Al Museo Chiossone di Genova torna in mostra “La grande onda” di Hokusai, l’onda più famosa della storia dell’arte

Hokusai, La Grande Onda

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone riapre al pubblico dopo circa due anni di attesa con la mostra

“La Grande Onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese”

Dal 24 giugno al 24 settembre a Genova

Qual è l’onda più famosa della storia dell’arte? Senza dubbio quella raffigurata nell’opera “Nel cavo d’onda al largo di Kanagawa” di Hokusai, una stampa xilografica ukiyoe pubblicata nella celebre serie “Le Trentasei vedute del Monte Fuji“, di cui il Museo Chiossone conserva orgogliosamente un magnifico esemplare. Viene chiamata “La Grande Onda” ma il suo titolo originale è ben più preciso e ci indica sia il luogo che il tipo di onda ritratta.

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, situato all’interno di Villetta Di Negro, è una delle più importanti collezioni di arte orientale in Europa e la più importante in Italia. Chiuso da settembre 2021 per lavori di adeguamento strutturale e impiantistico –- viene restituito al pubblico che ora potrà anche accedere alla grande terrazza recuperata, con vista panoramica straordinaria sul centro storico della città e sul mare e il suo porto.

Venerdì 23 giugno, con apertura serale straordinaria dalle 20 alle 23 e a ingresso gratuito, il Chiossone accoglierà i visitatori con l’inaugurazione della mostra temporanea in occasione di The Grand Finale di Ocean Race.  La rassegna, che sarà visitabile fino al 24 settembre, è curata dalla direttrice del museo Aurora Canepari.

Il Giappone, circondato dal mare su tutti i lati e con un clima umido e abbondanti precipitazioni, ha sviluppato un rapporto forte e ambivalente con l’acqua: presenza familiare e vivifica quando irriga le risaie e dona una pesca fruttuosa, ma anche terribile minaccia, quando si manifesta con la forza dell’Oceano o delle alluvioni. Nell’arte l’acqua è stata raffigurata in una varietà di soggetti fin dall’antichità, inclusi luoghi famosi, paesaggi e motivi decorativi nelle arti applicate. Soprattutto nella stampa xilografica di fine ‘800, l’acqua è stata la protagonista di un’ampia gamma di opere in cui poter utilizzare e trasmettere il vibrante blu del pigmento Blu di Prussia, di tendenza all’epoca. L’esempio più famoso è la Grande Onda di Hokusai, opera che ha superato qualsiasi altra immagine esistente per numero di riproduzioni e iconicità.

Proprio attorno a questa celebre stampa, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare, si articola il percorso dell’esposizione temporanea. Dai paesaggi con mari, laghi, fiumi e cascate ai significati simbolici nel buddhismo e nello Shinto, nella cultura giapponese il tema dell’acqua si ritrova in molteplici forme e con diversi esiti.

In mostra, oltre 60 stampe ukiyoe a tema acquatico dellacollezione Chiossone, tra cui i celebri paesaggi diHokusai e Hiroshige, le scene di vita di città di Kunisada e Yoshitoshi e i soggetti fantastici di Kuniyoshi. In dialogo coi capolavori dei grandi maestri di periodo Edo (1603-1868), saranno esposte due opere di arte contemporanea dell’artista giapponese Oki Izumi che, confrontandosi con la collezione genovese, si è interrogata sui significati dell’acqua e vi ha donato forma nelle sue sculture in vetro.

Utagawa Hiroshige, I gorghi di Naruto

Il Museo Chiossone

Il Museo Chiossone, ubicato nel centro di Genova all’interno del parco ottocentesco di Villetta Di Negro si trova un luogo dedicato all’Estremo Oriente. Rivolto verso il mare con tanto di terrazza panoramica ristrutturata, vanta la collezione di arte giapponese più grande e importante d’Italia, raccolta dall’artista e incisore genovese Edoardo Chiossone, durante il lungo periodo vissuto in Giappone alla fine del XIX secolo. Chiossone è noto in tutto il mondo per aver progettato le prime banconote e carte valori giapponesi.

Quella di Chiossone fu la prima collezione di arte orientale italiana ad essere aperta al pubblico, nel 1905, nella originaria sede presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti, mentre dal 1971 è esposta nell’attuale edificio, appositamente progettato dall’architetto genovese Mario Labò negli anni ’50.

Il patrimonio civico del Museo conta più di 15mila opere ed è formato per la maggior parte da capolavori di arte giapponese, ma conserva anche opere d’arte della Cina e del sud est asiatico. Il percorso permanente, ora rinnovato ma fedele all’ordinamento storico, propone una selezione delle categorie artistiche collezionate da Chiossone: nel salone a piano terra si trovano grandi sculture buddhiste in bronzo, mentre nelle gallerie sono esposte armi e armature da samurai, rari reperti archeologici, maschere teatrali, assieme a porcellane, smalti, lacche, sculture in legno e piccoli bronzi, tutti di elevato valore artistico e di grande interesse culturale. Gli eccezionali dipinti e le famosissime stampe xilografiche ukiyoe sono visibili durante mostre temporanee, organizzate per consentire la rotazione di queste delicate opere, che per preservare al meglio la loro integrità vengono conservate nei depositi.

L’evento di riapertura del museo e la mostra hanno ottenuto il patrocinio del Consolato del Giappone a Milano.


Info: Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone – piazzale Mazzini 4 – 16122 Genova – Tel 010 5577950 – museochiossone@comune.genova.it
http://www.chiossone.museidigenova.it/

Orario: da martedì a venerdì h 9 – 19. Sabato e domenica h 10 – 19.30
Ingresso: intero € 5 – ridotto € 3.

La mostra La Grande onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponeseè inclusa nel biglietto d’ingresso.
Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e sponsorizzata da Iren.

Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma

Cernobbio: Unveiled: Cutting Wrapping Carving Straining

Piero Atchugarry Gallery
presenta

Unveiled: Cutting Wrapping Carving Straining
Opere di Lucio Fontana, Christo e Jeanne-Claude, Pablo Atchugarry e Arcangelo Sassolino

Cernobbio (CO), Via Cavallotti 7-9, 22012
24 giugno – 10 settembre 2023
Inaugurazione 24 giugno ore 17

Piero Atchugarry Gallery presenta la mostra “Unveiled: Cutting Wrapping Carving Straining“: circa 20 opere firmate Lucio Fontana, Christo e Jeanne-Claude, Pablo Atchugarry e Arcangelo Sassolino.
Dal 24 giugno al 10 settembre, nel cuore di Cernobbio sul Lago di Como, quattro grandi nomi dell’arte contemporanea – diversi per stile, media e tecniche impiegate – dialogheranno tra loro in una mostra che mette al centro un desiderio artistico condiviso: spingere i confini delle loro rispettive pratiche, sfidare le convenzioni, esplorare nuove possibilità svelando la bellezza universale dell’arte.
La fascinazione per la materialità dei mezzi scelti e quanto essi offrono per esplorare la forma, lo spazio e la percezione, sono questi gli elementi comuni di Lucio Fontana, Christo e Jeanne-Claude, Pablo Atchugarry e Arcangelo Sassolino, grandi artisti diversi tra loro di cui la mostra di Cernobbio racconta affinità e intersezioni che si connettono nel tempo e nello spazio.

IN MOSTRA
Lucio Fontana, tra i più grandi maestri del XX Secolo, famoso per il suo innovativo movimento Spazialista, ha sempre cercato di integrare arte, spirito e scienza-materia spirito in un gesto radicale di liberazione spaziale e concettuale.
La bidimensionalità della tela e la profondità sono elementi tipici della sua poetica, così come i tagli, icone dell’avanguardia post-bellica che sfidando i confini tra pittura e scultura.
In mostra le sue perforazioni su carta come Concetto spaziale (1966-1968 e 1964-1965) e i lavori in terracotta come Concetto Spaziale (1962-1963)

Lucio Fontana Concetto spaziale, 1966-1968_Courtesy of Piero Atchugarry Gallery and the artist

Christo e Jeanne-Claude, coppia di artisti pioniera della land-art, noti per le monumentali installazioni ambientali e per aver trasformato interi paesaggi in spettacoli sorprendenti di texture e forma, “impacchettando” il mondo.
In In mostra i disegni preparatori (2004-2006) per il progetto Over the River, mai realizzato, per il fiume Arkansas in Colorado, dove avevano previsto pannelli di tessuto innalzati ad un’altezza tra i tre e i dieci metri sopra il livello dell’acqua a ricoprire ponti, strade, binari, rocce e alberi.

Firmate Pablo Atchugarry, due sculture dai colori sgargianti e dalle importanti dimensioni. Lo scultore italo-uruguayano, con le sue opere poetiche e astratte, esplora il potenziale espressivo del marmo e del bronzo. Il suo lavoro sfida la tradizionale concezione della scultura come oggetto statico, incoraggiando l’interazione e lo sguardo dell’osservatore. In mostra Untitled, due lavori di recente produzione in marmo e bronzo.

Pablo Atchugarry Untitled, 2022 Bronze coated with automotive paint, Dimension 1: 74.5 x 26 x 27 cm, Courtesy of Piero Atchugarry Gallery and the artist

A chiudere l’esposizione Arcangelo Sassolino, scultore e artista concettuale italiano. Energia cinetica, suono e violenza sono alla base della sua sperimentazione, in grado di mettere in discussione le nostre prese di potere, forza e controllo.
Le sue opere spesso coinvolgono il metallo – piegato e deformato – per creare forme dinamiche e fluide, esplorando la relazione tra la forza e la materialità.
In questa mostra esposte due lavori del 2020 e 2021 che raccontano a pieno lo stile di Sassolino.

Arcangelo Sassolino Contro freccia, 2020_Courtesy of Piero Atchugarry Gallery and the artist

In “Unveiled: Cutting Wrapping Carving Straining” ogni artista rappresenta la propria prospettiva e il proprio approccio nella messa in discussione della concezione di spazio, forma e materialità.
Al pubblico l’invito ad esplorare le somiglianze e le differenze di questi quattro maestri e a comprendere più profondamente la capacità dell’arte di mettere in discussione le nostre percezioni.


Ingresso gratuito
Titolo: Unveiled: Cutting Wrapping Carving Straining.
Opere di Lucio Fontana, Christo e Jeanne-Claude, Pablo Atchugarry e Arcangelo Sassolino
Sede: Cernobbio (CO), Via Cavallotti 7-9, 22012
Date: 24 giugno – 10 settembre 2023
Inaugurazione: 24 giugno ore 17
Orari: dal martedí alla domenica: 11.00-12.00 e dalle 13.00-20.00
Info: +1 631 565 1671 | +39 376 1212175
italy@pieroatchugarry.com
www.pieroatchugarry.com

Ufficio stampa
Adele Della Sala ads@ufficiostampa-arte.it
Anastasia Marsella am@ufficiostampa-arte.it

Reggia di Colorno: GIORGIO KIARIS DIAFRAMMI

Diaframma gramina nova, 2023, tempera su tela 100×240-8 cm ogni tela 1080×80 cm

GIORGIO KIARIS DIAFRAMMI

sabato 24 giugno alle 18.00
Reggia di Colorno (PR)
A cura di Claudio Cerritelli con la direzione di Antonella Balestrazzi

La mostra “Giorgio Kiaris Diaframmi“si inaugura sabato 24 giugnoalle ore 18.00, alla Reggia di Colorno – Appartamenti Farnesiani, a Colorno (PR), in piazza Giuseppe Garibaldi.
Con il patrocinio della Provincia di Parma, la mostra è curata da Claudio Cerritelli, con la direzione di Antonella Balestrazzi, ed è organizzata da Antea – Progetti e Servizi per la Cultura e il Turismo.  Aperta al pubblico fino al 10 settembre, da martedì a domenica, con orario 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00.

Giorgio Kiaris studio 2

Le opere di Giorgio Kiaris, con la loro energia cromatica e l’eterogenea varietà di toni e colori creano una relazione quasi simbiotica tra la composizione degli affreschi delle sale e le opere, rendendo indispensabile e “naturale” tale sinergia all’equilibrio finale dell’esposizione. È una nuova “divagazione” contemporanea, quella allestita nelle Sale degli Appartamenti Farnesiani della Reggia di Colorno: i lavori di Giorgio Kiaris sono valorizzati da un allestimento minimal che esalta le potenti immagini e al tempo stesso sposa la bellezza delle signorili sale che le ospitano. È particolarmente stimolante vedere come l’arte contemporanea, in tutte le sue espressioni, si integri nel contesto artistico delle sale e come prenda vita nel prestigioso contenitore qual è la Reggia di Colorno.  


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