Desenzano del Garda, Villa Romana: Uomo e natura – Workshop con l’architetto e paesaggista Davide Sigurtà

UOMO E NATURA

11 marzo 2023 – ore 14.00

Villa Romana, Desenzano del Garda

In occasione della “Giornata Nazionale del Paesaggio” la Villa Romana a Desenzano del Garda propone, l’11 marzo dalle ore 14.00 alle ore 17.00, un originale workshop con l’architetto e paesaggista Davide Sigurtà. A essere indagate saranno le relazioni tra passato e presente nel contesto della Villa Romana.

“Davide Sigurtà condurrà – anticipa Flora Berizzi, direttrice della Villa Romana e promotrice dell’incontro – i visitatori a scoprire i segni delle trasformazioni che questo sito e il paesaggio lacustre circostante hanno subito nel tempo. Un viaggio affascinate dentro la storia, il mutare della società e soprattutto le trasformazioni che le nuove funzioni hanno via via impresso all’ambiente. Osservando l’esistente per vedere ciò che è ed è stato.”

A osservare oggi le preziose rovine, connotate da una spettacolare presenza di raffinate pavimentazioni musive, si ha certo la sensazione di trovarsi ad ammirare una domus di altissimo livello.

“Se il partecipante gode già di Garda Heritage, lo speciale abbonamento ai Musei del Garda (che costa 21 euro e ha la durata di un anno, consentendo di entrare ogni volta che lo si voglia alla Villa Romana ma anche al Castello Scaligero di Sirmione e alle Grotte di Catullo), l’accesso al laboratorio sarà assolutamente gratuito”, evidenzia la direttrice Flora Berizzi. “Per chi ancora non se ne fosse dotato, la partecipazione non richiederà nulla di più del solito biglietto di ingresso alla Villa Romana. Va inoltre ricordato che ai possessori della card viene garantito, in questa come nelle analoghe iniziative, il diritto di prelazione rispetto a tutti gli altri”.

L’architetto Davide Sigurtà, lonatese, è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Nel corso di uno stage presso la Soprintendenza di Brescia si è occupato di recupero e valorizzazione dei Beni Culturali in Italia affiancando alla prassi lavorativa momenti didattici, teorici e di approfondimento della materia anche con alcune pubblicazioni.

Nell’attività professionale si è occupato della messa in ripristino delle Chiese danneggiate dal sisma del lago di Garda del 2004 e di progetti di conservazione di Beni mobili ed immobili sia relativamente alla parte architettonica che quelle delle superfici decorate.

Prenotazione consigliata a 
drm-lom.villadesenzano@cultura.gov.it


INFO

Sede e informazioni
Villa Romana di Desenzano del Garda
Via Crocefisso, 22 – 25015 Desenzano del Garda
Tel +39 030 9143547
 
Orari
Martedì-sabato 9.00-19.30
Domenica 9.00-14.00
 
Biglietti
4,00 € biglietto intero
2,00 € biglietto ridotto (18-25 anni)
Gratuito minori di 18 anni
 
Biglietto congiunto per Villa Romana di Desenzano, Grotte di Catullo e Castello Scaligero di Sirmione:
14,00 € intero
6,00 € ridotto
 
Garda Heritage
Accesso illimitato ai tre siti museali per un anno a partire dalla data di acquisto al costo di 21,00 €
 
Ufficio comunicazione
drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it
www.museilombardia.cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro

Pescara, GArt Gallery: Frisco – Senza volo – A cura di Maria Arcidiacono

Mediterraneo 100×100

Frisco
SENZA VOLO

A cura di Maria Arcidiacono

Inaugurazione sabato 11 marzo 2023 ore 18.00

GArt Gallery
Via Piero Gobetti 114 – Pescara

Fino al 15 aprile 2023

La GArt Gallery di Francesco di Matteo è lieta di presentare SENZA VOLO, mostra personale dell’artista Frisco, curata da Maria Arcidiacono. Senza volo è un viaggio tra fotogrammi di esistenze sconosciute, i cui percorsi sono andati a intersecarsi con quelli di Frisco. Il significato del titolo si riferisce a una libera scelta dell’artista che predilige i mezzi di trasporto lenti e frequenta gli aeroporti lo stretto necessario, solamente quando la distanza della meta lo impone; ma “senza volo” è anche l’umanità che ritrae, alla quale è spesso preclusa la possibilità di viaggiare liberamente. Scardinati e ricomposti nelle loro volumetrie, riemergono nitidi sulle tele dell’artista i protagonisti di questi viaggi dei quali portano il nome: Bangladesh, Congo, Ghana, India, Kurdistan, Myanmar, Nigeria, Senegal, Siria, Mama Africa, Polonia, Cambogia, Palestina e Mediterraneo. 

Senza volo potrebbe essere definito il compendio di un reportage personalissimo, nel quale la serie di paesaggi, urbani, rurali o con la linea del mare all’orizzonte, si riassume negli infiniti sguardi di testimoni muti di fronte a tragedie immani. Guerra, miseria, sfruttamento irrompono da tutte le latitudini sulle tele di Frisco, con tutta l’urgenza di dare ulteriore senso al suo essere artista. Viaggio, scatto fotografico, ricostruzione pittorica sulla tela: Frisco organizza per sequenze il suo racconto di una umanità dolente, sognante, talvolta combattiva, che ci osserva e in parte, silenziosamente, ci accusa: Senza volo è il disinteressato invito di un artista a riflettere sul nostro tempo, riferimento e parametro immutabile dell’azione artistica, insopprimibile per chiunque se ne voglia rendere protagonista.

Frisco, Kurdistan 100×70

Francesco Ciancabilla

Francesco Ciancabilla, in arte Frisco, è nato a Napoli nel 1959. Artista, traduttore, insegnante di lingue, globetrotter. Comincia a dipingere nel 1980, ‘imbrattando’ fotografie, fotocopie, muri e tele, e riscuotendo immediato successo di pubblico e di critica. Vicino per sensibilità ai primissimi graffitisti newyorkesi, ancora sconosciuti in Europa, predilige gli spray ma con una tecnica che anticipa di 20 anni l’uso degli stencil. Nel 1983, a causa del noto, infamante delitto, per il quale ha sempre rivendicato la propria totale estraneità, verrà condannato, vedendosi costretto a una lunga latitanza che lo porterà dapprima in Brasile, poi in Argentina e infine in Spagna. All’attività artistica ed espositiva aggiungerà quelle di grafico editoriale, fotografo, manager di gruppi musicali, barman e insegnante d’italiano. Rientra in Italia nel 2011 per riprendere a dipingere. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni, private e pubbliche, in Italia e all’estero. Tra le principali mostre personali: 2021- “Una folla uscita dall’ombra”, galleria Fluart, Bologna; 2017 – “Mare Nostro che non sei nei cieli”, A-maze-ing Gallery, Pescara; 2016 – “Il pudore del pornografo”, Caffè d’Arte Tettamanzi, Nuoro; 2016 – “Love & Fuck”, Botteghe d’Arte, Bisenti (TE) a cura di Ass. Quasi Adatti; 2015 – “One Hundred Women”, a cura di Luca Ciancabilla, laboratorio di restauro CamilloTarozzi, Bologna; 2015 – “Funk Bromantico”, a cura di Marco Manzo, ex-Aurum, Pescara; 2014 – “Black Hours”, a cura di Nicolò Gianelli, galleria Emilia Ruvida, Modena; 2013 – “Frisco”, Circolo Aternino, Pescara; 2010 – “Idioteque”, Indie Pop Club, Madrid; 1987-1990 – (sotto altro nome) in gallerie di Sao Paulo, Brasil; 1983 – Studio Cesare Manzo, Milano; 1983 – Galleria Fashion Moda, New York; 1982 – Galleria P.S.1, New York; 1981 – Studio Cesare Manzo , Pescara; 1980 – “I love P” performance/ installazione, Plastik Gallery, Berlin. Tra le principali mostre collettive: 2022 – “Amore carnale, amore ideale”, tempietto di S. Maria del Tricalle, Chieti, a cura di Francesco Di Matteo; 2016 – ‘Tabù’ 2ªed. Pescara (Preview – Miglianico CH), a cura di Ass. Strategica; 2016 – “RUSCO” (Recupero Urbano Spazi COmuni), Bologna, a cura di Ass. Serendippo; 2015 – “Tabù, eros in mostra”, Museo d’Arte Diffuso di Miglianico (CH); 2015 – “Muzika na Zici” (Musica Dipinta), Sarajevo, Bosnia-Erzegovina; 2014 – “Violino d’autore”, a cura del liutaio Ezia Di Labio, ex-Cubo, Pesaro; 2013 – “POPS, totem e tribù del terzo millennio”, a cura di Alberto Melarangelo, sala espositiva Nicola Palma, Teramo; 1993 – “Descalzas Reales”, a cura di Jose A. Saenz, Madrid; 1987 – Universidade de Tupa, II ed., Sao Paulo, Brasil; 1986 – “Contemporanea”, a cura di Enzo Terzano, Palazzo Re Enzo, Bologna; 1986 – “Nuove tendenze in Italia”, II ed., a cura di Edoardo Di Mauro, Milano, Torino; 1983 – “I e II serata enfatista”, a cura di Francesca Alinovi, Galleria Neon, Bologna; 1983 – “Avant-garde Photography in Italy” a cura di Francesca Alinovi, Stichting Canon Photo Gallery, Amsterdam; 1982 – “Frontiera Party”, a cura di Francesca Alinovi, Segreto Pubblico, Bologna; 1982 – “Ora” a cura di Francesca Alinovi, Studio Cesare Manzo, Pescara; 1981 – III Rassegna Internazionale della Performance, a cura di Renato Barilli, Bologna, Ferrara, Ravenna


INFO

Frisco
SENZA VOLO
A cura di Maria Arcidiacono
Inaugurazione sabato 11 marzo 2023 ore 18.00-21.00
Fino a sabato 15 aprile 2023

Orari: dal lunedì al sabato ore 17:30-20:00
GArt Gallery
Via Piero Gobetti 114 – Pescara
Tel. +39 349 7913885
info@gartgallery.it
www.gartgallery.it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
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Roma, Rosso20sette Arte Contemporanea: Laika – Art is (not) a game – Testo di Edoardo Marcenaro

LAIKA
Art is (not) a game

A cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro
Testo di Edoardo Marcenaro

Opening sabato 11 marzo 2023 ore 18.00

Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma

Fino al 22 aprile 2023

Il giorno 11 marzo 2023 alle ore 18.00, Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra Art is (not) a game della street artist italiana Laika, a cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro, accompagnata da un testo di Edoardo Marcenaro

Edoardo Marcenaro nel testo critico presenta il lavoro dell’artista: “Laika ama definirsi una “attacchina romana”, attiva dal 2019, con un nome omaggio alla cagnolina Laika, primo essere vivente nello spazio. “Usa la maschera per esprimere la propria arte senza filtri, preservando la sua vita privata. Non è importante sapere chi c’è dietro la maschera: davanti c’è una donna che con ironia interpreta la realtà”. Le sue opere infatti parlano da sé, facendo venire in secondo piano la curiosità di sapere chi sia “la Banksy italiana”, come spesso la definisce la stampa internazionale: una studentessa dell’accademia di belle arti particolarmente brava o una top manager di qualche multinazionale che a un certo punto ha deciso di cambiare vita? Se guardiamo i lavori di Laika comparsi su muri, stampe e adesivi negli ultimi quattro anni potrebbe essere entrambe le persone. […]

La Galleria Rosso20sette propone la prima mostra personale di Laika, con una serie di opere in cui ripercorre la sua “arte senza filtri”, contraddistinta da un’ironia a dir poco unica. Oltre ad alcuni dei lavori sopra menzionati, troviamo innanzitutto le opere dedicate ad Angela Davis (“Sweet Black Angel“), Patrick Zaki e Giulio Regeni (“L’abbraccio”), Gino Strada (“Le lacrime di Kabul”), e poi la serie “No eyez on me project” con i ritratti di Greta Thunberg – Barbie girl e Matteo Salvini – Baywatch. In secondo luogo, opere che sono veri e propri manifesti (e non nel senso cartaceo del termine) come “Iustitia” con la statua dal braccio spezzato, “Es ley“, laddove il braccio resta intero, “Mir” con un invito alla pace e al disarmo, il cui sfondo è stato dipinto lanciando sulla tela palle di carta impregnate di vernice: un gesto da intendersi come artistico e non violento. Altri lavori sono dedicati ai migranti, tra questi “Life is not a game“, realizzato sulla cartina geografica dei Balcani, ed “Enea was a refugee” con la figura di Enea che sovrasta la mappa della Grecia. Da ultimo, l’installazione “Futuro”, una tavola optometrica realizzata su legno smaltato, presentata per la prima volta nel 2021 a Francoforte, con le lettere che si riducono sempre più mettendo a dura prova la vista nel leggere una sola parola: “FUTURO”. […]

Ma alla fine guardando le sue opere rimane una sola sensazione, quella di conoscere Laika molto meglio di persone che frequentiamo da anni, di cui (apparentemente) sappiamo vita, morte e miracoli, ma che in realtà non riusciamo a capire in cosa credono o cosa pensano davvero. Una volta usciti dalla Galleria Rosso20sette dopo aver visto la mostra, non pensate che l’artista sia una vostra grande amica?” (dal testo critico di Edoardo Marcenaro)

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: “Scarpinando e attacchinando di notte nei centri cittadini come nei luoghi dove camminano, dolenti, uomini e donne in cerca di salvezza o dai quali si avvertono i rumori lugubri e mortiferi delle guerre, Laika denuncia violazioni e racconta resistenze, ci indica – realizzandone i volti, ridando così vita a muri fradici e sgretolati – le storie importanti, le persone da difendere. Ogni notte che esce di casa e ingaggia una lotta contro i guardiani del decoro, Laika vince: per quanto un suo ritratto possa essere cancellato, resta nella memoria.”

LAIKA

Laika è una street artist italiana. Il nome nasce come richiamo al primo essere vivente giunto nello spazio, la cagnolina Laika, nata nel 1954. C’è anche un riferimento alla Leica, la famosa macchina fotografica. La scelta di Laika come nome d’arte è legata al concetto di voler “puntare allo spazio”, di non porsi mai dei limiti. Puntare allo spazio, inoltre, permette di osservare il mondo da lontano, per avere una visione più ampia, senza limiti. Laika ha deciso di non svelare la propria identità indossando una maschera. L’anonimato, infatti, le garantisce una maggiore libertà espressiva e distoglie l’attenzione dagli aspetti della sua vita personale facendoci concentrare solo ed esclusivamente sui suoi messaggi. Inizia la sua attività nella primavera del 2019, cominciando ad attaccare degli sticker nella sua città, Roma, ma la fama internazionale arriva all’inizio del 2020 con le sue due opere più famose: Jenesuispasunvirus, l’opera (una delle prime al mondo dedicate al COVID19) che denuncia gli atti di razzismo contro la comunità cinese prima dello scoppio della pandemia; L’Abbraccio, il celebre poster dedicato a Patrick Zaki e Giulio Regeni attaccato nei pressi dell’Ambasciata egiziana di Roma. Il fascino misterioso di questa figura, quasi “asessuata”, ha portato da più parti a definirla come “la Banksy italiana”, definizione attribuita per lo più dalla stampa internazionale. D di Repubblica l’ha inserita tra le “100 Donne che cambiano il mondo” del 2021. La sua attività è stata oggetto di un docufilm dal titolo “LIFE IS (NOT) A GAME” diretto da Antonio Valerio Spera, presentato alla 17a edizione del Roma Cinema Fest nella sezione Freestyle. L’evento è andato sold out in meno di 48 ore. Alcune sue opere sono esposte a Bologna presso Palazzo Albergati nella mostra collettiva “Jago, Banksy, TV Boy e altre storie controcorrente”. A febbraio 2023 stata premiata come “Protagonista 2023” ai Nastri d’Argento per i documentari. 


Laika “la Banksy italiana”

Testo critico Edoardo Marcenaro

Laika ama definirsi una “attacchina romana”, attiva dal 2019, con un nome omaggio alla cagnolina Laika, primo essere vivente nello spazio.

“Usa la maschera per esprimere la propria arte senza filtri, preservando la sua vita privata. Non è importante sapere chi c’è dietro la maschera: davanti c’è una donna che con ironia interpreta la realtà”.

Le sue opere infatti parlano da sé, facendo venire in secondo piano la curiosità di sapere chi sia “la Banksy italiana”, come spesso la definisce la stampa internazionale: una studentessa dell’accademia di belle arti particolarmente brava o una top manager di qualche multinazionale che a un certo punto ha deciso di cambiare vita?

Se guardiamo i lavori di Laika comparsi su muri, stampe e adesivi negli ultimi quattro anni potrebbe essere entrambe le persone. Racconta di Daniele de Rossi (con un esplicito invito “Yankees Go Home” alla proprietà della AS Roma, sua squadra del  cuore) e critica la Super Lega (“Il Golpe fallito”), ma al contempo propone la più incisiva campagna per la compliance in materia di sicurezza sul lavoro (“Il prossimo potresti essere tu”), passando per vere e proprie “denunce a mezzo poster” contro la violenza sulle donne (“Ogni tre giorni”) e le varie forme di disuguaglianza: le donne afghane dipinte su una carta d’imbarco, mentre aspettano in coda di salire su un aereo e lasciare il paese, nonché la figura femminile che indossa burka e scarpe rosse con i tacchi a spillo nel murales ‘Zapatos rojos, save Afghan women’, rapidamente rimosso dal muro sulla Via Nomentana a Roma. 

Nel 2022 Antonio Valerio Spera ha diretto il docufilm “Life is (not) a game” sulla attività dell’artista, che ha recentemente vinto il premio come “Protagonista 2023” ai Nastri d’Argento per i documentari.

La Galleria Rosso20sette propone la prima mostra personale di Laika, con una serie di opere in cui ripercorre la sua “arte senza filtri”, contraddistinta da un’ironia a dir poco unica. Oltre ad alcuni dei lavori sopra menzionati, troviamo innanzitutto le opere dedicate ad Angela Davis (“Sweet Black Angel”), Patrick Zaki e Giulio Regeni (“L’abbraccio”), Gino Strada (“Le lacrime di Kabul”), e poi la serie “No eyez on me project” con i ritratti di Greta Thunberg – Barbie girl e Matteo Salvini – Baywatch. In secondo luogo, opere che sono veri e propri manifesti (e non nel senso cartaceo del termine) come “Iustitia” con la statua dal braccio spezzato, “Es ley”, laddove il braccio resta intero, “Mir” con un invito alla pace e al disarmo, il cui sfondo è stato dipinto lanciando sulla tela palle di carta impregnate di vernice: un gesto da intendersi come artistico e non violento. Altri lavori sono dedicati ai migranti, tra questi “Life is not a game”, realizzato sulla cartina geografica dei Balcani, ed “Enea was a refugee” con la figura di Enea che sovrasta la mappa della Grecia. 

Da ultimo, l’installazione “Futuro”, una tavola optometrica realizzata su legno smaltato, presentata per la prima volta nel 2021 a Francoforte, con le lettere che si riducono sempre più mettendo a dura prova la vista nel leggere una sola parola: “FUTURO”.

Cosa importa sapere chi c’è dietro la maschera di questa vera e propria artivista che con estrema semplicità (tipica dei grandi personaggi) si definisce attacchina riuscendo a comunicare in maniera così forte e chiara e trasmettere emozioni attraverso il suo lavoro? 

Potrebbe essere una giornalista, una famosa politica o una giovane amica di Greta Thunberg, con cui urla “Hanno creato un clima infame” in manifestazione.

Ma alla fine guardando le sue opere rimane una sola sensazione, quella di conoscere Laika molto meglio di persone che frequentiamo da anni, di cui (apparentemente) sappiamo vita, morte e miracoli, ma che in realtà non riusciamo a capire in cosa credono o cosa pensano davvero.

Una volta usciti dalla Galleria Rosso20sette dopo aver visto la mostra, non pensate che l’artista sia una vostra grande amica? 


INFO

Laika
Art is (not) a game
A cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro
Testo di Edoardo Marcenaro

Opening sabato 11 marzo ore 18.00

Rosso20sette Arte Contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma

Fino al 22 aprile 2023
Orari: dal martedì al sabato 11-19.00
Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
info@rosso27.com
tel.06 64761113
www.rosso27.com

Ufficio stampa
Roberta Melasecca
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