Brescia, Mo.Ca.: FEDERICO GAROLLA. Saper leggere il tempo

FEDERICO GAROLLA
Saper leggere il tempo
Brescia, Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture
16 marzo – 12 maggio 2024
 
La mostra presenta una serie di fotografie in bianco e nero, vintage, provenienti dall’Archivio Federico Garolla, in cui grandi attori teatrali, stelle nascenti della televisione, modelle, artisti ma anche persone comuni sono immersi in ambienti inconsueti e sorprendenti.

Dal 16 marzo al 12 maggio 2024, il Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture a Brescia accoglie la retrospettiva dedicata a Federico Garolla (1925-2012), uno dei maestri della fotografia italiana, il cui stile, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha illuminato il percorso di molti colleghi.
La mostra, curata da Margherita Magnino e Carolina Zani, dal titolo Saper leggere il tempo, presenta una serie di circa 70 fotografie, tutte vintage, provenienti dall’Archivio Federico Garolla, in cui grandi attori teatrali, stelle nascenti della televisione, modelle, artisti ma anche persone comuni sono immersi in ambienti inconsueti e sorprendenti.

Garolla è stato tra i primi a portare gli abiti degli atelier più prestigiosi nelle strade al mattino presto, nelle periferie urbane ancora libere dal traffico automobilistico, sulle scalinate di una Roma deserta, e anche in contesti inaspettati, creando una fusione suggestiva tra eleganza e realtà urbana.

La sua idea di glamour si basa sul confronto tra immagini dissonanti, su antitesi estetiche e su divisioni di classe inequivocabili, che conferisce alle sue fotografie un’eleganza unica e uno stile sofisticato, in cui ogni dettaglio è orchestrato con cura. Nulla è lasciato al caso, ma tutto appare disinvolto, sofisticatamente casuale.

Influenzato da maestri come Cartier-Bresson e Richard Avedon, Garolla incarna un approccio che va oltre la semplice documentazione visiva, catturando l’essenza e lo spirito di un’epoca in continuo cambiamento. Le sue opere riflettono la vivacità e la complessità della società italiana del secondo dopoguerra, contribuendo a creare l’immagine di un’Italia in rapida trasformazione, pronta ad abbracciare un futuro dinamico e borghese.

Federico Garolla, Massimo Campigli nel suo studio, Roma, 1960

Federico Garolla si distingue come un narratore raffinato della vita sociale e culturale del suo tempo, attraverso reportage per importanti testate. Le sue fotografie, pubblicate su riviste di spicco come Tempo ed Epoca, hanno svolto un ruolo significativo nel plasmare l’immaginario collettivo dell’Italia del dopoguerra, documentando l’ascesa dell’alta moda italiana, ritraendo figure chiave della cultura e del cinema, e narrando gli eventi salienti con uno sguardo sensibile alle realtà sociali del paese.

Federico Garolla, 1960 Roma, 1960. Lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini gioca a pallone con i ragazzi della borgata romana di Centocelle.

Federico Garolla racconta l’Italia del dopoguerra in una serie di racconti fotografici che spaziano dal fotogiornalismo alla moda, dallo spettacolo alla vita culturale. Vittorio De Sica mentre fuma nella Galleria del Chitamone a Napoli, la modella Sophie Malga al trucco prima di una sfilata, l’artista Renato Guttuso nel suo studio, Totò sul set di I soliti ignoti, Pasolini e Calvino al caffè Rosati di Piazza del Popolo: queste sono solo alcune delle immagini che raccontano la retrospettiva di Federico Garolla. Fotogiornalista, inviato speciale e freelance, si inserisce nel filone del “realismo” anche grazie ai suoi reportage, catturando immagini di straordinario valore. Tra questi ricordiamo, Infanzia abbandonata, Verso sud e L’isola dei pescatori.

Margherita Magnino e Carolina Zani, curatrici.

Federico Garolla (Napoli, 1925 – Milano, 2012) comincia la sua carriera nel giornalismo collaborando col Mattino e con il Domani d’Italia, tra i maggiori quotidiani di Napoli. A Milano inizia il suo percorso nel fotogiornalismo e realizza centinaia di reportage per prestigiose testate italiane – L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi – e straniere – Paris Match, National Geographic, Colliers, Die Stern.

Nel 1951 diventa inviato speciale di Epoca, e in seguito, a fianco di Federico Patellani, Giancolombo, Paolo Costa e Franco Fedeli, per Le Ore; nel 1956 fonda Foto Italia dell’Agenzia Italia e ne diventa il primo direttore.

Dal 1953 segue la nascita dell’alta moda italiana: riprende nei loro atelier i giovani stilisti che stanno conquistando la scena internazionale, le modelle per strada, fra gli sguardi incuriositi della gente. Sono di quel periodo i servizi apparsi su Eva, Annabella, Donna, Bellezza, Arianna, Grazia e poi Amica. Contemporaneamente coglie la vita culturale italiana in una serie di “fotografie racconto” che ritraggono pittori, scrittori, musicisti, attori e attrici di cinema e teatro, ma anche la gente comune che sta attraversando gli anni del dopoguerra, con un occhio sempre attento alle tematiche a sfondo sociale.

Nel 1976 inizia a collaborare con la Rai in qualità di regista e presentatore per alcune rubriche del TG con una serie di documentari. Realizza reportage su musei d’arte e d’archeologia, su luoghi d’interesse architettonico e paesaggistico, sul turismo enogastronomico, pubblicati poi da Mondadori, Rizzoli, Domus, De Agostini. A partire dagli anni ’80, matura con l’editore e scrittore Mario Monti l’idea di realizzare delle guide sui musei italiani e fonda una casa editrice che attinge proprio a quel cospicuo “serbatoio” di immagini raccolte nel corso del tempo.


Fortemente voluto dal Comune di Brescia, il Macof – Centro della fotografia italiana, è lo spazio espositivo dedicato alla fotografia italiana, aperto nel maggio 2016 nell’importante sede del palazzo barocco Martinengo Colleoni. È affidato alla direzione artistica di Renato Corsini e si avvale della consulenza di un comitato scientifico formato da due indiscussi protagonisti della fotografa italiana, Gianni Berengo Gardin e Uliano Lucas, e dalla storica della fotografia Tatiana Agliani. È un luogo di informazione, studio e ricerca sulla fotografia italiana e sulla sua storia, uno spazio aperto alla discussione sul linguaggio visivo, sulle tendenze che caratterizzano oggi la fotografia italiana e sulle sue prospettive future.


FEDERICO GAROLLA
Saper leggere il tempo
Brescia, Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture (via Moretto 78)
16 marzo – 12 maggio 2024
 
A cura di Margherita Magnino e Carolina Zani
 
Orari:
Dal martedì alla domenica
Dalle 15.00 alle 19.00
Ultimo ingresso ore 18.00
 
Ingresso:
5 euro intero
4 euro ridotto (bambini di età inferiore ai 7 anni, adulti sopra i 65 e studenti).
I biglietti si possono acquistare direttamente presso il Ma.Co.f, non esistono prevendite in internet.
 
Informazioni e prenotazioni:
Ma.Co.f Centro della fotografia italiana
Via Moretto 78, 25121, Brescia.
Info@macof.it
Carolina Zani
Tel. 366.3804795

Ufficio stampa Brescia Photo Festival VII Edizione
CLP Relazioni Pubbliche
Clara Cervia
T. 02 36 755 700
clara.cervia@clp1968.it

Ufficio stampa
Fondazione Brescia Musei
Francesca Raimondi
T. +39 331 8039611
raimondi@bresciamusei.com
 
Ufficio stampa
Comune di Brescia
Rossella Prestini
T. 39 338 894 8668
r.prestini@comune.brescia.it

“D2”: oggi a Roma per la prima volta sul palco del QUID Dario Daneluz, con il suo progetto musicale solista

Dario Daneluz e Giacomo Iraci, questo è certo, amano il palco e il live.  Qui l’evento promosso su FB da QUID: 

Giovedì 28 marzo 2024 h. 21,15 QUID – Via Assisi 116 Roma

Informazioni e prenotazioni
T. 06-78349259




Storica voce della capitale, Dario Daneluz torna in concerto a Roma, e per la prima volta sul palco del QUID di Via Assisi 117,  dal 28 marzo, con il progetto a lui più caro, il suo album  D2, un viaggio tra jazz, soul e canzone d’autore italiana. Ad accompagnarlo sul palco straordinari musicisti che hanno condiviso molto con il cantante in questi anni: Daniele Natrella alla batteria, Gigi Saletta al basso, Alfredo Bochicchio alla chitarra e Danilo Riccardi, tastiere. L’opening all’indie pop di IRACI.

Undici le tracce della sua prima fatica discografica da solista, album nato in piena pandemia, dalle sonorità che affondano nelle radici della musica ascoltata e amata dal cantante, una su tutte quella di Gino Vannelli. Del singolo “Tazzine” esiste un divertente videoclip firmato da Domenico Lacava, mentre sono di Davide Rappazzo le foto della cover del CD, realizzato anche con la collaborazione di Adriano Patella e Corrado Santini.

Dario Daneluz

Dario Daneluz canta dall’età di 17 anni, prima in numerosi gruppi nel circuito dei locali romani, poi in jingles radiofonici e spot pubblicitari fino alle successive esperienze. Cantante ed autore nel progetto dell’album “Baccano” del Nuovo Partito Luddista; con il compositore Andrea Camilletti, il suo primo CD autoprodotto, “A mente fresca”; ha inciso un CD con uno dei migliori gruppi gospel romani, gli “Unbound voices” e ha fatto parte del quartetto vocale jazz “ITALIAN VOCAL QUARTET”, con il quale ha partecipato per tre anni allo spettacolo teatrale “LA SIGNORA IN BLUES”, con Lino Patruno e Cristina Aubry. Ha realizzato un album di classici swing ed ha partecipato a numerosi festival jazz italiani ed internazionali, tra i quali Ascona (CH) Jazz 2001-2003, Beat Onto Jazz Fest, Dean Benedetti Jazz Fest di Viareggio. Ha collaborato al nuovo disco di Capital f. Nel 2008 ha realizzato un CD di musica d’autore con la band “Stranomalya”. Ha lavorato con una delle dance band più attive dello scenario romano, gli Emporium, con cui ha registrato il singolo “Rebel inside”. Ha partecipato come vocalist a Web Notte con un tributo alla dance Music. È presente nelle produzioni del musicista Papik e nel disco lounge dedicato al Natale della IRMA Records. Nel 2020 ha cantato nella colonna sonora del film Tolo Tolo di Checco Zalone.

Giacomo Iraci in arte IRACI, chitarrista, esordisce con la band Alternative Rock, San De Villa in veste di cantante, chitarrista e principale autore dei brani. Tra il 2013 e il 2019 la band pubblica 2 Ep ed 1LP e porta avanti un’intensa attività live nel centro Italia. Una laurea di primo livello in chitarra jazz presso il Saint Louis College of Music, poi chitarrista del collettivo artistico Comemammam’hafatto, che unisce funk soul e rock alla musica house ed elettronica. Dopo anni di live nei club e nei festival, durante la pandemia, anche IRACI dà vita al primo EP da solista: “Polvere”, prodotto da Max Scoppetta e pubblicato per Masko Records. Tra il 2020 e il 2023, IRACI porta sul palco il suo nuovo sound in numerosi club e festival della capitale, ed è imminente l pubblicazione del suo primo LP, un lavoro più cantautorale, con chitarre acustiche e sezioni ritmiche da studio. Dal vivo esprime l’unione di due anime: digitali e analogiche, sognanti e ciniche.


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Catania: Paesaggi Aperti fa tappa al Quartiere Antico Corso

Sabato 30 marzo 2024 ore 10.00 | Coro di Notte Monastero dei Benedettini (Piazza Dante)

Nuove azioni per restituire l’identità e stimolare la rigenerazione culturale dei territori

Si accendono i riflettori sul Quartiere Antico Corso, focus della seconda tappa del progetto Paesaggi Aperti a Catania organizzato dall’Istituto Nazionale di Architettura con la rappresentanza territoriale IN/Arch Sicilia. L’evento “Catania Antico Corso – il punto sui progetti” – che si svolgerà sabato 30 marzo 2024 ore 10:00 presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini a Piazza Dante – è co-organizzato dall’Associazione Officine Culturali, con il supporto dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti PPC e il patrocinio del Comune di Catania. 

Paesaggi Aperti mira a sviluppare un modello multidisciplinare di formazione e trasferimento di conoscenze per implementare le comunità di patrimonio sfruttando la complessa rete di relazioni fisiche, economiche e sociali locali con pratiche collaborative nel paesaggio. Il progetto – ispirato al pensiero del sociologo Danilo Dolci – si basa su comunicazione, partecipazione ed empowerment delle comunità. Tra gli obiettivi del progetto c’è restituire il senso d’identità e d’appartenenza attraverso una organica strategia e la rigenerazione dei territori interessati, a partire dagli aspetti culturali e sociali, prima ancora che fisici.

L’evento coinvolgerà gli stakeholders del processo di trasformazione del Quartiere Antico Corso: enti pubblici, enti di ricerca e associazioni parteciperanno a un confronto costruttivo e condiviso sui processi di trasformazione del quartiere.

Antico Corso Catania

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione tematica di IN/Arch Sicilia affidata a Mariagrazia Leonardi presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch Regione Sicilia, Sebastiano D’Urso del DICAR dell’Università di Catania, Lucia Pierro consigliere di IN/Arch Sicilia, i relatori presenteranno i progetti e le strategie sinora messe in atto. Sarà illustrato il pensiero dell’arch. Giancarlo De Carlo testimoniato da Monica Mazzolani MTA Associati – Giancarlo De Carlo Associati che con lui lavorò a Catania. Saranno protagoniste anche le ipotesi successive sviluppate a seguito delle Legge Regionale 13 del 2015 esposte da Ignazio Lutri Urbanista e consigliere IN/Arch Sicilia. Parteciperanno ai lavori Giuseppe Messina e Eleonora Bonanno (Ordine e Fondazione Architetti PPC Catania). Interverrà lo Studio Guicciardini & Magni sul Museo dell’Etna. A seguire si terrà una tavola rotonda coordinata da Ignazio Lutri, che vedrà coinvolti gli attori del processo e gli stakeholders: Regione Sicilia, Città di Catania, Università di Catania, Ordine e Fondazione degli Architetti PPC della Provincia di Catania, Comitato Popolare Antico Corso APS/ETS. Il seminario si concluderà con gli interventi di Franco PortoLucia Pierro e Giovanni Fiamingo (IN/Arch Sicilia). I lavori saranno moderati da Mariagrazia Leonardi.

Sabato con la seconda tappa di Paesaggi Aperti si avvia un Laboratorio sociale di mappatura dei bisogni della comunità che si svolgerà nelle giornate del 20 e del 27 aprile 2024 con il supporto di Officine Culturali e del Comitato Popolare Antico Corso: le attività saranno orientate ad alimentare ulteriormente il confronto con la produzione di un documento di sintesi e saranno perfezionate a giugno con la realizzazione di un workshop progettuale sugli spazi interstiziali di collegamento ai grandi interventi previsti.


I PRESS, Sala Stampa e Comunicazione
CATANIA – Via Perugia 1, 95129
tel/fax 095 505133
www.i-press.it | www.i-pressnews.it 
staff@i-press.it 
Fb | Tw | Ln | Inst | Yt