Svizzera: Verbier Festival celebra 30 anni per gli artisti e gli amanti della musica classica di tutto il mondo

DAL 14 AL 30 LUGLIO 2023, IL VERBIER FESTIVAL CELEBRA IL SUO 30° ANNIVERSARIO CON UN PROGRAMMA RICCO E FESTOSO E UN NUMERO ANCOR MAGGIORE DI GRANDI ARTISTI

Verbier – Veduta

Verbier (Svizzera) – nessuno aveva osato, un uomo l’ha sognato e così è iniziato il Festival di Verbier. In 30 anni, Martin T:Son Engstroem ha fatto di questo Festival un momento  essenziale dell’anno per gli artisti e gli amanti della musica classica di tutto il mondo.

Nel cuore di una delle più belle stazioni sciistiche del mondo, si esibiranno le star della scena internazionale e i giovani talenti emergenti, spesso provenienti dalla Verbier Festival Academy.

TRE MOMENTI DA NON PERDERE

Il concerto di apertura si annuncia doppiamente simbolico: 30 anni dopo aver diretto il primo concerto del Verbier Festival, Zubin Mehta torna ad aprire i festeggiamenti di questo anniversario con la Verbier Festival Orchestra. L’energica Yuja Wang darà il tono con il concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Rachmaninoff. L’opera del pianista e compositore russo sarà omaggiata nel 2023 per il 150° anniversario della sua nascita.

Per il 30° anniversario del Festival, torneranno a Verbier anche due madrine d’eccezione: le grandi attrici Marthe Keller e Isabelle Huppert. Due spettacoli unici e intimi nella sala del cinéma riserveranno al pubblico momenti di grande emozione e poesia.

Il momento clou di questo 30° festival sarà senza dubbio il Gala del 24 luglio nella Salle Des Combins, che riunirà sul palco gli artisti che hanno reso famoso il Festival di Verbier e i musicisti della Verbier Festival Chamber Orchestra. Un programma preparato con cura da Martin T :Son Engstroem che sarà indimenticabile e pieno di sorprese: Barbara Hendricks – la terza madrina del Festival – Bryn Terfel, Gautier e Renaud Capuçon, Joshua Bell, Martin Fröst … tra più di  40 solisti da non perdere per nessun motivo!

UN PROGRAMMA DI PRIMA SCELTA

Edizione dell’anniversario e programma straordinario: il Verbier Festival è orgoglioso di accogliere per la prima volta quest’anno artisti di fama internazionale. A cominciare dal famoso violoncellista Yo-Yo Ma che debutterà sul palcoscenico della Salle Des Combins accompagnato da Leonidas Kavakos ed Emmanuel Ax il 16 luglio per una serata di musica da camera dedicata a Beethoven. Mentre il grande trombettista Wynton Marsalis diventa uno dei compositori in residenza del Festival. Verrà infatti a festeggiare con il pubblico di Verbier: il 22 luglio sarà in concerto con il suo ensemble jazz. In calendario anche l’esecuzione di due sue composizioni: la Verbier Festival Junior Orchestra diretta da James Gaffigan eseguirà il concerto di Marsalis per violino e orchestra il 23 luglio e la Verbier Festival Orchestra, con il trombettista Håkan Harderberger, eseguirà il suo concerto per tromba e orchestra in anteprima svizzera ed europea nel concerto di chiusura del 30 luglio. Ma il programma non sarebbe completo senza l’eleganza e il fascino di Renée Fleming, accompagnata al pianoforte da uno straordinario Evgeny Kissin, il soprano americano eseguirà, il 28 luglio, opere di Schubert, Liszt, Rachmaninoff e Duparc.

Tre giovani talenti della famiglia Kanneh-Mason si uniranno alla famiglia di musicisti di Verbier: Isata, pianista di 26 anni, Braimah, violinista di 25 anni e Sheku, violoncellista di 23, quest’ultimo è un “alumni” dell’Academy. Un concerto di musica da camera da non perdere il 28 luglio nella chiesa di Verbier.

Verbier fa sempre rima con pianoforte. I grandi nomi della scena classica internazionale hanno risposto all’appello: Yefim Bronfman, Mao Fujita, Richard Goode, Maria João Pires, Mikhail Pletnev, Danii Trifonov, oltre al pianista jazz americano Brad Melhdau che è venuto a Verbier per la prima volta nel 2022. Il quattordicenne prodigio Tsotne Zedginidze presenterà le sue nuove composizioni alla chiesa di Verbier.

Fedele alla sua reputazione di eccellenza artistica, il Festival di Verbier è orgoglioso di presentare Wozzeck come concerto d’opera del 2023. L’orchestra del Festival di Verbier, diretta da Lahav Shani, presenterà l’opera in tre atti di Alban Berg: un classico che non mancherà di entusiasmare il pubblico del festival con il carismatico Matthias Goerne nel ruolo del soldato Wozzeck. Il concerto, che si terrà il 27 luglio 2023, sarà proiettato su schermi giganti.

L’ACADEMY E IL PROGRAMMA DELLE ORCHESTRE

Con un numero record di domande ricevute – 2.250 quest’anno – i programmi orchestrali dell’Academy e del Festival non mancheranno di trovare giovani talenti per questa edizione dell’anniversario. Una serie di sei concerti dell’Academy intitolata “Academy presents” offre l’opportunità di scoprire i giovani solisti, gli ensemble di musica da camera e i cantanti lirici di talento che costituiscono la nuova generazione. L’orchestra del Festival di Verbier, i cui musicisti hanno un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, propone sei concerti quest’estate. La Verbier Festival Junior orchestra, i cui musicisti hanno un’età compresa tra i 15 e i 18 anni, si esibirà in tre concerti, tra cui una performance l’ultimo giorno del festival con i cantanti dell’Atelier Lyrique nell’opera la Carrière du libertin di Stravinsky.

Il programma di oltre 100 Masterclass dell’Academy sarà presentato nel marzo 2023, seguito dal programma UNLTD nella primavera del 2023, con altre attività ed eventi gratuiti accessibili a tutti, tra cui concerti all’aperto, passeggiate musicali, conferenze, laboratori per bambini e molto altro.

INFO PRATICHE PER L’EDIZIONE 2023

Da notare, quest’anno gli habitué dei concerti serali dovranno arrivare prima!  I concerti alla Salle Des Combins inizieranno infatti alle 18.30 invece che alle 19.00, mentre i concerti nella chiesa inizieranno alle 19.30 invece che alle 20.00. La biglietteria aprirà il 7 febbraio per il pubblico.

Il Verbier Festival è orgoglioso di annunciare che la Banca Julius Baer e la Sicpa si uniscono a Rolex, sponsor storico del festival, che torna per la 30a edizione.

Il Verbier Festival è un festival dedicato alla musica classica che sviluppa incontri e scambi tra grandi maestri e giovani musicisti di tutto il mondo. Aattraverso i suoi vari programmi educativi, si impegna per l’eccellenza nell’educazione musicale. La 30a edizione del Verbier Festival Si svolgerà dal 14 al 30 luglio 2023 a Verbier (Svizzera) ed è resa possibile grazie al sostegno di numerosi donatori filantropici, aziende e autorità pubbliche, in particolare Aline Foriel-Destezet, Les Amis Du Verbier Festival, i principali donatori del festival, tra cui il Chairman’s Circle, il Comune di Val De Bagnes, La Loterie Romande, il Cantone del Vallese, il suo sponsor dell’Anniversario Rolex e i suoi Principal Sponsor Banca Julius Baer e Sicpa.


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Conegliano, Palazzo Sarcinelli: Vivian Maier. Shadows and Mirrors

VIVIAN MAIER.
Shadows and Mirrors

Conegliano, Palazzo Sarcinelli
23 marzo – 11 giugno 2023

Mostra a cura di Anne Morin in collaborazione con Tessa Demichel e Daniel Buso. Organizzata da ARTIKA in sinergia con diChroma Photography e la Città di Conegliano.

Vernice per la Stampa: giovedì 23 marzo, ore 11

La mostra “Vivian Maier. Shadows and Mirrors”, composta da 93 autoritratti, racconta la grande fotografa e la sua ricerca incessante di trovare un senso e una definizione del proprio essere. L’esposizione è in programma presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano, dal 23 marzo al 11 giugno 2023. La mostra, a cura di Anne Morin in collaborazione con Tessa Demichel e Daniel Buso, è organizzata da ARTIKA, in sinergia con diChroma Photography e la Città di Conegliano.

“Un ritratto non è fatto nella macchina fotografica. Ma su entrambi i lati di essa”, così il fotografo Edward Steichen riassumeva il principio della fotografia. Un processo creativo che ha origine dalla visione dell’artista e che si concretizza solo in un secondo tempo nello scatto. Nel caso di Vivian Maier: il suo stile, i suoi autoritratti, hanno origine da una visione artistica al di qua dell’obiettivo fotografico. Per lei fotografare non ha mai significato dar vita a immagini stampate e quindi diffuse nel mondo, quanto piuttosto un percorso di definizione della propria identità.

La mostra ripercorre l’opera della famosa tata-fotografa che, attraverso la fotocamera Rolleiflex e poi con la Leica, trasporta idealmente i visitatori per le strade di New York e Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante.

Vivian Maier fotografò per più di quarant’anni, a partire dai primi anni ’50, pur lavorando come bambinaia a New York e a Chicago. Spese la sua intera vita nel più completo anonimato, fino al 2007, quando il suo corpus di fotografie vide la luce. Un enorme e impressionante mole di lavoro, costituita da oltre 120.000 negativi, film in super 8 e 16mm, diverse registrazioni audio, alcune stampe fotografiche e centinaia di rullini e pellicole non sviluppate. Il suo pervasivo hobby finì per renderla una delle più acclamate rappresentanti della street photography. Gli storici della fotografia l’hanno collocata nella hall of fame, accanto a personalità straordinarie come Diane Arbus, Robert Frank, Helen Levitt e Garry Winograd.

L’allestimento di Palazzo Sarcinelli esplora quindi il tema dell’autoritratto di Vivian Maier a partire dai suoi primi lavori degli anni ’50, fino alla fine del Novecento. Un nutrito corpus di opere caratterizzato da grande varietà espressiva e complessità di realizzazione tecnica. Le sue ricerche estetiche si possono ricondurre a tre categorie chiave, che corrispondono alle tre sezioni della mostra. La prima è intitolata SHADOW (l’ombra). Vivian Maier adottò questa tecnica utilizzando la proiezione della propria silhouette. Si tratta probabilmente delle più sintomatica e riconoscibile tra tutte le tipologie di ricerca formale da lei utilizzate. L’ombra è la forma più vicina alla realtà, è una copia simultanea. È il primo livello di una autorappresentazione, dal momento che impone una presenza senza rivelare nulla di ciò che rappresenta. Attraverso il REFLECTION (riflesso), a cui è dedicata la seconda sezione, l’artista riesce ad aggiungere qualcosa di nuovo alla fotografia, attraverso l’idea di auto-rappresentazione. L’autrice impiega diverse ed elaborate modalità per collocare sé stessa al limite tra il visibile e l’invisibile, il riconoscibile e l’irriconoscibile. I suoi lineamenti sono sfocati, qualcosa si interpone davanti al suo volto, si apre su un fuori campo o si trasforma davanti ai nostri occhi. Il suo volto ci sfugge ma non la certezza della sua presenza nel momento in cui l’immagine viene catturata. Ogni fotografia è di per sé un atto di resistenza alla sua invisibilità. Infine, la sezione dedicata al MIRROR (specchio), un oggetto che appare spesso nelle immagini di Vivian Maier. È frammentato o posto di fronte a un altro specchio oppure posizionato in modo tale che il suo viso sia proiettato su altri specchi, in una cascata infinita. È lo strumento attraverso il quale l’artista affronta il proprio sguardo.

“La scoperta tardiva del lavoro di Vivian Maier, che avrebbe potuto facilmente scomparire o addirittura essere distrutto, è stata quasi una contraddizione. Ha comportato un completo capovolgimento del suo destino, perché grazie a quel ritrovamento, una semplice Vivian Maier, la tata, è riuscita a diventare, postuma, Vivian Maier la fotografa”, scrive Anne Morin nella presentazione della mostra. Nelle splendide immagini in mostra al pubblico, dal 23 marzo al 11 giugno 2023, presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano, vedremo la seconda metà del Novecento con gli occhi e negli occhi di un’icona della storia della fotografia.


Per informazioni
tel. +39 351 809 9706
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Studio Esseci di Sergio Campagnolo
Roberta: roberta@studioesseci.net

Roma: Spazio all’Arte inaugura l’esposizione delle opere di Bruno PELLEGRINO e Nicola RIVELLI

INAUGURAZIONE Giovedì 23 Marzo, dalle 18:00 alle 21:00 – Spazio all’Arte – Via delle Mantellate 14/b.

L’esposizione proseguirà fino al 24 Aprile, aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 19,00.

Per partecipare: roma@capitoliumart.it
Info e Stampa: comunicazione@capitoliumart.it

Spazio all’Arte, sede romana della Casa d’aste Capitolium Art in via delle Mantellate 14/b, presenta, giovedì 23 marzo alle ore 18:00, i due artisti Bruno Pellegrino e Nicola Rivelli.

Bruno Pellegrino
Nicola Rivelli

Bruno Pellegrino, reduce dal successo di una importante mostra al MAXXi di Roma e Nicola Rivelli, attivo tra l’Italia e la Cina, dove ha ottenuto molti riconoscimenti, realizzando tra l’altro la scultura mascotte degli XI Giochi nazionali cinesi, chiamata “Taishan Kid”, per la quale, primo artista italiano contemporaneo, è stato celebrato con una emissione filatelica.

Bruno Pellegrino è stato un esponente politico, ha ricoperto la carica di senatore dopo essere stato segretario del Club Turati a Milano. Scrittore, è autore di diversi saggi. Nicola Rivelli, uomo e artista poliedrico, ha spaziato tra il mondo imprenditoriale e quello politico, ricoprendo per sette anni la carica di deputato in Parlamento. Oltre le similitudini del loro percorso, ciò che più li accomuna è la passione per tutto quello che hanno fatto e fanno.

In mostra sei Maschere di Bruno Pellegrino, volti che sembrano interrogarsi e porre interrogativi a chi li guarda e sette Cosmic Bullets di Nicola Rivelli, a rappresentare quello che non si vede dell’Uomo, la sua essenza.


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