Sicilia: Natale in mongolfiera sulla Costa del Mito e il bagno dalla Scala dei Turchi

Natale in mongolfiera sulla Costa del Mito, tra tradizione e innovazione

In Sicilia gli antichi mestieri, il suono delle ciaramedde, i sapori di una volta, i presepi viventi nei borghi più belli, un tuffo dalla Scala dei Turchi e un volo suggestivo sul porto di Licata

Tutto pronto in Sicilia per il Natale della “Costa del Mito” un territorio che tocca 3 capoluoghi di provincia lungo 150 Km di coste, spiagge, 3 parchi archeologici – da Selinunte a Gela passando per la Valle dei Templi – nel rispetto delle tradizioni con uno sguardo attento all’innovazione, anche in campo enogastronomico. 
Caltabellotta, in provincia di Agrigento, l’intero paesino si trasformerà in Betlemme per mettere in scena la Natività, con il coinvolgimento di tutti gli abitanti. Le case e le botteghe su per la collina si trasformeranno in attività artigianali e contadine del passato tra il profumo delle pietanze tipiche natalizie: macco di fave, salsiccia e vino, pane e olio, ricotta, formaggio e olive sono serviti, lungo un percorso all’interno del caratteristico borgo, dagli stessi interpreti delle tradizioni contadine. Giunto alla sua trentesima edizione il presepe è arricchito da diversi momenti di animazione teatrale e momenti culturali, dal 26 e al 27 dicembre e dal 5 al 6 gennaio, tra cui le performance della Casa del Musical del regista Marco Savatteri e della compagnia dei Sognattori. Il coupon d’ingresso sarà presto disponibile sul sito www.leviedeitesori.com

Presepe a Caltabellotta

Anche a Sutera, in provincia di Caltanissetta, il presepe vivente coinvolgerà il caratteristico borgo. Gli stretti vicoli dell’antico quartiere arabo, il Rabato, i piccoli balconi, le finestrelle strette e lunghe, la continuità delle mura, accompagnate da un’atmosfera di calde luci e antichi suoni, renderanno l’evento suggestivo.

Vedremo all’opera panarari, viddani, pastura, conzapiatta, tessitrici, che faranno rivivere la civiltà contadina dei primi del ‘900. Tra le particolarità, la lavorazione del lino, utilizzato per la realizzazione dei corredi, che richiedeva tempi molto lunghi e tanta fatica. Accarezzeranno il palato gli antichi sapori dei piatti tipici: ciciri, pani cunzatu, ricotta, virciddati. Quest’ultimo nome deriva dal latino “buccellatum”: un pane a forma di ciambella che veniva consumato nelle festività dagli antichi Romani. “Lu virciddratu” di Sutera, è simile alla pasta frolla riempita con una farcia a base di mandorle, aromatizzata con agrumi e chiodi di garofano. 

Presepe a Sutera

Nonò Salamone, uno degli ultimi cantastorie siciliani, iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, allieterà i visitatori con i suoi cunti e i suoi canti. L’organizzazione è affidata ai giovani suteresi dell’associazione Kamicos di Sutera e con la fattiva collaborazione di tutti gli abitanti. Il Presepe vivente sarà aperto al pubblico il 26, 27, 29 e 30 dicembre e il 4, 5 e 6 gennaio dalle 17 alle ore 21.

La Costa del Mito propone anche le tradizioni natalizie di Licata con le fiureddre, edicole votive contenenti immagini sacre costruite per devozione o per grazia ricevuta, addobbate con rami di palme e pini, da cui pendono agrumi. Il Natale  anche qui verrà rallegrato da dolci melodie tradizionali, suonate con la ciarameddra, una zampogna tipica in Sicilia. La si sentiva suonare già alla fine di novembre, prima nelle putìe (botteghe) di vino, poi per accompagnare le processioni dell’Immacolata e di Santa Lucia. Un’altra tradizione musicale è a nannareddra, eseguita da orchestrine appositamente organizzate per suonare nei giorni di festa, nei quartieri e davanti alle fiureddre. 

I mercatini saranno già attivi dall’8 dicembre, così come prenderà via il CantaRò, tributo a Rosa Balistreri, fino 27 dicembre.

Tipico del territorio, per l’occasione, è gustare minnilati, mastazzoli e ramameli.

Chi ama il mare, il 22 e il 23 dicembre potrà vivere un’esperienza straordinaria da una delle due mongolfiere che si alzeranno per mostrare dall’alto la città, l’antico faro e lo spettacolare porto di Licata.

Non mancheranno anche qui il presepe vivente, dal 16 dicembre e i momenti culturali, come la mostra dei presepi e la Pasturali, interpretata e cantata da personaggi vestiti da pastori.

Bisogna raggiungere il borgo di Sant’Elisabetta per assistere il 6 gennaio, alla  “Pastorale di Nardu”, una delle più antiche e autentiche sagre popolari siciliane.  La festa è una sceneggiata popolare basata sull’arte della mimica, che riproduce la vita pastorale e il lavoro nei campi. Il protagonista dei numerosi episodi che scandiscono la rappresentazione è Nardu, gobbo e col volto coperto di bianco, che incarna la semplicità, spesso intesa a torto come ingenuità. Apparentemente bizzarro e stolto riceve ordini da tutti e li esegue, ma alla fine riesce a farsi rispettare da tutti. Particolare rilevanza nella sceneggiata hanno il momento della preparazione della cena con il piatto tipico della pastorale, la pasta con ricotta, servita in un unico recipiente, ‘a maiddra, dal quale tutti si servono, e la transumanza fino alla grotta della natività con i tre cavalieri, che simboleggiano i re Magi, lu curatulu, i pastori e tutti i personaggi.

Naro, città barocca dell’Agrigentino, detta la Fulgentissima, dal 17 dicembre al 6 gennaio, la rappresentazione della Natività è affidata ogni anno ai ContemplAttivi  e racconta, nella Chiesa di Sant’Agostino, la Natività attraverso la danza, il canto, la musica e la gastronomia.

Realmonte, assisteremo il 25 dicembre al bagno dalla Scala dei Turchi di “Babbo Natale e i suoi amici”.

Ad AgrigentoCapitale Italiana della Cultura 2025, i bambini potranno essere accolti dai personaggi delle storie più belle, in centro città e al Palacongressi, dove gli adulti potranno apprezzare intrattenimento e spettacoli musicali, quali i Venerdì Jazz. Al Teatro Pirandello, è atteso “Il compleanno” di Harold Pinter  (14 e 15 dicembre), diretto da Peter Stein, con Maddalena Crippa e Alessandro Averone. 


Per ulteriori informazioni: 
CALTABELLOTTA: tel. 09251915107
http://www.leviedeitesori.com/
https://www.comune.caltabellotta.ag.it 
SUTERA: tel. 334/6923722 e 3338224195 (Associazione Kamicos), 3316976973
(ufficio turistico). www.comune.sutera.cl.it
www.presepeviventesutera.it
LICATA: tel.0922 893888/868209;
SANTA ELISABETTA: tel. : 0922 479296 – https://www.comunesantaelisabetta.it/
NARO:  tel. 3288620777;  
REALMONTE: tel.  0922 814607  – https://prolocorealmonte.it/
Agrigento: tel. 0922 590141
www.comune.agrigento.it
infopoint@prolocoagrigento.it
Teatro Pirandello: https://fondazioneteatropirandello.it/ Tel 0922 590220

Melina Cavallaro 

Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina 

Roma, Sospesi su di una Mongolfiera, tra nevicate e spettacoli con la magia degli Artisti di strada

Artisti di strada

“Festeggiamo insieme 25 anni di magia”: un inizio scintillante

per l’evento celebrativo di THE VILLAGE PARCO DE’ MEDICI e THE SPACE CINEMA

Sospesi su di una Mongolfiera, tra nevicate e spettacoli con la magia degli Artisti di strada del Roma Buskers Festival, ha preso il via l’evento che proseguirà anche il prossimo week end

Un inizio brillante per la festa dell’anniversario dei 25 anni  di The Village Parco De’ Medici e The Space Cinema, “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”. Il primo dei due week end si è rivelato ricco di energia, sorrisi e vitalità, una dimensione unica che ha fatto divertire tutti, dai più piccoli ai più grandi. Per celebrare l’anniversario, Madrina dell’apertura è stata Valentina Vignali, che con il suo talento e il suo carisma ha ben rappresentato la magia di questi 25 anni. 

Madrina Valentina Vignali

Liberi e sospesi in volo su di una mongolfiera, oltre 150 ospiti hanno provato l’ebrezza del pallone magico, sino ad atterrare nell’emozione del Natale, con un allestimento elegante e dal forte impatto visivo, tra pupazzi di pan di zenzero, candy stick, archi luminosi e un albero luminoso di oltre 15 metri, attraversabile.  Una festa al ritmo della musica di Radio Globo con i suoi speaker, accompagnata da nevicate surreali, e dagli show degli artisti di strada – maghi, giocolieri, acrobati, musicisti, trampolieri -, una selezione di artisti del Roma Buskers Festival, kermesse internazionale ormai diventata un’icona del litorale romano.  L’intrattenimento di Cosplay a ricordo delle tante pellicole famose, ma soprattutto la magia di un pubblico che ha saputo lasciarsi andare, spensierato come un bambino. Tante le esperienze e le novità del THE VILLAGE, come l’adrenalinica nuova pista dell’E-gokart pista indoor da oltre 460 metri su 3 livelli sostenibile, con go-kart totalmente ad alimentazione elettrica, in fase di apertura, con test e dimostrazioni, e le nuove occasioni di intrattenimento all’interno del Joy Village.

E-gokart

Pronti ora per il prossimo week end dell’8-9-10 dicembre, con un ampio programma all’insegna di anteprime cinematografiche, ospiti speciali e ancora tanto divertimento per grandi e piccoli. E con un giorno in più, lunedì 11 dicembre. Nel giorno dell’Immacolata sarà acceso l’albero di Natale e al The Space Cinema si terrà l’attesissima anteprima nazionale di “Wonka”, interpretato da Timothée Chalamet. Sabato 9 dicembre Ficarra e Picone presenteranno dal vivo, in anteprima nazionale, il loro ultimo film “Santocielo”.  Nella stessa giornata uno spettacolo pirotecnico colorerà il cielo sopra il The Village. La chiusura degli eventi è prevista per domenica 10 dicembre con spettacoli, cosplayer e altre sorprese.

Un evento speciale, infine, arriverà lunedì 11 dicembre, quando nel multisala del circuito il regista Stefano Sollima presenterà in anteprima “Adagio” insieme al cast, composto da Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Toni Servillo.

Ad oggi il The Village – che ospita uno dei multisala del circuito The Space Cinema fin dalla sua inaugurazione – rappresenta un polo del food e dell’intrattenimento unico nel panorama della Capitale, evolutosi sia dal punto di vista del design, che da quello commerciale negli ultimi anni. “Siamo felici di festeggiare un traguardo così importante. Abbiamo deciso di celebrarlo in grande stile con questi due weekend di eventi, anche per presentare le novità del nostro Centro. In questi 25 anni non abbiamo mai smesso di evolverci, per cercare di offrire al nostro pubblico uno spazio in cui trascorrere del tempo in compagnia, con un’offerta food ed entertainment di livello” dichiara Oliviero Albini, Direttore del The Village.  

Un tempo lungo 25 anni, trascorso al fianco di ogni spettatore che ha scelto di vivere la magia del grande schermo e delle sue storie straordinarie. 30 milioni di spettatori e oltre 7000 film proiettatinelle sale del nostro multisala di Parco de’ Medici, che per questo è da sempre ai vertici della classifica dei cinema italiani”, afferma Francesco Grandinetti, General Manager di The Space Cinema. “Un risultato che ci rende profondamente orgogliosi e che ci spinge a continuare a fare ancora meglio per garantire al pubblico un’esperienza sempre più di qualità”. Il venerdì e la domenica, oltretutto, i prezzi dei biglietti per assistere agli spettacoli saranno a partire da 4,90€.


Qui il programma completo di “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”: https://www.thevillageroma.it/25-anni-di-magia/, evento gratuito fatta eccezione per le anteprime. Per acquistare i biglietti ed assistere alle anteprime cinematografiche durante “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”, è possibile consultare il sito ufficiale di The Space Cinema, oppure utilizzare l’App ufficiale The Space Cinema:


Il The Village è un polo dell’intrattenimento, con un’ampia offerta food. Il centro offre numerose possibilità di svago: Cinema, E-gokart, Sala giochi e Lasergames, il tutto supportato da una ricchissima offerta food, con oltre 10 locali a disposizione. Nel corso dei 25 anni l’evoluzione del centro ha sempre tenuto a mente la mission, ovvero migliorare l’offerta agli utenti per rendere il The Village un luogo dove trascorrere delle giornate in compagnia.

Il circuito The Space è stato acquisito da Vue International nel novembre 2014, comprende 35 cinema per un totale di 352 schermi, attestandosi come il secondo circuito italiano per dimensioni. Il circuito è composto da multiplex moderni all’avanguardia, tutti con una disposizione ad anfiteatro, e dal Moderno a Roma, che ospita molte delle premiere cinematografiche più importanti. Vue Entertainment International, il gruppo fondato nel 2003 nel Regno Unito da Timothy Richards e Alan McNail, è presente in Uk, Irlanda, Germania, Danimarca, Polonia, Lituania, Lettonia e Taiwan con un fatturato di 900 milioni di euro, pari a una volta e mezzo l’intero mercato italiano. La mission di The Space Cinema  è quella di porre al centro del proprio lavoro lo spettatore, a cui offrire l’eccellenza sia per quanto riguarda il livello delle proprie strutture cinematografiche sia nell’offerta sempre più ampia di contenuti esclusivi.


Media / Press Office
Gruppo Matches Srl – ROMA – TREVISO
Web: www.gruppomatches.com

Castello di Rivoli: Fabio Mauri. Esperimenti nella verifica del Male

“Non so ancora bene se a Dio interessi l’arte, non l’ho mai capito, tanto meno la mia, che sottolinea il male, per cui ho un certo occhio”.

F. Mauri, Un utile esperimento negativo, 2002

A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Sara Codutti e Marianna Vecellio
In collaborazione con Studio Fabio Mauri

16 dicembre 2023 – 24 marzo 2024

In occasione della donazione al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea della grande installazione I numeri malefici, 1978, realizzata da Fabio Mauri (Roma, 1926–2009) per la XXXVIII Biennale di Venezia, il Museo presenta la mostra Fabio Mauri. Esperimenti nella verifica del Male.
Artista e intellettuale, Fabio Mauri nasce a Roma nel 1926 e inizia a pubblicare i suoi primi disegni e articoli quando aveva solo sedici anni sulla rivista “Il Setaccio” che aveva fondato insieme a Pier Paolo Pasolini a Bologna nel 1942. Ben presto il secondo conflitto mondiale investe violentemente la vita di Mauri: un trauma che lo porta successivamente a creare forme d’arte che attraversano la performance, l’installazione, il disegno, la scrittura, il tutto riferendosi alla pittura come simbolo dell’arte in generale.

“Mauri fa dell’artista un intellettuale o dell’intellettuale un artista”, afferma Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli e curatore della mostra insieme a Sara Codutti e Marianna Vecellio. “Molti conoscono le famose performance di Mauri quali Ebrea (1971) o Che cosa è la filosofia. Heidegger e la questione tedesca (1989) che ho voluto ripresentare a Documenta a Kassel nel 2012″ prosegue Christov-Bakargiev “ma pochi avranno visto prima di questa mostra gli incredibili disegni religiosi realizzati nell’immediato dopoguerra a partire dal 1947. Questa mostra, principalmente di opere su carta, permette di approfondire le origini della sua opera che si manifesta come incredulità di fronte al perseverare del male nel mondo nonostante l’apparente progresso della modernità”.

La pratica artistica è per Mauri fin dall’inizio un campo di sperimentazione entro cui verificare diversi pensieri e teorie: nei suoi collage a fumetti, negli schermi, nelle proiezioni e performance, usando grafite, pigmenti, carte, oggetti, pellicole, corpi e suoni, l’artista ha costantemente cercato di comprendere la natura cifrata del mondo restituendola in precipitati di senso in forma di opere d’arte.
Attraverso oltre cento opere su carta e una collezione inedita di diari e libri provenienti dall’archivio dell’artista, questa mostra vuole mettere in luce alcuni tratti salienti del suo grande “Esperimento del mondo”.

Cresciuto in un’Italia segnata dalla Seconda guerra mondiale, Mauri, che ha vissuto in ambienti intellettuali in dialogo con autori tra cui Umberto Eco, Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini, ha un’intuizione: lo schermo è diventato la principale “forma simbolica” del mondo, il segno della nuova civiltà mediatica. Nel 1957-58 con la serie degli Schermi inizia quindi ad analizzare il modo in cui cinema e televisione diventano parte della vita quotidiana, modificando l’esperienza della memoria e l’idea di finzione. Attraverso l’investigazione dello Schermo, Mauri esplora il tema del Male che sembra contraddire ogni logica di un cosmo ordinato dell’universo.
Oltre a presentare alcune immagini storiche dell’artista tra le quali, Ebrea, 1971, Vomitare sulla Grecia, 1972, Linguaggio è Guerra, 1975, e opere più recenti come Convincimi della morte degli altri capisco solo la mia, 2005, la mostra si focalizza su un’ampia selezione di quaderni e opere su carta.

La mostra, allestita al terzo piano del Museo, è dedicata ad Achille Mauri (Rimini, 1934 – Rosario, 2023) già Presidente dello Studio Fabio Mauri Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo, che l’ha fortemente voluta.


Si ringrazia lo Studio Fabio Mauri Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo

Le attività del Castello Rivoli sono primariamente rese possibili grazie alla Regione Piemonte

Si ringrazia l’Amico Benefattore Santiago Mauri

Nato a Roma il primo aprile del 1926, Fabio Mauri muove i primi passi nel mondo dell’arte all’inizio degli anni cinquanta esordendo nel 1954 con una mostra alla Galleria del Cavallino di Venezia seguita, nell’anno successivo, da una personale all’Aureliana di Roma. Mauri espone disegni su carta e dipinti a olio che si distinguono per un colorismo di matrice espressionista e fauves: «C’è in Mauri la volontà di far aggettare la materia. C’è l’idea che dove c’è un oggetto che esce dal quadro c’è espressionismo» scrive Pier Paolo Pasolini nel testo introduttivo alla mostra. Nel 1957 l’artista realizza il suo primo Schermo, opera germinale su cui si innesta tutta la successiva ricerca artistica. Tracciando una cornice nera intorno a un foglio bianco o tendendo la carta o la stoffa su di un telaio in legno che richiama la forma di un televisore, Mauri individua un campo di proiezione, superficie potenzialmente in grado di accogliere qualsiasi immagine, passata e futura, che trascende la rappresentazione pittorica introducendo un nuovo medium. Trasferitosi da Milano a Roma, Mauri affianca l’impegno nelle arti visive a quello di regista teatrale e lavora nella casa editrice dello zio Valentino Bompiani occupandosi specialmente della direzione artistica dell’Almanacco Letterario, della rivista “Sipario” e della consulenza per libri e copertine. Frequenta artisti e intellettuali dell’ambiente romano intorno a Piazza del Popolo, collabora a programmi televisivi, scrive canzoni per l’artista Laura Betti, è vicino ai poeti del Gruppo 63 con alcuni dei quali fonda la rivista “Quindici” e “La Città di Riga”. Negli anni sessanta Mauri espone le sue opere nelle gallerie La Salita di Gian Tomaso Liverani, La Tartaruga di Plinio De Martiis, l’Arco D’Alibert di Mara Coccia, il Mana Art Market di Nancy Marotta. Scrivono di lui Emilio Villa, Pierre Restany, Gillo Dorfles, Tommaso Trini, Cesare Vivaldi, Maurizio Calvesi, Achille Bonito Oliva. Nel 1960 Mauri fonda il gruppo Crack con Pietro Cascella, Piero Dorazio, Gino Marotta, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Giulio Turcato e il critico Cesare Vivaldi. Nel 1964 mette in scena L’Isola, commedia di teatro Pop concepita come un collage di letteratura, teatro e fumetti. L’attenzione verso i mass media e l’uso diretto delle immagini della società dei consumi porterà Mauri ad essere spesso incluso tra gli artisti della Scuola di Piazza del Popolo con cui condivide una personale ricerca in bilico tra Nouveau Réalisme e Pop Art americana. Ma proprio quando quest’ultima viene consacrata alla Biennale di Venezia del 1964, Mauri vi prende le distanze spostando sempre di più l’asse del suo lavoro verso una ricerca di segno ideologico. La prima opera a trattare questo tema è la performance Che cosa è il fascismo del 1971, seguita a pochi mesi di distanza dall’installazione con performance Ebrea in cui Mauri porta alla luce il grande rimosso dal boom economico, ovvero gli orrori prodotti dall’ideologia nazifascista. La giovinezza di Mauri era stata segnata da un grave trauma psicologico causato dalla presa di coscienza delle violenze che il regime andava perpetrando: una lunga crisi mistica e personale iniziata durante l’ultimo anno di guerra e protrattasi fino ai primi anni cinquanta, che porta il giovane artista ad essere ricoverato all’ospedale manicomiale Ville Turro di Milano, in un reparto destinato militarmente all’elettroshock, e in una clinica svizzera a Prangins, vicino a Ginevra. «Lo shock elettrico interrompeva il circuito ossessivo del pensiero che si presentava inossidabile, una sequenza levigata, senza fessure d’uscita. Circolava netto e intransigente, sempre uguale. Occupava il mio capo. Non potevo farne a meno, una catena logica, stretta, e feroce non dura, potevo alla cieca farne parte. L’io aggredito veniva dilaniato a vista» ricorda l’artista che alternava, alle cure psichiatriche, periodi di ritiro e silenzio entro monasteri ed altri istituti: «Credo fermamente di essere stato un malato grave e insieme, gravemente, un mistico. Le due cose manifestano analogie». Negli anni settanta videro la luce alcune delle opere più significative dell’artista come la performance Ideologia e Natura (1973), la mostra-installazione Warum eine Gedanke einen Raum verpestet? (1972), i libri d’artista Manipolazione di Cultura (1975) e Linguaggio è Guerra (1975), il multiplo Vomitare sulla Grecia (1972), le azioni Dramophone (1976) e Oscuramento (1975), l’installazione I numeri malefici (1978) esposta alla Biennale di Venezia del 1978, Insonnia per due forme contrarie di universo (1978) nata in seno alla sua collaborazione con l’Ufficio per l’immaginazione preventiva e il Muro d’Europa (1979) esposto alla galleria De Appel di Amsterdam. Dopo un primo breve matrimonio con l’attrice Adriana Asti, Mauri si lega sentimentalmente alla fotografa Elisabetta Catalano con la quale lavora fianco a fianco alla costruzione di immagini che diventeranno vere e proprie icone delle sue performance più importanti. Dopo la storica performance Intellettuale (1975), in cui Mauri proietta Il Vangelo Secondo Matteo sul petto di Pier Paolo Pasolini, l’artista realizza una serie di installazioni con proiezioni di opere cinematografiche su corpi e oggetti: tutto il mondo è schermo e il raggio di luce, che trasmette forme proprie di pensiero su superfici non neutre che ne intercettano il segnale, modifica il senso dell’oggetto dando vita a nuovi significati. Gli anni ottanta coincidono con l’inizio della ventennale docenza presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila: insegnante appassionato, Mauri vi tiene il corso di Estetica della Sperimentazione affiancando le lezioni teoriche con un intenso lavoro laboratoriale durante il quale l’artista dà vita, insieme ai suoi studenti, alle performance Gran Serata Futurista 1909-1930 (1980) e Che cosa è la filosofia. Heidegger e la questione tedesca. Concerto da tavolo (1989) e al re-enactment di Che cosa è il fascismo. In questi stessi anni Mauri è pioniere della pratica delle conferenze-performance, lezioni frontali che introducono nel discorso parlato momenti performativi come atti linguistici che concorrono alla produzione del significato. Nel 1993, invitato a ripresentare l’installazione con performance Ebrea alla LV Biennale di Venezia, Mauri costruisce Il Muro Occidentale o del Pianto, opera monumentale composta da borse e vecchie valigie, emblema della divisione del mondo, dell’esilio e della fuga forzata di tutte quelle vite «costrette a espatriare, a trovare o portare con sé identità incenerite o divelte». Nel 1994 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, sotto la sovrintendenza di Augusta Monferini, dedica a Mauri una grande mostra retrospettiva curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Cossu. Nel 1996 Mauri smette di insegnare non senza aver radunato intorno a sé un gruppo di studenti che continuarono a lavorare come suoi assistenti nella costruzione di opere e allestimenti. Nel 2000 fonda lo Studio Fabio Mauri – Associazione per l’Arte L’Esperimento del Mondo finalizzata alla produzione e alla conservazione delle opere e dell’archivio dell’artista. Fabio Mauri ha lavorato con i suoi assistenti fino agli ultimi giorni di vita, sostenuto dalla compagna Piera Leonetti, dalle ex-compagne Marina Patriarca, Elisabetta Catalano e il fratello Achille, finché un tumore non se lo porta via il 19 maggio 2009, a pochi giorni dall’inaugurazione della mostra Etc. alla Galleria Michela Rizzo di Venezia. Le sue opere sono state negli anni esposte in prestigiose sedi internazionali come il PS1 di New York, il Walker Art Center di Minneapolis, il Moca di Los Angeles, il Philadelphia Civic Center Museum, il Centre Pompidou, Jeu de Paume e Le Bal di Parigi, “La Caixa” di Barcellona, le Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, il Mamac di Nizza, la Fundación PROA di Buenos Aires. A partire dal 1994 gli sono state dedicate importanti retrospettive alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, alla Kunsthalle di Klagenfurt, al Museo Le Fresnoy di Lille, al Palazzo Reale di Milano, al Museo Madre di Napoli, l’Heart Museum di Herning, al Museo del Novecento di Firenze e importanti sale alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, al Museo Punta della Dogana a Venezia, Palazzo Vecchio a Firenze, al Mamco di Ginevra, al Castello di Rivoli nonché a dOCUMENTA(13) di Kassel, alla 14ma Biennale di Istanbul e a sei Biennali di Venezia.


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
Facebook | Twitter | Instagram

Ufficio Stampa Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Manuela Vasco | press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
 
Consulenza Stampa
Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

Monte Porzio Catone (RM), Villa Mondragone: Volume Camera Book_2 e Master MILLArt Lab

Immagini della Mostra

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit.

Sabato 9 dicembre 2023 alle ore 16.30, presso la Sala del Teatro di Villa Mondragone sarà presentato il volume Camera Book_2 edito da Fausto Lupetti Editore da cui la mostra omonima, a cura di Massimo Arduini, promossa dall’Accademia di Belle Arti di Roma in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, visitabile presso Galleria del Corridore di Villa Mondragone fino al 30 dicembre 2023. Contestualmente verrà presentato il Master MILLArtLab – La letteratura e linguaggi dell’arte a.a. 2023-2024 a cura di Florinda Nardi dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. 

Interverranno: Marcella Pisani (presidente Villa Mondragone, docente Tor Vergata Archeologia classica), Cecilia Casorati (direttrice ABA Roma, docente Fenomenologia Arti Contemporanee), 

Fausto Lupetti (Editore, Bologna), Florinda Nardi (docente Tor Vergata, Letteratura italiana e responsabile MILLArtLab), Lamberto Pignotti (Artista, scrittore), Dario Evola (docente ABA Roma, Estetica), Rosanna Ruscio (docente Brera Milano, storica dell’Arte), Ada De Pirro (Storica dell’Arte), Andrea Lelario (docente ABA Roma, artista), Massimo Arduini (docente ABA Roma, curatore ed artista).  

Camera Book_2 è un libro-opera, ed una mostra, che rappresenta quanto prodotto negli ultimi anni dagli studenti dei corsi di Editoria d’arte, Tecniche dei procedimenti a stampa e di Tecniche dell’Incisione/Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma, tenuti dal professore Massimo Arduini. Non solo, viene documentata l’attività di molti anni dove si sono allacciate relazioni con artisti, colleghi, laboratori, professionisti, studio visit e workshop. Ne risultano Libri d’arte, publishing artistico, sperimentazioni grafiche e tipografiche, originali composizioni verbo-visive, ma anche opere di affermati autori del mondo dell’arte e accademico, che si susseguono nelle pagine del volume – e nella mostra – come in un carosello dell’inventiva giovanile a fianco ad un repertorio di proposte e di un focus davvero sorprendente oltre che di grande qualità. Il tutto all’insegna dell’ancestrale rapporto tra parola e immagine.   

Il Master di I livello MILLArtLAB – La letteratura e i linguaggi dell’arte ha l’obiettivo di far conseguire specializzate competenze artistiche e professionali nel mondo della letteratura, delle arti grafiche e dello spettacolo che, tenendo conto della pluralità dei linguaggi e delle innovazioni nelle tecniche, consentano lo sviluppo della ricerca e della sperimentazione. In particolare, il percorso di studi permette di approfondire le relazioni fra la letteratura e le altre arti, suddividendosi in tre indirizzi specifici: Arti grafiche; Teatro; Cinema e audiovisivo. L’intero percorso permetterà agli studenti e alle studentesse di accrescere le loro competenze teoriche e pratiche direttamente nei laboratori e nelle stamperie per la conoscenza delle tecniche tradizionali che hanno caratterizzato l’evoluzione delle arti grafiche; nei teatri e nelle sale di posa per effettuare un’esperienza concreta della produzione teatrale e dell’audiovisivo. L’edizione dell’a.a. 2023-2024 nasce dalla fusione di due esperienze pregresse significative: il Master ArtLab Linguaggi della grafica d’arte – che ha visto insieme le istituzioni dell’Accademia di Belle Arti di Roma con l’Università di Tor Vergata attraverso la collaborazione dei coordinatori prof.ssa Florinda Nardi e il Maestro Andrea Lelario – e il Laboratorio MILLA – Scritture Letterarie per le scene dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” fondato dal prof. Rino Caputo più di vent’anni fa e ora diretto dalla prof.ssa Nardi con il supporto di collaboratori esperti del settore quali Silvia Manciati (attrice, drammaturga), Donata Carelli (sceneggiatrice), Marco Todisco (regista e operatore cinematografico).

Nel volume e nella mostra i contributi di: Ada De Pirro, Alberto D’Amico, Alessandra Castellani, Andrea Lelario, Carlo Alberto Bucci, Cecilia Casorati, Chiara Giorgetti, Claudio Zambianchi, Dario Evola, Diego Mormorio, Enrico Pusceddu, Fausto Lupetti, Florinda Nardi, Franco Antolini, Gabriella Bocconi, Gianfranco D’Alonzo, Lamberto Pignotti, Marina Bindella, Massimo Arduini, Nedda Bonini, Paolo Albani, Piero Varroni, Roberto Piloni, Rosanna Ruscio, Sabrina Mezzaqui, Tiziana Contino. Camera Book_2 fa seguito a Camera book, libro consimile, in “fine publishing” a tiratura limitata, apparso nel 2016, sempre per la cura di Massimo Arduini.


INFO

CAMERA BOOK_2
Nuove condivisioni, formati e linguaggi.
Grafica, Publishing Artistico e Libro Opera
A cura di Massimo Arduini
Fausto Lupetti Editore, Bologna, 2023, pp. 385Promosso da: Accademia di belle Arti di Roma
Allestimenti espositivi in collaborazione con: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Staff organizzativo: Chiara Protani, Andrea Lelario,  Aurora Benni
Grafica: Cristina Bellonia, Elena Morano, Anastasia Marangoni
Allestimenti: Poliedrica snc., Marco Pettinari, Alessandro Ilari
Contributi in Edizione di: Ada De Pirro, Alberto D’Amico, Alessandra Castellani, Andrea Lelario, Carlo Alberto Bucci, Cecilia Casorati, Chiara Giorgetti, Claudio Zambianchi, Dario Evola, Diego Mormorio, Enrico Pusceddu, Fausto Lupetti, Florinda Nardi, Franco Antolini, Gabriella Bocconi, Gianfranco D’Alonzo, Lamberto Pignotti, Marina Bindella, Massimo Arduini, Nedda Bonini, Paolo Albani, Piero Varroni, Roberto Piloni, Rosanna Ruscio, Sabrina Mezzaqui, Tiziana Contino
Redazione e Progettazione grafica: Anastasia Marangoni, Artur Yur, Aurora Benni, Chiara Protani, Cristina Bellonia, Elena Morano, Elisa Pierangelini, Francesca Cerioni, Miriana Pistillo, Martina Cerretani, Massimo Arduini 
In copertina
Design: C. Protani, A. Marangoni, E. Morano 
Images credits: Yiuan Zijie (Immagine grande), Simona Sanfilippo 
Logo
Guendalina Fazioli 
(restyling) C. Protani, A. Marangoni, E. Morano 
 
MILLArtLab – La letteratura e i linguaggi dell’arte
Coordinatrice Florinda Nardi
Sito: https://master.scuolaiad.it
Tel.: 06-72594881 o 06-72595244
Mail: master@scuolaiad.it o laboratoriomillatorvergata@gmail.com
 
Mostra visibile sino al 31 dicembre 2023
Orari: 10-17 sabato e domenica e dal lunedì al venerdì con orari da verificare sul sito c/o contatti
Biglietti: ingresso mostra 2€; visita alla villa e alla mostra 10€, ridotto (13-18 anni) 5 €
Villa Mondragone Galleria del Corridore
Via Mondragone, 4  – Monte Porzio Catone (RM)
Portineria: +39.06.94019400 – info@villamondragone.ithttps://villamondragone.it

Accademia di Belle Arti di Roma
Contatti: Massimo Arduini +39.349.5132263 – m.arduini@abaroma.ithttps://abaroma.it
 
Comunicazione e ufficio stampa
Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 349 494 5612 – roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Roma, Giardini Piazza Dante: 33 canti 33 artisti. “E quindi uscimmo a riveder le stelle – Paradiso”

E quindi uscimmo a riveder le stelle… 
Cantica del Paradiso

A cura dell’Associazione Arco di Gallieno 

Inaugurazione 9 dicembre 2023 ore 12.00
Giardino di Piazza Dante – Roma

Installazione permanente

Sabato 9 dicembre 2023 alle ore 12.00, presso i Giardini di Piazza Dante, verrà inaugurata l’ultima installazione del progetto E quindi uscimmo a riveder le stelle…, la Cantica del Paradiso, promosso dall’Associazione Arco di Gallieno, con il patrocinio di Roma Capitale, del Municipio I Roma Capitale, del Comitato Nazionale per i 700 anni della morte di Dante, dell’Istituto Dante Alighieri, e con il supporto della Soprintendenza Capitolina la quale ha coordinato tutte le fasi dell’allestimento. 

Interverranno l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, gli artisti e i curatori del progetto. 

Nell’ambito dei festeggiamenti per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, dopo le due installazioni di 67 formelle in ceramica firmate da altrettanti artisti e ispirate alle Cantiche dell’Inferno e del Purgatorio ed inaugurate nel 2021 e nel 2022, l’Associazione Arco di Gallieno presenta il proseguimento del progetto sulla Divina Commedia per il giardino di piazza Dante con le ultime 33 formelle dedicate al Paradiso. A completamento dell’intero progetto, sarà quindi creato un percorso all’interno del giardino per segnalare la posizione di tutte le formelle relative alle tre Cantiche: il percorso con i tre itinerari sarà visibile su un pannello introduttivo all’ingresso principale. 

Arco di Gallieno si propone di riflettere sull’immaginario dantesco e sulle suggestioni che i diversi artisti possono trarre da esso, ognuno con la propria sensibilità e peculiare cifra artistica. L’intervento proposto, oltre a voler celebrare questo importante personaggio della letteratura italiana, conferma la vocazione dell’Associazione a valorizzare i luoghi del rione come già avvenuto in passato con altri progetti, proposte ed eventi.


L’Associazione Culturale Arco di Gallieno nata nel 2017 raccoglie 29 artisti del Rione Esquilino ed è impegnata in una serie di attività culturale sul territorio con lo scopo di rivitalizzare un rione ricco di potenzialità non sempre espresse.

  • 2017 e 2018. Open Studio. Ciclo di visite mensile agli ateliers degli artisti dell’Associazione per due anni consecutivi. 
  • 2018. Progetto Stend/art. Installazione provvisoria di stendardi d’artista lungo i portici di Piazza Vittorio per la durata di due mesi. 
  • 2017/2018/2019. Adott/art. Creazione di un museo diffuso del Esquilino work in progress. Tre edizioni attraverso l’installazione permanente di opere realizzate dagli artisti dell’Associazione nelle botteghe del Rione da loro adottate. www.Adottart.it. 
  • 2018. MATEMU. Laboratorio artistici per adolescenti presso il Centro Giovani e Scuola d’arte MATEMU. 
  • Luglio 2018. En Plein Air. All’interno della Rassegna “Notti di cinema a Piazza Vittorio” allestimento di un set fotografico per la realizzazione dei ritratti dei visitatori con successivo invio delle fotografie ai partecipanti. 
  • Ottobre 2018. Partecipazione alla Rassegna “Rome Art Week” con le immagine di “En Plein Air” proiettate nella Piazza di S. Eusebio sul muro della Caserma della Polizia. Restituzione al Rione e alla sua gente di un’esperienza umana importante e memorabile. 
  • Novembre 2018. Mostra collettiva alla Casa dell’Architettura di una selezione dei ritratti di “En Plein Air” rielaborati dagli artisti stessi.
  • Natale 2018. Perfareunalberocivuoleunsacco. Giardini di Piazza Vittorio. Intervento provocatorio sul tema dei rifiuti urbani accompagnato da flashmob/performance con recupero di bottiglie di birre raccolte in luogo. 
  • Aprile 2019 Esquilinogram. In collaborazione con la galleria Sala 1La prima mostra d’arte in Italia concepita on line per Instagram e organizzata secondo dei criteri curatoriali. 
  • 2020. Mostra degli Stendardi di artisti. Casa dell’architettura. 
  • Dicembre 2019. Mostra dei bozzetti di ENTASI: progetto di allestimento sulle colone di Piazza Vittorio, l’ispirazione dell’installazione è nata in riferimento ai paramenti con i qual venivano addobbate le colonne delle navate delle chiese romane in occasione di importanti eventi religiosi. 
  • 2020. ENTASI. La realizzazione del progetto sul territorio è stata rimandala a causa del COVID . 
  • 2021. Elaborazione in corso del Progetto “E quindi uscimmo a riveder le stelle …”. Per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. 
  • 2021. Installazione permanente nei Giardini di Piazza Dante di 34 formelle di ceramica per il progetto “E uscimmo a riveder le stelle” (Inferno). 
  • 2022. Installazione permanente nei Giardini di Piazza Dante di 33 formelle di ceramica per il progetto “E uscimmo a riveder le stelle” (Purgatorio).
  • 2023. Istallazione permanente nei Giardini di piazza Dante di 33 formelle di ceramica relative alla Cantica del Paradiso a conclusione del percorso definitivo ispirato alla Divina Commedia di Dante. Il progetto composto di tre percorsi (ognuno per ogni Cantica) è stato realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina, avendo ricevuto il patrocinio del Comune e del Municipio nonché del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni di Dante e della Società Dante Alighieri.

INFO

E quindi uscimmo a riveder le stelle… 
Cantica del Paradiso
33 canti – 33 artisti
Un progetto ideato e a cura dell’Associazione Arco di Gallieno 
Con il patrocinio di: Roma Capitale, Municipio I Roma Capitale, Comitato Nazionale per i 700 anni della morte di Dante, Istituto Dante Alighieri
Con il supporto della Sovrintendenza Capitolina

Inaugurazione 9 dicembre 2023 ore 12.00
Giardino di Piazza Dante – Roma


Associazione Arco di Gallieno
arcodigallieno@gmail.com

Comunicazione
Roberta Melasecca
associazione culturale blowart – Melasecca PressOffice – interno14next
tel. 3494945612
roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Editoria: “Una storia che consola”, il nuovo romanzo di Susanna Trippa

Una storia che consola, scritto nei mesi del lockdown 2020, è un romanzo epistolare.

Quando scoppia la pandemia in Italia, e in particolare in Lombardia, l’autrice Susanna Trippa, dalla sua casetta in collina in provincia di Bergamo, come tutti si trova ad affrontare i timori e le angosce del periodo.

Ad arrivare in suo aiuto sarà un pacchetto di lettere, biglietti, cartoline e vecchie foto.

Da quel momento s’immerge nell’attenta rilettura di quel dialogo epistolare avvenuto tra i suoi genitori durante il lungo fidanzamento negli anni Trenta.

Dalle parole dell’autrice: “Strana primavera del lockdown 2020. Dubbi, domande… in compagnia di quell’esserino che chiamano covid 19…

Arriverà una storia a nutrire, e infine a consolare, la mia anima? Decido di cercare nel passato. Tra le fotografie pestate dal tempo ecco apparire un pacchetto legato da un nastrino consumato e ingiallito. Sciolgo il nastro: fogli e cartoline si sparpagliano, grafie e immagini si mescolano a caso. È la storia che mi consolerà.”

Dal 1934 al 1940 – in piena epoca fascista – due giovani si conoscono, s’innamorano, immaginano e costruiscono il loro futuro. Sullo sfondo stanno gli avvenimenti, divenuti storia, che porteranno allo scoppio della seconda guerra mondiale, poco dopo il loro matrimonio nel marzo 1940. Arrivano gli echi della società italiana di allora – abitudini e gusti – le atmosfere della guerra d’Etiopia, i fronti contrapposti della guerra civile spagnola, il cambiamento di passo del fascismo fino alla tragica avventura del conflitto mondiale. L’autrice, mentre legge e a tratti commenta i dialoghi dei due fidanzati, da figlia vi ritrova le personalità dei propri genitori ma, al tempo stesso, li scopre diversi. Dentro di lei si forma un’immagine di loro del tutto nuova. E intanto, in Italia, alla fine di giugno l’emergenza Covid 19 pare rientrata.

Quindi non dovremmo più avere paura – riflette l’autrice – perché allora i mass media non ci mollano? agitando lo spauracchio della fatidica seconda ondata? e dell’unico mezzo miracoloso per noi, il Santo Vaccino? Dubbi… domande… ma Una storia che consola conforterà e consolerà anche i lettori perché, nel variegato scenario del mondo in cui si fronteggiano il Bene e il Male, sempre ci ispireranno quelle schiere di uomini e donne di “buona volontà” che lo fanno avanzare.

Nata a Bologna e là laureata in Lettere moderne e Storia dell’Arte. Si trasferisce a Bergamo nel 1977, dove lavora prima come insegnante poi nel settore pubblicitario.
Da più di vent’anni vive in Valcavallina, con famiglia ed animali, nella casetta che ha dato nome e immagine al suo primo libro I racconti di CasaLuet (2008), una fitta rete di racconti, sogni e magia.
Il racconto Pane e cinema ha ricevuto il 1° premio AlberoAndronico “Cinecittà – l’occhio del cinema sulla città” (2009).
Nel 2015 esce il romanzo epico/fantasy Il viaggio di una stella.
Il penultimo pubblicato è il romanzo autobiografico Come cambia lo sguardo – Gli inganni del Sessantotto (2019 Curcio ed.).

Presente su Instagram, Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin.

Il romanzo Una storia che consola dell’autrice Susanna Trippa, è stato pubblicato dalla casa editrice LFA Publisher, 194 le pagine.
La prima tiratura del romanzo Una storia che consola è terminata in un solo giorno!

Disponibile nelle migliori librerie e negli store online. Link acquisto Amazon:


Sara Bontempi
Redattrice editoriale 

Travel Blogger: https://www.iriseperiplotravel.com
Staff Radio Nord Borealis: https://www.radionordborealis.it/