Fondazione Musei Civici di Venezia: il programma 2024

Zoran Mušič (1909-2005)
Storia di Marco Polo, 1951
pannello ricamato, 206 × 856 cm
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, inv. 16129
in deposito presso il Museo della Cantieristica di Monfalcone
Fondazione Musei Civici di Venezia:
il programma 2024

Musei civici veneziani: sarà l’anno di Marco Polo, di grandi mostre d’arte contemporanea con Armando Testa, Francesco Vezzoli, Eva Jospin, Loris Cecchini, Roberto Matta e Matisse al Centro Culturale Candiani. 
Continua l’impegno per la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle collezioni, a cui si aggiungono nuovi progetti, nuovi spazi, nuove sfide: a Murano con l’ampliamento del Museo del Vetro, a Mestre con il progetto dell’ex Emeroteca e il futuro Palaplip.

I musei civici veneziani offrono per questo 2024 una ricca proposta espositiva di arte contemporanea per la primavera, il consolidamento di progetti e investimenti strutturali per rinnovare, ampliare e rendere i musei sempre più funzionali, aperti, accoglienti, per tutti con proposte educative, di alta formazione, di ricerca, con la divulgazione scientifica e con servizi a tutti i cittadini. 

L’impronta del Mantegna, Museo Correr. 
Courtesy Fondazione Musei Civici di Venezia

Interventi volti alla tutela e valorizzazione delle collezioni, alcuni  avviati già nel 2023 come la scoperta dell’opera che reca l'”impronta” di Andrea Mantegna, individuata nei depositi del Museo Correr, il progetto di restituzione e valorizzazione dedicato al Rinascimento in bianco e nero – visibile al pubblico dall’8 marzo 2024 – la donazione Paolo Galli a Ca’ Rezzonico, con l’arricchimento del patrimonio delle collezioni con donazioni, come l’Archivio Tessile Elda Cecchele a Palazzo Mocenigo. 

Per illustrare le sue proposte 2024 MUVE ha realizzato, come di consueto, una pubblicazione consultabile on line sul sito di Fondazione: www.visitmuve.it/it/programma-2024

Una Fondazione sempre più attiva in operazioni anche “fuori dai musei”, coinvolta in investimenti per nuove attività e realtà culturali, a Venezia e in Terraferma. Perché, come afferma il Sindaco Luigi Brugnaro «l’impegno di MUVE con l’amministrazione comunale è ogni anno più articolato: non riguarda più solo l’apertura e la chiusura dei musei e la cura delle collezioni, ma concorre alla promozione complessiva della cultura in città, in tutto il territorio, offrendo sempre più opportunità a residenti e visitatori. Una sfida per l’innovazione che proseguiamo con determinazione insieme al Cda, ai curatori, tecnici, guardasala, addetti alla vigilanza, alla sicurezza, alle pulizie, bookshop e caffetterie».

L’offerta del 2024 dei Musei Civici di Venezia intende ricordare, una volta di più, il valore del museo come centro della quotidianità di ogni cittadino; un valore che, come ricorda la Presidente di Fondazione Musei Civici Mariacristina Gribaudi, «viene garantito anche dal ricco programma di attività educative di MUVE dedicate a famiglie, scuole, con progetti pensati per persone con necessità speciali, per incrementare il processo partecipativo e la costruzione del dialogo, attraverso nuove letture e interpretazioni del patrimonio culturale».

Dialogo attraverso la cultura, impulso alla scoperta, curiosità, condivisione, insieme all’approfondimento e alla ricerca storico scientifica sono i temi principali di un palinsesto di esposizioni organizzate in occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo: prima fra tutte la grande mostra a Palazzo Ducale I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano nel Duecento (6 aprile – 29 settembre) a cui segue il consueto appuntamento con Le vie della scrittura con l’esposizione al Museo Correr (24 aprile – 15 ottobre) e le masterclass (ottobre – novembre 2024) dedicate alle culture calligrafiche cinese e araba. E ancora, il progetto Alfabeto Marco Polo. Venezia – Istanbul (7 – 16 maggio) e Marco Polo. I costumi di Enrico Sabbatini al Museo di Palazzo Mocenigo con abiti di scena del celebre sceneggiato RAI (14 maggio – 30 settembre).

In primavera prende forma la proposta espositiva dedicata all’arte contemporanea e ai suoi grandi protagonisti, indagando diversi media e linguaggi: a partire da Eva Marisaldi al Museo di Casa Goldoni (21 marzo – 24 novembre) Eva Jospin con una grande opera site specific realizzata per il Museo di Palazzo Fortuny (10 aprile – 24 novembre), i Musei delle Lacrime di Francesco Vezzoli al Museo Correr (17 aprile – 24 novembre), l’omaggio di Ca’ Pesaro, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ad Armando Testa con un’ampia monografica dedicata al creativo piemontese, un legame con il museo nato nel 2022 con la donazione alle collezioni civiche veneziane di 17 opere. Il dialogo al secondo piano, nelle Sale Dom Pérignon, è con Lo Stile di Chiara Dynys (20 aprile – 15 settembre). Il Museo del Vetro a Murano ospita le opere di Federica Marangoni Guardando al futuro (19 maggio – 3 novembre), il Museo di Palazzo Mocenigo apre al progetto Albero della Vita di Carla Tolomeo (25 maggio – 24 novembre), mentre Mestre ospita le mostre collettive della quinta edizione di Artefici del nostro tempo a Forte Marghera (giugno – 31 dicembre) e dell’ottava edizione di Premio Mestre di Pittura (14 settembre – 20 ottobre). 

Armando Testa, Punt e Mes Carpano, 1960
Stampa litografica su carta montata su tela | Lithographic print on paper mounted on canvas – 198,5 x 137,2 cm
Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna,
donazione Gemma De Angelis Testa

Attesi in estate Loris Cecchini a Ca’ Rezzonico (12 giugno – 24 novembre) e Fragile Stories per la Biennale del Merletto a Burano (14 giugno – 5 gennaio 2025). Grandi mostre ed esposizioni accompagneranno i visitatori fino alla fine dell’anno, con l’opera del fervido pittore cileno Roberto Matta (25 ottobre – 23 marzo 2025) e il progetto dedicato a Giorgio Andreotta Calò (15 novembre – 4 marzo 2025) a Ca’ Pesaro, fino alle Storie di fabbriche, Storie di famiglie per presentare al pubblico l”importante e cospicua donazione opere della ditta Carlo Moretti al Museo del Vetro.

Tra i diversi interventi strutturali a Venezia, il più significativo riguarda l’ampliamento del Museo del Vetro a Murano, con un investimento di oltre 5 milioni di euro e la nascita di una nuova sezione dedicata all’arte vetraria contemporanea, unitamente al restyling del secondo piano del Museo Correr, insieme alla progettazione del restauro e del recupero della Loggia della Pescheria a Rialto. In terraferma si intensifica l’impegno nel chilometro quadrato della cultura nel centro di Mestre. A partire dal Centro Culturale Candiani, sempre più identificabile con la Casa della Contemporaneità a Mestre, anche grazie alla straordinaria accoglienza per la mostra Chagall.Il colore dei sogni – che ha chiuso con oltre 31.000 visitatori tra residenti, visitatori dal Veneto e da fuori regione, oltre ai turisti internazionali che trovano nel centro di Mestre un nuovo punto di interesse per attività culturali – e che nell’autunno aprirà le porte a Matisse e la luce del Mediterraneo (28 settembre 2024 – 4 marzo 2025). 

L’impegno prosegue e si estende con i lavori dell’ex Emeroteca di via Poerio, progetto innovativo che porterà la produzione artistica nel cuore della città con l’apertura di atelier per artisti e di un caffè letterario, fino al progetto di riqualificazione del Palaplip in Via San Donà in un centro polivalente con funzione sociale e culturale. Una dimensione che parla di un territorio metropolitano, fisico e culturale, sempre più esteso che MUVE e Amministrazione celebrano anche nelle Giornate dei Musei in Festa – le prossime in programma il 10 marzo, 4 aprile, 23 maggio, 13 giugno 2024 e proseguiranno fino a fine anno – con ingresso gratuito per tutti residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana di Venezia e di Mogliano Veneto.

Alle professionalità, e soprattutto ai giovani, MUVE guarda da sempre con particolare interesse e il 2024 sarà un anno impegnativo su questo fronte: con il consolidamento della rete di rapporti con università e realtà che si occupano di formazione mentre crescono le attività dei musei con incontri dedicati, percorsi di alta formazione, masterclass ed esperienze pratiche in grado di offrire nuove prospettive sulla storia, sul mondo, sull’attualità, condividendo il patrimonio di collezioni e di saperi dei Musei Civici. In quest’ottica si rinnova e consolida la partecipazione di MUVE agli appuntamenti come il Salone Nautico, il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, la Design Week e con la Venice Glass Week, che hanno nella Scuola Abate Zanetti, nella produzione e nella ricerca artistica e artigianale del vetro il proprio cardine. E ancora, Incontri intorno al management della cultura e conferenze dedicate a L’economia della bellezza.

Luoghi di incontro, di scambio, di crescita, di ispirazione, dove sperimentare, luoghi della collettività, da vivere, da abitare, sempre più aperti, sempre più promotori di sostenibilità e diversità, con sempre più servizi ai visitatori: come le nuove audioguide di Palazzo Ducale, ricche di contenuti interattivi consultabili dal proprio smartphone; proposte come Dog & Museum che offre la possibilità ai visitatori che arrivano in città con il proprio animale di prenotare via web e con app un dog-sitter professionista e godersi così in tranquillità il tour.

Musei che raccontano e che si raccontano, a tutti: con aree inclusive e multisensoriali come quella al Museo di Storia Naturale dedicata al Fontego dei Turchi e alla sua storia, con un modello del palazzo e la replica di una patera pensati anche per l’esplorazione tattili; con ambienti accoglienti come Spazio ‘700 – MUVE for All, per raccontare Ca’ Rezzonico e il Settecento con un approccio ludico ed educativo. Tra le 180 proposte in tutte le sedi museali della Fondazione dedicate a scuole, famiglie e adulti, il programma di MUVE Education si caratterizza sempre per una particolare attenzione all’accessibilità e inclusione. Occasioni preziose non solo per l’impatto sociale positivo, ma anche per letture e riletture delle collezioni, esperienze importanti per tutti e per ciascuno per scoprire nuovi significati e nuove narrazioni dell’arte, della storia e della cultura, osservate con uno sguardo diverso. Tra questi; percorsi plurisensoriali, rivolti a tutti, corredati da supporti appositamente realizzati con materiali innovativi e possibilità di esplorazione tattile di opere originali selezionate; le conversazioni d’arte al museo, visite inclusive che incoraggiano l’uso dell’immaginazione e dell’espressione creativa, dedicato in particolare a piccoli gruppi di persone con Alzheimer e anziani con condizioni neurodegenerativa assieme ai loro caregivers; scuola di lingua al museo, con attività di avvicinamento alla lingua e alla cultura italiane per ragazzi o minori non accompagnati, adulti stranieri provenienti anche da comunità e centri di prima accoglienza fino a una riscoperta e rinascita, per persone con dipendenza, inserite in percorsi riabilitativi. Una rete di musei che fa davvero bene, a tutti.


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CONTATTI PER LA STAMPA 
 
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
 
In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Tel. 049663499
Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

RAI 5 – Omaggio a Pasolini • “Altri Comizi d’amore” film-documentario di Massimiliano Finazzer Flory

ALTRI COMIZI D’AMORE
il film-documentario di e con Massimiliano Finazzer Flory

In prima visione assoluta 

RAI 5 • martedì 5 marzo • ore 21.15
Una serata con Pier Paolo Pasolini

Omaggio a Pasolini – Rai 5 dedica una serata a Pier Paolo Pasolini – scrittore, regista, poeta visionario, figura di riferimento fondamentale della cultura italiana moderna – con il film-documentario “Altri Comizi d’Amore“, diretto da Massimiliano Finazzer Flory e ispirato alle opere del grande intellettuale, in onda in prima visione assoluta martedì 5 marzo alle 21.15. 

“Un uomo si aggira per un museo tra foto e documenti. Appartengono a Pasolini e, di fronte alla macchina da scrivere dello scrittore, preme la lettera P. E, in quel momento, prendono vita grattacieli e vecchie strade dove città e campagna si confondono incontrando volti e voci che rispondono all’intervistatore che li provoca con domande e parole di Pasolini sull’amore, su cosa sia oggi questo sentimento.”

Con Altri Comizi d’Amore, l’autore, regista cinematografico e teatrale Massimiliano Finazzer Flory si muove sulle tracce dell’esplorazione del film inchiesta “Comizi d’Amore” di Pier Paolo Pasolini, realizzato da marzo a settembre del 1963, anche se il film uscirà solo nel 1965, che raccolse materiali su temi scottanti che riguardavano la morale e i costumi degli italiani. Quasi sessant’anni dopo, l’autore Finazzer Flory, ripercorre e indaga su contenuti quali l’amore, la multiculturalità, le differenze di genere, il confronto generazionale, le disabilità, l’orientamento sessuale e su come sia cambiata la temperie morale e moralistica del nostro paese nei confronti dei temi in questioni, quali siano stati i passaggi di liberazione e quali i tabù ancora intatti. 

Tra le testimonianze presenti nel documentario, quelle di compagni di classe di Pasolini e studenti di oggi, cantanti, scrittori, homeless, portatori di handicap, preti francescani ed ex tossicodipendenti, nel film si parla anche di erotismo e transessualità sempre a partire dall’amore. Volti sconosciuti e volti che l’hanno conosciuto come Blasco Giurato, Ornella Vanoni, Fulvio Abbate e Maria Rita Parsi.

A completare l’omaggio a Pasolini, alle 22.25 sempre su Rai 5, il film “Il Decameron”, per la regia di Pier Paolo Pasolini, con Franco Citti, Ninetto Davoli, Angela Luce, Silvana Mangano, Pier Paolo Pasolini. Il film – Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1971 – è una reinvenzione di alcune novelle del Boccaccio che il regista e sceneggiatore ambienta a Napoli, accentuando le caratteristiche plebee e furfantesche dei loro personaggi.

Massimiliano Finazzer Flory. Attore regista teatrale e cinematografico produttore. Ha debuttato al Piccolo Teatro (2005). Ha rappresentato in oltre 30 Paesi del mondo le sue opere. Ha diretto vari film per Rai Cinema “Essere Leonardo da Vinci” pluripremiato negli USA, “Ali Dorate“, “La Musa Inquieta” presentati durante gli eventi della 76^ e 77^ Mostra del Cinema di Venezia; “Altri Comizi d’Amore“. 2022 “Un coach come padre“. Per Tim Vision “DANTE, per nostra fortuna“. 2023 “La storia di Peppino Fumagalli. La Candy, le imprese, la famiglia” presentato alla 80^ Mostra di Venezia. Numerosi i premi dal 2002 ad oggi: dal prof. Umberto Eco il Premio Speciale “Premio Cenacolo Editoria e Innovazione”. Paul Harris Fellow. Ambrogino d’Oro, Premio Rosa Camuna. Medaglia d’argento dal Governo francese. Medaglia d’oro della Società Dante Alighieri, il riconoscimento dal Console Generale della Repubblica Argentina. Lettera di attenzione dalla Segreteria di Stato per conto del Santo Padre per la lettura integrale della Divina Commedia in Duomo a Milano. Medaglia della Camera dei deputati alla carriera. È Consigliere di Amministrazione della Fondazione Piccolo Teatro di Milano


Ufficio Stampa
Studio Martinotti
martinotti@lagenziarisorse.it

Ferpi – Italian Politics: A Roma la presentazione di Parlamento Magazine

La conferenza stampa alla Camera su iniziativa 
dell’associazione Italian Politics in collaborazione con FERPI 

Nasce una nuova testata. E questa è sempre una buona notizia. Anche in tempi come questi in cui l’informazione è in crisi e il giornalismo in deficit di fiducia. L’operazione avviata dall’associazione Italian Politics per la realizzazione della nuova rivista trimestrale di cultura e comunicazione politica Parlamento Magazine vuole essere proprio foriera di una inversione di rotta, invece, dando conto dalle sue pagine dell’attività parlamentare e dei suoi protagonisti attraverso uno storytelling completo dei provvedimenti più importanti in discussione e delle riflessioni dei membri del parlamento. Fuori dalle grida del dibattito pubblico, polarizzato e antagonista, deputati, senatori, giornalisti, uomini di scienza e docenti, con professionalità, si propongono di offrire al lettore quel contesto e quell’approfondimento che da sempre è il plus della mediazione giornalistica. La rivista è stata presentata il 29 febbraio scorso in una conferenza stampa dell’associazione  Italian Politics, in collaborazione con la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, moderata da Francesca Buttara, caporedattice del trimestrale Parlamento Magazine.

Atteso, ma poi impossibilitato infine ad intervenire, Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Sen. Luca Ciriani ha inviato in conferenza stampa un messaggio in cui ha descritto come “affascinante” dare vita ad una rivista di cultura e comunicazione politica per giunta focalizzata sul Parlamento “sovrano, fulcro e perno della nostra Democrazia“. Un magazine che “come un faro” metta a fuoco l’attività politico-parlamentare non può che essere un valore aggiunto, ha detto ancora il Ministro nel fare i suoi “auguri aipromotori di questa lodevole iniziativa“. 

In apertura, l’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione cultura e editoria della Camera, ha commentato: “Fare un giornale è sempre più complesso, tanto più una rivista specializzata negli affari parlamentari. Dobbiamo lavorare ad un indice di produttività parlamentare, una forma di trasparenza molto più valevole della sola presenza di Aula e che tenga in considerazione anche quanti atti un parlamentare ha presentato, quanti interventi ha fatto o a quanti convegni di categoria ha partecipato. In questo senso Parlamento Magazine si è dimostrato fin dal primo numero innovativo nei propri contenuti.

Un progetto coraggioso” lo ha invece definito l’On. Andrea Casu, “Il parlamento è il cuore della rappresentanza e svuotarlo significa rendere più debole e più fragile la nostra democrazia. Vive ogni giorno grazie all’impegno di migliaia di persone: non solo deputati e senatori, ma anche funzionari, commessi, assistenti, collaboratori, giornalisti, professionisti e tantissime altre lavoratrici e lavoratori che spesso si vedono poco ma che fanno tantissimo, ciascuno per il proprio compito, al servizio della comunità. Se Parlamento Magazine saprà raccontare questo patrimonio di esperienze e competenze sono certo che aiuterà ad accorciare la distanza tra l’Istituzione e tutte le cittadine e i cittadini”.

Marzia Bilotta, Vicepresidente Italian Politics, ha accennato alla visione dell’Associazione: Dopo la presentazione del premio Italian Political Awards, la cui prima edizione è prevista per aprile 2024con oggi mettiamo in campo la seconda iniziativa del nostro progetto. Con il trimestrale vogliamo contribuire a costruire una narrazione diversa del Parlamento e della sua attività di definizione delle politiche pubbliche“. 

La rivista si concentrerà sul policy making, sulla scelta pubblica, che in un mondo sempre più complesso, diventa la strada maestra per la costruzione di politiche capaci di generare valore aggiunto e condiviso per il governo della democrazia.  La rivista, ha detto ancora Bilotta, valorizzerà le best practices del Parlamento italiano, provando a spiegare scelte e provvedimenti, la loro ratio e l’impatto che sarà generato. Rimettere al centro il Parlamento e la scelta pubblica significa ridare alla Politica il suo giusto valore, la sua postura più sincera, contribuendo a diffondere una conoscenza non gridata e scomposta dei processi decisionali pubblici, con l’auspicio di far crescere il numero dei cittadini che tiene in positiva considerazione l’azione politica. 

Vincenzo Manfredi, direttore del trimestrale, così come ha scritto anche nell’editoriale del numero zero, vede Parlamento Magazine come “luogo del dibattito, della costruzione del pensiero, dell’agire estetico ed epistemologico, che può contribuire alla scelta pubblica. Un luogo dove l’io possa diventare noi, e dove la scienza e la filosofia, possano tornare ad essere fonte di ispirazione della legislazione. Una rivista, trimestrale, che sente forte il senso dell’urgenza della riproposizione della democrazia come migliore forma conosciuta di governo dell’oggi, orientato alla costruzione di un domani che sia valore armonico e condiviso“. Pur nel rispetto delle differenze e nella equilibrata considerazione degli interessi, il nostro Paese ha bisogno infatti di ricominciare a credere in sé stesso, riscoprire i valori della cittadinanza e della comunità, fare sistema per creare nuova armonia e nuova capacità economica e politica indispensabile per il confronto a livello europeo ed internazionale. 

L’attività di relazioni pubbliche – ha detto il Presidente FERPI Filippo Nani –, di stakeholder engagement, è l’essenza del nostro lavoro. Molti dei professionisti scritti alla Federazione lavorano a Roma, nella rappresentanza di interessi, e non possono che salutare con favore la nascita di una iniziativa culturale come questa, che promette una informazione diretta, precisa e trasparente, sicuro contributo allo svolgimento del processo democratico. Sono infatti professionisti che come ponti si trovano a collegare mondi diversi, organizzazioni e decisori politici, con il fine della creazione di valore condiviso e sostenibile, un’attività molto complessa. Come Ferpi sosteniamo quindi con convinzione le iniziative di Italian Politics, tanto quella di Parlamento Magazine quanto quella del Premio”. 

Emozione e passione infine nelle parole conclusive di Giuseppe De Lucia, presidente di Italian Politics, che ha voluto ringraziare le donne e gli uomini che contribuiscono e contribuiranno a questo e agli altri progetti dell’associazione nel segno della passione politica e delle parole che sono emerse come legate all’avvio della nuova avventura editoriale di Parlamento Magazine: coraggio, emozione e un pizzico di follia. 


Parlamento Magazine è un trimestrale che nasce dall’impegno di alcuni professionisti della politica, dell’attivismo e dello studio della scienza politica. Professionisti delle relazioni pubbliche e dell’advocacy che non vogliono sentirsi ripiegati e sconfitti nella mancanza di occasioni di sviluppo e di rapporti sistemico relazionali capaci, con il confronto democratico, di generare valore condiviso. La rivista sarà anche un media a disposizione dei membri del parlamento come strumento di analisi e approfondimento, un canale aggiuntivo per raggiungere un’audience più ampia, diversa, rispetto a coloro che già seguono con interesse il dibattito parlamentare sui media tradizionali.  


Da Ferpi Media Relations
mediarelationferpi@gmail.com