20 aprile – 27 ottobre 2024 Polo Museale – Castello Conti Acquaviva D’Aragona di Conversano
Dal 20 aprile 2024, al Polo Museale – Castello Conti Acquaviva D’Aragona di Conversano, apre al pubblico la grande mostra Chagall. Sogno d’amore: oltre 100 bellissime opere attraverso cui viene raccontata tutta la vita e l’opera di uno degli artisti universalmente più noti e amati: Marc Chagall.
A seguito dell’esperienza maturata lo scorso anno a Conversano con la mostra di Antonio Ligabue, che ha conseguito un grandissimo apprezzamento da parte dei visitatori, il Comune e Arthemisia rilanciano proponendo al pubblico un artista dalla portata internazionale quale Mar Chagall, evidente segno di crescita e progressione nella proposta culturale della Città.
Marc Chagall (Bielorussia, 1887 – Francia 1985) è uno dei più grandi artisti al mondo ed uno dei principali interpreti della pittura del Novecento che – con le sue opere universalmente note, un inconfondibile stile onirico e fantasioso e una vita ricca di tormenti – rappresenta un unicum nella storia dell’arte. Ebreo ed esule dalla sua patria, proprio per il credo religioso, nel 1910 si trasferisce a Parigi per approfondire gli studi artistici. Attivamente coinvolto nella Rivoluzione Russa, fonda un’accademia d’arte nella sua terra natia, contestata pesantemente dal Governo. Torna in Francia, ma la seconda guerra mondiale lo costringerà a scappare in Spagna, in Portogallo e negli Stati Uniti. Nel 1944 perde la sua amatissima moglie, e questo sarà un ulteriore e tragico trauma nella vita e nell’opera dell’artista. Nel 1948 Chagall torna in Francia e si stabilisce in Provenza, dove abiterà fino alla sua morte nel 1985.
Chagall. Sogno d’amore rappresenta una straordinaria opportunità per ammirare oltre 100 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni dell’artista; un nucleo di opere rare e straordinarie, certificate e autorizzate dalla Fondation Chagall, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico che consentono di ripercorrere la traiettoria artistica del pittore dal 1925 fino alla morte.
L’Amore è il fil rouge che unisce tutta la produzione di Chagall: amore per la religione, per la patria, per la moglie, per il mondo delle favole, per l’arte.
La mostra, dal forte impatto emotivo, racconta un mondo tutto suo, intriso di stupore e meraviglia. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista: un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.
Ad arricchire la mostra anche tanti supporti multimediali come video, approfondimenti didattici, elementi immersivi.
Promossa e sostenuta dal Comune di Conversano Città d’Arte e Museco – Musei in Conversano, la mostra Chagall. Sogno d’amore è prodotta e organizzata da Arthemisia ed è a cura di Dolores Duràn Ucàr, una delle più importanti studiose dell’artista. La voce italiana della mostra è affidata alla storica dell’arte Francesca Villanti.
Date 20 aprile – 27 ottobre 2024
Sede Polo Museale – Castello Conti Acquaviva D’Aragona Piazza Conciliazione (Arco monumentale) Conversano – Bari
Orario apertura Dal martedì al venerdì 10.00 – 13.30 | 15.30 – 19.00 Sabato e domenica 10.00 – 13.30 | 15.30 – 20.30 (la biglietteria chiude un’ora prima) Lunedì chiuso
Pasqua e Pasquetta nei Musei Civici di Bologna Aperture straordinarie, attività e mostre temporanee domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile 2024
Dopo l’esito positivo sperimentato nella giornata di Capodanno che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico, anche per le festività pasquali il Settore Musei Civici Bologna ripropone l’apertura straordinaria di tutte le proprie sedimuseali in una fascia oraria uniforme. Nei giorni di Pasqua (domenica 31 marzo) e Lunedì dell’Angelo (lunedì 1 aprile), tutti i Musei Civici saranno aperti in via eccezionale dalle ore 10.00 alle ore 19.00 con una ricca e variegata offerta culturale – tra collezioni permanenti, mostre temporanee e 17 attività che comprendono visite guidate in italiano, inglese e greco, mediazione nelle sale espositive e attività didattiche per i più piccoli – a disposizione dei cittadini, delle comunità e dei turisti che sceglieranno di trascorrere le due giornate festive all’insegna dell’arte e della cultura.
Di seguito gli orari di apertura, le attività in programma e le mostre temporanee in corso. Per informazioni: www.museibologna.it
GLI ORARI DI APERTURA
Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) ore 10.00 – 19.00 Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4) ore 10.00 – 19.00 Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) ore 10.00 – 19.00 Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) ore 10.00 – 19.00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14) ore 10.00 – 19.00 Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14) ore 10.00 – 19.00 Casa Morandi (via Fondazza 36) ore 10.00 – 19.00 Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22) ore 10.00 – 19.00 Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) ore 10.00 – 19.00 Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) ore 10.00 – 19.00 Museo civico del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci 5) ore 10.00 – 19.00
LE ATTIVITÀ
Domenica 31 marzo 2024 ore 10.00 – 13.00: Museo del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci 5) Attività speciale di mediazione nelle sale Un mediatore o una mediatrice culturale sarà a disposizione del pubblico per indirizzare nella visita e rispondere a domande e curiosità sulle collezioni del museo, in lingua italiana e inglese. Ingresso: biglietto museo (intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 10.00 – 14.00: Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) Attività speciale di mediazione nelle sale Un mediatore o una mediatrice culturale sarà a disposizione del pubblico per indirizzare nella visita e rispondere a domande e curiosità sulle collezioni del museo, in lingua italiana, inglese e greca. Ingresso: biglietto museo (intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 11.00 – 14.00 e 15.00 – 18.00: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14) Attività speciale di mediazione nelle sale Un mediatore o una mediatrice culturale sarà a disposizione del pubblico per indirizzare nella visita e rispondere a domande e curiosità sulle collezioni del museo, in lingua italiana e inglese. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.mambo-bologna.org
ore 11.00 – 12.00: Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) Tutto in un’ora Visita guidata a cura di Silvia Battistini, alla scoperta dei capolavori delle Collezioni Comunali d’Arte. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 12.00 – 13.00: Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4) Tutto in un’ora Visita guidata a cura di Teresa Manetti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza, alla scoperta dei capolavori del Museo Civico Medievale. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 15.00 – 18.00: Cimitero Monumentale della Certosa (via della Certosa 18) Verdi passeggiate pasquali | Piccole esplorazioni in Certosa Un percorso esplorativo rivolto a famiglie per scoprire insieme la Certosa. Un’operatrice museale sarà disponibile presso l’infopoint storico artistico per consegnare ai visitatori un supporto cartaceo che servirà per condurre una visita del luogo in autonomia. Il supporto avrà piccoli esercizi di osservazione rivolti alla natura, all’arte e alla poesia, in modo da cogliere le piccole magie del luogo. È possibile richiedere il servizio direttamente presso l’Info-Point storico-artistico (ingresso principale – cortile chiesa), via della Certosa 18. È necessario portare con sé una matita. Attività a cura del Museo civico del Risorgimento nell’ambito di “Musei Innovativi e Aperti”. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16.00: Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) Caccia alle Uova in Museo (Chi trova un uovo trova un tesoro) Uno strano visitatore dalle lunghe orecchie ha lasciato dei tesori pasquali nelle sale del museo. Riusciranno adulti e bambini a ritrovarli seguendo gli indizi lasciati dal misterioso visitatore saltellante? Un percorso alla scoperta di storie, macchine e invenzioni racchiuse nel museo. Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13.00 del venerdì precedente museopat@comune.bologna.it | 051 6356611. Ingresso: biglietto museo (intero € 5 | ridotto € 3 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30 – 17.30: Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) Tutto in un’ora Visita guidata a cura di Teresa Manetti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza, alla scoperta dei capolavori del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17: Museo Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) I capolavori del Museo Visita guidata a cura di Aster, alla scoperta dei principali e più celebri capolavori del Museo Civico Archeologico di Bologna. Max 30 partecipanti. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/archeologico
Lunedì 1 aprile 2024 ore 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00: Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) Scopri il museo con un mediatore Acquistando il biglietto del museo è possibile, gratuitamente e senza prenotazione, usufruire di un servizio di mediazione museale secondo due diverse modalità: – “Chiedi all’archeolog*”: un mediatore sarà a disposizione del pubblico per indirizzare nella visita e rispondere alle libere domande e curiosità sulle collezioni del museo. Per “aprire tutti gli scrigni” del museo, la postazione del mediatore si sposterà fra le sale secondo uno schema che verrà consegnato con il biglietto; – “Tutti al Museo Archeologico” (fino ad esaurimento posti, max 10 persone per turno): sarà poi possibile fare un’esperienza al Museo accompagnati da una mediatrice del progetto “Musei Innovativi e Aperti” che ha l’obiettivo di avvicinare al patrimonio culturale pubblici differenti per età e provenienza, favorire l’inclusione sociale e promuovere la partecipazione attiva alla vita culturale cittadina. Ad ogni ora sarà possibile seguire alternativamente una delle seguenti attività, secondo uno schema che verrà consegnato con il biglietto: • “‘Toccare’ la storia della città”: la storia antica di Bologna in 39 oggetti Esplorando anche con le dita, sarà possibile conoscere la storia di Bologna dall’epoca preistorica a quelle etrusca, gallica e romana grazie a 39 copie di reperti archeologici, un’opera originale e 9 disegni in rilievo che permetteranno di scoprire alcuni aspetti della vita della donna e dell’uomo in quei tempi. • “Sperimentazioni”: a partire dal racconto di reperti importanti esposti nella Collezione Egizia, si offre un percorso speciale che riflette sul concetto di sperimentazione e incontro. Oggetti che viaggiano e portano con sé il racconto di una cultura diversa, sono un esempio di come l’atteggiamento curioso e aperto alla lettura di nuove storie sia la condizione fondamentale per la sperimentazione. A partire da tali spunti, i/le partecipanti creeranno il “passaporto” di un oggetto che racconta qualcosa di un loro viaggio o di un momento in cui sono entrati in contatto con una realtà nuova. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 11.00 – 12.00: Museo Civico Medievale (via Alessandro Manzoni 4) The best of the museum Guided tour by Pierre-Yves Theler, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza, discovering the masterpieces of the Museo Civico Medievale. Ticket: museum fee (full fee € 6 | reduced fee € 4 | free admittance for Card Cultura holders) Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 15.00: Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) Un giorno da antichi egiziani Laboratorio con visita per ragazze e ragazzi da 8 a 11 anni, a cura di Aster. Un laboratorio teatrale in cui immergersi nella vita che si svolgeva lungo il Nilo. Attraverso alcuni giochi scopriremo se gli antichi Egiziani compivano i nostri stessi gesti quando si alzavano al mattino e le attività che svolgevano lungo l’arco della giornata. Nella parte finale, utilizzando oggetti di scena e costumi e con lo sfondo di ambienti dell’antico Egitto, ogni partecipante interpreterà un ruolo per immortalare scene di vita e portare con noi il ricordo di aver provato per una volta a vivere come gli antichi Egiziani! Prenotazione: obbligatoria a partire dal lunedì precedente l’iniziativa ed entro il venerdì (lunedì-venerdì ore 10.00 – 12.00) 051 2757208 (20 partecipanti) Ingresso: gratuito Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 15.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14) Ludovica Carbotta. Very Well, on My Own Visita guidata alla mostra. Prenotazione: consigliata entro le ore 13.00 del venerdì precedente mamboedu@comune.bologna.it Ingresso: biglietto mostra (intero € 6 | ridotto € 4) Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.00: Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) Premiata Ditta Imballaggio Uova: riusciranno le uova ad arrivare salve a destinazione? Laboratorio per bambine e bambini da 6 a 11 anni. Per proteggere un contenuto prezioso occorre progettare un contenitore efficace. In questo laboratorio i bambini dovranno pensare e assemblare un contenitore che possa portare a destinazione un carico fragile e prezioso… evitando rotture! Con l’utilizzo di materiale semplice e di facile reperibilità inventeremo insieme dei pacchetti a prova di trasporto! Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13.00 del venerdì precedente museopat@comune.bologna.it | 051 6356611 Ingresso: gratuito (gratuito anche per un accompagnatore adulto) Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16.30: Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14) Guided tour of the Museo Morandi A tour to learn about and explore the poetics of Giorgio Morandi, one of the greatest artists of the 20th century. Reservation: recommended by 1 p.m. on the preceding Friday at mamboedu@comune.bologna.it Ticket: museum fee (full fee € 6 | reduced fee € 4 | free admittance for Card Cultura holders) Info: www.mambo-bologna.org
ore 16.30 – 17.30: Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) The best of the museum Guided tour by Pierre-Yves Theler, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza, discovering the masterpieces of the Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. Ticket: free admittance Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17.00: Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) Storie immortali Visita guidata a cura di Aster. Un percorso sul mito fra iconografia e fonti letterarie: una visita guidata che percorre le storie di tre grandi filoni mitici della grecità (le storie di Eracle, gli Argonauti, il ciclo Troiano e i ritorni), mostrando come queste storie migrino per il Mediterraneo sostanziando la cultura etrusca e latina e venendo continuamente rifunzionalizzate. È proprio questo legame che si vuol far comprendere, concludendo il percorso con l’ascolto delle voci di alcune eroine legate ai filoni mitici indagati, con testi tratti dalle Heroides di Ovidio. Max 30 partecipanti. Ingresso: biglietto museo (intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura) Info: www.museibologna.it/archeologico
LE MOSTRE TEMPORANEE IN CORSO
Il Medagliere si rivela. Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna A cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini Fino al 26 agosto 2024 Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) Tel. +39 051 2757211 Info: www.museibologna.it/archeologico
Il Museo Civico Archeologico dedica una piccola esposizione di medaglie e di monete legate alla raffigurazione iconografica dei due monumenti simbolo della città felsinea, la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda, nell’ambito del progetto Il Medagliere si rivela volto a far conoscere al grande pubblico la ricchissima raccolta numismatica del museo, giunto qui al suo terzo appuntamento dopo i precedenti focus San Petronio rifondatore di Bologna e Natale in nummis. Iconografie del Natale nelle monete e nelle medaglie del Museo Archeologico. L’esposizione, liberamente fruibile nell’atrio del museo, consente la visione di 25 esemplari tra monete, conii e medaglie, che coprono un arco temporale compreso tra il XV e il XXI secolo. L’approccio tematico di questa esposizione si propone di valorizzare non solo il patrimonio del museo ma desidera anche proporre un focus sulla storia locale attraverso la fortuna che l’immagine delle due torri ha conosciuto nella produzione numismatica, in una fase storica di particolare attenzione per la tutela e la conservazione dei due monumenti che coinvolge anche i Musei Civici. Asinelli e Garisenda sono infatti le torri più celebri di Bologna, da molti secoli simbolo identificativo della città per i suoi abitanti e per i viaggiatori, e oggi per i numerosi turisti che la visitano. Inizialmente tuttavia, quelle che oggi sono gli edifici iconici dello skyline bolognese, si trovavano in un tessuto urbano caratterizzato dalla presenza di oltre 100 torri, oggi in amplissima parte scomparse o celate, superstiti, tra i palazzi del centro storico.
Figure e paesaggi dell’Ottocento alle Collezioni Comunali d’Arte A cura di Isabella Stancari 21 marzo – 30 giugno 2024 Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) Tel. +39 051 2193998 Info: www.museibologna.it/arteantica
La mostra Figure e paesaggi dell’Ottocento alle Collezioni Comunali d’Arte rientra nell’ampio progetto espositivo diffuso La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica alla Grande Guerra, ideata e coordinata dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari. I dipinti esposti rientrano in due tematiche principali. La prima è dedicata all’Accademia delle Belle Arti, luogo di formazione di quasi tutti gli artisti locali e promotore di due concorsi artistici nazionali, il Curlandese e il Baruzzi, la seconda affronta il paesaggio, con numerose opere inedite. Oltre alle opere in mostra si possono ammirare nel percorso museale i due ampi saloni dedicati in permanenza a Pelagio Palagi, il più importante pennello neoclassico locale, la cui carriera internazionale come pittore, architetto, decoratore d’interni, scultore e disegnatore di arredi si concluse a Torino come artista della corte Savoia di re Carlo Alberto.
Un ritratto di Pompeo Batoni (1708 – 1787) dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid A cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Ilaria Negretti Fino al 7 aprile 2024 Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) Tel. +39 051 236708 Info: www.museibologna.it/arteantica
Un celebre protagonista della pittura europea del Settecento arriva per la prima volta a Bologna: si tratta di Pompeo Girolamo Batoni (Lucca, 1708 – Roma, 1787), di cui il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini espone, fino al 7 aprile 2024, il Ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino proveniente dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid.
La prestigiosa opportunità espositiva, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Ilaria Negretti, si inserisce nell’ambito della rassegna Ospiti promossa fin dal 1996 dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna come attività di valorizzazione del patrimonio e sviluppo delle relazioni scientifiche con istituzioni museali italiane e internazionali, attraverso lo scambio di opere attivato in occasione di prestiti per esposizioni temporanee. Considerato il ritrattista più ricercato nell’Europa del XVIII secolo per la sua arte innovativa e originale, anche nella più convenzionale ritrattistica ufficiale Batoni sa raggiungere risultati stupefacenti e sofisticati per qualità esecutiva e accostamenti cromatici. Ne è esempio il dipinto presentato a Bologna- firmato sul bordo del tavolo e datato 1785 – che appartiene alla tarda produzione del pittore e ne incarna a pieno l’ideale di grazia e delicata eleganza espressa nella resa delle figure femminili.
L’Incredulità di San Tommaso di Gaetano Serra Zanetti: due versioni a confronto A cura di Mark Gregory D’Apuzzo 21 marzo – 30 giugno 2024 Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) Tel. +39 051 236708 Info: www.museibologna.it/arteantica
La mostra L’Incredulità di San Tommaso di Gaetano Serra Zanetti: due versioni a confronto rientra nell’ampio progetto espositivo diffuso La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica alla Grande Guerra, ideata e coordinata dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari. Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con La Quadreria di ASP Città di Bologna, l’iniziativa espositiva al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini presenta due versioni dell’Incredulità di San Tommaso realizzate da Gaetano Serra Zanetti (Bologna, 1807 – ivi, 1862) abitualmente conservate nei depositi e dunque non accessibili al pubblico. La mostra offre quindi l’opportunità di conoscere de visu due opere significative nel percorso del pittore, che fu tra i protagonisti dell’Ottocento bolognese, più volte gratificato da premi e riconoscimenti. Lungo il percorso del museo sono inoltre segnalati alcuni paesaggi ottocenteschi di età romantica esposti in permanenza: il delizioso quadretto La scalinata di Giuseppe Termanini e alcuni dipinti di Giacomo Savini, entrambi allievi del pittore e scenografo Vincenzo Martinelli, esponente di spicco del paesaggismo bolognese della seconda metà del Settecento.
Ludovica Carbotta. Very Well, on My Own A cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì Fino al 5 maggio 2024 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14) Tel. +39 051 6496611 Info: www.mambo-bologna.org
Lynda Benglis e Properzia de’ Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno A cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Giulia Pezzoli Fino al 26 maggio 2024 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Giovanni Minzoni 14) Tel. +39 051 6496611 Info: www.mambo-bologna.org
L’esposizione Lynda Benglis e Properzia de’ Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno propone un dialogo inedito tra Properzia de’ Rossi (Bologna, 1490 circa – 1530), considerata la prima donna scultrice nella storia dell’arte nonché unica donna ad avere una biografia all’interno delle Vite di Giorgio Vasari, e Lynda Benglis (Lake Charles, Louisiana, 1941), una delle massime protagoniste dell’arte contemporanea internazionale. Appartenenti a epoche e culture lontane tra loro, le due artiste, entrambe virtuose del medium scultoreo, sono accomunate dall’ambizione di affermare la propria individualità creativa in contesti ostili o difficilmente accessibili alle donne. Dalla produzione artistica dell’artista bolognese viene esposto lo stemma nobiliare della famiglia Grassi con aquila bicipite, in filigrana d’argento con noccioli di frutta intagliati, proveniente dal Museo Civico Medievale di Bologna e appositamente restaurato per questa occasione espositiva, e una riproduzione in 3D della formella in marmo, prodotta anch’essa per la mostra, rappresentante l’episodio biblico di Giuseppe e la moglie di Putifarre, realizzata per il portale della Basilica di San Petronio e conservata all’interno del suo Museo diocesano. Entrambe le opere sono descritte e attribuite da Giorgio Vasari a Properzia de’ Rossi nelle Vite, primo testo critico di storia dell’arte a sua volta presente in mostra attraverso le due preziose edizioni del 1568 conservate presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna. Dalla produzione artistica di Lynda Benglis, l’esposizione presenta sette sculture in marmo, realizzate dal 2015 al 2021, provenienti da Thomas Brambilla Gallery di Bergamo e da collezioni private ubicate nell’area metropolitana di Bologna.
Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS A cura di Alessia Masi Fino al 7 luglio 2024 Museo Morandi (via Don Giovanni Minzoni 14) Tel. +39 051 6496611 Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi
Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia A cura di Lorenza Selleri Fino al 5 maggio 2024 Casa Morandi (via Fondazza 36) Tel. +39 300150 / 6496611 Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi
Le opere di Giorgio Morandi in cui si può percepire una vicinanza stilistica a quelle dei principali esponenti della Metafisica sono 21 (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e “Valori Plastici”) e sono prevalentemente dipinti ad olio. Queste tele si conservano per lo più in alcuni dei più importanti musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo trafugata nel 1981 e ad oggi non è stata ancora ritrovata). Il Museo Morandi possiede tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno (estate 1918 – tardo autunno 1919) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto. Questi rari e preziosi fogli, infatti, tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature morte metafisiche di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di Brera (Natura morta, 1919 -V.43 e Natura morta, 1919 – V.44) e un vaso di fiori che invece richiama il dipinto di collezione privata (Fiori, 1920 – V.56) emblematico della successiva stagione dei “Valori Plastici”. I tre disegni, in realtà, risalgono tutti a quel periodo, come si evince dalla carta su cui sono stati schizzati seppur con una precisione quasi descrittiva. Morandi ha utilizzato infatti il verso di cedole librarie della celebre casa editrice d’arte “Valori Plastici” fondata nel 1918 dall’artista ed editore Mario Broglio. I fogli provengono, non a caso, dal fondo archivistico della rivista romana e, andati in asta a Roma nell’ aprile del 1999, sono stati acquistati dal Comune di Bologna arricchendo così la collezione del Museo Morandi. Il focus nasce con l’intenzione di documentare questa breve parentesi del percorso artistico morandiano accostando ai disegni, i modelli che servirono a Morandi per le sue opere metafisiche e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie. Cartella stampa: https://drive.google.com/drive/folders/1fZKMNi3ZJ2xqQ3EhxMba6O-omEQElHLQ
Vespa Club. Una piccola grande storia su due ruote Prorogata fino al 30 giugno 2024 Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) Tel. +39 6356611 Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Vespa Club Bologna. Una piccola grande storia su due ruote è un focus espositivo dedicato al mito della Vespa, icona del motociclismo italiano nel mondo, nato dalla collaborazione del Museo del Patrimonio Industriale con il Vespa Club Bologna. L’allestimento, realizzato nel piano intermedio del percorso di visita, accanto all’esposizione di un importante nucleo di 18 motociclette prodotte dalla casa bolognese M. M. recentemente concesse in comodato al museo. La Vespa ha lasciato un’impronta significativa nella storia dei trasporti, nell’immaginario collettivo, nell’arte e nel cinema non solo italiani. Raccontare il primo marchio globale della mobilità al Museo del Patrimonio Industriale, le cui collezioni permanenti documentano le eccellenze produttive bolognesi anche in ambito motoristico e meccanico, consolida, ancora una volta, i rapporti tra l’istituzione museale, il mondo del collezionismo, i club e l’associazionismo in un territorio simbolo della Motor Valley emiliano-romagnola nota a livello mondiale. La storia di questo scooter è legata in modo significativo a Bologna, non solo perché in questa città è nato uno dei primi Club per gli amanti di questo mezzo ma perché tra il 20 e 21 maggio 1950 si tenne in Piazza Maggiore il primo raduno internazionale della storia vespistica che richiamò circa 5.000 vespisti provenienti da Italia, Austria, Francia, Germania e Svizzera. Risale all’anno precedente, il 1949, la nascita ufficiale del Vespa Club Bologna, tra le prime organizzazioni italiane ad aver compreso le potenzialità innovative del veicolo, in una città dalla tradizione motociclistica molto solida in cui operavano aziende storiche come M.M. e C.M e dove stavano prendendo avvio nuove realtà come Moto Morini, F.B. Mondial e Ducati. Il Club è da subito attivo sia nelle manifestazioni sportive sia nelle rievocazioni locali e nazionali. I suoi associati, oltre 600, sono da tempo impegnati nello studio della storia del marchio garantendo il restauro e la conservazione dei pezzi che oggi, per la prima volta in contemporanea, vengono esposti al Museo del Patrimonio Industriale. I modelli visibili in mostra sono 7.
La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915 A cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari 21 marzo – 30 giugno 2024 Museo civico del Risorgimento (Piazza Giosue Carducci 5) Tel. + 39 051 2196520 Info: www.museibologna.it/risorgimento
Al Museo civico del Risorgimento è allestita la sezione da cui prende il titolo il progetto espositivo diffuso La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica alla Grande Guerra, ideata e coordinata dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari. Tra le opere ispirate ai temi risorgimentali si segnala uno dei capolavori della ritrattistica ottocentesca, il Ritratto di Giovan Maria Damiani in uniforme delle Guide Garibaldine (1872) di Antonio Puccinelli, appartenente alla collezione dello stesso museo e raramente esposto. L’iconica opera è affiancata dalle opere I fatti di Savigno (Passaggio delle truppe pontificie) di Ferdinando Fontana e dal modelletto preparatorio, in collezione privata, della omonima grandiosa tela di Carlo Arienti La cacciata dell’imperatore Barbarossa da Alessandria, voluta dal re Carlo Alberto in chiave antiaustriaca. Grazie alle opere delle collezioni storiche del MAMbo viene inoltre ripercorso il tema del soggetto storico, tanto caro alla cultura artistica di metà Ottocento, con le opere La morte di Zerbino (1851) del pittore di figura Ippolito Bonaveri e Io mi sedeva in parte… (1873) di Alfonso Savini, mentre il genere del paesaggio bolognese è rappresentato dalle vedute neoclassiche di Giacomo Savini, di età romantica con Ottavio Campedelli e del primo Novecento con Augusto Majani “Nasica”. Oltre alle cinque piccole opere inedite di Giulio Cesare Ferrari, ritrovate da Isabella Stancari durante il lavoro di ricerca confluito nel Bollettino 2020/2022 del Museo civico del Risorgimento, notevole è inoltre il nucleo di quattro tele dipinte da Alessandro Guardassoni, che si ricollegano idealmente alla mostra monografica visibile nella sede della Fondazione Gualandi a favori dei sordi. Il capolavoro giovanile del pittore bolognese Anna Bolena forsennata, vincitore del piccolo premio Pittura al Concorso Curlandese del 1843 e proveniente dai depositi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, è esposto insieme a tre opere inedite da collezioni private che testimoniano il lato più sperimentale dell’artista. Si tratta del Giardiniere che annaffia una pianta e due particolari vedute di giardini, eseguite a tempera e chine sui toni del grigio, che mostrano la rielaborazione del reale sulla base di fotografie. Per la delicata eleganza si distingue, infine, uno dei rari di ritratti Luigi Serra, Ritratto di signora (Enrica Merlani) eseguito nel 1888, anno della prematura scomparsa del pittore.
La mostra “Histri in Istria” e gli eventi collaterali HISTRI, ARCHEOLOGIA, L’ANFITEATRO E Il TEATRO ROMANO: IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ISTRIA Relatore il direttore del Museo Darko Komšo martedì 26 marzo, alle ore 17.30 alla Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich (Trieste)
L’ultimo evento collaterale della mostra “Histri in Istria” è dedicato al Museo archeologico dell’Istria a Pola, partner della Comunità Croata di Trieste nella progettazione della preziosa esposizione ospitata al Museo Winckelmann, organizzata insieme al Comune di Trieste (aperta fino al 1 aprile 2024, dalle 10.00 alle 17.00) con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CRTrieste. Dal titolo “Histri, archeologia, l’anfiteatro e il teatro romano: il Museo Archeologico dell’Istria”, è in programma martedì 26 marzo, alle ore 17.30, alla Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, e prevede come relatore il direttore del Museo archeologico dell’Istria/Arheološki muzej Istre a Pola/Pula Darko Komšo. Presente anche il sindaco di Pola, Filip Zoričić in rappresentanza del Comune di Pola e della partecipata Agenzia del turismo della città di Pola sponsor della mostra. Moderatore il presidente della Comunità Croata di Trieste, Damir Murkovic. Il direttore del Museo archeologico dell’Istria, Darko Komšo, nel corso della conferenza (prevista la traduzione simultanea in italiano) presenterà la storia del Museo e dei principali monumenti sotto la sua tutela; illustrerà inoltre i significati del dirigere questa istituzione complessa, parlerà dei lavori per la nuova esposizione permanente del museo e dei programmi per il prossimo futuro.
Il Museo archeologico dell’Istria Il Museo archeologico dell’Istria è il museo più visitato in Croazia e una delle istituzioni più importanti dell’Istria. La sua fondazione risale a 122 anni fa, strettamente connessa al recupero dei reperti trovati nell’area dell’antico capoluogo degli Histri, Nesazio. Il primo lapidario del museo era situato in uno degli imponenti monumenti antichi di Pola, il tempio di Augusto nell’antico Foro romano, e conteneva la raccolta di reperti iniziata già nel primo Ottocento. Alcuni anni dopo, il lapidario si espanse fino a comprendere l’anfiteatro. L’arena, l’anfiteatro di Pola, è il monumento antico più grande in Croazia, il sesto anfiteatro romano nel mondo per grandezza e con le sue quattro torri figura tra gli edifici anfiteatri con la struttura esterna meglio conservata.
Nella sua storia, che dura da oltre un secolo, il Museo archeologico dell’Istria, assieme al ricco patrimonio culturale di cui è responsabile, ha cambiato quattro stati ed è sopravvissuto a tre guerre, trasformandosi in un centro regionale scientifico e culturale. Accanto all’attività museale, archeologica e di tutela dei monumenti, si occupa di organizzazione e produzione di eventi culturali, quali mostre e concerti, e di editoria, rappresentando uno dei centri principali dell’offerta culturale di Pola e dell’Istria. Tra i progetti più ragguardevoli ultimamente realizzati vi è la rivitalizzazione del Piccolo teatro romano, l’unico teatro romano conservatosi in Croazia. Con i suoi 2000 posti a sedere, ogni estate si trasforma in uno spettacolare palcoscenico per pièce teatrali, balletti, opere e concerti di musica alternativa in questa parte dell’Europa.
Darko Komšo
Darko Komšo è nato nel 1972 a Pola, dove ha frequentato le scuole elementari e medie. Nel 1999 ha conseguito la laurea in Archeologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia/Filozofski fakultet dell’Università di Zagabria. Dal 1996 lavora al Museo archeologico dell’Istria/Arheološki muzej Istre a Pola/Pula, prima con il titolo di consulente museale e dal 15 gennaio 2009 come direttore. È membro del Consiglio museale croato/Hrvatsko muzejsko vijeće dal 2016 e suo presidente dal 2018. Dal 2018 è anche membro del Consiglio croato per i beni culturali/Hrvatsko vijeće za kulturna dobra.
Ha partecipato a più di 100 conferenze professionali e scientifiche in Croazia e all’estero. Autore di 135 articoli scientifici e professionali, pubblicati sulle riviste croate e internazionali. Ha preso parte a oltre 50 scavi archeologici, per lo più in qualità di direttore. Ha curato come autore tre mostre e come coautore numerose mostre collettive e presentazioni di archeologia sperimentale.
Darko Komšo figura negli annali dell’archeologia croata per la scoperta dell’arte rupestre nella grotta di San Romualdo/Romualdova pećina in Istria, l’unica finora trovata in Croazia. Per questa scoperta è stato premiato dalla Società archeologica croata/ Hrvatsko arheološko društvo per la promozione dell’archeologia croata nel Paese e all’estero.
Membro del Coordinamento per l’istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia del territorio della regione Istriana/Koordinacija za zavičajnu nastavu Istarske županije, del Consiglio di partenariato dell’area urbana di Pola/Partnersko vijeće urbanog područja Pule e del Comitato per gli eventi culturali nei monumenti culturali della Città di Pola/Povjerenstvo za kulturne manifestacije u spomenicima kulture grada Pule. È stato membro del Consiglio di amministrazione del Museo archeologico di Osijek e presidente del Consiglio museale del Museo archeologico di Zara. Dal 2005 al 2009 ha rappresentato le regioni Istria e Litoraneo-montana/Primorsko-goranska županija nel Comitato centrale della Società archeologica croata e svolto la funzione di supervisore museale di secondo livello.
Aps comunicazione Snc di Aldo Poduie e Federica Zar viale Miramare, 17 • 34135 Trieste Tel. e Fax +39 040 410.910 zar@apscom.it
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