A TEFAF Maastricht parlano i collezionisti e curatori di Musei

TEFAF MAASTRICHT 2023

MECC Maastricht

11 – 19 marzo 2023

TEFAF MAASTRICHT 2023
PROGRAMMA ED EVENTI

Il programma di eventi, conferenze e tour di TEFAF Maastricht 2023 si prepara ad arricchire l’esperienza dei visitatori della prestigiosa fiera internazionale d’arte

La XXXVI edizione di TEFAF Maastricht sarà accompagnata da una ricca e dinamica selezione di conferenze, eventi e tour offerta ai suoi visitatori: TEFAF Talks, TEFAF Meet the Experts, e TEFAF Tours. Il programma si svilupperà prima e durante TEFAF Maastricht, dall’8 marzo al 19 marzo 2023. TEFAF Talks consisterà in una serie di tavole rotonde interattive mirate a costruire e mettere in discussione i concetti di storia dell’arte, collezionismo e mercato dell’arte. TEFAF Meet the Experts proporrà conversazioni interattive con espositori di fama internazionale, focalizzandosi sulle opere salienti della Fiera, ciascuna dall’enorme merito storico e culturale. Infine, TEFAF Tours offrirà delle esplorazioni della Fiera guidate da degli esperti e pensate per consentire sia ai visitatori privati che istituzionali di approfondire le proprie conoscenze di collezionismo, movimenti, e tematiche di interesse.

Ad aprire il programma del 2023, l’11 marzo, sarà una conferenza del Financial Times con tre collezionisti d’arte che spiegheranno perché e come hanno creato le proprie fondazioni. Interverranno Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Harald Falckenberg e Joop van Caldenborgh, moderati da Georgina Adam.

TEFAF collabora inoltre con reti e comitati artistici tra cui CODART, la rete internazionale di curatori di arte olandese e fiamminga, e ICOM-CC, il comitato internazionale di musei e commissione per la conservazione, che arricchiranno e contestualizzeranno il programma di quest’anno.

Apollo Magazine e AD France modereranno inoltre le conferenze delle principali personalità del campo delle arti decorative, tra cui i rappresentanti del Van Gogh Museum, dell’Hispanic Society Museum & Library, e di Mobilier national.

Il programma include anche l’Art Business Conference, che si terrà venerdì 10 marzo a TEFAF Maastricht con un’esclusiva serie di conferenze incentrate sul collezionismo nell’ambito corporate, la sua crescita nel futuro, e le preoccupazioni circa una finanziarizzazione del mercato dell’arte.

TEFAF Talks in collaborazione con il Financial Times
Inside the Private Museum [All’interno del museo privato]  
Tre collezionisti sul fenomeno del XXI secolo del museo privato
Sabato 11 marzo
Dalle 14 alle 15
Quello dei musei privati è un fenomeno crescente del XXI secolo, con oltre 400 esempi in tutto il mondo, di cui metà creati negli ultimi 20 anni. Quali sono le motivazioni dietro a queste istituzioni? Quali le sfide che un collezionista deve fronteggiare una volta che la sua collezione privata diviene pubblica? Quali considerazioni bisogna fare per preservare quelle opere?

La tavola rotonda esplorerà queste domande insieme a tre collezionisti che hanno costruito la propria fondazione, aprendo ciascuna collezione al pubblico: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; Harald Falckenberg della Sammlung Falckenberg di Amburgo, e Joop van Caldenborgh del Museum Voorlinden di Wassenaar. 

Le TEFAF Talks sono delle tavole rotonde interattive che trattano i temi più attuali e affascinanti del mondo di arte, antichità e design. Guidate da partner di rilievo mondiale, diffondono la conoscenza dei maggiori esperti in tutta la più ampia comunità TEFAF. Questa conferenza è presentata in collaborazione con il Financial Times e moderata da Georgina Adam, collaboratrice del quotidiano e autrice del recente libro The Rise and Rise of the Private Art Museum (Lund Humphries, 2022).

Intervengono:
Joop van Caldenborgh, Presidente del CDA di Stichting Voorlinden
Harald Falckenberg, collezionista di Sammlung Falckenberg
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Modera:
Georgina Adam, giornalista e scrittrice

TEFAF Talks in collaborazione con Apollo
The Museum as a Collection of Collections [Il museo come collezione di collezioni]
Alla scoperta delle storie e delle persone dietro alle collezioni private ospitate in tre musei internazionali
Sabato 11 marzo
Dalle 16 alle 17
Cosa succede alle opere d’arte, un tempo di collezionisti privati, quando fanno il loro ingresso in un’istituzione pubblica? Se alcuni musei portano il nome del loro benefattore, come la Frick Collection di New York o la Wallace Collection di Londra, ci sono invece i musei enciclopedici (come il Metropolitan Museum of Art o il Louvre) che potrebbero essere definiti come “collezioni di collezioni”, poiché ospitano opere collezionate da diverse persone, in vari modi.

In questa conferenza, il direttore dell’Hispanic Society of America Guillaume Kientz, la direttrice del Minneapolis Institute of Art Katherine C. Luber, e il responsabile mostre del Nationalmuseum svedese Per Hedström, esploreranno le collezioni private di cui ora si prendono cura e le diverse circostanze che le hanno portate nei loro musei, chiedendosi se sia possibile, o addirittura auspicabile, trasmettere non solo la storia delle opere ma anche della personalità dei rispettivi collezionisti.

Le TEFAF Talks sono delle tavole rotonde interattive che trattano i temi più attuali e affascinanti del mondo di arte, antichità e design. Guidate da partner di rilievo mondiale, diffondono la conoscenza dei maggiori esperti in tutta la più ampia comunità TEFAF. Questa conferenza è presentata in collaborazione con Apollo Magazine e moderata dal suo direttore Edward Behrens.

Intervengono:
Per Hedström, Direttore delle esposizioni del Nationalmuseum svedeseGuillaume Kientz, Direttore dell’Hispanic Society Museum & LibraryKatherine Crawford Luber, Direttore e Presidente di The Nivin & Duncan MacMillan, Minneapolis Institute of Art

Modera:Edward Behrens, direttore di Apollo Magazine

TEFAF Talks in collaborazione con ICOM-CC e grazie al sostegno di AON
Conversations on Conservation with KMSKA [Conversazioni sulla conservazione con il KMSKA]
Le sfide uniche che si affrontano restaurando un dipinto di 400 anni di Michaelina Wautier
Domenica 12 marzo
Dalle 10 alle 11
Il Museo Reale di Belle Arti di Anversa (KMSKA), uno dei due beneficiari del TEFAF Museum Restoration Fund 2023, restaurerà un’opera chiave della propria collezione, Two Girls as Saint Agnes and Dorothea [Due ragazze nei panni di Sant’Agnese e Dorotea] (ca. 1650) della pittrice fiamminga barocca Michaelina Wautier (1604–1689), che occupa un posto eccezionale nella storia dell’arte. Non solo per le donne dell’epoca era difficile divenire artiste, ma quando ci riuscivano erano convenzionalmente relegate a generi specifici ritenuti più appropriati, quali fiori, cibo, nature morte o ritratti. Wautier ruppe questa convenzione da donna non sposata, misurandosi (ed eccellendo) con svariati generi, anche quelli solitamente riservati ai colleghi di sesso maschile, come ad esempio dipinti di genere e dipinti storici su larga scala.

In questa conferenza, il KMSKA parlerà dell’imminente restauro del dipinto dell’artista e della preparazione necessaria ad approcciare un’opera di quasi 400 anni d’età. Benché gli interventi passati abbiano consentito al dipinto di sopravvivere fino a oggi, i materiali impiegati potrebbero non essere sempre stati favorevoli alla longevità del quadro, con il rischio che abbiano addirittura alterato irrevocabilmente l’aspetto dell’immagine. La sfida del conservatore moderno è dunque quella di annullare i trattamenti precedenti? Possiamo accettare la condizione e l’aspetto del dipinto per come è oggi? Gli interventi precedenti vincolano il conservatore moderno nella selezione dei materiali e nella loro applicazione?

Le TEFAF Talks sono delle tavole rotonde interattive che trattano i temi più attuali e affascinanti del mondo di arte, antichità e design. Guidate da partner di rilievo mondiale, diffondono la conoscenza dei maggiori esperti in tutta la più ampia comunità TEFAF. Questa conferenza è presentata in collaborazione con ICOM-CC e con il supporto di Aon.

Intervengono:
Gwen Borms, Responsabile dello studio di conservazione del Museo Reale di Belle Arti di Anversa (KMSKA)
Natalia Gustavson, conservatrice freelance di dipinti e docente all’Università di Amsterdam
Carmen Willems, Direttrice generale del Museo Reale di Belle Arti di Anversa (KMSKA)

Modera:
Kate Seymour, Presidente di ICOM-CC

TEFAF Talks in collaborazione con Apollo
How Vincent Became Van Gogh [Da Vincent a Van Gogh]
Il ruolo della famiglia di Van Gogh nella sua ascesa postuma
Domenica 12 marzo
Dalle 14 alle 15
L’eredità artistica di Vincent van Gogh, tra le più durature del mondo, si deve in gran parte agli sforzi della sua famiglia. La comprensione globale del suo lavoro sarebbe incompleta, e il museo di Amsterdam che porta il suo nome nemmeno esisterebbe, se il fratello Theo van Gogh (1857-1891), la moglie di Theo Jo Bonger-van Gogh (1862-1925) e il loro figlio Vincent Willem van Gogh (1890-1978) non si fossero dedicati instancabilmente alla causa.

Questa tavola rotonda parlerà dell’impatto che la famiglia dell’artista ha avuto sulla sua notorietà, esplorando il modo in cui i Van Gogh hanno contribuito alla nostra comprensione della vita e del lavoro dell’artista negli anni. Si esplorerà inoltre il modo in cui questo contributo abbia influenzato, e continui a farlo, la collezione delle opere di Van Gogh da parte di privati e musei. Una maggiore conoscenza della vita dell’artista cambia la nostra percezione delle sue opere e il loro valore a tutto tondo? Risponderanno a queste domande Lisa Smit, curatrice di dipinti del Van Gogh Museum, e Vincent Willem van Gogh, pronipote di Theo van Gogh.

Le TEFAF Talks sono delle tavole rotonde interattive che trattano i temi più attuali e affascinanti del mondo di arte, antichità e design. Guidate da partner di rilievo mondiale, diffondono la conoscenza dei maggiori esperti in tutta la più ampia comunità TEFAF. Questa conferenza è presentata in collaborazione con Apollo Magazine e moderata dal suo giornalista Edward Behrens.

Intervengono: V. Willem van Gogh, Consigliere del CDA del Van Gogh MuseumLisa Smit, Curatrice del Van Gogh Museum

Modera: Edward Behrens, giornalista di Apollo Magazine

TEFAF Talks in collaborazione con AD France
The Past is Present: A Newfound Sentimentality for Design Heritage [Il passato è presente: un ritrovato sentimento per il patrimonio del design]
Tre esperti riflettono su come la storia e la preservazione del design stanno plasmando il gusto del pubblico
Domenica 12 marzo
Dalle 16 alle 17
Negli ultimi anni un aumento dell’interesse verso il patrimonio del design ha portato a nuovi sviluppi nel disegno di interni, nella conservazione ed esposizione del design, nelle pubblicazioni, e in molto altro. In che modo questi sviluppi stanno plasmando la storia del design e il modo in cui il grande pubblico interagisce con i mobili? E in che modo la preservazione di questo patrimonio influenza i gusti a livello globale? 
In questa conferenza, a discutere del mondo del design da diversi punti di vista saranno Oscar Duboÿ, giornalista di AD France, Michael Diaz-Griffith, direttore esecutivo e COO della Design Leadership Network nonché autore della prossima pubblicazione The New Antiquarians: At Home with Young Collectors (The Monacelli Press, 2023),  Lucile Montagne, curatrice del patrimonio delle collezioni contemporanee di Mobilier national,  e Boris Vervoordt, Axel Vervoordt Company, discuterà  su il mondo del design visto da varie prospettive. 

Le TEFAF Talks sono delle tavole rotonde interattive che trattano i temi più attuali e affascinanti del mondo di arte, antichità e design. Guidate da partner di rilievo mondiale, diffondono la conoscenza dei maggiori esperti in tutta la più ampia comunità TEFAF. Questa conferenza è presentata in collaborazione con AD France.

Intervengono:
Michael Diaz-Griffith, Direttore esecutivo e COO, Design Leadership Network
Lucile Montagne, Curatrice del patrimonio delle collezioni contemporanee, Mobilier National
Boris Vervoordt, Axel Vervoordt Company 

Modera:
Oscar Duboÿ, giornalista

DOVE: MECC Maastricht, Forum 100, 6229 GV Maastricht, Paesi Bassi

ORARI:               
Solo su invito – Giovedì 9 e venerdì 10 marzo, dalle 11 alle 19

Apertura al pubblico:
Sabato 11 marzo, dalle 11 alle 19
Domenica 12 marzo, dalle 11 alle 19
Lunedì 13 marzo, dalle 11 alle 19
Martedì 14 marzo, dalle 11 alle 19
Mercoledì 15 marzo, dalle 11 alle 19
Giovedì 16 marzo, dalle 11 alle 19
Venerdì 17 marzo, dalle 11 alle 19
Sabato 18 marzo, dalle 11 alle 19
Domenica 19 marzo, dalle 11 alle 18

Sito web: www.tefaf.com/fairs/tefaf-maastricht

TEFAF

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori d’arte di tutto il mondo.

AXA XL

TEFAF e AXA XL, suo Partner Principale, condividono la stessa filosofia: nell’arte, c’è molto più di ciò che si vede.

AXA XL, divisione di AXA specializzata nella gestione dei rischi più complessi, fornisce prodotti e servizi assicurativi e di gestione del rischio ad aziende di varie dimensioni, da quelle medie fino alle grandi multinazionali, oltre a soluzioni di riassicurazione per le compagnie assicurative a livello globale. Collaboriamo con chi fa progredire il mondo. Per saperne di più: www.axaxl.com.

TEFAF MAASTRICHT

TEFAF Maastricht è ampiamente riconosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.


Uffici stampa TEFAF nel mondo:

GLOBAL                                                           
Magda Grigorian | press@tefaf.com

BELGIUM / LUXEMBOURG
UPR Agency | Charlotte@UPRagency.com

FRANCE / MONACO / SWITZERLAND
Gaëlle de Bernède | gaelledebernede@gmail.com

GERMANY / AUSTRIA / SWITZERLAND
Britta Fischer | bfpr@brittafischer-pr.com

ITALY
Studio Esseci | roberta@studioesseci.net

THE NETHERLANDS
Noepy Testa | noepy@entesta.nl
Heidi Vandamme | info@bureauheidivandamme.nl

SPAIN
Julián Hernández Miranda | julian.hdez58@gmail.com
Héctor San José | hectorsanjose@live.com

UK
Cultural Communications | tefaf@culturalcomms.co.uk

USA
Sharp Think | tefaf@sharpthink.com

LEAD PARTNER TEFAF MAASTRICHT 

Roma, Rotary Club: La Cultura della Relazione bussola per navigare nel nostro Piccolo Oceano

Il tavolo di lavoro del convegno

“World is changing and we must be ready to change”
Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo essere pronti a cambiare
(Paul Harris 1935)

La Cultura della Relazione bussola per navigare nel nostro Piccolo Oceano

Al Senato “Donne d’arte dal Mediterraneo al Mediterraneo allargato”

Su iniziativa del Rotary Club di Roma lo straordinario evento ospitato giovedì scorso dalla Sala Capitolare presso il Senato della Repubblica a Roma. “Il Mediterraneo – osserva Eleonora Di Prisco nella sua relazione introduttiva al convegno – è il cuore di un unico Continente Afro Euro Asiatico: una pianura fluida, uno spazio fisico di interconnessione. Si pensi al recente terremoto in Siria e in Turchia, e all’immediata conseguenza di una allerta tsunami sulle coste italiane; siamo lontani, ma in realtà molto vicini. La natura e le sue leggi ci hanno riportato alla realtà delle cose. Anche la dimensione sempre più virtuale in cui siamo immersi è una pianura fluida, seppure composta non da acqua – quell’acqua in cui sono transitati dominando le avversità gli eroi erranti e resilienti del Mito come Enea e Ulisse –, ma una pianura fluida fatta di dati dove regnano gli algoritmi, Dei a noi ancora sconosciuti che pure iniziano a dettare le loro Leggi; anche sul piano geopolitico, ad esempio svincolando il concetto di Stato da quello di territorio. Ma se nel Mediterraneo,  quantomeno sotto il profilo naturale, siamo fisicamente interconnessi, questo ci impone di vivere nella Relazione e ancora prima di costruire una Cultura della Relazione – e ciò vale a livello micro per i singoli individui, e vale a livello macro per le aziende, per le organizzazioni, per interi Paesi -,che presupponga la consapevolezza di una Interindipendenza, dove la libertà (indipendenza) e il legame (inter) devono essere compresenti, e parimenti tutelati e promossi”. Prestigiosi i Patrocini all’evento, quelli del  ROTARY DISTRETTO 2080, del Ministero degli Affari Esteri, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, di  ISMEO (International Association for Mediterranean and Oriental Studies) e della Biblioteca Casanatense. Il convegno ha preso il via dai saluti istituzionali di Alessandro Scaletti, Presidente del Rotary Club di Romae del Governatore del Rotary Distretto 2080,  Guido Franceschetti, portati da Francesco Baglio, che hanno illustrato i principi e le motivazioni rotariane che lo hanno ispirato e segnatamente che “world is changing and we must be ready to change” (Paul Harris 1935), motivazioni rafforzate anche dalla partecipazione di Sarah Tawfeeq Al Mansoor, Secondo Segretario della Ambasciata del Bahrain in Italia, che le ha condivise.

Elenora Di Prisco

Una bussola per navigare

La Cultura della Relazione che, nel rispetto delle “unicità” valorizzi le “affinità”, è l’unica bussola per navigare oggi, da Oriente a Occidente e viceversa, nel nostro “piccolo Oceano”, come i moderni studiosi di geopolitica chiamano il Mediterraneo, a testimoniare la sua importanza e centralità nei futuri equilibri, che, necessariamente, includeranno anche i Paesi del Mediterraneo Allargato, Paesi cioè del Nord Africa del Golfo ed altri preziosissimi interlocutori come la Turchia. E la centralità dell’Italia, non solo come dono geografico, ma anche come rinnovata vocazione e storica attitudine a formare i “Cittadini (e i Rotariani) del mondo di domani”. Un mondo popolato – è l’obiettivo ambizioso di questo e di altri momenti di lavoro del Rotary Club di Roma – da artigiani della cultura made in Italy.

Donne, Arte, Cultura: mediatrici per vocazione

E chi più delle Donne si dimostra adatto a costruire ponti su “pianure fluide”? Donne come quelle che hanno portato il loro contributo a “Donne d’Arte dal Mediterraneo al Mediterraneo allargato”, un momento pensato in avvicinamento alle celebrazioni per la giornata internazionale dell’8 marzo, ma non in quella data. Perché, spiega Eleonora Di Prisco, Presidente della Commissione Azione Internazionale del Rotary Club di Roma e organizzatrice dell’evento, tutte le Relatrici condividono una sorta di una “road map”: un passaggio di testimone dalle Donne che hanno combattuto per le pari opportunità e con le quali adesso dobbiamo valorizzare le capacità e le eccellenze del mondo femminile, passando dalla fase della contestazione più radicale a quella della costruzione condivisa da protagoniste del mondo che verrà. Senza fare “passi del gambero”, per usare l’ammonizione fatta dal Cavaliere di Gran Croce Donna Rosanna Oliva de Conciliis (cognome materno usato da decenni con insistenza e orgoglio, ad alta voce esibito e sottolineato), laddove le lotte per le “pari opportunità” talvolta, di recente, si sono purtroppo tradotte in lotte per “pari opportunismi” da chi se ne è fatto interprete, così come rimarcato da Cinzia Dato. Importante quindi, in questa dinamica internazionale in evoluzione con i ritmi quasi istantanei della realtà virtuale,  il messaggio inviato da Lale Cander, impossibilitata a partecipare a causa del terremoto in Turchia dove sta coordinando una parte degli aiuti arrivati anche dall’Italia, ma che, anche da lontano, non ha rinunciato a far pervenire il suo messaggio di emozionata adesione di “donna musulmana”, ad altre donne che rappresentano eccellenze nella loro professionalità o esempi virtuosi nella loro vita, capaci di lavorare in squadra al servizio non di sé stesse, ma della società tutta. E l’Arte è un inizio, in questo percorso, quale particolare espressione della Cultura che può essere comunicata e condivisa come linguaggio intuitivo, emotivo, motivazionale che può rendere inutili le parole stesse ed è capace di abbattere la babele delle lingue: una sorta di “cemento a presa rapida”, base per edificazioni più complesse quali ad esempio quelle di tipo giuridico, così come auspicato da Eleonora Di Prisco in sedi istituzionali come la Corte Suprema di Cassazione, a cura di costituende Commissioni dell’Ordine degli Avvocati di Roma di cui fa parte.

Perché La Gorgona

Tra quelli presentati nell’esposizione che nello storico Chiostro dei Domenicani ha seguito il convegno – curata dalla storica dell’arte Nicoletta Rossotti – il dipinto de La Gorgona dalla collezione Entelechia di Michele Coppola è stato scelto come sintesi artistica dell’iniziativa. Immagine della bellezza per la devozione che rappresenta. Sacerdotessa, scelta dalla Dea Atena come simbolo di buon auspicio sul proprio scudo a indicare chi si impegna con ferma determinazione e convinzione per la vittoria. Entelechia poi è un termine aristotelico che significa il divenire di tutta l’umanità che trova corrispondenza alla propria natura: “tu sarai in futuro quello che è già dentro di te”. Otto gli Artisti in mostra: oltre a Michele Coppola, Brahim Achir, Simona Capuano, Nadjia Chekoufi, Amjed Rifaie, Marzela Szurkalo, Maria Luisa Del Giudice e Anna Addamiano.

Russo – Scaletti – Marchi – Di Prisco – Travaglini

Work in progress

Quelle offerte dalle Relatrici sono state in qualche caso testimonianze di un impegno tenace che parte da lontano, come per il Cavaliere di Gran Croce Donna Rosa Oliva detta Rosanna Oliva de Conciliis, grazie alla quale la Corte Costituzionale con la storica sentenza 33/’60 ha aperto le carriere della Pubblica Amministrazione alle donne, solo il primo passo di una vita dedicata all’uguaglianza, alla giustizia e alle lotte per una compiuta applicazione della nostra Carta Fondamentale; e un film in suo onore presto le renderà doveroso omaggio. In altri casi, spunti di lavoro: da Antonella Pagano un appassionato intervento sulla costruzione di un dinamico codex della Bellezza universale al femminile, da scriversi insieme tutte e tutti, il “Pulchritudinis Codex”. Se “la Bellezza salverà il mondo”, come si dice, è giusto indagare quale bellezza e una risposta potrebbe essere quella di una bellezza come manifestarsi e attuarsi del Bene. Molti ancora gli autorevoli contributi portati alla riflessione: da Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo “Un mare di culture: il Mediterraneo e la via dell’incenso”; da Lucia Marchi, Direttrice della Biblioteca Casanatense cui il Senato, tramite il Chiostro dei Domenicani, è collegato da un passaggio aperto al pubblico una sola volta all’anno; da Simona Travaglini, “Islam, Moda e Made in Italy”, una sequenza ancora poco conosciuta e di avanguardia, ma davvero molto glamour se si guarda alle immagini da lei illustrate e alla sue interviste che l’hanno resa nota come una delle poche esperte  in Italia: da Ethel Santacroce, “Il Mediterraneo allargato nella intuizione architettonica del marchese Ferdinando Panciatichi. Ximenes d’Aragona: il Castello di Sammezzano Alhambra Toscana”, una visione onirica, quella del Marchese mai stato in Oriente che ancora oggi può esserci da ispirazione; da Cinzia Dato, in veste di Professoressa di Sociologia delle Culture Interetniche con una memoria diretta di importanti progetti di legge presentati a sua firma in favore delle donne e finoa Marcela Szurkalo, con la sua performance video “Linea Mediterranea. Performance Art”, dove la linea nera e la linea rossa rappresentano l’uguale e il diverso e raccontano le possibilità di avvicinarci l’un l’altro proprio esprimendo le affinità nel rispetto delle unicità. Un invito – che è stato in sostanza il filo rosso dell’evento così fortemente voluto dal Rotary Club di Roma – ad immaginare una nuova storia, una nuova linea mediterranea allargata, che con diversi alfabeti muove dalla Turchia, si sposta verso la Mesopotamia e poi il Bahrein per andare attraverso il Mediterraneo anche oltre. Una nuova, originale, texture di popoli, uguali e diversi, con nuove parole che danno vita a nuovi pensieri e da lì a nuovi gesti di un futuro da costruire insieme, in un’unica dimensione umana. La più ampia possibile.

Il Presidente del Rotary Club di Roma A. Scaletti e il tavolo di lavoro

Ponti vs barriere

Il Presidente del Rotary Club di Roma, l’Architetto Alessandro Scaletti, ha chiuso il convegno – dopo un  emozionato ringraziamento alle autorevoli Relatrici per l’altissimo livello degli interventi proposti e alle Artiste e agli Artisti per i messaggi di tolleranza, fraternità e pace espressi con maestria nelle pregevoli opere esposte nel Chiostro della Basilica di Santa Maria sopra Minerva –, sottolineando l’impegno dei Rotariani, con lo spirito di servizio che li caratterizza, ad operarsi per l’eliminazione delle barriere soprattutto culturali che ancora rappresentano, in alcune aree geografiche, il maggior ostacolo alla parità di genere, mettendo in discussione la libertà stessa delle donne. Donne per loro natura molto più dotate degli uomini nella costruzione di solidi ponti tra Oriente ed Occidente.


Ufficio Stampa “Donne d’Arte dal Mediterraneo al Mediterraneo allargato”
Diana Daneluz
Rotary Club di Roma
e-mail: dianadaneluz410@gmail.com

Rimini meta turistica d’eccellenza per gli amanti dell’arte contemporanea e della street art – Tra i luoghi da non perdere il PART e il Lungofiume degli Artisti

Street art nel Borgo San Giuliano



La Rimini dell’arte contemporanea e della street art

Rimini si conferma meta turistica d’eccellenza per gli amanti dell’arte contemporanea e della street art grazie al PART e alla nuova Ala del Museo della Città. Numerosi i soggiorni tematici dedicati all’arte contemporanea e alla street art.

Rimini è la località turistica che attira ogni anno amanti dell’arte, del cibo, del cinema e del mare da ogni parte d’Italia e del Mondo: una destinazione di viaggio perfetta da vivere 365 giorno l’anno grazie alle numerose attrazioni, la lunga storia, i suoi luoghi suggestivi, le antiche tradizioni ma anche la tipica ospitalità romagnola. Forte infatti del suo patrimonio artistico e culturale, la Città di Rimini ha lanciato la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2026. Rimini punta sul turismo culturale, proponendo numerose esperienze di viaggio uniche e su misura capaci di soddisfare ogni tipologia di pubblico, dai più giovani alle famiglie. Assoluta novità per i turisti che visitano la città è l’ART CARD, un pass che permette di visitare 4 musei di Rimini, veri e propri gioielli del patrimonio artistico nazionale: il Fellini Museum, il Museo della Città “L. Tonini”, la Domus del Chirurgo e il PART | Palazzi dell’Arte RiminiRimini è…arte Rimini è un approdo dove l’arte si è sempre fusa in modo indistinguibile con la storia e la cultura di una città “geneticamente” vocata alla creatività.

Tra i luoghi da non perdere per gli amanti dell’arte contemporanea a Rimini c’è il PART – Palazzi Arte Rimini: due palazzi storici (i medioevali Palazzo dell’Arengo e Palazzo del Podestà) recentemente restituiti al loro splendore architettonico sede di un nuovo e diverso museo che, grazie all’eccezionale collezione d’arte esposta, offre una panoramica emozionante sulla creatività del contemporaneo. Ma è anche fuori dalle sale e all’esterno dei musei che Rimini sa far parlare di sé comunicando arte e bellezza. Lo fa, per esempio, attraverso iniziative di street art come nel Borgo San Giuliano dove, tra stradine tortuose e pittoresche, è ospitato un colorato caleidoscopio di murales (spesso di ispirazione felliniana) tutto da scoprire. 


INFORMAZIONI UTILI

Info e prenotazioni: Rimini e i suoi tesori d’arte

Per chi vuole immergersi a 360 gradi nelle bellezze dell’arte contemporanea e della street art riminese, sono numerosi i soggiorni tematici e le visite guidate, acquistabili sul sito www.visitrimini.com

Rimini arte e gusto: Rimini contemporanea

Rimini e i suoi tesori d’arte: Rimini e i suoi tesori d’arte

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CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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