Saint-Jean-de-Luz, è un comune francese ad un tiro di schioppo da Biarritz e Bayonne, ma soprattutto è pressoché al confine con i Paesi Baschi. Il 9 giugno del 1660, nella chiesa di Saint-Jean-Baptiste de Saint-Jean-de-Luz, è celebrato il matrimonio di Luigi XIV, re di Francia, e di Maria Teresa di Spagna. Le nozze, in verità, erano state già celebrate per procura in terra spagnola il 3 giugno. Mercoledì 9 giugno avvenivano in forma ufficiale. Maria Teresa dovette preliminarmente rinunciare al trono di Spagna che la legge di successione concedeva anche alle donne. Suo padre, re Filippo IV, sottoscrisse la disponibilità al versamento di una dote di 500.000 scudi d’oro, che non pagò mai e che solo sette anni dopo fu pretesto per scatenare la Guerra di Devoluzione (1667-1668). Per questo motivo Luigi XIV invase alcune città delle Fiandre, rivendicate in virtù del diritto esistente nei territori del Brabante contro l’attribuzione a Carlo II d’Asburgo, divenuto nel frattempo re di Spagna. L’emendamento prevedeva il possesso ereditario a favore dei figli di primo letto, quale era appunto Maria Teresa divenuta moglie di Luigi XIV quel 9 di giugno, e non a Carlo II figlio di secondo letto di Filippo IV. Non solo quindi problemi di dote, ma interessi che invero riguardavano la sovranità su territori specifici. D’altra parte, lo stesso matrimonio tra il ventiduenne Luigi re di Francia e Maria Teresa infanta di Spagna avveniva per motivi politici e non sentimentali. A soli otto anni, Maria Teresa si era trovata ad essere l’unica figlia del potentissimo Filippo IV, essendo già morte le sue cinque sorelle maggiori e soprattutto il fratello Baltasar Carlos, legittimato al trono. In questo momento Maria Teresa ricopriva il ruolo di presunta erede del dominio spagnolo. Con la pace dei Pirenei, stipulata il 7 novembre 1659 tra Francia e Spagna, il cardinale Mazzarino, primo ministro e stretto consigliere del giovane Luigi, chiudeva la Guerra franco-spagnola. Filippo IV, per sigillare la ritrovata armonia fra i due Paesi, concedeva la mano di colei che non sarebbe più divenuta regina di Spagna, ma consorte del sovrano di Francia. Una concessione dura. Fin da piccola, per ragioni di Stato si era pensato di unirla in matrimonio dapprima a suo cugino l’arciduca Ferdinando e, dopo la sua morte, al fratello che quattro anni dopo diverrà l’imperatore Leopoldo I. Ambedue rappresentano il ramo degli Asburgo d’Austria. L’ipotizzato matrimonio avrebbe di nuovo riuniti gli sconfinati territori asburgici appartenuti a Carlo V, sul cui regno non tramontava mai il sole, che per successione erano stati divisi fra i suoi due figli. Filippo IV apparteneva invece all’altro ramo, quello degli Asburgo di Spagna.
Nonostante i progetti di riunificazione dinastica, la giovane Maria Teresa avrebbe voluto sposare il re di Francia, quel Luigi XIV, cugino anche lui sia da parte di padre che di madre, ma appartenente alla opposta casata dei Borbone. Allorché, con la pace, si avviano le iniziative per il matrimonio, che soddisfano le mire politiche del cardinale Mazzarino sulla Spagna, è richiesto un ritratto dell’infanta, da spedire a Parigi: sarà dipinto da Velasquez e con questo ritratto sarà spedita anche una ciocca dei suoi capelli. Benché Maria Teresa fosse certa che il futuro sposo fosse innamorato di lei, Luigi era preso dalle avvenenze di Maria Mancini, nota fra le sette nipoti del cardinale italiano, chiamate appunto mazarinettes, portate in Francia per far loro contrarre matrimoni vantaggiosi. Sia la Regina-madre, Anna d’Austria, che lo stesso Mazzarino si opposero ad un legame infruttuoso per le sorti di Stato. I due sposi s’incontrano per la prima volta sull’isola “des Faisans”, porzione di terra emersa fra le acque del fiume Bidasoa, confine naturale tra Francia e Spagna, scelto per i negoziati e la stipula del trattato dei Pirenei.
All’epoca Maria Teresa non conosce il francese, che apprenderà a corte. Al Louvre Anna d’Austria, nel contempo suocera e zia, le insegnerà la lingua e come destreggiarsi nel ruolo di regina, ma lei conserverà sempre la propria naturale goffaggine. Non aveva le capacità diplomatiche, si annoiava durante le rappresentanze ufficiali, si presentava in pubblico barcollando sulle sue zeppe altissime per camuffare la bassa statura, così disarmonica rispetto all’incedere del sovrano, sempre odorando d’aglio o con la bocca e i denti imbrattati di cioccolato di cui era golosissima. Luigi XIV prese ben presto ad evitare di farsi accompagnare da lei, dove non fosse strettamente necessario. La regina temeva le ombre della notte e occorreva che una delle sue cameriste spagnole le raccontasse storie per farla addormentare, tenendola per mano. Luigi XIV tornò a dedicarsi alle numerose favorite, ma fu sempre ligio ai suoi doveri coniugali. Maria Teresa dette alla luce sei figli in dieci anni, che scompariranno tutti prima della morte dei genitori. Sopportò l’adulterio, poiché comprendeva che il loro matrimonio e persino la messa al mondo dei figli facevano parte di accordi di Stato. Raccontano le cronache che quando negli ultimi anni della sua vita ritrovò le gentilezze e le attenzioni del marito solesse dire: «Dio ha creato Madame de Maintenon per rendermi il cuore del Re! Mai mi ha trattato con tanta tenerezza da quando la ascolta!». Madame de Maintenon era la compagna che Luigi XIV sposerà con matrimonio morganatico (senza cioè diritti di successione né per la moglie che per i figli) quando Maria Teresa passerà a miglior vita. Ragioni di Stato, dunque. Tali ragioni di Stato porteranno Filippo V, affezionato nipote del re Sole, ad essere il primo re di Spagna appartenete alla dinastia dei Borbone. Assurse al trono, proprio perché sua nonna, ovvero la regina Maria Teresa, era figlia di primo letto di Filippo IV di Spagna e sorella di Carlo II ultimo re spagnolo della dinastia degli Asburgo, nato dopo il matrimonio di Maria Teresa con Luigi e morto come i suoi fratelli prima di lei.
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MARIA TERESA D’ASBURGO, anche chiamata Maria Teresa d’Austria, soprattutto nella storiografia francese (in spagnolo: María Teresa de Austria; in francese: Marie Thérèse d’Autriche) (San Lorenzo de El Escorial, 10 settembre 1638 – Versailles, 30 luglio 1683), era figlia del re Filippo IV di Spagna e di Elisabetta di Francia. Dalla nascita ebbe i titoli di infanta di Spagna e del Portogallo e di arciduchessa d’Austria; probabile erede al trono spagnolo, venne destinata col Trattato dei Pirenei (1659) in moglie a Luigi XIV di Francia, suo cugino di primo grado da parte sia di padre sia di madre. Nata come Infanta Maria Teresa, Infanta di Spagna all’Escorial, era la figlia di Filippo IV, re di Spagna, e della sua consorte Elisabetta di Francia, che morì quando Maria aveva solo sei anni. Poiché la corona spagnola (a differenza di quella francese) non era vincolata alla legge Salica, era possibile per una donna non solo trasmettere il diritto di successione, ma anche ascendere al trono. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).
ARTICOLO di Megan Marshall
“Love and Louis XIV” is the perfect book to read in bed on a long summer day — or a short winter one. I tried reading it at my desk, but was inexorably drawn to the couch, no doubt by the power of suggestion. This is, after all, a book filled with incidents that take place in the grand bedchambers and appartements des bains of royal palaces like Saint-Germain and Versailles: the offices, in effect, of the Sun King, his wives (one official, the other less so) and mistresses.
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