Turismo, un evento interattivo per promuovere il turismo religioso

TURISMO RELIGIOSO E DEI CAMMINI STORICI: VIAGGIO IMMERSIVO A PALAZZO MADAMA
CON GLI OCCHI DELLA SINDONE

IL PROGETTO INTERATTIVO PER SENSIBILIZZARE AL VIAGGIO

SOSTENIBILE, ACCESSIBILE E SPIRITUALE 

28 Giugno 2023

Il turismo religioso, inclusivo e sostenibile al centro del progetto “Via Francigena for All” con la mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena” in programma a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 13 luglio al 10 ottobre 2023 e nell’ottobre 2024 a Roma.
 
Si tratta di un percorso multidisciplinare e interattivo, un vero e proprio cammino virtuale che dalla storia conduce all’attualità con una prospettiva di visita aperta, dove la comunità e il suo territorio diventano accoglienti a 360 gradi.
 
A realizzarlo è il Museo Civico d’Arte Antica e la Fondazione Carlo Acutis, in collaborazione con la Regione Piemonte.

Enit supporta il progetto che vede al centro la via Francigena come una delle massime espressioni della promozione del turismo religioso e inclusivo e come occasione per soffermarsi su uno dei cammini più importanti italiani: quelli che attraversano il Piemonte con la mostra/percorso che narra il territorio mettendo in risalto le centralità storiche e contemporanee della regione, casa della Sacra Sindone e accesso principale alla Penisola lungo il pellegrinaggio sulla Via Francigena.
 
Ad accompagnare il percorso c’è la riflessione sul tema del pellegrino — colui che si muove per la salvezza materiale, del corpo e dello spirito — e del viaggio dei Santi di Carità da San Giovanni Bosco a San Giuseppe Cafasso a San Giuseppe Benedetto Cottolengo ai beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis e propone una serie di incontri con l’anima della regione tramite un approfondimento visivo dedicato ai suoi temi fondanti.
 
La mostra è strutturata in quattro sezioni, ognuna connessa a un tema specifico. Nella prima sono presentate sedici illustrazioni originali, realizzate da giovani artisti italiani ormai riconosciuti a livello mondiale. Una serie di opere che si ispirano ai concetti del pellegrinaggio, della spiritualità, della Sindone, dei cammini, dei Santi di Carità ma anche di quelli che sono gli aspetti morfologici essenziali del Piemonte e del rapporto tra uomo, natura e cibo. Nella seconda sezione sono accolti tutta una serie di materiali video appositamente realizzati a illustrare la Via Francigena e gli itinerari sindonici, permettendo ai visitatori di immergersi nei paesaggi dei luoghi attraversati. Nella terza sezione, una grande mappa interattiva evidenzia i cammini del progetto “Via Francigena for all” e i cammini sindonici illustrati nel libro di Sisto Giriodi Le altre Sindoni. La mappa è affiancata da fotografie delle decine di sindoni affrescate sulle pareti esterne di edifici collocati lungo i cammini del Piemonte. Opere poco conosciute anche da molti piemontesi, nonostante costituiscano un singolare caso di devozione popolare, un ciclo d’arte lungo tre secoli. Nella quarta sezione, infine, è esposta un’installazione ideata dall’artista torinese Carlo Gloria sul tema del cammino.
 
Il progetto espositivo nella Corte Medievale di Palazzo Madama si propone di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e interattiva e di sensibilizzare il pubblico sul tema del pellegrinaggio, della spiritualità e della natura, promuovendo il turismo sostenibile e inclusivo.
 
“Il Piemonte crede nel turismo religioso e lo sta valorizzando in modo da renderlo anche più accessibile attraverso il progetto “Via Francigena For All” che amplia la cultura dell’accoglienza rivolta alle persone in difficoltà” sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Turismo e Cultura Vittoria Poggio.
 
“La Fondazione dal 2022 promuove progetti ispirati al potente messaggio trasmesso dalla Sindone, bene di importante attrattiva internazionale. Con la mostra collegata al progetto “Via Francigena for all” si conferma la proficua collaborazione pubblico – privato.” afferma Adriana Acutisvice presidente della Fondazione Carlo Acutis
 
“Un percorso di conoscenza fondato sui temi cardine dell’inclusione e del territorio, che accoglie una delle più significative immagini devozionali della Sacra Sindone, qui voluta dalla prima Madama Reale, Cristina di Francia” dichiara Massimo Brocciopresidente della Fondazione Torino Musei
 
“Espandere il potenziale italiano andandone a raccontare approfonditamente ogni dettaglio per offrire spunti alternativi narrativi e di conoscenza è centrale per la creazione di un turismo sempre più diffuso in termini temporali e spaziali” dichiarano Ivana Jelinic e Sandro Pappalardo rispettivamente ceo e consigliere Enit.

DOVE: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica Corte Medievale Piazza Castello – Torino

QUANDO: 13 luglio – 10 ottobre 2023


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

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Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
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Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda: CERAMICHE LENCI. La collezione di Giuseppe e Gabriella Ferrero e la Torino del Novecento

Giovanni Grande, Amanti sul tronco

TORINO | MUSEI REALI

DAL 23 GIUGNO 2023

CERAMICHE LENCI
La collezione di Giuseppe e Gabriella Ferrero e la Torino del Novecento

Un nuovo allestimento per la Galleria Sabauda

Il percorso, suddiviso in dieci aree tematiche, presenta 132 opere, donate da Giuseppe e Gabriella Ferrero, realizzate da 17 artisti, tra cui Mario Sturani, Giovanni Grande, Gigi Chessa, Sandro Vacchetti, Giuseppe Porcheddu, Elena König Scavini.

Il nuovo allestimento è in dialogo con una selezione di opere provenienti dalla raccolta di arte moderna della Galleria Sabauda, con lavori di pittori e scultori attivi a Torino tra le due guerre.

Dal 23 giugno 2023, i Musei Reali si arricchiscono di una nuova sezione permanente, dedicata alle ceramiche della manifattura torinese Lenci e alla cultura figurativa di Torino tra le due guerre.
Questa nuova pagina nella storia dei Musei Reali è resa possibile dalla generosa donazione dei signori Giuseppe e Gabriella Ferrero che, con le figlie Silvia e Paola, hanno voluto incrementare il patrimonio culturale pubblico della città con 132 opere ideate da diciassette artisti attivi per la manifattura Lenci, nella sua fase più creativa, tra il 1928 e il 1936.

Giuseppe e Gabriella Ferrero @ Andrea Guermani

La manifattura Lenci appartiene alla cultura della Torino tra le due guerre e a quel decennio cruciale in cui lo sviluppo della fabbrica fordista si confronta con la città della merceologia di lusso, della moda e dell’arredamento d’avanguardia, in una fase di grande vitalità e di tensione civile, con radicali mutamenti urbanistici e il sorgere di nuove vocazioni, dall’editoria, al cinema, alla moda, alle telecomunicazioni.

La collezione Ferrero è composta per due terzi da piccole sculture e per un terzo da oggetti d’uso comune, vasi, ciotole, scatole, lampade, posacenere, candelieri e set da scrivania. Il percorso è articolato in dieci temi che rendono omaggio alla varietà di soggetti e storie esplorati dai creatori della Lenci: la donna moderna, la donna ideale, la donna reale, il tempo e le stagioni, innamorati, scene di vita, miti e storie, il mondo nel vaso, la fiaba e le maschere, animali. L’allestimento progettato da Loredana Iacopino modella lo spazio con un nastro bianco sinuoso, che accompagna il pubblico alla scoperta delle collezioni, dove forma e colore diventano protagonisti. L’esposizione costituisce un ideale prolungamento delle sale dedicate al collezionismo di Riccardo Gualino, in un passaggio che dal gusto colto e sofisticato del grande imprenditore si frantuma nello scintillante repertorio di eleganti oggetti d’arredo destinati al pubblico borghese, caratterizzato dalla fusione di temi e di stili che accolgono motivi di ispirazione viennese, geometrie futuriste, richiami all’antico e rimandi alla pittura del post-impressionismo francese.

Mario Sturani, Scodella il ponte. Contadini danzanti

La storia della Lenci inizia nel 1919, quando i coniugi Elena König ed Enrico Scavini fondano a Torino la fabbrica con l’obiettivo di dar vita a una produzione di giocattoli, bambole, confezioni, articoli di vestiario e arredamenti per la casa. La scelta di avviare una nuova produzione di statuette in terraglia smaltata si affaccia con l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 dedicata alle arti decorative, che sancisce i caratteri di ciò che da allora viene definito lo Stile 1925, poi Art Déco: una cifra che fonde eleganza formale e ritmicità compositiva, ricchezza dei materiali, citazioni colte da civiltà del passato ed esuberanza d’ornato. Inizia così un’avventura produttiva e commerciale che dal 1928, data della prima presentazione pubblica, giunge fino al 1964.

La scelta degli Scavini risponde alla più ampia esemplificazione delle tipologie, con l’obiettivo di creare un repertorio di oggetti eleganti, adatti a un pubblico borghese dal gusto cosmopolita e moderno, con uno stile che sperimenta una morbida fusione di temi giocosi e ironici, in cui è maestro Mario Sturani, amico fraterno di Cesare Pavese e legato al circolo dei compagni del liceo D’Azeglio; ma anche scene di vita contadina e popolare, in cui primeggiano i coniugi Ines e Giovanni Grande; nudi arcaici e modernissimi come quelli di Gigi Chessa, dal 1929 nel Gruppo dei Sei di Torino; soggetti naturalistici sulle orme degli animalier francesi, modellati da Felice Tosalli; ninfe e principesse delle favole di Nillo Beltrami, Abele Jacopi, Claudia Formica e Sandro Vacchetti, fino all’interpretazione scanzonata della donna moderna di Elena König Scavini e di Abele Jacopi. Le ceramiche della collezione Ferrero documentano anche l’attività di figure di punta della cultura cittadina degli anni Venti, come il pittore Giulio Da Milano, sodale di Edoardo Persico, Massimo Quaglino e Giuseppe Porcheddu, attivi anche nel campo della grafica, dell’illustrazione e della scenografia. Tra gli scultori, spicca il nome di Giovanni Riva, autore dal 1930 della monumentale Fontana Angelica di Piazza Solferino.

Nel nuovo allestimento, realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione dei signori Ferrero e al contributo organizzativo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, le ceramiche dialogano con una selezione di pitture e di sculture della collezione del Novecento della Galleria Sabauda. Si tratta di opere acquistate dallo Stato italiano tra il 1935 e il 1942 tramite la Soprintendenza, con l’obiettivo di incoraggiare l’attività di giovani artisti sul territorio torinese e regionale. Vi figurano opere di Alloati, Bonfantini, Chessa, Cremona, Da Milano, Deabate, Galvano, Maccagno, Manzù, Martina, Mastroianni, Menzio, Paulucci, Riva, Sartorio, Spazzapan, Valinotti, Vellan e altri artisti, a cui si aggiunsero, nel dopoguerra, donazioni di dipinti, acqueforti e litografie.

Ceramiche Lenci. La collezione di Giuseppe e Gabriella Ferrero e la Torino del Novecento @ Andrea Guermani

Le opere furono sin dall’inizio cedute in deposito a diversi enti torinesi e il progetto di esporle in Galleria Sabauda non trovò attuazione fino a quando, alla fine degli anni Ottanta, dopo un lungo lavoro di ricognizione, vennero riaccorpate alle collezioni della Pinacoteca. In stretta connessione con l’esposizione della collezione Lenci, si presenta ora parte della raccolta, poco nota, ma significativa per la grande omogeneità culturale, trattandosi di opere che provengono dalle esposizioni del Sindacato Fascista di Belle Arti e organizzate a Torino dal Centro d’Azione per le arti. Si delinea il panorama della situazione torinese, compresa la presenza sulla scena di un gruppo di artiste che si affermano attraverso la formazione di organismi sindacali specifici. Emerge anche il ruolo di primo piano rivestito dal paesaggio in Piemonte anche nel Novecento, al quale si affiancano altri filoni tematici come i ritratti, le nature morte e le scene di genere, evidenziando la vitalità della cultura artistica piemontese in rapporto o in contrasto con gli indirizzi di ricerca dell’arte nazionale.

Catalogo Sagep Editori.

“Con il dono di Giuseppe e Gabriella Ferrero, le collezioni di arte decorativa dei Musei Reali si aprono alla storia della Torino di primo Novecentodichiara la Direttrice Enrica Pagellauna città dalle identità plurime, impegnata a delineare un proprio profilo moderno ed europeo. Dobbiamo quindi alla famiglia Ferrero un doppio ringraziamento: per aver voluto legare il destino della loro collezione a una istituzione pubblica, radicando un’importante pagina di storia della città nella città, e per avere, con questo gesto di mecenatismo, riattivato un potenziale di sviluppo che per il museo significa nuovi spazi di studio e di ricerca e inedite opportunità di interpretazione sul carattere delle raccolte storiche, in una dialettica tra passato e presente che è la linfa per un dialogo vivo, duttile e sensibile con il pubblico di oggi e di domani”.

“Oggi si inaugura alla Galleria Sabauda l’esposizione permanente della nostra donazione di 132 ceramiche della manifattura Lenci di Torino – affermano Giuseppe e Gabriella Ferrero con le figlie Silvia e Paola. È il nucleo fondamentale, storico e artistico, del primissimo periodo di produzione della manifattura Lenci (1928-1933), risultato di una rigorosa ed appassionata ricerca iniziata nei primi anni ’90. Questo nuovo allestimento vuole essere una testimonianza per la nostra Città di un periodo di grande fervore del “fare”, di imprenditori illuminati che associarono alla laboriosità e all’industria una raffinata sensibilità culturale.”

“Oggi festeggiamo afferma Giorgio Marsiaj, presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torinoun gesto di grande generosità di una famiglia di imprenditori torinesi, da oltre vent’anni Soci della Consulta: Giuseppe e Gabriella Ferrero, con le figlie Silvia e Paola, hanno voluto condividere con tutti coloro che visiteranno i Musei Reali negli anni a venire, la loro importante collezione, frutto delle ricerche appassionate di una vita.  Per offrire adeguato spazio e giusto rilievo alla preziosa raccolta, Consulta ha contribuito a sostenere l’allestimento permanente della Collezione delle Ceramiche della Manifattura Lenci e il catalogo. Investire in Cultura è investire nel futuro del nostro Paese: con questo spirito opera Consulta da 36 anni. Siamo imprenditori e le nostre aziende interagiscono con il territorio e la comunità: desidero ringraziare la Famiglia Ferrero per il generoso modo di interazione che ha da oggi posto in essere!”


Ceramiche Lenci. La collezione di Giuseppe e Gabriella Ferrero e la Torino del Novecento
Dal 23 giugno 2023
Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda, terzo piano
Piazzetta Reale, 1
Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali
 
Sito internet:
https://museireali.beniculturali.it
 
Social
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IG museirealitorino
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Ufficio stampa Musei Reali
CLP Relazioni Pubbliche
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Verde Grazzano 2023: più che una mostra, un’esperienza!

Verde Grazzano, edizioni passate – Parco del Castello di Grazzano Visconti

Verde Grazzano 2023:
più che una mostra, un’esperienza!

Per chi la natura l’ama e non si limitata a guardarla.

Parco del Castello di Grazzano Visconti (Pc)

dal 22 al 24 settembre 2023

“Chi pensa che un fiore valga l’altro purché sia bello al momento dell’acquisto, sappia che Verde Grazzano non fa al caso suo. Le sue ambizioni possono facilmente trovare risposta già in un centro commerciale o in un qualsiasi vivaio o nella più vicina delle centinaia di mostre mercato di giardinaggio. A Verde Grazzano 2023 (dal 22 al 24 settembre prossimi) si sceglie di venire per vivere una esperienza, per regalarsi, in un contesto unico al mondo, l’opportunità di confrontarsi con esperti e vivaisti che offrono il meglio in Italia, per farsi accompagnare nel fare del proprio giardino, sia esso di pochi metri quadri o di ettari, qualcosa di veramente originale, unico. Che sia anche una porzione di mondo che aiuti, nel suo piccolo, a migliorare la nostra Terra. Come stiamo facendo qui, a Grazzano Visconti”. Ad affermarlo è Luchino Visconti, patron della sesta edizione di Verde Grazzano, la manifestazione florovivaistica più di tendenza in Italia.

Che non si tatti di una pura enunciazione di intenti, lo confermano le realizzazioni messe in atto nel magico contesto di Grazzano Visconti per il recupero e l’uso intelligente dell’acqua necessaria al rigoglio del grande parco storico: 120 mila metri quadri. Un tesoro green, inserito tra i più bei Gardini Storici Italiani, che il pubblico di Verde Grazzano potrà visitare liberamente.

Sul tema dell’approvvigionamento e del risparmio idrico ci siamo attivati da oltre un decennio, prima che il paese venisse attanagliato dalla siccità.

 “Mettiamo in atto una serie di accorgimenti che possono essere adottati nei giardini di qualsiasi dimensioni – spiega Luchino Visconti –  l’erba dei nostri prati non viene mai tagliata troppo bassa perché questo permette di mantenere l’umidità della terra e non secca il terreno. La pacciamatura è un’altra tecnica tradizionale che ci ha aiutati tantissimo e qui a Grazzano è autoprodotta”. L’irrigazione, quando realmente indispensabile, è garantita da un impianto a goccia, che evita ogni dispersione.

I cambiamenti climatici ormai evidenti richiedono un ripensamento anche sulle specie e varietà che meglio possano reggerli. Per questo abbiamo chiesto ai nostri espositori di portare a Verde Grazzano 2023 piante che per quanto più possibile non necessitino di troppa acqua, adatte alla creazione di un giardino “naturale”, nel senso che sia realmente realizzabile e gestibile alle nostre latitudini. Diversi espositori presenteranno proposte molto ragionate e già collaudate in situazioni sperimentali. Altri interpreteranno questo cambiamento in modo più friendly e creativo, puntando, ad esempio, sulle piante carnivore o piante d’aria.

Verde Grazzano, edizioni passate

Proposte botaniche, proposte tecniche ma anche proposte esperenziali, a Verde Grazzano 2023.

Come quella del “Foraging”, un’attività che ha consentito all’uomo primitivo di sopravvivere e che, proprio perché pesca nei nostri ricordi ancestrali, affascina anche gli eredi attuali della specie umana. Le nostre nonne, ai tempi della guerra, avevano riscoperto l’arte di cercare ovunque piante commestibili, alla ricerca di risorse alimentari selvatiche. Questa necessità oggi è fortunatamente non più necessaria ma ci priva anche di sapori che la massificazione delle coltivazioni orticole ha cancellato. Appassionati di questa pratica e nuovi discepoli troveranno a Verde Grazzano la possibilità di vivere, con degli esperti, un esperienza unica. Il grande parco privato di Grazzano Visconti sarà il luogo dell’azione, il terreno di ricerca. L’obiettivo della giornata è imparare sensibilizzare sulla fruizione collaborativa di un grande parco privato -area protetta e l’utilizzo collaborativo delle risorse naturali presenti e contribuire alla rigenerazione del territorio, alla divulgazione della conoscenza della natura, la comprensione dei suoi meccanismi di funzionamento e alla riflessione su temi quali la tutela ambientale e la sussistenza alimentare.

I partecipanti saranno accompagnati da docenti  certificati da Wooding Lab che, dopo una introduzione all’habitat del Parco del Castello di Grazzano Visconti, accompagneranno nella ricerca e   riconoscimento delle piante selvatiche commestibili presenti nel parco. Ne indicheranno la utilizzabilità gastronomica, approfondendo quanto alle specie autoctone si siano andate aggiungendo altre specie provenienti da habitat anche lontanissimi, aliene e invasive, che vanno monitorate e se del caso estirpate per evitare una eccessiva colonizzazione a scapito della flora locale. Tema per altro comune a molti giardini di casa nostra.

Appuntamento quindi a Verde Grazzano, dal 22 al 24 settembre 2023.


verdegrazzano.it
info@verdegrazzano.it
IG: verdegrazzano
FB: Verde Grazzano  
 
Main sponsor: Allianz S.p.A.
In collaborazione con FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – Delegazione di Piacenza
In collaborazione con Stihl 
Con il supporto di Grandi Giardini Italiani
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI
Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Roberta Barbaro – roberta@studioesseci.net

Prorogate le candidature del Premio “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”

Call for Artists Under 35
Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” – II ed.

Candidature prorogate al 15 luglio 2023

Prorogate fino al 15 luglio 2023 le candidature per partecipare alla seconda edizione del Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti“, promosso da Angelo Azzurro ONLUS – A-HEAD Project e dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, con la successiva nascita del progetto A-HEAD. Infatti Angelo Azzurro, attraverso il citato progetto, promuove l’arte contemporanea sviluppando un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali sostenendo le ricerche artistiche in tutte loro le declinazioni. 

Il Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” vuole, in particolare modo, sostenere artistə emergentə: si rivolge, infatti, ad artistə under 35 e prenderà in considerazione non una singola opera dell’artista ma tutta produzione artistica degli ultimi cinque anni. 

La partecipazione è gratuita e aperta a cittadinə residentə in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età fino al compimento del 35° anno di età (alla data di pubblicazione del presente bando), senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. 

È possibile inviare la propria candidatura entro il giorno 15 luglio 2023 ore 23.59. 

Il bando prevede l’assegnazione del Premio Giovan Battista Calapai“, avente valore netto di € 1300,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni e della “Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti” del valore netto di € 900,00 e comprensiva di una pubblicazione A-HEAD Edizioni. Per questa seconda edizione è previsto anche il “Premio Piero Gagliardi” – del valore netto di € 700,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni – per ringraziare il curatore di A-HEAD per l’encomiabile lavoro di questi anni.

La Giuria è costituita da Lorenzo Benedetti – Curatore e Storico dell’arte; Giuseppe Capparelli – Curatore e Storico dell’arte; Luca Centola – ArtistaMario De Candia – Giornalista e Curatore; Fabio De Chirico – Direttore Servizio II Arte contemporanea e Servizio V Fotografia della Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura; Gianfranco Grosso – Artista; Francesco Nucci – Presidente Fondazione VOLUME!; Davide Sebastian – Artista; Simona Spinella – Curatrice e Storica dell’arte; Delphine Valli – Artista; e sarà coordinata da Roberta Melasecca – Architetto e Curatrice e da Stefania Calapai – Presidente Angelo Azzurro. 

Le decisioni della Giuria saranno rese note l’8 settembre 2023, mentre la premiazione avverrà in luogo e data che saranno successivamente comunicati.

Tutti i dettagli per la partecipazione sono disponibili all’interno del bando. Per informazioni: premiocalapai@gmail.com – 3494945612. 

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017, mira a sviluppare un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.



INFO
Call for Artists
Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
Seconda edizione
Premio alla ricerca artistica – Under 35

Scadenza candidature 15 luglio 2023

Segreteria organizzativa
Roberta Melasecca
premiocalapai@gmail.com

Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org

Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it
Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it

Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com