Questo libro fa riemergere dalla memoria una storia dall’eco impercettibile. Ricostruisce la vicenda realmente accaduta di Pellegrina Vitello, trent’anni, napoletana, accusata dalla Santa Inquisizione siciliana di fare sortilegi e divinazioni, con invocazione di demoni.
Il percorso si delinea come un’attenta e documentata analisi degli atti processuali “super magariam”, datati 1555, rinvenuti integri da Carlo Alberto Garufi nell’Archivio General de Simancas agli inizi del Novecento.
L’inchiesta, fitta di spunti e colpi di scena, s’incentra sugli avvenimenti processuali che hanno per sfondo l’ambiente della seta e delle pratiche occulte nel Cinquecento.
Tra le righe dell’istruttoria processuale, sarà possibile scoprire chi e per quale motivo, sotto la copertura del segreto sui testimoni, ha ordito la chiamata in causa di Pellegrina, accusandola di stregoneria.
Si giungerà a identificare chi sostiene celatamente il setaiolo Nardo Vitello nell’estremo tentativo d’impedire che la moglie sia rilasciata alla giustizia del braccio secolare.
Soprattutto si potrà comprendere se Pellegrina sia davvero quella “domina nocturna” che l’inquisitore generale di Sicilia è convinto di dover condannare nel suo ultimo solenne autodafé, celebrato nella Piazza Grande della Cattedrale di Messina il 12 maggio 1555.
Please wait while flipbook is loading. For more related info, FAQs and issues please refer to DearFlip WordPress Flipbook Plugin Help documentation.