Bologna, Settore Musei Civici: oggi inaugurazione di “Colors for draw peace”

Colors for draw peace, Museo Patrimonio Industriale

Colori per disegnare la pace

Settore Musei Civici Bologna

Colors for draw peace
Esposizione dei disegni di bambine e bambini ucraini

21 settembre – 21 ottobre 2023

Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Museo civico del Risorgimento | Piazza Giosue Carducci 5, Bologna
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123, Bologna

Inaugurazione in occasione della Giornata Internazionale della Pace

Giovedì 21 settembre 2023 ore 17.30
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Sarà particolarmente gradita la partecipazione della stampa

Il Settore Musei Civici Bologna – con le tre sedi espositive del Museo Civico Archeologico, Museo del Patrimonio Industriale e Museo civico del Risorgimento – partecipa alla mostra-evento diffusa in varie città italiane Colors for draw peacededicata ai bambini ucraini che disegnano il loro desiderio più grande in questo momento: la Pace in un paese libero.

Dopo le aperture di Firenze e Torino, giovedì 21 settembre 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, l’esposizione viene inaugurata in quattro momenti distribuiti tra Roma – presso la Camera dei Deputati, il Parco Archeologico del Colosseo e la Parrocchia di Santa Chiara – e Bologna.
Nel capoluogo emiliano alle ore 17.30, presso il Museo Civico Archeologico in via dell’Archiginnasio 2, interverranno: Elena Di Gioia (delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana), Anna Lisa Boni (assessora alle relazioni internazionali Comune di Bologna), Eva Degl’Innocenti (direttrice Settore Musei Civici Bologna), Paola Giovetti (direttrice Museo Civico Archeologico | Settore Musei Civici Bologna), Natalia Siassina (presidente VITAWORLD e VITAUKR), Yulia Slipich (direttrice Scuola d’arte di Kherson), oltre a rappresentanti dell’Associazione Donne Ucraine Insieme (Bologna), del movimento giovani ucraini VECHORNYTSI e di FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani.
L’ingresso è libero. Sarà particolarmente gradita la partecipazione della stampa.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un protocollo di intesa sottoscritto dal Settore Musei Civici Bologna e le associazioni ucraine VITAWORLD e VITAUKR con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’arte in tutte le loro espressioni, con particolare attenzione al tema della Pace, dei diritti umani e della solidarietà tra i popoli.
La mostra nasce con il proposito di farci riflettere sulla domanda: che cosa possiamo fare per far vivere tutti i bambini in un mondo senza guerre?
Il progetto e il tema scelto hanno origine nel primo giorno di guerra che colpì la città ucraina di Kherson nelle primissime ore della tragica mattinata del 24 febbraio 2022. La direttrice della locale Scuola d’arte, Yulia Slipich, già nel pomeriggio dello stesso giorno avverte la necessità di intervenire per sostenere i propri alunni là dove si trovano: nei rifugi, nelle cantine, in fuga. Per diffondere un messaggio di speranza, lancia l’idea del progetto Draw peace (Colori per disegnare la pace), proponendo ai bambini una sfida: “Disegniamo il mondo di Pace, il mondo che vorremmo, il mondo di domani, per noi, per voi, per i vostri cari, per tutti”. E i bambini hanno risposto, compiendo così un piccolo gesto eroico, un esempio di amore e dedizione, di altruismo e resistenza.

La Scuola d’arte di Kherson, in cui prima della guerra studiavano circa 800 bambini di talento, è riuscita a preservare un sistema unico di formazione creativa di giovani artisti. Allo scoppio della guerra la scuola è stata trasferita in modalità di lavoro online, raggiungendo più di 500 bambini che oggi vivono in diverse città dell’Ucraina e del mondo (dall’Australia al Canada). Durante l’anno scolastico, gli insegnanti della scuola hanno adattato il sistema di insegnamento, sviluppato materiali metodici ad hoc per un lavoro efficace e di alta qualità necessario per la riabilitazione artistica e il sostegno psicologico ai bambini. Durante la guerra, la Scuola d’arte di Kherson ha organizzato e realizzato una serie di progetti artistici internazionali di successo, in particolare il progetto artistico dell’unità dell’Ucraina e del mondo Draw peace, che continua a coinvolgere i bambini ucraini e le loro famiglie.
I tre musei civici bolognesi accolgono circa duecento disegni realizzati da bambine e bambini che vivono a Kharkiv, ricollegandosi idealmente alle iniziative di solidarietà e accoglienza con cui il Comune di Bologna si è prontamente attivato in favore della città situata nell’Ucraina orientale a cui è legata da uno storico patto di amicizia sottoscritto nel 1966.

Colors for draw peace, Museo Civico Archeologico

L’iniziativa intende consolidare la collaborazione tra le due città nell’ambito culturale e socio-educativo e lanciare un appello alle scuole bolognesi per coinvolgere le alunne e gli alunni a visitare le mostra, creando nuove opere sul tema della Pace che potranno partecipare alle prossime esposizioni del progetto.
La mostra rimane visibile nei tre musei civici bolognesi fino al 21 ottobre 2023.
Gli orari di apertura e le modalità di ingresso nelle singole sedi sono disponibili sul sito www.museibologna.it.

La riflessione sui temi drammaticamente attuali della guerra e delle migrazioni proseguirà nel mese di novembre con ciclo di attività promosso dal Museo Civico Archeologico che, a partire da reperti conservati nelle proprie collezioni permanenti, si connetteranno alle grandi storie del mito.


CREDITI
Organizzatori

Settore Musei Civici Bologna, VITAWORLD, VITAUKR, Scuola d’arte di Kherson

Curatori
Natalia Siassina, Yulia Slipich, Giorgio Grasso, Kseniia Konstantynenko

Partner
Terre des Hommes Italia, Colors for peace, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Lilea Onlus, Let’s do it Ukraine, Let’s do it Italy

Patrocinio

Ambasciata di Ucraina in Italia, Regione di Kherson, FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani, Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina, Camere di Commercio Italo Estere ed Estere in Italia – Sezione di Unioncamere

SEDI  
Museo Civico Archeologico

Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
www.museibologna.it/archeologico
mca@comune.bologna.it
Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna
YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara 123 | 40131 Bologna
Tel. +39 051 6356611 | Fax +39 051 6346053
museopat@comune.bologna.it
www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Facebook: Museo del Patrimonio Industriale
Instagram: @museopat
YouTube: Museo del Patrimonio Industriale  

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 2196520
www.museibologna.it/risorgimento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna

INFORMAZIONI
Settore Musei Civici Bologna

www.museibologna.it
Facebook: Musei Civici Bologna
Instagram: @bolognamusei
X: @bolognamusei

VITAWORLD
www.vitaworld.org
vitaworlditaly@gmail.com  
Facebook: Vitaru Italia.Витару Италия
Instagram: @vitaru.italia

VITAUKR
www.vitaukr.org
vitaukritalia@gmail.com
Facebook: Vitaukr
Instagram: @vitaukr.italia

Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
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Elisa Maria Cerra elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli silvia.tonelli@comune.bologna.it
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Roma, Horti Lamiani Bettivò: Valerio De Filippis – Progetto per un feto bionico transumano deforme

La lettura di Naked Lunch, 2009, olio su legno, 100×70 cm, particolare

Valerio De Filippis
Progetto per un feto bionico transumano deforme

A cura di Francesca Perti

Opening 23 settembre 2023 ore 18.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma

Fino al 23 ottobre 2023

Il giorno 23 settembre 2023 alle ore 18.00 la galleria Horti Lamiani Bettivò presenta la mostra personale Progetto per un feto bionico transumano deforme di Valerio De Filippis a cura di Francesca Perti.
“Valerio De Filippis, con Progetto per un feto bionico transumano deforme, porta al punto più alto la sua riflessione sull’essere: la paura di essere e quella del divenire altro. Lo fa attraverso una serie di autoritratti che diventano il suo amuleto esorcistico personale. L’autoritratto, nel corso del tempo, ha dimostrato di essere molto di più di una semplice rappresentazione fisica dell’artista, è soprattutto un mezzo per esplorare le proprie contraddizioni interiori, un viaggio verso l’autoconoscenza personale e politico.

Per De Filippis, ricercatore dello spirito, uomo di idee al pari di ogni filosofo, l’autoritratto è un modo per indagare, non solo quello che di sé non conosce, ma anche quello che si vorrebbe essere e la paura di diventarlo. […] Progetto per un feto bionico transumano deforme è un’autobiografia onnivora e selvaggia, un’autobiografia virulenta dove l’ottica dello spettatore viene continuamente catapultata entro lenti deformanti.

De Filippis è nudo, ci offre le sue diverse facce e le sue innumerevoli forme, venendo così risucchiati dalla sua chimica nervosa. Opere come Flames/ Darkness, Ibiscus o gli Androidi, caratterizzate da un segno solido come il cemento, rappresentano non solo la rivelazione, la presa di coscienza e l’apertura al futuro, ma anche l’interesse dell’artista per il transumanesimo o post umano, la curiosità di esplorare le possibilità immaginative create dalla nuova tecnologia. L’Androide è una proiezione di quello che De Filippis potrebbe diventare ed è un divenire che incuriosisce emoziona e intimorisce. 

Tutte le opere di De Filippis recano in sé un germe di autodistruzione, proprio per la continua tensione a sperimentare; sono trame elettriche di energia pittorico – corporale: è un Dorian Gray che fagocita il suo mostro, caricandolo di movimento ed energia.”
(dal testo critico di Francesca Perti

Mutante, 2008, cm 66 x 130, tec. mista su legno

Valerio De Filppis 

Valerio De Filppis (Pozzuoli (NA), 5 marzo 1960) inizia la sua ricerca artistica nel campo della pittura nel 1980 a Bari, poco prima prima del conseguimento della maturità scientifica (1982). Compie numerosi viaggi all’estero stabilendosi nel 1992 per due anni a Bruxelles. Dal 1994 vive e lavora a Roma dove nel 2003 fonda lo Studio E.M.P. (Experimental Meeting Point) studio d’arte, luogo di interscambio espositivo e confronto culturale e tecnico tra artisti di qualsiasi linguaggio.  Vincitore di numerosi premi, è stato invitato a diverse rassegne, anche internazionali. Del suo lavoro si sono interessati in più occasioni la stampa e la radiotelevisione italiana. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Attivo dal 1980 nel campo dell’iperrealismo, negli anni Novanta vive la prima fase di distacco dal realismo figurativo verso esperienze tendenti all’astrattismo. Dal 2003 conduce una ricerca pittorica sperimentale attraverso l’uso di colori e materiali non tradizionali. Soggetto delle sue opere è il corpo umano, prevalentemente maschile, ad eccezione del ciclo sulla mitologia delle Sirene. Nel 2001-02 si è avvicinato alla pittura neoespressionista conducendo una ricerca su tematiche legate ai comportamenti umani aberranti, generando, in occasione di una mostra ad Orvieto, controversie che sconfinavano in un’interrogazione parlamentare. Negli anni 2004-’06 ha lavorato ad opere a tecnica mista tra pittura e computer art, con il ciclo denominato “Frammenti”. Nel 2007 realizza la sua prima installazione, un video e alcune opere concettuali. Nel 2010 è autore di alcune performance, due delle quali estreme. Dal 2013 comincia a sperimentare la videoart, il montaggio video e la composizione musicale, quest’ultima avvalendosi sia di software per elaborazione di Musica Concreta, sia studiando pianoforte e chitarra. Nel 2015, dopo aver musicato con voce alcune liriche di William Blake, realizza “Musica per Riccardo III”, con testi originali di William Shakespeare. Nell’aprile 2017 termina il film “The Mirror and the Rascal”, con testo originale del Riccardo III di W. Shakespeare, che si caratterizza per talune trovate surreali e sperimentali, e per la contaminazione fra teatro, cinema e videoart. La prima del film viene proiettata a Roma il 12 giugno 2019 al cinema Azzurro Scipioni. Dal 2018 studia pianoforte classico e teoria musicale, proseguendo comunque l’attività pittorica.


PROGETTO PER UN FETO BIONICO TRANSUMANO DEFORME

di Francesca Perti

Valerio De Filippis, con Progetto per un feto bionico transumano deforme, porta al
punto più alto la sua riflessione sull’essere: la paura di essere e quella del divenire altro.
Lo fa attraverso una serie di autoritratti che diventano il suo amuleto esorcistico personale.
L’autoritratto, nel corso del tempo, ha dimostrato di essere molto di più di una semplice
rappresentazione fisica dell’artista, è soprattutto un mezzo per esplorare le proprie
contraddizioni interiori, un viaggio verso l’autoconoscenza personale e politico.
Per De Filippis, ricercatore dello spirito, uomo di idee al pari di ogni filosofo, l’autoritratto è
un modo per indagare, non solo quello che di sé non conosce, ma anche quello che si
vorrebbe essere e la paura di diventarlo.
Dice De Filippis: “Il significato del quadro Ibiscus, autoritratto in rosso con croce nazista,
mi è finalmente apparso alle 5:36 del mattino e non rappresenta altro che la paura di
perdermi nel mio nuovo cammino e ricadere in atteggiamenti violenti e prevaricatori della
mia gioventù. “
Progetto per un feto bionico transumano deforme è un’autobiografia onnivora e
selvaggia, un’autobiografia virulenta dove l’ottica dello spettatore viene continuamente
catapultata entro lenti deformanti.
De Filippis è nudo, ci offre le sue diverse facce e le sue innumerevoli forme, venendo così
risucchiati dalla sua chimica nervosa.
Opere come Flames/ Darkness, Ibiscus o gli Androidi, caratterizzate da un segno solido
come il cemento, rappresentano non solo la rivelazione, la presa di coscienza e l’apertura
al futuro, ma anche l’interesse dell’artista per il transumanesimo o post umano, la curiosità
di esplorare le possibilità immaginative create dalla nuova tecnologia. L’Androide è una
proiezione di quello che De Filippis potrebbe diventare ed è un divenire che incuriosisce
emoziona e intimorisce.
Tutte le opere di De Filippis recano in sé un germe di autodistruzione, proprio per la
continua tensione a sperimentare; sono trame elettriche di energia pittorico – corporale: è
un Dorian Gray che fagocita il suo mostro, caricandolo di movimento ed energia.


INFO

Valerio De Filippis

Progetto per un feto bionico transumano deforme
A cura di Francesca Perti

Opening 23 settembre 2023 ore 18.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma

Fino al 23 ottobre 2023
Orari: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma
hortilamiani.art@gmail.com

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it

Messina, Biblioteca Regionale: Manoscritti musicali, monografie, spartiti… e altro ancora

La Musica a Messina nei secoli
attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora“.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2023, indette dal M.I.C., con il tema “Patrimonio In Vita”, di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di esperti e del ricco posseduto sulla tematica, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” organizza l’evento “La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora”.

Per esplorare la Musica a Messina fin dalle origini, verrà inaugurata sabato 23 settembre, alle ore 18, presso il Salone Eventi d’Istituto, una Mostra bibliografico-documentale, alla quale farà seguito presso la Sala Lettura, una Conferenza tematica.

Il percorso espositivo verterà dai preziosi Manoscritti bizantini e Corali al libro moderno,anche con testi e documenti di altri Enti culturali e Associazioni.

La mostra resterà fruibile fino a giovedì 19 ottobre, negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (Lunedì-Venerdì, 9-13; Mercoledì anche pomeriggio, 15-17,30).Visite per gruppi o scolaresche su prenotazione anche in giorni e orari differenti. L’interessante tematica sarà approfondita negli incontri che seguiranno: 30 settembre presso la Biblioteca; 7 e 14 ottobre presso L’Ente Teatro di Messina,con l’apporto di esperti e studiosi,e l’ausilio di video registrazioni e powerpoint. Durante lo svolgimento dei suddetti tre stimolanti momenti, è stata programmata l’apertura straordinaria dell’Esposizione bibliografico-documentale presso il Salone Eventi della Biblioteca, dalle ore 18 alle 20.

“La Musica fa bene al cuore e all’anima” ci ricorda Platone, “è il genere di arte perfetto” asserisce Oscar Wilde, “è magia… è terapia” ci suggerisce il Maestro Bosso. Il mondo fantastico dei suoni accompagna l’uomo da sempre, fin dai tempi della preistoria, quasi certamente è espressione delle voci provenienti dalla natura, così come dalla natura nascono i primi strumenti musicali. Una storia affascinante, dai molteplici risvolti che involge le culture di tutti i popoli del pianeta Terra.

Il “Patrimonio musicale” costituisce, pertanto, un Bene propriamente, nella accezione giuridica, in quanto suscettibile di valore, nella specie di segno immateriale, e non riproducibile su larga scala: da divulgare, custodire e valorizzare. Patrimonio che è, al contempo, materiale e immateriale, con le miriadi di strumenti, partiture, libretti etc., e l’espressione sonora nelle articolazioni della composizione, esecuzione e ascolto.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2023, indette dal M.I.C., con il tema “Patrimonio In Vita“, di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di esperti e del ricco posseduto sulla tematica, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” organizza l’evento “La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora“.

Per esplorare la Musica a Messina fin dalle origini, verrà inaugurata sabato 23 settembre, alle ore 18, presso il Salone Eventi d’Istituto, una Mostra bibliografico-documentale, alla quale farà seguito presso la Sala Lettura, una Conferenza tematica. Dopo i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa, che fungerà poi da Moderatrice durante il momento convegnistico, e i Saluti delle Autorità presenti, tra i quali il Sindaco della Città Metropolitana di Messina, Avv. Federico Basile e l’Assessore alla Cultura, Prof. Vincenzo Caruso, il Commissario Straordinario dell’E.A.R. Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Dott. Orazio Miloro e il Sovrintendente, Avv. Gianfranco Scoglio, il Direttore del Conservatorio “Arcangelo Corelli”, M° Carmelo Crisafulli, il Direttore del Museo Interdisciplinare “M. Accascina” di Messina, Arch. Orazio Micali, e la Direttrice dell’Archivio di Stato di Messina, Dott.ssa Angela Puleio, si avranno i pregiati contributi della Prof.ssa Alba Crea, già Docente di Storia e Estetica della Musica presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina; della Prof.ssa Donatella Bucca, Associato di Paleografia presso il Dicam dell’Università degli Studi di Messina e del Prof. Demetrio Chiatto, Musicologo e Autore di testi fondamentali per la conoscenza della storia della musica.

Nell’ampio Salone Eventi, sito al piano terra della Biblioteca, la mostra allestita avvincerà gli astanti trasportandoli nell’universo musicale che ha caratterizzato nel tempo la cultura messinese. Il percorso espositivo verterà dai preziosi Codici musicali del Fondo dei Manoscritti bizantini del Monastero del SS. Salvatore, fra i quali, e solo a titolo esemplificativo, il “Messan gr.51, Ottoeco con notazione musicale paleobizantina”, e dai Corali del Fondo Vecchio della Biblioteca Regionale, quali il FV 347 e il FV 354, alla fruizione del libro moderno con volumi di notevole importanza tratti dalle corpose raccolte in materia della G. Longo: la collezione Messano-Calabra e la Sezione Musica, con il pregevole Fondo musicale Salvatore Pugliatti, il cui acquisto è stato motivo di orgoglio per la Biblioteca che vanno arricchendosi a mezzo accessioni di novità bibliografiche, donazioni e lasciti testamentari. Tra le numerose pubblicazioni si potranno visionare: “Il tempio dell’immortalità : breve cantata da recitarsi nel real Teatro Santa Elisabetta, nella lieta ricorrenza del faustissimo giorno natalizio di Sua Maestà Ferdinando 2. (d.g.) Re del regno delle Due Sicilie, addi 12 gennajo 1853 / [parole di Felice Bisazza ; musica del maestro A. Laudamo]. – Messina: Stamp. Fiumara, 1853.”(M C MISC B 1055); Per la fausta venuta di sua maestà Vittorio Emanuele 2. in Messina: Teseo : azione drammatica da cantarsi nel teatro comunale Vittorio Emanuele / parole di Vincenzo Amore ; musica del maestro Giacomo Longo. – Messina: Societa tip. comunale, 1862. (M C MISC C 22); “La premiazione: canto da eseguirsi nel Teatro V. Emanuele … / parole del comm. R. Mitchell, musica del maestro Saro Aspa. – [S. l.] : [s.n.], [1882?]. ” (M C MISC B 913).

Grazie alla consolidata interazione e mossi da unanime sentire per la divulgazione del sapere, Enti acclarati hanno messo a disposizione per l’allestimento dell’esposizione alcuni testi esemplari del loro posseduto, conferendo alla Rassegna un valore aggiunto. Nella giornata inaugurale verranno dunque esposti, e solo a titolo esemplificativo, i Manoscritti 30 e 37, provenienti dalle raccolte del MUME, cinque Partiture a stampa ottocentesche e due manoscritti, concessi all’uopo dall’E.A.R. Teatro V. Emanuele di Messina.

La mostra resterà fruibile fino a giovedì 19 ottobre, negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (Lunedì-Venerdì, 9-13; Mercoledì anche pomeriggio, 15- 17,30).

**Visite per gruppi o scolaresche su prenotazione anche in giorni e orari differenti.

Sarà, altresì, dato modo agli appassionati fruitori di approfondire l’interessante e vasta tematica durante le Giornate di studio e operative che verranno proposte nelle seguenti date: 30 settembre presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale; 7 e 14 ottobre presso la Sala Sinopoli dell’Ente Teatro di Messina. Le disquisizioni tecniche saranno supportate da video registrazioni di immagini di repertorio di esecuzioni “a regola d’arte” di brani musicali, tra i quali moltissimi inediti e alcuni tratti da composizioni del tutto sconosciute, vanto della manifestazione, gli apporti operativi delle Associazioni musicali messinesi “Accademia Filarmonica di Messina”, “Filarmonica Laudamo Messina” e “Associazione Musicale Vincenzo Bellini”, le conversazioni con i critici musicali e gli addetti ai lavori, impreziosiranno vieppiù le giornate di studio. Durante lo svolgimento dei suddetti tre stimolanti momenti, è stata programmata l’apertura straordinaria dell’Esposizione bibliografico- documentale presso il Salone Eventi della Biblioteca, dalle ore 18 alle 20. Saranno pubblicati in seguito maggiori dettagli.


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                                 (A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

“Donna è Innovazione 2023” a Elissa Ann Golberg, ambasciatrice canadese a Roma

Elissa Ann Golberg

Viceministro aggiunto per le politiche strategiche e i partenariati per l’innovazione nello sviluppo, ambasciatrice presso le Nazioni Unite e la Conferenza sul disarmo (Ginevra), rappresentante del Canada a Kandahar (Afghanistan), ora ambasciatrice a Roma.

Donna è Innovazione 2023 (Progetto creato da Media Duemila e dall’*Osservatorio TuttiMedia allo scopo di promuovere la parità di genere) è Elissa Ann Golberg, ambasciatrice canadese a Roma. Educazione e digitale sono la via per arrivare alla parità di genere, racconta nell’intervista esclusiva rilasciata a Media Duemila, prima rivista di cultura digitale italiana.

La sua storia è esempio da condividere perché dimostra che infrangere i soffitti di cristallo è possibile. È una pioniera, impegnata nell’innovazione e nell’eccellenza, si definisce una pragmatica ottimista, vede il digitale come uno strumento a sostegno della parità, ma crede nell’educazione che cambia la mentalità nelle comunità e nelle società affinché “l’uguaglianza sia intesa come un diritto umano e, quindi, come una regola generale, grazie ai benefici che porta a tutti”.  “Il Canada ha dato priorità all’istruzione di qualità per le bambine e le donne in tutti i suoi finanziamenti di assistenza internazionale – spiega Elissa Ann Golberg –  sostiene le iniziative del Partenariato globale per l’istruzione (GPE). Il Gender-based Analysis Plus (GBA+), è lo strumento che adottiamo per abbattere le  barriere  ed evitare discriminazioni, anche, involontarie quando si progettano nuove iniziative o si valutano le politiche e i programmi esistenti, per assicurarsi che rispondano alle diverse esigenze e realtà di tutti i cittadini – uomini e donne, ragazze e ragazzi – contribuendo a risultati più inclusivi ed equi in tutta la società”.

Elissa Ann Golberg crede nelle campagne di informazione che possono sfidare norme, credenze e pregiudizi dannosi che perpetuano la disuguaglianza di genere e condivide l’attenzione alla privacy che abbiamo noi europei: “Il Canada, come l’Europa, ha implementato leggi e regolamenti, come il Personal Information Protection and Electronic Documents Act (PIPEDA), per proteggere i dati personali e i diritti alla privacy”.

* Osservatorio TuttiMedia

Costituito nel luglio 1996, l’Osservatorio TuttiMedia “ha per scopo l’approfondimento delle problematiche connesse alla comunicazione, con particolare riguardo ai cambiamenti indotti dall’utilizzazione delle nuove tecnologie di raccolta, trasmissione ed elaborazione dei contenuti informativi”. L’Osservatorio TuttiMedia, creato da Giovanni Giovannini, storico presidente della FIEG, uomo con una chiara visione dei cambiamenti che la tecnologia avrebbe indotto, non solo nel modo di comunicare, ma nella vita stessa dell’uomo, da 27 anni invita a riflettere sulle criticità della transizione digitale. TuttiMedia diffonde le sue iniziative attraverso Media Duemila, rivista di cultura digitale che quest’anno compie 40 anni, diretta da Maria Pia Rossignaud. L’Osservatorio TuttiMedia è un’associazione unica perché riunisce allo stesso tavolo media vecchi e nuovi con aziende attente alla trasformazione indotta dalle tecnologie digitali. È stata definita l’associazione dei coopetitors perché le aziende che ne fanno parte si trovano a competere sul mercato.


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com