Venezia la più antica città del futuro

Zoran Mušič, Storia di Marco Polo

Brugnaro: Sarà un viaggio della scoperta e dell’incontro.

Aperti a ricevere nuove proposte per arricchire il calendario.

Per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, avvenuta nel 1324, il Comune di Venezia organizza un primo calendario di iniziative importanti, in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ma anche tantissime realtà associative della città, nazionali ed internazionali. Saranno occasioni per dare lustro alla memoria del veneziano, riconosciuto di aver scritto il primo attendibile e completo resoconto dell’Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa.

A supporto delle celebrazioni, lo scorso 29 dicembre è stato riconosciuto con decreto del Ministero della Cultura a firma di Gennaro Sangiuliano, su istanza del Comune e dell’Ateneo veneziano, il Comitato Nazionale per le celebrazioni, che vede come proponente il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e come presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti la rettrice Tiziana Lippiello.

Tante le iniziative pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale, che si potranno seguire consultando il sito web dedicato leviedimarcopolo.it e attraverso i canali social di Venezia Serenissima (Facebook, Instagram, X, TikTok e Threads). Le celebrazioni (e con esse il Comitato) hanno una durata triennale, sono quindi previste iniziative anche nel 2025 e nel 2026.

Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l’Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane – spiega il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore Luigi Brugnaro – La riscoperta della sua figura evoca temi di grande attualità: come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre ed i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, spesso ora sono aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza. Per questo siamo aperti a ricevere nuove proposte.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che ha assicurato il sostegno, la vicinanza e la collaborazione dell’Ente perché si tratta di un progetto che richiama la storia di Venezia ed il suo essere città cosmopolita, luogo di incontro dove costruire relazioni.

Fondazione Musei Civici prende parte alle celebrazioni per Marco Polo nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte con mostre, masterclass, incontri e momenti dedicati al pubblico dei più giovani e alle scuole.
Evento di punta delle celebrazioni è la mostra ospitata a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre 2024I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento.

Un viaggio nel viaggio: tra le sale di Palazzo Ducale, con oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee, fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e Canada. Opere d’arte, reperti, manufatti e incursioni nell’opera letteraria del mercante veneziano per ripercorrere la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri in Asia, al centro de Il Milione, con un’approfondimento dedicato proprio alla fortuna mondiale della sua opera letteraria tra Ottocento e Novecento, fino alle suggestioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea.

Un’esposizione preziosa, per ricordare il valore di inclusività culturale del viaggio, l’apertura, la curiosità verso la conoscenza e verso ciò che è altro da noi, di grande rilevanza ancora ai giorni nostri.

Il primo appuntamento in ordine di tempo è al Museo di Palazzo Mocenigo, che apre al pubblico dall’11 gennaio con L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou: creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti per raccontare la millenaria tecnica che ha reso celebre la seta della regione dello Jiangnan, ammirata e menzionata da Polo.

Sempre al Museo di Palazzo Mocenigo ospiterà dal 29 aprile al 30 settembre una selezione di abiti di scena e bozzetti, protagonisti dell’indimenticabile produzione RAI internazionale, lo sceneggiato Marco Polo del 1982, che vide compartecipazioni internazionali, tra cui la stessa Cina. Atteso per ottobre il consueto appuntamento con l’arte calligrafica, con le masterclass e la mostra nella Sala delle Quattro Porte del Museo Correr Le vie della scrittura, dedicate in particolare alle culture calligrafiche araba e cinese.

Con il suggestivo titolo Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo, dal 27 gennaio al 13 febbraio anche il Carnevale di Venezia 2024 celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori, portando nelle calli, nei campi e nelle piazze della Città il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati, ma anche il viaggio inteso come un percorso alla ricerca di se stessi. Un fantastico viaggio verso l’immaginazione che volgerà lo sguardo “ad Oriente” sulle tracce del percorso che l’allora giovane Marco intraprese alla scoperta di nuove meraviglie.

Sin da questa settimana si entra nel vivo degli appuntamenti dedicati alla figura di Marco Polo: giovedì 11 gennaio, nell’Aula Magna “Silvio Trentin” dell’Università Ca’ Foscari, si terrà infatti la conferenza Rapporti culturali Italia-Cina nell’anno delle celebrazioni di Marco Polo, che vedrà l’intervento di S.E. Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese. Tra i primi appuntamenti del ricco calendario anche la due giorni di convegno dal titolo La Venezia di Marco Polo. Il Codice Diplomatico Poliano (1288-1380), in programma per giovedì 25 e venerdì 26 gennaio e organizzata dall’ Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

Raccontare oggi Marco Polo permette di capire come le relazioni fra diverse società, culture e come le rotte verso l’Oriente, non abbiano smarrito importanza e attualità – commenta Mariacristina Gribaudipresidente di Fondazione MUVE – Per i nostri Musei è un’occasione preziosa per raccontarsi con diverse iniziative, ponendo in dialogo le straordinarie collezioni civiche con prestiti eccellenti, provenienti dalle maggiori istituzioni europee e asiatiche, come nella grande mostra in programma a Palazzo Ducale: un esempio eccezionale di come un’esposizione e le celebrazioni di un centenario siano momenti indispensabili di confronto e diplomazia culturale. Tutto questo è reso possibile dagli sforzi del Comitato Nazionale guidato dal Sindaco e dal Comune di Venezia che, con questa iniziativa, rinnova l’impegno e l’investimento nella cultura come primo e principale veicolo di dialogo. Anche se oggi ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile, l’incontro con ciò che è altro da noi può e deve destare ancora stupore e meraviglia, come fu per Marco Polo. Ricordare il suo viaggio nelle mostre e con le iniziative proposte da MUVE è un invito alla scoperta, alla conoscenza, alla comprensione.

Tanti anche gli eventi del calendario cafoscarino che diventano un momento di riflessione sulla vita e l’opera di Marco Polo in un intenso programma scientifico e culturale: il Ca’ Foscari Short Film Festival, Incroci di Civiltà Festival internazionale di Letteratura a Venezia, Teatro Ca’ Foscari, un Convegno Internazionale di studi filologici e storico-culturali su Marco Polo per fare il punto sullo stato degli studi filologici e storico-culturali su Marco Polo, sul libro poliano e su temi connessi. L’Archivio Scritture e Scrittrici Migranti proporrà un’esposizione del lavoro effettuato dalle donne che risiedono presso la Casa Circondariale Femminile della Giudecca. Con gli scarti della seta, gentilmente offerti dalla Tessitura Luigi Bevilacqua, verranno prodotti dei quaderni con frasi su Marco Polo. Il progetto verrà presentato l’8 marzo a Ca’ Foscari.

A Ca’ Foscari Esposizioni, nella sede centrale dell’Ateneo, nel mese di aprile si terrà un’esposizione di reperti provenienti dalla collezione dei musei dell’Uzbekistan, incluso il Museo statale d’arte del Karakalpakstan I. V. Savitsky. Da un’idea di Fondazione Venezia 2002, inoltre, si svilupperà la mostra “Gli abiti di Marco Polo e gli abiti tradizionali in seta di Suzhou – Esposizione di abiti tradizionali e storici delle due città di Marco Polo: Suzhou e Venezia”, un’occasione di confronto e di dialogo tra due culture geograficamente distanti, ma accomunate dalla sapiente e preziosa arte della produzione tessile.

Queste celebrazioni sono un’occasione per riscoprire la figura storica di Marco Polo al di là degli aspetti leggendari per i quali è universalmente noto; egli è stato un grande “ambasciatore” dell’Italia e della Repubblica di Venezia, ha ricoperto un ruolo significativo in Asia dove è molto conosciuto, più che nel nostro Paese. Quest’anno avremo quindi modo di raccontare la storia di questo mercante e il significato che la sua vita e la sua straordinaria esperienza hanno avuto, quale ponte fra l’Europa e l’Asia. Mi auguro che queste celebrazioni siano anche l’occasione per rinsaldare le relazioni culturali fra queste due parti del mondo – spiega Tiziana Lippiello, rettrice dell’Università Ca’ Foscari – Alle celebrazioni di Marco Polo prendono parte numerose istituzioni, veneziane, italiane e internazionali, che hanno aderito con grande entusiasmo e partecipazione e che per questo desidero ringraziare insieme al Ministero della Cultura che ha sostenuto fortemente il progetto. Sono orgogliosa inoltre del ruolo di Ca’ Foscari in questo progetto: l’eccezionale connubio di competenze storiche, filologiche e linguistiche sui Paesi visitati da Marco Polo e l’importante tradizione di studi su questa figura rende il nostro Ateneo unico sul piano internazionale.

Numerose sono le iniziative in programma: quelle di carattere scientifico che esploreranno in profondità lo studio accademico e di alta divulgazione internazionale della figura di Marco Polo, altre attività di tipo espositivo che prevedono diversi eventi focalizzati su Venezia e la rappresentazione del mondo asiatico proposta dal libro poliano grazie alle ricche dotazioni delle istituzioni e le loro reti di rapporti con prestiti e con l’utilizzo del digitale. Particolare attenzione sarà dedicata anche alle giovani generazioni, anche transnazionali, come il progetto “Alfabeto Marco Polo” che coinvolgerà 1000 piccoli studenti veneziani e turchi all’insegna della pace”.

Da veneziana è stato per me un onore diventare nel 2012 cittadina onoraria della città gemellata di Suzhou, che Marco Polo descrive ne il Milione come “Sugiu nobilissima e grande città… hanno seta in grandissima quantità, facendo molti tessuti… son esperti mercanti, uomini di sottile intendimento…e ci sono 6000 ponti di pietra – spiega Laura Fincato, già sottosegretaria agli Esteri – Ecco che apriamo le celebrazioni del 700esimo anniversario della morte del veneziano Marco Polo con una mostra di abiti e di tessuti di seta che trova nel museo in palazzo Mocenigo la sua splendida sede, abiti e tessuti che da Suzhou giungono come segno di amicizia. L’Asse del Tempo, titolo di questa esposizione, indica appunto che nel tempo si sono mantenuti e sviluppati i rapporti tra queste due ” mie” città. Ringrazio il Sindaco Luigi Brugnaro per l’opportunità di poter fornire un contributo allo sviluppo di relazioni tra le due città, relazioni improntate al rispetto, alla reciproca comprensione e alla amicizia che, nel nome di Marco Polo, troveranno realizzazione.

Le azioni sul piano locale, che comprendono letture pubbliche itinerari in città e cicli di conferenze per i cittadini puntano a mediare le complesse conoscenze della figura di un uomo del Medioevo e delle conseguenze del suo viaggio sull’apparato cognitivo dell’uomo occidentale. Verranno attivate e realizzate azioni teatrali e multimediali con laboratori sulla ricezione del mito poliano nei media novecenteschi: opera lirica, fumetti, riduzioni cinematografiche e televisive e workshop creativi a tema per gli studenti delle scuole primaria e secondaria di Venezia in collaborazione con Ufficio scolastico regionale del Veneto. Per il pubblico internazionale sono previste iniziative in collaborazione con la Rai per la trasmissione degli sceneggiati storici su Marco Polo.

L’elenco delle iniziative potrà arricchirsi di nuove proposte: sul sito ufficiale www.leviedimarcopolo.it, tradotto anche in inglese e cinese, c’è una sezione dedicata attraverso la quale i soggetti pubblici e privati che a vario titolo intrattengono un legame storico con Marco Polo, e che siano interessati a proporre iniziative da inserire nel calendario delle manifestazioni, possono inviare il proprio progetto. Quanto proposto, verificato dal Comitato Scientifico, potrà esser parte di un calendario unico che sarà strumento di promozione delle iniziative e piattaforma di comunicazione indirizzata ad un pubblico internazionale, il più ampio possibile.


Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
Tel. 049663499
Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

Genova, Palazzo Ducale: Due nuovi capolavori alla mostra “ARTEMISIA GENTILESCHI. Coraggio e passione”

Ad arricchire il percorso della mostra
“ARTEMISIA GENTILESCHI. Coraggio e passione”
dal 10 gennaio saranno esposte l’appena restaurata “Allegoria dell’Inclinazione” e la “Conversione della Maddalena”

Da mercoledì 10 gennaio la mostra “Artemisia Gentileschi. Coraggio e passione” in corso a Palazzo Ducale nell’Appartamento del Doge e nella Cappella Dogale si arricchisce di due grandi capolavori e prestiti eccezionali: l’appena restaurata “Allegoria dell’Inclinazione” proveniente da Casa Buonarroti ed esposta per la prima volta in assoluto fuori dalla sua sede dal 1616 e la “Conversione della Maddalena” delle Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti, entrambe di Firenze.

L’ “Allegoria dell’Inclinazione” (1615-1616) presenta una fanciulla con le nudità coperte da panneggi e veli, seduta su nuvole e recante una bussola nelle mani levate in alto, rivolte verso una stella a otto punte che rifulge nel cielo azzurro. L’opera è una delle otto “Allegorie di Virtù” dedicate al grande Michelangelo Buonarroti e dipinte da vari artisti: nasce presumibilmente come un autoritratto senza veli proprio di Artemisia Gentileschi (unica donna nell’équipe attiva per il pronipote dell’artista, Michelangelo Buonarroti il Giovane) che successivamente verrà coperto da un drappo dipinto da Baldassarre Franceschini detto il Volterrano.
Qui la pittrice si rappresenterebbe come l’ispirazione che ha guidato l’intera opera di Michelangelo.
A Genova l’opera potrà essere ammirata da vicino per apprezzare uno dei momenti più alti della tecnica di Artemisia, genio assoluto della pittura barocca.

“Conversione della Maddalena” (1613-1615) fu commissionata ad Artemisia da Cosimo II e destinata alle stanze della consorte del granduca, Maria Maddalena d’Austria, omonima e grande devota della santa. In questa versione di Artemisia, la santa pentita – una fanciulla moderna agghindata con una veste di un brillante colore oro – non è colta nel momento della contrizione per i peccati commessi, ma nell’attimo esatto in cui, prendendo improvvisa coscienza della sua condizione immorale, prova un tale disgusto da allontanare da sé lo specchio, simbolo della vanità che fino a quel momento ha caratterizzato la sua esistenza. Nel pennello di Artemisia, Maddalena diventa un’eroina femminile, capace di ribellarsi a una condizione che non sente più sua e che non vuole più le appartenga, per cercare una nuova dimensione salvifica.

La mostra è promossa e organizzata da Arthemisia con Palazzo Ducale Fondazione per la CulturaComune di Genova e Regione Liguria e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023.
La mostra vede come sponsor Generali Valore Culturaspecial partnerRicola, media partnerIl Secolo XIX e mobility partnerFrecciarossa Treno Ufficiale.
La mostra rientra nel progetto “L’Arte della solidarietà” realizzato da Arthemisia con Komen Italiacharity partner della mostra.


Informazioni e prenotazioni
T. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#ArtemisiaGentileschiGenova

Biglietti
Intero € 16,00
Ridotto € 15,00

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it 
press@arthemisia.it | T +39 06 69380306

Beatrice Venezi madrina del Carnevale di Fano 2024 – Presentazione della nuova edizione

8 gennaio 2024

Il Carnevale di Fano è più antico d’Italia (risale al 1347) e l’unico a caratterizzarsi per il cosiddetto “getto”. Nelle tre domeniche di sfilate (28 gennaio, 4 e 11 febbraio) infatti, andrà in scena lo storico lancio di dolciumi dai carri allegorici di prima categoria, alti fino 18 metri, sul pubblico. Una tempesta di dolcezza (quasi 200 quintali) di caramelle, cioccolatini e tanto altro, pronto a diventare un goloso bottino per la “marea” di persone che riempiranno il corso mascherato allestito a pochi passi dalle mura romane.

A rallegrare il pubblico che parteciperà al Carnevale di Fano ci sarà anche la Musica Arabita (dal dialetto fanese “Arrabbiata”) una stravagante street band che, dal 1923, accompagna le sfilate suonando gli strumenti più bizzarri e strampalati.

Non ultimo ricordiamo che quello di Fano – che avrà come ospite il direttore d’Orchestra Beatrice Venezi – è Il Carnevale capofila del progetto per il riconoscimento dei Carnevali storici come patrimonio immateriale dell’Unesco. La città della Fortuna ha ospitato la firma del protocollo d’intesa del percorso che vede coinvolti anche i Comuni di Acireale, Avola, Cento, Foiano, San Giovanni in Persiceto, Putignano, Sciacca e Tempio Pausania.

La conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2024 è in programma mercoledì 10 gennaio alle ore 15.00 nella Sala Italia di Enit in via Marghera 2/6 a Roma. I presenti saranno omaggiati con il “getto” del Carnevale di Fano.


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Sala G. Leone della Biblioteca Nazionale di Cosenza: ARTonWORLD e le sue attività editoriali

Multimedia Internazionali Magazine of Art and Finance 

Presentazione delle attività editoriali del Magazine:
venerdì 12 gennaio 2024,
ore 9.30 
Sala G. Leone della Biblioteca Nazionale di Cosenza

Quest’anno, ArtonWorld.com ha scelto la sede della Biblioteca Nazionale di Cosenza per presentare la sua attività editoriale, nata nel 2020. La rivista con sede a Roma è stata fondata da Carmela Brunetti, Storica dell’Arte e Direttore Responsabile.
La presentazione della rivista multimediale si terrà nella Sala G. Leone alle ore 9.30 e si avvarrà della prestigiosa presenza della Direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza, la Dottoressa Adele Bonofiglio. Oltre alle copie cartacee visionabili in edizione limitata, create in versione Luxury per i collezionisti, sarà possibile osservare su schermo la rivista digitale, i cui numeri sono visibili in tutto il mondo e attraverso canali specializzati, diffusi nei Paesi asiatici, in pieno fermento culturale e artistico.

La nuova realtà editoriale sarà presentata inoltre dall’imprenditrice sociale e giornalista Maria Rosa Vuono.

Nel corso della presentazione dei nuovi prodotti editoriali multimediali sarà illustrato, in versione digitale e stampato in pochi esemplari, il libro d’artista dell’autrice Loredana Fiammetta Aino.

Il programma si presenta ricco di incontri importanti e dibattiti con ospiti come Stefano Vecchione, storico e opinionista che vive a Cosenza. Nel corso dell’evento sarà presentato il libro dell’artista Xante Battaglia, intitolato “Contro storia dell’arte contemporanea” edito Campanotto, 2020. Battaglia, già docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, illustrerà le sue impressioni su questa innovativa attività editoriale e sul mondo dell’arte.

L’appuntamento con artonworld.com nella prestigiosa sede di Cosenza segue quella già effettuata a Bologna nel 2022, nella sede di The Room a Palazzo Aldrovandi.

ArtonWorld continua la sua campagna dedicata alla comunicazione sostenibile, seguendo degli obiettivi importanti come far conoscere nuove realtà dedicate al mondo della comunicazione multimediale e sviluppando il concetto di azienda sostenibile: questi punti sono fondamentali per comprendere le nuove linee guide proposte dall’agenda ONU 2030.

ArtonWorld.com è una realtà sostenibile e le presentazioni dei relatori specialisti invitati toccheranno temi importanti come la salute ed il benessere. La dott.ssa Fulvia Molisani, fondatrice della linea di cosmetica naturale Coressence Calabria, illustrerà le caratteristiche peculiari dei prodotti naturali del territorio calabrese da valorizzare in ambito cosmetico e nutraceutico. Di seguito la ricercatrice e docente universitaria di psicologia generale e cognitiva Eleonora Bilotta affronterà l’interessante tema “Dalla scienza alle forme d’arte: esplorare il design la creatività e l’innovazione”.

L’intervento del professore Domenico De Rito, architetto e docente di disegno e storia dell’arte, sarà dedicato allo sviluppo delle realtà artistiche attuali in Calabria. Per l’occasione, anche il professore Elia Fiorenza farà un intervento sull’economia e sullo sviluppo territoriale affrontando il tema “ll Fascino Intricato: Storia Economica, Arte e Turismo in Calabria”.

Sarà inoltre presente il Consigliere comunale di Cosenza con delega alla Cultura Maria Antonietta Cozza, che porterà i saluti dell’Amministrazione comunale di Cosenza. A portare i saluti del Circolo della Stampa Maria Rosaria Sessa, di cui Carmela Brunetti é socia da diversi anni, sarà il Presidente Franco Rosito.

A patrocinare l’evento é l’Ordine dei Giornalisti della Calabria.

Si apre un dibattito verso il nuovo linguaggio sostenibile di educazione ambientale e all’amore per l’arte.


CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
tel : +39-051-6569105
email: info@culturaliart.com
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Compie 80 anni Massimiliano Fuksas, l’architetto che ha progettato una nuvola

Massimiliano Fuksas (ismolasresort.com)

Oggi, 9 gennaio 2024, Massimiliano Fuksas compie 80 anni. In occasione del suo compleanno, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. «Il mio non sarà un compleanno speciale, semplicemente non voglio festeggiarlo, perché sarebbe come dire “devo iniziare a sistemare le cose” — precisa all’inizio della conversazione —, perché non ho mai fatto un bilancio e perché non posso pensare a quello che potevo fare e non ho fatto, ma piuttosto a quello che ancora farò».

Nato a Roma nel 1944, Massimiliano Fuksas è uno dei più importanti architetti italiani contemporanei. La sua opera, presente in tutto il mondo, è caratterizzata da un linguaggio innovativo indirizzato all’architettura internazionale. Fuksas ha iniziato la sua carriera negli anni ’70, collaborando con molti architetti di grande fama. Apre il suo primo studio nel 1967, il GRANMA e da qui avvierà una considerevole carriera, realizzando importanti progetti in Italia e all’estero.

Site de Pierrefitte-sur-Seine. Architecte Massimiliano Fuksas. Archives nationales (France). (Wikipedia)

L’architetto romano è anche un artista e un designer. Ha ideato numerose installazioni e opere d’arte, e ha collaborato con diversi marchi di moda e design. Ma la sua attività primaria è l’architettura attraverso la quale mette in atto forme fluide e sinuose, che creano un forte impatto visivo e restituiscono un senso di movimento e dinamismo.

Armani Ginza Tower, at Ginza Tokyo Japan, design by Doriana & Massimiliano Fuksas & Kajima Construction in 2007. (Wikipedia)

I suoi progetti sono, infatti, caratterizzati da un linguaggio architettonico originale e innovativo, che combina elementi classici e contemporanei. Ciò che tuttavia lo caratterizza maggiormente è che Fuksas è un architetto che non teme di sperimentare, di utilizzare nuovi materiali e tecnologie, e le sue opere sono spesso fonte di dibattito e di ispirazione, ma anche di contestazione.

Per tale motivo il suo lavoro ha contribuito a rinnovare il linguaggio architettonico e a dare nuova linfa alla cultura architettonica del nostro tempo. Ma pur operando nel clima intellettuale contemporaneo, la sua visione dell’architettura guarda al futuro. Fuksas ha sempre parlato di questa sua visione dell’architettura come forma d’arte, e come tale libera e creativa, ben distante da regole o convenzioni, sicuramente non legata a stantii localismi, bensì aperta al mondo.

Nuovo Centro Congressi a Roma EUR, durante la rassegna editoriale Più libri, più liberi. All’interno è visibile la famosissima “Nuvola”. (Wikipedia)

Anche nell’intervista al Corriere della Sera, alla domanda di Stefano Bucci , “cos’è per Fuksas l’architettura?”, ha risposto: «Curiosità. Io sono sempre affascinato dall’idea di conoscere nuove realtà, per me l’architetto deve avere come primo cliente l’umanità intera».

Per questo ha aggiunto “La mia città ideale è una città surrealista”, ricordando gli anni giovanili, quando iniziò a lavorare nell’atelier di Giorgio de Chirico, pittore surrealista. Forte è stata l’influenza del maestro, anche se all’epoca come apprendista gli toccava semplicemente rassettare il suo studio. Oggi quelle prime esperienze – che sempre costituiscono un imprinting – gli fanno immaginare architetture e città dove tutto è possibile e l’immaginazione regna sovrana. Città dove le persone possono vivere e lavorare in armonia con la natura e con l’ambiente.

Un esempio è il suo prossimo progetto: tre chilometri e mezzo di The Line, una città lineare larga appena 200 metri ma lunga 170 chilometri. Nascerà entro il 2030 all’interno dell’area di Neom (nella provincia di Tabuk, nel Nord dell’Arabia Saudita) e accoglierà oltre 9 milioni di residenti. Non ci saranno auto convenzionali, e i servizi di quartiere saranno raggiungibili a piedi in 5 minuti.

Rendering inediti The Line firmati Studio Fuksas. in alto, la vista di due “pocket park” sviluppati in altezza (Sole24ore)

Naturalmente, una città dall’impronta utopica a misura di una società ideale. Oggi non esiste ancora niente di simile, in altre parole una città che soddisfi perfettamente tutti i suoi cittadini. Tuttavia, è importante lavorarci, come fa Fuksas, per avvicinarsi sempre più a questo ideale.

In conclusione, Fuksas è un architetto che ha contribuito finora a cambiare il volto dell’architettura contemporanea. Tuttavia, come abbiamo ascoltato dalle sue stesse parole, la sua opera è un esempio di creatività e innovazione, e, ne siamo certi, continuerà a ispirare architetti e designer per molti anni a venire.