Bologna: Attorno al Museo – 43° anniversario della Strage di Ustica

Settore Musei Civici Bologna, Museo per la Memoria di Ustica – Foto Sandro Capati

43° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI USTICA

Attorno al Museo
27 giugno – 10 agosto 2023
Parco della Zucca, Bologna, via di Saliceto 3/22

Il 27 giugno 2023 ricorre il quarantatreesimo anniversario della Strage di Ustica, che causò la morte di 81 persone in viaggio tra Bologna e Palermo su un DC9 della compagnia Itavia, in una sera di inizio estate del 1980, di guerra aerea, come ricordato dal Giudice Rosario Priore nella sua sentenza ordinanza del 1999.
Anche nel 2023 l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica è impegnata da una parte nella costante richiesta alla Magistratura di concludere le indagini – riaperte nel 2008 dopo che il Presidente Cossiga aveva attribuito alla Francia la responsabilità della tragedia – e indicare i colpevoli, dall’altra nel tener viva la memoria attingendo alle più varie espressioni dei linguaggi artistici contemporanei, a partire da un luogo di riferimento: il Museo per la Memoria di Ustica del Settore Musei Civici Bologna.

Per celebrare quest’anniversario l’Associazione riparte dalle collaborazioni istituzionali nate nel corso degli anni attorno al Museo per la Memoria e attraverso l’invito agli artisti a pensare ad opere originali che prendano spunto dalla strage e dall’installazione permanente di Christian Boltanski.

Per la prossima rassegna di Attorno al Museo, che si svolgerà dal 27 giugno al 10 agosto nel Parco della Zucca, si riparte dall’arte contemporanea con l’invito all’artista francese Thomas Teurlai di realizzare un’opera originale con la curatela di Lorenzo Balbi e la collaborazione del Settore Musei Civici | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. L’artista, utilizzando alcuni pezzi del DC9 ITAVIA non inseriti nella ricostruzione del relitto al centro dell’istallazione permanente di Christian Boltanski, con il supporto di alcune camere oscure creerà delle immagini proiettate in grande formato che andranno a creare una sorta di affresco nelle volte del Museo per la Memoria. L’opera da titolo Evidenza di reato resterà visibile dal 27 giugno al 10 agosto nelle giornate di apertura del museo.

Martedì 27 giugno alle 11.30
 a Palazzo d’Accursio il sindaco Matteo Lepore incontrerà i parenti delle vittime. L’incontro sarà trasmesso anche in streaming sul canale YouTube del Comune di Bologna.

Alle 21.15 Massimo Cirri
 ripercorrerà gli atti del convegno Ustica e gli anni ’80 in un radio-racconto per analizzare il contesto storico e politico in cui ebbe luogo l’abbattimento del DC9 Itavia. Alla discussione parteciperanno Luca AlessandriniDaria BonfiettiFulvio CammaranoGiuseppe Giulietti e Gianfranco Pasquino. In collegamento video Giuliano Amato e il cardinale Matteo Zuppi. La serata vede la partecipazione con musiche eseguite dal vivo di Roberta Giallo.

Mercoledì 28 giugno
 andrà in scena lo spettacolo Del coraggio silenzioso di e con Marco Baliani che racconta alcune storie realmente accadute in cui la semplicità degli atti di coraggio silenzioso hanno agito nell’essere umano quasi inaspettatamente senza pretendere alcuna ricompensa.

Mercoledì 5 luglio
 è invece la volta di Odesa solo piano, concerto di e con il pianista e compositore ucraino Vadim Neselovskyi, in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Una suite per piano solo, in dieci movimenti che trasporterà il pubblico in un immaginario tour della città di Odessa.

Le celebrazioni continueranno il 12 luglio con la messa in scena dello spettacolo Ustica: 42+1Se non ci danno risposte, proviamo a cambiare le domande, una serata di satira e memoria, basata su un gioco con il pubblico a cura del giornalista, conduttore radiofonico e autore televisivo Luca Bottura. Con lui, il sodale Enrico Bertolino, attore e autore milanese che la sera del disastro era un giovane aviere in servizio preso il Monte Venda. La serata vede la partecipazione straordinaria de Lo Stato Sociale e l’inaugurazione di una nuova opera di TVBoy realizzata appositamente per le celebrazioni dell’anniversario.

Venerdì 14 luglio
, in occasione del secondo anniversario dalla scomparsa di Christian Boltanski, l’Associazione proporrà al pubblico la proiezione di due filmLuci per Ustica diretto da Luciano Manuzzi e realizzato da Sonne Film in collaborazione con Rai Documentari, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna che racconta della strage, dell’artista francese e del Museo per la Memoria e L’archivio dei battiti del cuore, prodotto da Report-Rai Tre, con la regia di Alessandro Spinnato, un viaggio nella memoria che unisce Bologna a Teshima, una remota isola nel sud del Giappone dove Christian Boltanski ha realizzato un museo che archivia i battiti del cuore.

L’appuntamento successivo è previsto per il 19 luglio, con lo spettacolo originale dal titolo Il linguaggio degli oggetti realizzato in collaborazione con Ateliersi, che prende spunto dalla scrittura di Daniele Del Giudice e dalle riflessioni che lo scrittore esplicita a partire dall’installazione realizzata nel 1996 per la Triennale di Milano dove al centro viene posto il tracciato del DC-9 Itavia inabissatosi il 27 giugno 1980 nelle acque tra Ponza e Ustica, a cui già aveva dedicato il testo Unreported inbound Palermo.

Il 26 luglio spazio alla musica con Istantanee di volo, concerto in collaborazione con il Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna. Gli allievi del Conservatorio realizzeranno per l’occasione delle composizioni originali partendo dagli stimoli ricevuti del Museo per la Memoria di Ustica.

La rassegna si chiuderà come da tradizione il 10 agosto con la Notte di San Lorenzo, con il ritorno nel Parco della Zucca di Teatro Valdoca e della poetessa Mariangela Gualtieri con un rito sonoro originale che parte delle odi inedite composte proprio per il film Luci per Ustica.

Tutti gli spettacoli si terranno alle 21.15 e saranno a ingresso gratuito.

Nelle serate del 27 giugno e del 5, 12 e 14 luglio alle 20 spazio alla solidarietà con La Memoria a tavolaCucine Popolari in collaborazione con il Centro Antonio Montanari proporrà alcuni piatti da consumare nel parco della Zucca il cui ricavato andrà a sostenere iniziative benefiche.

Anche quest’anno, per l’anniversario della strage di Ustica, l’Associazione Parenti delle Vittime e Tper hanno rinnovato la loro consolidata collaborazione per dare visibilità e diffusione agli eventi programmati per mantenere viva l’attenzione sulla memoria e sulla ricerca della verità. Tper ha promosso la decorazione di un proprio autobus con la grafica e le immagini del manifesto dell’Associazione. Il mezzo circolerà per le strade cittadine svolgendo servizio sulle linee urbane di Bologna nei mesi estivi, lungo tutta la durata degli eventi – spettacoli, concerti e performance – previsti in cartellone.

Nelle date della rassegna Attorno al Museo il Museo per la Memoria di Ustica propone aperture straordinarie con i seguenti orari:

  • 27 giugno h 11 – 14 e 19 – 24;
  • 28 giugno, 5, 12, 14, 19, 26 luglio e 10 agosto h 20 – 23.

In queste serate (ad eccezione del 27 giugno), il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita al Museo alle h 20. Prenotazione obbligatoria alla mail mamboedu@comune.bologna.it  entro le 13 del giorno stesso.
Orari di apertura estivi (30 giugno – 24 settembre): venerdì, sabato, domenica h 17 – 20.

Maggiori informazioni:

www.attornoalmuseo.it
www.associazioneparentiustica.it
www.mambo-bologna.org/museoustica



La rassegna Attorno al Museo è promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-RomagnaAssemblea Legislativa della Regione Emilia-RomagnaSettore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di BolognaComune di Bologna, Bologna Città della Musica Unesco e fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Main media partner Rai Radio 3
Patrocinio Rai
Main sponsor Gruppo Unipol
Si ringraziano Tper, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0.
I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Ateliersi, Bologna Jazz Festival, Conservatorio G.B. Martini, Centro Sociale “Antonio Montanari”, Cucine Popolari, Teatro Valdoca.



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Silvia Tonelli silvia.tonelli@comune.bologna.it
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Spoleto: La Fondazione Carla Fendi, rinnova il suo interesse per la Scienza e l’Arte

15 YEARS ANNIVERSARY
2008 – 2023

FONDAZIONE CARLA FENDI E SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI

Anche quest’anno la Fondazione Carla Fendi, rinnova il suo interesse per la Scienza e l’Arte presentando il progetto TUTTO È NUMERO – ARTIFICIAL CREATION. Un progetto interdisciplinare che esplora il legame tra musica e matematica sino all’arte computazionale generativa attraverso i processi di Machine Learning, facendo riflettere su ciò che l’essere umano è e sarà capace di creare.

Un breve racconto

Quest’anno la Fondazione Carla Fendi festeggia 15 anni di sodalizio con Spoleto Festival dei Due Mondi e la città di Spoleto.

Nel 2007, dopo il suo ritiro dal mondo della moda, Carla Fendi crea l’omonima Fondazione con l’impegno di sostenere e promuovere eventi culturali principalmente nel campo dell’Arte attraverso sponsorizzazioni, borse di studio e donazioni, muovendosi sempre con azioni di puro mecenatismo e utilizzando esclusivamente risorse finanziarie proprie.

Carla Fendi e Giancarlo Menotti – 1991

Nel 2008, dopo i momenti di incertezza che erano seguiti alla scomparsa del Maestro Giancarlo Menotti, Spoleto Festival dei Due Mondi inizia una nuova storia. Per la grande stima e personale amicizia con Giancarlo Menotti, insieme all’amore per il territorio di Spoleto, è stato naturale per Carla Fendi, invitata dal Ministero dei Beni Culturali, dedicarsi alla rigenerazione del nuovo Festival.

Carla Fendi davanti al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi

La Fondazione Carla Fendi inizia a partecipare a Spoleto Festival, all’epoca guidato dalla direzione artistica di Giorgio Ferrara, prima come sponsor e poi come Main Partner. Inoltre la Fondazione commissiona progetti speciali da presentare nella programmazione del calendario del Festival, coinvolgendo personaggi dell’arte, del cinema, e dello spettacolo: dal premio Oscar Piero Tosi per i costumi dell’opera “Il Matrimonio Segreto” di Domenico Cimarosa, ad artisti come Peter Greenaway e Sandro Chia per le installazioni del progetto GENESI E APOCALISSE, sino a portare per la prima volta al Festival di Spoleto il Maestro Riccardo Muti che dedica un memorabile concerto alla città.

Il Premio Carla Fendi conferisce annualmente un riconoscimento a protagonisti di eccellenza del mondo della cultura, quali Paolo Sorrentino, Dante Ferretti, Bob Wilson, Antonio Pappano, Liliana Cavani, Julie Taymor

Nel suo impegno di mecenatismo la Fondazione Carla Fendi ha contribuito al patrimonio artistico della città con una significativa collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati, facendosi carico del restauro del Teatro Caio Melisso che acquisisce anche il nome Spazio Carla Fendi. Un’ operazione che con l’aiuto di una eccellente artigianalità locale, ha riportato alla luce antichi affreschi, splendidi sipari storici e, dopo cinque anni di lavori, il Teatro è stato restituito alla città.

Alla scomparsa di Carla Fendi nel 2017 succede, per sua diretta volontà, il Presidente Maria Teresa Venturini Fendi che indirizza le attività della Fondazione anche nella disciplina della Scienza, intesa anche come intuizione creativa e forma d’Arte.

Vengono realizzati importanti progetti come la video installazione immersiva sull’ORIGINE DELL’UNIVERSO in collaborazione con l’Istituto di Fisica Nucleare (IFN), NEURAL MIRROR sulla nuova “realtà” dell’Intelligenza Artificiale e REALITY riguardo alla realtà virtuale. Sono stati invitati in veste di relatori i Premi Nobel Peter Higgs e François Englert, la Direttrice del CERN Fabiola Gianotti, la scrittrice didattica di astrofisica Lucy Hawking, il guru della Silicon Valley Jaron Lanier, le scienziate della robotica Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai, il neuroscienziato Vittorio Gallese e l’astrofisica Marica Branchesi.

La Fondazione Carla Fendi collabora attivamente con i Mahler & LeWitt Studios, una realtà del territorio di Spoleto che ospita artisti in residenza da tutto il mondo e fondata da Marina Mahler, figlia di Anna Mahler e nipote dell’illustre musicista, e da Carol LeWitt, moglie di Sol LeWitt, uno dei massimi esponenti del minimalismo, personaggi dei quali la Fondazione ha prodotto due docu-film.

Le finalità della Fondazione continueranno nel futuro mantenendo l’identità di puro mecenatismo nella prospettiva di legarsi sempre di più alla realtà della città, alle sue iniziative, e alla tutela del suo patrimonio artistico.

Carla Fendi e Maria Teresa Venturini Fendi

Maria Teresa Venturini Fendi dice: “Ho un ricordo gioioso di me ragazza quando accompagnavo Carla a Spoleto per incontrare Giancarlo Menotti e ne approfittavo per guardare le prove degli spettacoli. Più tardi, negli ultimi anni di Menotti, ho iniziato a collaborare alle relazioni esterne del Festival e appena ne avevo l’occasione mi intrufolavo in tutti i backstage a vedere le prove. Questa esperienza dietro le quinte mi ha profondamente appassionato allo spettacolo e mi ha fortemente legata a Spoleto e al suo festival “.



Angelo Robertiello

Via Leonessa 28
00189 Roma 
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Turismo religioso: presentazione del progetto in cammino e anteprima del viaggio immersivo

TURISMO RELIGIOSO E DEI CAMMINI STORICI: VIAGGIO IMMERSIVO
A PALAZZO MADAMA CON GLI OCCHI DELLA SINDONE
 
ANTEPRIMA A ROMA DEL PROGETTO INTERATTIVO CON PALAZZO MADAMA,
REGIONE PIEMONTE, FONDAZIONE ACUTIS  E ENIT PER SENSIBILIZZARE
AL VIAGGIO SOSTENIBILE, ACCESSIBILE E SPIRITUALE

ENIT VIA MARGHERA 2 ROMA

28 Giugno 2023

Il turismo religioso, inclusivo e sostenibile al centro del progetto “Via Francigena for all” con la mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena” che sarà allestita a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 13 luglio al 10 ottobre.

Verrà presentato in ENIT, via Marghera 2 Roma il 28 giugno alle ore 11:30.

Saranno presenti

  1. Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte
  2. Ivana Jelinic e Sandro Pappalardo, rispettivamente Presidente e Consigliere cda ENIT
  3. Vittoria Poggio, Assessore Regione Piemonte Turismo, cultura e commercio
  4. Adriana Acutis, Vicepresidente Fondazione Carlo Acutis
  5. Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore scientifico Palazzo Madama di Torino e curatore della mostra

ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Rovigo: Palazzo Roverella si conferma sede di mostre di successo – In 73.198 per Renoir

Pierre-Auguste Renoir L’alba di un nuovo classicismo

Rovigo, Palazzo Roverella
25 febbraio – 25 giugno 2023

Mostra a cura di Paolo Bolpagni

Palazzo Roverella si conferma sede di eventi espositivi di successo e di qualità. La mostra dedicata a “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo” curata da Paolo Bolpagni e aperta il 25 febbraio scorso, è stata ammirata da 73.198 persone. Un dato che conduce questa esposizione a tallonare il record storico detenuto dalla monografica su Kandinskij dello scorso anno. “Consolidando così il forte salto di attrattività che la sede espositiva rodigina, con le sue indovinate proposte, si è conquistata” sottolinea il professor Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, istituzione che, dal 2006, programma e gestisce le mostre del Roverella.

“Renoir. L’alba di un nuovo classicismo”, al di là del successo quantitativo e qualitativo sancito dal numero di visitatori e dai riconoscimenti degli esperti, ha confermato due tendenze. In primo luogo, il fatto che un visitatore ogni 4 abbia scelto di entrare in mostra accompagnato da una guida specializzata indica come la qualità culturale del pubblico del Roverella si stia sempre di più alzando. Accanto alle scuole e ai gruppi organizzati, che di norma usufruiscono di visite guidate, si è registrato un forte incremento di questo servizio da parte di piccoli gruppi amicali o familiari.

Il secondo spunto di riflessione riguarda il Roverella come sede museale, oltre che espositiva: i numeri confermano che il vero attrattore di questa sede sono le mostre. Queste hanno condotto un ormai vastissimo pubblico a scoprire anche le notevoli collezioni permanenti: il meglio della Pinacoteca, innanzitutto, ma anche le collezioni archeologiche e quell’unicum che è il panorama veneziano di Biasin, cui ha riservato tempo e attenzione.

“Questo aspetto ci ha portato a riflettere su come offrire a questo ampio pubblico, in modo rinnovato e ampliato, le collezioni museali.”  

In occasione della presentazione della prossima grande mostra autunnale di fotografia”, prosegue il Presidente Muraro “saremo in grado di fornire i dettagli delle iniziative attualmente allo studio insieme all’Accademia dei Concordi e al Seminario Vescovile.”


Info: www.palazzoroverella.com
tel 0425460093.

Fondazione Cariparo
 
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