facoltà Scienze della Comunicazione

Roma – 18 gennaio 2024
Con il Patrocinio di FERPI e UCSI

Ha il patrocinio di FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e di  UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) il seminario gratuito  promosso dalla facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, “La certosa di Trisulti: il caso Bannon. Mobilitazione popolare e ruolo dei media nazionali e internazionali”,che si terrà giovedì 18 gennaio 2024 alle ore 17:00 presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, Aula CS1 (Piazza dell’Ateneo Salesiano 1.  La partecipazione è libera fino ad esaurimento dei posti nella sala.

Il seminario propone un approfondimento su due concetti rilevanti che possono contribuire al dibattito ora in atto sul tema del lobbying: la “mobilitazione civica” come leva per la rappresentanza di interessi e il r”uolo dei media nazionali e internazionali” come fattori di comunicazione abilitante.  Il caso delle Certosa di Trisulti si presta a questo tipo di approfondimento. 

Sono infatti questi due fattori che hanno avuto un ruolo decisivo nella lunga vicenda che ha coinvolto le Comunità locali e lo Stato da una parte, e la Fondazione DHI (di riferimento a Steve Bannon) dall’altra. L’interesse collettivo, vantato dalle associazioni in adiuvandum al Ministero della Cultura, riguardava l’azione di revoca della concessione della Certosa di Trisulti, monastero del 1200 situato a circa 800 mt presso Collepardo in provincia di Frosinone e in Diocesi di Anagni-Alatri (bene sotto tutela del Ministero della Cultura) assegnata con bando nazionale del MIC alla Fondazione americana. Vicenda che si è conclusa con una innovativa sentenza del Consiglio di Stato, che nel  confermare la revoca della gestione del sito all’istituto DHI, per evidente difformità rispetto gli obiettivi fissati dal bando, e nel  riaffidarla alla piena responsabilità del Ministero della Cultura, delle istituzioni locali, delle comunità territoriali, ha di fatto sottolineato il ruolo delle associazioni ricorrenti, riconoscendo loro  di essere portatrici di interessi legittimi, sancendo così un principio innovativo nel nostro ordinamento e stabilendo un principio cardine in tema di rappresentanza di interessi per tutto il Terzo Settore.

Lo sguardo del seminario organizzato dalla Salesiana, prendendo spunto da questa vicenda, sarà l’occasione per una riflessione approfondita sul ruolo delle lobby civiche e dei movimenti di cittadini orientati alla difesa dei beni comuni, e all’influenza che le mobilitazioni dei cittadini possono esercitare sugli stessi media, orientandone l’attenzione e modificandone l’agenda delle priorità.  Il “caso Trisulti” diventa così oggetto di studio e di approfondimento, per verificarne la forza di “modello” da studiare e replicare in tema di tutela “comunitaria” dei beni pubblici per il godimento di tutti.

La scaletta prevede, dopo i saluti del Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale – UPS, Prof. Fabio Pasqualetti, e l’introduzione del moderatore, Donato Occhilupi, Fortune Italia, diversi interventi. Il primo sulla Mobilitazione civica come strumento di lobbying partecipata, Si può parlare e perché di lobbying civica“, di   Federico Anghelè, Direttore The Good Lobby Italia.; poi l’intervento di Daniela Bianchi, Segretaria Generale FERPI, Per una lobbying dei diritti, evidenze dal caso Certosa di Trisulti“; a seguire il Ruolo dell’Informazione nell’intervento “Cosa cambia sui media quando la popolazione si mobilita?” di Giorgio Mottola, Giornalista di Report; sul Ruolo del Territorio l’intervento di Paola Rolletta, Giornalista, “Media nazionali e internazionali: l’evidente squilibrio di attenzione”  e di Tarcisio Tarquini, Giornalista e Presidente Associazione Gottifredo, “Il ruolo della cultura come strumento di comunicazione del territorio. Dopo il dibattito, le conclusioni saranno affidate a Vittorio Sammarco, Giornalista e docente FSC di comunicazione politica.


Media Relations Ferpi
e-mail: mediarelationferpi@gmail.com

Canottaggio: La prima volta del CC3Ponti alla Manifestazione “Lysistrata” di Napoli

Lysistrata 2024 – Coppa Sebetia Equipaggio CC3Ponti medaglia d’Argento

Quella di Domenica 14 gennaio 2024 a Napoli, la Manifestazione di canottaggio “Lysistrata 2024”, in barche di tipo regolamentare (Yole da mare) organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia presieduto da Roberto Mottola di Amato, è una gara storica, la più antica d’Italia, in Europa seconda solo alla Coppa del Re di Inghilterra. La storia della Coppa, prezioso e bellissimo trofeo d’argento che resta comunque esposto al C.R.V., con inciso sulla targhetta il nome della società che se la è aggiudicata e l’anno di riferimento, la vede donata al Real Circolo Canottieri Italia dal magnate dell’editoria, americano di origini scozzesi, James Gordon Bennett Jr. nel 1909 per ringraziare i soci dell’ospitalità offerta al suo piroscafo a vapore “Lysistrate”. Da quell’anno è un trofeo challenge di canottaggio per la categoria master 8 yole.

Lysistrata 2024 – Barche in gara

Dagli anni Cinquanta il bellissimo campo di gara in linea retta, di circa 1000 metri, che nel tempo subiva varie modifiche, viene stabilito nello specchio d’acqua di mare da Margellina (Rotonda Diaz) con arrivo presso Piazza della Vittoria, sotto Castel Dell’Ovo, con la splendida tribuna naturale costituita da via Caracciolo, la passeggiata a mare di Napoli. Lo scorso anno, a novembre, l’edizione 2023 della Coppa Lysistrata era è andata al RYCC Savoia che nell’occasione si aggiudicava anche la Coppa Sebetia, la Coppa Romolo Galli e la Coppa Gabriele Valente. Quest’anno ad aggiudicarsela proprio il C.R.V. Italia con l’equipaggio allenato da Antonio Colamonici giunto primo sugli equipaggi a sfidarsi nelle 8 corsie all’esito di una gara molto combattuta e seguito, sul podio, dal Cus Bari e dall’Armo del C.N. Posillipo.

Diverse le gare disputate nell’edizione del 14 gennaio della Manifestazione di canottaggio “Lysistrata”: Time Trial;  la Coppa Sebetia (Coppa del R.Y.C.V. Savoia) riservata alle vogatrici senza limiti di età in 8 yole; la coppa Romolo Galli, particolarmente cara agli organizzatori, per la categoria U19 maschile in 4 yole; la Coppa Cappabianca per la categoria U19 maschile in canoino; la Coppa Giuseppe D’Amico, categoria Master maschile in 8 yole; la Coppa Lysistrata Under 14 maschile e femminile in 4 di coppia GIG; la Coppa Pattison, per la categoria U17 maschile in 4 yole;  la Gara categoria Master maschile  in 4 di coppia Costal Rowing; la Coppa Gabriele Valente (Coppa del C.N. Posillipo) per atleti categoria U17 maschile in doppio canoe; e infine la Coppa Lysistrata, Open maschile in otto yole.

In questa che è stata la 108esima edizione della Cioppa Lysistrata circa 100 le donne in acqua. Nome omen, Lysistrata era un personaggio femminile antico, che offriva amore, insieme alle altre donne greche convinte della bontà dell’operazione, solo in cambio del raggiungimento della pace. Simbolica allusione ad uno sport che sia agonismo e competizione sì, ma anche promozione dei più alti valori del mutuo sostegno e della reciproca crescita insieme nel lavoro di squadra.  Tra i 365 iscritti alla competizione di quest’anno 107 erano donne, a sfidarsi in 11 imbarcazioni dell’8 yole femminile per la Coppa Sebetia (vinta per il quinto anno consecutivo dal giovanissimo equipaggio del RYCC Savoia, allenato da Flaviano Ciriello). Tra questi ben 4 equipaggi appartengono al CC3Ponti di Roma, di cui tre entrati in finale e due sul podio conquistando la medaglia d’argento con l’equipaggio A del CC3P timonato da Giulia Benigni, anche Vicepresidente del circolo romano, condotto da Giulia Guerrini con a bordo Serena Di Nino, Costanza Muratori, Flavia Ramadori, Luisa Marsoner, Raffaella Polimanti, Francesca Fiore Nove Palleschi, e Caterina Cadamuro. La medaglia di bronzo è andata invece all’equipaggio B del CC3P timonato da Sara Arena con al numero uno Giuseppina Nuzzo e a seguire Roberta Pigliacampo, Maria Antonietta Giannini, Monica Giannini, Anna Palomba, Francesca Severini, Valentina La Cava, Mirta Angelini. Soddisfazione del presidente del CC3Ponti, il tecnico di IV livello europeo Riccardo Dezi, per aver visto ben cinque dei suoi equipaggi in finale nella Manifestazione Lysistrata, tra cui anche i due maschili. Una conferma del buon lavoro svolto dall’associazione sportiva romana che cresce di anno in anno nei numeri dei suoi soci, in quelli delle manifestazioni sportive italiane ed europee cui partecipa con i suoi equipaggi Master, nelle attività di promozione dello sport inclusivo e per tutti che porta concretamente avanti.

Lysistrata 2024 – La Premiazione presso il C.R.V. Italia

Calore e grande partecipazione durante le gare e poi alla cerimonia di premiazione sulla terrazza del C.R.V. Italia, alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, con i padroni di casa del C.R.V.Italia, e in generale dimostrati da una Napoli accogliente e giustamente orgogliosa del proprio impegno a diversi livelli nell’attività remiera. Come hanno testimoniato anche i diplomi di Socio Benerito consegnati durante la cerimonia come esempi di questo lungo impegno e dedizione dal Presidente Abbagnale a Pasquale Giugno e a Roberto Di Leva, o la targa Premio Giovanni Mercanti 2020 al giornalista de Il Mattino Gianluca Agata. La Coppa Lysistrata si è chiusa regalando al suo pubblico una ennesima, bellissima e variegata, testimonianza del coinvolgimento e della passione che connotano l’antico sport del canottaggio.


Diana Daneluz
CC3Ponti – Roma
Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com