AI Act e Intelligence Economica: a Tor Vergata con Cesintes e Ai Open Mind sugli impatti dell’AI Act per il Sistema-Paese

AI Act e Intelligence Economica
 
Prime riflessioni sull’impatto per il Sistema-Paese nell’incontro chiusosi a Tor Vergata.
Dalla teoria alla pratica: necessità di criteri e standard per l’applicabilità dell’AI

A Roma CeSIntES/Università di Roma Tor Vergata e Ai Open Mind,  con il Patrocinio di UNINFO, hanno organizzato il momento di studio “AI ACT e Intelligence Economica. Impatti per il Sistema-Paese”, dove si sono affrontati con un approccio tecnico temi quali: Normazione tecnica e Ai Act; Innovazione normativa EU AI Act ed impatti di sistema; EU Ai Act e Corporate Intelligence; EU, Ai Act ed impatti nella standardizzazione; Ai come fenomeno di intelligence economica. L’obiettivo era quello di offrire un primo contributo allo sforzo di riorganizzazione che il Paese dovrà affrontare nel recepire tempestivamente le nuove regole che deriveranno dall’adozione dell’AI Act, con criteri applicativi oggettivi, protocolli, standard, sistemi di certificazione di processo e professionali dedicati. L’iniziativa aveva il supporto dei Media Partner di Ai Open Mind: Agenzia di Stampa DIRECittà Nuova,  Dirittodellinformazione.itMedia Duemila.

Ne è nato un incontro ricco di spunti e con interventi mirati che, nelle poche ore a disposizione, sono riusciti a dare una panoramica generale dello European Artificial Intelligence Actcon una chiave di lettura di Intelligence Economica e quindi in termini di competitività e sicurezza economica, per le aziende e per il Sistema-Paese, e di standardizzazione come strumento a supporto della coerenza e della sicurezza dei processi di AI. Senza gli standard, infatti, non sarà possibile guardare al futuro e attualizzare i principi europei dell’AI Act, articolati nei suoi titoli e articoli specifici. Sarà un passo importante per passare dalla teoria alla pratica, dalla legge ai modelli tecnici di qualità.

Partendo dalla posizione di privilegio che l’AI Act ci ha fornito, si dovranno infatti seguire la congiunzione ed il coordinamento di norme e standard applicativi efficaci, per valorizzare la capacità di ricerca e innovazione che ci contraddistingue, ed anticipare le grandi forze sovrane e multinazionali, che possono godere di una leva finanziaria decisamente più importante a supporto delle proprie industrie e della propria tecnologia. 

L’applicabilità dell’AI sarà, in particolare, articolata a seconda delle classi di rischio nei contesti considerati, come: riconoscimento biometrico, infrastrutture digitali, istruzione, occupazione, servizi pubblici e privati. Le attività di standardizzazione per l’AI in Italia sono portate avanti, in conformità all’ottica Europea legislativa e tecnologica, dal Comitato Tecnico UNI CT 533 con il supporto di UNINFO-Ente federato UNI per l’informatica. In tale ambito è possibile contribuire – come si auspica – da parte di esperti di Amministrazioni, Imprese e Università alla definizione per l’AI di linee guida nazionali nei vari settori tecnologici, economico/sociali e di monitoraggio, distinguendo i punti di vista di governance, management, processi, servizi e prodotti.

Ci si deve porre l’obbiettivo di anticipare l’innovazione e di far esplodere il concetto di approccio “by design” nel rispetto della sicurezza e dei diritti fondamentali delle persone fisiche, fortemente sollecitati dai sistemi AI ad alto rischio.

Altra necessità emersa dal confronto, quella dello sviluppo di competenze ed expertise trasversali a supporto di un processo tecnologico quanto normativo, operativo quanto etico. 

Su tutto, però, la priorità di una governance umana del processo con pensiero fisso al “pulsante rosso” che l’uomo deve sempre avere per fermare la tecnologia quando qualche limite viene superato.

Questi gli esiti, in sintesi, della discussione portata avanti, da Francesco FARINA (Direttore Esecutivo CeSIntES e Direttore Didattico Accademia Cybersicurezza Lazio, che ha anche moderato l’incontro, Domenico SQUILLACE, Presidente Uninfo, Santo MIRABELLI (Direttore Divisione Information Technology della Polizia Postale e delle Comunicazioni e componente Tavolo di Lavoro Europol su ‘Strategia per l’Intelligenza Artificiale a supporto delle Forze di Polizia),  Alessandro ROSSI (Comitato tecnico CeSIntES) e Domenico NATALE (Uninfo – Esperto ISO,CEN, UNI).


Ufficio Stampa AI OPEN MIND
Diana Daneluz
e-mail: ufficiostampa.aiopenmind@gmail.com

Lavoro: occupabilità delle persone con disabilità e svantaggio sociale. Al via il Progetto Accademia OL3D

La data del 26 marzo 2024 è una data importante da mettere in agenda. Perché la conferenza stampa di presentazione del Progetto Accademia OL3D di Abili Oltre APS realizzato con il contributo della Fondazione Prosolidar  e la partnership di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico). – Roma, Emeroteca del Ministero della Cultura, Via del Collegio Romano n. 27, martedì 26 marzo alle 11.00, con il Patrocinio e la partecipazione dell’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale – rappresenta l’esito di un lungo e complesso cammino che l’Associazione ha percorso con determinazione nell’obiettivo fondamentale di favorire l’occupabilità “qualificata” – la novità è in questo aggettivo – delle Persone con disabilità e con svantaggio sociale. E perché questo è un obiettivo condivisibile e da promuovere. 

Tre azioni, un obiettivo ambizioso | Il Progetto – che partito il 1° marzo scorso durerà per questo primo avvio fino al 31 dicembre 2024 –, si articolerà lungo tre direttrici, rivolte esclusivamente a persone con disabilità appartenenti alle categorie protette e a persone con fragilità sociale  disoccupate di età compresa tra i 18 e i 35 anni: erogare formazione nell’area delle competenze digitali configurata sui bisogni professionali di aziende pubbliche e private ed attestata da certificazione ICDL; orientare al lavoro digitale presso gli Istituti Secondari di Secondo Grado; agevolare l’inserimento lavorativo attraverso segnalazione per l’assunzione anche  ai sensi della legislazione sul lavoro protetto. 

Un Progetto di cui far parlare | La conferenza stampa del 26 marzo rientra nella campagna di promozione del Progetto e di reclutamento per le partecipanti e i partecipanti che durerà fino al 15 maggio 2024. Moderata da Elisabetta Salvatorelli Relazioni esterne di Abili Oltre APS, vedrà la partecipazione dell’Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro Roma Capitale, Claudia Pratelli, che ha dato il Patrocinio all’iniziativa di presentazione e contribuirà concretamente al Progetto verso il quale ha manifestato grande interesse. Previsti gli interventi di: Marino D’Angelo, presidente di Abili Oltre APS, motore dell’iniziativa; Giancarlo Durante, presidente della Fondazione Prosolidar che pure fornirà il suo assist all’iniziativa; Lidia Gattini, Direttore editoriale di Zai.net, mensile realizzato da studentesse e studenti delle scuole medie superiori con il coordinamento di giornalisti tutor, edito a Mandragola Editrice e distribuito in tutte le scuole superiori italiane. Zai.net e Radio Zai.net sono Media Partner del Progetto OL3D; Serena Cecconi, Presidente di Ability Garden partner del progetto per le attività di inclusione lavorativa; Antonio Piva, presidente di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) di cui Abili Oltre APS è tra l’altro Test Center qualificato, che ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Abili Oltre che riguarda anche il progetto Accademia OL3D.

Perché OL3D | Il lavoro è un diritto per tutte e tutti ed è fondamentale per la piena realizzazione di donne e uomini e per la loro autonomia. Il bacino di giovani con disabilità certificata che dopo la fine del percorso educativo scolastico rischiano di finire in un limbo di attesa e di possibile emarginazione è invece vastissimo. Il digitale è, anche qui, un’opportunità. Sia perché facilita ed efficienta l’espletamento di molte mansioni e attività sia perché per alcune forme di disabilità chi ne è affetto ha delle skills naturali in più, a valle sempre di una formazione specifica e specializzata. Un’opportunità, quindi, da cogliere.


Comunicazione OL3D
info: abilioltre@gmail.com | www.ol3d.it
Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Roma, Palazzo Bonaparte: in arrivo la mostra “MARIO TESTINO – A BEAUTIFUL WORLD”

Mario Testino
Ethiopia
2019
Fotografia, 180×120 cm
© Mario Testino

“Fin dall’inizio di questo progetto ho sentito di doverlo chiamare A Beautiful World perché stavo scoprendo nuovi tipi di bellezza in luoghi che non avevo mai guardato prima…”
Mario Testino

“Nei miei viaggi mi sono reso conto che quando un paese perde il legame tra la sua storia e il suo abito tradizionale, qualcosa di veramente prezioso è andato perduto”
Mario Testino

Con la grande mostra

“MARIO TESTINO – A BEAUTIFUL WORLD”

Arthemisia presenta nelle sale di Palazzo Bonaparte a Roma un progetto completamente nuovo di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.

Negli ultimi sette anni Mario Testino ha visitato circa trenta paesi e realizzato oltre 70 fotografie di grande formato qui presentate insieme per la prima volta.

In “A BEAUTIFUL WORLD” Testino si allontana dalla fotografia di moda, genere in cui si è affermato come uno tra i più grandi della sua generazione, per focalizzarsi su immagini di un’incredibile varietà di abiti e costumi tradizionali ma allo stesso tempo innovativi, indossati con orgoglio dalle genti che continuano a preservarne e tramandarne le origini.

MARIO TESTINO – A BEAUTIFUL WORLD

25 maggio – 25 agosto 2024
Palazzo Bonaparte, Roma

Dal prossimo 25 maggio a Palazzo Bonaparte di RomaArthemisia presenta in anteprima assoluta “A Beautiful World”, il nuovo progetto ideato da Mario Testino, uno dei più celebri fotografi contemporanei a livello internazionale.

Nato in Perù nel 1954 da origini irlandesi e italiane, Mario Testino si trasferisce a Londra nel 1976 dove inizia a farsi un nome e a diventare uno dei fotografi di moda e ritrattisti più innovativi della sua generazione e le sue fotografie appaiono sulle principali riviste di moda del mondo. Punto di riferimento di altissimo rilievo nell’arte della moda, le sue immagini sono spesso diventate leggendarie come le persone che ha fotografato, da Kate Moss a Madonna, da Naomi Campbell a Lady D e molte altre ancora.

Terence Pepper, curatore della fotografia alla National Portrait Gallery di Londra, lo ha definito il “John Singer Sargent dei nostri tempi”, mentre il direttore della galleria, Charles Saumarez Smith, parlando della retrospettiva da record “Mario Testino PORTRAITS” del 2002, ha sottolineato il rapporto forte tra l’opera di Testino e la tradizione dei ritrattisti di corte, da Holbein a Reynolds, da Goya a Rubens.

Negli ultimi sette anni, la sua ricerca di nuovi soggetti oltre i confini del mondo della moda ha portato la sua attenzione su un nuovo percorso creativo, in cui ha trovato ispirazione nelle identità culturali dei paesi in cui aveva cominciato ad ambientare i suoi servizi di moda già dal 2007.

Dal 2017 ha attraversato più di 30 paesi, concentrando la sua arte sull’esplorazione dell’unicità culturale e tradizionale che ancora si trova in un mondo rapidamente globalizzato.
“A Beautiful World” è la navigazione straordinariamente magica e sfumata di Testino tra le complessità e i contrasti dei nostri molteplici modi di appartenere: individualità e conformismo, comunità, rituali, idee del sé, simboli e sistemi di credenze.

Mario Testino
Photograph by
Philippe Kliot
© Mario Testino

La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Domus Artium e vede come sponsor Uzbekistan Art and Culture Development FoundationArt Partner e Generali Valore Culturamedia partner Urban Vision e mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e Atac.


Date al pubblico
25 maggio – 25 agosto 2024

Orario apertura
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00
(la biglietteria chiude alle ore 19.00)

Biglietti
Intero € 15 (audioguida inclusa)
Ridotto € 13 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni
Tel. + 39 06 87 15 111

Sito web
www.mostrepalazzobonaparte.it
www.arthemisia.It

Social media e Hashtag Ufficiale
#TestinoBonaparte
@arthemisiaarte
@mostrepalazzobonaparte
@mariotestino

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Sistiana, Duino Aurisina – Portopiccolo Art Gallery: SOBIVANJE/CONVIVENZA Mostra fotografica -FESTIVAL DEL VENTO E DELLA PIETRA

Yesica Perez
L’ENERGIA DEI LUOGHI  FESTIVAL DEL VENTO E DELLA PIETRA
SOBIVANJE / CONVIVENZA


Mostra fotografica

Inaugurazione sabato 16 marzo 2024 ore 18.00

PORTOPICCOLO ART GALLERY  Portopiccolo – Sistiana (TS)

Si è inaugurata sabato 16 marzo, alle ore 18.00, alla Portopiccolo Art Gallery (Sistiana, Duino Aurisina) la mostra fotografica “Sobivanje/Convivenza“, ultimo evento del Festival del Vento e della Pietra organizzato dall’Associazione Casa C.A.V.E. insieme a iManaLAB (visitabile sino al 10 aprile 2024 – Orario: ven. sab. 17.00 – 20.00 / dom. 10.00-13.00 / 17.00-20.00 o su appuntamento: +39 333 4344188).

L’esposizione, a cura della storica dell’arte Sara Nuša Golob Grabner con la collaborazione di Andrea Bojić e Maša Lancner  è il risultato di un corso di fotografia della scuola IMAF – Nova Gorica (Slo) della durata di diversi mesi, durante il quale i fotografi partecipanti hanno sviluppato i loro progetti sotto la guida di mentori internazionali: Ângela Berlinde (Portogallo), Simon Chang (Taiwan/Slovenia), Davide Degano (Italia), Giulia Iacolutti (Italia), Cecilia Lutufyan (Argentina).

Il titolo della mostra evidenzia l’essenza del progetto: la possibilità di coesistenza e co-creazione, mentre i progetti finali permettono di visualizzare l’importanza della connessione tra concetti, stili e realizzazioni differenti, nate grazie alla motivazione e al desiderio di sviluppo e apprendimento.

Gli artisti affrontano una vasta gamma di argomenti, dalla documentazione della vita di un coinquilino, alla malinconia stagionale, alla psicologia dell’esperienza transgenerazionale, alle atmosfere e alle storie degli spazi, alla femminilità e alla malattia… creando così un insieme che esprime il loro approccio altamente empatico, approfondito e ponderato alla fotografia, che in tutti i sensi realizza il concetto di coesistenza. In mostra i progetti di Roberta Battiston (Italia), Martina Birsa (Slovenia), Marcel Kump (Slovenia), Pina Lenart Vengust (Slovenia), Mateja Nikolić (Slovenia), Yesica Pérez (Argentina), Raffaele Saviano (Italia), Klemen Skubic (Slovenia) e Minea Vrabl (Slovenia).


ENERGIJA PROSTOROV 9. / FESTIVAL VETRA IN KAMAN
 
SOBOTA, 16. MAREC 2024 _ ob 18.00
PORTOPICCOLO ART GALLERY
Portopiccolo – Sistiana (TS)
 
SOBIVANJE / CONIVENZA
FOTOGRAFSKA RAZSTAVA
projekti Roberta Battiston (Italija) Martina Birsa (Slovenija) Marcel Kump (Slovenija) Pina Lenart Vengust (Slovenija) Mateja Nikolić (Slovenija) Yesica Pérez (Argentina) Raffaele Saviano (Italija) Klemen Skubic (Slovenija) Minea Vrabl (Slovenija)
kustosinja
Sara Nuša Golob Grabner / umetnostna zgodovinarka
sodelovanje Andrea Bojić, Maša Lancner
organizacija
iManaLAB / Casa C.A.V.E. 

Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Monterotondo (Roma): Performance ‘Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale’ | Rassegna Anticorpi



Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale
Performance con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola

A cura di
Roberta Melasecca, Michela Becchis

Coordinamento artistico
Elena Bellantoni

Consulenza
Lisa Rosamilia, Giuliana Silvestrini

24 marzo 2024 ore 16.30 | Monterotondo (RM)
Partenza da Parco del Cigno

Domenica 24 marzo 2024 alle ore 16.30, all’interno di ANTICORPI – RASSEGNA culturale di lotta alle molestie agli stereotipi e alla violenza di genere promossa, organizzata e finanziata dal Comune di Monterotondo per la delega alle Pari opportunità della consigliera Alessandra Clementini, l’Associazione Culturale blowart presenta la Performance Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola, a cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca, con il coordinamento artistico di Elena Bellantoni e la consulenza di Lisa Rosamilia e Giuliana Silvestrini. 

La Rassegna, ideata proprio per per contrastare gli stereotipi di genere e cercare insieme gli “anticorpi” alle molestie e alla violenza, intende scoprire e riscoprire le figure femminili che hanno lottato per l’affermazione e l’emancipazione di tutte le donne: dal 4 marzo al 25 aprile 2024 tante le iniziative – cinema, teatro, danza, performance, reading, mostre, musica, storia e formazione – proposte da numerose associazioni che lavorano sul territorio di Monterotondo. 

Il progetto Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale nasce per approfondire, dunque, due figure di artiste, scomparse in giovane età, Chiara Fumai e Pippa Bacca, alle quali sarà data voce e corpo attraverso la voce e il corpo di due altri giovani artisti, Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola, i quali presenteranno una performance itinerante nelle strade del centro storico, una sorta di percorso-viaggio, come quello svolto dalle due artiste nel corso della loro vita. 

Chiara Fumai e Pippa Bacca, due donne, due artiste: antieroine che hanno dismesso gli abiti del silenzio, mosse da un bisogno ancestrale che fonde l’unico essere in se stesse, dando vita e voce a figure di donne ai margini, dimenticate o contestate, proprie alter ego che spezzano la cultura androcentrica. Due donne assolutamente diverse, due artiste con percorsi di vita e di lavoro senza alcun elemento apparente comune. Chiara Fumai. Pippa Bacca. Unite solo da un destino, anche quello totalmente differente ma dominato da ciò che il corpo urla come fatale, quale “scelta”, per chi preferisce “esito”, di una ricerca coerente, rigorosa, inevitabile. Chiara Fumai e Pippa Bacca. Due artiste che hanno mostrato come l’arte sia il luogo del cambiamento, della consapevolezza, della coerenza, portando al centro della narrazione “le femmine dominatrici, decise, sicure di sé, indecenti, violente, egoiste, indipendenti, orgogliose, avventurose, sciolte, strafottenti…“, così come enunciate dalla voce di Chiara Fumai nello SCUM manifesto (1968) di Valerie Solanas, scrittrice e attivista statunitense. Due donne, due artiste che hanno raccontato l’essenza femminile spostando il punto di vista lateralmente per permettere di guardare quello che mai siamo soliti osservare. Il progetto Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale apre uno sguardo, dunque, su queste due figure di donne, di artiste, le quali, attraverso la loro vita e la loro morte, in giovane età, hanno aperto un varco su di un luogo di confine. E come Chiara e Pippa si sono servite l’una di personaggi di donne vissute nell’ottocento e primo novecento – spiritiste e medium, socialiste anarchiche, femministe o attiviste – l’altra di altre se stessa con le quali intraprendere i continui meccanismi di trasformazione dell’essere donna nella società contemporanea, nello stesso modo il progetto le vuole raccontare attraverso il corpo e la voce di altri due artisti che proveranno a “ricercare” nella complessità di Chiara e Pippa quegli elementi necessari per comprendere scelte, sistemi, processi e percorsi di riconoscimento e autorappresentazione. “Perciò la mia testa sa che non è imperativo quello che il corpo urla come fatale. È solo una questione di disciplina. Tutto passa, anche la vita” (da Senza di Anna Segre)

Chiara Fumai, laurea in Architettura al Politecnico di Milano, studi al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como e al Dutch Art Institute di Arnhem, Premio Lum 2011, Premio Furla 2013, presente nel 2012 a dOCUMENTA (13) di Kassel, nel 2016 alla 16esima Quadriennale di Roma, nel 2017 XIV Premio New York, studia approfonditamente e con dura disciplina figure femminili di un passato vicino. Nelle sue performance invoca donne di epoche differenti, unite da un desiderio di rivalsa, dalla necessità di sottrarsi all’oppressione maschile: Carla Lonzi con il suo Secondo Manifesto di Rivolta Femminile ‘io dico io’; Eusapia Palladino, spiritista e medium; Zalumma Agra, strega circense; Ulrike Meinhof giornalista, terrorista e rivoluzionaria tedesca. E ancora nel progetto per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Chiara è la guida di una apparente visita guidata alle collezioni, durante la quale racconta le storie delle donne ritratte nei dipinti – sottolineando la loro esclusione dalla narrazione dell’arte, definita proprio dall’assenza di informazioni biografiche sul loro conto, diversamente dai pari di genere maschile – interrompendo spesso la narrazione mediante messaggi scanditi nella lingua dei segni, per esprimere l’indicibile, la violenza. Chiara muore a 39 anni nel 2017, a Bari, suicida nella galleria Doppelgaenger: Chiara decide di varcare la soglia, utilizzando questa volta il suo stesso spirito.

Pippa Bacca, nome d’arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, nipote di Piero Manzoni, sviluppa i suoi studi ed inizia la carriera artistica a Milano, già giovanissima nel 1997 con il suo Manifesto-scherzo per la prima del Teatro alla Scala per poi proseguire con mostre ed azioni performative durante le quali rappresentava allegoricamente i suoi cinque alter ego oppure trasformava oggetti in altri oggetti attraverso collage e foto. Il suo principale progetto è stato “Sposa in viaggio”: attraversare in autostop, insieme all’artista Silvia Moro, undici paesi dilaniati dalla guerra, tra cui Slovenia, Croazia, Bosnia, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano, Giordania e Israele, raccontando il mondo femminile ed indossando un abito da sposa che si sporca e si consuma. Ogni dettaglio dell’abito era stato appositamente progettato e studiato con precise simbologie, di purezza, innocenza, pace e armonia. Pippa Bacca venne uccisa a 33 anni nel 2008, a Instanbul, dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, immergendosi profondamente nelle culture che toccava, cosciente di quanto e di quello che stava percorrendo, con quella disciplina imperante di chi ha compiuto una scelta precisa e coerente. 

Ferdinando Mazzitelli, nato a Santeramo In Colle (BA) nel 2001, si diploma presso il Liceo Artistico C. Levi – E. Duni con indirizzo Architettura nel 2020. Attualmente frequenta il corso triennale di pittura presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila ABAQ. Nel 2023 viene selezionato per il 74° Premio Michetti nella categoria “Premio Michetti Giovani”. La sua ricerca si incentra sull’analisi di tematiche sociali legate al corpo e alla sua percezione nello spazio e in vari contesti. Partendo dall’esperienza personale, indaga corpi non rispondenti a standard di genere attraverso la performance, la pittura, la fotografia, il video.

Francesca Perniola, nata a Bari, classe 1987. Vive e pratica a San Giovanni Teatino (CH). Studia Pittura presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dove sperimenta da subito diversi linguaggi, guidata da interessi trasversali e da una particolare attenzione verso il video e la performance. Membro del collettivo YAW, nel 2022 partecipa alla residenza artistica Arte Scienze e Spiritualità a cura di Serena Ciccone. Nel 2022 partecipa a Performative02, al progetto a cura di Elena Bellantoni con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila (ABAQ) per una performance collettiva e relazionale negli spazi del MAXXI. Nel 2023 partecipa alla residenza d’artista Memoria e Progetto, a cura di Andrea Aquilanti, Maurizio Coccia, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo con l’installazione Non mi resta che essere casa. Interessata alla scrittura e alle pratiche curatoriali, è Contributor per Exibart e nel 2023 cura la mostra IMPURO|Sostare nell’insoluto presso la Galleria YAG/garage (PE) con il collettivo 1|10. La personale attitudine verso l’indagine interiore conduce la sua ricerca ad affrontare tematiche legate ai concetti di identità e alterità, in particolare il femminile e i suoi condizionamenti, vita e morte, metamorfosi e conservazione, eros e phobos. 



ANTICORPI
Rassegna culturale di lotta alle molestie
agli stereotipi e alla violenza di genere
Promossa e organizzata e finanziata dal Comune di Monterotondo per la delega alle Pari opportunità della consigliera Alessandra Clementini
4 marzo – 25 aprile 2024
Non è imperativo quello che il corpo urla come fatale
Performance con Ferdinando Mazzitelli e Francesca Perniola
Promossa dall’associazione culturale blowart
Ideazione di Roberta Melasecca
A cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis
Coordinamento artistico di Elena Bellantoni
Consulenza di Lisa Rosamilia e Giuliana Silvestrini
24 marzo 2024 ore 16.30 | Monterotondo (RM)
Partenza da Parco del Cigno

Associazione culturale blowart
Roberta Melasecca
associazioneblowart@gmail.com – tel. 3494945612
https://associazioneblowart.wordpress.com/

Comunicazione
Roberta Melasecca
roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressofice.it