L’ANSA-AP ha battuto la notizia sulla vendita clamorosa dell’imponente collezione di arte e altri tesori di Peggy e David Rockefeller. Tutti i giornali hanno, quindi, annunciato l’evento riguardante la casa d’aste Christie’s a New York. Alla ricerca dei record che fanno notizia, ecco tutti esultare per il nuovo record mondiale: 828 milioni di dollari contro i circa 500 milioni di dollari iniziali garantiti. «Si attesta come la più costosa asta di oggetti appartenuti a un singolo proprietario di sempre. Il precedente record era di ‘soli’ 484 milioni, raccolti con la vendita a Parigi della tenuta dello stilista Yves Saint Laurent, avvenuta nel 2009. L’oggetto venduto alla cifra più alta è un dipinto di Picasso, una ragazza con un cesto di fiori, battuto a 115 milioni di dollari. Subito dietro, con 84 milioni, una tela di Monet raffigurante le sue famose ninfee. Christie’s, che ha curato la vendita, ha piazzato tutti gli 893 lotti che componevano il tesoro dei Rockefeller». L’asta non è ancora finita, dal momento che online ognuno di noi è ancora in tempo per acquistare gli articoli meno costosi: un’idea regalo, come gemelli e ferma-soldi. Le attese non sono state tradite, dunque, perché autori come Monet, Matisse, Corot, Delacroix, Seguin, Morandi, Redon, hanno stabilito nuovi record di vendita e alcuni di loro hanno superato i 30 milioni di dollari ad opera. È il caso di Claude Monet, con le “Nymphéas en fleur“, serie di ninfee dipinte nel suo stesso giardino a Giverny, tra il 1914 e il 1917, è stata battuta per 84.687.500 di dollari. Le quotazioni delle varie opere le trovate su internet se avete la pazienza, la curiosità o l’interesse di cercarle. Noi di FLIP poniamo attenzione sul fatto che l’asta è formata da oltre 1600 pezzi. Sono opere d’importanza museale, nate dal dibattito artistico all’interno delle molteplici correnti dell’arte moderna e contemporanea, a partire dagli Impressionisti e passando per le Avanguardie Storiche di fine Ottocento e primo Novecento. Ma in vendita ci sono anche gioielli, argenterie e porcellane orientali, tappetti e mobili, oggetti di design.
Ciò che fa più impressione sono, comunque, le opere d’arte. Abbiamo citato, come esempio, “Fillette à la corbeille fleurie”, un olio su tela di Pablo Picasso, battuto per 115 milioni di dollari. Il dipinto del 1905, risalente al cosiddetto periodo rosa, apparteneva in precedenza alla scrittrice Gertrude Stein; il grande Ernest Hemingway l’aveva descritto nel romanzo Festa mobile. Una particolarità: l’unica opera italiana in catalogo, dipinta nel 1940 da Giorgio Morandi, “Natura morta“, uno dei due lavori su un supporto ovale che si conoscano del maestro, ha più che raddoppiato il proprio valore iniziale di 2 milioni di dollari. In poche parole, questa collezione rappresenta le attrazioni artistiche di una vita. Noi, le sfogliamo sui libri che conserviamo sugli scaffali di casa nostra; David Rockefeller e sua moglie ammiravano le opere appese ai muri di casa loro. David era il più giovane e ultimo nipote del fondatore della “Standard Oil”, quel John D. Rockefeller che molti ricordano come il primo miliardario degli Stati Uniti. David Rockefeller è conosciuto per le sue attività di filantropo che si spera siano continuate anche dai figli, eredi della gran parte del suo patrimonio, dei quali diceva: «Se avranno imparato le cose importanti sulla vita e come viverla, questo potrebbe essere il mio più grande contributo». Una cosa è certa: a quanto è stato annunciato, il ricavato della vendita della collezione, battuta all’asta da Christie’s a New York, andrà in beneficenza.
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DAVID ROCKEFELLER (New York, 12 giugno 1915 – Pocantico Hills, 20 marzo 2017) è stato un banchiere statunitense nonché uno dei fondatori del gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale. David è stato il più giovane dei figli di John Davison Rockefeller Jr., il patriarca della famiglia. La sua ricchezza è stata stimata da Forbes in circa 3,3 miliardi di dollari, e per questo è sempre stato presente nelle classifiche delle persone più ricche del mondo. Tra le attività non imprenditoriali ha figurato la presidenza del Museum of Modern Art di New York nel periodo 1962-1972 e poi nuovamente 1987-1993. Nel corso della sua lunga carriera dirigenziale ha ricoperto ruoli di rilievo in alcune delle più grandi aziende del mondo (di cui ha detenuto anche quote azionarie) come la Exxon Mobil (figlia della Standard Oil fondata dal nonno John Davison Rockefeller) o la General Electric.