Pierre-Auguste Renoir – La Grenouillère, 1869

Galleria d’arte sotto forma di puzzle.
A cura di Laura Gentile

Una differente versione del medesimo tema, sempre realizzata da Pierre-Auguste Renoir nel 1869, oggi conservata nella Oskar Reinhart Collection a Winterthur

La Grenouillère e Bain à la Grenouillère sono due quadri dipinti quasi contemporaneamente e nello stesso luogo nel 1869 da Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet, rispettivamente due pittori francesi. Entrambi sono annoverati tra le prime opere in cui i principi dell’impressionismo furono pienamente applicati. Il dipinto di Renoir può ora essere ammirato al Museo Nazionale di Stoccolma, quello di Monet al Museum of Modern Art di New York.

Intorno al 1870, il concetto di svago iniziò ad assumere un nuovo significato tra la borghesia parigina, soprattutto la domenica. Molti andavano “fuori” a passeggiare lungo la Senna, in cerca di luce e aria fresca. La costruzione di nuove ferrovie e altre forme di trasporto lo rendevano sempre più possibile.

Una delle destinazioni più popolari dei parigini era “La Grenouillère” (letteralmente: lo stagno delle rane), uno stagno vicino a Bougival. Si trovava sulla Senna, appena a monte di Le Port-Marly, vicino a Louveciennes, dove Renoir soggiornava allora con i suoi genitori, e alla frazione di Saint-Michel, dove Monet era andato a vivere alla fine del 1868. La Grenouillère era così popolare che anche Napoleone III e l’imperatrice Eugenia ogni tanto vi si recavano. Di solito, tuttavia, il pubblico era composto da visitatori più giovani e distaccati della borghesia benestante, che cercavano il loro intrattenimento lontano dalle preoccupazioni della vita quotidiana. La Grenouillère era regolarmente oggetto di vignette sulle riviste, spesso raffigurata come un luogo in cui la moralità civica era rilassata e dove si poteva amoreggiare.

Nell’estate e prima dell’autunno del 1869, gli amici Monet e Renoir sistemano regolarmente i loro cavalletti a La Grenouillère per dipingere, attratti dall’atmosfera rilassata e dalla luce solare. Entrambi i pittori realizzarono diversi quadri a seconda del tema, di solito seduti appena fuori dal trambusto, a volte cambiando leggermente posizione, in modo che più opere affiancate formassero quasi una sorta di panorama. Le opere qui discusse, con la rappresentazione centrale del pontone, il ristorante che si estende sul fiume a destra e il noleggio di barche in primo piano (i bagni a sinistra sono fuori vista), sono i più noti e sono considerati quelli di maggior successo dal punto di vista artistico.

I due dipinti risalgono a un periodo in cui l’Impressionismo, di cui Renoir e Monet furono importanti esponenti, stava appena iniziando ad assumere il suo carattere definitivo. Le peculiarità erano quasi tutte presenti in queste opere: l’attenzione all’atmosfera e all’impressione passeggera, la pennellata spontanea e sciolta, gli spessi strati di pittura, la pittura en plein air e soprattutto: una particolare attenzione agli effetti della luce solare. Colpisce anche la tecnica del “taglio” sui lati e sulle barche davanti, influenzata dalla fotografia e dall’incisione giapponese, che ha dato alle opere un tocco di modernità.

Le due scene sono inequivocabilmente simili, non solo per il soggetto, dipinto da punti di vista quasi identici, ma anche in termini di stile. Tuttavia, c’erano già chiare differenze che si sarebbero rivelate esemplari per rivelare la cifra stilistica tra Renoir e Monet.

In termini compositivi, ad esempio, Monet sembra chiaramente prestare maggiore attenzione a ciò che si vede intorno al pontone, in particolare al gioco atmosferico tra luci e ombre. Le sue figure appaiono come accenti nel paesaggio circostante, in contrasto con le miscele sottilmente tenui della sua tavolozza. Il suo stile disinvolto e abbozzato fornisce l’idea del movimento e la sensazione di vicinanza. Con la sua pennellata più ampia è in grado di rappresentare i riflessi increspati della luce del sole nell’acqua meglio del suo amico Renoir. A volte queste spazzate astratte sembrano giacere quasi liberamente sull’acqua, il che crea anche un’idea di spaziosità.

Renoir presta chiaramente maggiore attenzione agli eventi sociali e all’interazione tra le persone, come aspetto della vita moderna. Disegna anche le sue figure in modo più preciso e delicato, con le quali riesce giustamente a toccare l’atmosfera animata della compagnia. È anche più forte nella composizione dei colori, un aspetto che diventerà poi il suo marchio di fabbrica.

Tuttavia, le differenze tra le due opere sono velate dalle somiglianze. Il modo in cui Monet e Renoir dipingevano le loro opere a Grenouillère, con potenti spruzzi di colore, si adattava perfettamente alla rumorosa turbolenza di una folla rumorosa e al gioco di riflessi di luce colorata sulla superficie inquieta dell’acqua. Il concetto di “impressione” ha trovato qui il suo decisivo equivalente. “Nei quadri di La Grenouillère – scrive lo storico dell’arte Peter Feist – nasce quello che cinque anni dopo prese il nome di Impressionismo.

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