Il FLIP di oggi è dedicato alla “politica dei fusi orari”. Non è un concetto recente perché, come spiega Franco Farinelli su LA LETTURA, già nel 1884 la comunità internazionale, dopo infuocatissimi confronti, aveva raggiunto la consonanza di idee sulla maniera di accordare i tempi dei singoli stati. Scelto il meridiano di Greenwich come meridiano di base, si pensò di suddividere l’intera superficie terrestre in 24 fusi orari, ognuno di ampiezza di 15° equivalente a un’ora, dal momento che ogni 24 ore la Terra ruota di 360° sul proprio asse.
E qui cominciarono le prime contestazioni, visto che Greenwich si trova in Inghilterra e quindi proprio l’Inghilterra diventava il punto di riferimento politico dell’intero globo terraqueo. I fusi orari, spiega sempre Farinelli nel suo interessante articolo, servirono anche in seguito per evidenziare differenze politiche. Il Nepal, ad esempio, ha deciso di adottare un fuso orario diverso da quello dell’India, per appena un quarto d’ora. Mentre l’India ha scelto un fuso orario uguale per tutti. Molti altri possono essere gli esempi, vale però ricordare di quando la Spagna, ubicata sul meridiano di Greenwich, ha mantenuto il medesimo fuso orario della Gran Bretagna fino al 1942 quando Franco preferì fissare le lancette sull’ora della Berlino di Hitler.
La domanda che, però, noi di FLIP vorremmo porre è: chi ha inventato l’idea di fuso orario? La risposta la troviamo a Bologna, dove nella Sala della Cultura di Palazzo Pepoli, il Museo della Storia di Bologna ha celebrato nel 2012 i “Duecento anni dalla nascita di Quirico Filopanti”, il cui vero nome era Giuseppe Barilli, autore nel 1858 di una proposta innovativa: i fusi orari. Fino ad allora si utilizzava l’ora solare locale, differente per ogni città. Tuttavia, con le prime linee ferrate per il trasporto passeggeri (la prima si inaugurò in Inghilterra nel 1830) occorreva mettere a punto gli orari ferroviari di arrivi e partenze. E questo valeva a maggior ragione per i contatti fra i differenti Stati. Manco a dirlo, Filopanti non trovò alcun aiuto né da parte degli stati nazionali, né da parte delle istituzioni economiche. Oggi, finalmente, anche su Wikipedia troverete che l’introduzione dei fusi orari, prima attribuita a Sanford Fleming, è riconosciuta al nostro Filopanti. È testualmente scritto: «Sanford Fleming fu ingegnere di molte ferrovie intercoloniali e della Canadian Pacific Railway. Sandford Fleming comunque non è stato il primo a proporre il tempo universale e fusi orari standard per tutto il mondo: i fusi orari sono stati infatti concepiti 21 anni prima dal matematico italiano Quirico Filopanti nel suo libro Miranda pubblicato nel 1858». Filopanti, in ogni caso, morì in povertà nel 1894. Per approfondire questo spunto di FLIP e conoscere la storia di Quirico Filopanti potere ricorrere al link posto di seguito sull’inventore dei fusi orari.
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QUIRICO FILOPANTI, pseudonimo di Giuseppe Barilli (Budrio, 20 aprile 1812 – Bologna, 18 dicembre 1894), è stato un politico, astronomo e matematico italiano. Giuseppe Barilli nasce il 20 aprile da Francesco Barilli, modesto falegname e Camilla Borghi, in località Riccardina, nei pressi di Budrio. Il padre, per guadagnare un poco di più, lavora ad ore nel vicino mulino della Riccardina, di proprietà dei Bolognesi, ricchissimi possidenti locali. Il Barilli si distingue subito alla scuola parrocchiale per l’attitudine agli studi di matematica. Date le scarse risorse della famiglia, il sacerdote Don Vittorio Viglienghi, vicepresidente delle scuole di Budrio, membro influente del Consiglio di Partecipanza e l’arciprete Don Gaetano Maria Baldini, si interessano del ragazzo che viene accolto a frequentare gratuitamente la scuola di latinità budriese. Dopo un’iniziale frequentazione dell’Università di Teologia il 3 luglio 1834 Giuseppe Barilli si laurea brillantemente in Matematica e Filosofia presso l’Università di Bologna, grazie al sostegno economico del Consiglio delle Comunità che, in seguito a una deliberazione straordinaria mai prima adottata, decide di fargli continuare gli studi a spese del Comune di Budrio. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).