EU WEMED_NATOUR: ridefinire il turismo costiero con pacchetti green e avventure scolastiche

22 Dicembre 2023

Il progetto europeo WeMED_NaTOUR è cofinanziato dal programma europeo EMFAF (un fondo gestito dal CINEA). Si propone di rivoluzionare il turismo costiero attraverso lo sviluppo di pacchetti eco-intelligenti transnazionali responsabili e sostenibili per le scuole in linea con i principi dell’economia blu.
Questo progetto cofinanziato europeo, guidato da un consorzio di partner situati in Italia, Portogallo, Belgio, Spagna e Mauritania, mira a creare un’ondata di cambiamento e supportare le parti interessate locali che attingono al mercato dell’ecoturismo, migliorando l’ambiente imprenditoriale, e contribuire alla crescita economica e alle opportunità di lavoro nel Mediterraneo.

Programma di rafforzamento delle capacità: un’ondata di conoscenza nel turismo sostenibile e nell’economia verde/blu!
Questi obiettivi sono perseguiti attraverso il Programma di rafforzamento delle capacità che mira a migliorare le competenze e le conoscenze delle aziende nei siti marini costieri attraverso un corso online gratuito incentrato sulle politiche marittime, turismo e sostenibilità. Il corso ha ricevuto feedback positivi da parte di PMI e privati ​​interessati al turismo sostenibile e sarà aperto fino alla fine della fase di implementazione del progetto. Per ulteriori informazioni per partecipare al corso, seguire il collegamento:

La prossima avventura per i giovani: intraprendere un viaggio in Italia, Spagna, Portogallo e Mauritania
La fase successiva del progetto prevede la progettazione e la sperimentazione di quattro pacchetti eco-intelligenti da parte delle scuole in Italia, Spagna, Portogallo e Mauritania la prossima primavera.
 
Il pacchetto eco-smart prevede due viaggi transnazionali di 3 giorni: con studenti italiani (14-16 anni) da Bergamo in viaggio verso le Isole Baleari e studenti spagnoli (14-16 anni) in viaggio verso l’Isola di Grado; e due viaggi di 2 giorni in entrata verso destinazioni costiere o marittime in Mauritania e Portogallo, rivolti a bambini di età compresa tra 6 e 10 anni e tra 11 e 13 anni.

L’approccio innovativo mira ad aumentare il fascino delle destinazioni costiere e marine, sottolineando il loro valore unico attraverso workshop coinvolgenti incentrati sulla conservazione della natura, sul turismo ecosostenibile e sulla consapevolezza ambientale per le generazioni più giovani.

Per garantire il successo di queste iniziative, i progetti di viaggio incorporano i seguenti aspetti chiave:
● Adozione di infrastrutture sostenibili per l’alloggio e i trasporti,
● Biodiversità e preservazione naturale
● Rispetto per l’ambiente, la comunità locale e il coinvolgimento dei fornitori.
● Focus su sicurezza, aspetti digitali, empowerment ed esperienze su misura.

Le basi per queste strategie sono state gettate nel corso del progetto “LEGO®SERIOUS PLAY®” – un metodo innovativo di pensiero creativo – condotto in occasione del Meeting dei Partner del Consorzio a Rimini lo scorso ottobre, durante il quale sono state presentate dai partner le caratteristiche essenziali che gli itinerari di gita scolastica devono possedere ‘ prospettiva sono state identificate.
Con queste premesse, non solo i partner partecipanti saranno coinvolti nello sviluppo del programma del pacchetto, ma anche le comunità locali e i fornitori.

Ciascun partner terrà un workshop rivolto alle PMI turistiche locali, agli stakeholder pubblici/privati ​​del settore turistico, alle associazioni giovanili, alle ONG culturali, alle scuole e agli enti educativi. L’obiettivo è definire i servizi offerti in relazione alle destinazioni e promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile, aumentando così le opportunità di business per le PMI.

Segui il progetto per vedere dove andrà a finire questo viaggio di sviluppo economico blu, che coinvolgerà le generazioni più giovani!
Il progetto è coordinato da X23 – The Innovation Bakery e realizzato da ENIT – Ente Nazionale Italiano per il Turismo | Viaggia senza plastica | Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale (ISTO) | Cluster marino delle Baleari | Turismo de Portugal e Ufficio Nazionale del Turismo (ONT) Mauritania.


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Brescia: MONDO D’ACCIAIO DI EMILIO ISGRÒ

Emilio Isgrò, Mondo d’acciaio, Courtesy Fondazione Brescia Musei

BRESCIA | MUSEO DI SANTA GIULIA

DAL 15 DICEMBRE 2023 IL PARCO DELLE SCULTURE DEL VIRIDARIUM ACCOGLIE IN PERMANENZA

Sulla superficie dell’enorme sfera in acciaio del diametro di quattro metri, che riproduce il globo terrestre, spicca solo Brixia, l’antico nome latino di Brescia.

L’opera, donata dall’artista alla città, è testimonianza di una grande operazione di mecenatismo culturale di Feralpi Group.

La realizzazione dell’opera chiude il progetto Isgrò cancella Brixia,inaugurato nell’ottobre 2020 con l’installazione Incancellabile Vittoria presso la Stazione FS della Metropolitana di Brescia, e diventa l’eredità materiale che Fondazione Brescia Musei lascia alla città per la Capitale italiana della Cultura 2023.

Dal 15 dicembre il Parco delle Sculture del Viridarium nel Museo di Santa Giulia accoglie in permanenza una nuova realizzazione monumentale dell’artista siciliano, dal titolo Mondo d’acciaio.
Si tratta di un enorme mappamondo in acciaio, il più grande mai realizzato da Isgrò, del diametro di quattro metri, ideato quale esito finale della mostra inedita a lui dedicata – Isgrò cancella Brixia, 23 giugno 2022 – 16 aprile 2023 – e prodotto grazie al know-how ingegneristico di Feralpi Group, nell’ambito di un innovativo progetto di mecenatismo culturale dell’azienda di Lonato del Garda a beneficio della Fondazione Brescia Musei e della città.

L’opera, donata a Brescia dall’artista stesso insieme a Feralpi Group, riproduce il globo terracqueo fissato al terreno mediante l’asse terrestre, dal quale si dirama la rete dei paralleli e dei meridiani. Sono totalmente assenti le acque, che di fatto vengono incluse nel gesto della cancellatura.

Sulle superfici opache che delimitano le terre emerse e i vari continenti, Emilio Isgrò è intervenuto cancellando i nomi delle nazioni e delle città, a esclusione di Brixia. Una scelta che non solo pone l’accento sulle origini romane di Brescia, ma sottolinea anche quanto le sue radici latine siano state di vitale importanza negli sviluppi della sua storia urbanistica culturale e continuino a essere un punto di riferimento e di forte valenza civile per l’intero territorio.

Emilio Isgrò, Mondo d’acciaio, Courtesy Fondazione Brescia Musei ©photo Ela Bialkowska OKNO studio

La presentazione del nuovo capolavoro di Emilio Isgrò è un momento di grande festa per l’arte e il patrimonio bresciano, ma lo è anche personalmente, per me, vista la profonda gratitudine che provo nei confronti del grande Maestro, che in questi tre anni ha profuso straordinarie energie nella collaborazione con la nostra Fondazione per arricchire di nuovi caposaldi artistici inediti la città di Brescia. Il suo debordante entusiasmo, vero e proprio amore per la nostra città, e il lavoro che stiamo insieme facendo per la valorizzazione del patrimonio sono per me un dono quotidiano. “Mondo d’acciao” suggella un triennio di arricchimento per le nostre collezioni civiche bresciane di ben tre installazioni monumentali – due fisiche e una digitale – e corona appieno il lavoro di una fondazione il cui primo obiettivo è tutelare e arricchire il patrimonio culturale e artistico cittadino. Tutto ciò senza la grande generosità e l’entusiasmo di Emilio Isgrò non sarebbe stato possibile.

Il secondo grandissimo ringraziamento è rivolto alla famiglia Pasini e a Feralpi Group che hanno consentito che la più alta forma di mecenatismo artistico possa essere messa a disposizione della cittadinanza e del pubblico e possa diventare, da valore collezionistico individuale, un valore civico collettivo: una dimostrazione di grande visionarietà per un gruppo che da anni è vicino alle nostre attività culturali con lo stesso entusiasmo che il nostro Maestro Isgrò ha dimostrato dal punto di vista artistico e creativo.
Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei

Mondo d’acciaio del Maestro Isgrò rappresenta il punto di sintesi di diversi percorsi. Nel mettere a fattor comune le energie di Fondazione Brescia Musei, del Comune di Brescia e di Feralpi, di fatto unisce virtuosamente pubblico e privato per un’opera che, a chiusura dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, avvalora la simbiosi esistente tra Brescia città d’arte e Brescia città d’industria. Rinsalda il legame tra la cultura manifatturiera di questo territorio e la Comunità, nella convinzione che l’economia crea lavoro e benessere, prodromici a produrre cultura e bellezza a loro volta basilari per alimentare il saper fare su cui poggia l’industria. Esprime una crasi tra il mondo imprenditoriale e la cultura della filantropia, così diffusa a Brescia. Per tutto questo, come Feralpi, abbiamo voluto fare dono di Mondo d’acciaio alla città.
Giovanni Pasini, consigliere delegato di Feralpi Group

Il progetto di Isgrò cancella Brixia, promosso da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia, curato da Marco Bazzini, ha posto in dialogo l’archeologia e l’arte contemporanea, la storia e il presente, la cultura classica e la sua persistenza nel nostro tempo, attraverso una mostra e una serie d’installazioni monumentali (fisiche e digitali) oltre alla messa in scena di uno spettacolo teatrale originale presso il Teatro Romano, accolte dai più importanti luoghi di Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana e del Museo di Santa Giulia.

Ho chiamato la mia opera Mondo d’acciaio perché questo titolo può avere due significati tra loro contraddittori. Il primo evoca immediatamente un mondo di durezza – per l’appunto un mondo d’acciaio – poco incline alla compassione e all’amore. E noi sappiamo bene di quanto amore c’è bisogno in questa stagione di conflitti e di guerre. Il secondo significato ci riporta invece a quella capacità di resilienza che l’acciaio possiede. Noi possiamo affrontare con determinazione e coraggio questo periodo terribile della storia perché la nostra morale è forte come l’acciaio. Forse sta qui il significato profondo della mia opera, e io sono certo che il pubblico sceglierà proprio questo secondo significato, senza margine alcuno di ambiguità. In sostanza è un mondo pacificato che l’arte richiede, e con l’arte la comunità umana nella sua interezza.
Emilio Isgrò, artista

Mondo d’acciaio è la seconda opera di Emilio Isgrò a rimanere per sempre parte del patrimonio artistico cittadino, affiancando Incancellabile Vittoria, la monumentale installazione di oltre 200 mq allestita sulla parete nord della fermata ‘Stazione FS’ della Metropolitana di Brescia, inaugurata nel 2020, realizzata in collaborazione con il gruppo Brescia Mobilità, quale incipit della collaborazione triennale tra l’artista e la città di Brescia. I due lavori resteranno come testimonianza permanente del rapporto dialettico tra Isgrò e la città: Mondo d’acciaio, nel quale Isgrò risparmia solo Brixia, è anche simbolicamente il ricordo che Fondazione Brescia Musei lascia alla città per la Capitale italiana della Cultura 2023, che ha consolidato la centralità di Brescia e delle sue Istituzioni nella carta geografica della cultura internazionale.

Fin dai primi passi progettuali Feralpi Group, tra i principali produttori siderurgici in Europa, specializzato negli acciai per l’edilizia, ha collaborato con Fondazione Brescia Musei e con il Maestro Isgrò in tutte le fasi d’ideazione e realizzazione, fornendo all’artista siciliano il supporto tecnico e umano necessario all’esecuzione di quest’opera.

Con la giornata di oggi e la collocazione dell’incredibile opera Mondo d’acciaio di Emilio Isgrò portiamo un contributo straordinario al Parco delle Sculture del Viridarium, il comparto en plain air di Santa Giulia dedicato all’arte contemporanea. Mondo d’acciaio idealmente conclude il cammino avviato dalla visione di un nuovo Corridoio UNESCO che collega il Parco archeologico al Museo di Santa Giulia rendendo pienamente accessibili questi spazi e valorizzandoli grazie all’arte contemporanea. Non solo mostre, come quelle dedicate a Vezzoli, Isgrò stesso e Plessi, ma grandi capolavori di arte contemporanea che rimangono permanentemente a disposizione della città. Il Maestro Isgrò firma con questo lavoro la sua dedica d’amore ai nostri Musei: non ha cancellato Brixia dal suo mappamondo, perché – mi piace pensare – la luce che abbiamo irradiato in questi undici mesi di Capitale della Cultura ci ha garantito una voce nel mondo per le nostre attività culturali e per il nostro stellare patrimonio universale, di cui non a caso il luogo in cui siamo ora è sito UNESCO. La gratitudine infinita al Maestro Isgrò e al curatore Bazzini, ma altrettanto alla famiglia Pasini e a Feralpi Group, senza i quali questo intervento sarebbe rimasto solo uno dei miei sogni più bramati.
Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei

L’intervento di Isgrò trasforma lo spazio verde del complesso monastico di Santa Giulia, sito UNESCO dal 2011, in unvero e proprioParco delle Sculture, dove già si trovano operecome il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, Untitled di Ariel Schlesinger, Formiamo umanità di Valerio Rocco Orlando, oltre a reperti archeologici come sarcofagi, iscrizioni e brani di architetture della civitas romana- Il Parco delle Sculture del Viridarium è parte, dal 2023, del Corridoio UNESCO di Brescia.

Questa nuova installazione suggella e consolida il felicissimo connubio che si è ormai instaurato tra Brescia ed Emilio Isgrò, grande Maestro dell’arte contemporanea. Dopo Isgrò cancella Brixia e Incancellabile Vittoria, con Mondo d’acciaio il Maestro siciliano fa dono alla nostra città di un’opera notevolmente suggestiva ed evocativa, che rappresenta un graditissimo omaggio alla nostra città e alle sue origini. La sua collocazione nel Viridarium, in un ideale dialogo con altre opere di artisti contemporanei e con reperti archeologici della antica Brixia, dimostra ancora una volta la capacità del nostro sistema museale di innovare e di creare connessioni tra patrimonio storico e modernità. Un grande plauso va quindi a Fondazione Brescia Musei per aver creduto fortemente in questo progetto che dà lustro alla nostra città. Ringrazio davvero di cuore, inoltre, Emilio Isgrò per questo prezioso omaggio e Feralpi Group che ha messo a disposizione del Maestro materiali, strumenti e competenze per la realizzazione di quest’opera. Un lavoro che rappresenta una traccia indelebile della straordinaria avventura che ha visto quest’anno Brescia protagonista quale Capitale italiana della Cultura.
Laura Castelletti, Sindaca di Brescia

Il progetto è realizzato nell’ambito dell’eredità Romeda per la valorizzazione dell’arte contemporanea.

Emilio Isgrò, photo Luisa Porta, courtesy Archivio Emilio Isgrò

Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, ME, 1937)

Considerato tra gli innovatori del linguaggio artistico italiano del secondo dopoguerra, Emilio Isgrò è il padre indiscusso della cancellatura, un atto che cominciò a sperimentare nei primi anni Sessanta e che ancora oggi mantiene la stessa vivacità e audacia creativa. Questa originale ricerca sul linguaggio lo ha reso una figura pressoché unica nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, facendone uno dei suoi indiscussi protagonisti. È, infatti, il 1964 quando l’autore inizia a realizzare le prime opere intervenendo su testi, in particolare le pagine dei libri, coprendone manualmente una grande parte sotto rigorose griglie pittoriche. Le parole e le immagini sono cancellate singolarmente con un segno denso e dello scritto restano leggibili soltanto piccoli frammenti di frasi o un solo vocabolo. Nel tempo questo gesto si applica alle carte geografiche, ai telex, al cinema, agli spartiti musicali, anticipa le espressioni più tipiche dell’arte concettuale, si declina in installazioni e, con il passaggio dal nero al bianco negli anni ottanta, arriva a risultati pittorici che si sono rinnovati in questi ultimi anni quando con la cancellatura ha costruito immagini quasi fossero pittogrammi. Il cancellare è un gesto contraddittorio tra distruzione e ricostruzione. Le parole, e successivamente le immagini, non sono oltraggiate dalla cancellatura ma attraverso questa restituiscono nuova linfa a un significante portatore di più significati: l’essenza primaria di ogni opera d’arte. La cancellatura è la lingua inconfondibile della ricerca artistica di Emilio Isgrò che oggi appare come una filosofia alternativa alla visione del mondo contemporaneo: spiega più cose di quanto non dica.

Dopo l’esordio letterario con la raccolta di versi Fiere del Sud (Schwarz, 1956), si dedica alla poesia visiva, nel doppio ruolo di teorizzatore e artista. Nel 1966 si tiene la sua prima personale presso la Galleria 1 + 1 di Padova a cui seguono numerose mostre presso la Galleria Apollinaire, la Galleria Schwarz e la Galleria Blu a Milano, La Bertesca a Genova, la Galleria Lia Rumma a Napoli. Nel 1977 vince il primo premio alla Biennale di San Paolo. Nel 1985 realizza a Milano l’installazione multimediale La veglia di Bach, commissionata dal Teatro alla Scala per l’Anno Europeo della Musica, mentre nel 2010 con la mostra Var Ve Yok è presente alla Taksim Sanat Galerisi in occasione di Istanbul Capitale Europea della Cultura.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1972, 1978, 1986 e del 1993, quest’ultima con una sala personale. Di inconfondibile rilievo è anche la sua attività di scrittore e uomo di teatro, consolidatasi con L’Orestea di Gibellina (1983/84/85) e con alcuni romanzi e libri di poesia, tra cui L’avventurosa vita di Emilio Isgrò (Il Formichiere, 1975), Marta de Rogatiis Johnson (Feltrinelli, 1977), Polifemo (Mondadori, 1989), L’asta delle ceneri (Camunia,1994), Oratorio dei ladri (Mondadori, 1996) e, infine, Brindisi all’amico infame (Aragno, 2003). In questi ultimi anni sue mostre personali sono state presentate al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (2008), alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2013) e, nel 2016, una grande antologica a cura di Marco Bazzini ha coinvolto Palazzo Reale, Gallerie d’Italia e Casa del Manzoni a Milano. Nel 2019 un’imponente mostra antologica a cura di Germano Celant è stata presentata alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Dal 2020 al 2023 Isgrò è stato protagonista a Brescia di un importate progetto promosso da Fondazione Brescia Musei, che ha visto la realizzazione delle opere Incancellabile Vittoria, in Stazione FS della Metropolitana, l’esposizione Isgrò cancella Brixia, al Museo di Santa Giulia e a Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, lo spettacolo teatrale Didone Adonais Domine nel teatro romano e infine, il più grande mappamondo del maestro, Mondo d’acciaio installato nel Parco delle Sculture del Viridarium di Santa Giulia nel dicembre 2023.

Tra i progetti pubblici più recenti si ricordano l’installazione monumentale La Farfalla dei Malavoglia, inaugurata nel 2022 a Taormina e acquisita dalla Fondazione Sicilia di Palermo, L’abiura di Galileo (2023) realizzata per la celebrazione degli Ottocento anni dell’Università di Padova e Non uccidere (2023), installazione monumentale commissionata dal MAXXI di Roma e realizzata con l’architetto Mario Botta per i 75 anni della Costituzione italiana.

Numerose opere sono presenti in rinomate istituzioni nazionali, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, le collezioni del Quirinale e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l’Università Bocconi e il Museo del Novecento di Milano, il Mart di Rovereto, nonché collezioni internazionali quali il Centre George Pompidou di Parigi, i Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles e i musei di Gerusalemme e Tel Aviv.


EMILIO ISGRÒ. MONDO D’ACCIAIO
Dal 15 dicembre 2023
Brescia, Museo di Santa Giulia | Viridarium – Parco delle Sculture (via Musei 81/b)
 
Ingresso e orari
Da ottobre a maggio, dal martedì alla domenica 10.00 – 18.00
Da giugno a settembre, dal martedì alla domenica 10.00 – 19.00
 
Ingresso libero
 
Fondazione Brescia Musei
tel. 030.2977833 – 834 | cup@bresciamusei.com
 
Ufficio stampa
Comune di Brescia

Rossella Prestini
T. 39 338 894 8668
r.prestini@comune.brescia.it

Ufficio stampa
Fondazione Brescia Musei

Francesca Raimondi
T. +39 331 8039611
raimondi@bresciamusei.com

Ufficio stampa mostra
CLP Relazioni Pubbliche

Clara Cervia
T. 02 36 755 700
clara.cervia@clp1968.it

FOSM – Concerto benefico di Natale a ingresso gratuito per l’Orchestra Sinfonica di Matera

In programma il poema sinfonico corale composto da Mons. Valentí Miserachs: Nadal, El Pessebre Vivent dels Prats de Re. L’ingresso è gratuito, le donazioni raccolte saranno devolute a Aura Blu l’associazione che si dedica alle persone autistiche adulte e alle loro famiglie.

Grande organico composto da 55 strumentisti per l’Orchestra Sinfonica di Matera che, con tre cori: Cantori materaniCoro della Polifonica Materana Pierluigi da Palestrina e il Coro di voci bianche, la voce solista del soprano Enrica Musto, si esibirà sabato 23 dicembre alle 20 nella Parrocchia Sant’Agnese a Matera nel concerto di beneficenza in favore dell’associazione Aura Blu. Il Concerto a scopo benefico, fortemente voluto dalla presidente Gianna Racamato e dal Cda della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera, vedrà sul podio a dirigere l’Orchestra il direttore artistico della Fosm il Maestro Saverio Vizziello.

In programma una delle più belle partiture dedicate al simbolo per eccellenza del Natale: il presepe. Sarà eseguito il poema sinfonico corale composto da Mons. Valentí Miserachs: Nadal, El Pessebre Vivent dels Prats de Rei per orchestra, cori e soprano solista. Ed è l’autore delle musiche, Mons. Miserachs che, ricordando la grande tradizione dei presepi viventi della Catalogna, racconta la genesi di questo oratorio: “I responsabili del presepio vivente di Pratz de Rei pensarono di dare un particolare rilievo al loro presepio per mezzo della musica, una musica scritta appositamente per loro. Fu così che mi proposero di musicare il loro presepio vivente che da ben oltre 50 anni si svolge nella suggestiva cornice delle vetuste vie e piazze della loro cittadina, impegnando più di un centinaio di attori e, direi, tutta la popolazione”.

Composto tra il 1984 e il 1987, è stato eseguito in prima assoluta a Roma nella Chiesa di Sant’Apollinare. Due brani dell’oratorio, L’Et incarnatus est e il Magnificat sono stati eseguiti nell’Aula Nervi nel 1985 alla presenza di papa Giovanni Paolo II. Nella cittadina di Pratz de Rei è stato realizzato per la prima volta dall’orchestra giovanile Lucana e dai Cantori Materani del dicembre del 1988 durante una tournèe in Catalogna.
“Vogliamo celebrare il Natale affiancando l’associazione Aura Blu – afferma il direttore artistico della FosmSaverio Vizziello – con un concerto a ingresso gratuito. Quanti vi parteciperanno potranno effettuare una donazione che è destinata alla realizzazione di Villa Arcadia, un centro semiresidenziale dedicato alla valorizzazione dell’autonomia e della qualità della vita per adulti con autismo grave. E lo facciamo con il linguaggio che ci è proprio, la musica. La nostra orchestra sarà presente con 55 musicisti, alla soprano Enrica Musto saranno affidate le parti da solista. I Maestri del coro Sandra Barbaro, Antonio Catenazzo e Maria Maddalena Notarstefano dirigeranno i cori Cantori materani, Coro della Polifonica Materana Pierluigi da Palestrina e il Coro di voci bianche per un concerto che restituirà tutta la sacralità e la magia del Natale”.

Per quanti vorranno sostenere, insieme alla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) l’associazione Aura Blu è possibile effettuare una donazione a favore dell’Associazione Aura Blu inviando un bonifico al seguente IBAN: IT98 S083 3816 1000 1301 3000 970.

La stagione autunnale della Fosm si concluderà con il Concerto di fine anno, in programma ad Altamura il 29 dicembre e a Matera il 30 dicembre, che vedrà l’Orchestra Sinfonica di Matera protagonista dell’esibizione del vincitore del Premio Paganini 2023: il violinista Simon Zhu. Il giovane violinista tedesco, a ottobre, ha vinto la 57°edizione del Premio Paganini, aggiudicandosi anche il Premio Speciale offerto dalla Fondazione “Pallavicino” per la migliore esecuzione del Concerto per violino e orchestra di Niccolò Paganini.

Informazioni sul concerto:
Sabato 23 dicembre ore 20:00 – Parrocchia Sant’Agnese- Matera
NADAL, EL PESSEBRE VIVENT DELS PRATS DE REI
Musiche di Mons. Valentí Miserachs
Enrica Musto – soprano
I cantori materani – M° del coro Sandra Barbaro
Coro della Polifonica Materana Pierluigi da Palestrina – M° del coro Carmine Antonio Catenazzo
Coro di voci bianche – M° del coro Maria Maddalena Notarstefano
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Saverio Vizziello
 
Prossimi appuntamenti a dicembre:
·      Venerdì 29 dicembre ore 20:30 – Altamura
CONCERTO DI FINE ANNO
Violino Simon Zhu (vincitore Premio Paganini 2023)
Musiche: Niccolò Paganini – Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerto per violino e orchestra in Re Maggiore, op. 35
Suite op.71a dal balletto Lo schiaccianoci
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Pablo Varela
 
·      Sabato 30 dicembre ore 20:30 – Matera
CONCERTO DI FINE ANNO
Violino Simon Zhu (vincitore Premio Paganini 2023)
Musiche: Musiche: Niccolò Paganini – Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerto per violino e orchestra in Re Maggiore, op. 35
Suite op.71a dal balletto Lo schiaccianoci
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Pablo Varela
 
Informazioni su biglietti, prevendita e contatti:
Biglietti:
Ingresso singolo 10,00 € (*)
Ingresso singolo ridotto studenti 5,00 € (*)
 
Come acquistare a Matera:
Biglietteria:
·      Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera. Tutti i giorni dalle 18 alle 21.
·      Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 a Matera. Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:30.
Come acquistare a Altamura:
Biglietteria:
·      Teatro Mercadante, in via dei Mille n.159 a Altamura. Dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Lunedì chiuso.
·      On line: https://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-mercadante/511367061
 
Per informazioni sulla programmazione degli spettacoli: https://orchestrasinfonicamatera.it/
 
E’ possibile contattare l’Orchestra Sinfonica di Matera anche tramite WhatsApp al numero +39 327 485 0461

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.


Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
tel +39.333.474.2509
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it