Compie 80 anni Massimiliano Fuksas, l’architetto che ha progettato una nuvola

Massimiliano Fuksas (ismolasresort.com)

Oggi, 9 gennaio 2024, Massimiliano Fuksas compie 80 anni. In occasione del suo compleanno, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. «Il mio non sarà un compleanno speciale, semplicemente non voglio festeggiarlo, perché sarebbe come dire “devo iniziare a sistemare le cose” — precisa all’inizio della conversazione —, perché non ho mai fatto un bilancio e perché non posso pensare a quello che potevo fare e non ho fatto, ma piuttosto a quello che ancora farò».

Nato a Roma nel 1944, Massimiliano Fuksas è uno dei più importanti architetti italiani contemporanei. La sua opera, presente in tutto il mondo, è caratterizzata da un linguaggio innovativo indirizzato all’architettura internazionale. Fuksas ha iniziato la sua carriera negli anni ’70, collaborando con molti architetti di grande fama. Apre il suo primo studio nel 1967, il GRANMA e da qui avvierà una considerevole carriera, realizzando importanti progetti in Italia e all’estero.

Site de Pierrefitte-sur-Seine. Architecte Massimiliano Fuksas. Archives nationales (France). (Wikipedia)

L’architetto romano è anche un artista e un designer. Ha ideato numerose installazioni e opere d’arte, e ha collaborato con diversi marchi di moda e design. Ma la sua attività primaria è l’architettura attraverso la quale mette in atto forme fluide e sinuose, che creano un forte impatto visivo e restituiscono un senso di movimento e dinamismo.

Armani Ginza Tower, at Ginza Tokyo Japan, design by Doriana & Massimiliano Fuksas & Kajima Construction in 2007. (Wikipedia)

I suoi progetti sono, infatti, caratterizzati da un linguaggio architettonico originale e innovativo, che combina elementi classici e contemporanei. Ciò che tuttavia lo caratterizza maggiormente è che Fuksas è un architetto che non teme di sperimentare, di utilizzare nuovi materiali e tecnologie, e le sue opere sono spesso fonte di dibattito e di ispirazione, ma anche di contestazione.

Per tale motivo il suo lavoro ha contribuito a rinnovare il linguaggio architettonico e a dare nuova linfa alla cultura architettonica del nostro tempo. Ma pur operando nel clima intellettuale contemporaneo, la sua visione dell’architettura guarda al futuro. Fuksas ha sempre parlato di questa sua visione dell’architettura come forma d’arte, e come tale libera e creativa, ben distante da regole o convenzioni, sicuramente non legata a stantii localismi, bensì aperta al mondo.

Nuovo Centro Congressi a Roma EUR, durante la rassegna editoriale Più libri, più liberi. All’interno è visibile la famosissima “Nuvola”. (Wikipedia)

Anche nell’intervista al Corriere della Sera, alla domanda di Stefano Bucci , “cos’è per Fuksas l’architettura?”, ha risposto: «Curiosità. Io sono sempre affascinato dall’idea di conoscere nuove realtà, per me l’architetto deve avere come primo cliente l’umanità intera».

Per questo ha aggiunto “La mia città ideale è una città surrealista”, ricordando gli anni giovanili, quando iniziò a lavorare nell’atelier di Giorgio de Chirico, pittore surrealista. Forte è stata l’influenza del maestro, anche se all’epoca come apprendista gli toccava semplicemente rassettare il suo studio. Oggi quelle prime esperienze – che sempre costituiscono un imprinting – gli fanno immaginare architetture e città dove tutto è possibile e l’immaginazione regna sovrana. Città dove le persone possono vivere e lavorare in armonia con la natura e con l’ambiente.

Un esempio è il suo prossimo progetto: tre chilometri e mezzo di The Line, una città lineare larga appena 200 metri ma lunga 170 chilometri. Nascerà entro il 2030 all’interno dell’area di Neom (nella provincia di Tabuk, nel Nord dell’Arabia Saudita) e accoglierà oltre 9 milioni di residenti. Non ci saranno auto convenzionali, e i servizi di quartiere saranno raggiungibili a piedi in 5 minuti.

Rendering inediti The Line firmati Studio Fuksas. in alto, la vista di due “pocket park” sviluppati in altezza (Sole24ore)

Naturalmente, una città dall’impronta utopica a misura di una società ideale. Oggi non esiste ancora niente di simile, in altre parole una città che soddisfi perfettamente tutti i suoi cittadini. Tuttavia, è importante lavorarci, come fa Fuksas, per avvicinarsi sempre più a questo ideale.

In conclusione, Fuksas è un architetto che ha contribuito finora a cambiare il volto dell’architettura contemporanea. Tuttavia, come abbiamo ascoltato dalle sue stesse parole, la sua opera è un esempio di creatività e innovazione, e, ne siamo certi, continuerà a ispirare architetti e designer per molti anni a venire.


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