Venezia, TAEX, Scoletta dell’Arte: DIGITAL REFORM – A cura di Antonio Geusa

In occasione della 60ª Biennale Arte di Venezia TAEX presenta la mostra interattiva dedicata all’arte digitale

19.04 > 15.09.2024

Scoletta dei Tiraoro e Battioro
San Stae, Santa Croce 1980
30135 Venezia

Esposta alla Scoletta dell’Arte dei Tiraoro e Battioro — la sede della Corporazione degli artigiani del XVIII secolo che producevano fili e foglie d’oro — dal 19 aprile al 15 settembre 2024, in concomitanza con la 60ª Biennale d’Arte di Venezia, la mostra proporrà un viaggio interattivo attraverso l’artigianato digitale, creando un legame diretto con l’arte del passato e coinvolgendo attivamente il pubblico attraverso il gioco. 

L’esposizione è presentata da TAEX, piattaforma interdisciplinare per artisti, curatori e collezionisti per analizzare, discutere, creare, esporre le nuove forme d’arte digitali. Coinvolgendo esperti provenienti da diversi campi del sapere – dalla sociologia all’antropologia, dall’architettura alla storia dell’arte – la loro missione è dare spazio a una nuova comunità artistica. Una comunità con una solida base di esperienza e un approccio critico. 

La piattaforma TAEX è guidata da curatori alla scoperta di nuovi nomi, contesti rilevanti e volti all’analisi costante del mercato oltre che aver stabilito connessioni con istituzioni offline come Christie’s Education e Art Basel.

Il progetto espositivo presentato a Venezia, curato dal critico Antonio Geusa, restituisce all’antico edificio della Scoletta il ruolo originale di Scuola d’Arte — fili e foglie d’oro vengono sostituiti da linee di codici e opere audiovisive mentre l’allestimento è strutturato come un percorso di apprendimento innovativo e non convenzionale, finalizzato a conoscere la creazione dell’arte digitale e la sua relazione con la storia dell’arte. Come nelle antiche scuole artigiane, la formazione passa qui attraverso l’esperienza diretta delle opere con le quali è possibile anche interagire, un’opportunità per comprendere meglio il mondo delle nuove tecnologie applicate all’arte e il suo contesto storico. 

Tra gli artisti coinvolti ci sono Shu Lea Cheang, pionera della Net Art e artista vincitrice del Premio LG Guggenheim 2024 dedicato alla promozione di artisti che lavorano all’intersezione tra arte e tecnologia, MAOTIK e Funa Ye che già fanno parte della piattaforma TAEX a cui si affiancano nuovi artisti con un curriculum consolidato: Andrea Meregalli, Francesco D’Isa e Accurat. 

Il percorso di apprendimento inizia con un’installazione interattiva di Andrea Meregalli You Are Making Art, che mette lo spettatore nel ruolo sia dell’artista che dell’opera d’arte, grazie all’aiuto di una piattaforma di AI programmata per produrre costantemente nuove immagini durante i 6 mesi di mostra. Le radici dell’opera affondano nella metà degli anni ’60 del secolo scorso, quando gli artisti iniziarono a creare situazioni performative per estremizzare il processo di dematerializzazione dell’opera d’arte. 

L’installazione di Andrea Meregalli riprende questa missione, aggiornandola con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e problematizzando l’idea stessa della paternità del prodotto artistico digitale. 

Da un lavoro concettuale, si passa ad un lavoro analitico incentrato sui canoni che regolano l’estetica. Errors del filosofo artista Francesco D’Isa è costituito da un insieme di stampe digitali e un’installazione interattiva. In entrambe le opere, l’artista commenta la natura soggettiva di ciò che costituisce un errore nel fare arte in collaborazione con l’intelligenza artificiale. Utilizzando programmi text-to-image disponibili su Internet, l’artista compone prompt personalizzati che generano bug nel sistema, causando risposte inaspettate che interrompono la richiesta originale pur mantenendo la coerenza interna. Qui, l’artista si pone come uno psicoanalista umano, cercando di sondare la complessità del subconscio della macchina.

La fase successiva del percorso di apprendimento proposto dalla mostra è rappresentata dall’installazione immersiva di MAOTIK che richiama quei momenti fondamentali della storia della digital art a partire dagli anni ‘60 in cui gli artisti, molti dei quali anche ingegneri, hanno creato attrezzature e software personalizzati per trovare una “nuova visualità” in linea con la loro contemporaneità.

Di conseguenza, l’artista ha sviluppato un software originale e programmato l’installazione multi-canale per creare un’esperienza audio-visiva totale, diretta e coinvolgente per lo spettatore.  

L’esposizione prosegue con una “mostra all’interno della mostra”, schizzi di grandi Maestri in connessione con il percorso proposto. Opere di Theodore Gericault, John Constable, Abraham Bloemaert, George Rouault, Kazimir Malevich, provenienti da una collezione privata, evidenziano i vari passaggi della realizzazione: dal bozzetto al perfezionamento, dall’artigianato classico alla rottura con le convenzioni.

La sezione seguente riporta il visitatore alla contemporaneità con i ritratti Neo-Mastr di Funa Ye, un lavoro che parla di tecnologia e identità. Questa serie di pezzi unici, realizzati utilizzando la tecnologia GAN (GAN è un’architettura di deep learning/apprendimento automatico composta da due reti neurali che competono e si ottimizzano a vicenda, per creare immagini fake indistinguibili da quelle reali) approfondisce l’identità multiforme, la cultura e l’estetica della Cina moderna attraverso la rappresentazione artistica guidata dall’AI. Con l’aspetto di un muro pieno di vecchi ritratti, il progetto analizza le immagini online delle minoranze etniche cinesi e i selfie di Smart – una sottocultura nota in Cina per avere una forte identità culturale e sociale ben definita. I selfie vengono utilizzati poi per creare avatar unici e distintivi. 

Posizionata non a caso vicino alle finestre della Scoletta affacciate sul Canal Grande, l’installazione di Accurat, uno studio italiano che applica l’approccio Data Humanism per analizzare le informazioni. Si tratta di un’opera che mette in discussione il ruolo della “pittura paesaggista” nel contesto attuale e su come possa essere ripensata nell’era digitale. Utilizzando un approccio basato sui dati e con Venezia come soggetto, Accurat crea un nuovo “dipinto” che rappresenta visivamente i metadati relativi alla morfologia della città forma della città e al suo funzionamento sociale, realizzato con un plotter che simula l’azione di un pittore.

Infine è importante notare che ogni mezzo ha i suoi detrattori, spesso dovuti a un uso scorretto. È questo il punto affrontato nel lavoro di Shu Lea Cheang, UKI Virus Rising, che solleva l’allerta sull’apprendimento tramite le nuove nuove tecnologie. Un monito essenziale sui rischi dell’abuso illustrato sotto forma di un’animazione digitale.

Arricchiscono la mostra due progetti speciali, sempre ideati da TAEX, per rafforzare il concetto principale della mostra insieme all’aspetto educativo: verrà messo a disposizione dei visitatori un computer con Vera, il programma personalizzato di TAEX per convertire testo in immagini. Grazie all’AI addestrata su un database di opere d’arte digitale, gli utenti potranno trasformare i loro input in opere originali che successivamente potranno ricevere via email. 

Per coloro che preferiscono un approccio più analogico per valutare l’affidabilità dell’intelligenza artificiale sulla conoscenza della storia dell’arte, viene proposto ai visitatori un gioco di carte a quiz a cui è possibile partecipare da soli, in coppia o in gruppo. Tutte le domande e le risposte sono fornite dall’AI: ogni carta presenta una domanda, 4 possibili risposte, quella giusta secondo l’AI e una spiegazione quando la macchina non la indovina correttamente.


Shu Lea Cheang, UKI , Digital film, 06″18′, 2023, Image courtesy of Shu Lea Cheang

Shu Lea Cheang è un’artista e regista taiwanese-americana, che lavora con net art, performance partecipative multi-player, video e installazione. Avendo un ampio background nell’attivismo artistico, il suo lavoro promuove la libertà di espressione e critica l’oppressione politica, le questioni tecnologiche e ambientali. Come artista multimediale, ha ottenuto il riconoscimento per il suo pezzo di net art BRANDON (1998-1999), la prima commissione di web art del Guggenheim Museum. Una delle commissioni più recenti e straordinarie di Cheang è la mostra personale 3x3x6 per la 58ª Biennale di Venezia (2019), dove l’artista ha rappresentato Taiwan.

MAOTIK, SUPERNATURAL, interactive installation, 2024

MAOTIK (Mathieu Le Sourd) è un artista digitale francese, che crea lavoro all’intersezione tra arte, scienza e tecnologia – ambienti immersivi, installazioni interattive, sculture architettoniche digitali e performance audiovisive. MAOTIK utilizza strumenti generativi per creare una sinergia speculare tra il mondo reale e quello digitale, codificando algoritmi inestricabilmente ispirati alla natura. Crea sculture audiovisive che possono respirare, muoversi e cambiare forma; una miscela di natura, scienza e tecnologia che porta esperienze uniche e irripetibili al pubblico. Le sue opere sono state esposte ad Art Basel, Frieze London, FIAC Paris, British Film Institute e recentemente alla Digital Art Fair di Hong Kong con TAEX. 

Funa Ye, Neo Mastr Portraits, Video, 01″19′, 2023, Image courtesy of Funa Ye

Funa Ye è un’artista cinese che esplora il rapporto tra le realtà della vita quotidiana e la connessione percepita tra autorità e vita sociale. La sua pratica studia le diverse strutture di potere, i gruppi etnici e lo spazio immaginario della propaganda che si sforza per il concetto di ‘perfezione’ all’interno di un sistema ideologico e di un paesaggio utopico. È stata artista residente presso la K11 Foundation (Hong Kong), Pro Helvetia Swiss Council 2018 Studio Residency (Berna) ed ha esposto il suo lavoro a livello internazionale.

Andrea Meregalli, You Are Making Art, People AI software and mixed media, 2024, Image courtesy of Andrea Meregalli

Andrea Meregalli è un artista e architetto italiano. Si occupa di design a diversi livelli. Ha sempre sviluppato progetti di ricerca attraverso la pittura, il disegno, le tecniche di stampa, le tecnologie digitali e la creazione di libri unici. Ha lavorato per anni senza mostrare nulla, poi, quasi per caso, ha elaborato il suo dolore e ha iniziato a rendere pubblico il suo lavoro.

Francesco d’Isa, Pearls 1, Stable Diffusion, 2024, Image courtesy of Francesco d’Isa 

Francesco D’Isa è un filosofo e artista italiano. Ha esposto le sue opere a livello internazionale in gallerie e centri d’arte contemporanea. Ha debuttato con il romanzo grafico “I.” (Nottetempo, 2011) e da allora ha pubblicato saggi e romanzi con rinomati editori come Hoepli, effequ, Tunué eNewton Compton. Tra le sue opere più note figurano il romanzo “La Stanza di Therese” (Tunué, 2017) e il saggio filosofico “L’assurda evidenza” (Edizioni Tlon, 2022). Più di recente, ha pubblicato il romanzo grafico “Sunyata” con Eris Edizioni nel 2023. Francesco è direttore editoriale della rivista culturale “L’Indiscreto” e contribuisce con scritti e illustrazioni a varie riviste, sia in Italia che all’estero.

Accurat, Data Landscapes: Venice, Pen plotter on paper, 2024, Image courtesy of Accurat

ACCURAT è una società di design data-driven con sede a Milano e a New York. Offre una varietà di servizi di design per i suoi clienti, creando visualizzazioni di dati personalizzati di alto livello e scoprendo correlazioni e tendenze nei dati estratti dalla sua piattaforma di analisi visiva geospaziale. 


TAEX è una piattaforma di arte digitale che sta costruendo una nuova comunità di collezionisti che plasmano il futuro dell’arte. Mostrano e co-producono opere di artisti di spicco con il plauso della critica, selezionati da curatori qualificati.

Da oltre 20 anni la sua missione è quella di facilitare la produzione, la circolazione e la ricezione dell’arte contemporanea. Il suo lavoro comprende l’organizzazione di conferenze e seminari, la cura di mostre e lo studio e l’insegnamento della storia dell’arte. Il suo campo di competenza è l’arte e le nuove tecnologie – ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Londra in Media Arts. In particolare, negli ultimi due anni, è stato coinvolto nella realizzazione di progetti di arte digitale. Attualmente è uno dei curatori della piattaforma TAEX, specializzata in arte digitale.  È anche l’iniziatore e curatore del festival di arte ed ecologia “Echoes of Eco” (dal 2011), del relativo “Video Art Laboratory” (dal 2016), di “Art Digital”, il primo festival di arte digitale in Russia (2005-2010), e della piattaforma di arte digitale “Techne” (2016-2020). Inoltre, ha una notevole esperienza nella cura di progetti educativi. Nel recente passato, tra le altre cose, ha lavorato come curatore aggiunto per la Tate Gallery di Londra; è stato membro della giuria e del comitato di esperti per vari premi di arte contemporanea; e ha collaborato con varie università e organizzazioni artistiche in tutto il mondo. Particolarmente noto e frequentemente citato è il suo studio sulla storia della video arte russa. Non meno importante per lui è il suo lavoro come docente e relatore. È titolare della cattedra di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università di Tomsk e collabora con varie istituzioni specializzate nell’insegnamento dell’arte contemporanea. Luoghi in cui è stato invitato a tenere un talk includono: Centre Pompidou, Parigi; Università degli studi di Milano-Bicocca, Milano; Bozar, Bruxelles, Belgio; Photographers’ Gallery, Londra.


Scoletta dell’Arte: Digital Reform
A cura di Antonio Geusa
19.04 > 15.09.2024
Opening 18 Aprile ore 16
ORARI
martedì-domenica ore 10-18
Scoletta dei Tiraoro e Battioro
Santa Croce 1980
30135 Venezia

Responsabile TAEX 
Stefanie De Regel 
stefanie@taex.com

SITO WEB e SOCIAL MEDIA 
taex.com 
instagram.com/taex_com
twitter.com/taex_com

CONTATTI STAMPA 
Cristina GATTI Press & P.R.
press@cristinagatti.it  

Venezia: Kuril CHTO “Under Jove’s Protection”

Blue chair bronze, 2023 Painted Bronze 40 x 34 x 33 cm 15.7 x 13.4 x 13 in
Kuril Chto
UNDER JOVE’S PROTECTION

17.04 — 17.05.2024
a cura di Valentin Diakonov
Bahnhof Gallery
 
PRESS PREVIEW 
16 Aprile dalle 15 alle 19
17 Aprile dalle 11 alle 18 

Con la presenza dell’Artista e del Curatore 
 
KUNST DEPOT
‘Parrucche ai Biri’
Cannaregio 541530121, Venezia

L’esposizione Under Jove’s protection a cura di Valentin Diakonov, promossa dalla Bahnhof Gallery, vedrà protagonista l’installazione con a tema la sedia Monobloc, un oggetto di design che da tempo è oggetto di ricerca da parte di Kuril Chto. L‘Artista  nato e cresciuto a San Pietroburgo, dove nel 2012 ha fondato SAM – Street Art Museum, il primo museo al mondo dedicato alla street art – nel 2018 lascia il suo Paese perché il sistema russo non lo vede di buon occhio,  attualmente vive e lavora tra Lisbona e New York, indaga le caratteristiche di questo oggetto di uso comune ed estremamente diffuso su tutto il pianeta, quasi fosse un personaggio di fama universale attraverso cui conoscere il mondo e riflettere su ciò che sta accadendo.

Silver chair, 2023 – Silver, 925
3 x 3 x 3 cm

Volendo aderire al tema della Biennale 2024 che riflette sul concetto di straniero e di spostamento, Kuril erige Monobloc, tipologia di sedia estremamente diffusa, leggera ed impermeabile realizzata in polipropilene, a simbolo dell’essere sempre “a casa”, in quanto oggetto ovunque presente in abitazioni, nei locali pubblici, sulle spiagge. L’installazione della sedia Monobloc vuole essere per Kuril una riflessione su quelle figure che solitamente, nella narrazione generale del nomade e dello straniero, sono spesso assenti, attribuendo alla sedia  valori come l’accoglienza, l’ospitalità e la generosità gratuita che l’artista stesso ha incontrato durante i suoi viaggi.



17.04-17.05
Da Mercoledi a Lunedi 
dalle 11 alle 19 
Chiuso il Martedi 
KUNST DEPOT
‘Parrucche ai Biri’
Cannaregio 5415
30121, Venezia
We are here ! MAP 

UFFICIO STAMPA
Cristina GATTI
PRESS &P.R.

press@cristinagatti.it

Roma: Inaugura “SAPIENZA”, collettiva di artisti internazionali e occasione di attenzione sulla Sindrome di Mèniere

Inaugura “SAPIENZA”, mostra collettiva di artisti internazionali e occasione di attenzione sulla Sindrome di Mèniere

Venerdì 5 aprile alle 18.00 a Roma

Sarà l’IMPACT HUB ROMA ad ospitare il nuovo progetto internazionale, culturale, artistico e sociale, di Nicoletta Rossotti, storica dell’arte, critica d’arte e curatrice, che segue la sua mostra ÀMOR appena conclusa. E sullo stesso binario del parallelismo nelle varie civiltà e culture che riflettono le conoscenze del mito, il titolo della mostra – “Sapienza – evoca la dea Minerva, per una esposizione di opere che nella loro complessità materica, cromatica, simbolica e concettuale, provano a farsi interpreti anche della realtà contemporanea. Tra nuovi artisti emergenti e artisti storicizzati con anni di esperienza, da ripresentare al pubblico di Roma.

 Il Vernissage venerdì prossimo, 5 aprile, alle 18.00, in Via Palermo 41 a Roma.

La mostra ha i Patrocini dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze, di cui Nicoletta Rossotti è coordinatrice nazionale, di Perfomativa Academy, della Fondazione Integria e della Fondazione per la Salutogenesi Onlus.

La presenza delle due Fondazioni è legata al fatto che, in questa occasione, ogni artista è chiamato a consegnare un messaggio che è anche sociale. Tra gli obiettivi dell’evento, infatti, quello di richiamare l’attenzione sugli effetti per la socialità, soprattutto negli adulti, ma anche nei bambini, della Sindrome di Mèniere, caratterizzata da ricorrenti episodi di intense vertigini, perdita di udito e acufene, e di altre patologie legate all’orecchio. Interverrà all’opening il Prof. Lino di Rienzo, presidente della Fondazione Integria e la Prof.ssaNadia Gaggioli, vicepresidente Vicario della Fondazione per la Salutogenesi Onlus. All’opening previsti gli interventi anche del Rettore dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze, Prof. Michele Coppola, della Dott.ssa Ludovica Rossotti, Università La Sapienza e Performativa Academy, della Dott.ssa Laura Buccino, Università di Firenze, e naturalmente della curatrice, la Dott.ssa Nicoletta Rossotti.

Venticinque gli artisti presentati: Piera Bachiocco, Dario Calì, Annamaria Campus, Giuseppe Virgilio Capuozzi, Antonio Caramia, Diego De Santis, Ilaria Di Fabio, Benedetta Dorinzi, Morena Ferrazzi Testa, Nadia Gaggioli, Juni Gigi, Luciano Mancuso, Hosokawa Mika, Alessio Mariani, Alessandra Meschini, Nelly Fonte, Giuseppe Virgilio Pascuzzi, Lorenzo Pazzuello, Paolo Pozzetti, Eleonora Perillo, Riccardo Salusti, Susie Sarracino, Alexandra Scaffer, STRIMI 21, Veronica Van Saften. 

Non casuale la scelta di IMPACT HUB per l’evento. Nato come spazio di coworking per imprenditori, creativi e professionisti per sviluppare idee innovative in un ambiente aperte, lasciarsi ispirare dal lavoro di altri e creare relazioni utili, Impact Hub è un network globale di persone e spazi per la social innovation: idee e progetti per cambiare in meglio la nostra società.

“SAPIENZA” | Vernissage – Venerdì 5 aprile 2024 ore 18.00 | Roma, IMPACT HUB ROMA, Via Palermo 41 |Ingresso libero

La mostra sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino al 26 Aprile 2024 – Dal lunedì al venerdì. h. 9.00-18.00 


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com