del prof. Cosimo Inferrera
presidente Associazione Europea del Mediterraneo (A.E.M.)
Nicola II Zar di tutte le Russie per il suo grande slancio umanitario in favore della popolazione colpita dal terremoto del 28 dicembre 1908, con l’invio delle proprie navi da guerra, partecipò alla rinascita di Messina … Non al saccheggio, alla distruzione, alla morte di intere Città e territori della martoriata Ucraina per ordine di ben altro “zar” dei tempi attuali!
Quella Russia noi amiamo e custodiamo nel nostro Sacrario, non questa di oggi che mette migliaia di uomini innocenti sotto le nefande rovine, da cui quella nobile Russia di un tempo li andava liberando con umana, esemplare pietà!
“Il Tempo che scopre la verità e Messina che incantata dalla luce di questa si avanza per abbracciarla” è un gruppo scultoreo realizzato da Saro Zagari intorno al 1865, come decorazione del vecchio teatro S. Elisabetta, denominato nel 1860 Teatro Vittorio Emanuele II.
Questo gruppo marmoreo sormonta la facciata del Teatro, nel cui perimetro campeggia la targa commemorativa dell’intervento della Marina militare russa nel terremoto rovinoso del 1908. Il “Tempo” ha fatto affiorare innegabile la verità sui due contesti storici.
IMMAGINE DI APERTURA: Messina, frontone del Teatro Vittorio Emanuele II sormontato dalla scultura di Saro Zagari (Foto di Ignazio Toscano) – Sullo sfondo marinai russi della corazzata Slava prestano soccorso dopo il sisma (Foto d’epoca) – Fonte Wikipedia