Franca Ghitti: Bosco, 1989, installazione, legno, terra di fucina e coppelle in ferro, Museo Diocesano di Milano, 2005, Ph. F. Cattabiani
MUSEO FRANCA GHITTI Darfo Boario Terme (Brescia)
Dal 23 settembre 2023
Franca Ghitti: le opere pubbliche in Valle Camonica. Itinerario di visita
La visita al nuovo Museo Franca Ghitti, il cui primo, notevole nucleo si può ammirare all’ex Monastero di Santa Maria della Visitazione, nel cuore storico di Darfo Boario Terme, offre il punto di partenza ideale per allargarsi alla scoperta del vasto Museo Diffuso di opere dell’artista camuna che connotano il territorio.
L’itinerario “Frana Ghitti. Opere pubbliche”, segnalato da un preciso depliant informativo, conduce alla scoperta delle molte, e molto rilevanti, opere di committenza pubblica di Franca Ghitti che connotano la media-alta Val Camonica sino al Lago di Iseo. Terre bellissime, struggentemente intense nella loro parte alta, che si vanno via via addolcendo nell’avvicinarsi al Lago.
E’ a questa antica, essenziale, terra, alle sue tradizioni e lavorazioni, alle incisioni che generazioni e generazioni di uomini hanno depositato sulle rocce levigate da remoti ghiacciai, che Franca Ghitti si è ispirata, meglio connessa, nel dare forma alle sue visioni.
Le opere, in legno, ferro, pietra, vetro, riconducono a valori, storie, chiusure e sguardi di queste comunità, danno forma a fatiche e ritualità, voce al sotterraneo perdurare di un patrimonio comune. Ghitti, in simbiosi con una storia più volte millenaria, la rivive con linguaggi e sensibilità dell’oggi. È un processo potentemente alchemico, simbolico, quello che l’artista officia nel trasformare remoti segni, materiali eterni, storie impastate di rocce, acqua e cielo, in opere magnifiche, capaci di risuonare nel profondo dell’uomo di ogni tempo.
Il percorso di visita alle opere pubbliche di Franca Ghitti inizia dall’alto Lago di Iseo, con il monumento a “I 13 martiri” partigiani innalzato sulle sponde di Lovere. Sempre sul lungolago, ma a di Pisogne, il “Tempo del ferro”, a ricordare una lavorazione che qui aveva uno dei suoi epicentri. A Costa Volpino, una “Installazione” anch’essa collegata alla medesima attività industriale, e nella chiesa di Sant’Antonio Abate, le vetrate della Ghitti ad illustrare la Genesi, l’Apocalisse e le Beatitudini. A Gianico, l’installazione della Ghitti, nella piazzetta del paese, richiama “I testimoni di Gianico”, ovvero le famiglie fondanti la comunità, e a collaborare con l’arista nella realizzazione dell’opera sono stati gli eredi di quelle famiglie. Nel borgo, altre
opere dell’artista: “La Vicinia di Gianico”, “Il tondo della legna” e il “Tavolo delle offerte”. Tutte ispirate alla tradizione comunitaria.
All’Hotel San Martino, a Darfo Boario Terme, si ammirano diverse opere della Ghitti, tra le quali il magico “Tondo” in legno rivestito di ferro. Nella Cappella della Caritas, conosciuta come Cappella Ghitti, le vetrate e gli arredi liturgici sono opera dell’artista Al cimitero di Erbanno, da non perdere i “Tre alberi” collocati nell’antica cappella di San Martino. Nella parrocchiale di San Rocco, Ghitti è intervenuta sul campanile trasformando in opere d’arte il cancello e la finestrella. Ancora a Darfo Boario Terme, in S. Maria del Restello, si possono ammirare una “Pietà” e le “Storie di Gesù”.
A Civitate Camuno, l’ “Albero croce” ricorda, nella piazza loro intitolata, Falcone e Borsellino. Opera potente e fragile, al contempo.
Nella Cappella Maggiore del Cimitero di Melegno, la monumentale “Veglia dei morti”, vetrata di intensità medievale.
Breno vanta, come Darfo Boario, un ampio nucleo di opere di Franca Ghitti, con la “Vicinia”, in Sala Giunta della Comunità montana, “Il Cancello della Vicinia”, opere che richiamano la solidarietà comunitaria, l’ “Albero fiorito” in Municipio e altre due opere al CaMus, il Museo della Valle Camonica: il grandioso affresco dei primissimi anni 60 intitolato “Racconti della Valle” e un pannello del ciclo “Memoria del Ferro”.
Il tema della porta, ambivalente simbolo di chiusura a di transito, torna a Nadro di Ceto e a Cerveno.
Impossibile percorrere questo Itinerario restando indifferenti. Nelle sue opere Franca Ghitti sa trasmettere il perdurare nell’attualità di linfe che hanno tenuto insieme, nella quotidiana difficoltà, queste comunità di montagna. Riuscendo a farne percepire la forza anche a chi, quassù viene “solo” per una vacanza.
Tre giorni a Verde Grazzano per conoscere meglio il verde e la sua cura
19 laboratori, Conferenze e visite guidate
“Verde Grazzano 2023 (la sesta edizione): più che una mostra, un’esperienza! Per chi la natura l’ama e non si limitata a guardarla”. É lo slogan con la quale veniva annunciata a giugno la nuova edizione di Verde Grazzano (nel Parco del Castello di Grazzano Visconti, dal 22 al 24 settembre). Quando mancano ormai pochi giorni all’atteso appuntamento green, va detto che quello slogan si è effettivamente tradotto in realtà. Di certo le originali e diverse proposte di questa nuova edizione della tradizionale mostra mercato del giardinaggio di qualità spaziano sui più diversi interessi. Tutti intorno alla conferma di raffrontarsi con giardino, orto ambiente in un modo più responsabile e più accorto.
Certo a Verde Grazzano non mancano gli incontri con i titolari di alcune delle aziende florovivaistiche più avanzate del Paese. Che offrono, con i loro prodotti da comprare per arricchire il giardino e l’orto di casa, anche suggerimenti, idee, sinergie innovative. Ma, oltre a questo, Verde Grazzano cala alcuni “plus” che rendono questa manifestazione settembrina unica nel panorama italiano.
Il contesto innanzitutto: il borgo, il castello immerso in un mare di verde che l’imminenza dell’autunno pennella di oro e rosso. Poi la novità del Teatro appena restaurato e reso disponibile come sede di incontri e confronti. Ma soprattutto per il fittissimo calendario di eventi che non possono non intrigare chi, senza giungere alle vette ideologiche di Henry David Thoreau, vuole sentirsi parte della natura, ospite e non sopraffattore. Guidata da esperti, tra i maggiori oggi in campo non solo in Italia, si va alla scoperta vera delle api, delle piante selvatiche eccellenti sui nostri piatti e, per contro, delle piante carnivore; si possono mettere le mani in pasta per creare i propri vasi di terra cruda. O realizzare decori con i fiori appassiti, come sapevano ben fare le nonne delle nostre nonne, scoprire la perfetta armonia e semplicità dell’arte giapponese del Kokedama, o attrezzarci di conoscenze ed esperienze per rendere felici le piante grasse e succulente che sopravvivono a casa, o imparare a crearci, o perlomeno curare, i nostri bonsai. La stessa serenità che certe signore affermano di trovare nel lavorare all’uncinetto, la si può sicuramente sperimentare nell’intrecciare il giunco. Così come è un’emozione focalizzare il proprio sguardo per impratichirsi a scoprire la biodiversità che la natura sa esprimere anche in quelli che a noi appaiono come sterpaglie o brani infelici del Pianeta. O fermarsi ad ammirare l’abilità e la destrezza di chi, come un moderno Tarzan, vola tra gli alberi più alti. Oppure, esperienza davvero inusuale, lasciare chiacchiere e cellulare, per ascoltare i suoni della natura.
Tutto questo, e molto altro, a Verde Grazzano, a Grazzano Visconti dal 22 al 24 settembre. Orari, protagonisti, opportunità, condizioni si possono consultare preventivamente sul sito della manifestazione: https://www.verdegrazzano.it/
Chiunque può così crearsi una visita esperienziale e su misura, sulla base delle proprie curiosità e sensibilità, prenotando ciò che si desidera fare, per essere certi di trovare perfetta accoglienza e godere appieno di esperienze che saranno indimenticabili.
Main Partner: Allianz S.p.A. In collaborazione con FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – Delegazione di Piacenza In collaborazione con Stihl Con il supporto di Grandi Giardini Italiani Con il patrocinio di: Destinazione Turistica Emilia IAT Valnure e Valchero Comune di Vigolzone
Ufficio Stampa: Studio ESSECI Sergio Campagnolo +39 049 663499 Ref. Roberta Barbaro – roberta@studioesseci.net
FERPI – Promos Ricerche – Intramedia e Spazio alla Responsabilità: “FERPI Partner del progetto “ESPERTO CSR”
FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italianaaderisce alla 4A edizione del Corso di Alta Formazione “Esperto CSR per integrare la Sostenibilità in azienda”, promosso dal Consorzio Interuniversitario PROMOS RICERCHE in collaborazione con INTRAMEDIA e SPAZIO ALLA RESPONSABILITÀ, concedendo il patrocinio morale quale manifestazione di apprezzamento per le sue finalità sociali, culturali, formative e scientifiche.
“Riteniamo il tema della sostenibilità un’assoluta priorità del sistema impresa ed una importante opportunità per i tutti i nostri associati, dichiara Daniela Bianchi, Segretaria Generale FERPI. Supportare iniziative e progetti con questi scopi è pienamente in linea con la nostra mission tesa, tra l’altro, a promuovere il ruolo delle attività professionali di Relazioni Pubbliche nelle dinamiche di sviluppo del nostro Paese”.
“La nostra partecipazione a questo progetto formativo si innesta perfettamente nelle strategie di crescita dell’Associazione per più motivi”, conferma Assia Viola, delegata Ferpi per la Campania. “Perché si rivolge alle imprese e sarà occasione per dare voce ai nostri professionisti, che interverranno in qualità di docenti, sull’importanza delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione nella gestione responsabile dell’organizzazione, ma anche come opportunità per integrare le competenze dei nostri associati ed in particolare dei giovani under 30 che potranno usufruire di borse di studio a loro riservate”.
“Il corso è innovativo anche nella sua formula”, sottolinea Raffaella Papa, “perché nel trasferire nuove competenze stimola processi collaborativi tra imprese, professionisti e giovani talenti e si avvale di un corpo docenti di alto profilo composto da professionisti non solo di FERPI, ma anche della PwC Italy e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Napoli, con la partecipazione di esperti e testimonianze dal mondo delle Pmi e delle Associazioni di categoria, per progettare insieme Percorsi di Responsabilità Sociale e Sostenibilità su misura, in base alle opportunità dettate dal PNRR e tenendo conto dei nuovi obblighi per le imprese a partire dal 2024″.”I risultati delle prime edizioni con 30 imprese coinvolte, 15 giovani formati e 8 stage attivati ci hanno confermato la giusta direzione intrapresa anni fa sui temi della Corporate Social Responsibility e Sostenibilità per rispondere alle esigenze di innovazione delle imprese a vantaggio della loro competitività e della crescita dei nostri territori” – conclude Riccardo Realfonzo, direttore di Promos Ricerche.