Roma, HyunnArt Studio: OPERE SU CARTA – Mostra di Maurizio Pierfranceschi

A cura di Francesca Bottari

Ancora per pochi giorni
a Roma

Opere su carta è il titolo che il poliedrico artista Maurizio Pierfranceschi ha scelto per la mostra dei suoi ultimi lavori, tuttora in corso a Roma e fino al 19 gennaio. Titolo fuorviante, a creare aspettative diverse da quello che l’esposizione propone in realtà: opere di carta, e nello specifico di carta rigenerata.

Inaugurata lo scorso 25 novembre, curata da Francesca Bottari, la mostra è ospitata da HyunnArt Studio, in viale Manzoni. Dodici le figure esposte, umane ed animali – spesso accanto all’uomo infatti in Pierfranceschi fa capolino l’animale, da allevamento,  selvaggio, o mitologico, cui attribuisce un significato simbolico oppure onirico e magico –, tra cui alcune ad inglobare il loro supporto, innestate dalla pittura di Pierfranceschi che in questi lavori ha sussunto le sue derive di scultore e di pittore.

Una galleria di figure, alcune ad evocare persone della sua famiglia, altre citazioni di passate esperienze artistiche di una carriera ultra-trentennale condotta lungo i fili rossi della terra e della natura. E più recentemente della spiritualità. Quello con la natura è un lungo viaggio che l’artista sta compiendo, mai interrotto, iniziato quasi quarant’anni fa con la grande tela “L’uomo e l’albero” della sua personale d’esordio a Roma e incentrato su tre elementi principali: la natura e i suoi elementi vegetali, la cultura e l’architettura.

Qui la materia da cui partire è influenzata dall’esigenza di “riciclare” un materiale potenzialmente inquinante, in una difesa concreta del pianeta: tanta carta accumulata. L’ambiente naturale compromesso, la fragilità condivisa, la paura, la guerra sono infatti preoccupazioni per tutti e anche per Pierfranceschi, che come artista rivendica a sé la responsabilità di cantare/rappresentare questo mondo attraverso la sua arte. Come uomo che parla ad altri uomini. E così stavolta c’è a monte il lavoro, lungo e laborioso, di recupero e trattamento della carta stessa, poi il processo del plasmarla, innestata su scheletri di legno e ferro, o su supporti piegati a questa diversa destinazione d’uso, e del dipingerla.

Ne nascono figure dove c’è il mondo interiore di sempre di Maurizio Pierfranceschi, forse più compiutamente reso da queste “costruzioni” che gli permettono un esplicarsi più complesso e compiuto della sua ispirazione. D’altronde di sé Pierfranceschi dice “come un muratore dipingo perché la pittura stia in piedi”. E stanno infatti su le dodici sagome già altrove descritte come “un piccolo pantheon di presenze animate dalla leggerezza della fiaba e dalla forza morale del mito”.

Maurizio Pierfranceschi nasce a Roma nel 1957. Si è diplomato in scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma nel 1985. Con i suoi dipinti, dedicati al rapporto tra uomo e natura, ha preso parte a mostre ed esposizioni in talia e non solo, collaborando con artisti di tutto il mondo.


La Mostra: Maurizio Pierfranceschi. Opere su carta
Vernissage: 25/11/2023 |Chiusura: 19/01/2024
Luogo: Roma, HyunnArt Studio, viale Manzoni 85/87
Curatrice: Francesca Bottari

Recensione di Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo: L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou

Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia

Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo 
11 gennaio – 29 febbraio 2024

A cura di
– Qian Zhaoyue, Direttore del Museo della Seta di Suzhou,
– Liu Xu Dong, Consulente del Museo della Seta di Suzhou 
– Chiara Squarcina, Responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo 
– Massimo Andreoli, Presidente Wavents srl 
– Laura Fincato, Cittadina Onoraria di Suzhou

L’appuntamento che inaugura le celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo è al Museo di Palazzo Mocenigo con L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou dall’11 gennaio al 29 febbraio 2024.
Un progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra Venezia e Suzhou; ufficialmente gemellate dal 1980, due Città sull’Acqua che sorgono alle estremità della Via della Seta. Soprattutto, entrambe con un forte legame con la figura di Marco Polo che, durante il suo lungo viaggio in Oriente come incaricato del Kublai Khan, restò ammaliato da Suzhou. Ne Il Milione viene descritta come una molto nobile città [..] molti drappi di seta fanno, e sono ricchi mercatanti. Proprio la seta è protagonista a Palazzo Mocenigo con l’esposizione nel portego di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro di primaria importanza per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, qui in mostra con preziosi esemplariancor oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina. Il dialogo con gli spazi del Museo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, è un’occasione davvero speciale anche per comparare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese.  

Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia

La mostra è promossa dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari Esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia

Arte tessile, sete e trame pregiate, il racconto di un viaggio attraverso preziose testimonianze storiche, approfondimenti sull’arte calligrafica araba e cinese, fino a costumi di scena e incursioni nell’arte moderna per riscoprire una grande avventura, all’insegna della scoperta, della curiosità, della conoscenza. Per tutto il 2024 Marco Polo e la sua opera letteraria Il Milione saranno protagoniste delle attività di Fondazione Musei Civici con mostre, masterclass, incontri e momenti dedicati al pubblico dei più giovani e delle scuole.


Museo di Palazzo Mocenigo
Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo
Santa Croce 1992
30135 Venezia
Tel. +39 041 041 721798
 
Informazioni per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
 
Con il supporto di 
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net