La mostra del Sassetta occasione per scoprire uno dei più incredibili borghi d’Italia

Sassetta: Madonna col Bambino, tempera su tavola, 67,5 x 45,3. Siena, Arcidiocesi dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli (Sovicille)
IL SASSETTA E IL SUO TEMPO
Uno sguardo sull’arte senese del primo Quattrocento
Massa Marittima, Museo di San Pietro all’Orto
15 marzo – 14 luglio 2024

Mostra a cura di Alessandro Bagnoli

Dal 15 marzo, ai Museo di San Pietro all’Orto si potranno ammirare le magnifiche opere riunite dalla mostra “Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo   sull’arte senese del primo Quattrocento”. L’esposizione resterà aperta al pubblico sino al 14 luglio, consentendo di ammirare un nucleo fondamentale di tavole di Stefano di Giovanni, meglio noto come il Sassetta (attivo a Siena dal 1423 al 1450), l’artista che immise i fermenti del Rinascimento nella grande tradizione trecentesca senese.

La mostra, curata da Alessandro Bagnoli, è promossa dal Comune di Massa Marittima, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino, il Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Siena, la Diocesi di Massa Marittima – Piombino, la Pinacoteca Nazionale di Siena, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Il Sassetta riunito al San Pietro vale da solo una visita, per la bellezza delle selezionatissime opere, sue e di precisi artisti di confronto.   

Sassetta, Adorazione dei Magi (31 x 36,4 cm).
Siena, collezione Chigi Saracini

Ma a rendere imperdibile una gita a Massa Marittima in occasione della mostra è anche il contesto che la accoglie. A partire dal Museo di San Pietro, dove tra i diversi capolavori spicca la Maestà di Ambrogio Lorenzetti, poi il contiguo, curioso, Museo dell’Organo e dell’Arte Organaria, e l’intero borgo, incredibile scrigno d’arte e di architettura.

Massa sorse nel cuore delle Colline Metallifere, dal cui sottosuolo si estraeva anche l’argento. Fatto che certo favorì l’istituzione di una zecca cittadina. Il poter battere moneta, il trasferimento in questo luogo protetto della Corte Vescovile prima insediata a Populonia, la presenza di un ceto economico ricco e collegato con l’intera Europa, favorì il crearsi di una serie di monumenti di grandissimo pregio, la cui costruzione venne commissionata alle migliori maestranze del momento. Basti pensare alla maestosa cattedrale di San Cerbone, opera dei Maestri Comacini, al Palazzo Comunale, a quello del Podestà e ad altri che testimoniano il potere e il gusto della classe dirigente tra Medio Evo e primo Rinascimento. Gli imponenti edifici di antichi conventi e monasteri, spesso oggi destinati a funzione diversa da quella originaria, testimoniano l’importanza che ebbero anche a Massa la presenza e la committenza, religiosa.

Ma il monumento più popolarmente celebre della città sono le Fonti dell’Abbondanza, per l’incredibile affresco che le sovrasta: l’albero della Fecondità un unicum nell’iconografia medievale. L’affresco venne realizzato a cavallo tra il ‘200 e il ‘300, a pochi passi dalla Cattedrale, proprio sopra una delle vasche utilizzate per l’approvvigionamento idrico della popolazione. Vi è raffigurato un grande albero, allegoria dell’abbondanza, da cui pendono dei falli di ragguardevoli dimensioni, oggetto della contesa di un gruppo di donne. Il tutto sotto un volo indifferente di neri corvi.   

Quando Siena mise fine all’autonomia del Comune di Massa Marittima, dimezzò la Torre del Candeliere e costruì il Cassero una fortificazione interna alla città per tenere sotto controllo i cittadini ribelli. Questi due gioielli, la torre e il Cassero, furono uniti dall’arco senese, un unicum per bellezza monumentale.

I reperti del ricco Museo Archeologico testimoniano quanto antica sia la presenza umana su queste colline.

Non è di interesse turistico, ma certo storico, il fatto che in questo borgo siano attive ben 3 logge massoniche. Una serena convivenza di pensieri e credi che fa di Massa Marittima un luogo non solo bello da scoprire ma anche da vivere.


La mostra sarà aperta dal 15 marzo al 30 giugno dal martedì alla domenica 9.30 – 13.00 \ 14.30 – 18.00 e dall’1 al 15 luglio tutti i giorni 9.30 – 13.00 \ 14.30 – 18.00.
 
Info e prenotazioni:
Museo di San Pietro all’Orto, Corso Diaz 36 – Massa Marittima 0566/906525;
accoglienzamuseimassa@gmail.com   www.museimassamarittima.it 
 
Ufficio Stampa:
Ufficio Stampa del Comune di Massa Marittima, Monica Moretti, mmoretti95@gmail.com
 
Ufficio stampa del Sistema dei Musei di Maremma e del Parco delle Colline Metallifere, Fabrizio Lucarini    fabrizio@ilogo.it
 
In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
ref. Roberta Barbaro roberta@studioesseci.net

Venezia, Blue Gallery: WORT – Personale di Enrico BANI a cura di QuadroZero

Forma 00 Monotipo su carta Fabriano artistico 300g 9000×700 mm
WORT
Enrico BANI
a cura di QuadroZero 
16.03.>21.04.24                                                      
Opening 16.03 ore 18
Blue Gallery-Venezia 
Direttore Silvio Pasqualini 

Continua la serie di mostre pensate e curate da Quadro Zero, all’interno dello spazio di Blue Gallery a Venezia, con Wort, la personale dell’artista toscano Enrico Bani, dal 16 marzo fino al 21 aprile 2024. WORT. Già dal titolo, (PAROLA, in tedesco) si intuisce come il linguaggio, la parola, la lettera siano il campo d’azione in cui si inserisce la mostra, un’occasione per mettere in discussione il linguaggio nella sua parte costitutiva, unitaria e segnica: la lettera. 
Attraverso una ricerca artistica che si articola in varie fasi, l’obiettivo principale dell’artista è quello di decostruire il linguaggio scritto, riducendo l’efficacia comunicativa della parola al grado 0. 
Il risultato di questa scomposizione diventa traccia, memoria di un gesto. Ed è proprio il gesto che conta per Bani, quello “privo di paura” (come ama definirlo lui), un gesto difficile da domare, che nell’ampiezza del suo sviluppo dichiara le sue intenzioni, e che si carica di tutta la potenza che serve all’artista per sovvertire, ribaltare, negare e annullare i canoni linguistici e comunicativi che permeano e scolpiscono la società contemporanea. 

Acquaforte, acquatinta e carborundum su zinco 600×800 mm
Carta Magnani 300g 700×1000 mm 2023

Il risultato di questo svuotamento semantico spalanca le porte a quello puramente percettivo e materico, in cui il segno, ora ridotto a pura materia, è libero di affermarsi come emancipato e valido, anche, e soprattutto, in un contesto di pura negazione linguistica. 
In questa ottica si inseriscono i lavori pensati per la galleria veneziana, come un monotipo di 9 metri, che nel suo svilupparsi nello spazio lo annulla ma allo stesso tempo lo rende visibile, esistente. Un continuo gioco di contraddizioni, di rapporti di tensione tra materia, segno, e linguaggio.Il progetto Quadro Zero nasce nel 2019 dall’iniziativa di due creativi, Vincenzo Alessandria e Giulio Buchicchio, rispettivamente designer e fotografo, come strumento di connessione fra artisti emergenti, con l’intento di scoprire e sostenere nuovi talenti. La loro missione prevede l’organizzazione e la curatela di mostre originali, dove le opere, l’immagine coordinata e lo spazio condividono caratteristiche comuni e coerenti. 

Il ciclo di mostre pensato per lo spazio Blue Gallery ha l’intento di sondare una nuova possibilità espositiva, attraverso la selezione di artisti italiani ed esteri si pone l’obiettivo di contribuire alla ricerca di nuove metodologie nell’ambito della sperimentazione artistica.   

Enrico Bani

Enrico Bani si avvicina al mondo delle arti grafiche e figurative sin da bambino, giovanissimo si approccia alla street art sviluppando ricerche e progetti attraverso la cultura underground che ha avuto e continua ad avere forti ripercussioni sul suo percorso artistico. Nel 2016 si iscrive alla scuola di grafica presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove attualmente sta ancora studiando, approfondendo con dedizione ogni aspetto riguardante il mondo della grafica e della pittura. Sperimentando nuove tecniche di stampa e facendo tesoro delle tecniche tradizionali, ricerca uno stile personale, che si sposi con il mondo informale e contemporaneo, proponendo un nuovo linguaggio.

Nel 2017 fonda, insieme all’artista Freddy Pills, il collettivo artistico “Dhe creations”, proponendosi di portare l’arte in strada a scopo riqualificativo valorizzando la street art di qualità e gli spazi da essa occupata. Insieme ad alcuni colleghi di corso sviluppa la ricerca in serigrafia presso il proprio  studio “Noce Lab”, dedicandosi a commissioni ma anche a progetti artistici.

Nell’ aprile  del  2018, in occasione della nomina a Professore Onorario di Scultura partecipa al progetto “Eternity” di Maurizio Cattelan presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.


Il progetto  Quadro Zero  nasce nel 2019 dall’iniziativa di due creativi, Vincenzo Alessandria e Giulio Buchicchio, rispettivamente designer e fotografo, come strumento di connessione fra artisti emergenti, con l’intento di scoprire e sostenere nuovi talenti. Attraverso un approccio multidisciplinare al design ed alla comunicazione visiva, supporta artisti, musei e fondazioni. Il ciclo di mostre pensato per lo spazio Blue Gallery ha l’intento di sondare una nuova possibilità espositiva, attraverso la selezione di artisti italiani ed esteri si pone l’obiettivo di contribuire alla ricerca di nuove metodologie nell’ambito della sperimentazione artistica.

Blue Gallery, situata tra Campo Santa Margherita e il Ponte dei Pugni a Venezia, con la nuova direzione si impegna a promuovere artisti basandosi esclusivamente sull’apprezzamento artistico e sul rispetto personale, respingendo le pratiche espositive convenzionali. Il direttore Silvio Pasqualini, Maestro d’arte e pittore, intende creare un cenacolo artistico ideale e reale, dove gli artisti possano esprimersi liberamente.
Il  blu avio, colore distintivo di questo spazio, ispira sensazioni di benessere e creatività, come trovarsi tra cielo e mare.


Enrico BANI
WORT                                                                   
16 Marzo – 21 Aprile  2024                               
Opening 16.03.24 h 18   

ORARI DI VISITA
Orari apertura mostra: 10-13 / 15 – 19
Per appuntamento: 347 70 30 568

Blue Gallery, Rio terà Canal –  S. Margherita, Dorsoduro 3061, Venezia
bluegalleryvenice@gmail.com

INSTAGRAM @bluegallery
                      @quadro.zero

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CRISTINA GATTI 
PRESS & PR
press@cristinagatti.it 

SPETTACOLI PER BAMBINI (MA NON SOLO) – Il Teatro dei Burattini con le sue storie al The Village di Roma. Ogni Domenica, al pomeriggio 

The Village

Spettacoli: il Teatro dei Burattini con le sue storie al The Village di Roma.
Ogni Domenica, al pomeriggio

The Village, tempio dell’intrattenimento romano, si arricchisce di un nuovo appuntamento fisso, gratuito, la Domenica, pensato per i più piccoli, gradito certamente anche ai grandi.

Una grande novità nel palinsesto eventi del The Village – Parco De’ Medici: da Marzo a Maggio, la Domenica pomeriggio, appuntamento fisso con il Teatro dei Burattini.Spettacolo dal sapore vintage, resta amato dai più piccoli per un motivo semplice: i bambini amano sentir raccontare storie. Contaminando fiaba, melodramma e quotidianità, marionettisti e burattinai narrano storie, ora tirando i fili ora creando incantesimi col solo movimento delle mani. E le storie non finiscono mai, intrecciano principesse e draghi, cavalieri, Re e Regine, streghe cattive e pirati, oggetti fatati, filtri e pozioni.

I bimbi sono i primi ad emozionarsi, ma le storie portate in scena finiscono per coinvolgere anche i più grandi, parlando a quel “fanciullino” che è nel profondo di ciascuno, riuscendo ad evocare ricordi sopiti, ma indelebili, dell’infanzia, per un tempo sospeso, segnato da intrighi e comicità messi in scena dai personaggi abilmente manovrati.  Questa è la magia del Teatro dei burattini, una vera e propria arte le cui radici affondano nell’antichità, ma che iniziò a muovere i primi passi dal Cinquecento, sulla scia del successo ottenuto dalla Commedia dell’Arte, per poi affermarsi verso la fine del ‘700 con la nascita di compagnie itineranti e stanziali. Un’affermazione proseguita durante la Rivoluzione francese e consolidatasi definitivamente nel XIX secolo, quando i burattini divennero un vero e proprio fenomeno artistico attraendo tanti spettatori nelle piazze di molte città.

Ogni Domenica si terranno due spettacoli, uno alle 16.00 e uno alle 17.30, al termine dei quali sarà possibile per i piccoli spettatori scattare delle foto con le mascotte dei protagonisti delle storie. Un momento pensato per coinvolgere le famiglie regalando spensieratezza. Allestiti nella piazza centrale, l’ingresso agli spettacoli è a titolo completamente gratuito per i visitatori del The Village.

Il The Village punta così a confermarsi come il miglior centro per un intrattenimento diversificato a Roma Sud. Per piccoli, ma anche per grandi.  Una struttura unica, infatti, che nell’ultimo anno si è rinnovata sia nell’immagine che nella sua offerta, con il multisala The Space, cinema che vanta più presenze d’Italia, la pista E-gokart, l’unica su Roma completamente indoor e su tre livelli, un lasergames in cui possono sfidarsi grandi e piccini ed il JoyVillage, un centro del divertimento a 360 gradi con sala giochi, bowling, biliardo e molto altro. A completare il quadro, una food-court capace di soddisfare ogni tipo di appetito, grazie alla presenza di oltre dieci locali dedicati alla ristorazione che coprono ogni momento della giornata dalla colazione al dopo cena. Così Oliviero Albini, direttore del The Village: “Abbiamo lavorato molto nell’ultimo periodo per rendere il nostro centro sempre più accogliente per i visitatori. Il palinsesto degli eventi a cui stiamo lavorando è pensato per rendere la nostra piazza un punto di riferimento per giovani e famiglie. Tante le attività in programma, come il teatro dei burattini che vogliamo rendere stabile, un appuntamento fisso che ogni Domenica regalerà gioia e tante storie a tutti bambini che saranno da noi al The Village”


THE VILLAGE | Via Salvatore Rebecchini 5, facilmente raggiungibile dal Raccordo, prendendo l’uscita Magliana, direzione Parco De’ Medici.

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