Bologna, Museo Civico Medievale: Inaugurata la nostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri”

Cilindro
Cilindro cuneiforme con iscrizione reale sulle gesta del re Sennacherib
Argilla, L. 21 cm; l. 13 cm; sp. 1,2 cm
Ninive, città bassa settentrionale, Area H, F.2575
Inv. NE.22.O.170, Iraq Museum
700 a.C.
Il testo descrive in dettaglio le prime tre campagne militari di Sennacherib, la costruzione del Palazzo di Sud-Ovest a Ninive, e altre opere realizzate nella capitale del regno. Nella terza campagna (701 a.C.), il re assiro marciò alla testa dell’esercito verso il Levante, ricevendo tributi e doni dai sovrani locali; sconfisse inoltre una coalizione guidata dall’Egitto, catturò numerose città appartenenti al regno di Giuda, e minacciò di assediare Gerusalemme ottenendo infine la sottomissione di Ezechia, così come narrato, in termini parzialmente diversi, nella tradizione veterotestamentaria.
Pazuzu
Amuleto raffigurante la testa del demone Pazuzu
Bronzo, L. 4,8 cm; l. 2,6 cm; sp. 2,4 cm
Ninive, città bassa settentrionale, Area B, F.2979
Inv. NE.22.O.83, Iraq Museum
VII secolo a.C.

Inaugurazione alla presenza di Abdul Latif Rashid
Presidente della Repubblica dell’Iraq

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
King Abdulaziz Chair for Islamic Studies | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive

Gli Assiri all’ombra delle Due Torri – Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive

A cura di Nicolò Marchetti          

14 giugno – 17 settembre 2023
Museo Civico Medievale, Bologna

www.museibologna/arteantica

Inaugurazione al pubblico martedì 13 giugno 2023 ore 19.00

Il Museo Civico Medievale del Settore Musei Civici Bologna è lieto di ospitare nella Sala del Lapidario la mostra Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive, visibile dal 14 giugno al 17 settembre 2023.

L’iniziativa espositiva, a cura di Nicolò Marchetti, è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte AnticaKing Abdulaziz Chair for Islamic Studies | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive in occasione della restituzione all’Iraq di un oggetto mesopotamico sequestrato in Italia da parte del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di ModenaReggio Emilia e Ferrara. Si tratta di un mattone cotto del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.) con un’iscrizione cuneiforme che ne rivela la sicura provenienza dalla ziggurat (tempio-torre a gradoni) dell’antica Kalkhu (moderna Nimrud), la prima capitale dell’impero neoassiro, distrutta nel 2016 dall’iconoclastia dell’ISIS.

All’atto di riconsegna ufficiale del reperto ha presenziato S.E. il Presidente della Repubblica dell’IraqAbdul Latif Rashid, che ha inaugurato la mostra in forma strettamente riservata martedì 13 giugno 2023 alle ore 17.30, in occasione della Visita di Stato in Italia che toccherà le città di Roma e Bologna. Sono intervenuti: Matteo Lepore, sindaco di Bologna; Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana; Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura; Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna; Nicolò Marchetti, professore ordinario Università Bologna e curatore della mostra; Giuseppe De Gori, comandante Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Bologna; Piera Bossi, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Busto Arsizio; Massimo De Filippo, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio; Francesca Tomba, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bolognae le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Mattone
Mattone cotto con iscrizione reale
Argilla, L. 35,7 cm; l. 33,7 cm; sp. 10,8 cm
Kalkhu (moderna Nimrud), originariamente dalla ziggurat di Ninurta
Senza Inv., in corso di trasferimento all’Iraq Museum
Regno di Salmanassar III (858-824 a.C.)

ISCRIZIONE: “Salmanassar (III), grande re, re potente, re del mondo, re d’Assiria, figlio di Assurnasirpal (II), grande re, re potente, re del mondo, re d’Assiria, figlio di Tukulti-Ninurta (II), anch’egli re del mondo e re d’Assiria. Muratura della ziggurat della città di Kalkhu”

La mostra è posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica dell’Iraq, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Ambasciata dell’Iraq in Italia, Ambasciata d’Italia in Iraq e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage.
Il progetto è stato concepito con una nuova formula di mostra sostenibile con l’obiettivo di comunicare al pubblico contenuti storici relativi all’impero neoassiro (Mesopotamia, IX-VII secolo a.C.), attraverso modelli digitali stampati in 3D,raccontando alcune specificità e sfide della collaborazione scientifica e cooperazione italiane con la Repubblica dell’Iraq e con la città di Mosul in particolare.
Dopo la liberazione della metropoli, nel giugno 2017, dall’occupazione da parte dell’ISIS che durava sin dal 2014, la Missione Archeologica Iracheno-Italiana è stata chiamata a dare un contributo all’esplorazione e alla protezione del settore orientale corrispondente all’antica Ninive, leggendaria capitale dell’Assiria ormai gravemente minacciata dall’espansione urbana, tanto che oggi oltre un terzo del sito può dirsi pressoché perduto per l’esplorazione archeologica.
Tra il 2019 e il 2022 sono state condotte quattro campagne annuali congiunte tra Università di Bologna e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, dirette da Nicolò Marchetti, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre che della Volkswagen Foundation, con il progetto KALAM, e del J. M. Kaplan Fund nell’ambito di progetti di restauro e formazione di personale locale.

36 repliche
 al vero di sigilli e cretule neoassiri e di testi cuneiformi provenienti dal progetto di scavo nel mega-sito di Ninive, che si estende su 750 ettari con 12 km di mura, sono state scelte per raccontare storie antiche e moderne. Tra queste è presente la riproduzione del mattone del re assiro Salmanassar III proveniente dalla ziggurat dell’antica Kalkhu sequestrato dai Carabinieri. Esso apparteneva a un monumento distrutto nel 2016 dai bulldozer dell’ISIS, pertanto il ritorno all’Iraq di un elemento architettonico di una struttura andata perduta rappresenta un elemento importante anche sul piano simbolico.

Cretula
Argilla, L. 2,5 cm; l. 2,1 cm; sp. 0,8 cm
Ninive, città bassa settentrionale, Area H, F.1679
Inv. NE.21.O.415, deposito dello SBAH a Mosul
VII secolo a.C.

Sono inoltre esposti anche due frammenti di rilievi palatini della metà del VII sec. a.C. scoperti dalla missione italiana nel 2022 nel Palazzo Nord di Assurbanipal e un ulteriore frammento dalle collezioni del Museo Archeologico di Venezia, pressoché identico agli altri due e anch’esso proveniente dall’acropoli di Ninive.Il percorso espositivo si completa con l’allestimento nella Sala delle Arche, all’interno della collezione permanente del museo, di tre sculture realizzate dagli artisti contemporanei di origine irachena Baldin AhmadResmi Al Kafaji Qassim Alsaedy, che da oltre quarant’anni vivono in esilio in Europa e hanno unito le loro ricerche e comuni vicende biografiche nel progetto espositivo itinerante Two Shores (Due Sponde).


SCHEDA TECNICA


Titolo mostra

Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive

A cura di

Nicolò Marchetti

Progetto espositivo
Antonio Gottarelli

Promossa da

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
King Abdulaziz Chair for Islamic Studies | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive

Sede
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4 | 40121 Bologna

Periodo di apertura
14 giugno – 17 settembre 2023

Inaugurazione
Martedì 13 giugno 2023 ore 19

Orario di apertura
Martedì, giovedì 10-14
Mercoledì, venerdì 14-19
Sabato, domenica, festivi 10-19
Chiuso lunedì non festivi

Ingresso
Intero € 6 | ridotto € 4 | ridotto speciale giovani tra 19 e 25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura

Informazioni

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
Via Manzoni 4 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193923
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
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TiKTok: @museiarteanticabologna
Twitter: @MuseiCiviciBolo

Settore Musei Civici Bologna
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Twitter: @bolognamusei

Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli silvia.tonelli@comune.bologna.it

COLOPHON
 

Sotto l’Alto Patronato della
Presidenza della Repubblica dell’Iraq

Con il patrocinio di
Ministero della Cultura, Ministro Gennaro Sangiuliano
Ambasciata dell’Iraq in Italia, Ambasciatore Saywan Barzani
Ambasciata d’Italia in Iraq, Ambasciatore Maurizio Greganti
Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, Chairman Laith Hussein

Comitato scientifico
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: Nicolò Marchetti, Gianni Marchesi, Palmiro Notizia, Gabriele Bitelli, Francesca Cavaliere, Claudia D’Orazio, Gabriele Giacosa, Eleonora Mariani,
Jacopo Monastero, Serafino Rosso, Marco Valeri, Nadia Barbi
Comune di Bologna: Massimo Medica, Eva Degl’Innocenti
Iraqi State Board of Antiquities and Heritage: Laith Hussein, Ali Obeid Shalgam, Khairuldeen Ahmed Al Juhaishi, Rwaed Muwafaq Mohammed

Progettazione grafica e realizzazione allestimento
Antonio Gottarelli, Federica Proni (Te.M.P.L.A. – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)

Testi pannelli
Nicolò Marchetti, Claudia D’Orazio, Gabriele Giacosa, Jacopo Monastero, Gianni Marchesi, Palmiro Notizia

Traduzioni in arabo
Mohammed Al Khalid

Realizzazioni 3D
NEARCHOS.it:
Jacopo Monastero: coordinamento produzione 3D, fotogrammetria, modellazione, stampa 3D, assemblaggio/rifinitura
Denny Zenari: modellazione, stampa 3D
Francesca Cavaliere: fotogrammetria e modellazione del rilievo MAV 48
Mattia Carli: rifinitura e pittura modelli
Matteo Piccoli: supporti in plexiglass
Serafino Rosso: video editing

Per il mattone da Kalkhu
Gabriele Bitelli: rilievo 3D e modellazione
TryeCo: stampa 3D e rifinitura
 
Con il sostegno di
Iperceramica
Con la partecipazione espositiva di
Baldin Ahmad, Resmi Al Kafaji, Qassim Alsaedy

Con la collaborazione tecnica di
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Arc.a Monte Bibele aps
NEARCHOS.it
TryeCo
CRANE 2.0 – University of Toronto

Partner della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive
Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, DGDP Ufficio VI
Iraqi State Board of Antiquities and Heritage
Volkswagen Foundation – KALAM project
J.M. Kaplan Fund


Venezia, Museo del Merletto di Burano: IL FILO DEL CUORE. I merletti di Burano

Museo del Merletto, Burano, Sale espositive

IL FILO DEL CUORE.
I merletti di Burano

Burano (Ve), Museo del Merletto di Burano
14 giugno 2023 – 6 gennaio 2024

L’isola lagunare, Burano, è da sempre identificata con l’arte del merletto. “Una tradizione di altissimo artigianato artistico per la quale – sottolinea il Sindaco Luigi Brugnaro – è in itinere la richiesta del riconoscimento Unesco come Patrimonio Culturale immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento destinato a rivalutare e valorizzare questa raffinata produzione, che proprio a Venezia individua le sue origini”.

Dal 14 giugno, al Museo del Merletto, aperto nel 1981 nello storico palazzetto del Podestà di Torcello, in Piazza Galuppi a Burano, due concomitanti iniziative, accomunate sotto la denominazione de “Il filo del cuore” accendono i riflettori su questa antica tradizione, riportandola all’attualità.

Da ricordare che il Museo del Merletto occupa quella che, dal 1872 al 1970, fu la sede delle famosa scuola del merletto di Burano fondata dalla Contessa Adriana Marcello. In un allestimento suggestivo, che porta anche all’interno del Museo la policromia tipica dell’isola, sono esposti rari e preziosi esemplari che offrono una completa panoramica delle vicende storiche e artistiche dei merletti veneziani e lagunari dall’origine ai nostri giorni.

Il filo del cuore” identifica un appuntamento ormai imperdibile che inizia proprio il giorno in cui si ricorda la scomparsa della centenaria Maestra Merlettaia Emma Vidal. Si tratta della decima edizione del Concorso Nazionale “ Un Merletto per Venezia” che propone il meglio di quanto l’Italia tutt’oggi riesca a creare solo con l’abilità delle mani nell’intrecciare fili. L’iniziativa, organizzata e promossa con collaborazione con la Fondazione Andriana Marcello apre un capitolo interessante soprattutto perché destinato alla valorizzazione di questa particolare tipologia creativa oggi più che mai rivolta al contemporaneo sia come linguaggio sia come oggetto d’arte e non solo d’uso. Infatti il Concorso, accreditato da anni, è un punto di riferimento per le realtà italiane che producono il merletto e soprattutto rappresenta un’importante opportunità per confrontarsi e trovare delle connessioni con altre tradizioni. “Sempre di più emerge la necessità di sdoganare il merletto verso una creazione slegata all’uso ma finalizzata ad un’espressività fine a se stessa. Le opere in concorso saranno esposte come sempre in Museo e saranno la traduzione del tema “E lucean le stelle” che vedrà delle applicazioni sia in stile antico che moderno sia per il merletto ad ago che per quello a fuselli”, afferma Chiara Squarcina, Dirigente Area Attività Museali.

All’esposizione delle opere in concorso si affiancherà anche una mostra di merletti antichi che offrirà l’opportunità di presentare alcuni manufatti antichi ed anche alcuni esemplari creati proprio dalla Scuola del Merletto di Burano.

Da Burano, al centro storico di Venezia. Da aprile a settembre, una volta al mese, nella giornata di venerdì, il Museo di Palazzo Mocenigo accoglierà “I venerdì del merletto “. In quest’occasione, le Maestre Merlettaie di Burano e quelle di Pellestrina si alterneranno per dare dimostrazione della lavorazione sia ad ago che a fuselli.

“La Fondazione Musei Civici di Venezia – sottolinea la sua Presidente Mariacristina Gribaudi – ha da sempre riservato una grande attenzione alle Arti cosiddette Minori proponendo dei momenti espositivi e di approfondimento di caratura internazionale. Oggi più che mai sussiste un particolare interesse per il merletto italiano che in questo periodo è oggetto di un riconoscimento internazionale quale bene intangibile da parte dell’UNESCO”.


Museo del Merletto
Piazza Galuppi 187
30142 Burano
Tel. +39 041 730034
museomerletto.visitmuve.it
 
Contatti per la stampa
 
Fondazione Musei Civici
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa

In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net