Contigliano (Rieti): Conclusa la VII ed. della Residenza Internazionale del Cinema

Castello Errante 2023 – Credits Jordan Gimenez

Si è conclusa la VII edizione di Castello ErranteResidenza Internazionale del Cinema, esperienza formativa innovativa che supporta il settore dell’audiovisivo. Giovani professionisti under-35, provenienti dall’Italia e dai paesi dell’America Latina, hanno lavorato quest’anno all’interno del borgo di Contigliano, in provincia di Rieti, con l’obiettivo di mostrare che realizzare cinema e produzioni audiovisive a basso impatto ambientale nei luoghi della provincia italiana, coniugando formazione e ricerca, è oggi possibile.

“È stata una edizione incredibile, che ha dato prova di una costante crescita dell’iniziativa” – dichiara Adele Dell’Erario, direttrice e ideatrice del progetto Castello Errante. “Abbiamo girato il cortometraggio nel suggestivo santuario di Poggio Bustone, coinvolgendo un team professionale in una location straordinaria con attori molto giovani. È stata una grande sfida che sembrerebbe vinta. Le riprese si sono estese a vari luoghi della Valle Santa e delle zone limitrofe, inclusa la Chiesa di Pieve San Lorenzo dove alcuni studenti hanno studiato e reinterpretato in chiave contemporanea la natività, una tematica particolarmente sentita in queste zone, famose per i loro presepi. I risultati dei lavori sembrano estremamente entusiasmanti”.

Aggiunge Dell’Erario: “Per quanto riguarda la formazione, le attività si sono integrate in modo ancor più armonioso nell’intero programma. La classe di Philipp Ros si è rivelata propedeutica per il cortometraggio di finzione, con particolare attenzione al dettaglio. Allo stesso modo, la masterclass notturna di Jorge Igual, tenutasi in una delle suggestive location del documentario, ha arricchito ulteriormente l’esperienza formativa e dato spunti di lavoro al laboratorio dedicato al documentario. Una menzione speciale va al lavoro di Katrin Richtofer, che ha condotto la sua masterclass presso la Scuola Gianmaria Volontè di Roma, incentrata sulle pratiche della sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva e nel cinema contemporaneo”.

Castello Errante si distingue proprio per l’impronta sostenibile che caratterizza la sua intera filiera produttiva. Il progetto si impegna attivamente nella riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni audiovisive, promuovendo pratiche responsabili e sostenibili. Attraverso l’implementazione di strategie eco-friendly durante le riprese, come l’uso di energia rinnovabile, la gestione consapevole dei rifiuti e l’attenzione alla biodiversità delle location, Castello Errante dimostra un impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale, contribuendo anche a sensibilizzare i partecipanti sull’importanza di un approccio ecologico nella produzione cinematografica, ispirando nuove generazioni di cineasti a perseguire queste pratiche nel loro lavoro.

Castello Errante 2023 – Credits Jordan Gimenez

Castello Errante ha intessuto un profondo dialogo con il suggestivo territorio di Contigliano, ricco di bellezze naturali e storiche. La troupe del progetto ha immerso le proprie radici in questa terra, lavorando alla realizzazione di cortometraggio ispirato alla sceneggiatura dal titolo provvisorio “Andiamo Guerriero”, vincitrice delle selezioni di quest’anno e scritta da Vivian Barbullushi e Laura Raccanelli, coadiuvati dal prezioso supporto di Valia Santella, regista e sceneggiatrice già al lavoro con importanti nomi del cinema italiano. Il paesaggio unico della Sabina ha fornito uno sfondo autentico e coinvolgente per la narrazione della storia.

Il lavoro della troupe non si è limitato al cortometraggio, ma ha abbracciato anche la creazione di un documentario. Il team di produzione era composta da talentuosi professionisti provenienti da diverse parti del mondo: Regista – Antonio Donato (Italia), Assistente alla regia – Santino Taratuto (Argentina), Direttore della fotografia – Ankalli Flores Maldonado (Ecuador), 1° assistente camera – Claudia de la Caridad Hernández Cepero (Cuba), 2° assistente camera – Sebastian Cristobal Bahamondes Gonzalez (Cile), Fonico – Edwin Ricardo Hidalgo Bastidas (Ecuador), Scenografa – Luz Quevedo Duarte (Argentina), Assistente scenografa – Camila Prieto Sibaja (Costa Rica), Costumista – Ana Maria Vásquez Rodríguez (Colombia), Regista del documentario – Jordan Gimenez (Paraguay), Montatrice – Javiera Gutiérrez Oleíza (Cile).

Castello Errante è organizzato dalla Occhi di Giove srl con il sostegno di: Ministero della Cultura, Programma Ibermedia, Regione Lazio; con il patrocinio di: IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, Roma Lazio Film Commission, Comune di Contigliano; in collaborazione con: le Ambasciate di Argentina, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Repubblica Domenicana, Uruguay e Venezuela, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, AANT Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Rassegna NON È  VERO (Fermo), Icaro International Film Festival (Guatemala); deleFOCO e Shnit Fest (Costa Rica); Amazonia del Plata (Argentina); The Short Film Lab (Argentina), Festival Imago (Cuba), Ficma (Messico), Fenacir (Messico), Libélula Dorada International Short film Festival (Repubblica Domenicana) e Proceso de Error – Festival Internacional de Video Experimental  (Cile).


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Milano, Museo della Permanente: “LEGO LIFE”. Una mostra per mettere alla prova l’inventiva

Dal 22 novembre presso gli spazi della Permanente in via Turati sono ospitati meravigliosi e fantastici diorami, mai esposti prima in città,
costruiti interamente coi mattoncini che hanno fatto impazzire generazioni di bambini e appassionati del mondo Lego.

Una mostra pensata per bambini e adulti, per giocare, per mettere alla prova la propria inventiva,
per passare il tempo con la famiglia o coi propri amici e per sognare e divertirsi.

Il Museo della Permanente si prepara a inaugurare il Natale all’insegna del gioco, del divertimento e dello stare insieme.
Milano è infatti pronta ad accogliere LEGO LIFE, una straordinaria mostra pensata per tutte le famiglie e gli appassionati di ogni età dei moduli per le costruzioni più famosi al mondo.

Una mostra unica nel suo genere e ricca di tantissime novità!
Accanto ad alcuni immensi diorami – dettagliatissime riproduzioni di fantastici mondi in scala ridotta costruiti attraverso la passione e l’ingegno di alcuni tra i più grandi collezionisti Lego e costruttori d’Europa – ad accompagnare e intrattenere i visitatori sono state pensate ad hoc una coloratissima sala immersiva, una mostra di opere ispirate alla storia dell’arte e rielaborate in chiave Lego, un grande laboratorio dove i bambini possono sbizzarrirsi ad assemblare le proprie costruzioni e tanti giochi di ruolo in larga scala con i quali confrontarsi durante la visita.

Città immaginifiche, ricostruzioni storiche, continenti inesplorati e interi villaggi abitati dalle popolarissime minifigures che, da sempre, sono presenti nell’immaginario collettivo del grande pubblico perché tutti, almeno una volta nella vita, ci si è trovati a mettere alla prova la propria inventiva e provato a costruire il mondo dei propri sogni.

In mostra saranno presenti 7 immensi diorami: dalle ambientazioni caraibiche dove scorrazzano i pirati a scene della seconda guerra mondiale; dalle riproduzioni di aree naturalistiche agli scorci delle vie del centro storico con quartieri, stazioni ferroviarie e strade; dalla conquista dello spazio sul suolo lunare alla suggestiva riproduzione della Roma del medioevo; ambientazioni realizzate in decine di metri quadrati con oltre mezzo milione dei mattoncini.

Ad arricchire la mostra e renderla più dinamica – tra boschi e palazzi, tra astronavi e pirati – il visitatore è invitato anche una divertente “caccia al personaggio”, una sfida nel rintracciare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno delle installazioni: da Harry Potter a Dart Vader, diversi gli ospiti a sorpresa inseriti nelle divere installazioni che accompagnano nella visita tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.

E ancora, a dimostrare quanto i moduli Lego siano in grado di “creare arte a 360°”, in mostra al Museo della Permanente immancabili saranno anche le tele di Stefano Bolcato, rivisitazioni in versione ‘omini LEGO’ delle più grandi e famose tele e capolavori della storia dell’arte, dalla Gioconda ai più attuali quadri di Frida Kahlo.

Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della PermanenteLEGO LIFE è una mostra prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia e vede come partner Il Mercato Centrale Milano.

La mostra, non è direttamente sponsorizzata da LEGO, è realizzata grazie ad alcuni dei più grandi collezionisti del mondo.


LIBERAZIONE
Con circa 150.000 pezzi questo diorama è la rappresentazione storica dell’ingresso degli alleati in uno dei paesi della provincia italiana che nel 1945 erano ancora sotto il controllo delle truppe tedesche. Le truppe si fanno strada tra i ruderi dei bombardamenti e le carcasse dei mezzi militari. La cura dei dettagli e la fedeltà delle riproduzioni restituiscono una fotografia emozionante e coinvolgente.

GRANDE DIORAMA CITY
Il Grande Diorama City è la massima espressione – composto di circa 160.000 pezzi – del tema cittadino rappresentato da costruzioni uniche e irripetibili, realizzate interamente con mattoncini originali e utilizzando sia tecniche di costruzione tradizionali, sia tecniche anticonvenzionali.
I costruttori progettano e realizzano indipendentemente le loro opere usando ispirazioni e stili diversi, utilizzando schizzi, disegni tecnici ma anche software di progettazione assistito dedicati ai mattoncini Lego. La collezione di queste creazioni viene arricchita costantemente da nuove opere composte da migliaia di mattoncini e ricche di particolari. L’assetto urbano viene definito usando software CAD più convenzionali; si delineano così i quartieri del centro storico, stazione e tratta ferroviarie, zone verdi e aree ricreative.

FORI IMPERIALI – FORO DI AUGUSTO – ANNO 2 A.C.
Con circa 60.000 pezzi Il Foro di Augusto è il secondo in ordine cronologico tra i Fori Imperiali di Roma e questo diorama ne rappresenta una fedelissima e dettagliata ricostruzione.
Nella piazza sorge il tempio dedicato a Marte Vendicatore, inaugurato nel 2 a.C., che si appoggiava sul fondo all’altissimo muro perimetrale. Alla testata del portico settentrionale un ambiente distinto ospitava una statua colossale dell’imperatore. Al centro della piazza spicca la quadriga trionfale dell’imperatore Augusto Vittorioso.

DIORAMA MEDIEVALE
120.000 pezzi rappresentano una città ispirata a Roma nel medioevo: le nuove costruzioni, create in mattoni e materiali di risulta, si addossano e si sovrappongono agli antichi edifici inglobandoli in una architettura caotica ma affascinante; case, torri e campi coltivati sorgono dove prima erano le grandi piazze pavimentate in marmo e travertino mentre chiese nascono dove prima si ergevano templi.

GRANDE DIORAMA PIRATI
Circa 220.000 mattoncini creano il diorama che rappresenta la riproduzione degli insediamenti caraibici dei coloni inglesi del XVIII secolo. La tranquillità della natura incontaminata degli atolli vulcanici viene interrotta dal fragore delle cannonate delle navi imperiali a caccia dei pirati che inseguono i tesori nascosti, prede delle scorribande passate. Il tutto ai piedi del grande vulcano pronto ad eruttare.

DIORAMA ARTICO
In questa installazione, circa 80.000 pezzi, riproducono una porzione della calotta polare artica su cui è stata installata una base dedita allo studio delle risorse naturali. Sono presenti laboratori di analisi, hangar per il ricovero dei velivoli, zone adibite alle estrazioni minerarie, impianti eolici per la produzione di energia elettrica. Ormeggiata sulla banchina naturale c’è la grande nave rompighiaccio da ben 35.000 pezzi, completamente arredata al suo interno.

DIORAMA CLASSIC SPACE
Ideato e progettato da uno dei più grandi collezionisti al mondo di set e pezzi originali della serie anni ’80 Lego® Classic Space il grande diorama “Spazio” che con 35.000 pezzi riproduce un insediamento minerario lunare. In questo futuristico scenario l’uomo si avvale dell’aiuto di astronavi, droidi e macchinari per la ricerca di nuove risorse. La sua realizzazione è in continuo divenire in quanto di volta in volta si arricchisce di nuovi elementi unici e irripetibili creati dal costruttore che trae ispirazione oltre che dalla serie originale anche dalle più importanti saghe di fantascienza cinematografiche.


Orario apertura
Tutti i giorni 10.00 – 19.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Sito
www.arthemisia.it
www.lapermanente.it
#LegoLifeMilano

Informazioni
piumamostre@gmail.com

Biglietti
Intero
 € 14,00
Ridotto € 12,00 (bambini dagli 11 ai 18 anni e studenti universitari con tesserino)
Ridotto speciale € 10,00 (bambini dai 4 agli 11 anni)

Ufficio stampa
Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it 

Savona: “Donne in Corsa. Sport – Impresa – Comunicazione” – Con il Patrocinio della FERPI

Sociale: “Donne in Corsa. Sport – Impresa – Comunicazione”.

Con il Patrocinio della FERPI

Venerdì 24 e Sabato 25 Novembre 2023, a Savona, un evento di rilevante impatto sociale in tema di contrasto alla violenza sulle donne. Il Convegno “Donne in Corsa. Sport – Impresa – Comunicazione”, con il Patrocinio tra gli altri della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, avrà luogo presso la Sala Borsellino dell’Istituto Ferraris Pancaldo (Via Rocca di Legino 35)e si propone di ispirare, motivare e promuovere il dialogo su temi cruciali per il progresso sociale e professionale delle donne. 

Due giorni di approfondimenti e discussioni che cambieranno la prospettiva sul potere e l’impatto femminile nella nostra società. Ne sono promotori ed organizzatori: Chicchi di Riso ETS, Fidapa BWP Italy Sezione di Savona, Save The Woman, Questura di Savona, Lions Clubs International SAVONA TORRETTA, Confcommercio Imprese per l’Italia SAVONA e RARI NANTES SAVONA.

Relatrici e relatori di differenti realtà nazionali e territoriali, condivideranno le loro esperienze e conoscenze sulla comunicazione efficace per la leadership femminile, la presenza delle donne negli ambiti STEM, la dis-parità salariale e le strategie per la prevenzione della violenza di genere. Alla luce delle ultime tragiche notizie di cronaca è ancora più sentita l’urgenza di discutere del ruolo della donna nella nostra società. Il Convegno è quindi un’opportunità ulteriore di confronto e riflessione sulle sfide e i successi delle donne in alcuni ambiti cruciali: Sport, Impresa e Comunicazione.

Il convegno ha il patrocinio di: FERPI-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, Polizia di Stato, Associazione Donne 4.0, Associazione Fidapa BPW Italy, Fondazione De Mari, Telefono Donna, Inclusione donna, Centro Antiviolenza ISV. Con la collaborazione di Relazioni e l’Istituto Secondario di Istruzione Superiore Ferraris Pancaldo. Al termine dell’evento, la Cerimonia di Premiazione che assegnerà i Premi diretti a illustri personalità che si siano distinte nel corso della loro vita nel mondo dello sport, dell’impresa, della comunicazione e dell’informazione. 

Questi gli orari: Venerdì 24 novembre dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Sabato 25 novembre dalle ore 09,00 alle ore 12,30. Istituto Ferraris Pancaldi – Via Rocca di Legino 35, Savona.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione:


Ufficio stampa
Elisabetta Giusto 
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa
Cell. 3289055034
Mail. relazioniesterne@chicchidirisoonlus.it
 
Media Relations FERPI
Cell. 3395785378
Mail: mediarelationferpi@gmail.com

Messina, BRUM: Micologia. Una scienza per pochi, un mondo sconosciuto per molti

CONFERENZA – TAVOLA ROTONDA
24 NOVEMBRE 2023 ore 16:30

Sala Lettura via I Settembre,117 – Palazzo Arcivescovile

Venerdì 24 novembre 2023, alle ore 16:30, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, si terrà la Conferenza-Tavola Rotonda “Micologia. Una Scienza per pochi, un mondo sconosciuto per molti”. Una affascinante narrazione e una ricca rassegna del posseduto, per carpire l’attenzione degli astanti, proiettandoli verso una visione più consapevole dello straordinario mondo dei funghi.

L’iniziativa culturale si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca Regionale Avv. Tommasa Siragusa, che fungerà poi da Moderatrice. Seguiranno i contributi del Micologo Vincenzo Visalli, Tecnico della Prevenzione nei luoghi di vita e di lavoro, Presidente Associazione Centro di Cultura Micologica di Messina; del Prof. Angelo Miceli, già Dirigente Scolastico, Presidente ADSeT e Studioso di Micologia e del Micologo Francesco Mondello, Vicepresidente Associazione Centro Cultura Micologica di Messina.

Ogni anno la seconda domenica di ottobre si celebra la “Giornata Nazionale della Micologia” che vede le Associazioni di merito impegnarsi in iniziative volte alla conoscenza di una materia così avvincente ma, al contempo, così delicata.

La Biblioteca “Giacomo Longo” desidera dare ai propri Utenti una speciale opportunità per accostarsi alla tematica sia attraverso le autorevoli disquisizioni degli Esperti che attraverso l’esposizione di alcune delle monografie scientifiche – emblematiche di quanto la Biblioteca possegga già sui funghi – tratte dalla ricca Bibliografia tematica d’Istituto, realizzata per l’occasione, e dai pregiati Fondi Antichi.

Si devono al greco Teofrasto (370-287 a.C), discepolo di Aristotele, considerato il padre della Botanica, le prime definizioni riguardo ai funghi, considerati “piante imperfette, prive di radici, di foglie, di fiori e di frutti”. Da allora ad oggi, la loro storia è stata oggetto anche di numerose leggende, come quella tramandata dallo scrittore greco Pausania che dà origine alla città di Micene, proprio dal luogo nel quale l’eroe Perseo si abbeverò con l’acqua raccolta su un cappello di fungo.

Con risvolti nella Scienza in primis, nell’Arte e nella Letteratura, il lungo corso di conoscenza ha costellato lo svolgersi degli anni, con sempre nuove scoperte e applicazioni.

Innumerevoli gli studiosi che si sono succeduti, nelle varie epoche, con nuove definizioni e identificazioni di nuove specie fungine, rivoluzionando la concezione del tutto errata di Teofrasto. Gli scienziati pongono questi esseri fra le entità viventi che consentono di compiere il ciclo biologico che rende possibile la vita del Pianeta Terra.

I funghi, in particolare i micromiceti utili, già presenti nella medicina tradizionale per la produzione di farmaci importanti come antibiotici o la ciclosporina, fondamentale per l’inibizione del rigetto nei trapianti, e i Penicillium, all’origine della Penicillina, allo stato attuale, forniscono inoltre un valido apporto alla medicina alternativa con la Micoterapia e le muffe e i lieviti ai quali si devono le fermentazioni, da cui si ottengono birra, vino, pane e panificati. I funghi, dunque, al di là del fattore commestibilità…

Se l’andar per funghi è una tradizione consolidata per la leccornia che il fungo rappresenta, in gastronomia, nella preparazione di svariate ricette, non sempre i raccoglitori sono consapevoli e rispettosi delle pratiche corrette da mettere in atto, prova ne è che i casi di intossicazione sono molteplici e, sovente, con esito infausto.

Le argomentazioni poste in Conferenza ci guideranno per avere le giuste informazioni e gli ulteriori approfondimenti tramite la lettura dei testi in rassegna, impreziositi da studi, monografie e periodici – donati dagli eccellenti Relatori alla Biblioteca, nei quali sono annoverati tra gli autori – per rendere immediatamente fruibile l’alta competenza in materia.

In particolare il Micologo Vincenzo Visalli, che per la Sua esperienza cinquantennale è da considerarsi uno dei più anziani d’Italia, nonché uno dei più accreditati soci dell’Associazione Micologica Bresadola, ha fatto omaggio alla Biblioteca dei Suoi Studi dal 1985 al 2023, degli articoli sui periodici di settore pubblicati dal 1984 al 2010 e riguardanti la Sua figura o scritti dallo stesso Esperto, dei Codici di funzionalità dell’U.O.-Ufficio di “Vigilanza e Ispezioni” e di un sussidio didattico in cartaceo e su supporto digitale per corsi di formazione in micologia.

Il Prof. Angelo Miceli, ancora, ha messo a disposizione della Biblioteca numerose riviste di Micologia (fra le quali alcuni Bollettini dell’Associazione Micologica Bresadola) nelle quali sono presenti i suoi articoli di grande interesse.

Il Micologo Francesco Mondello, infine, ha donato articoli in italiano e in inglese tratti da alcune eminenti riviste in materia nelle quali sono pubblicate le scoperte di nuove specie fungine operate dallo stesso Micologo.

(A cura di Maria Rita Morgana)


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                              

Bologna, Museo della Musica: apre oggi la mostra “In arte, Milva”

Ritratto di Milva, primi anni ’60

A cura di Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante

23 novembre 2023 – 4 febbraio 2024
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna

Mostra promossa da Alma Mater Studiorum Università di Bologna: Biblioteca delle Arti, Dipartimento delle Arti, Sistema Bibliotecario di Ateneo, Area del Patrimonio Culturale
In collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica
Con il patrocinio di Comune di Bologna

Inaugurata mercoledì 22 novembre 2023 ore 18.00

Inaugurata mercoledì 22 novembre alle ore 18.00, la mostra “In arte, Milva” è aperta al pubblico dal 23 novembre al 4 febbraio 2024, presso il Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore, 34 – Bologna), nata dall’accordo siglato dal Rettore Giovanni Molari e dalla prof.ssa Martina Corgnati, figlia di Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, per valorizzare e condividere il percorso dell’artista, fra musica, teatro, cinema, impegno politico. Curata dai docenti Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante del Dipartimento delle Arti – DAR, è promossa dalla Biblioteca delle Arti Unibo, dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e dall’Area del Patrimonio Culturale dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna e con il patrocinio del Comune di Bologna.

L’archivio donato alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna dalla prof.ssa Corgnati nutre un’esposizione importante per la storia della musica e del teatro, presentando una selezione fra gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere da parte di vari mittenti; la collezione di vinili, cd, VHS e dvd incisi dall’artista. E ancora, attraverso un percorso in tre stanze, espone alcune delle onorificenze italiane e straniere ricevute, alcune recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.

Milva interpreta Jenny delle Spelonche in Opera da tre soldi, 1973

Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, ha attraversato da protagonista oltre cinquant’anni di storia italiana. Dalla provincia ferrarese di Goro fino a uno dei templi del teatro italiano (il Piccolo Teatro di Milano), passando per Parigi, la Germania, la Grecia, il Giappone, Milva ha lasciato un segno nel mondo dello spettacolo e del costume, in molteplici generi. È stata a Sanremo; è stata sulle copertine dei rotocalchi ma ha anche lavorato con Luciano Berio; è stata (come “Milva la rossa”) emblema della canzone politica impegnata; ha recuperato la tradizione popolare e, al contempo, ha interpretato le canzoni di Vangelis, compositore di colonne sonore e musica elettronica; è stata protagonista degli spettacoli di Giorgio Strehler e interprete d’elezione di molte canzoni di Franco Battiato.
Di tutti questi volti, di tutte queste Arti di Milva, la mostra cerca di rendere conto, da Goro alla dimensione internazionale in cui si sviluppa la sua vita, presentando per la prima volta parte del lascito donato dalla figlia Martina Corgnati alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna.

“In arte, Milva” vuole dire per i curatori proprio questo: “una personalità che ha totalmente vissuto dell’arte e nelle arti, e per la quale non c’è mai stata distanza tra la vita e la scena.
La mostra sarà quindi paradigmatica dell’estrema versatilità degli ambiti in cui si è mossa Milva”.

I visitatori potranno vedere un insieme di materiali che nella loro eterogeneità danno il senso di cosa l’artista sia stata: dal ritaglio di rotocalco alla locandina della Scala con le firme, dal telegramma del Ministro della Cultura francese alle partiture da lei annotate per l’esecuzione, dalle foto con Luciano Berio a quelle con Heather Parisi, a tutto il mondo brechtiano, che però sembra uno fra gli altri, non quello più definitorio.

Scrive Martina Corgnati nel catalogo che accompagna l’esposizione: “L’archivio intero di mia madre, le fotografie, la discografia, i nastri, i progetti, tutti i carteggi, la rassegna stampa, i manifesti, tutti i premi e i riconoscimenti, compresi i dischi d’oro che ha ricevuto nel corso della sua carriera, le cartoline e tutti i materiali che possono risultare utili per costruire i passaggi della sua lunga e complessa vicenda professionale, sessantun casse in tutto, sono stati da me donati all’Università di Bologna, e affidati all’attenta e sollecita cura di Gianmario Merizzi, Coordinatore gestionale di biblioteca ARPAC – Settore Biblioteca delle Arti, che ringrazio di cuore per la passione e la competenza che ha investito nel complicato lavoro di ordinamento e classificazione di materiali così diversi (https://arti.sba.unibo.it/chi-siamo/archivio-milva). Sono convinta che l’università sia il luogo migliore, forse l’unico, dove un patrimonio di competenze e valori culturali possa essere trasferito da una generazione all’altra, acquistando così nuove prospettive di lettura e nuovi significati. Questa mostra, a cura di Anna Maria Lorusso e di Lucio Spaziante, che tengo a ringraziare, è il primo esempio di produzione culturale resa possibile da questa donazione, cioè, come io la intendo, costruzione di alleanze e trasformazione della memoria in progetto”.

L’Archivio Milva verrà aperto agli studiosi al termine della mostra. Catalogo e inventario, realizzati in collaborazione con il Polo bolognese SBN e con Archivi ER – Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, saranno invece accessibili da subito.

Foto Mostra In arte, Milva

La mostra si articola attraverso tre spazi, che raccontano Milva secondo diverse prospettive: Stanza 1 – La vita
Stanza 2 – Le arti di Milva
Stanza 3 – Il mondo di Milva.

Il visitatore potrà seguire il percorso di visita (e continuare l’esperienza fuori dal museo) con una playlist musicale su Spotify intitolata In arte, Milva, scaricabile sul proprio device.

Tutti i materiali esposti provengono dal lascito donato all’Università di Bologna, tranne un’unica eccezione – importante – che viene dal Piccolo Teatro di Milano – Teatri d’Europa, nella stanza 3.

Nella Stanza 1 si presenta un racconto visivo di Milva: delle varie identità ed etichette attribuite nel tempo all’artista (Pantera di Goro, Piaf italiana, Lady Brecht, Milva la Rossa…), fino alla sua posterità, in qualche modo rappresentata dal francobollo che le è stato dedicato, annullato a Goro il 18 novembre 2022.
Accanto alla narrazione visiva della sua biografia, viene poi ricostruita una vetrina di rassegna stampa, dove saranno esposti alcuni giornali che, coi loro titoli, hanno definito Milva.

Nella Stanza 2 vengono presentati i vari “mondi” artistici di Milva: anzitutto quella della musica (pop, musica “colta”, popolare) e quello del teatro, ma anche mondi frequentati con minor continuità, come quello televisivo e quello cinematografico.
Per quel che riguarda l’ambito MUSICA, sarà presentata una selezione di copertine di dischi rappresentativa delle diverse anime incarnate da Milva:
– il Festival di Sanremo e la canzone pop
– la canzone impegnata e storico-politica
– le collaborazioni musicali celebri (Ennio Morricone, Enzo Jannacci).

Fondamentale l’area legata al TEATRO.
Per questa sezione, il fondo presenta molti materiali (locandine, programmi di sala, poster): fotografie che documentano la collaborazione con Strehler; interessanti copioni e partiture, annotati con indicazioni manoscritte su pronuncia, prosodia.

È presente anche l’ambito delle commedie musicali, come la collaborazione con Gino Bramieri, nonché gli ambiti della televisione e del cinema.

Per quanto riguarda la televisione (dove è stata ampiamente presente in: Canzoni alla finestra, Cantatutto, Milva Club, Senza rete, Teatro 10, Palcoscenico, Ak Paradise etc) se ne dà conto attraverso ritagli di rassegna stampa, che ne raccontano la percezione e l’impatto, cioè la sua immagine pubblica.

Per il suo impegno nel cinema, saranno esposti alcuni poster e alcune foto: La bellezza di Ippolita (1962) di Giancarlo Zagni, D’amore si muore (1972) di Carlo Carunchio.

Nella sala infine viene esposta una selezione dei premi ricevuti, dal Telegatto a uno dei diversi Dischi d’oro ricevuti, a premi meno “pop” ma non meno importanti, come il Premio Piazzolla o il Premio Unesco, insieme alle medaglie a Cavaliere delle arti.

Nella Stanza 3 si vuole rendere conto della dimensione internazionale dell’artista, assumendo due focus principali: uno sull’Europa (con Germania, Francia e Grecia) e uno sul Giappone, con locandine, dischi, classifiche, biglietti di estimatori illustri, da Sarkozy al Ministro della Cultura francese.

Questi Paesi non sono certo i soli in cui Milva sia stata accolta e portata in trionfo; si tratta solo di una selezione curatoriale.

In questa stanza internazionale uno spazio particolare viene dedicato all’Opera da tre soldi di Brecht, nella regia di Strehler per il Piccolo Teatro. Poche opere hanno avuto, infatti, una risonanza internazionale come questa (di cui si presenteranno degli esempi di rassegna stampa internazionali).
La mostra presenta in esclusiva, su concessione e prestito del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (e su approvazione delle Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia), l’abito di scena di Jenny delle Spelonche, protagonista della pièce, una delle figure più iconiche di Milva.
Intorno a questo abito viene ricostruito un piccolo caleidoscopio di “oggetti”, copioni annotati da Milva, foto, programmi.

Foto Mostra In arte, Milva

Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi di testi di: Giovanni Molari, Giacomo Manzoli, Eva Degl’Innocenti, Jenny Servino, Anna Maria Lorusso, Lucio Spaziante, Martina Corgnati, Guglielmo Pescatore, Claudio Longhi, Matteo Paoletti, Ugo Volli, Jacopo Tomatis, Gianmario Merizzi.

Durante il periodo di apertura sono proposti al pubblico alcuni momenti di approfondimento sul progetto espositivo e sulla figura di Milva:
– sabato 2 dicembre 2023 ore 17.00 visita guidata con Lucio Spaziante
– sabato 16 dicembre 2023 ore 11.00 visita guidata con Anna Maria Lorusso
– sabato 13 gennaio 2024 ore 11.00 visita guidata con Anna Maria Lorusso
– sabato 21 gennaio 2024 ore 11.00 visita guidata con Lucio Spaziante

La visita guidata è inclusa nel biglietto di ingresso al museo con prenotazione obbligatoria. È possibile acquistare il biglietto di ingresso online su MidaTicket oppure presso il bookshop del museo negli orari di apertura. Le prenotazioni sono valide fino all’orario d’inizio dell’evento, gli ingressi non ritirati verranno messi nuovamente a disposizione del pubblico.

Come evento di finissage della mostra, domenica 4 febbraio alle ore 17.30 i curatori Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante dialogano con Martina Corgnati nell’incontro In arte, Milva… tra racconto e realtà. L’ingresso è gratuito.


Il Comune di Goro, paese natale di Milva, è in attesa di realizzare lo spazio museale a lei dedicato, che sarà allestito nella storica piazza, ora intitolata a Maria Ilvia Biolcati.

Il luogo è particolarmente simbolico, è a pochi passi dalla casa natale, dal teatro comunale che ha visto Milva esibirsi fin da bambina, durante le recite di paese e di fianco alla biblioteca comunale.

Pensato come angolo del paese vocato alla cultura dedicato a Milva e non mera esposizione di reperti, in piena sintonia di intenti con la figlia Martina Corgnati, che con la sua donazione ha voluto creare le condizioni per far nascere un luogo di cultura, di aggregazione e di promozione del piccolo paese dove può ritrovare anche le sue origini.

All’interno di quella che fu la prima osteria del paese, appositamente ristrutturata, oltre all’esposizione di immagini e di opere dedicate a Milva, è previsto un piccolo spazio dedicato all’accoglienza dei visitatori che sempre di più si recano sul nostro territorio per apprezzare le bellezze paesaggistiche del Delta e una piccola sala per attività didattiche.

Lo stato dell’arte ad oggi è: l’inizio dei lavori di ristrutturazione, intanto continuano ad arrivare donazioni di vinili, di materiali cartacei e l’interesse per gli appassionati di Milva aumenta.

Arrivano sempre più frequentemente turisti che incuriositi chiedono di visitare il teatro dove tutto è iniziato e da dove ci si può incamminare per conoscere più a fondo la storia di un’artista che ha frequentato un’infinità di generi e di mondi, di cui Goro è orgogliosa sente il dovere di collaborare con tutte le istituzioni che intendono far conoscere ed apprezzare un’immensa artista come Milva alle nuove generazioni.


Sede mostra
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
Tel. +39 051 2757711

Orari di apertura
Martedì, mercoledì, giovedì 11-13.30 / 14.30-18.30
Venerdì 10-13.30 / 14.30-19.00
Sabato, domenica, festivi 10.00-19.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre

Biglietti
Ingresso incluso nel biglietto del museo:
€ 5 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto 19-25 anni | gratuito minori di 18 anni, possessori
Cultura | gratuito studenti, docenti, personale dell’Università di Bologna su presentazione del
proprio badge

Informazioni
https://milva.unibo.it
https://arti.sba.unibo.it/
www.museibologna.it/musica

Ufficio stampa mostra
Barbara Notaro Dietrich
Tel.+39 348 7946585
b.notarodietrich@gmail.com

Ufficio Stampa Università di Bologna
Tel. +39 051 2088664
ufficiostampa@unibo.it

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
Tel. +39 051 2193469 / 051 6496658
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it

Bologna Città della Musica UNESCO

Bologna, Teatro dell’ABC: Festival del Confine – Programma della Prima Edizione

PRIMA EDIZIONE
DEL FESTIVAL DEL CONFINE

24, 25 e 26 novembre 2023 
Teatro dell’ABC, piazza di Porta Castiglione 3

Ore 18,00 – ConferenzaIl confine del sé
Identità della persona e senso dell’esistenza 
Andrea Zohk 
Dialoga con lui Gabriele Via
 
Qual è il nesso tra l’identità che ciascuno di noi percepisce come propria e il senso che conferiamo alla nostra esistenza? Per pervenire a una risposta vengono indagate innanzitutto le basi psicofisiologiche e ontogenetiche dell’identità personale. Qui si mostra la continuità organica e biologica che lega le dimensioni istintuali, sensomotorie e pulsionali, alla costituzione della sfera personale. Partendo dalla costituzione dell’autocoscienza riflessiva, l’indagine si sofferma poi sulla genesi e l’essenza del soggetto morale, che viene circoscritto esaminando il crinale tra “normalità” e “anormalità” psichiatrica. Infine l’esplorazione dei temi della “maschera”, dell’autoinganno e della ricerca di autenticità fanno emergere quell’esigenza di orientamento e motivazione radicale che chiamiamo problema del senso dell’esistenza. 
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Il confine tra normalità e follia
SCULTURE SONORE
Concerto per strumenti autocostruiti, viola, clarinetto e voce
Letture da interiezioni di Antonin Artaud
Un arsenale acustico che ridefinisce i contorni dell’avanguardia,
aprendo la strada a territori sonori oscuri ed inesplorati.
Creature abissali, organismi planctonici ed entomologici apparati
nuovamente raggruppati come in una nuova preistoria.
Sperimentazione pura. Libera. Inquieta.
Le letture della serata sono tratte dall’opera di Antonin Artaud
 
Pol Palli – sculture sonore
Guglielmo Pagnozzi – clarinetto
Valentino Corvino – viola
e
Gabriele Via – voce narrante

Ore 16 – Conferenza
“Tra pienezza e mancanza: il paradosso del limite”
Dal limite come pienezza, sicurezza, protezione (coscienza della nostra finitudine e limitatezza nel pensiero greco), al limite come mancanza e desiderio di superarla nella nostra epoca della illimitatezza esasperata.
 
Francesca Rigotti
Colloquia con lei Gabriele Via
Francesca Rigotti Filosofa e saggista italiana, è stata docente alle Università di Göttingen e di Zurigo, visiting fellow all’Università di Princeton. Insegna dal 1996 all’Università della Svizzera italiana.
 La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione e dall’interpretazione delle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico, nella pratica culturale e nell’esperienza ordinaria.
È Presidente della Giuria del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Il confine tra le culture
Maram al-Masri
colloquia con lei Alberto Masala Tita Ruggeri – seconda voce
Valentino Corvino -violino

Maram al-Masri è una poetessa e scrittrice siriana , esule a Parigi dal 1982.
Pubblica il suo primo libro  -Ti minaccio con una colomba bianca- nell’84 a Damasco.
Nel 97 con -Ciliegia rossa su piastrelle bianche- ottiene il “Prix Adonis” e il libro viene tradotto in molte lingue.
La sua scrittura non è tanto tecnica quanto organica, fatta di passionalità, di quotidianità di cose semplici ma incontenibili.
Il suo stile poetico non si può facilmente inquadrare in una ben precisa corrente letteraria, occidentale o araba, ma fa scuola tra molte giovani poetesse arabe.

Ore 16,00 – Conferenza
“Cell melodies”
Il confine tra arte e scienza 
Carlo Ventura
Dialoga con lui Gabriele Via
 
Le nostre cellule, incluse le cellule staminali, oscillano di continuo, producendo segnali meccanici, a volte sonori, elettrici e luminosi. Oggi disponiamo di strumenti sofisticati per decifrare queste vibrazioni e ci stiamo rendendo conto che non si tratta di frequenze isolate, ma di vere e proprie “composizioni frequenziali”. Melodie cellulari per un codice morfogenetico, capace di generare forme e architetture che vanno dal livello molecolare fino all’anatomia macroscopica. Le cellule sono anche in grado di “sentire” questi segnali, come una sorta di codice capace di cambiare il loro destino. Possiamo convogliare vibrazioni meccaniche e luce in modo da attivare le staminali in ogni tessuto del corpo, stimolando il nostro potenziale di auto-guarigione: una medicina rigenerativa non più basata sul trapianto di cellule. Suono, colore e movimento sono da sempre gli strumenti della nostra espressione artistica: l’Arte può parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia.
 
Ore 21,30 – Performance/concerto
Un cielo fatto solo d’amore
L’epistolario di Sibilla Aleramo e Dino Campana
Il confine tra passione e ossessione
La serata è dedicata all’incontro straordinario tra Dino Campana e Sibilla Aleramo, rievocato attraverso le lettere che i due amanti si scrissero tra il 1916  il 1918.
Voci e suoni si rincorrono ad evocare il viaggio fatto di passione, sentimenti, paure, tenerezze, tradimenti e ricongiungimenti, miseria e malattia, tutto sotto “un cielo solo d’amore”.

Guglielmo Pagnozzi – clarinetto, elettronica
Serena Pecoraro – canto, elettronica
Filippo Giuffrè – elettronica, synth autocostruiti
Giuseppe Franchellucci – violoncello
Barbara Corradini – voce narrante
Marco Cavicchioli – voce narrante
Regia – Gianni Marras


Le serate sono a ingresso gratuito

PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
mail: abcprenot@libero.it

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
tel : +39-051-6569105
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

Orchestra Sinfonica di Matera: due concerti dedicati a tutte le donne vittime di violenza

L’ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA

DEDICA IL CONCERTO DEL 23 NOVEMBRE A MATERA

E DEL 24 NOVEMBRE AD ALTAMURA

A TUTTE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Realizzato in collaborazione con il Club Soroptimist di Matera, il concerto ha in programma musiche di Rossini, Mercadante e Rota eseguite dal grande organico dell’Orchestra diretta dal Maestro Michele Nitti. Sul palco la talentuosa flautista Elisa Calabrese vincitrice della selezione regionale del Concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica – Alda Rossi Da Rios”, indetto dal Soroptimist International d’Italia.

A pochi giorni dalla 24° celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e partecipando al dolore per la morte di Giulia Cecchettin, la Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) e il Club Soroptimist Matera dedicano il concerto in programma giovedì 23 a Matera e venerdì 24 novembre a Altamura a tutte le donne uccise dalla violenza maschile.

“Mercadante e donne su una canzone d’amore è il titolodel concerto che si terrà – domani 23 novembre all’auditorium Gervasio a Matera e venerdì 24 novembre al teatro Mercadante ad Altamura – affermano la presidente della Fosm Gianna Racamato e la presidente fondatrice del Club Soroptimist Matera, oggi Past President e Delegata nazionale Patrizia Minardi – un concerto che avevamo organizzato da tempo e immaginato di dedicare alle donne e alla loro capacità di affermare il proprio potenziale individuale e collettivo, realizzare le loro aspirazioni e creare nel mondo forti comunità pacifiche. Le cronache con la loro brutalità quotidiana e le fredde statistiche che si aggiornano di ora in ora, ci hanno fatto maturare la convinta necessità di dedicare questo concerto a tutte le donne vittime della brutalità maschile. Rispondiamo con la bellezza dell’arte e della musica, con il talento di una giovane flautista vincitrice della selezione regionale del Concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica – Alda Rossi Da Rios”, indetto dal Soroptimist International d’Italia, all’insensatezza di chi spezza vite, distrugge famiglie e prova a spegnere le donne”.

Le musiche scelte per lo spettacolo Mercadante e donne su una canzone d’amore sono un omaggio alle donne, risolute come la Isabella de L’Italiana in Algeri, talentuose come il flauto solista Elisa Calabrese, ispiratrici della bellezza della composizione di Nino Rota. L’Orchestra Sinfonica di Matera diretta dal Maestro Michele Nitti aprirà il concerto con l’Overture da L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, una delle partiture più fantasiose e felici, per invenzione melodica e inedite soluzioni formali, del compositore di Pesaro. Il Concerto in Mi minore per flauto e orchestra di Saverio Mercadante è una composizione che metterà in luce il virtuosismo del flauto solista, la talentuosa Elisa Calabrese. A concludere il programma sarà il grande organico, con cinquanta strumentisti, dell’Orchestra che eseguirà la Sinfonia n.4 sopra una canzone d’amore di Nino Rota. “Primo direttore del Conservatorio Duni di Matera – ricorda il direttore artistico della Fosm Saverio Vizziello – Rota è particolarmente noto al grande pubblico per la sua attività di autore di colonne sonore di film. Meno note sono le quattro sinfonie da lui composte, fra queste c’è un autentico capolavoro la Sinfonia n.4, che deve la sua denominazione “sopra una canzone d’amore” al terzo movimento, l’Andante sostenuto, è uno dei temi romantici più belli del ‘900″.

Per entrambi i concerti, a Matera e ad Altamura: l’ingresso è alle 20:30 e il sipario alle 21. I biglietti al costo di 10 euro, ridotto studenti euro 5, si possono acquistare a Matera in prevendita al Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23. Ad Altamura al botteghino del Teatro Mercadante in via dei Mille n.159, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Il prossimo appuntamento della stagione autunnale della Fosm è in calendario il 7 dicembre all’Auditorium Raffaele Gervasio e l’8 dicembre al Teatro Mercadante di Altamura. Protagonista sarà il violoncellista Giovanni Sollima sul palco come solista e come direttore dell’Orchestra Sinfonica di Matera.

Informazioni sul concerto di
Giovedì 23 novembre ore 20:30 – Auditorium Raffaele Gervasio – Matera
e di Venerdì 24 novembre ore 20:30 – Teatro Mercadante – Altamura

MERCADANTE E DONNE SU UNA CANZONE D’AMORE
In collaborazione con l’Associazione Soroptimist Club Matera
Elisa Calabrese – flauto
Programma di sala:
o   Gioachino Rossini – Ouverture da L’italiana in Algeri
o   Saverio Mercadante – Concerto in Mi minore per flauto e orchestra
Allegro maestoso – Largo – Rondò russo: Allegro vivace
o   Nino Rota – Sinfonia n.4 sopra una canzone d’amore
Allegro – Scherzo: Allegro vivace – Andante sostenuto – Finale: Allegro impetuoso
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Michele Nitti

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.


Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Roma: LA__LINEA Arte Contemporanea inaugura “Linea Mares” dell’artista Luce Delhove

Luce Delhove, asper mare, 2023, tempera su viseline, cm 47×39

a cura di Virginia Carbonelli e Simona Pandolfi

Inaugurazione giovedì 23 novembre 2023, ore 18.00

Dal 23 novembre al 6 dicembre 2023

Orario settimanale: dal martedì al venerdì, ore 17.00/19.30

LA__LINEA Arte Contemporanea inaugura, giovedì 23 novembre 2023 alle ore 18.00 Linea Mares, una mostra personale di opere su carta e viseline dell’artista Luce Delhove che si forma a Roma, ma che opera tra Roma, Milano e Città della Pieve. In mostra saranno esposte le sue recenti opere grafiche: una serie di incisioni a bulino, puntasecca e rotella dal titolo “Linea mares”, che invitano ad entrare nei riflessi e nei moti dell’acqua attraverso segni incisi in maniera diretta su matrici di rame e stampati su carta con inchiostro nero. Inoltre saranno esposte una serie di opere su viseline, eseguite con la tecnica pittorica della tempera dove i protagonisti assoluti sono il colore azzurro, le sue trasparenze e le sue sfumature; attraverso lo spontaneo gesto pittorico che richiama alla mente il movimento dell’acqua, Luce Delhove conduce lo spettatore a riflettere sulle forme della natura oltre a mostrarci il suo universo interiore.


la__lineaartecontemporanea
Via di San Martino ai Monti, 46 – 00184, Roma
lalinea.arte@gmail.com
instagram: @lalineaartecontemporanea

Passato, presente e futuro in quattro mostre al MAN di Nuoro

Passato, presente e futuro in quattro mostre al MAN di Nuoro

Nuoro, Museo MAN
Via Sebastiano Satta 27

Il MAN di Nuoro apre la stagione invernale con due progetti originali,
che mettono a confronto passato e presente, per proiettarsi nel futuro.

Un progetto inedito dedicato a un dialogo ideale fra il classico e il Novecento, in cui il MAN indaga il nesso che, a distanza di secoli, collega la ricerca spaziale di Lucio Fontana con il valore dello spazio nelle composizioni di Giotto, unitamente alla presenza fortemente simbolica del colore oro nella sua reificazione dell’infinito e dell’altrove. Una tensione verso il trascendente che accomuna antichi e moderni.

126 metri quadri di opera, 539 strips in alluminio naturale riciclabile, 90 metri lineari di binari, 3130 rivetti di collegamento e 40 tubi al neon cangiante.
Tutti i numeri dell’installazione firmata a quattro mani da Pininfarina Architecture e Patrick Tuttofuoco.
Non solo automobili per il celebre marchio italiano, ma anche arte e architettura.
Così il design incontra la ricerca di un artista contemporaneo negli spazi del MAN di Nuoro.

In questa occasione saranno presentate in anteprima anche le mostre:

Storia di una amicizia, di una formazione comune, di un viaggio a nord per tre autori sardi che, fra i banchi dell’ISIA, vivace Bauhaus in salsa italiana, “scuola-laboratorio” ispirata dal concetto di sintesi delle arti, appresero lo spirito del lavoro di squadra e il valore del progetto totale.

Vincitore di Strategia Fotografia 2023, bando del Ministero della Cultura, l’artista sardo, di Nuoro, classe 1974, presenta al MAN un percorso inedito dedicato all'”Arte dell’abitare”. Da tempo la ricerca di Chironi si sviluppa attraverso progetti che prevedono che l’artista vivi e lavori in case e residenze d’arte in varie parti del mondo.
Fra cui, le architetture disegnate da Le Corbusier in 12 paesi.


Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049.66.34.99
Referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net
 
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta 27 – 08100 Nuoro
tel +39.0784.252110
Orario invernale: 10:00 – 19:00
Orario estivo: 10:00 – 20:00
(Lunedi chiuso)
info@museoman.it

Editoria: “Al di là del buio”, l’ultimo romanzo di Vincenzo Valtriani

Il romanzo “Al di là del buio” tocca corde emotive profonde, esplorando la fragilità umana e il costante confronto con la vita e la morte.

La scrittura accattivante e coinvolgente dell’autore Vincenzo Valtriani trasporta il lettore attraverso una gamma di emozioni, dall’amore incondizionato al dolore straziante.

“Al di là del buio” si distingue per la sua capacità di trattare argomenti delicati con sensibilità, invitando i lettori a riflettere sulla complessità delle relazioni familiari e sulla resilienza dell’animo umano di fronte alle sfide della vita.

Una storia toccante e ben scritta che rimarrà con il lettore anche dopo la lettura.

Il romanzo si focalizza nel ritratto sentimentale di Emanuele, il protagonista, che ha perso la moglie, restando quindi vedovo, e che sta per perdere anche il figlio, ricoverato in ospedale in fin di vita come tossicodipendente. I due piani affettivi di marito e padre stanno per essere entrambi svuotati dolorosamente.
Emanuele, il primo personaggio che compare ed il protagonista del romanzo, è il padre. Attraverso di lui, viene fornita una perfetta rappresentazione del dolore, espresso in modo paterno, della sofferenza e del cordoglio.

In quegli istanti di agonia trascorsi nell’ospedale in cui il figlio Giacomo versa inesorabilmente in fin di vita, a Emanuele non resta altro che abbandonarsi al ricordo. Il primo tra tutti: il momento in cui il figlio venne concepito da lui e dalla moglie Luisa.
Poco dopo, un altro ricordo affiora nella mente di Emanuele: la scena della moglie Luisa. Lei si era ammalata di depressione: Emanuele l’aveva vista diversa, distrutta, lontana da quella che era stata. Anche in quel caso, si era domandato se avesse qualche responsabilità verso quella sua condizione ormai irrecuperabile, che l’aveva costretta alla degenza.

Attraverso la sua storia, si apre un rapporto con gli altri ospiti della casa di cura che non lo lasciano indifferente e con cui imbastisce uno scambio generoso di umanità con sguardo curioso e umanamente capace di vicinanza.
E nello stesso modo in cui Emanuele aveva assistito da marito impotente alla morte della moglie, ora si trovava ad assistere da padre con la medesima impotenza a quella del figlio.

Vinto dal sonno, si risveglierà quando il figlio è appena dipartito. Emanuele leverà al cielo una preghiera: “Che oltre il buio ci sia sempre la luce”.

L’autore Vincenzo Valtriani è nato a Pisa nel 1940 ed è ex Ufficiale di Marina Mercantile.
Laureato in “Scienze per la Pace” presso l’Università di Pisa, si è specializzato in Cooperazione internazionale e mediazione dei conflitti ed Esperto in Diritto Islamico

Ha pubblicato fino ad ora:

  • La Vita Antica
  • Mamma c’è in povero alla porta
  • Dai no global ai new global
  • L’Islam questo nostro sconosciuto
  • Al di là del buio
  • Dialogo tra un fedele musulmano e un laico italiano sul rapporto con Dio nella sua pratica divina

Appassionato di fotografia, collabora con varie associazioni per promuovere i Diritti Umani e Facilitare l’Integrazione, ha fatto parte della “Tavola Della Pace” per il Centro Gandhi.

Il romanzo “Al di là del buio” è stato pubblicato con PubMe, è disponibile sui migliori store online.


Sara Bontempi
Redattrice editoriale 

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