Bologna e San Giovanni in Persiceto: Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 – 1915

Alessandro Guardassoni (Bologna, 1819 – 1888)
Autoritratto tra il cavalletto e la macchina fotografica, 1859/60 ca.
Olio su tela – Bologna, Fondazione Gualandi a favore dei sordi

A cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari

1 dicembre 2023 – 17 marzo 2024
Bologna e San Giovanni in Persiceto, varie sedi

Promosso da Settore Musei Civici BolognaIn collaborazione con Comune di San Giovanni in Persiceto, Confcommercio Ascom Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae

La direttrice del Settore Musei Civici Bologna, Eva Degl’Innocenti, è lieta di annunciare Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 -1915, un esteso programma di attività – tra visite guidate, conferenze, laboratori e mostre temporanee – dedicate alla pittura bolognese dall’età napoleonica all’inizio della Grande Guerra, che si svolgerà tra Bologna e San Giovanni in Persiceto dal 1 dicembre 2023 al 17 marzo 2024.

Curata da Roberto Martorelli e Isabella Stancari, e realizzata in collaborazione con Comune di San Giovanni in PersicetoConfcommercio Ascom Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae, l’iniziativa costituisce l’introduzione propedeutica alla rassegna La pittura a Bologna nel lungo Ottocento 1796 – 1915, che avrà luogo dal 21 marzo al 30 giugno 2024 come mostra diffusa su numerose sedi espositive, in cui sarà reso visibile al pubblico un ampio catalogo di opere, molte delle quali mai esposte prima, variegato per generi e temi rappresentati.

Il progetto espositivo, ideato e coordinato dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna a partire dai tre album fotografici che documentano la produzione artistica e architettonica a Bologna nella seconda metà del XIX secolo donati da Raffaele Belluzzi (1839-1903), promotore del museo stesso e successivamente suo primo direttore, ha trovato l’adesione di numerosi enti, musei, gallerie, associazioni e studiosi da lungo tempo impegnati nella valorizzazione e nello studio del patrimonio artistico e culturale del XIX secolo conservato in ambito cittadino.

Dopo diversi decenni in cui la città di Bologna non dedica al tema una ricognizione monografica – risale al 1983 l’ultima occasione espositiva che ha consentito una lettura storicizzata di ampio respiro con la mostra Dall’Accademia al vero. La pittura a Bologna prima e dopo l’Unità curata da Renzo Grandi alla Galleria d’Arte Moderna – la mostra si prefigge l’ambizioso obiettivo di proporre con nuovo slancio interpretativo una visione complessiva sulla ricchezza e la complessità di questa fervida stagione pittorica, facendo il punto sulle nuove scoperte e ricostruzioni biografiche acquisite negli ultimi anni.

Con la fine del dominio pontificio e l’entrata nel Regno d’Italia, Bologna entra in un periodo tumultuoso ed estremamente complesso: i mutamenti urbanistici, sociali ed economici, l’avvio dell’industrializzazione, l’acuirsi delle lotte sociali e politiche, fino all’entrata in guerra nel 1915. Similmente agli altri centri urbani della nazione, questo susseguirsi di eventi si riflette anche nell’ambito della cultura e delle arti, favorendo un serrato confronto tra cultura d’accademia e avanguardia. Ancora oggi è forte la propensione a definire tout court la scuola artistica locale “accademica”, senza però mai andare oltre questa considerazione, che sebbene importante, non deve essere considerata esclusiva. E ciò porta a non valutare pienamente neppure il ruolo dell’Accademia di Belle Arti, che con i suoi Concorsi Curlandesi e Baruzzi, è stata tra i principali crocevia del confronto artistico nazionale.

Rodolfo Fantuzzi (Bologna, 1781 – Bologna, 1832)
Veduta di un castello di notte con luna in mezzo al quadro,
1809-1810 – Olio su cartone
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (Legato Valorani, 1853)

Nel corso del “Lungo Ottocento”, inoltre, in città si costituiscono istituti quali il Collegio Venturoli (1825), associazioni come la Francesco Francia (1894) o il Comitato per Bologna Storica e Artistica (1899), il movimento artistico dell’Aemilia Ars cresciuto intorno alla figura di Alfonso Rubbiani, altre gilde e cenacoli di minore durata: tutte occasioni per poter declinare il gusto contemporaneo. La Società protettrice delle Belle Arti con le sue esposizioni favorisce la vendita delle opere ai privati, non trascurabile incentivo per gli artisti a produrre opere meno accademiche, adatte ad un pubblico borghese e meno elitario. Tutto questo fervore artistico ed organizzativo si riflette anche in un impressionante numero di pubblicazioni periodiche e riviste d’arte, e aiuta lo sviluppo di una delle più importanti tipografie italiane dell’epoca – la Litografia Chappuis – con cui collaborano artisti del calibro di Marcello Dudovich.

Pelagio Palagi (Bologna, 1755 – Torino, 1860)
Leonida condanna Cleombroto, 1807-1810 ca. – Olio su tela
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte (deposito MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Bologna, pur non avendo le dimensioni di altri grandi centri italiani (Milano, Roma, Torino, Genova), era – ieri come oggi – il crocevia geografico e culturale della penisola. Il 1888 è l’anno della svolta. Sotto il magistero carducciano, la città si candida di fatto al ruolo di capitale culturale della Terza Italia: le celebrazioni per l’ottavo centenario dell’Università e l’Esposizione Emiliana pongono Bologna al centro dell’attenzione nazionale, mostrando i progressi compiuti dalla città dopo l’Unità d’Italia. In questa prospettiva l’arte svolge un ruolo vitale, con il grandioso padiglione della Musica nei Giardini Margherita e con l’Esposizione delle Belle Arti in san Michele in Bosco. D’altra parte, gli artisti bolognesi non mancheranno di partecipare alle grandi esposizioni nazionali ed internazionali, svolgendo spesso un ruolo di primissimo piano, ricevendo commissioni da case regnanti, governi e famiglie di rilievo internazionale.

Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 -1915 rappresenta dunque la prima espressione progettuale di un impegno sinergico che mira ad avvicinare alla cultura figurativa ottocentesca pubblici diversificati per fasce di età e interessi, promuovendo la conoscenza di figure, luoghi e raccolte legati, a vario titolo, a questa produzione artistica ampiamente testimoniata sul territorio.Il vasto affresco del clima e del gusto dell’epoca sarà delineato attraverso 3 mostre temporanee13 conferenze23 visite guidate1 rievocazione storica e 12 luoghi di un itinerario ottocentesco, riportando alla luce la valenza degli artisti più noti così come di taluni ingiustamente trascurati o dimenticati, per un incontro coinvolgente con il secolo che vide la formazione della coscienza unitaria del nostro paese accompagnarsi alla nascita della pittura moderna.

Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sui siti web www.museibologna.it e 
www.storiaememoriadibologna.it/ottocento.



Informazioni
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 225583
www.museibologna.it/risorgimento | www.storiaememoriadibologna.it/ottocento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna
Instagram: @certosadibolognaofficial
 
Settore Musei Civici Bologna
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Ufficio Stampa Settore Musei Civici Bologna
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Silvia Tonelli – Tel. +39 051 2193469 – silvia.tonelli@comune.bologna.it
Elisabetta Severino – Tel. +39 051 6496658 – elisabetta.severino@comune.bologna.it

Roma, Plus Arte Puls: mostra collettiva IO SIAMO – Una riflessione collettiva sull’arte e la società

Allestimento – Foto: Alessandra Pedonesi

a cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi

Progetto promosso dall’Associazione Culturale in tempo

Plus Arte Puls
Viale G. Mazzini 1 – Roma

Fino al 2 dicembre 2023 è possibile visitare, presso Plus Arte Puls, la mostra IO SIAMO. Necessità di un’esperienza, promossa dall’Associazione Culturale in tempo di Roma, a cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi. Nel corso del finissage di sabato 2 dicembre, dalle ore 17.30 alle ore 20.00, gli artisti dialogheranno con i visitatori interessati alla loro opera sui temi proposti dall’iniziativa e in relazione alla loro ricerca.

Il progetto da cui nasce la mostra è il risultato di una riflessione sui mutamenti epocali che connota l’Associazione. Mutamenti che impongono grandi domande sulla condizione umana, sulla vita e, non per ultimo, sulla creatività e l’arte. In questa direzione, tra difficoltà e slanci, si è sempre mossa l’esperienza associativa, ormai quasi quindicinale, che afferma la necessità dell’arte e la sua funzione come processo creativo dell’essere che, attraverso l‘intelligenza della mano che sente e pensa, si esprime generando l’opera. Un processo che origina da una soggettività che oggi nella propria indicibile interiorità è capace di captare il senso e tradurre quei sintomi non verbalizzabili del disagio del vivere contemporaneo. Un cercare interiore, dove l’inconsapevolezza svolge un ruolo centrale e orientativo.

Al contrario, l’intelligenza artificiale, che può solo simulare e non generare, quando si sostituisce al processo creativo dell’essere, minaccia il binomio insostituibile di arte e umano, pena la perdita dell’identità. Con questo progetto l’Associazione intende dichiarare la priorità della difesa dei fondamentali della nostra specie e la sacralità dell’essere di cui l’arte è custode. Per questa ragione, gli artisti protagonisti del percorso Io siamo si autodefiniscono artisti dell’aura, riferendosi a Benjamin, per sottolineare quel quid imponderabile e unico che è l’opera.

Allestimento – Foto: Alessandra Pedonesi

Le opere esposte sono state realizzate durante il percorso durato un anno, scandito da incontri che ha visto l’Associazione con i propri artisti, volta per volta protagonisti, in un dialogo entusiasmante, non facile, nell’identificare nuovi parametri, oltre quelli canonici di lettura dell’opera che ormai hanno perso senso e valore. Al progetto hanno partecipato e dato il loro contributo in catalogo: Ennio Calabria – presidente onorario dell’Associazione, Rita Pedonesi – presidente, Ida Mitrano, Tiziana Caroselli, Danilo Maestosi e Carla Mazzoni. In catalogo figurano anche brevi riflessioni degli artisti. 

Venti gli artisti dell’Associazione partecipanti: Anna Addamiano, Patrizia Borrelli, Ennio Calabria, Antonella Catini, Stefano Ciotti, Giovambattista Cuocolo, Dario Falasca, Carlo Frisardi, Simonetta Gagliano, Giuseppe Indaimo, Ana Maria Laurent, Danilo Maestosi, Lina Passalacqua, Alessandra Pedonesi, Stefano Piali, Marilisa Pizzorno, Nino Pollini, Vinicio Prizia, Rasta Safari, Nicola Santarelli. 


IO SIAMO
Necessità di un’esperienza

A cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi
Promosso da: Associazione Culturale in tempo
In collaborazione con Plus Arte Puls
Media Partner: associazione culturale blowart

Inaugurazione 23 novembre 2023 ore 18.00
Plus Arte Puls
Viale G. Mazzini 1 – Roma
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Fino al 3 dicembre 2023

Orari: lunedì ore 16.00 – 19,30; da martedì a sabato 11.00-13.00 / 16.00 -19.30; domenica 11.00 -13.00 
Associazione in tempo
intempo@live.it

Comunicazione
Roberta Melasecca
associazione culturale blowart – Melasecca PressOffice – interno14next

roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it

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Leonella Masella alla Rocca di Umbertide (PG): una riflessione su rifiuti e industrializzazione 

Leonella Masella 
Dei in terra – studio per inferno

A cura di Enzo Francesco Testa
Testi critici di Helia Hamedani e Annamaria Corbi

Finissage 3 dicembre 2023
ore 10.30-12.30 / 16.30-18.30

Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea 
Via Guidalotti 14 – Umbertide (PG)

Fino al 3 dicembre 2023, presso gli spazi della Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea, è possibile visitare la mostra Dei in terra – studio per inferno di Leonella Masella a cura di Enzo Francesco Testa, con i testi critici di Helia Hamedani e Annamaria Corbi e i testi in catalogo di Ferruccio Ulivi, Carla Guidi, Annamaria Corbi, Marina DeCataldo, Adelinda Allegretti, Silvia Litardi, Simona Antonacci, Helia Hamedani, Laura De Luca.

Durante il finissage del 3 dicembre sarà presente l’artista che illustrerà il processo del suo lavoro. 

Il progetto espositivo si avvale del patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Umbertide, del Comune di Santa Maria Tiberina, del Comune di Città di Castello e de La Casa degli Artisti di Perugia

Come scrive Helia Hamedani: <<La mostra personale di Leonella Masella presenta una vasta raccolta delle opere dell’artista degli ultimi decenni. Le opere dell’esposizione parlano di guerre e migrazioni, della trasformazione delle città e dei labirinti nel tempo spazio. La poetica del lavoro dell’artista è complessa e stratificata come la sua esperienza vissuta da curiosa viaggiatrice e responsabile essere umano nel mondo contemporaneo. […] Ispirandosi, già da tanti anni, a William Morris, Leonella riflette sul processo di sviluppo nell’epoca moderna e le conseguenze dell’industrializzazione. Nasce da qui anche la sua riflessione sul problema dei rifiuti, tanto che per denunciare la perdita di creatività e la dignità dell’essere umano come lavoratore, usa i rifiuti industriali come materia del suo lavoro artistico. Così, per guidarci verso le altre possibilità, creare dei mondi immaginari tra finzione e realtà>>.

E continua ancora Hamedani: <<Questa mostra racconta le storie dell’evoluzione dell’uomo moderno ma anche le possibilità della salvezza che Masella con la sua vivace fantasia e a volte con saporito umorismo, ci dimostra attraverso molteplici linguaggi. Queste opere, nonostante testimonino le complesse atrocità del mondo attuale, aprono altre finestre alla consapevolezza umana>>. Infatti vi è in esse, come delinea Annamaria Corbi nel suo testo Il Paradiso non era possibile, <<il senso di solitudine che riposa nei paesaggi di tante aree metropolitane contemporanee; vi è adombrato un sentimento, di per sé contraddittorio, quasi di amore e repulsione, per una scienza che, con le sue tecnologie avanzate, ischeletrisce, e quasi denuda di ogni vitalità, le grandi conquiste avvenute in passato, lasciando a vista un futuro onirico, lo spettro di una realtà chimerica […] Leonella Masella mette in campo la convinzione del coesistere nell’arte contemporanea di tante realtà che, seppur diverse, sono compatibili le une alle altre, affacciate tutte su un orizzonte che, a tratti, seppur si oscura, incessantemente, risorge novello a indicare nuove vie e nuove esperienze>>. 

Allestimento

Leonella Masella – Note biografiche

Leonella Masella. Nata a Taranto, trascorre l’infanzia e l’adolescenza fra Italia e varie località estere in Europa, Asia, ed Estremo Oriente. Si laurea in Scienze politiche e lavora per le Nazioni Unite in paesi difficili come Mozambico, Sudan, Cambogia, Angola, a stretto contatto con i drammatici problemi di popolazioni in lotta non tanto per lo sviluppo quanto per la stessa sopravvivenza. Dal 1990 al 1995 ha vissuto e lavorato in Namibia dove nel 1993 ha iniziato la sua formazione accademica in materia artistica conseguendo nel 2001 il Diploma di Laurea Triennale in Arti Visive e Storia dell’Arte (Intermediate Degree Certificate) presso la Facoltà dell’Università del Sudafrica, Pretoria (UNISA). Dal 1989 al 2000 segue corsi di tecniche di incisione e stampa, di pittura e disegno in Italia e all’estero. Nel 2003 vince il Premio della Critica al Concorso Internazionale ESPOARTE, ARTEAM, Albissola Marina (SV) Nel 2014 il Premio della Critica alla Biennale d’Arte Contemporanea Anagni- Frosinone (FR). Tra le mostre recenti: 2022 Fontane – installazione permanente sulla Terrazza del Nuovo Mercato Trionfale, Roma;  2021 Stati d’Arte V Edizione collettiva Villa Fidelia, Spello (PG); 2021 Maker Faire Rome, The Europea Edition (IX Edizione) – Gazometro Ostiense, Roma; 2021 Drap Art, Barcellona, Spagna; 2021 Riscarti Festival, Terrazza del Nuovo Mercato Trionfale, Roma; 2021 Miami New Media Festival (MNMF) DorCAM Doral Contemporary Art Museum, Miami, Florida, USA; 2021 Hortus conclusus – Museo diffuso Acqualagna (PU); 2020 I Edizione Festival del tempo – Sermoneta, LT; 2019 Miami New Media Festival (MNMF) DorCAM Doral Contemporary Art Museum, Miami, Florida, USA 2019 Macro Asilo 22-23 ottobre, Roma; 2018 Stend/Art – 27 Stendardi d’artista sotto i Portici di Piazza Vittorio, Roma- collettiva di Arco di Gallieno; 2018 Bestiario – Nuovo Mercato Esquilino, Padiglione Merci varie, Roma; 2017 Fontane al Mercato Esquilino Piazzetta Centrale del Nuovo Mercato Esquilino per il Natale di Roma. (www.leonellamasella.com)


INFO

Leonella Masella
Dei in terra – studio per inferno
A cura di Enzo Francesco Testa
Testi critici di Helia Hamedani e Annamaria Corbi
Testi in catalogo di Ferruccio Ulivi, Carla Guidi, Annamaria Corbi, Marina DeCataldo, Adelinda Allegretti, Silvia Litardi, Simona Antonacci, Helia Hamedani, Laura De Luca
Con il patrocinio di: Regione Umbria, Comune di Umbertide, Comune di Santa Maria Tiberina, Comune di Città di Castello, La Casa degli Artisti di Perugia
Thanks to: Bar Centrale, Gardenumbria, Rasagnolo

Inaugurazione 12 novembre 2023 ore 11.30

Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea
Via Guidalotti 14 – Umbertide (PG)
Fino al 3 dicembre 2023
Orari: martedì 16.30 – 18.30, mercoledì 10.30-12.30, giovedì 16.30-17.30, venerdì, sabato, domenica 10.30-12.30 / 16.30-18.30; lunedì chiuso – ingresso libero e gratuito

Ufficio stampa
Roberta Melasecca –
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 349 494 5612 – roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it