John J. Rawlings – Tassello a espansione, 1919

Tutti conoscono i tasselli ad espansione, ma difficilmente immaginano che il prodotto industriale oggi utilizzato sia nato alla vigilia della Prima guerra mondiale per risolvere alcuni problemi riguardanti il British Museum. L’ideatore fu John Joseph Rawlings, un ingegnere britannico, che ha inventato questo funzionale sistema di fissaggio intorno al 1910-1911, che ne ha registrato un brevetto col nome Rawlplug nel 1912, che infine gli è stato riconosciuto nel 1913. Grazie al successo ottenuto, nel 1919 l’azienda, in precedenza nota come Rawlings Brothers, è stata ribattezzata Rawlplug Ltd.

John Joseph Rawlings e una pagina del suo brevetto

Per raccontare brevemente la storia di questo particolare prodotto di design, facciamo un passo indietro, al 1887, quando la Rawlings Brothers iniziò a Londra la propria attività come una piccola ditta di impianti idraulici stabilitasi in Richmond Road, South Kensington. Man mano che l’azienda cresceva i fratelli Rawlings ampliavano la propria offerta di servizi in rapporto alle mutevoli esigenze tecnologiche e alle richieste di mercato. Gli impianti elettrici vennero eseguiti a partire dai primi anni del 1890 e nel 1910 il repertorio si ampliò. L’azienda, trasferitasi nel frattempo in Gloucester Road, si interessava ormai non solo di opere elettriche, idrauliche e sanitarie, ma anche dei lavori di ingegneria, di costruzione e di decorazione degli stabili.

La narrazione vuole che nello stesso anno 1910, uno dei fratelli, John Joseph Rawlings, ingegnere edile, fosse incaricato dal British Museum di intervenire sugli impianti elettrici del museo, ma in modo discreto. Così racconta l’azienda stessa: «Il British Museum si stava preparando per una profonda ristrutturazione dell’intero edificio. A seguito dell’innovazione contemporanea, il Museo necessitava di un impianto elettrico da installare sulla facciata, in modo tale da essere celato allo sguardo dei visitatori ed evitare di danneggiare l’estetica della muratura esistente. Uno dopo l’altro, i successivi appaltatori si ritirarono dal lavoro. Tutti tranne uno, il proprietario di una piccola impresa elettrica ed edile, The Rawlings Brothers, operante sul mercato dal 1887, specializzata in impianti idraulici, lavori di riparazione e ristrutturazione edilizia». Questo appaltatore era John Joseph Rawlings, un imprenditore, un inventore e un visionario.

I responsabili della direzione museale chiedevano di inserire le viti nelle pareti, cercando di limitare al minimo i danni alle murature. Fino ad allora, agganciare qualcosa su pareti solide – non semplici tramezzi interni di legno e gesso – era un lavoro impegnativo. Richiedeva di praticare con lo scalpello un foro quadrato, bucando intonaco e muratura, per inserire al suo interno un dado di legno su cui fissare le viti o i chiodi necessari all’opera. Il risultato era sgradevole e confuso, perché in breve tempo le superfici intonacate si riducevano ad una miriade di buchi riempiti di tappi di legno. John Rawlings pensò bene che dovesse esserci un modo migliore, più semplice e più ordinato per intervenire con minor danno alle pareti.

I cilindri ad espansione in fibra grezza di iuta o canapa

La soluzione fu un piccolo cilindro in fibra grezza di iuta o canapa tenuto insieme da colla, somigliante ad un piccolo sigaro, lungo quanto la sezione filettata della vite, che sarebbe stata inserita in un piccolo foro lasciato al centro del tassello. L’operazione di fissaggio era quanto mai semplice e pratica. Dapprima si realizzava nel muro un foro pulito e “invisibile”, dello stesso diametro del tassello, utilizzando un trapano a mano. Il tassello era poi inserito nel foro e picchiettato all’interno del muro. Dopodiché si stringeva la vite nel tassello, facendolo allargare e assicurando così una perfetta tenuta per l’attrito contro le pareti del foro. L’idea di Rawlings era che “espansione significa presa”, dal momento che il tappo era pensato per adattarsi perfettamente al contorno approssimativo del foro murario non occupato dalla vite, ammorsandola alla parete.

Disegni del brevetto del 1911

La sua idea funzionò perfettamente, benché questa sorta di zeppa tessile fosse minuscola e molto più piccola dei dadi rigidi in legno tradizionali da inserire a parete, risultò comunque il più efficace elemento di fissaggio che si fosse mai visto. Come già detto, l’affermazione dell’innovativo sistema di fissaggio indusse Rawlings a depositare il brevetto nel 1911 (22680/11) col nome di Rawlplug (dove “Rawl” faceva riferimento a Rawlings e “plug” significa spina). Era nato il “tassello a espansione”. Il brevetto fu concesso il 14 gennaio 1913. Avrebbe dovuto durare 14 anni, ovvero fino al 1927, ma venne prolungato per altri quattro, fino al 1931, probabilmente per compensare l’interruzione dovuta alla Prima guerra mondiale. Un altro brevetto, nondimeno, può essere associato a quello di Rawlings: nel 1914, infatti, a inizio della Grande Guerra, la Black and Decker brevettò il primo trapano elettrico al mondo con impugnatura a pistola. Il nuovo e funzionale strumento velocizzò e semplificò al massimo le operazioni di foratura e il tassello ad espansione giocò la sua parte nel fissaggio.

Varie confezioni del prodotto vendute nel corso degli anni

Per una migliore produzione e commercializzazione del prodotto, nel 1919 i fratelli Rawlings cambiarono l’assetto dell’azienda, che da allora prese il nome di The Rawlplug Company Ltd., che operava ora da Gloucester House in Cromwell Road, mentre la parte produttiva si svolgeva nella fabbrica di Lenthall Place. Gloucester House fu ribattezzata Rawlplug House intorno al 1925 e rimase tale fino al 1965 circa. Gran parte del successo iniziale (1922-1945) è stato attribuito a massicce campagne pubblicitarie, con inserzioni a tutta pagina sui giornali nazionali. Si aggiunsero ampie partecipazioni alle esposizioni annuali in diverse parti del mondo. Il tassello fu promosso come un elemento di fissaggio assolutamente stabile. La pubblicità decantava: un tassello di medie dimensioni conficcato nel mattone reggerà mezza tonnellata, non può allentarsi o restringersi. I tasselli più grandi possono trattenere fino a quattro tonnellate (Brochure promozionale dei prodotti Rawlplugs, 1935). Rawlplug e i prodotti associati dell’azienda sono diventati rapidamente una storia di successo globale. Altri prodotti andarono ad assommarsi al primo e assicurarono lo sviluppo successivo dell’azienda. È tuttavia per l’umile ma onnipresente tassello che si ricorda ancora oggi l’azienda fondata da John Rawlings.

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IMMAGINE DI APERTURA – Una storica confezione Rawlplug (Fonte Wikipedia)

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