BRIXIA. Parco archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia: Il Corridoio UNESCO

Grande planimetria del Corridoio UNESCO nella biglietteria del Museo di Santa Giulia
©Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – Photo Tomás Quiroga

A Brescia dal 9 giugno 2023

APRE AL PUBBLICO IL CORRIDOIO UNESCO: UNA PASSEGGIATA MONUMENTALE NEL SITO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ CHE UNISCE I DUE SITI DI BRIXIA. PARCO ARCHEOLOGICO DI BRESCIA ROMANA E DEL MUSEO DI SANTA GIULIA

Un chilometro di archeologia, arte e cultura, lungo 2500 anni di storia.

Un percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico, che collega l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, realizzando un nuovo dominio pedonale in grado di rilanciare l’intera città.

Brescia regala al pubblico un’esperienza permanente di grande rilievo: venerdì 9 giugno 2023 si apre il Corridoio UNESCO, un progetto che propone una passeggiata lunga 2500 anni di storia, capace di garantire, per la prima volta in assoluto, a tutti i visitatori, di rimanere immersi, visivamente e fisicamente, nelle architetture monumentali storiche, dall’età romana, per poi viaggiare nell’alto medioevo e nel rinascimento, senza soluzione di continuità e senza alcuna interferenza tra la città attuale e l’aura di questi antichi luoghi.

Il Corridoio UNESCO, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, con la collaborazione e il supporto di Camera di Commercio di Brescia e Fondazione CAB, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia e con il supporto di Regione Lombardia, è stato ideato in occasione della celebrazione dei dieci anni dall’iscrizione del complesso monumentale di Santa Giulia e del parco archeologico del Capitolium nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, all’interno del sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.).

Il progetto, ideato nel 2021 in occasione del decennale di iscrizione nella World Heritage List, costituisce un’azione di punta del nuovo Piano di Gestione del Sito, portato ora a compimento.

Il comparto urbano interessato da questo collegamento corrisponde all’areale del sito UNESCO di Brescia, costituito da due siti museali sino ad ora visitati separatamente, BRIXIA. Parco archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia, all’interno dei quali si distinguono numerosi monumenti in una stratificazione continua, emblema della unicità dei centri storici italiani.

Con l’apertura del Corridoio, progettato da Camillo Botticini e Matteo Facchinelli (Botticini + Facchinelli ARW Srl Stp), l’areale UNESCO viene per la prima volta presentato, fruito e percepito come un unico ambito museale, senza soluzione di continuità.

Grazie a un percorso ricavato collegando passaggi e vicoli, unificati da un’unica pavimentazione accessibile in pietra di Bedonia fiammata, con pendenze facilmente percorribili per tutti, gli esterni dei principali monumenti dall’età romana a quella rinascimentale garantiranno una passeggiata di rara bellezza e immersività in una storia secolare che si dipana per un chilometro.

Il percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente, di quasi un chilometro seguirà una sequenza che consente di toccare, da ovest verso est (area Capitolium), l’area dei templi, il teatro, un vicolo medievale, (area Santa Giulia) il chiostro meridionale di San Salvatore, il chiostro di Santa Maria in Solario, sino al Viridarium delle domus romane con le installazioni di arte contemporanea. Il corridoio garantisce inoltre un accesso privilegiato all’auditorium di Santa Giulia, sede di numerosi eventi culturali pubblici.

Il progetto di integrazione ed “equalizzazione” dei due siti museali trova ora anche fisicamente l’unità rappresentata, a partire dal 24 gennaio scorso, dall’unico biglietto di accesso ai due musei, il biglietto UNESCO a questo scopo generato.

In occasione della realizzazione di questo percorso anche via dei Musei, nell’ambito di un ampio progetto di nuova urbanizzazione per l’anno di Capitale italiana della cultura, a cura del Comune di Brescia, è stata dotata di una nuova pavimentazione, che in particolare per il tratto esteso da BRIXIA. Parco archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia, presenta una pietra e una texture differente dal resto della strada (Granodiorite con finitura fiammata) quasi a segnare il tratto di un comune denominatore, che ha in esponente gli edifici di maggior pregio riconosciuti patrimonio mondiale UNESCO.

Gli ingressi al corridoio sono segnalati da preziose soglie in acciaio che riportano il nome e il logo della United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, a marcare il limite di questa preziosa area restituita alla libera fruizione di tutti, turisti e cittadini. Gli ampi spazi interni al Corridoio (area antistante il Capitolium, teatro romano, chiostro di San Salvatore, chiostro di Santa Maria in Solario e Viridarium) possono essere considerati a tutti gli effetti nuove piazze pubbliche, inserite in un contesto monumentale e architettonico unico.

Sarà sempre fruibile transitando il Corridoio UNESCO il corpo di fabbrica tra il chiostro di San Salvatore e quello di Santa Maria in Solario, le cosiddette Sale dell’affresco, impreziosite da questa decorazione pittorica rinascimentale e luogo di mostre temporanee, accessibili senza necessità di biglietto.

Inoltre nel chiostro di Santa Maria in Solario, previa accurata verifica archeologica nel pieno rispetto degli antichi sedimi presenti nel sito, è stato piantumato un tiglio a evocare la memoria manzoniana dedicata al mito dei Longobardi. Nel 150 anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni, viene con questo pianta di pregio ricordata una delle più vibranti pagine dell’autore, quella nella quale, nella tragedia Adelchi, è descritta la morte di Ermengarda, figlia di Desiderio, re dei Longobardi e fondatore del monastero, quando ripudiata da Carlo Magno spira sotto le fronde verdi nel chiostro, circondata dalle monache guidate dalla sorella Anselperga. I visitatori, seduti nella nuova panca circolare realizzata in fregio alle radici del tiglio, possono leggere i versi manzoniani e ripercorrere con l’immaginazione il mito dei Longobardi.

Lungo l’intero Corridoio UNESCO è presente una nuova segnaletica contemporanea, progettata appositamente e disposta lungo il tracciato per garantire l’orientamento e l’accessibilità. Vista l’estensione dell’area, si tratta di una progettazione di notevole complessità e articolazione che ha razionalizzato la stratigrafia di informazioni che si erano sommate nei due siti museali negli anni.

L’identità visiva specifica, progettata dallo studio Tassinari/Vetta, ha così dotato il percorso di un ulteriore forte tratto di unione, che interessa anche via Musei con l’indicazione delle altre emergenze culturali e archeologiche a sud del decumano, in collaborazione con la Provincia di Brescia.

Tutta la segnaletica e i pannelli sono in lingua italiana e inglese, sono presenti mappe di orientamento alle due estremità del Corridoio, nel Parco Archeologico e nella biglietteria del Museo di Santa Giulia.

L’accessibilità all’intero corridoio, oltre ad essere garantita dal percorso stesso, è supportata da mappe tattili dell’intero percorso. Due complessive, poste alle estremità est ed ovest, e due ulteriori mappe tattili nei punti intermedi del Teatro romano e il chiostro di San Salvatore, così da garantire una descrizione esplorabile tattilmente delle strutture principali presenti lungo il Corridoio.

I contesti architettonici del Corridoio possono essere fruiti esternamente senza biglietto, in orario museale.

Vista degli edifici monumentali nel Chiostro di San Salvatore ©Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – Photo Tomás Quiroga

Gli spazi interni, che dettagliano grazie agli apparati decorativi e alle sezioni museali i principali momenti della storia di Brescia e d’Europa, e che anche per motivi conservativi hanno capienze limitate, richiederanno come di consueto il biglietto e la prenotazione delle fasce orarie di accesso (in particolare l’aula del santuario tardorepubblicano e quella del Capitolium dove è esposta la Vittoria Alata).

La realizzazione del Corridoio UNESCO ha determinato una nuova occasione proficua di collaborazione tra Hdemia di Belle Arti Santa Giulia e Fondazione Brescia Musei. Gli studenti del biennio specialistico di Comunicazione e Didattica dell’arte, all’interno del Corso di metodologia di comunicazione visiva tenuto dalla prof. Eletta Flocchini e con la regia di Davide Bassanesi, hanno proposto una rivisitazione del Corridoio UNESCO in chiave artistica e originale, attraverso un cortometraggio animato che si avvale della tecnica della plastilina ripresa in stop motion. Il video mostra il momento della “creazione” del Corridoio, che a sua volta genera in maniera immaginifica luoghi e simboli del patrimonio storico-artistico coinvolto nel percorso. 

Attraverso l’evocazione degli elementi-chiave presenti nel Museo di Santa Giulia, nel parco archeologico romano e fra le testimonianze di età longobarda, fino a quelle legate all’arte contemporanea, viene data vita ad una narrazione d’arte accattivante e coinvolgente. Un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo, accompagnati da opere e architetture che si animano per condurre i visitatori in una passeggiata dagli echi magici, preludio all’esperienza fisica e reale che il visitatore potrà vivere di persona.”

Il Corridoio completa il percorso intrapreso nel 2019 connesso al Nuovo Capitolium e alla Vittoria Alata per consentire una fruizione completa e integrata della Brescia antica, dal Museo di Santa Giulia a Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e che, all’inizio del 2023, si è arricchito del nuovo allestimento nel Museo di Santa Giulia relativo a L’età romana – La città: un innovativo percorso museale, improntato ai più moderni standard di accessibilità con installazioni artistiche multimediali.

Brixiaromana è una città paradigmatica per il grado di conservazione degli edifici, la tradizione degli studi e le continue indagini in corso che portano quotidianamente all’arricchimento del patrimonio. A 200 anni dall’inizio della felice campagna di indagini archeologiche che portò alla scoperta del Capitolium, del deposito dei bronzi e all’apertura nel 1830 del Museo Patrio, per l’anno di Capitale italiana della cultura di Brescia, è stata infatti aggiornata la sezione che più di altre registra questo flusso dinamico e virtuoso tra ricerca e valorizzazione. La documentazione ottocentesca prodotta in occasione di quella che fu la più incredibile avventura archeologica vissuta dalla città, quando venne messa in luce la sequenza dei templi e il deposito dei bronzi, nonché venne creato il primo dei musei cittadini, è ingrandita in monumentali scenografie all’interno delle sale; a questa vengono affiancate installazioni artistiche multimediali dal lessico contemporaneo, che interpretano e restituiscono i temi della sezione museale, evocando luoghi ed eventi storici con modalità creative non convenzionali, testando nuove forme di narrazione per lo storytelling dell’archeologia. Il nuovo intervento museale è impreziosito inoltre dall’inserimento di tre installazioni artistiche immersive multimediali, ideate e realizzate dallo studio artistico interdisciplinare italiano incentrato sulle relazioni tra uomo e macchina, NONE Collective.. Come il Corridoio UNESCO anche la Nuova sezione dell’età romana offre un percorso di accessibilità per la fruizione di persone disabili. Oltre alle mappe tattili di orientamento, presenti all’ingresso del percorso, tutti i reperti in pietra e una copia della dama Flavia sono esplorabili tattilmente da ciechi e ipovedenti. Inoltre, due modellini dedicati a santuario repubblicano e Capitolium e agli edifici pubblici di Brixia in età romana, caratterizzati da texture specifiche, saranno a disposizione per esplorazioni tattili.

Un percorso di rivisitazione del complesso museale di Santa Giulia a tutto tondo e che, oltre alle collezioni, guarda anche ai servizi per il pubblico, per un museo che possa essere sempre più accessibile anche in termine di semplificazione della visita per i visitatori.

Fondazione Brescia Musei presenta oggi anche il nuovo Centro Unico di Prenotazioni, progettato e ideato dall’architetto Alessandra Dosselli, uno spazio di ampio respiro, moderno e di design, visibile e ben identificabile ai visitatori che inserisce perfettamente nel nuovo percorso di visita che il Corridoio UNESCO apre oggi.

L’apertura del Corridoio UNESCO è anche l’occasione per dedicare lo spazio antistante l’ingresso al santuario repubblicano a Gaio Elvio Cinna (88-44 a.C.) su sollecitazione dell’insigne latinista Gianenrico Manzoni.

Amico di Catullo che lo menziona in tre poesie, Elvio Cinna è l’unico poeta della letteratura latina di origine bresciane, o quanto meno cisalpine, autore di poesie d’amore, delle quali sono rimasti purtroppo solo frammenti. Cinna con grande probabilità frequentava gli spazi e gli edifici pubblici di Brixia; la dedica dello spazio antistante l’ingresso al santuario repubblicano a Cinna intende recuperare memoria di questo poeta e sottolineare l’importanza di Brixia nel corso del I secolo a. C.

L’inaugurazione del Corridoio UNESCO è l’ultimo atto delle grandi trasformazioni e rinnovamenti lanciati dalla Fondazione Brescia Musei e dal Comune in vista della Capitale italiana della Cultura. Con oggi il nostro sistema museale è aggiornato dal punto di vista tecnologico e del sistema dell’offerta integrata con biglietti di ingresso coerenti ai diversi ambiti museali e in particolare con l’identificazione nel sito UNESCO di un unico ambito che include l’area monumentale romana con la Vittoria Alata e l’area del Museo di Santa Giulia con la sezione dell’età romana di recente rinnovata. Si tratta della realizzazione di un progetto che appare del tutto coerente con la vocazione originale dei luoghi su cui insiste ma che aspettava una piccola grande intuizione per riuscire, con pochi interventi chirurgici, a rendere accessibile e percorribile da tutti una meraviglia paesaggistica e monumentale che è in definitiva l’essenza delle città italiane splendide come la nostra.

Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei

Oggi inauguriamo due momenti diversamente importanti per la nostra città. Il primo lo abbiamo atteso per diverso tempo e innumerevoli sforzi sono stati compiuti per realizzarlo: ora il Corridoio Unesco è realtà ed è un grandissimo regalo che BgBs2023 lascerà in eredità alla città. Un chilometro di bellezza, completamente accessibile, sempre aperto e gratuitamente fruibile da tutti: il Corridoio Unesco è il paradigma della cultura che vogliamo per Brescia e a cui stiamo lavorando da anni. Con il secondo, invece, Brescia si arricchisce di un altro grande nome dell’arte contemporanea come Fabrizio Plessi. Con il format “Palcoscenici archeologici”, Fondazione Brescia Musei sta portando in città uno spaccato di arte contemporanea che i bresciani, ma anche i turisti, stanno apprezzando moltissimo. L’opera di Plessi è stata pensata proprio per intrecciarsi con il parco archeologico di Brescia romana, il Museo Santa Giulia, il Corridoio Unesco stesso. Plessi esalta le nostre radici storiche e culturali illuminandole con un linguaggio nuovo, fortemente comunicativo, così come era stato per Vezzoli e Isgrò. Ciascuno di questi grandi artisti contemporanei ha portato dentro il parco archeologico il proprio personalissimo sguardo, forzandoci a guardare con occhi nuovi ciò che abbiamo la fortuna di avere sotto gli occhi ogni giorno.

Laura Castelletti, Sindaca del Comune di Brescia

L’apertura di questo nuovo percorso pedonale, alla scoperta del patrimonio UNESCO di Brescia, consentirà di migliorare i percorsi di visita per i numerosi turisti che ogni anno giungono in questo sito e, soprattutto, rappresenterà una straordinaria occasione per la comunità cittadina, rappresentando un innovativo modello di fruizione. Abbiamo sostenuto e condiviso tutte le fasi di costruzione e definizione di questo progetto, in collaborazione con le altre istituzioni, con cui abbiamo siglato una specifica intesa, nella convinzione che la migliore modalità di valorizzazione del ricco patrimonio UNESCO regionale sia quella che, oltre alla conservazione, ne rende possibile e agevole la fruizione, avvicinando alla cultura e alla bellezza.

Francesca Caruso, Assessore alla Cultura Regione Lombardia

La Camera di Commercio di Brescia ha assicurato al progetto un importante sostegno economico, non episodico ma programmato, per le attività di valorizzazione di Fondazione Brescia Musei, consentendo di attuare una congiunta programmazione e la conseguente realizzazione di progetti istituzionali per lo sviluppo dell’industria del turismo e dei beni culturali e la valorizzazione delle eccellenze produttive in ottica di marketing territoriale. Il progetto Corridoio UNESCO – Nuovo itinerario di visita dal Parco archeologico di Brescia romana al Complesso di Santa Giulia è la dimostrazione dei risultati cui può portare una collaborazione sinergica tra istituzioni, mirata a creare infrastrutture che possano favorire lo sviluppo della fruizione artistica ed architettonica in forme innovative, generatrici di ampio ritorno in termini di presenze e frequentazioni.

Roberto Saccone, presidente Camera Commercio di Brescia

Al momento del mio insediamento nel ruolo di direttore della Fondazione Brescia Musei ho deciso di affrontare lo snodo dell’integrazione di Santa Giulia e del Parco archeologico di Brescia. Da questa esigenza è nato il Corridoio UNESCO: un “cordone ombelicale” lungo poco meno di un chilometro per trapassare tutti gli spazi più belli en plein air dei due siti museali permettendo al visitatore di cogliere la loro bellezza dall’interno e rendendo il tutto anche accessibile ai disabili e perfettamente coerente con la visita alle collezioni museali contenute all’interno dei plessi espositivi. Dopo quasi quattro anni dall’inizio dei nostri sogni è una grande gioia e un orgoglio presentare oggi questo unicum al mondo: dal primo secolo a. C. del Santuario repubblicano al XVII secolo di Santa Giulia passando per il tempio, il teatro, il monastero longobardo e l’oratorio romanico di Santa Maria in Solario. Il grande traguardo è reso possibile dalla fiducia delle Istituzioni culturali regionali e comunali e della Camera di Commercio che ringrazio con cuore per il continuo supporto alla trasformazione e riqualificazione del nostro patrimonio.

Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei

Il complesso monumentale di S. Salvatore – S. Giulia con l’area archeologica del Capitolium sono stati iscritti nel 2011 nella Lista del patrimonio mondiale UNESCO, nell’ambito del sito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.”. A poco più di 10 anni dall’ambito riconoscimento si apre al pubblico un percorso pedonale che collega S. Salvatore, il monastero benedettino voluto dal duca Desiderio e dalla moglie Ansa, cuore del sito longobardo potenziato nei secoli fino all’attuale complesso monumentale che ospita il Museo di Santa Giulia, con l’importante area archeologica romana, anch’essa prestigiosa sede espositiva. Brescia mostra così nuovamente, con questo ulteriore traguardo, di tenere fede all’impegno assunto con il riconoscimento internazionale. La continuità istituzionale ha saputo garantire, grazie alla competenza e all’alta professionalità dei suoi tecnici, la salvaguardia dell’ingente patrimonio culturale della città, reso sempre più accessibile ed in linea con gli standard più avanzati di valorizzazione.

Angela Maria Ferroni, già Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura

Il progetto per il corridoio Unesco realizza la possibilità di unire ed aprire alla città luoghi prima chiusi restituendo una vera e propria promedade – sezione sulla storia urbana romana e medioevale di Brescia. Un “tappeto di pietra” si snoda tra vicoli, piazze, corti e monumenti consentendo a tutti una fruibilità di questi luoghi straordinari.

Camillo Botticini, Arw partner

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.


Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è con Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.


Orari di apertura
martedì – domenica, 10.00 – 18.00
dal 1° giugno al 30 settembre, 10.00 – 19.00
Chiuso tutti i lunedì non festivi
Social
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Facebook: Fondazione Brescia Musei
Twitter: @bresciamusei
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
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Ufficio stampa Comune di Brescia
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Roma, Ex Cartiera Latina: Continuano fino al 16 giugno la mostra e gli eventi di Climate Change “Anthropos e Kainos” II

Fino al 16 giugno 2023
Climate Change 

“Anthropos e Kainos” II

A cura di Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti

Sala Nagasawa Ex Cartiera Latina
Via Appia Antica 42 – Roma

Fino al 16 giugno 2023 la Sala Nagasawa dell’Ex Cartiera Latina a Roma ospita il Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, a cura di Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti. L’evento si avvale del patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e della collaborazione di numerose associazioni che operano nel settore ambiente. 

Il Clima. Non c’è argomento più urgente. Il riscaldamento globale, causato dall’uso di combustibili fossili, dal disboscamento su larga scala e dagli allevamenti intensivi, genera conseguenze gravi ed importanti. Piante e specie animali vanno estinguendosi, le calotte glaciali si sciolgono e il livello del mare si sta innalzando. È necessario agire, prendere posizione, divulgare, e questa consapevolezza ha motivato i curatori a chiamare l’Arte a sostegno, per realizzare sia il primo evento del 2022, ed oggi il secondo appuntamento del Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos II” 2023, un evento tematico di enorme attualità, il cui titolo deriva dall’unione di due parole greche: anthropos (uomo) e kainos (recente, nuovo). Il significato che assume, dunque, è quello di un “periodo in cui la Terra ha un nuovo aspetto a causa delle azioni umane”: senza sostituire il termine corrente usato per l’epoca geologica attuale, Olocene, indica esclusivamente l’impatto che l’homo sapiens ha sull’equilibrio del pianeta, sull’impatto dei cambiamenti climatici e sul loro destino. Visto attraverso il prisma dell’arte, il progetto presenta più di cento tra opere di artisti italiani ed esteri, coinvolgendo inoltre designer, architetti, street artist, attori, poeti, musicisti, e ricercatori che si confrontano, con la volontà di farsi vettori del cambiamento e dare la possibilità di rovesciare l’idea di mondo. Un percorso in cui l’arte è ambasciatrice di sensibilizzazione, soprattutto verso un pubblico ancora in difficoltà nel percepire l’entità del pericolo della crisi climatica.

Anthropos e Kainos logo Image

L’arte e l’artista, antropologo e “semionauta” intento a navigare e ad intercettare nelle sue esplorazioni il mondo, sono il punto di contatto positivo per ispirare l’azione e il cambiamento dei comportamenti nei confronti della natura e del pianeta, mettendo in luce e denunciando i problemi e le indifferenze dei potenti della terra, evidenziando le possibili soluzioni della crisi climatica, spiegando l’effetto serra e come dovremmo agire per limitare i danni. Negli ultimi anni in Europa e nel mondo, molti artisti hanno denunciato i cambiamenti climatici e l’indifferenza dei leader mondiali, hanno appoggiato i movimenti ambientalisti, e molti di questi sono a sostegno dell’evento, e messo in discussione la società dei consumi: è ciò che “Anthropos e Kainos” fa qui oggi. Una performance corale, che propone un’introspezione per smentire idee preconcette e sensibilizzare positivamente ed attivamente, proponendo al visitatore un’intensa riflessione sul rapporto che lega il Sapiens e l’ambiente naturale, esprimendo tutta la cecità ancora presente nell’uomo nei confronti dell’attuale situazione.

Artisti

Giovanni Albanese, Fabio Maria Alecci, Paola Alviano Glaviano, Ali Assaf, Carmelo Baglivo, Jan Bauer, Claudia Bellocchi, Giancarlino Benedetti Corcos, Edoardo Bernardi, Paolo Bielli, Rodrigo Blanco, Raimondo Bonamici, Lorenzo Budello, Valeria Cademartori, Ennio Calabria, Francesco Canini, Tommaso Cascella, Massimo Catalani, Antonio Maria Catalani , Franco Cenci, Francesco Cervelli, Primarosa Cesarini Sforza, Marco Cipriani , Marco Colletti, Daniele Contavalli, Lea Contestabile, Giampaolo Conti, Federico Cozzucoli, Verena D’Alessandro, Eleonora del Brocco, Giammaria De Luca, Cecilia De Paolis, Laura Della Gatta, Simonetta Domiziani, Ermanno Dosa , Barbara Duran, Gianluca Esposito, Luciano Fabale, Stefania Fabrizi, Marisa Facchinetti, Massimo Fedele, Paolo Ferigo, Elisabeth Frolet, Giorgio Galli, Lucia Gangheri, Toni Garbasso, Antonella Graziano, Luo Guixia, Paulina Humeres, Eemyun Kang, Fariba Karimi, Susanne Kessler, Jukhee Kwon, Cesare Lauri, Luigi Lauria, Emanuela Lena, Silvana Leonardi, Enrico Lombardi, Rosy Losito, Giulia Lusikova, Nora Lux, Renata Maccaro, Claudio Marani, Claudio Marini, Carlo Marchetti, Adamo Marrucci, Carola Masini, Danilo Massi, Diego Mazzoni, Piero Meogrossi, Riccardo Monachesi, Daniela Monaci, Luis Moro, Lucilla Monardi, Massimo Napoli, Anna Onesti,  Raffaello Paiella, Claudio Palmieri, Giorgios Papaevangeliou, Beatrice Pasquet, Vincenzo Pennacchi, Daniela Perego, Adriana Pignataro, Roberto Piloni, Elisabetta Pizzichetti, Andrea Pochetti, David Pompili, Piero Pompili, Marco Rea, Paolo Romani, Virginia Ryan, Massimo Ruiu, Rocco Salvia, Sara Santarelli, Maurizio Savini, Diana Sblano, Otello Scatolini, Stefano Trappolini, Silvia Stucky, Giuseppe Tersigni, Fabiano Trionfi, Yongxu Wang, Mara van Wees, Barry Wolfryd, Fiorenzo Zaffina, Gaetano Zampogna. 
 

PROGRAMMA dal 14 al 16 giugno

/ Mercoledì 14 giugno ore 17.30
Performance di Roberto  Bellatalla (Contrabbasso) e Maddalena Gana (corpo) 
/ Giovedì 15 giugno ore 17.30
Performance di Silvana  Leonardi (poesia) e Monica Limongelli (flauto) 
/ Venerdì 16 giugno
ore 17.00

Tavolo delle Conclusioni con il maestro Ennio  Calabria e l’architetto Piero  Meogrossi Compagnia Instabile 
ore 19.30
Intervento “La Psicologia dell’Albero” di Massimo Napoli

INFO
Progetto Climate Change  “Anthropos e Kainos” II
A cura di Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti
Organizzazione: Fabrizio Boccadolce
Con il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura
Con il patrocinio e collaborazione di  ASvis, Save Your Globe, LegaAmbiente, Van Verdi Ambiente e Società, Green Cross Italia, Italia Nostra, Greenpeace

Opening venerdì 9 giugno 2023 ore 17.00
Sala Nagasawa Ex Cartiera Latina
Via Appia Antica 42 – Roma
Fino al 16 giugno 2023
Orari mostra
: dal 10 al 15 giugno dalle 17.00 alle 19.30
Ingresso libero e gratuito
Per info
Maria Rita Bassano Ferretti
rbassano@libero.it
tel. 334 363 0727
Ufficio stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
roberta.melasecca@gmail.com / 349.4945612
www.melaseccapressoffice.it
www.interno14next.it

Bologna presso ArteBo: Il Bello e il Brutto nell’arte attuale – Mostra a cura di Carmelita Brunetti

Il Bello e il Brutto
nell’arte attuale

Mostra a Bologna presso ArteBo

a cura di Carmelita Brunetti, critica e storica dell’arte

Dal 15 al 22 giugno 2023

Inaugurazione: 15 giugno 2023 ore 18

ArteBo, Via San Petronio Vecchio 8, Bologna

Dal 15 al 22 giugno 2023 l’atelier ArteBo a Bologna ospita la mostra collettiva “Il Bello e il Brutto nell’arte attuale” a cura di Carmelita Brunetti, critica e storica dell’arte.

L’esposizione “Il Bello e il Brutto nell’arte attuale si interroga su dove andrà a finire la creatività dell’essere umano, e se grazie alla tecnologia possono aprirsi nuovi orizzonti artistici e culturali. Contemporaneamente si intravedono pericoli come l’annichilimento dell’uomo e della sua libertà espressiva.

La curatrice della mostra Carmelita Brunetti afferma: “L’arte oggi deve riappropriarsi del senso estetico, della ricerca artistica di qualità per contrastare il malessere della nostra società. Tutto ci appare offuscato e confuso da un certo tipo di comunicazione mass mediale scorretta. Ecco che entra in gioco l’arte e si veste come un nuovo messia per far germogliare la bellezza, quella bellezza pura di un bambino che ci guarda con gli occhi brillanti. Le opere di questi 10 artisti, tutti accomunati dalla voglia di generare nell’osservatore domande sul senso della vita e sulla crisi identitaria, sono come un calcio alla palla che vuole fare goal e vincere. Queste opere diverse fra loro hanno come obiettivo far riflettere sui mali della nostra società e far riscoprire il valore della vita.  Oggi più che mai dobbiamo guardare ai principi dell’Agenda dell’ONU, e alla voglia di emozionare l’osservatore facendo nascere nel cuore di chi osserva il desiderio di cambiare strada e di calpestare un nuovo sentiero dove l’arte e la cultura si fanno portavoce di una nuova era”.

Le opere in esposizione sono 30, si alternano fra dipinti, mosaici, fotografie digitali, DigitalArt, installazioni. Un lavoro interessante che mette a confronto diverse culture fra il nord Europa con gli olandesi Arie Otten e Andréa Lobel, il tedesco Dieter Hanf, l’americana Camille Ross e gli italiani provenienti da tutta Italia con Anna Letizia CandeliseMarcello Perruzza, Federica Nobili DesignerDanilo PretoGambasin, Robero Lacentra.


CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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